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Autore: MaraWP    02/11/2017    1 recensioni
~ Il tempo passa, le stagioni si susseguono senza tregua ed io, nonostante il tempo, non riesco a staccarmi da te ~
From the final of season 4
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Clarke Griffin, Lexa, Octavia Blake, Raven Reyes, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Come può essere reale ciò che ho appena visto? Non c'è nulla di razionale, nulla che possa spiegarmi come tutto questo sia potuto accadere. Ti ho vista morire sotto i miei occhi, ho sentito il sangue caldo colare dalle mie mani mente tentavo invano di salvarti e ho baciato le tue labbra tenendo per me il tuo ultimo respiro, eppure a distanza di anni, ti ritrovo qui, davanti a me, come se quei ricordi sofferenti fossero solo frutto della mia immaginazione. Sapevo di conoscere quella voce quando quella notte del bosco l'ho sentita chiaramente sovrastare le altre, quel senso di protezione che ho provato non era un'illusione, qualcosa dentro di me aveva già capito che si trattava di te, anche se i tuoi occhi ora sembravano diversi. Ti ho guardata intensamente non appena ti sei avvicinata a me, ho cercato in essi quello che sapevo di poter trovare, ma erano come...spenti. Mi hai guardata come se fosse la prima volta che mi vedessi, fredda e distaccata come al nostro primo incontro, facendomi sentire piccola e in difetto sotto il tuo sguardo altezzoso. Cerco invano di trovare una spiegazione a questo tuo comportamento e a tutto ciò che sta succedendo, ma ogni teoria sembra sbagliata e l'idea che quella persona non possa essere tu, proprio ora che credevo di averti ritrovato, sta iniziando a distruggermi.

 

Mi risvegliai nella mia stanza distesa sul letto con ancora i vestiti indosso, completamente confusa sui pochi ricordi che la mia mente era riuscita a mettere assieme. Ricordai la navicella, il discorso con Eligius e il volto di Bellamy mentre tentava di avvertirmi su qualcosa e poi ricordai il tuo volto,il tuo sguardo e il buio improvviso. Mi misi a sedere lentamente, accorgendomi di come la testa girasse vertiginosamente ad ogni mio movimento mentre cercai di raggiungere con la mano un bicchiere di acqua posto sul comodino accanto al letto. Nello stesso istante, porta della stanza si aprì, preceduta da un suono metallico.

 

Vedo che ti sei ripresa, come ti senti?” chiede Eligius, entrando nella stanza.
Bene, ho solo la mente un po' confusa
Evidentemente il vino era un po' troppo forte per te “
Dubito sia stato il vino”

Mi guardò con aria interrogativa ma evitai di dargli spiegazioni, temendo di compromettere ulteriormente la situazione.

Mi dispiace per la cena “ mentii.
Non importa, è solo stata rimandata. Tra poco verranno due guardie per scortarti nel salone centrale, io e te abbiamo una I.A da trovare “
Non ti ho ancora detto se ti aiuterò “
Confido nel tuo buon senso e nell'affetto che nutri per i tuoi amici “

Uscì dalla stanza subito dopo, lasciandomi ancora pochi minuti per decidere sulla decisione da prendere che, ovviamente, in qualsiasi caso avrebbe avuto delle ripercussioni non del tutto indifferenti.

Intanto, al bunker dei tredici clan....

Heda, il messaggero è tornato “
Fallo entrare “

Un guerriero Trikru fece il suo ingresso nella sala principale, inginocchiandosi al cospetto del Comandante.

Che notizie mi porti Ogard?”
Wanheda si è alleata con i nemici Comandante”
Spiegati meglio”
Ha atteso la navicella in un punto preciso della radura e quando è comparsa, è salita a bordo spontaneamente “
Non c'era nessuno con lei?”
Il vecchio cancelliere Kane e un paio di guardie, ma sono stati a debita distanza, non sono intervenuti. Sono ritornati al bunker non appena la navicella è sparita “Ti ringrazio Ogard, puoi andare “

L'uomo uscì dalla stanza, seguito dalle altre due guardie a sorvegliare la porta, lasciando Octavia e Gaya sole.

Ci sarà una spiegazione a tutto questo”So già qual è Gaya. Ormai conosco Clarke, se può allearsi col nemico pur di raggiungere i suoi scopi non ci pensa due volte”
Pensi voglia attaccare il bunker con l'aiuto della navicella?”
No, penso ci sia dell'altro sotto. Sicuramente avranno trovato un accordo che giovi ad entrambi, stanno solo prendendo tempo prima di fare una qualsiasi mossa
Potremmo approfittare del momento e ritornare a Polis “
No, si aspettano proprio questo. Il bunker al momento è l'unico posto sicuro che ci permette di essere alla pari con loro “
Quindi?”
Quindi ci serve solo un piccolo vantaggio e credo di sapere cosa fare”

Le ore passarono veloci e con esse il sole tramontò, lasciando posto al chiarore della luna e alle ombre nella notte che essa creava coi suoi raggi. Una donna, ferita e ormai priva di forze si accasciò davanti alle porte del bunker dove Abby, Maddie e gli altri erano rimasti ad aspettare un eventuale contatto di Clarke dalla navicella.

Dobbiamo aiutarla Kane!”
Abby potrebbe essere una trappola, non sappiamo se ci sia qualcun'altro là fuori con lei”
E' da sola, il radar non rileva altre fonti di calore “ informò Maddie.
Apri il portello! Aiutatemi a portarla dentro “

Uscirono per recuperare il corpo ma non appena Kane e gli altri varcarono la soglia, una decina di uomini li attaccarono, legandoli e imbavagliandoli così da impedirgli di scappare. Maddie si accorse di tutto attraverso il monitor che aveva iniziato a rilevare numerose fonti di calore e senza pensarci troppo sfoderò la sua spada, pronta ad un imminente scontro.

Abbassa quella spada, non ti servirà a nulla “ disse Octavia, salendo le scale per raggiungere la sala monitor.
Non mi arrenderò solo perchè pensi che non abbia speranze contro di te”
Preferisci morire? “
Se è necessario si”
Coraggio allora, che aspetti?”

La ragazza si lanciò contro Octavia, iniziando quello che sembrava uno scontro con un unica vincitrice che, ovviamente, non sarebbe stata Maddie. Riuscì a sfoderare alcuni colpi che non impensierirono per nulla il nuovo Comandante, finchè Octavia non decise di porre fine a quella sfida, colpendola violentemente allo stomaco con un calcio, atterrandola senza problemi, evitando così di doverla uccidere.

Cosa ne facciamo di lei comandante?”
La ragazza avrà un trattamento speciale,non metterla assieme agli altri. Che a nessuno di loro venga fatto del male, altrimenti ne risponderà direttamente a me "
Si Heda “

Il vantaggio che Octavia aveva riservato per sé era proprio questo, poter avere come prigionieri o merce di scambio le persone a cui Clarke teneva di più e a cui sicuramente non avrebbe potuto rinunciare se si fosse presentata l'occasione.

Siediti pure Clarke, sarà una lunga chiacchierata “
Accetto “
Accetti?”
Si, ti aiuterò a trovare la I.A “
Oh ma è grandioso, mi hai risparmiato un lungo e noiosissimo discorso “
Ma lo farò ad una sola condizione “
Sentiamo “
Nessuno dovrà morire “
Be lo spero, dipende da te questo”
No, dipende dagli ordini che impartisci ai tuoi uomini “
I soldati rispondono al comandante delle guardie, di questo dovrai parlarne con lei Clarke, ma dubito ti ascolterà “
Lo farà, altrimenti quella I.A non arriverà mai nelle tue mani “
D'accordo, c'è altro?”
Si, per trovarla mi servirà l'aiuto dei miei amici che hai rinchiuso in cella “
Non credo ti serviranno tutti...e poi, a me serve una garanzia perciò solo due di loro potranno affiancarti, gli altri rimarranno in cella “
Va bene “
Perfetto, ti farò accompagnare da loro. Guardie!”

La porta della sala si spalancò, permettendo al comandante delle guardie di entrare.

Scorta Clarke sino alla cella dei suoi amici e assicurati che solo due di loro vi seguano “
Certo “

Presa alla sprovvista dalla tua presenza, rimasi impietrita dinanzi a te,non riuscendo più a muovermi.

Clarke? “ chiamò Eligius.
Si scusa, ero sovrappensiero”
Inizio a pensare che sia Alycia a farti questo effetto ahah”
Alycia? Chi è?”
A già, sei svenuta prima che potessi presentarvi. Clarke, lei è Alycia, il comandante delle guardie” disse, presentando la ragazza “ Ora potete andare, riportali qui quando avranno finito”

Uscimmo dalla porta fianco a fianco, dirette verso la cella in cui Raven e gli altri erano tenuti prigionieri ormai da troppo tempo. Tentai di parlare, di provare a dire anche solo poche parole ma non ci riuscì, spaventata dalla tua reazione o da quello che avresti potuto pensare ascoltando quello che avevo da dirti. Ci fermammo davanti alla porta della cella e aspettai un tuo cenno per poter entrare, ma quando il tuo corpo si avvicinò al mio per poterla aprire venni inondata dal tuo profumo, lo stesso profumo che mi era rimasto addosso anni prima dopo aver fatto l'amore con te, quel profumo che mi ricordava dei momenti passati assieme, lo stesso che avevi quando te ne sei andata per sempre. Amavo quel profumo e lo amo ancora, perchè sa di te.

   
 
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