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Autore: Micolt    12/11/2017    0 recensioni
Parla della storia di Sword Art Online vista da un altro protagonista: Micolt. Il personaggio incontrerà quindi tutti i personaggi dell' anime e dovrà affrontare tutti i cattivi della serie
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akihiko Kayaba, Altri, Kirito Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Finalmente è giunto il giorno. Dopo un mese dalla sconfitta del mago, siamo alle porte del centesimo piano di Aincrad. Stavamo preparando gli ultimi preparativi e saremmo entrati. «É la tua ora, Heatcliff...» sussurrai. Yuuki si avvicinò e mi abbracciò, per tranquillizzarmi. «Non essere teso, vedrai che ce la faremo, tutti insieme. Heatcliff ha sbagliato due calcoli: aveva detto che soltanto tu e Kirito sareste arrivati fin qui. E invece guarda: siamo tutti vivi e insieme lo sconfiggeremo!». «Entusiasta come sempre, eh? Be', in effetti hai ragione tu, non ha speranze. Forza, possiamo entrare» le accarezzai la testa ed entrammo. Non c'era nessuno. La stanza era vuota. «Dove sei, Heatcliff?!» urlai; e appena finii quella frase, piombò dal nulla una statua dalle fattezze femminili gigantesca con dieci braccia armate. Metteva i brividi. «C-che cos'è questo?!» disse Kirito. «All'attacco!» urlai, e tutti andammo incontro al nemico, nonostante non conoscessimo le sue mosse. Fu una brutta idea: la prima linea, ad eccezione per i più forti, era stata eliminata. «Tornate sulla difensiva, presto! Attaccando così moriremo tutti!» questo mostro ora era ancora più terrificante, ma dovevamo batterlo a tutti i costi. Ci pensai un attimo, ed elaborai che un mostro di fine livello come questo non poteva avere delle sequenze d'attacco preimpostate come i vecchi boss. Questo boss giocava d'istinto, nonostante fosse una IA poteva pensare come un uomo, esattamente come Yui e Strea. «Ascoltate: se vogliamo battere questo abominio, dovremo combattere come solo noi siamo capaci. Un boss del genere non ha una sequenza di attacchi preimpostata, attacca come vuole lui. Quindi noi dovremo attaccare e difenderci autonomamente avendo fiducia delle nostre abilità. L'unica idea che mi è venuta per sconfiggerlo è usare tutti insieme le nostre Abilità Di Spada più potenti appena il Boss avrà sarà senza guardia. Quindi ora combattiamo, e vinciamo!» attivai la modalità Berserker mentre Kirito estrasse la seconda spada. Il Boss mentre facevo il discorso si stava già avvicinando all'attacco, quindi dopo pochi secondi era già da noi. Quelle dieci braccia erano terribili, non si riusciva a tenere testa a tutte. Ma grazie all'abilità difensiva di Agil e Liz riuscimmo a respingere via un attacco e attaccarlo tutti insieme. Aveva funzionato, tutti insieme avevamo fatto un enorme danno al nemico, e non avevamo neanche usato le nostre skill. «Continuiamo cosí! al prossimo attacco usiamo tutti le nostre skill!» Liz e Agil insieme agli altri giocatori armati di scudi formarono una barriera impenetrabile. Quando il mostro attaccò, la barriera lo fece indietreggiare. «Ora!» partimmo all'attacco: i giocatori armati di mazze e martelli attaccarono la base della statua mentre la prima fila attaccò il centro. Era il nostro momento, Kirito e gli altri avevano appena finito, dopo un secondo apparimmo io e Yuuki e insieme incrociammo le nostre spade formando una skill unica. «Spade Gemelle, in azione! Skill unica attivata: Mother's Rosario Revenge! YAAAAH!» Urlammo all'unisono e le nostre spade si unirono in un'aura viola scurissimo. Il risultato fu una skill di 23 colpi che io e Yuuki avevamo inventato qualche giorno prima della battaglia finale, come nostro asso nella manica. Penetrammo il mostro che scomparve pochi secondi dopo. Poco dopo eravamo tutti a terra, stramazzati per la fatica. Tutti erano rimasti sorpresi da quell'attacco. «Wow! Ma che cos'era quello?!» chiese Klein. «É un attacco che abbiamo inventato io e Yuuki». «Allora... Ce l'abbiamo fatta, eh?» controllai il menu ma il tasto di log out non era ancora apparso. «Che cosa?! Non è possibile!». Sentii una risata: «E ti sorprendi pure? Avevo detto che per uscire da qui dovevate prima battermi. Mi dispiace molto per l'altra volta, purtroppo ci sono stati dei piccoli problemi di connessione. Pare anche che alcuni utenti che stavano facendo l'accesso per giocare ad altri giochi si siano ritrovati qui su SAO. Buffo, vero? ora vi aspetta la vera battaglia finale!» Heatcliff stava osservando tutto dall'alto. «Oh, e complimenti per quella vostra skill, mi ha davvero sorpreso. Potreste addirittura distruggere il mio nuovo scudo potenziato, ed è per questo che sarete tu e Kirito ad affrontarmi, proprio come avevo previsto in principio». Paralizzò tutti i giocatori come fece quella volta nel settantacinquesimo piano. «Non preoccuparti, Yuuki. Vinceremo!» io e Kirito ci guardammo un attimo e attaccammo a tempo. Eravamo perfettamente sincronizzati, continuando così avremmo presto battuto quel dannato di Kayaba. Heatcliff respinse via Kirito con lo scudo e mi disarmò con un colpo pesante della sua spada. Ancora una volta ero stato troppo debole. Heatcliff stava per darmi il colpo di grazie, quando Yuuki si mise davanti, facendosi colpire al posto mio. E mentre io la soccorrevo, lui come se niente fosse andò da Asuna ancora paralizzata e la infilzò. «Quell'uomo è un mostro... Yuuki, perché lo hai fatto? Razza di sciocca» le dissi singhiozzando. «Non preoccuparti, sarò sempre al tuo fianco, ricordatelo. Addio... Ti amo...» scomparve davanti ai miei occhi. «Oh, che peccato! La tua fidanzatina ti ha lasciato per sempre. Ma non preoccuparti, presto la raggiungerai» ero furioso, doveva morire. In quel momento mi martellava in testa solo un nome: Heatcliff. «Heatcliff, Heatcliff, Heatcliff, HEATCLIFF!» Lo attaccai con tutta la forza che avevo in corpo, ma non era abbastanza, stava per colpirmi con un affondo quando mi spostai di lato e Kirito deviò la sua lama, permettendomi di colpirlo ai lati. Anche Kirito era furioso, aveva gli occhi gialli, solitamente gli vengono solo quando ne ha più bisogno. Insieme unimmo le spade e lo tagliammo in due. Finalmente era finita. Heatcliff era sta sconfitto. Poco dopo io e Kirito ci ritrovammo in cielo, dove c'erano Yuuki e Asuna.«Siamo... Morti? Ma... Non l'avevamo sconfitto?». «Congratulazioni per aver completato il gioco, Micolt, Kirito, Asuna e Yuuki» ci disse Kayaba, spuntando dal nulla. «Perché? Perché lo hai fatto?» gli chiese Kirito. «"Perché?", mi chiedi? La verità è che ho scordato la ragione ormai da anni. Da bambino mi venne in mente l'idea di un castello di ferro fluttuante nel cielo. Ancora ora, sono convinto che da qualche parte quel castello sia da qualche parte». «Lo sarà senz'altro!». «Ora devo andare, ci rivedremo presto, Kirito e Micolt. Non vedo l'ora » Kayaba se ne andò. «Yuuki, la prima cosa che farò appena uscirò da qui sarà trovarti, promesso!». «Ti attendo con ansia...» Detto questo uscimmo dal gioco, ero debole, ma dovevo trovare Yuuki, così mi alzai dal letto e appoggiandomi a un carrello per anziani uscii dalla mia stanza. «La troverò, Yuuki! E troverò tutti gli altri. È una promessa!».
   
 
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