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Autore: MrsDema    29/10/2017    0 recensioni
Nel tardo pomeriggio le arrivò un messaggio da una sua compagna di classe su Facebook. Rimase un attimo perplessa leggendo "Ilaria" sullo schermo del telefono perché si, erano compagne di classe ma non così amiche da scambiarsi messaggi. Comunque incuriosita aprì il messaggio e lesse: "Didi hai fatto colpo su un mio amico, domenica pomeriggio ci sei per uscire?"
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il resto del tragitto lo fecero in silenzio, le sembrò una tortura anche se mentre camminavano fianco fianco lei cercava di guardarlo con la coda dell'occhio, senza rischiare di destare sospetti da parte di lui. Comprarono queste benedette carte e tornarono al tavolo dagli amici. 
"Ce l'avete fatta! Vi siete persi nel tragitto?" incalzò subito Ilaria facendo un sorrisetto piuttosto malefico. 
Giocarono molto poco a carte, per la gioia di Diana che odiava questo tipo di gioco, perché guardando dalla porta che dava sul parcheggio esterno si accorsero che era uscito il sole. Così presero la palla al balzo e tornarono su quello che era stato organizzato prima che cominciasse a piovere. Uscirono dal centro commerciale e andarono alla fermata dell'autobus per dirigersi ad un parco con un laghetto a dieci minuti di distanza. Il centro commerciale e il laghetto erano tappa fissa per i ragazzi che giravano per quelle zone di Roma. Il laghetto era più meta per le giovani coppie che si sdraiavano sul prato o passeggiavano sulla stradina che circondava il lago, ma anche per i gruppi di amici era più che perfetto per una prima uscita. 
Passeggiarono, cercando di chiacchierare il più possibile, quando ad un certo punto Matteo e Ilaria si fermano di colpo. Gli altri quattro non se ne accorsero subito, ma quando non sentirono più le loro voci si girarono e video i due fermi qualche metro più indietro. Matteo era intento a leggere una lettera scritta da Ilaria, ma la sua faccia non era contenta, anzi. Si rabbuiò, nella lettera c'era scritto che Ilaria purtroppo lo vedeva solo come un amico. A quel punto Matteo proprio non riusciva a capire: "Abbiamo fatto questa uscita per andare avanti di un passo e poi mi scrivi questo...?"
"Tieni..." Ilaria sorridendo gli porse un altro foglio.
Matteo ormai deluso prese il foglio senza speranze. Lo aprì con molta calma, pensando che non vedeva l'ora che tutto questo sarebbe finito. Cominciò a leggere e subito alle prime parole sul suo volto si formò un grande sorriso. Nemmeno finì di leggere che buttò il foglio per terra, si avvicinò di corsa ad Ilaria e senza sforzo la prese in braccio baciandola. Si diedero il loro primo bacio. 
In tutto questo gli altri quattro restarono fermi a guardare la scena imbarazzati senza sapere cosa fare e cosa dire. 
"Insomma, cosa diavolo è successo?" 
"La prima lettera era uno scherzo, nella seconda diceva che voleva stare con me!" rispose Matteo ancora con un sorriso a trentadue denti.
Le due amiche si diressero velocemente verso Ilaria cominciando subito a chiacchierare a bassa voce, a spettegolare cercando di capire cosa fosse successo in quei pochi minuti. Mentre i ragazzi si limitarono ad una pacca sulla spalla con un "daje Mattè". I due continuarono la passeggiata davanti al resto del gruppo mano nella mano. 
Riccardo e Veronica chiacchierarono senza difficoltà, ogni tanto c'era qualche minuto di silenzio ma andarono avanti tranquillamente. Mentre Diana e Federico purtroppo non riuscirono a dire nulla. Quasi alla fine del percorso che circondava il laghetto lui disse: "E se prendiamo un pedalò?"
Purtroppo il laghetto è conosciuto per non avere l'acqua proprio pulita, almeno negli utlimi tempi. Anni fa, quando i loro genitori erano ragazzi ci si poteva fare il bagno. Comunque pensando a questo, l'unica cosa che riuscì a dire Diana fu: "E se cadi nell'acqua?"
"Uscirò fuori con tre braccia!"
Lei fece una piccola risatina, piccola ma vera. Per fortuna le venne spontanea, non era stata forzata.
Continuarono la passeggiata fno a che si sedettero sul prato, cercando di stendere più giacchetti possibili per non bagnarsi i pantaloni in quanto il prato ancora non si era asciugato dalla pioggia. Rimasero là il resto del pomeriggio, tra chiacchere, risate e dispetti vari tra tutti i ragazzi. Quando cominciò a fare buio i ragazzi di diressero verso l'uscita del laghetto, andando a prendere i mezzi. Ilaria, Matteo, Veronica e Riccardo abitavano più o meno dalle stesse parti, quindi dopo vari saluti e frasi del tipo "ci vediamo domani a scuola, bella regà!" loro andarono a prendere l'autobus; mentre Diana e Federico avevano bisogno di prendere la metro. Così insieme si avviarono alla stazione più vicina, che stava proprio lì al laghetto. DIana tra imbrazzo e agitazione era contenta di aver trovato cinque minuti da passare insieme a lui. Passarono i tornelli e mentre aspettavano l'arrivo della metro lui le chiese di che zona di Roma era. Lei rispose in fretta e furia e fece la stessa domanda a lui, "Portuense" rispose. 
"Aaah si, conosco, mia nonna abita là."
Arrivò la metro che per fortuna era vuota così riuscirono a trovare posto. 
"Dove scendi?" chiese lui.
"Eur Magliana, tu?"
"Anche io. Poi che prendi?"
"Il trenino direzione Ostia."
"Ah, non conosco. Non sono pratico dei mezzi, ho il motorino da quando avevo 14 anni."
Ah, figlio di papà penso lei.
Erano solo due fermate, quindi scesero presto. 
"Allora ci vediamo la prossima volta." le disse Federico.
"Certo! E' stato un piacere."
I ragazzi si salutarono con i classici due baci sulla guancia e ognuno prese la sua strada. Lui uscendo dalla stazione per andare a recuperare il motorino parcheggiato là fuori, lei invece restò all'interno della stazione aspettando che arrivasse il trenino che l'averebbe portata a casa.
Durante il viaggio scrisse un messaggio all'amica: "simpatico e da quel che ho visto molto gentile, non mi piace molto, ma mi farebbe piacere conoscerlo meglio..."
"Peccato che non ti piace, comunque già è qualcosa che ti va di vederlo ancora!"
Scese alla fermata di Acilia, dove subito fuori c'erano i genitori che la aspettavano in macchina in quanto dovevano andare a cena dalla nonna paterna. In macchina i genitori le fecero molte domande su come era andata la giornata, lei rispose senza dare troppe spiegazioni, ma nel frattempo nella testa cominciava a pensare a lui in modo diverso da come aveva fatto fino a dieci minuti fa.
"Ah, comunque Matteo mi ha mandato un messaggio in cui diceva che anche Federico ha voglia di vederti ancora."
   
 
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