Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Ms Mary Santiago    05/11/2017    5 recensioni
[STORIA A OC - Conclusa]
Dal testo:
Un Torneo interscolastico sul modello dell’ormai abolito Tre Maghi, ma che coinvolgesse tutte e quattro le maggiori scuole di magia.
Il preside di Ilvermorny, Eric Miller consulente per il Macusa, era stato già messo al corrente dell’idea ed era stato a dir poco entusiasta.
O almeno così le aveva riferito Harry.
Viktor Krum, che dopo essersi ritirato dal Quidditch aveva dirottato la sua carriera verso l’insegnamento e successivamente la presidenza a Durmstrang, si sarebbe convinto facilmente le aveva assicurato Hermione.
E infine Beauxbatons.
Ron aveva dichiarato di essere certo della volontà di Gabrielle Delacour di adoperarsi per garantire l’amicizia e la cooperazione tra le scuole.
Non restava che il suo benestare per dare il via all’organizzazione delle cose.
- E a tutti i presidi sta bene che il Torneo venga ospitato a Hogwarts? –
Harry annuì. – Lo ritengono giusto dato che la proposta è partita da noi. –
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Gabrielle Delacour, Minerva McGranitt, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Viktor Krum
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo 11

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

- Ci credi che domani si torna a casa? –

William aggrottò la fronte, indicando Erlend che stava chino sui libri alla ricerca di chissà quale illuminazione per superare la prova predisposta per quella sera.

- Forse ti sfugge un piccolo dettaglio: qui stiamo lavorando per portare a casa una vittoria. –

Ridendo sotto i baffi, Robert approfittò della distrazione della fidanzata per sgraffignare una Cioccorana dal pacchetto che stringeva tra le mani.

- Stiamo? A me sembra che solo Erl si stia impegnando e tu sia lì a fissarlo mentre lavora. –

- Non cominciare, Nott. Solo perché vi ho dato la mia benedizione non significa che non possa riprendermela. –

- Come se a noi importasse qualcosa della tua approvazione – replicò Audrey, soffocando uno sbadiglio, - e poi non mi sembra che voi due abbiate chiesto a nessuno il permesso di saltarvi addosso. –

- Devo ricordarti il malefico strumento di cui sono in possesso, Auds? –

Erlend bofonchiò qualcosa che suonava come un “Mon Dieu, non un’altra volta quella storia”.

- Lo sai dove te lo ficco il malefico strumento? –

L’unico dei presenti che non riusciva minimamente a capire di cosa diavolo stessero parlando era Robert, che spostava le iridi nocciola da uno all’altro nella speranza di comprendere qualcosa.

- Di che strumento parlate? –

Tuttavia sembrava che Will e Audrey fossero troppo impegnati a battibeccare per degnarlo di una risposta.

- Non è un vero e proprio strumento -, gli spiegò Erlend, - si tratta solo di scrivere a suo padre e ai suoi fratelli facendogli sapere che si è fidanzata. –

- Ah. –

A sentire quello che Audrey raccontava sulla smania di protezione dei membri maschili della sua famiglia, si spiegavano molte cose.

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

- Hai la faccia di uno a cui è successo qualcosa – considerò Joseph mentre Enea prendeva posto tra lui e Lenochka.

La bulgara annuì, osservando il compagno di scuola dall’alto in basso.

Aveva abbastanza capacità di giudizio da intuire sempre quando c’era qualcosa di nuovo all’orizzonte, specialmente se si trattava di qualcosa capace di scombussolare una persona.

- Diciamo di sì – confermò il biondo con un sorriso.

- E di che si tratta? –

Accennò appena con il capo in direzione di Constance, seduta a qualche posto di distanza e intenta a consumare la sua cena.

- La malefica strega dell’Ovest? – gli fece eco Lenochka, sconcertata.

Aveva intuito che ci fosse qualcosa di sentimentale nella novità, ma mai avrebbe pensato che coinvolgesse proprio lei tra tutte le persone possibili.

- Non è cattiva, smettila di chiamarla in quel modo – la redarguì Enea.

- Beh, non si può dire che non si comporti come se lo fosse -, replicò Joseph in sua difesa, - tu sei troppo accecato dall’amore per notarlo – concluse ironicamente.

- Aspetta … tu l’avevi già capito? –

Il Serpeverde annuì, sorridendo compiaciuto.

- Dovrò mettere a posto il mio radar intuitivo prima della prova se voglio sperare di vincere. –

 

 

*

 

 

 

 

 

- Helena, per favore, possiamo parlare? –

Fece finta di non averlo sentito e continuò a camminare lungo il corridoio.

- Manca poco all’inizio dell’ultima prova, non vorrai farmi arrivare in ritardo perché ti rifiuti di ascoltarmi no? –

Si piantò all’istante, voltandosi a fronteggiarlo.

- Non c’è nulla di cui parlare, Niko. È evidente che non provi quello che provo io per te, perciò mettiamoci una pietra sopra e facciamo finta che non sia mai successo. –

Il ragazzo scosse il capo, trascinando nervosamente un piede a terra.

- Non era quello che volevo dirti. Io pensavo che se ti va … -

- Se mi va? –

- Una volta finito il torneo e tornati a Durmstrang potremmo provare a uscire e vedere come evolvono le cose – concluse, sentendo il volto solitamente serio e pacato arrossire per l’imbarazzo.

Interdetta, la rossa sgranò gli occhi incredula.

- Mi stai prendendo in giro? –

- Ti sembra che potrei mai farlo? –

No, Nikolaj non l’avrebbe mai presa in giro né le avrebbe mai mentito.

Di questo era assolutamente certa.

- D’accordo, una volta tornati a scuola ci proveremo e se non dovesse funzionare tutto tornerà come prima … vero? –

Le accarezzò gentilmente il volto. – Puoi scommetterci. –

 

 

 

 

*

 

 

 

 

Shana si avvicinò al tavolo dei Corvonero osservando il piatto ancora desolatamente vuoto di Killian.

- Dovresti proprio mangiare qualcosa. –

- Sì, mamma – replicò sarcastico, ottenendo per tutta risposta un sorrisetto divertito.

La Serpeverde attese pazientemente che si servisse una bella porzione di patate al forno, poi individuò quella più abbrustolita e con un movimento rapido gliela sottrasse.

- Ehy, non avevi detto che dovevo mangiare? –

- Certo, ma ho una dipendenza da patatine croccanti che doveva essere soddisfatta e al mio tavolo le hanno già fatte tutte fuori. –

- Che madre snaturata – la prese in giro.

- Assolutamente. I marmocchi non sono mai stati il mio forte -, convenne scivolando sulla panca accanto a lui, - fammi spazio. –

- Perché tu possa fare fuori tutte le mie patate? –

- Ovvio. –

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

- Io vorrei sapere a chi è venuto in mente di organizzare l’ultima prova a ridosso della mezzanotte – sbuffò Joelle tra sé e sé mentre usciva dalla scuola.

- Sono abbastanza sicuro che sia stato Krum … quelli di Durmstrang hanno un debole per le cose oscure e inquietanti – replicò una voce maschile dal leggero accento americano.

Si voltò verso di lui, accennando un sorriso.

- Già … sei qui per augurare buona fortuna alla tua amica? –

Bentley annuì. – Mi piacerebbe, ma la prova è altamente top secret … perciò immagino mi toccherà aspettare che sia finita e limitarmi al tifo dalle tribune. –

- Sembra una tipa determinata, credo che non avrà problemi. –

L’americano annuì con il capo come a voler confermare le sue parole.

- Spero che neanche tu ne abbia. –

Mentre si allontanava la sentì sussurrare: - Sì, lo spero anche io. –

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Charlotte aveva prestato massima attenzione a ogni parola pronunciata da Viktor Krum e aveva capito all’istante in cosa sarebbe consistita la prova: dovevano affrontare le loro peggiori paure.

E lei, per sua somma gioia, era stata sorteggiata per entrare per prima.

Prese un respiro profondo, sussultando appena quando sentì una mano toccarle la spalla.

Jason le rivolse un sorriso rassicurante.

- Stai tranquilla e respira, siamo a un passo dalla fine e non puoi certo permetterti di mollare adesso. Puoi farcela. –

Annuì.

Dopo l’ennesimo respiro profondo mosse i primi passi verso l’immensa stanza buia alle loro spalle.

Era arrivato il momento di mettere fine a quel torneo, pensò mentre la luce veniva accesa.

All’inizio le ci volle qualche secondo per capire cosa c’era sul pavimento, ma quando mise a fuoco le figure striscianti e percepì i loro sibili la consapevolezza la sommerse.

Serpenti.

Era in una stanza circondata di serpenti.

S’impose di rimanere ferma, osservando gli animali che strisciavano sui suoi stivali e si arrampicavano attorno alle caviglie.

Doveva fare qualcosa, agire prima che uno di loro la mordesse.

Colta da un lampo d’ispirazione, puntò la bacchetta verso uno degli oggetti più vicini.

La lampada si trasfigurò all’istante in una donnola dal dolce muso fremente che mise rapidamente in fuga i rettili.

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

 

Killian riconobbe l’uomo nell’ombra all’istante.

Suo padre lo guardava con le iridi scure assottigliate per il disprezzo, le labbra serrate e la mascella contratta.

- Una vergogna per l’intera famiglia … un buono a nulla … un emerito spreco di pelle e ossa. –

Incassò le parole serrando i pugni.

Sapeva bene cosa si provava nel sentirsi ripetere cose come quelle, erano anni che suo padre si premurava costantemente di ricordagli quanto fosse indegno di essere suo figlio … di essere un Lawson.

Si mosse rapido in avanti, facendo scattare il pugno e colpendo il volto del padre in pieno.

L’immagine si disintegrò all’istante lasciandolo solo nella penombra.

 

 

*

 

 

 

 

Erlend osservò l’immagine che lo specchio gli rimandava.

Una sbiadita fotocopia di suo padre.

Tutto quello che gli era sempre stato chiesto di essere … tutto quello che non aveva mai voluto diventare.

Eppure eccolo lì, che lo fissava con altezzosità.

Non sarebbe mai riuscito a scappare da quello che la sua famiglia aveva in serbo per lui … ce lo aveva inciso nel sangue … era una cosa di famiglia, era così per nascita.

Il pensiero di William giunse inaspettato.

Lui era l’esatto esempio di qualcosa di buono che aveva fatto e che suo padre non avrebbe mai approvato … ma che non sarebbe mai riuscito a portargli via.

Ripensò a quella serata all’interno della Sala Comune di Corvonero.

Alla prima notte da coppia che avevano trascorso.

A come si era sentito a casa stando stretto contro di lui.

Mise mano alla bacchetta.

- Expecto Patronum! –

La familiare sagoma dell’orso tibetano argenteo si scagliò contro lo specchio, facendolo sparire.

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

- Credo che questa sia stata la prova peggiore di tutte – stabilì Lenochka, tremante, mentre attendevano che i giudici emanassero il loro verdetto.

- In fin dei conti non ce la siamo cavata troppo male – considerò Nikolaj.

- No, ma dopo questo punteggio per me s’infrangono i sogni di gloria – replicò la ragazza, osservando torva il misero 29 sparato a mezz’aria.

Il bulgaro rimase in silenzio, attendendo che deliberassero i suoi voti.

Tre dieci e un nove.

Erlend si era aggiudicato la prova e lui era secondo, ma matematicamente era il campione del Torneo.

Incrociò lo sguardo di Helena, seduta sugli spalti, che gli sorrideva raggiante.

Evidentemente anche lei aveva fatto la medesima considerazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Salve!

Eccoci con il penultimo capitolo. Qui sotto come sempre trovate la classifica. Scusate ma vado super di fretta, ci sentiamo domani con l’Epilogo.

Stay tuned.

XO XO,

Mary

 

 

Classifica III prova singoli:

1)      Erlend con 40 punti;

2)     Nikolaj con 39 punti;

3)     Charlotte con 38 punti;

4)     Jason con 35 punti;

5)     Killian con 30 punti;

6)     Lenochka con 29 punti;

7)     Shana con 26 punti;

8)    Joelle con 23 punti.

 

 

Classifica III prova scuola:

1)      Ilvermorny con 73 punti;

2)     Durmstrang con 68 punti;

3)     Beauxbatons con 63 punti;

4)     Hogwarts con 56 punti.

 

 

Classifica generale singoli:

1)      Nikolaj con 118 punti;

2)     Jason con 109 punti;

3)     Erlend con 108 punti;

4)     Charlotte con 98 punti;

5)     Lenochka con 91 punti;

6)     Killian con 86 punti;

7)     Joelle con 74 punti;

8)    Shana con 72 punti.

 

 

 

Classifica generale scuola:

1)      Durmstrang con 209 punti;

2)     Ilvermorny con 207 punti;

3)     Beauxbatons con 182 punti;

4)     Hogwarts con 158 punti.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Ms Mary Santiago