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Autore: Rinalamisteriosa    22/06/2009    7 recensioni
[REVISIONATA fino al quattordicesimo capitolo! | Titolo leggermente modificato rispetto all'inizio]
Raccolta di momenti NaruHina dedicata ad Ayumi Yoshida e ai fans di questa coppia. Possono essere piccoli o grandi, brevi o lunghi, originali o ispirati, AU o mangaverse. Non escludo accenni ad altre coppie etero, anche su richiesta ^^
Dall'ultimo capitolo:
«Torniamo a casa? Quando Boruto-kun si sveglierà, sarà molto affamato e poi dovrò anche cambiarlo», propose lei, adocchiando il bambino che ancora riposava sulla spalla di suo marito. E a lui non smetteva di fare uno strano effetto il fatto di avere una casa condivisa con una compagna e un figlio, quando un tempo attribuiva quella parola a un luogo solitario, dove tornava e non trovava mai un’accoglienza degna di questo nome, piuttosto gli rispondeva un silenzio triste e innaturale.
Fortunatamente le cose erano cambiate.
«Sì… Torniamo a casa».
| One-shot | Prima classificata al “Naruto Song Contest” indetto da Nede
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hinata Hyuuga, Naruto Uzumaki, Sorpresa | Coppie: Hinata/Naruto
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Più contesti
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Autore: Rinalamisteriosa

Titolo della fic: Waltz of the flowers/Valzer dei fiori

Brano scelto: Waltz of the flowers (dal Nutcracker Suitedi Tchaikovsky)

Rating: verde

Genere: generale, sentimentale

Avvertimenti: AU, one-shot

 

Noticina: Consigliato l'ascolto del brano, ma potete anche leggerlo senza ^^ si capisce comunque.

I personaggi trattati non mi appartengono e hanno dai diciannove ai vent'anni.

 

 

Waltz of the flowers

Valzer dei fiori

 

(One-shot, AU)

 

 

 

 

Procedeva a piedi nudi, indosso una lunga veste candida come la neve con il corpetto che aderiva perfettamente al corpo dalla pelle lattea, attraverso un ponte di pietra sopra un fiume dall'acqua cristallina.

Ma lei non stava realmente osservando l'ambiente circostante di quel pomeriggio inoltrato con gli occhi chiari. Lei pensava, mentre i piedi la guidavano autonomi.

I suoi pensieri vorticavano attorno a due figure costanti, due importanti nuclei vitali senza i quali non avrebbe avuto la forza di vivere in una realtà dove la timidezza era adocchiata principalmente come un difetto.

Nel cuore un bivio che s'intersecava in due strade, due scelte totalmente opposte.

 

Neji o Naruto?

 

Il primo era un genio musicale, un vero talento, un giovane e promettente direttore d'Orchestra laureatosi al Conservatorio di Vienna, nonché suo fidanzato ufficiale per volere del padre.

Il secondo era un ragazzo normale, spontaneo e altruista, un contadinotto con grandi progetti, con sogni ambiziosi.

 

E lei amava entrambi, anche se il forte amore per Naruto era nato prima di quello fievole, recente e complicato per Neji.

Una cotta fanciullesca quella per il contadino, tramutatasi con il tempo in qualcosa di più profondo: un legame intenso, indistruttibile e mai rivelato.

Figlia del marchese Hyuuga, la marchesina Hinata sentiva un bisogno indispensabile di uscire dalla grande Villa del padre - che soleva definire prigione per ovvi motivi - e di fare lunghe passeggiate senza meta, a riflettere.

Neji la vide allontanarsi dalla finestra del suo studio, per poi voltarsi serio e composto a prendere la valigetta contenente gli strumenti da lavoro: un diapason, una bacchetta, qualche spartito e una matita.

Quel giorno si sarebbe recato a teatro - come d'abitudine - e avrebbe diretto per lei il delicatissimo e suggestivo “Valzer dei fiori” di Piotr Ilic Tchaikovsky.

 

 

***

 

 

La aspettava.

Naruto era a conoscenza del fatto che Hinata sarebbe passata di lì, perciò sostò in mezzo al vasto campo di fiori multicolore che circondava il teatro, seduto sopra un borsone che aveva preparato il giorno prima per il suo viaggio in America.

Il cielo sopra di lui era completamente azzurro, senza l'ombra di una nuvola. Il vento soffiava delicato sui suoi capelli color oro e l'aria era profumata.

 

Come un fiorellino bianco, sperduto e in cerca del suo sole, Hinata proseguiva fin dove avrebbe potuto ascoltare con tranquillità il valzer che amava.

Perciò sgranò sorpresa gli occhi quando vide il ragazzo girato di schiena: il cuore cominciò a batterle forte e le venne istintivamente da arrossire.

“Na-Naruto...” lo chiamò stupita, una nota di felicità nel balbettio, “che cosa ci fai qui?”.

“Ciao, Hinata. Aspettavo te. Dobbiamo parlare”, le disse cauto, ma al tempo stesso risoluto.

Abbandonò il suo posto sopra il borsone e si alzò in piedi, le mani in tasca e lo sguardo perso altrove.

“Di cosa? C’è forse qual-qualcosa che ti turba?”.

Hinata non riusciva a fare a meno di balbettare in sua presenza. Era sempre così.

“No, in verità io volevo comunicarti che ho finalmente racimolato i soldi necessari a partire per l'America: posseggo già il biglietto dell'aereo che partirà fra tre ore!” comunicò, sorridendole radioso.

 

Partire?

America?

Lontano da lei?

 

La giovane donna si portò una mano al cuore, mentre gli occhi le pizzicavano per la voglia di piangere.

Sapeva che sarebbe successo, era inevitabile data l'ambizione celata spesso nelle sue parole, ma non credeva che il momento della loro separazione sarebbe avvenuto così presto.

Naruto si accorse della sua inquietudine crescente e riprese a parlare, il sorriso perennemente incollato alle labbra.

Non le aveva ancora detto tutto.

“Ho un altro biglietto. È tuo! Vuoi venire con me?”.

Era una domanda inaspettata quanto bella.

“Co-cosa? Co-come faccio? Mio padre non mi permetterà mai di partire… Non con te, lo sai che ti odia!” affermò Hinata, rassegnata, in tono triste e arrendevole.

Se fosse stata un’altra, gli avrebbe detto subito di sì senza farsi tanti problemi, e correndo tra le sue braccia sarebbe scoppiata a piangere di felicità.

Ma aveva l'ostacolo insormontabile della famiglia a bloccarla.

“Mi spiac-”.

“Hinata, la vita è tua e devi essere tu a gestirla come meglio credi. So bene quanto la famiglia sia importante, ma questo non vuol dire che devi anteporre la tua felicità ai loro interessi. Ascolta: posso capire se questa è una tua decisione, però non accetto che siano loro a condizionarti! Dimmi di sì e ti porterò via con me, verso una nuova vita. Non andremo di certo verso brutte strade... Allora?”.

“N-no! Certo che no, su questo mi fido”.

A sentire quelle parole vere, decise e piene della solita testardaggine del biondo, la mora boccheggiò e sussultò.

Possibile che avesse ragione?

Chinò il capo e osservò i fiori danzare sospinti dal vento, in particolare due, uno giallo e uno blu, che parevano intrecciarsi tra loro, unirsi in una danza armoniosa.

Sorrise.

 

[Potevano essere loro, quei due fiorellini, se si fosse lasciata andare, se non fosse sempre così timida, impacciata e insicura.]

 

Naruto la fissò interrogativo, mentre muoveva qualche passo verso di lei.

“E allora, Hinata?” ripeté, aggiungendo: “Scusa se sono stato privo di tatto come al solito”, e grattandosi imbarazzato la testa.

“No. N-non devi scusarti, sei perfetto”, sussurrò Hinata, con l'espressione più dolce che potesse fare, nonostante le lacrime premevano insistenti per scendere.

Adesso erano l'uno di fronte all'altra e proprio in quel momento, con tempismo perfetto, partì chiara e inconfondibile la musica dalla grande aula del teatro.

 

Una musica sublime, un crescendo di emozioni.

Un movimento fluido che stendeva e rasserenava l'animo, armonioso come il movimento dei fiori scossi dal vento.

Un valzer bellissimo e suggestivo.

 

Fu Naruto a rompere il silenzio che si era creato per la sorpresa dell'ascolto.

“Ehm... a questo punto, forse, dovremo tentare un valzer. Sarebbe appropriato, tu che dici? Per la risposta posso aspettare ancora un po'...” tentò.

“Sai ballare il valzer?”.

Naruto rise nervosamente. “Più o meno. Un giorno aveva cercato di insegnarmelo il mio padrino, Jiraiya. Te lo ricordi?”.

Anche Hinata rise, mettendosi una mano davanti alla bocca. “Sì. Era un uomo tanto simpatico... come dimenticarlo?”.

Presa dalla confidenza, non aveva balbettato.

Però divenne rossa quando, subito dopo, il ragazzo la attirò ingenuamente - o forse no? - a sé.

“Va bene così?” le chiese.

Il colorito del volto di Hinata cambiò, raramente le era capitato di trovarsi così vicina a lui.

“Qua-quasi”, riprese a balbettare. “Solo una mano del cav-cavaliere deve stringere delicatamente la vita della da-dama, mentre l'altra mano deve sorreggere la mia…” terminò, aiutandolo a mettersi nel modo giusto.

“Sono un vero idiota”, mormorò Naruto, facendo sorridere ancora una volta Hinata, completamente rossa per l'imbarazzo e per l'emozione.

Le mancava poco per svenire, ma cercò in tutti i modi di non farlo.

Non era più una bambina debole.

“No, non lo sei. Adesso sai cosa fare, vero?” gli domandò, apprensiva.

“Sì, ora dovrei cavarmela”, rispose lui, annuendo col capo.

Iniziarono a volteggiare sul prato fiorito, facendo attenzione a non pestare tutti i fiori, prima lentamente, poi con un andamento più veloce a seconda della musica.

Hinata era felice, leggera, anche se qualche volta si sentiva pestare i piedi per la poca esperienza del suo Naruto.

Si chiese se anche lui provasse qualcosa per lei, ma sperò che fosse proprio così: come spiegare, altrimenti, la voglia di portarla in America assieme a lui?

 

Comunque sia, qualsiasi motivazione ci fosse stata dietro le sue azioni, lei alla fine avrebbe detto di sì.

E se fossero sorti altri momenti di incertezza o indecisione, averlo al suo fianco l'avrebbe aiutata a trovare sempre una risposta, a percorrere la giusta via di un bivio.

 

[Perché nessuno al mondo la faceva sentire così bene, nemmeno Neji.]

 

 

***

 

 

Il controllato direttore d'Orchestra terminò il valzer con un movimento secco, quasi duro e scocciato, della mano che teneva la bacchetta.

Come aveva previsto, la cugina e sua promessa sposa Hinata non era entrata ad assistere alle prove, ma si era limitata a restare fuori.

Perché si comportava sempre così?

Si portò una mano ai lunghi capelli castani e chiuse gli occhi inespressivi.

Non riusciva a capirla eppure, prima che uscisse dalla Villa, avevano parlato e sembrava che l'avrebbe fatto.

Probabilmente quella ragazza aveva la testa altrove e aveva solo fatto finta di assentire.

Mentre i musicisti lasciavano l'ampia sala del teatro, uno alla volta, lui rimaneva solo coi suoi pensieri.

“Un fiore è sempre leggero e delicato. Mai avrei pensato… che fosse anche complicato”, concluse, nel pieno del suo genio.

Ecco perché Hinata adorava il Valzer dei Fiori...

 

 

 

FINE

 

 

 

 

 

 

Nota finale: Questa shot complicata avrebbe dovuto partecipare al “Classic Music Contest” indetto da Talpina Pensierosa e Breakthru, che purtroppo è stato annullato.

Io mi sono comunque impegnata per portarla a termine ed eccola qui.

Non sarà una delle migliori che abbia scritto (sento di poter fare meglio di così >.<) però mi piace! XD E magari vi aspettavate anche un bacio NaruHina, ma che volete farci?

Sento che questa non è l'idea giusta per mettercelo, però un giorno ci sarà xD parola di fan! *_*

L'accenno marginale NejiHina e la comparsa di Neji le dedico con tanto affetto a shurei.

Credo non ci sia altro da dire: se non avete capito qualcosa provvederò a spiegare la prossima volta XD

E ricordate: NaruHina rulez! *O* Da me trionferà sempre, anche se c'è Neji in mezzo.

 

 

Ringraziamenti per “Delusione”

 

kry333: hai ragione, grazie! *_*

LalyBlackangel: Grazie ^^ il mio esame è andato benissimo, spero anche i tuoi. Ho corretto quel verso XD scusa ma non sono un asso a tradurre, ci ho provato. Ciao ^_^

valerya90: Nee-chan, tu sei grande, supererai tutto *_* fidati di me e grazie! ^O^

linkinvica: Grazie anche a te ^O^ hai ragione, mai arrendersi di fronte alle difficoltà: io mi preoccupavo, ma poi l'esame è andato benissimo! Ciao ^_^

valehina: Uh *_* ovviamente pure io voglio Naruto che mi consola, quando sono giù. Grazie anche a te, i tuoi commenti sono immancabili e stimolanti ^^ Ciao!

 

Ringrazio anche chi aggiunge la storia ai preferiti e alle seguite e i lettori silenziosi.

 

Un bacione,

Rinalamisteriosa

 

 

 

  
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