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Autore: ReSiLiEnCy    05/11/2017    0 recensioni
la vιтa é colмa dι ιмprevedιвιlι e ѕcoмode ѕιтυazιonι, perѕιno l'anιмo pιυ' ғorтe ed ιnтrepιdo, coмe qυello dι вaĸυgoυ ĸaтѕυĸι, pυo' тrovarѕι ιn dιғғιcolтa'.
annaѕpando тra le ѕυe perѕιѕтenтι paranoιe, вaĸυgoυ ѕι ritroverá coѕтreттo ad aғғronтare la ѕυa pιυ' grande paυra.
"ιl мιo cυore... non é coѕι' vιrιle coмe тe lo aѕpeттavι."
ⓘⓝⓕⓞ
La seguente storia:
✒N O N contiene spoiler anime/manga;
✒non segue l'opera originale, i fatti e gli eventi sono puramente inventati da me medesima;
✒é incentrata sulla ship Bakugou x Kirishima;
✒contiene accenni sulla ship Midoriya x Uraraka;
✒contiene personaggi inventati da me medesima;
✒tratta di personaggi non presentati/ben approfonditi nell'opera (es. I genitori)
✒N O N contiene scene di carattere sessuale.
[Storia pubblicata anche su wattpad. Lo annuncio solo per evitare accuse di copiatura]
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri, Katsuki Bakugou, Kirishima Eijirou
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Two


Se fosse stato possibile affogare e morire nel proprio subconscio, molto probabilmente Bakugou non sarebbe sopravvissuto.

Si riprese tutto ad un tratto, solamente grazie ad un passante che, per sbaglio, gli urtò la spalla durante il suo cammino veloce e goffo. 
In altre circostanze, il ragazzo dai capelli esplosivi si sarebbe messo a sbraitargli dietro, per poi accorgersi del tempo perso, lasciar perdere e continuare a camminare nella propria direzione borbottando bestemmie a malapena comprensibili.

Era talmente sprofondato nel ricordo della sera precedente che non riusciva a rinvagarsi sul come sia finito lì, nel bel mezzo di un marciapiede poco affollato -forse per l'orario-, a camminare con le sue solite mani nelle tasche e la borsa sulla spalla.

Non era nient'altro che il risultato di uno di quei classici momenti in cui si compiono azioni talmente scontate della vita quotidiana che non ci si rende nemmeno conto di tutto quel che ci circonda, per poi risvegliarsi dalla trance e domandarsi "Come ci sono arrivato qui?"

La trance di Bakugou doveva esser durata più a lungo del previsto, in quanto i suoi ricordi si fermavano ad una frase.
Quella frase che gli rimbombava nella testa continuamente come eco, con la sua voce. A volte il rimbombo sembrava così vicino, come se lui gli fosse proprio alle spalle.

Bakugou rabbrividí e accelerò il passo, nervoso per la situazione. 
Non ricordava neanche con chiarezza la reazione che aveva avuto, e la cosa lo rendeva ancor più inquieto.

Come si doveva comportare? Che piega avrebbe avuto il loro rapporto? 
E soprattutto... Bakugou ricambiava quei sentimenti?

Nemmeno il ragazzo sapeva cosa pensare ormai, era stato preso alla sprovvista e non era pronto ad una cosa simile. Se lo sarebbe stato in futuro... Anche quello era un bel dilemma.

Imprecò ulteriormente quando si accorse di esser arrivato alla Yuuei. Non mancava molto al momento in cui l'avrebbe rivisto. E Bakugou continuava a domandarsi senza tregua sul cosa fare, come se bombardandosi il cervello questo avrebbe tirato fuori la genialata che l'avrebbe salvato da quel mare di stress.

Non ebbe neanche il tempo di tentennare che il corpo si mosse da solo ed entrò in classe.
Solo metà dei suoi compagni era entrata prima del suono della campanella, come lui. Tra questi, per sua sfortuna, c'era anche Kirishima.

Si creò un nodo in gola a Bakugou, il quale si sforzò di snodare nel mentre andava verso il proprio banco, senza fermarsi a guardare niente e nessuno.

Con tutta sincerità, Bakugou si aspettava di esser avvicinato dall'amico dai capelli rossi, come ha sempre fatto da quando é iniziata la scuola, ma ciò non avvenne. 
Neanche durante la pausa pranzo.
E neanche durante la prova pratica di All Might.
In un certo senso gli mancava quella presenza, seppur fastidiosa.

A quel punto, Bakugou iniziò a cervellarsi sul cosa potrebbe avergli detto la sera prima, dal non farlo avvicinare per tutto il giorno. Ma sforzandosi al massimo, nella sua testa vi era il vuoto riguardo a quel lasso di tempo.

Solo quando si stava per rassegnare, Kirishima decise di andare a parlargli, stavolta senza la necessità di nascondersi dagli altri. Dopo tutto, erano presi dai loro discorsi per badare a loro.
Se fossero stati in un film, loro sarebbero stati i protagonisti e gli altri le comparse, quelle figure nello sfondo che agiscono e parlano ma delle quale non si sa nulla.

Il sguardo di Kirishima era sereno nonostante tutto. Come sempre del resto.

«Ehi Bakugou!» lo salutò, arrivato davanti all'amico.

«Ehi..» disse solo Bakugou.

Il biondo cercò di capire dagli atteggiamenti di Kirishima che cosa potrebbe esser successo ieri, ma fallì. Kirishima risultò improvvisamente difficile da decifrare.

«Ti va di non tornare a casa oggi?»

Bakugou alzò un sopracciglio «Stai tentando di rapirmi?»

Kirishima rise di gusto e si appoggiò con la schiena al muro, mettendosi le mani in tasca. Lo guardò ancora.

«Per niente. Voglio solo passare il resto della giornata insieme. Non é una cattiva idea, no?»

Prima mi ignori e poi mi chiedi di uscire? A che gioco stai giocando? Pensò Bakugou chiudendo gli occhi.

Non ebbe neanche il tempo di rispondere, che Kirishima prese di nuovo la parola. Seriamente.

«Senti, dimentica quel che ti ho detto ieri...» 
Non é una cosa facile, sai? 
«...e non voglio neanche sapere la risposta.» 
Stai forse dicendo che ieri me ne sono andato senza dirti nulla? Ma proprio nulla?
«Questa non sarebbe neanche la prima uscita che facciamo insieme. Prendila come una delle precedenti, tra amici. Per me va bene anche così.»

Bakugou non riuscì a capire a pieno le sue parole. Stava lasciando perdere i suoi sentimenti? Perché si stava arrendendo così, senza aver lottato?
La voglia di Bakugou di tirargli un pugno era ad un livello altissimo ma si trattenne, per lui. Non volle ferirlo più del dovuto.

«Okay...»continuò a camminare sorpassandolo «...Ma solo perché a casa non ho nulla da fare.» aggiunse il suo solito orgoglio.

Bakugou non sapeva perché, ma era convinto che alle sue spalle Kirishima stesse sorridendo. 
Immaginò quel suo sorriso dai denti aguzzi e gli occhi vispi e pieni di allegria.

Girò di poco la testa, giusto per scorgere l'amico con la coda dell'occhio. E aveva ragione: Kirishima sorrideva e sprizzava gioia da tutti i pori. Non se lo sarebbe mai aspettato, data la situazione.

Inoltre, non l'avrebbe mai e poi mai ammesso ma Bakugou pensò, in quel momento, che il sorriso di Kirishima fosse davvero bello e ciò suscitò nel biondo una sorta di soddisfazione, per esser la causa di quel sorriso.

   
 
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