Videogiochi > Final Fantasy XV
Segui la storia  |       
Autore: Kano_chan    04/11/2017    1 recensioni
Selenis Lucis Caelum, nipote di Re Regis e cugina di Noctis, accompagnerà quest'ultimo nel suo viaggio assieme ai suoi amici di sempre: Gladiolus Amicitia, Prompto Argentum e Ignis Stupeo Scientia. Assieme affronteranno i nuovi pericoli che si metteranno sul loro cammino.
Se avete voglia di ripercorrere la trama di FFXV con l'aggiunta di qualche novità, Something Wild fa per voi!
~~~~~
Dall'Epilogo:
"Fine"
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gladiolus Amicitia, Ignis Stupeo Scientia, Noctis Lucis Caelum, Nuovo personaggio, Prompto Argentum
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
29


Capo Caem, regione di Leide. La mattina successiva.

-    Guardate che roba! – Prompto fischiò ammirato davanti al lavoro compiuto di Cid.

Lo yathc di Regis splendeva sotto la prima luce del mattino. Non c’era più alcun telo a coprirlo e il colore fresco di vernice brillava colpito dai riflessi delle onde che entravano nell'attracco nascosto.
I preparativi alla partenza erano stati ultimati da poco e ormai non restava altro che salutarsi.

-    Immagino che questo sia un addio, per ora – disse Iris abbracciando stretta la principessa.
-    Torneremo presto, non vi accorgerete neppure della nostra assenza – replicò Selenis abbassandosi a stringere Talcott.
-    Prenditi cura della tua futura sposa – si raccomandò la ragazzina al fratello.
-    Certo – rispose lui con decisione.
-    Grazie per badare loro in nostra assenza – disse Ignis rivolgendosi a Monica e Dustin.
-    Per noi è un piacere – affermò la donna appoggiando le mani sulle spalle di Talcott – fate attenzione – aggiunse.
-    Non preoccupatevi – la rassicurò Noctis.
-    E così è arrivato il momento –

La nuova voce appena sopraggiunta fece voltare il gruppo verso le scale che conducevano all'ascensore. Cor li osservava con le braccia incrociate sul petto.

-    Generale – lo salutarono rispettosamente i ragazzi.
-    Prima che ve ne andiate c’è una cosa che devo dire – proseguì l’uomo fermandosi davanti a loro.
-    Cosa? – domandò Noctis.
-    Mi dispiace. – rispose Cor – Mi dispiace che non fossi lì per tuo padre… avevo giurato di proteggere il Re, ma non sono stato all’altezza – ammise abbassando lo sguardo a terra.

I ragazzi rimasero in silenzio, senza sapere cosa dire. Tutti, chi più e chi meno, si erano sentiti responsabili per i fatti accaduti ad Insomnia e tutti si erano posti la medesima domanda: "Avrei potuto fare qualcosa per impedirlo?"
Fu però l’intervento di Cid a darvi finalmente una risposta.


-    Quello che è successo non si poteva evitare – affermò facendosi avanti.
-    Sì, me ne rendo conto – rispose Noctis.
-    Devi anche renderti conto di cosa tu significhi per chi ti sta accanto – proseguì il meccanico.
-    Lo faccio – replicò il principe un po’ interdetto dalle sue parole.
-    Anche se non possono risolvere i tuoi problemi, non devi nasconderli ai tuoi amici – continuò Cid – Fa un male cane.. –  mormorò.

Era chiaro che si riferisse a ciò che era successo tra lui e Regis. Si erano allontanati per motivi che il meccanico preferiva non rivangare, ma era anche vero che erano stati amici, ottimi amici, e l’idea di non averlo più rivisto un'ultima volta, era un errore che Cid non si sarebbe perdonato tanto presto.

-    Ricorda che non sono solo le tue guardie del corpo, sono dei fratelli… fidati di loro, sempre. – affermò con decisione il vecchio meccanico con un sorriso.
-    Lo farò – replicò Noctis.
-    E ora cosa state aspettando?  Un invito scritto? – esclamò Cid subito dopo avviandosi verso lo yathc – Muovete le chiappe e salite! – ordinò.

I ragazzi si scambiarono uno sguardo divertiti e poi lo seguirono sull’imbarcazione.

-    È davvero arrivato il momento – sospirò Selenis.
-    È solo un’altra avventura – le disse Prompto con un sorriso, mentre il motore si avviava e la barca iniziava a muoversi lentamente in avanti.

La ragazza si affiancò a Noctis che, in piedi sulla prua, guardava la banchina dove Iris e Talcott si erano fermati per salutarli.

-    Ehi, principe Noctis! – lo chiamò il bambino.
-    Che c’è? – rispose il ragazzo.
-    Per favore, torna presto! – esclamò sporgendosi sul limitare dell’attracco – abbiamo bisogno del nostro Re! – disse.
-    Certo! Puoi contarci! – affermò Noctis.
-    Abbiate cura di voi! – li salutò Selenis.
-    State attenti! – replicò Iris

La barca ormai stava prendendo velocità, inondata dalla luce del sole. Le figure dei due ragazzini che si sbracciavano dal molo divennero sempre più piccole, finchè non fu più possibile distinguerle.
Selenis si spostò da prua a poppa, restando ad osservare il faro allontanarsi all'orizzonte.

-    Tutto bene? –

Gladio comparve al suo fianco, appoggiandosi con le mani al corrimano della barca.

-    Sì – rispose la ragazza, mettendosi una mano in testa per tenere fermi i capelli mossi dal forte vento – Stavo pensando che erano anni che non mi allontanavo così da casa – raccontò – l’ultima volta avevo otto anni ed ero andata a trovare Luna a Tenebrae –
-    Sei preoccupata? –
-    Ho la stupida sensazione che potrei non rivedere mai più queste terre – disse Selenis continuando ad osservare la costa di Lucis.
-    Ci torneremo – replicò Gladio passandole un braccio attorno alle spalle – te lo prometto-
-    Grazie – rispose Selenis lasciandosi consolare dalla presenza del ragazzo.
-    Sapete? Ho sempre desiderato navigare! – affermò d'un tratto Prompto, comodamente seduto su uno dei lussuosi divani in pelle grigia che facevano parte dell’arredamento dello yathc.
-    Sicuramente non era un’opportunità che Insomnia poteva offrire – commentò l’Amicitia raggiungendo gli altri con la principessa.
-    Qui siamo solo noi e l’orizzonte! È fantastico, ti cambia la vita! – sospirò estasiato il pistolero.
-    Manca ancora molto prima di raggiungere Altissia, perciò entusiasmatevi pure a volontà - disse Ignis seduto di fianco a Noctis.

La città si trovava molto più a sud rispetto al continente di Lucis, nel mezzo di un’isola che occupava gran parte del mare meridionale e di cui si poteva vedere la costa anche da lì

-    Appena scesi dallo yathc, saremo in un paese straniero – affermò Prompto.
-    Anche solo il pensiero ha un che di esotico – concordò Ignis.
-    Nessuno di voi è mai stato al di fuori di Lucis? – chiese Selenis.
-    No – rispose il pistolero un po’ troppo velocemente, cosa di cui però nessuno si accorse.
-    Sfortunatamente, dopo l’invasione di Tenebrae, i viaggi si sono drasticamente ridotti – disse Ignis.
-    Pensate che Altissia doveva essere la nostra meta iniziale – osservò Gladio.
-    Già, ne abbiamo passate parecchie – convenne Noctis.
-    A ne vedremo altre ancora – asserì Ignis.
-    La prossima sulla lista è Leviatano! – esclamò Prompto.
-    Di che divinità stiamo parlando? – domandò l’Amicitia.
-    Un drago che si dice incarni la rabbia e la furia del mare – rispose Ignis.
-    Ovvero un mare di guai – soggiunse Noctis.
-    È una lei.. questo dovrebbe dirvela lunga – commentò Selenis con un ghigno.
-    Ragion per cui non possiamo lasciar fare tutto a sua grazia Lunafreya – affermò Prompto – Scommetto che non vedi l’ora di incontrarla – aggiunse malizioso.
-    Luna? –
-    Sì, chi altro?! –
-    Beh, prima di tutto dobbiamo scoprire se sta bene – replicò il principe.
-    Sono sicura che sia così – affermò Selenis – altrimenti credo che lo saprei..-
-    Anche tu devi essere emozionata di incontrarla – disse il pistolero, voltandosi sul divanetto a guardare la ragazza dietro di lui.
-    Ovviamente! – assentì lei – E' anche da più tempo di Noct che non la vedo, ma ho paura delle future mosse dell’Impero –
-    Credete che Lunafreya sia in pericolo ad Altissia? – domandò Prompto.
-    Nifelheim si è spinto ad invadere Lucis per l’anello, vista la loro cupidigia non credo si farebbero scrupoli a nuocere alla sciamana – commentò Ignis, dando voce alle preoccupazioni di Selenis.
-    Senza l’anello il cristallo non è che un pezzo di vetro – aggiunse Gladio.
-    Immagino sia così… ma sapete come Lunafreya ne sia entrata in possesso? –
-    È probabile che sua maestà glielo abbia affidato mentre era alla capitale – rispose Ignis.
-    E lei l’ha conservato tutto questo tempo per portarlo ad Altissia – osservò l’Amicitia.

La principessa, nell'ascoltare i loro discorsi, fece involontariamente cadere lo sguardo sul proprio di anello.
Quella pietra era ancora avvolta dal mistero… e ora, a ben pensarci, sembrava che quel giorno di tanti anni fa, suo padre glielo volesse affidare per ben altre ragioni di quelle che le aveva detto allora.

-    Chissà che non l’abbia protetta – azzardò, sollevando nuovamente gli occhi.
-    Sarebbe bello pensarlo – replicò Noctis stiracchiandosi.
-    Stavo ripensando al nostro incontro con Ravus – intervenne Ignis sistemandosi gli occhiali.
-    Difficile scordarlo – replicò la ragazza – Cos’è che ha stuzzicato il tuo interesse? –
-    Ricordate che aveva una protesi al posto del braccio? – proseguì il ragazzo.
-    Me la ricordo bene – rispose con una smorfia Gladio.
-    Sembra che sia rimasto mutilato durante l’invasione, ma che in compenso abbia acquisito nuovi poteri – raccontò.
-    Poteri? – chiese confuso Noctis.
-    Questo spiegherebbe come sia riuscito a diventare capo dell’esercito Imperiale nonostante sia di Tenebrae – commentò Gladio.
-    Ora che mi ci fai pensare la sua forza sembrava quasi soprannaturale – disse Prompto rimuginando – Pensavo dipendesse dal sangue sciamanico –
-    Forse centra anche la sua stirpe, ma non basta a spiegare quella forza assurda – replicò l’Amicitia che ne aveva avuto prova tangibile.
-    Cosa potrebbe essergli successo? – disse Noctis.
-    Circolano voci allarmanti a tal proposito.. – prese di nuovo parola Ignis – Ravus porterebbe al fianco la spada di Sua maestà –
-    La spada di mio padre? – esclamò il principe sorpreso.
-    Cosa può farsene? – fu invece la domanda di Selenis.
-    Volete dire che il suo potere è come quello dei Re? – aggiunse Prompto.
-    Non posso esserne certo, ma ne dubito. Ravus pur avendo la spada non la brandisce – rispose Ignis.
-    Avrà anche dei nuovi poteri, ma resta sempre il leccapiedi del Cancelliere – commentò Gladio.
-    Forse avrei dovuto chiedergli notizie su di lui già che c’ero – disse sarcastica Selenis accennando al suo incontro con Izunia vicino alla fortezza.
-    Se riuscissimo almeno a capire cosa abbia in mente… - mormorò Prompto.
-    Onestamente ho paura di scoprirlo – replicò la principessa.
-    Dire che l’Impero si imbucherà alla festa in piscina con Leviatano? –
-    Possiamo considerarla una certezza – affermò Ignis – hanno abbattuto un Dio per impedire a Noct di riceverne la benedizione e sono pronti a rifarlo –
-    Ma all’Immane siamo arrivati prima noi grazie alla nostra guida – constatò Prompto riferendosi al cancelliere.
-    Non sai mai cosa aspettarti con quello – commentò Gladio infastidito al solo pensiero.
-    I piani del cancelliere sono imperscrutabili – affermò Ignis.
-    Però a noi fanno comodo, come quando ha fermato l’esercito per aiutarci a scappare – fece notare il pistolero.
-    Avrei preferito non avere nessun aiuto da parte sua – replicò Selenis – quel tizio mi da i brividi –
-    Quell’uomo, anche quando ci aiuta, agisce solo per il proprio tornaconto – disse Ignis.
-    Speriamo di non doverlo rivedere..- commentò la principessa per nulla convinta delle sue stesse parole. Aveva infatti la netta sensazione che il suo desiderio non sarebbe stato ascoltato.

Nel frattempo la navigazione era proseguita; la costa era ormai prossima e lo yathc virò leggermente per dirigersi verso di essa.
Durante l’ultimo tratto di strada, Cid raccontò loro di come alla fine del viaggio che lo aveva visto protagonista assieme a Regis, i loro rapporti si fossero incrinati e di come avessero fatto pace solo anni dopo senza però mai più rivedersi. Dopo quelle spiegazioni, le parole che Cid aveva rivolto a Noctis poche ore prima assumevano un significato decisamente più profondo. L’uomo proseguì, consigliando loro di andare a trovare un suo vecchio commilitone che aveva aperto un bar ad Altissia: Weskham.
Alla fine la barca virò all’interno di una piccola insenatura, al cui termine si trovava un passaggio delimitato da due enormi statue dalle fattezze angeliche. Da lì, un viale sull’acqua costeggiato da una serie di colonne intarsiate, conduceva all'ingresso di Altissia.
La prima impressione con la capitale di Accordo fu di un certo impatto.

Davanti a loro, per ora si ergeva solo la porta di accesso. Un grande arco lavorato e costellato di statue di diverse dimensioni, sotto al quale sostava una delle guardie di Altissia, addetta al controllo delle navi che vi transitavano.

-    Quest’imbarcazione ha un permesso di accesso? – si rivolse loro quando si accostarono alla dogana.
-    Permesso? – disse Prompto preoccupato.
-    Tranquilli, ne ho uno – rispose Cid allungandolo in direzione del militare.
-    È uno dei più vecchi in circolazione – commentò l’uomo – ma è in ordine; potete passare – aggiunse dandogli libero accesso.
-    Te l’eri preparato? – domandò Ignis mentre lo yathc riprendeva la navigazione sotto l’arco.
-    Più o meno. Ha trent’anni e rotti – rispose il meccanico con un sorriso.
-    Ecco perché diceva che era vecchio – commentò Gladio.
-    Wow… - li interruppe Prompto spalancando gli occhi.

Ed era facile capire il suo stupore. La città di Altissia si era appena mostrata ai loro occhi in tutto il suo splendore.
Chiusa nella baia di roccia, in mezzo alle cascate che ne arricchivano il paesaggio, Altissia era un piccolo gioiello. A differenza di Insomnia, ben più grande e con uno stile prettamente moderno, la città del protettorato di Accordo aveva uno stile più classico, con le sue palazzine e case dai colori pastello.
I campanili abbondavano, così come le torri. Alle spalle del centro si ergeva maestosa la cattedrale, un edificio di rara bellezza che sembrava abbracciare tutta la cittadella. D
iverse barche a vela si muovevano pigramente nella baia assieme ad altrettante gondole, l’attrazione per eccellenza dei turisti.
Altissia si ergeva completamente sull’acqua e le sue strade erano composte da soli canali e passaggi pedonali. Era un intrico di vicoli e ponti, che davano accesso alle varie zone nelle quali era divisa. Su ogni finestra o balcone, magnifici fiori facevano sfoggio dei propri colori, attirando la vista di chi alzava lo sguardo sulle architetture delle case.
Altissia era nient’altro che un sogno ad occhi aperti. Sgargiante e delicata al tempo stesso.

Selenis osservava la scena a bocca aperta, estasiata; anche se in fondo al suo cuore, qualcosa le diceva che sarebbe stato meglio non averci mai messo piede.



Campeggio dell'autrice:

Buongiorno a tutti ragazzi ^^

Innanzitutto mi scuso per il capitolo più corto rispetto ai precedenti.. questa settimana sono riuscita a dedicargli molto meno tempo rispetto al solito e quindi ho dovuto dividerlo per potervi far leggere qualcosa di almeno decente. ^^"
Diciamo che questo capitolo e il prossimo a venire saranno di preparazione a quello che succederà; l'evento che penso abbia scosso la maggior parte dei giocatori, me compresa. Recentemente è uscito il trailer di Episode Ignis e ho avuto modo di farmi un'idea di cosa il buon Tabata ha fatto accadere.
Vi dico fin da ora che nella mia storia sarà diverso, per il semplice fatto che l'ho scritta quasi un anno fa e voglio mantenere ciò che la mia fantasia aveva partorito all'epoca. Può essere che, una volta concluso il racconto principale, faccia uscire un capitolino extra su Episode Ignis.. ma vedremo ;)
Vi chiedo quindi di avere pazienza se questi due capitoli saranno un pò più tranquilli, vedrò di ripagarvi!
Un colossale ringraziamente a tutti i Lettori che silenzionsamente continuano a seguirmi e alle mie Comrades per sostenermi con le loro recensioni ^^

Alla prossima settimana!
Marta
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy XV / Vai alla pagina dell'autore: Kano_chan