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Autore: EragonForever    08/11/2017    3 recensioni
L'universo è in pericolo di estinzione, un'antica minaccia sta tornando per rimpossessarsi della conoscenza del Pilastro dell'Equilibrio per piegare l'intera umanità al suo volere. Ma prima dovrà fare i conti con una nuova generazione di Guardiani, sei ragazzi provenienti da dimensioni diverse rinati a nuova vita e divenuti immortali, forti del potere delle Arti Mistiche, dovranno dare fondo a tutta la loro energia per fermarlo. Perchè se la guerra incombe, la nostra umanità non avrà un futuro.
***
Salve gente, questa è la nuova versione appena ristrutturata, spero con il cuore che vi piaccia
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 19: La Dimensione Fantasma

Come aveva chiesto loro Shiryu i sei Guardiani si presero qualche settimana di riposo per recuperare appieno le loro energie e in quel frangente riuscirono fortunatamente a ripristinare tutta la loro forza bellica perduta e la ricostruzione di Astrea venne finalmente terminata con loro somma gioia, ritornando all'antico splendore. Era stato difficile, ma grazie alla loro incrollabile forza di volontà c'erano riusciti, quindi si concessero di festeggiare come si deve con una bella grigliata, cosa a dir poco gradita. In fondo quell'avvenimento meritava di essere festeggiato.

La festa fu davvero allegra, tra canti e balli. Il tutto durò fino a notte fonda ed infine andarono a dormire finalmente sereni mentre due giorni dopo fecero i preparativi per la partenza verso la Dimensione Fantasma dove si sarebbero allenati per affrontare con nuovo vigore Apophys e i suoi seguaci, che, come avevano potuto ben vedere, non erano affatto da sottovalutare.

La ricostruzione di Astrea aveva dato loro una carica positiva, così partirono tutto sommato fiduciosi per la Dimensione Fantasma dopo aver dato le direttive alle loro truppe per proteggere al meglio l'unico Cristallo che erano riusciti a recuperare a Sharazan.

Il portale si aprì in un luogo a dir poco surreale: il cielo era un misto tra il nero, il rosso e il viola mentre tutti attorno vi erano a volte nebbia e poi oscurità. Si potevano notare delle querce e alcuni castelli diroccati con qualche rovina sparsa qua e la. Ovunque invece era pieno di paludi dall'aria inospitale, cosa che fece storcere un po' il naso ad alcuni di loro come Maverick o Dafne ma non fecero commenti al riguardo, troppo presi ad osservare il paesaggio circostante con un misto tra stupore e meraviglia.

"Caspita, certo che non è affatto male!", esclamò Arya, entusiasta.

Si era avvicinata a quella che doveva essere una sporgenza da dove si vedeva il paesaggio circostante, ovvero una cascata con un lago.

"Sono d'accordo, ha un fascino a dir poco particolare e alquanto intrigante.", fece Shea di rimando.

"Il nome le si addice proprio.", aggiunse Maverick, guardandosi attorno.

"Già, a guardarla sembra che non ci sia anima viva oltre a noi.", osservò Tenma, perplesso.

In effetti il silenzio che impregnava l'atmosfera era qualcosa di a dir poco surreale, non si udivano nemmeno gli animali che, almeno in teoria, avrebbero dovuto popolare quel luogo.

"Beh ... questo non è proprio esatto.", proruppe una voce profonda nell'aria.

Subito allora si allarmarono non vedendo nessuno e si misero sulla difensiva.

"Non abbiate timore miei Guardiani, sono qui per aiutarvi.", rispose nuovamente la voce.

Poco dopo infatti ecco che dinanzi a loro apparve la figura di un vecchio dalla carnagione diafana, occhi color del cielo benevoli e gentili avvolto da una tunica dalle sfumature azzurrine che ocopriva la sua esile forma. I ragazzi lo guardarono con fare perplesso.

"E tu chi sei?", chiese Dafne con una nota di incertezza nella voce.

Il vecchio allora sorrise.

"Il mio nome è Tenka e sono l'Essenza della Dimensione, ovvero il suo custode. Ho previsto il vostro arrivo in una visione , vi stavo aspettando.", spiegò con fare pacato.

"Oh ... quindi sa anche il perchè siamo qui?", domandò Tenma, incerto.

Tenka annui.

"Certamente, quelli che di rado venivano qui volevano ricevere i miei insegnamenti, ma dovevano avere i giusti requisiti per essere considerati degni della mia approvazione.", spiegò Tenka, serio.

"Ah si? E in che modo?", domandò Shin con fare perpelesso.

L'Essenza allora li guardò con sguardo penetrante, come a scrutare nel profondo delle loro anime.

"Semplice, guarderò nelle vostre menti, ma voi dovrete lasciarmi entrare, poichè solo così potrò sapere se sarete degni o meno di ricevere il mio aiuto.", spiegò.

I Guardiani a quelle parole si fecero un attimo pensierosi, ma in fondo quello era l'unico modo, anche se non lo avevano mai conosciuto prima d'ora dovevano comunque fidarsi. Infine annuirono, chiudendo gli occhi e aprendo la mente. Tenka fece lo stesso, espandendo la sua fino a toccare le loro. Vide i loro passati, tutte le difficoltà che avevano dovuto affrontare prima di diventare Guardiani senza mai arrendersi, il loro dolore e le sofferenze che avevano patito, ogni cosa. Vide la determinazione nei loro cuori e la purezza del loro animo, ma soprattutto l'incrollabile forza di volontà che li accomunava. Dopo aver fatto ciò riaprì gli occhi e lo stesso fecero i sei ragazzi, guardandoli poi uno a uno, alimentando la tensione che andò a crearsi poco a poco.

"Allora?", chiese Arya dopo un po'.

Tenka in risposta sorrise.

"Ebbene, dopo un'attenta valutazione ... siete stati ritenuti degni di ricevere i miei insegnamenti.", rispose.

Il gruppo a quelle parole tirò un sospiro di sollievo.

"Molto bene, ora però seguitemi, vi porto a casa mia dove sarete miei ospiti per il tempo che starete qui ... ma vi avverto, per apprendere tutto ciò che vi insegnerò dovrete impegnarvi parecchio siamo intesi?"

I ragazzi allora annuirono con decisione, consapevoli di cosa li aspettava senza nessuna obiezione. Poco dopo Tenka si incamminò con loro al seguito, guidandoli quindi all'interno di quel luogo misterioso e spettacolare allo stesso tempo, fino ad arrivare alle cascate che Arya aveva visto dalla sporgenza. Rimasero incantati da quel luogo splendido dove le acque della cascata stessa riflettevano i colori dell'arcobaleno, cosa che li lasciò a bocca aperta.

"La mia casa si trova dentro di essa.", spiegò, indicando il suddetto luogo, per poi camminare sulle acque del lago sotto lo sguardo stupito dei Guardiani.

Tenka allora li guardò con il suo sorriso benevolo.

"Su seguitemi, non abbiate timore.", li invitò.

Il gruppo allora con fare titubante iniziò a muovere i primi incerti passi per poi scoprire che anche loro riuscivano a camminarci con assoluta facilità sotto lo sguardo compiaciuto di Tenka.

"Avete visto? È facile.", commentò, per poi riprendere il cammino "Qui ogni cosa è come se esitesse o non esista allo stesso tempo, ai vostri occhi tutto questo può sembrare ma allo stesso non lo è, per questo motivo si chiama Dimensione Fantasma.", spiegò mentre attraversavano il lago fino a raggiungere la cascata e attraversarla.

Spalancarono gli occhi davanti a quel nuovo nuovo spettacolo: il tutto era illuminato da luci fluorescenti dalle vaghe tonalità di azzurro che dava un tocco quasi mistico. La casa invece si trovava all'interno di un albero cavo con la chioma illuminata, simile a una quercia.

"Benvenuti a casa mia, ora riposatevi, inizieremo domattina.", disse Tenka, per poi farli accomodare.

L'interno era tutto sommato confortevole e accogliente oltre che ordinato. Essendo dentro un albero cavo lo spazio c'era per ben due piani, di sopra cerano le stanze mentre di sotto il salotto con la cucina. Sembrava una casa del tutto moderna. Dopo che furono entrati però si fecero seri.

"Senta ... se è possibile vorremmo iniziare subito.", esordì Dafne, decisa.

"Oh ... beh, se è quello che volete e sia.", rispose Tenka, per poi portarli in una radura poco lontano.

Una volta lì li fece sedere per poi schiarirsi la voce.

"Molto bene, io vi insegnerò a fondervi con i vostri famigli, ma per fare ciò vi servirà la massima concentrazione poiché non sarà facile come sembra, dovrete impegnarvi oltre le vostre capacità, fonderli con le vostre armi non basterà a sconfiggere Apophys.", spiegò, serio.

A quelle parole Dafne lo guardò con fare incerto.

"E per quanto riguarda me?", chiese, una nota di incertezza nella voce.

Tenka allora la guardò con un sorriso gentile.

"Per te giovane Guardiana ho in mente qualcos'altro che ti sarà però molto utile" rispose, riportando poi l'attenzione sui suoi compagni e riprendere "Voi rammentate questo, fondervi completamente con i vostri famigli non sarà solo questione di mente, ma soprattutto di cuore, dovrete concentrarvi sui vostri sentimenti e su ciò per cui combattete"

I suoi compagni annuirono per poi iniziare il loro addestramento, poi Tenka portò la Guardiana in un luogo vicino al lago, per poi guardarla con sguardo serio

"Dimmi, quando senti il nome di Apophys ... cosa provi?", domandò con tono pacato.

A quella domanda la ragazza spalancò gli occhi.

"Come sa di Apophys?"

"Io conosco molte cose giovane Guardiana poichè esisto da ben più tempo di voi, ma ora dimmi ... cosa provi quando senti il suo nome?"

Il volto di Dafne si rabbuiò nel sentire nuovamente quella domanda.

"Ecco ... provo rabbia, odio e rancore per quello che mi ha fatto passare.", rispose.

Tenka a quella risposta annuì.

"Bene, questi sentimenti negativi fanno parte di te come in ognuno di noi, ma in te hanno creato qualcosa.", esordì.

A quelle parole spalancò gli occhi, preoccupata.

"Qualcosa? In che senso ... qualcosa?"

Tenka allora prese un profondo respiro, per poi guardarla negli occhi.

"Tu domini l'Arte Mistica della Luce giusto?" esordì, Dafne annuì "Ebbene, dove c'è la luce c'è anche l'Oscurità, e i sentimenti negativi che provi l'hanno creata anche nel tuo animo. Essa ha avuto origine nello stesso attimo in cui Apophys ha corrotto i tuoi compagni, poiché una piccola ma potente scintilla si è insinuata anche nel tuo cuore.", spiego, guardandola poi con preoccupazione.

Dafne lo guardava con un'espressione scossa in viso e tremava.

"Quindi ... c ... cosa dovrei fare?", domandò con un filo di voce.

Tenka le mise quindi le mani sulle spalle.

"Se vorrai affrontare Apophys dovrai prima affrontare te stessa"

 

(...)

 

Nel frattempo gli altri Guardiani erano alle prese con il loro addestramento, seguendo le indicazioni date da Tenka, il che però si rivelò più difficile del previsto. Avevano evocato i loro famigli e stavano cercando di fondersi con essi tramite il Legame che li univa ma, come aveva detto l'Essenza, non era affatto facile, cosa che li fece irritare non poco.

"Ah dannazione! Possibile che è così dannatamente complicato?! Perchè a parole sembra tutto più semplice?!", protestò Maverick dopo l'ennesimo tentativo fallito.

"Ah, sempre a lamentarti tu eh? Cerca di avere un minimo di pazienza.", replicò Shin con fare seccato.

"Pazienza?! Ne ho portata fin troppa!", esclamò l'altro di rimando.

Shea allora li fulminò con lo sguardo.

"Smettetela per l'amor del cielo! Vi ricordo che questo addestramento è una cosa seria, comportarvi come bambini dell'asilo non risolverà nulla!", esclamò.

I due allora si zittirono. Ripresero quindi l'addestramento, nella speranza di giungere presto a un risultato.

 

(...)

 

A quelle parole Dafne lo guardò con fare perplesso.

"Affrontare me stessa? E ... come?"

"In questo modo.", rispose Tenka, per poi toccarle il petto.

In quell'attimo il corpo della ragazza venne avvolto da un'aura oscura che poco a poco per poi poi uscire di fronte a lei per poi prendere le sembianze di una figura dannatamenete identica, vestita di un lungo abito nero, la carnagione leggermente più scura, capelli argentati e occhi dorati carichi di un'ira a stento repressa che la guardavano con disprezzo. Nel vederla Dafne tremò dalla paura mentre Tenka era serio.

"Per combatterla dovrai essere più forte di lei, buona fortuna.", le spiegò, per poi scomparire.

Rimasta sola la ragazza vide la figura che la guardava con aria di sfida.

"Il mio nome è Eris, preparati perché non avrò nessuna pietà!"

 

(...)

 

Intanto gli altri erano ancora alle prese con il loro addestramento e Tenka li stava osservando, ed era più che evidente il fatto che fossero in difficoltà.

"Cercate di rammentare quello che vi ho detto prima, solo così riuscirete nella fusione"

"Ci stiamo provando se è per questo ...", borbottò Maverick, seccato.

"Si questo lo vedo, ma non lo state facendo nel modo giusto, dovete rilassarvi e aprire la mente, e la meditazione è il modo migliore.", spiegò.

In risposta il Guardiano del Fuoco sbuffò per poi fare come aveva detto il vecchio, seguito a ruota dai suoi compagni. Ma riuscire a mettere in pratica già al primo giorno non era la cosa più facile del mondo, e da li capirono che ci sarebbe voluto molto tempo.

 

(...)

 

Dafne nel frattempo se la stava vedendo con il suo io oscuro, che, rivestitosi di una nera armatura la stava attaccando con ferocia e la ragazza faticava non poco a parare i suoi attacchi carichi di un odio smisurato. Il suo corpo era già pieno di tagli ovunque che bruciavano fastidiosamente, il che le impediva di concentrarsi come voleva. Ma la cosa che la spaventava di più era il suo sguardo, uno sguardo carico di risentimento e rabbia, uno sguardo tale tale da farla sentire totalmente impotente e la stessa cosa fu nei giorni seguenti in cui dovette affrontarla.

"Sei debole, una come te non merita di essere una Guardiana!", le diceva.

Quelle parole le pesavano ogni volta come macigni, ma dopo quasi una settimana di tentativi falliti era più che decisa a dimostrare il contrario, determinata a non cedere all'oscurità. Quel pensiero però la distrasse e con un colpo violento finì in acqua, senza fiato. Provò a riemergere ma era troppo debole. Stava per cedere quando ...

Si sbaglia, tu non sei debole, dimostragli che sei più forte di lei, non cedere all'oscurità le disse una voce nella sua testa.

Chi sei? domandò la Guardiana, stupita.

Ora non ha imporanza, te lo spiego dopo, riemergi adesso rispose la voce.

Dafne allora spinta dalle sue parole riemerse a fatica, irradiando poco a poco di un bagliore dorato sotto allo sguardo stupito di Eris, e la guardò con aria di sfida, tendendo le mani in avanti.

"Sbagli a pensare che sono debole Eris, io sono stata secelta per la mia forza di volontà, una volontà che non si è mai spezzata ed è stata questa forza a spingermi a non crollare, e ora te lo dimosterò!", gridò, per poi lanciare contro di lei un raggio di pura luce bianca che generò un'esplosione accecante che la costrinse a schermarsi con un braccio.

Quando poi il bagliore si attenuò vide con sollievo che di Eris non c'era la minima traccia.

"Ce ... ce l'ho fatta ...", mormorò, per poi cadere all'indietro.

In quel momento però qualcosa fermò la sua caduta, facendola sedere contro di esso. Dafne allora si voltò, spalancando gli occhi a quello che vide: davanti a lei si stagliava un magnifico drago di luce dalla corporatura possente con proporzioni aggraziate e il muso amichevole così come i suoi gentili occhi azzurri. Sulla schiena erano aperte le sue immense ali che richiuse poi lungo i fianchi. Sembrava di un tenue color albino con sfumature dorate sul muso, le ali, il ventre e le corna, così come gli spuntoni. La coda era raggomitolata attorno alla ragazza con fare quasi protettivo.

"E ... e tu chi sei?", domandò Dafne, stupita.

Il drago allora sorrise leggermente.

Il mio nome è Lucis, e sono il tuo famiglio, sono nata direttamente dal tuo animo ed evocata attraverso l'amore per i tuoi compagni, un'amore che non hai mai smesso di provare fino alla fine, ma non solo, anche dai tuoi sentimenti positivi spiegò.

La Guardiana rimase stupita a quella rivelazione.

"Davvero? Quindi non centra il Legame dell'Anima?", chiese, incerta.

No, non centra, poiché ora la mia vita è legata alla tua come se fossimo una cosa sola rispose.

"Quindi se tu muori muoio anch'io e viceversa?", domandò.

In sostanza si ... forza ora, è il momento di passare al vero addestramento

 

(...)

 

Nei giorni che erano passati non solo Dafne aveva fatto dei progressi, ma anche gli altri Guardiani avevano raggiunto il loro obbiettivo riuscendosi a fondere con i rispettivi famigli. Ogni volta che lo facevano sentivano la forza del loro elemento che scorreva nelle loro vene come se fossero un tutt'uno con esso. Grazie agli insegnamenti di Tenka erano riusciti, tramite anche tanta meditazione, ad aprire le menti, riuscendo a carpire che si, fondersi con il proprio famiglio non era solo questione di mente, ma ci voleva anche il cuore, soprattutto il cuore.

Dafne poi lo stesso giorno in cui aveva ricevuto Lucis, si era dedicata a fonderla con la sua spada, rendendola in grado di ampliare il suo potere e, caricandola di energia, poteva muoversi alla velocità della luce.

I giorni poi passarono veloci e sia lei che gli altri fecero enormi progressi, finchè non passarono altre due settimane nelle quali portarono a termine il loro addestramento. Tenka quindi fu molto fiero dei suoi giovani allievi.

"Volevo farvi i miei più sinceri complimenti, tutti voi avete raggiunto il vostro obbiettivo, grazie all'aumento del vostro Legame siete riusciti con successo a fondere il vostro potere con quello dei vostri famigli, ampliando ancora di più la vostra forza, mentre tu Dafne con la tua enorme forza di volontà sei riuscita a sconfiggere Eris e a evocare il tuo famiglio ampliando poi il tuo potere. Ora avrete una marcia in più contro Apophys.", esordì.

"E' stato anche merito della vostra guida.", replicò Tenma, sorridendo.

"Ed è stato un onore potervi insegnare tutto questo, ora andate, e buona fortuna.", li salutò Tenka, aprendo un portale.

Così, dopo gli ultimi saluti i sei Guardiani lo attraversarono, facendo finalmente ritorno a casa forti di un nuovo potere.



Angolo dell'Autrice

Salve popolo di EFP, eccomi qui con un nuovo capitolo di questa fantastica storia. Lo ammetto, è stato davvero molto impegnativo riuscire a gestirlo in modo abbastanza soddisfacente e spero con tutto il cuore che i miei sforzi non siano stati vani. Qui i nostri Guardiani si troveranno alle prese con un nuovo addestramento e Dafne a combattere contro il suo io oscuro. Se avete perplessità o qualunque tipo di dubbio o se c'è qualcosa che non vi convince siete liberissimi di dirmelo.

Ringrazio calorosamente Vago, Franky93 e reign_00evil per le loro recensioni! Detto questo ... al prossimo capitolo!

Saluti la vostra EragonForever! (Capitoletto revisionato)

   
 
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