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Autore: Lovy91    06/11/2017    1 recensioni
(Sequel di "Ladro Kid 1412")
Due anni dopo aver detto addio alla vita di ladro, per Kaito Kuroba la vita non potrebbe andare meglio di così: la carriera come mago procede molto bene, i voti all'università sono eccellenti e la relazione con Aoko non potrebbe andare meglio.
Tutto si spezza quando una vecchia conoscenza, Red Fox alias Miho Okamoto, gli comunica che un serial killer sta uccidendo brutalmente i più grandi ladri al mondo e anche loro sono nel mirino.
Kaito sarò costretto a riprendere le vesti del ladro fantasma e la relazione con Aoko inizia a scricchiolare a causa della presenza di Miho. Inoltre i sospetti si concentrano su una persona cara...
Chi è il serial killer e perchè uccide i ladri?
I segreti ritornano ad avvelenare la vita di Kaito e stavolta servivà ben più della magia per farcela...
Genere: Mistero, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akako Koizumi, Aoko Nakamori, Kaito Kuroba/Kaito Kid, Nuovo personaggio, Saguru Hakuba
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3° Capitolo


Il Rubino Stellato


Mio adorato pubblico,


Il vostro amato ladro fantasma ritornerà ad incantarvi! Ruberò il Rubino Stellato al Tokyo Metropolitan Art Museum il sedici novembre alle ore 21.00.


Ladro Kid


Gli schermi giganti sui palazzi, i giornali, le riviste erano tempestati dalle immagini del fantastico mago criminale. Le ragazze si riunivano a sfogliare le riviste ridacchiando e folti gruppi erano fermi ad ascoltare i telegiornali. Quella mattina la città di Tokyo si era svegliata con la più grande novità dell'anno: dopo lo spettacolo conclusivo e la restituzione dell'ultima gemma rubata, avevano pensato di non rivedere mai più il ladro dalle vesti candide.
Nel quartier generale della polizia, alcuni agenti avevano accerchiato la scrivania dell'ispettore Nakamori.
<< Ha visto?! >>.
<< E adesso lei cosa farà? >>.
<< Sarà contento vero? >>.
L'uomo cercava di mostrare il fastidio di sempre per il ladro ed evitava di rispondere alle domande sul futuro incarico. Il capitano della polizia fece il suo ingresso nell'ampia stanza e l'ispettore balzò in piedi, rispettoso.
<< Capitano Kouki! >>.
Si levò il cappello. << Ispettore Nakamori, sono felice di vederla in salute. Ho avuto il piacere di vedere uno degli spettacoli di sua figlia... Le assomiglia >>.
<< La comunicazione diceva che voleva parlarmi >>.
<< Esatto >>, un'occhiataccia fece intendere agli agenti di sparire e restarono soli. << Come avrà visto Ladro Kid è ritornato. Lei non l'ha mai catturato in vent'anni però ha sempre recuperato la refurtiva e ci ha permesso di smantellare una pericolosa organizzazione criminale. Dopo aver interloquito con le alte sfere abbiamo deciso di assegnarle ancora una volta il caso di Kid >>.
Il capitano smise di parlare e attese la reazione felice dell'ispettore. Con enorme stupore, l'uomo fece un inchino e scosse la testa.
<< Mi dispiace, rifiutò l'onore di questo incarico >>.
La frase lasciò a bocca aperto i colleghi e i sottoposti. Il capitano Kouki non era facile da stupire e per poco il cappello non cadde a terra.
<< Rifiuta l'incarico? >>.
<< Sì >>.
<< Be', se le dicessi che non mi ha sorpreso le direi una bugia. Posso chiederle le motivazioni di questa decisione? >>.
L'ispettore avrebbe voluto dire che non poteva ferire sua figlia ma non poteva. << Per me il caso Kid si è concluso l'anno scorso. Credo sia ora di passarlo a una mente più giovane >>.
Il capitano si rimise il cappello e sospirò. Gli occhi del sottoposto esprimevano tutta la loro convinzione.
<< Credo di non poter far niente per convincerla del contrario, ispettore Nakamori. Cercherò un'altra persona da assegnare a Ladro Kid >>
<< Capitano, forse non sono nella posizione di fare una richiesta del genere, dopo un rifiuto di tale portata ma... vorrei far parte della squadra d'azione >>.
Ecco il piano di Nakamori: avrebbe operato da talpa senza farlo sapere a Kaito, che non avrebbe mai accettato di esporlo ad un rischio tanto grande. Non poteva permettere a quel ragazzo di finire in prigione e vedere il cuore di Aoko spezzato.
L'uomo ci pensò un attimo.
<< Va bene. Sono certa che il nuovo ispettore avrà bisogno di un aiuto esperto come il suo >>.
<< La ringrazio infinitamente >>, un altro inchino.
Quando il capitano se ne fu andato, i colleghi non poterono fare a meno di porgli domande sul rifiuto, lui non rispose e fece finta di avere molte pratiche da sbrigare. Guardò la foto di Aoko posta sulla scrivania.
Lo faccio per te, figliola.


<< Aoko! Aoko! >>.
Keiko la fermò nei corridoi e prese fiato per la corsa. Le sventolò un giornale in faccia.
<< Hai letto?! >>.
Aoko fece finta di guardare le pagine. << Ah, di Ladro Kid? >>.
<< Non è incredibile? Voglio andare al museo la sera del furto, dicono che ci sarà il pienone! >>. La mancata reazione di rabbia dell'amica la fece diventare perplessa. << Sembra quasi che non ti interessi >>.
La ragazza trasalii e la gola divenne secca. Non ci aveva pensato che la gente si sarebbe aspettata le solite reazioni. Ma come avrebbe fatto ora che stava con Kaito?
<< Ehi Kaito! >>.
Come se fosse apparso dal nulla, le cinse la vita con le braccia e notò la rivista che teneva in mano.
<< Ci vieni al museo? >>, gli domandò Keiko.
<< Tu ci vai? >>, Kaito girò la domanda alla fidanzata.
<< Certo che ci viene! Non vedrà l'ora di vedere catturato il ladro >>, rise la ragazza dai capelli biondi.
<< Be'... sì! >>, esordì Aoko, fingendo fastidio. << Figurati se un esibizionista di quel calibro poteva resistere dietro le quinte tanto a lungo! >>.
Sentì la risatina di Kaito nell'orecchio e Keiko parve finalmente soddisfatta. Aoko si rese conto di dover recitare una parte, esattamente come il fidanzato, ormai faceva parte anche lei di quella recita.
Una volta rimasti soli, Kaito si lasciò andare a una lunga risata e Aoko gli tirò una gomitata tra le costole. Lui tossicchiò e lei mise un finto broncio
<< Eri così buffa! >>.
<< Non stavo recitando, sei davvero un esibizionista! >>.
Nascosti da occhi indiscreti, le diede un bacio in fronte. << Mi dispiace >>.
<< Per cosa? >>.
<< Per costringerti a mentire alla tua migliore amica >>.
Aoko gli restituì un bacio sulle labbra. << Non importa. Questa storia finirà tra non molto >>.
<< Dovresti andarci al museo, davvero >>, disse Kaito.
<< Dici sul serio? >>.
<< Se non ci vai, Keiko potrebbe sospettare e non mi sembra il caso. Forse è meglio che porti con te anche Akako >>.
Aoko annuì. << Glielo chiederò. Dovremo comunque dirle quello che sta succedendo >>.
Kaito ci aveva pensato a lungo, non era sicuro di volerle rivelare quello che stava accadendo. Sapeva troppo bene quante cose sciocche si possono fare per amore e temeva che potesse usare la magia in modo improprio. Ma ora che aveva rilasciato l'annuncio, la strega avrebbe preteso delle spiegazioni.
Quel momento arrivò durante la pausa pranzo. Quando Akako passava per l'ateneo, era circondata da numerosi ragazzi che le chiedevano il numero o il contatto email e non riusciva mai a liberarsene.
Intercettò Aoko all'uscita della lezione e la trascinò sul tetto, sbarrando la porta con la magia per non essere disturbate
<< Kaito è tornato ad essere Ladro Kid? >>.
Gli occhi di Aoko si fecero tristi e strinse i volumi di diritto tra le braccia. << Sì, è stato costretto >>.
<< C'entra forse con la visita dell'ultima volta?
È coinvolto anche Saguru? >>.
La giovane Nakamori poteva avvertire l'ansia nelle parole dell'amica. << No! Saguru non ha fatto niente.
È solo che... >>.
<< Solo che? >>. Akako era spazientita.
<< Kaito lo pensa, anche se con me non vuole ammetterlo >>.
Akako scrutò bene il viso della giovane. << E allora con chi l'ammette? Aoko? >>.
<< Ricordi Miho? >>.
La strega mise un dito sotto il mento e cercò di ricordare. << Miho... Miho... Ah sì, era una delle ragazze che abbiamo incontrato durante il liceo due anni fa, al campo estivo >>.
<< Lei è Red Fox >>, le confidò.
<< Ah ho capito >>, Akako fece la sua risata stridula, un po' divertita. << Sei gelosa! >>.
<< Non è vero! >>, punta nel vivo, le guance di Aoko divennero rosse e distolse lo sguardo. << Semplicemente si capiscono fra ladri >>.
<< E cosa c'entra Red Fox? >>.
Aoko riassunse brevemente la situazione e, come previsto, Akako reagì male.
<< Non posso credere che Kaito pensi sul serio che Saguru possa uccidere in modo tanto brutale, più volte! >>.
<< Lo trovo assurdo anch'io, sono dalla tua parte >>, concordò Aoko.
<< Chiarirò la cosa con quel mago da strapazzo! >>.
<< Posso chiederti di strapazzarlo dopo lo spettacolo e il furto? >>.
<< Lo faccio solo perché sei tu! >>, disse stizzita Akako e liberò la porta dalla fattura che aveva messo. Scese le scale inviperita e avrebbe voluto dirne quattro a Kaito.
Non lo farebbe mai Saguru, mai!
Poi scese lentamente le scale per poi fermarsi del tutto, gli occhi lucidi.
<< Allora perché non si confida più con me? >>.
Ricacciò indietro le lacrime che avrebbero distrutto la sua magia e rimise la facciata di strega fiera.


Conciliare l'università con le prove per gli spettacoli era difficile ma ora che doveva progettare un furto il tempo era ridotto al minimo. Aoko aveva visto quel tipo di concentrazione solo in occasione del furto dello Zaffiro Speranza e ora che vivevano praticamente insieme lo viveva appieno.
Terminate le lezioni, si chiudeva nella stanza segreta o passava un paio d'ore al bar di Jii. Aoko si sentiva un po' esclusa però comprendeva che era necessario per risolvere quel brutto problema, cercava di non opprimerlo con i pensieri inutili.
Kaito sentiva la mancanza della fidanzata. Una sera era seduto alla scrivania della vecchia stanza per sistemare alcune carte da riporre nella cassaforte del nascondiglio. Per sbaglio rovesciò una cornice e la raccolse da terra, per fortuna il vetro non si era rotto. La ripose in un angolo più sicuro e sorrise nel guardarla.
Era la foto che Chikage gli aveva scattato di nascosto il giorno del diploma: entrambi indossavano la toga nera, la pergamena in mano e si scambiavano un bacio sotto un albero, per non essere visti dagli altri.
Kaito avvertì una malinconia strana, come se fossero passati decenni da quella foto invece che solo due anni. Si sentì improvvisamente più vecchio dei suoi diciannove anni e sfiorò la foto.
Accumulò le carte in un mucchio, le mise sotto braccio e girò il ritratto per scendere giù, insieme ai pensieri pesanti.


L'ispettore Nakamori entrò nell'ufficio strisciando i piedi e tenendo un bicchiere di caffè in bilico su un cartone di ciambelle. Aoko aveva dormito fuori casa e si era dimenticata di lasciargli la colazione a causa delle troppe preoccupazioni. Si era fermato alla prima caffetteria e aveva comprato dosi massicce di caffeina e zuccheri.
Addentò la prima ciambella e un sorso di caffè bollente. Alzò lo sguardo dalle carte che stava leggendo e vide i colleghi imbambolati dietro le loro scrivanie.
<< Uh? Che gli prende? >>.
Lo sguardo corse fino alla porta e vide il capitano in compagnia di una bellissima e giovane donna. Quest'ultima camminò tra le scrivanie con un passo elegante e perfettamente in bilico sui tacchi neri. I capelli erano di un caldo color miele stretti in una coda, gli occhi due smeraldi verdi e aveva una pelle perfetta. Indossava un completo blu e una camicetta bianca che le donava moltissimo.
L'uomo restò di sasso quando si fermò di fronte alla sua scrivania.
<< Lei è l'ispettore Nakamori? >>.
Il resto degli uomini nella stanza lo guardavano malissimo, invidiosi delle attenzioni della donna.
<< Ehm sì >>, balbettò lui.
Allungò la mano, unghie dipinte di rosa pallido e french bianca. << Mi chiamo Kawano Natsumi, l'ispettrice incaricata di catturare Ladro Kid >>.
Se la bellezza della donna aveva abbagliato i colleghi, la notizia che fosse lei la prescelta per mettere in gabbia il ladro li investì di stupore.
<< La signorina Kawano è stata la prima della sua classe in accademia >>, intervenne il capitano Kouki. << Ha solo trentadue anni ma possiede una grande esperienza ed è una mente giovane, proprio come aveva detto >>.
<< Sono felice di collaborare con lei >>, sorrise la donna. << Spero che ricevere ordini da una donna, molto più giovane di lei tra l'altro, non crei alcun problema >>.
<< Assolutamente no >>, disse l'ispettore.
<< L'avverto che io ho un approccio molto diverso dal suo. Ha fatto un grande lavoro negli ultimi vent'anni e le faccio i miei complimenti per aver smembrato quella banda criminale. Però ritengo che Kid abbia bisogno di un approccio più di polso >>.
Nakamori capì che era angelica solo di aspetto e che sotto era molto dura. Era una dei tanti che prendeva sotto gamba Kid e non aveva idea con chi aveva a che fare. L'avrebbe scoperto da sola.
<< Eseguirò ogni ordine che lei mi darà >>.
<< Vedo che ci capiamo >>, ribatté lei, un mezzo sorriso poco amichevole che tramutò in gentile non appena si voltò verso il capitano.
<< La lascio in questo dipartimento, oggi inizierete a stilare il piano per catturarlo. Buona fortuna, ispettrice Kawano >>.
Il capitano si congedò e Natsumi si rivolse alla nuova squadra.
<< Si inizia, a lavoro! >>.


<< Una donna? >>. Kaito mangiava la zuppa servita da Aoko, stancamente.
<< Non sembra molto morbida >>.
Il ragazzo ridacchiò. << Un'altra montata inesperta? >>.
<< Forse, vedremo come si comporterà >>, rispose, bevendo la birra.
Aoko si sedette a tavolo. << Non parliamo di lavoro mentre mangiamo. Almeno durante pasti potremo dialogare d'altro >>.
Il fidanzato avvertì un tono stizzito e quando rimasero soli si offrì di aiutarla a lavare i piatti.
<< Non devi ripassare? >>.
<< Preferisco stare un po' con te >>.
Lavarono i primi tre piatti in silenzio e poi Kaito decise di parlarle.
<< Mi dispiace se ti trascuro >>.
<< Non lo fai >>.
<< Invece sì >>, posò lo straccio con cui stava asciugando le stoviglie. << Dopo lo spettacolo ci prenderemo una serata per noi >>.
<< Davvero? >>, gli occhi di lei si illuminarono.
<< Promesso >>.
Aoko posò il viso contro il petto di Kaito e sentì battere il suo cuore.
<< Io mi fido di te >>.
<< Non potrei desiderare di meglio in questo frangente >>.
Finirono di lavare i piatti e ritornarono a villa Kuroba. Aoko si addormentò subito e Kaito rimase per un po' a fissare il soffitto e volse lo sguardo alla figura esile sotto le coperte e gli venne spontaneo un sorriso. Le diede una leggera carezza tra i capelli e finalmente si addormentò.


La sera del furto il museo era gremito di persone in attesa di entrare, alcuni erano lì già da ore sfidando il freddo.
Aoko era arrivata insieme a Keiko e Akako da qualche minuto e tremava. Nonostante si fosse messa pesanti calze nere e un vestito a maniche lunghe grigio con stivali alti fino al ginocchio stava congelando, l'autunno stava diventando più rigido.
<< Uffa quando aprono? >>, brontolò Keiko.
<< Tra dieci minuti >>, rispose Akako, guardando l'orologio che aveva al polso.
<< C'è una grande folla, speriamo di riuscire ad entrare! >>.
Aoko era preoccupata: non dubitava delle capacità di Kaito ma la nuova ispettrice la impensieriva. Akako percepì il suo animo grazie ai poteri di strega e le mise una mano sul braccio, cercando di confortarla.
Il Rubino Stellato era una gemma preziosa, chiamata così perché ricordava la forma di una stella. Era di proprietà del museo, venduta da un geologo molti anni prima con la promessa di esporla regolarmente al pubblico.
L'ispettrice Kawano era nella stanza dei monitor dove le telecamere riprendevano tutto il museo. Aveva preteso di controllare le facce, personalmente, di ogni agente, ispettore Nakamori compreso. C'era un agente sotto ogni telecamera per evitare che potesse manometterle e tutte le uscite e le finestre erano coperte.
La teca del Rubino Stellato era collegata a un generatore autonomo e non all'impianto del museo, se avesse provato a toccarlo avrebbe preso la scossa. Nakamori stava pensando a come aiutare Kaito, in caso di bisogno, anche se non dubitava della furbizia del ragazzo.
Alle venti e trenta l'entusiasmo era alle stelle. Keiko era l'unico del gruppetto a non essere a conoscenza della vera identità di Kaito e vedeva un certo nervosismo negli occhi di Aoko. Anche se cercava di dissimulare, l'amica si era accorta dei toni un po' forzati delle sue uscite rabbiose nei confronti del ladro. Aveva un velo di tristezza negli occhi azzurri e ogni tanto scrutava la folla come se cercasse qualcuno.


Kaito, anche se aveva riso della nuova ispettrice, aveva fatto delle ricerche per conoscere meglio il nemico. Quella bella donna non era da prendere assolutamente sotto gamba.
Voleva conoscere i suoi modi d'agire e decise di non esporsi troppo. Si era mascherato da fan di Ladro Kid e Jii da tranquillo nonno. Entrare come Kid era troppo pericoloso e l'ultima cosa che voleva era essere arrestato proprio davanti agli occhi di Aoko e dell'ispettore Nakamori. Essere preso, stavolta, non significa solo distruggere la sua vita ma anche quella di altre due persone, le conseguenze sarebbero state incalcolabili.
L'ispettrice Kawano teneva la ricetrasmittente alla bocca per dare ordini e guardava gli schermi.
Lui è qui, pensò.
<< Voglio che gli agenti sotto copertura si infiltrino tra la gente >>, ordinò e alcune persone in borghese lasciarono la stanza.
Nakamori drizzò le orecchie e decise che Kaito doveva saperlo. Con la scusa di portare un messaggio a un agente tra il pubblico, si avvicinò a lui con il fare più sospetto che potesse avere. Kaito notò l'ispettore camminare tra la folla e lo vide passare di fianco a una persona. Come mago riusciva a notare anche i gesti più veloci ed era sicuro che gli avesse passato un bigliettino.
Ci sono agenti sotto copertura.
<< Jii, tieni gli occhi aperti >>.
<< Ricevuto signorino >>.
Il direttore del museo, Hiroya Higa, era un quarantenne padre di famiglia e quel lavoro gli permetteva di avere una bella casa e tre figli. La lettera di Ladro Kid l'aveva messo nel panico, non avrebbe mai pensato di finire vittima dei suoi furti.
Kawano si avvicinò all'uomo per rassicurarlo che tutto sarebbe andato bene. Higa guardò l'orologio, asciugando il sudore con un fazzoletto ricamato, molto preoccupato.
<< Lo spero, signorina. Questa pietra preziosa è il fiore all'occhiello del mio amato museo >>.
<< Me ne rendo conto, signor Higa. Non si preoccupi: la carriera di quel ladruncolo ricomincia e finisce stasera >>, disse molto convinta di sé.
Kaito, che era a meno di due metri di distanza dall'ispettrice, gli venne spontaneo sorridere di tanta sicurezza. La teca non poteva essere toccata e avrebbe sfruttato la preoccupazione del direttore per ottenerla.
<< Mancano cinque minuti ragazze! >>, esclamò Keiko, entusiasta.
Si erano guadagnate i posti in seconda fila e Aoko stringeva i pugni, sempre più in ansia. Keiko non poté non notarlo e guardò l'amica con uno sguardo pensieroso e preoccupato.
<< Due minuti >>, comunicò l'ispettrice agli agenti.
Kaito era in quarta fila, la mano in tasca per far cadere due bombolette fumogene e Jii era nell'ultima, pronto a fare lo stesso.
<< Un minuto >>, disse Nakamori, non distogliendo gli occhi dallo schermo.
La folla iniziò il countdown e non appena ebbero pronunciato lo zero la sala si riempì di fumo bianco e in pochi secondi nessuno vide più niente. La gente cominciò a tossire e l'ispettrice Kawano asciugò gli occhi lacrimanti.
Quando il fumo si fu diradato, pian piano riacquistarono la vista. Aoko cercava Kaito tra la folla come se fosse istintivo, cosa che non sfuggì a Keiko.
Poi un grido di giubilo e lui era lì, il ladro fantasma acclamato era in piedi sulla teca del Rubino Stellato, il rubino rosso nella mano sinistra.
<< Kid, Kid, Kid! >>.
Aoko non staccava gli occhi dal ladro vestito di bianco. L'aveva visto rubare molte altre volte però era la prima volta da quando era a conoscenza della sua vera identità. Guardò le ragazze con gli occhi illuminati davanti a quel sorriso sfrontato che riservava solo ed esclusivamente a lei.
Mio.


L'ispettrice Kawano strinse i denti e gli occhi divennero una fessura per la rabbia.
<< Agenti in borghese, arrestatelo! Deve aver disattivato la teca in qualche modo! >>.
Sei agenti si lanciarono dalla folla e Kid fece un salto molto agile. Gli uomini sfiorarono la teca e presero la scossa, cadendo a terra completamente fuori gioco.
Kid ricadde sul vetro e non gli successe niente, merito delle scarpe con la suola di gomma.
<< Mio adoratissimo pubblico! >>, allargò le braccia. << Sono molto felice di vedervi qui, mi siete mancati moltissimo! >>, fece l'occhiolino e diverse ragazze strillarono, ammaliate.
<< Sbruffone >>, sussurrò sottovoce Aoko, scuotendo la testa e con una punta di gelosia.
<< Oggi ho rubato il Rubino Stellato ma non si preoccupi, signor Higa >>, voltò il capo verso l'uomo che aveva l'aria di uno a cui stava per sopraggiungere un infarto. << Le ho lasciato una copia perfetta >>, un altro sorriso. Poi guardò ancora la folla in estasi. << Alla prossima, miei cari spettatori! >>.
Le lampade aumentarono la luminosità e quei pochi secondi senza vedere furono sufficienti a far sparire il ladro. Il direttore corse alla teca, sbloccò il sistema elettrico con un codice e visionò controluce il rubino.
<< Ma... >>, balbettò, sudando ancora di più.
L'ispettrice sfiorava la pistola, completamente furiosa.
<< Non è un falso! >>, urlò il direttore. << Ladro Kid ci ha preso in giro! >>.
La donna corrugò la fronte e capì un secondo dopo. << La rimetta dov'era! >>, prese la ricetrasmittente e urlò altri ordini. << Piano B! >>.
Il signor Higa non fu altrettanto veloce ad afferrare il piano di Kid perché una carta passò veloce sulla mano e si conficcò nel muro dietro di lui. Il rubino volò oltre la folla e fu agguantato da Kid, era sempre stato dietro la folla.
Aveva sfruttato la concentrazione delle persone sulla copia del gioiello ed ingannato tutti: il vero rubino era nelle sue mani.
<< La ringrazio direttore Higa! >>.
Stavolta l'uomo non resse e si appoggiò alla teca per non cadere, sorretto da alcuni assistenti.
<< Adesso! >>.
Con grande sorpresa di Kid, le finestre iniziarono a chiudersi e l'ispettrice puntò la pistola contro il ladro, togliendo la sicura e pronta a sparargli se si fosse mosso.
Kaito si trovò in difficoltà per una frazione di attimi e Jii impallidì: entro pochi secondi sarebbe stato impossibile uscire. Ladro Kid ragionò in pochissimo tempo e se fosse entrato nel condotto di aerazione sarebbe sbucato sul tetto.
Doveva trovare un diversivo per entrare nella grata a cinque metri da lui. Jii annuì e dalla borsa a tracolla estrasse delle palline che sparse ai piedi della folla.
Diversi Kid si gonfiarono ai piedi della gente e l'ispettrice fu confusa, erano così simili all'originale che temeva di colpire qualcuno tra il pubblico.
Poi i manichini scoppiarono e del ladro fantasma nessuna traccia. La pistola tremò nelle mani della donna, poi si ricompose e rise.
Ci siamo conosciuti, caro Kid.


Kaito sbucò sul tetto, attivò l'aliante e solcò il cielo stellato. Comunicò a Jii di essere in salvo e di lasciare il museo il prima possibile.
Chiacchiericci e brusii nel museo non permettevano di sentirsi l'uno con l'altro.
<< Grandioso! >>, esordì Keiko. << Kid non delude mai! >>.
<< Scusate ragazze ma io devo andare! >>. Aoko voleva solo tornare a casa ed abbracciare il fidanzato, ne aveva bisogno. Senza aggiungere altro sparì tra la folla che fluiva verso l'uscita.
Keiko fece per rincorrerla però Akako la fermò per il polso.
<< Vorrà stare con il padre. Dopotutto nemmeno oggi hanno arrestato Kid >>.
La ragazza annuì debolmente e aveva la sensazione che qualcosa non andasse nel comportamento di Aoko.


L'ispettrice ordinò una riunione immediata e sgridò alcuni agenti che non avevano fatto bene il loro lavoro.
<< Adesso andate a stilare i rapporti e sperate che i superiori non decidano di degradarvi! >>.
Nakamori era felice di sapere che Kaito era al sicuro e tutto era andato per il meglio. Stava sistemando le carte e la strumentazione quando l'ispettrice gli si avvicinò.
<< Ha fatto un buon lavoro Nakamori >>.
<< Anche lei. Quando ho visto la pistola, ho capito cosa intendeva con più polso >>.
<< Ladro Kid pensa di aver vinto stasera ma la verità che volevo conoscere questo straordinario mago >>, disse Kawano.
<< Che intende dire? >>.
<< Che volevo che fuggisse. Avevo bisogno di un faccia a faccia ed ora so come trattare con tale feccia >>, fece una risatina spaventosa e lasciò la stanza.
L'ispettore riprese il suo lavoro, ansioso. Se era solo un decimo di quello che aveva in mente, cosa avrebbe fatto la volta successiva?


Aoko girò la chiave ed entrò in casa, togliendosi frettolosamente le scarpe e salendo le scale velocissima, quasi inciampando.
<< Kaito! >>.
Aprì la porta, sbattendola contro la parete, il respiro pesante. La camera era vuota e non era stato girato il ritratto di Toichi. La ragazza cominciò ad andare nel panico finché non vide la figura del ladro atterrare sul balcone. Aoko fece scorrere la portafinestra e si gettò tra le braccia del ladro.
<< Amore! >>, esclamò, strofinando il viso contro la giaccia bianca.
<< Aoko >>, sussurrò, spostandole i capelli per guardarle il viso. << Sto bene >>.
<< Ho avuto tanta paura! >>, singhiozzò e Kaito le asciugò le lacrime con i guanti candidi.
<< Sono qui, vivo e vegeto. L'ispettrice non faceva sul serio >>.
<< Eh? >>. Aoko smise di piangere.
<< Era tutta una farsa, voleva testare le mie capacità. Sapeva che sarei fuggito >>.
La fidanzata fece un paio di passi indietro, sentendosi sciocca per non averlo capito. Kaito rientrò nella vecchia camera da letto e si levò il cappello e monocolo. Estrasse il Rubino Stellato dalla tasca, l'avrebbe messo in cassaforte e rispedito la mattina seguente.
<< È bellissimo >>, disse Aoko, ammirandolo.
<< Mai quanto te >>, ribatté lui.
La ragazza non poté fare a meno di ridere e Kaito rise con lei.
<< Frase scontatissima però è la verità >>.
Aoko strinse la mano del ragazzo e lo baciò, in breve si trasformò in un bacio molto passionale e Aoko si ritrovò stesa sul letto a una piazza e mezza.
Anche se aveva capito benissimo le vere intenzioni di quella donna, doveva ammettere che gli faceva molta più paura di quanto avesse mai fatto Nakamori in precedenza. Il terrore di non rivedere più quegli occhi azzurri e quel sorriso dolce l'aveva invaso quando le finestre si erano sbarrate.
La giacca e la camicia finirono sul pavimento insieme al vestito grigio di Aoko. Voleva stringerla a sé e sentire che era ancora lì, insieme a lui e lo sarebbe stata per sempre.
<< Ti amo Aoko >>, le sussurrò in un orecchio, prima di riprendere a baciarle il collo.
<< Anch'io, per sempre >>.


La stanza era illuminata solo dal monitor di uno schermo e una figura in ombra digitava sui tasti e cliccava varie cartelle sul desktop. Ognuna portava un nome differente e conteneva vari file, foto e video.
Le ultime due riportavano un nome maschile e uno femminile. Cliccò sulla prima e la foto di Ladro Kid apparve sullo schermo, in uno dei suoi migliori scatti di qualche giornalista. L'altra cartella conteneva la foto di una ladra vestita con una tuta rossa. La figura bevve un sorso da una tazza fumante e sorrise, malvagio, ma poi chiuse le cartelle e ne aprì una terza: una ragazzina giovane, capelli scalati biondi e occhiali spessi.
<< Ecco il mio nuovo passatempo... >>.


Angolo autrice!


Salve lettori!
In questo capitolo abbiano introdotto la nuova nemesi di Kid, l'ispettrice Kawano! Pubblicherò il nuovo capitolo nel corso della prossima settimana :)
Ringrazio chi l'ha messo tra le preferite e le seguite!
Relie Diadamat: Ti ringrazio ancora una volta per la tua bellissima recensione! Spero di leggerne ancora, sono davvero belle! ;D
Alla prossima!

   
 
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