Un
giovedì dopo la prima
prova, a pochi minuti dalla fine della lezione di Trasfigurazione, la
McGranitt
interruppe la sua lezione prima del tempo e prese un respiro profondo,
come se
fare quella cosa le costasse uno sforzo enorme.
«Si
avvicina il
Ballo del Ceppo: un evento tradizionale nell'ambito del Torneo Tremaghi
e
un'opportunità per noi di socializzare con i nostri ospiti
stranieri. Il
ballo sarà aperto solo a quelli dal quarto anno in su -
anche se potete
invitare una studentessa più giovane, se volete -
è di rigore l'abito da
cerimonia, comincerà alle otto della sera di Natale e
finirà a
mezzanotte, nella Sala Grande. Ora...»
La professoressa McGranitt scrutò la classe con aria eloquente.
«Naturalmente
in occasione del Ballo del Ceppo tutte
noi possiamo ehm - sciogliere i capelli. Ma questo NON
significa» continuò la
professoressa McGranitt «che saranno ammesse eccezioni alle
regole di
comportamento richieste agli studenti di Hogwarts. Sarò
profondamente rammaricata
se uno studente di Grifondoro metterà in imbarazzo la
scuola, in qualunque
maniera».
Suonò
la campana, e ci fu la
solita confusione di sedie smosse e preparativi vari.
La
professoressa
McGranitt disse, sovrastando il rumore: «Potter... devo
parlarti, se non ti
dispiace» e attese che il resto della classe se ne fosse
andato prima di
prender parola.
«Potter,
i campioni e i loro
partner per tradizione aprono le danze.»
«Ma...
io non...»
«Tu
sei una
campionessa di Hogwarts, e farai quello che ci si aspetta da te come
rappresentante della scuola. Quindi fai in modo di procurarti un
cavaliere, Potter.
» disse la professoressa McGranitt in tono definitivo.
Il
problema di
trovare un partner per il ballo sembrava aver afflitto tutta Hogwarts.
O
meglio, quelli
dal quarto anno in su.
D'un
tratto
sembrava che i ragazzi si fossero accorti che ad Hogwarts ci fossero
delle
ragazze, e le ragazze non facevano altro che andare in giro tutte
imbellettate
per cercare di essere invitate da quelli più carini.
C'erano
delle
eccezioni, ovviamente, che prendevano il nome di Elizabeth Potter e
Hermione
Granger.
Loro
due, infatti,
sembravano essere immuni da quell'ansia pre-invito perché
entrambe avevano già
scelto come partner di ballo i gemelli Weasley.
Quando
se l'erano
confidato, erano scoppiate a ridere.
Elizabeth
aveva
invitato George appena dopo la chiacchierata con la McGranitt.
La
sfacciataggine
dei Potter le era servita, ma era arrossita lo stesso quando George era
scoppiato a riderle in faccia, poco dopo averla guardata con uno
sguardo pieno
di sorpresa.
Prima
che potesse
prenderlo a calci per l'indignazione, tuttavia, lui l'aveva colta di
sorpresa
dandole un bacio veloce sulle labbra.
«Questa
volta mi
hai anticipato di poco, ma la prossima lascia l'invito a me e fammi
fare
l'uomo.»
Ad
Hermione non
andò tanto diversamente.
Nel
bel mezzo della
Sala Grande, durante lo svolgimento di un esercizio di pozioni, l'aveva
colpita
un bigliettino appallottolato.
Alzando
lo sguardo,
e vedendo che proveniva da Fred, lo aprì in fretta.
«VUOI
VENIRE AL
BALLO CON ME?» C'era scritto a grandi lettere,
e dopo che lei ebbe
accettato annuendo Fred si alzò in piedi, il sorriso a
trentadue denti, e la
raggiunse per stamparle un dolcissimo bacio a stampo davanti a tutta
Hogwarts.
Inutile
dire che si
beccó una bella punizione da Piton per il comportamento
inappropriato, e una
fattura da Hermione per la sfacciataggine, ma il sí era
stato dato e da allora
quei due facevano coppia fissa piú del solito.
L'unico
ad avere
difficoltà nel trovare un'accompagnatrice sembrava essere
Ron, e più le
settimane passavano più Elizabeth iniziava a preoccuparsi
davvero che il suo
amico sarebbe stato l'unico del suo anno a non avere una dama.
Neville
lo aveva
chiesto a Ginny e lei aveva accettato, dal momento che essendo del
terzo anno
non avrebbe potuto partecipare altrimenti.
Seamus
ci andava
con Lavanda Brown, Dean con Calí Patil, e persino Harry
Evans, che si credeva
avrebbe avuto più difficoltà nel trovare una dama
dal momento che non sembrava essere
amico di molti ad Hogwarts, aveva stupito tutti invitando Susan Bones,
una
Tassorosso del quarto anno, che aveva accettato l'invito con molto
entusiasmo.
La
scena era stata
epica dal momento che, pur non volendo, Harry si era ritrovato a fare
l'invito
a Susan davanti a mezza scuola, ed era stata anche così
maledettamente
romantica che dopo quello i ragazzi ebbero difficoltà a
trovare un modo
altrettanto bello per invitare le loro dame al ballo senza risultare
stupidi o
noiosi.
Elizabeth
decise di
prendere la situazione in mano dopo aver visto il tentato invito di Ron
a Fleur
Delacour, e la sera stessa si presentó da Ron con buone
nuove.
Sarebbe
andato al
ballo con Padma Patil, la sorella Corvonero di Calí.
Ron
dopo quella
notizia riprese a sorridere, e anche se per un po' fece del suo meglio
per
evitare Fleur Delacour nei corridoi, lo si poteva vedere di nuovo
camminare
tutto baldanzoso portando i libri alla sua nuova
conquista.
Elizabeth
aveva
deciso di accantonare l'indizio celato dietro l'uovo per un po', e dal
momento
che nessuno le dava fastidio come prima della prima prova
poté godersi con
tranquillità i giorni che precedettero il Ballo del Ceppo.
Agli
allenamenti
con Harry oltre a lei e Hermione adesso partecipava anche Ron, ed
iniziò
davvero a credere che tutto sarebbe andato per il meglio.
Ancora
una volta
tuttavia, avrebbe scoperto a sue spese quanto si sbagliasse.
Harry
Pov
Il
Ballo del Ceppo
sembrava aver cambiato Hogwarts.
Letteralmente.
Con
l'avvento del
Natale i professori sembravano esser decisi nel dare il meglio di loro
con le
decorazioni, e il castello divenne più magico che mai.
Nonostante
le mie
intenzioni nel voler tornare a casa per Natale, mio padre mi aveva
comunicato
che sarei dovuto rimanere ad Hogwarts perché la sua missione
non gli avrebbe
permesso di allontanarsi.
Non
era la prima
volta che succedeva quindi non feci problemi, ma dal momento che avrei
dovuto
partecipare al Ballo del Ceppo trovami una dama era d'obbligo, e la mia
scelta
non poté non ricadere su Susan Bones, ovviamente.
Quel
ballo sarebbe
stato una vera piaga, ma almeno con lei non mi sarei annoiato di
sicuro.
Lily
Pov
Mio
marito era
impazzito.
Da
quando il
tentativo di somministrare la pozione a quell' Harry Evans era fallito,
l'unico
suo scopo sembrava essere quello di scoprire tutto il possibile su di
lui e
organizzare piani per poterlo smascherare.
Neanche
nominare
nostra figlia aveva avuto il potere di distrarlo dalla sua paranoia.
Presi
la lettera di
Elizabeth dal tavolo e mi scappó un sorriso nel vedere la
foto che si era
premurata di inviarmi l'altro giorno, che ritraeva lei e i suoi amici
con le
rispettive dame e cavalieri al Ballo del Ceppo nel parco di Hogwarts.
Mia
figlia era
bellissima al fianco di George Weasley, nel suo abito blu elettrico, e
anche
Hermione lo era di fianco a Fred, ritratta nel suo abito rosa.
Ron
lo era un po'
meno nel suo vestito a merletti, ed anche la sua dama sembrava pensarlo
nella
foto, in effetti...
Tuttavia,
c'era un
ragazzo quasi nell'ombra dell'albero che pareva volersi nascondere dal
resto del
gruppo e che aveva l’aria di soffocare nel suo abito da
cerimonia.
Al
suo fianco vi
era una ragazza che sarebbe stata invisibile se non fosse stato per i
suoi
capelli rossi e per il suo vestito nero con brillantini piccolissimi
che
riflettevano la luce della luna.
Le
loro espressioni
erano serie, e si discostavano talmente da quelle degli altri che non
si poteva
fare a meno di fissarli.
Si
guardavano negli
occhi, e sembravano così grandi rispetto al resto del gruppo
che per un momento
rabbrividii.
Erano
bellissimi.
D'un
tratto mi
ricordai di una foto che scattarono a tradimento a me e a James durante
un
LumaParty al nostro ultimo anno.
La
appellai con la bacchetta
e immediatamente misi a confronto i due scatti.
Le
due ragazze
erano diverse ovviamente, ma se non fosse stato per la corporatura
più robusta
del ragazzo nella foto di mia figlia lui e mio marito sarebbero potuti
passare
tranquillamente per gemelli.
Rimasi
per un
attimo senza parole, finché il ragazzo nella foto di Beth
non mi restituí lo
sguardo e i miei occhi verdi si specchiarono in un altro paio dello
stesso
identico colore.
Caddi
in ginocchio
sul pavimento.
Un
urlo muto che
usciva dalla mia bocca e la bacchetta a pochi passi da me.