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Autore: martaweasley    06/11/2017    1 recensioni
Sono Grace Tauril.
Sono una tassorosso.
Ero al terzo anno quando Harry Potter varcò le porte della sala grande ad Hogwarts.
E sempre in quell'anno iniziai a pensare che forse passare il mio tempo con i gemelli Weasley, soprattutto con Fred, non sarebbe stato così male.
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Sono il simpatico Fred Weasley andiamo lo so che mi conosci!
Io e George abbiamo sempre detto che noi due non ci saremmo mai innamorati, ma quando ho visto gli occhi di Grace... uhm.. andiamo avanti!
Durante il nostro terzo anno qualcosa nella Tassorosso cambiò, sembrava far più caso a me.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Lee Jordan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
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24. A light in the darkness

 
Agosto 1997

Tutto è pronto, in ordine e sistemato, mancavano solo gli ospiti. Io, George, Ron e Harry, anche se non sembrava per niente lui visto la quantità di pozione polisucco presa, siamo fuori dall'enorme padiglione bianco. Attendiamo l'arrivo degli ospiti per guidarli ai loro rispettivi tavoli. Mi guardo ancora una volta intorno per assicurarmi sia tutto apposto. I camerieri tutti vestiti di bianco erano già arrivati così come la banda in divisa dorata che attendeva all'ombra di un albero. Le sedie dorate erano in file precise nel mezzo un lungo tappeto color porpora. I palloncini dorati, messi da me e George, sopra  il punto preciso in cui Bill e Fleur si sarebbero uniti per sempre era apposto. Fleur aveva ripetuto per settimane a me e George che tutto doveva essere perfetto e che noi non avremmo dovuto fare disastri se no ci avrebbe lanciato contro qualche frattura. 
«Quando mi sposo io non voglio nessuna di queste assurdità. Potete mettervi quello che volete, e infliggerò alla mamma un bell'Incantesimo Petrificus finché non sarà tutto finito» dichiaro sistemandomi per l'ennesima volta il colletto del vestito, spero che Grace sia d'accordo con me sulla faccenda del matrimonio.
«Non è andata così male stamattina, tutto sommato. Ha pianto un po' per l'assenza di Percy, ma chi lo voleva? Oh, cielo, preparatevi... ecco che arrivano» dice George mentre dal nulla compaiono una alla volta figure dagli abiti vivaci e colorati. In poco tempo si crea una gran confusione piena di voci entusiaste e risate. 
«Ottimo, m'è sembrato di vedere qualche cucina Veela. Avranno bisogno che qualcuno gli spieghi le usanze inglesi, ci penso io!» mormora George con un ghigno sul volto ed incamminandosi verso le ragazze.
«Non così in fretta, Lobo Solitario»

«Ti dimostrerò chi sono, Kingsley,  solo dopo aver visto mio figlio! Adesso fatti indietro, se ci tieni alla pelle!» grida papà rosso di rabbia, anche se io sento solo un leggero ronzio. La voce di Kingsley che dice: "George è stato ferito" rimbomba ancora forte nella mia testa. Entriamo in salotto, io a fatica riesco a stare in piedi, ma devo assolutamente vedere George.
«Arthur! Oh sia ringraziato il cielo!» esclama mamma tra i singhiozzi vedendoci sani e salvi.
«Come sta?» chiese papà con un fil di voce accasciandosi ai piedi del divano.
George è rimasto ferito, metà del suo viso ed il collo è ricoperto da sangue rosso scarlatto. Lui era immobile. Al posto dell'orecchio c'è un piccolo foro. All'improvviso George si muove.
«Come ti senti, Georgie?» sussurra mamma avvicinandosi a lui. 
Le dita del mio gemello si alzano indicando il lato sinistro della testa dove una volta c'era il suo orecchio. Un orecchio uguale al mio.
«Romano» mormora piano.
«Che cos'ha che non va?» Chiedo non capendo cosa intendesse.
«Ha subito un danno al cervello?» Domando guardando George confuso.
«Romano» ripete aprendo gli occhi e guardandomi. Romano? Romano cosa?
«Sai... mi sento un po' romano. Come il foro. Il foro, Fred, capito?» 
Mamma inizia a singhiozzare più forte mentre io mi sorprendo leggermente per la battuta di George. Poi sorrido.
«Patetico. Patetico! Con un mondo di battute possibili sulle orecchie, scegli romano?» chiedo sorridendo e facendo sorridere leggermente anche lui. 
«Ah bé... adesso almeno riuscirai a distinguerci, mamma» aggiunge sorridendo e facendo sorridere tutti quelli attorno.
Per fortuna sta bene. 
Per fortuna è vivo.

«Per caso stai cercando di fare colpo sulle francesine?» domanda una voce che conosco fun troppo bene con un tono leggermente arrabbiato.
«Cosa? No! Tenevo solo George lontano dai guai, non vorrei che un altro Weasley si fidanzasse con una meravigliosa e splendida Veela» 
Grace annuisce per poi avvicinarsi a me e darmi un bacio leggero sulle labbra.
«Dov'è George? Volevo vedere come stava» Chiede poi guardandosi intorno.
Tuttavia non le rispondo sono rimasto incantato da lei. I suoi capelli sono raccolti in uno chignon nel quale ha messo delle piccole margherite, il suo vestito e di color verde smeraldo che le finisce poco sopra il ginocchio le sta benissimo. Si, è semplice, ma stupendo, lei è stupenda.
«Fred?» 
«Ehm... si George ecco era lì poco fa. Comunque sei troppo scoperta, il vestito è troppo scollato» 
Grace abbassa lo sguardo sul suo abito con una faccia confusa.
«Ma se è coperto lo scollo» 
«Con del pizzo trasparente» 
Grace scuote la testa sorridendo per poi riguardarmi negli occhi.
«Fred me l'hai regalato tu il vestito... forse intendi dire che non mi sta bene...» 
«No, no non ti sta male»
Non ti sta male? Ma davvero? È il meglio che sai dire Weasley? Chiede la vocina nella mia testa, facendomi sentire ancora più idiota.
«Grazie anche tu non stai male con questo completo» dice indicando il mio abbigliamento sorridendo. 
«Lo so, a me sta bene tutto» 
Grace alza gli occhi al cielo e poi scuotere la testa sorridendo. 
«Mi mancava questo tuo ghigno da malandrino» 
«Quale questo?» Domando facendole la linguaccia e lei subito si mette a ridere. La sua risata è così genuina e contagiosa che non posso non continuare a fare facce buffe per sentirla ridere. 
In lontananza sento George che cerca di parlare in francese con due giovani Veela.
«Ecco George!» dico indicando mio fratello. Grace corre subito da lui senza neanche aspettarmi.
«George! Come stai?» Chiede abbracciandolo forte.
«Senza un orecchio, ma del resto bene» risponde sorridendo.
«Non posso ancora credere che sia stato Piton!» dice ancora scioccata, ricordo che quando ci siamo incontrati ed è venuta a sapere dell'accaduto era sconvolta. 
«Dai Tassorosso non pensarci, è tutto passato. Guardami sono in gran forma e sono rimasto il più bello tra noi due» risponde George indicando prima lui e poi me quando finisce di parlare. 
«Ma smettila! Lo sanno  tutti che il più bello tra noi due sono io» ribatto guadagnandomi una gomitata da George.
«Ho il pass-senza orecchio quindi vinco io, giusto Grace?» Chiede il mio gemello, io intanto guardo Grace sorridendo sapendo che darà ragione a me. 
«Hai ragione George» 
Il mio sorriso si spegne in un lampo. 
Come? Ho sentito male? 
George intanto ridere divertito non aspettandosi quella risposta dalla Tassorosso.
«Hai ragione, non pensiamo alle cose brutte che ormai sono passate e godiamoci questo momento di luce nell'oscurità» afferma incamminandosi verso il badiglione.
«Una luce nell'oscurità, ma quanto è poetica?» mi domanda George sorridendo.
«È uno dei motivi per cui mi sono innamorato di lei» rispondo continuando a guardare la mora che ora sta parlando con Ginny.
«Comunque ha detto che sono più bello io» 
«No, ti ha dato ragione sul dimenticare le cose brutte e goderci un po' di felicità» lo correggo guardandolo con aria di sfida.
«Si, ma prima mi ha dato ragione sul fatto che ho il pass-senzaorecchio e che quindi vincevo io» continua ad insistere George.
«Scommettiamo?» chiedo con il mio solito ghigno divertito, lo stesso che spunta sul volto di George.
«Scommettiamo»

 

A momenti sarebbe iniziato il matrimonio. 
Sono già tutti ai loro posti. 
Io, George, Ron, Harry e Hermione ci assicuriamo un'ultima volta che tutto sia pronto prima dell'ingresso di Fleur.
«È ora di sedersi o verremmo investiti dalla sposa» sussurro a Harry prima di sedermi accanto a Grace in terza fila.
«Mi sono sempre piaciuti i matrimoni, l'abito bianco, i fiori, la torta» bisbiglia Grace al mio orecchio.
«La torta piace anche a me»
«Però lo vorrei molto più semplice» 
Sorrido alla sua affermazione.
«Perché sorridi?» Chiede sempre a bassa voce.
Io la zittisco con un bacio e poi le faccio cenno verso la passatoia dove ora stanno passando Bill e Charlie.
Poco dopo è Fleur, che insieme al padre, attraversa la passatoia seguita da Gabrielle e Ginny. 
Bill era raggiante, non l'avevo mai visto così felice. Fleur pure sembrava non aver mai vissuto un momento più bello. Probabilmente era davvero il loro miglior momento vissuto.
«Signore e signori siamo qui riuniti oggi per celebrare l'unione di due anime fedeli...» a parlare era un mago basso con i capelli a ciuffi, lo stesso che aveva celebrato il funerale di Silente.
Grace non aveva mai assisto a un matrimonio tra un mago e una strega, i suoi occhi erano fissi sulla coppia.
«Sbatti le palpebre una volta ogni tanto» le sussurro, lei in risposta mi da una gomitata. La cerimonia prosegue e nota che alcuni ospiti stanno già piangendo, torno a guardare la coppia e per la prima volta vedo il profondo legame tra Bill e Fleur.
«...dunque io vi dichiaro uniti per sempre» il mago alza la bacchetta sopra le loro teste e una pioggia di stelle d'argento cade su di loro, avvolgendo in una spirale le due sagome abbracciate. Io e George iniziamo ad applaudire forte, subito anche gli altri si uniscono a noi. Intanto i palloncini dorati esplodono liberando uccelli del paradiso e campanelli d'oro che uniscono canto e suono al fragore. Mi volto verso Grace, lei ha già il suo sguardo su di me. I suoi occhi sono lucidi, le labbra piegate in un dolce sorriso.
«È stato bellissimo» dice non smettendo di guardarmi e continuando a sorridere.
«È vero»

Dopodiché le sedie spariscono e compare la pista da ballo. Bill e Fleur aprirono le danze e altre coppie si formano.
«Dov'è che mi posso sedere? Ho un posto fisso o posso sceglierlo io?» 
«Cosa? Non balli?» 
«Fred non sono capace, perfino un albero si muove meglio di me» 
«Ma se al ballo del ceppo hai ballato bene!» 
«Bene? Ti avrò pestato i piedi venti volte» risponde incrociando le braccia sotto il seno.
«Ventidue, ma non importa, dai balliamo» le porgo la mano e lei mi rivolge uno sguardo titubante per poi stringerla.
«Ottima scelta Tassorosso» 
«So già che me ne pentirò, o forse sarai tu a pen... oh scusa non l'ho fatta appo... oh scusa di nuovo ora sto più attenta» dice velocemente guardandosi i piedi.
«Non fa niente, guarda me non i piedi, ti guido io» 
Grace alza lo sguardo ed annuisce. 
Dopo dieci minuti Grace non mi pestò più i piedi, per fortuna. Mentre balliamo mi guardo intorno, sono tutti raggianti. Il mono orecchio sta ballando con una Veela. Charlie sta divorando tutti i pasticcini. Ron sta ballando con Hermione, lui sembra un pezzo di legno e Ginny sta ridendo per qualcosa detto da Luna. Bill e Fleur stanno chiacchierando con mamma e papà probabilmente parlano di quanto sia andato bene il matrimonio. 
«Sono stanca e assettata che ne dici di una pausa?» domanda la mora sporgendo il labbro inferiore.
«Che ne dici di andare in camera mia?» le bisbiglio all'orecchio, non fa in tempo a rispondermi perché qualcosa di grosso e argenteo attraversa il tendone. La luce atterra lieve in mezzo alla pista, poco distante da noi. Grace si avvicina di più a me e mi stringe forte la mano, intanto con l'altra afferrò la bacchetta.
Poi il Patronus con una voce forte e profonda dice: "Il ministero è caduto. Scrimgeour è morto. 
Stanno arrivando".
Ed ecco che la luce nell'oscurità finisce, e ritorniamo ad essere circondati dal buio più totale.




 

Buonaseraaa come state?

Siamo giunti all'ultimo libro... Harry Potter e i doni della morte
Quindi siamo quasi arrivati alla conclusione di questa storia, mancano solo 4 capitoli e forse dopo scriverò un epilogo,
comunqueee spero che questo capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensate :)

Detto questo vi saluto,
Kiss and hugs
||MartaWeasley||

 
   
 
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