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Autore: Sir Joseph Conrard    13/11/2017    4 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6
In visita al lago Landlake
 
“E alla fine siamo riusciti a far spifferare tutto a quella pecora vaporosa che si è incastrata con le sue proprie zampe” disse la coniglietta, seduta sul sedile del passeggero di fianco a Victor
“Già avresti dovuto vedere la sua faccia. Evidentemente non aveva fatto i conti con la mia intelligenza da volpe acuta” disse Nick, con una punta di orgoglio, seduto dietro,  tra Julia ed Elodie
“Certo ... volpe acuta” disse Judy alzando gli occhi al cielo
“WOW, davvero straordinario” esclamò Elodie con uno sguardo meravigliato “e alla fine che cosa è successo ? Avete mai affrontato animali più grossi di voi ? Com'è il vostro capo ? Burbero ? Simpatico ? Siete mai andati a cena solo voi due ? Siete solo amici oppure ...”
“Elodie ...” disse Victor, con un tono di rimprovero, guardando la figlia dallo specchietto retrovisore  “la vuoi smettere di stressare l'agente Hopps e Wilde?  Potrebbero arrestarti per disturbo a pubblico ufficiale” disse con una risatina, continuando a guidare, mentre la figlia aveva messo il broncio
 
Da quando erano entrati in macchina Judy e Nick,  Elodie aveva cominciato a fare domande e a farsi raccontare le loro avventure nella grande metropoli. Come rimanere calmi di fronte a due leggende come l'agente Hopps e Wilde ? I due poliziotti che avevano risolto un caso molto difficile quanto complesso. Erano i suoi due eroi preferiti, e adesso erano in macchina con lei.
Poi che sorpresa quando scoprì che Judy era la sorella di Julia "Come mai non me l'hai detto prima ?” le aveva chiesto un po’ arrabbiata
"Tu non me l'hai mai chiesto " le aveva semplicemente risposto la coniglietta scatenando le risa degli altri animali
 
“Non si preoccupi signor Darby” disse Judy con un grande sorriso” non ci sta dando nessun fastidio anzi, ci piace parlare con i più piccoli delle nostre avventure, anche di quelle più divertenti”
“Se poi non si usano per ricattare qualcuno” disse Nick rivolgendo uno sguardo molto loquace verso Judy, che prese a fischiettare come se niente fosse
“Comunque ... Elodie come hai conosciuto Julia ?” disse la coniglietta cercando di cambiare discorso
“In verità ... “disse la piccola pantera, un po' imbarazza “è stata lei ad avvicinarsi e ha stringere amicizia con me.
Ci eravamo da poco trasferiti da Zootropolis a Bunny Burrow, per esigenze di lavoro di papà e io sono stata costretta a cambiare scuola, dove avevo molti amici.
Il primo giorno ero nervosa, non saprei come avrebbero reagito gli altri animali a vedere un grande predatore come me e soprattutto a vederlo in queste condizioni” disse, con una voce triste, indicandosi le zampe posteriori. Quelle zampe che purtroppo non aveva più la possibilità di muovere
Calò un minuto di silenzio, dopo Elodie riprese “Ma erano solo delle paure infondate. Sono stata accolta in modo caloroso e ho avuto modo di stringere nuove amicizie, ma con Julia” disse rivolgendo uno sguardo alla coniglietta “ho avuto modo di stringere un legame molto più forte e speciale, la considero come una sorella. La sorella che non ho mai avuto”
"Oh Elodie” disse la coniglietta abbracciando la cucciola di pantera “anche per me tu sei veramente speciale. Tu e tuo papà ormai fate parte della nostra famiglia, e questo lo sapete benissimo entrambi”
 
I grandi erano rimasti in disparte ad assistere a quella scena di affetto, una scena molto toccante e affascinante. Che avrebbe potuto insegnare molto ai grandi, su come stringere amicizie che durano nel tempo e che non si spezzano mai 
Victor, seduto al posto di guida, notò vicino a lui, Judy i cui occhi avevano cominciato ad inumidirsi
“La prego agente Hopps non si metta a piangere altrimenti la seguo a ruota e finisce che è un disastro”
“Sì sì ha ragione, mi scusi” disse la coniglietta asciugandosi gli occhi
“Tutto questo è molto bello ma, ... “disse ad un certo punto la volpe “io mi sento un po' in imbarazzo”
 
Infatti i due piccoli animali, per abbracciarsi,  avevano incluso anche la volpe nella loro manifestazione di amore reciproco. A quella scena così buffa, la coniglietta non poté fare a meno di trattenere una risatina
 
“Comunque è vero quello che ha detto Elodie” disse Victor “abbiamo avuto il grande piacere di stringere con la famiglia Hopps una grande amicizia. Ci diamo una mano l'un l'altro e Bonnie non perde mai l'occasione di invitarci a pranzo o a cena ... “ non riuscì a terminare la frase che il telefono cominciò a squillare. La pantera lo prese e nel leggere il nome del mittente, si mise a ridere “parli di qualcuno ... “ disse schiacciando il pulsante che accettava la chiamata
 

Pronto ? Bonnie ? Dimmi
No, siamo ancora per strada, ma ormai dovremmo essere arrivati
Come ? Ma sei una cosa incredibile !
Non vorremmo dare disturbo
Così ci vizi a tutti e due
D'accordo, d'accordo. Ci vediamo dopo e grazie mille
Disse chiudendo la chiamata
 

“Cosa vi avevo detto ?”
“È successo qualcosa papà ?” chiese Elodie un po’ preoccupata
“Sì tesoro, siamo invitati a pranzo a casa Hopps. Bonnie ha insistito, come sempre ...”
“Che bello ! Così potremmo passare del tempo insieme” disse tutta eccitata Julia
“Porto Judy e Nick dallo sceriffo Bishop, così sbrigano le loro faccende e poi torniamo a casa tutti insieme” 
“Grazie mille Victor, ma credo che le dovrò dare una multa” disse improvvisamente seria Judy 
“Perché?  Che ho fatto ?” chiese allarmato il grosso predatore
“Non ha usato gli auricolari o messo in viva voce il telefono mentre era alla guida”
La pantera si tirò una pacca sulla fronte constatando quanto fossero vere le parole della coniglietta
“Suppongo che non stia scherzando”
“No, infatti ” disse Judy con un tono che non ammetteva repliche
 
 

Finalmente la macchina arrivò a destinazione, il Lago Landlake.
Judy rimase meravigliata da quello spettacolo. Era da tanto tempo che non andava in quel posto, dove da piccola giocava e si divertiva a fare la poliziotta insieme ai suoi genitori. Il tempo era volato così in fretta e quei ricordi erano ormai già lontani. Si diventa grandi in fretta, purtroppo.
Ma il paesaggio non era cambiato di una virgola, si poteva ancora percepire la magia e il senso di sicurezza che quel luogo conferiva.
La macchina superò il grande spazio sterrato, dove erano ancora visibili un paio di pozzanghere, segno che aveva smesso di piovere da poco. All’interno erano parcheggiati i mezzi di lavoro e gli operai stavano facendo la meritata pausa, per poi riprendere con i lavori di allestimento e montaggio degli stand.
Poco più avanti, la macchina della sceriffo era parcheggiata vicino a una casetta di legno, che fungeva  da taverna o tavola calda. Il piccolo locale si trovava vicino al lago, dove si poteva godere di una vista mozzafiato e, con il suo classico aspetto rustico in legno, s’intonava perfettamente con il resto del paesaggio.
 
Fuori, ad aspettarli c’era lo sceriffo Bishop, evidentemente Bonnie l’aveva avvertito del loro arrivo. L’autovettura parcheggiò vicino alla volante e, quando tutti gli animali scesero dal veicolo, vennero accolti calorosamente dalla lince
“Buongiorno a tutti !” esclamò con un grande sorriso “vedo che vi siete portati dietro anche altri curiosi” disse lanciando uno sguardo divertito alle due pantere e alla piccola coniglietta
“Buongiorno capitano” disse la lince, con tono scherzoso, salutando Victor. Tutti i presenti si girarono con uno sguardo perplesso verso la pantera, che scosse leggermente la testa
“Rafel, non farmi arrabbiare già di prima mattina. Ormai, capitano non lo sono da molto tempo” disse, lanciando uno sguardo molto loquace alla lince
“Lo so. Era solo per ricordare i cari bei vecchi tempi” disse la lince dirigendosi verso il grosso felino e abbracciandolo, come meglio poteva
“Mi fa piacere rivederti, vecchio amico. Era da tanto tempo che non ci vedavamo io e te”
“Avevo impegni di lavoro. Ma oggi ho lasciato tutto e sono venuto a prendere la mia piccola” disse indicando Elodie
“Oh, ma guarda un po’ chi si rivede. Ciao Elodie, come stai ?” disse la lince abbassandosi all’altezza della piccola
“Tutto bene Rafael, grazie” rispose Elodie con un grande sorriso
 
“Mi scusi sceriffo” disse Judy “ci aveva fatti chiamare a me e all’agente Wilde ?”
“Oh, certo” disse la lince rivolgendosi alla leporide “scusateci, ma è da tento che non vedevo questa furia nera” disse indicando il grosso predatore “sapete una volta, era il miglior capitano di polizia che si potesse avere”
“Lei era capitano di polizia ?!” esclamò incredula la coniglietta
“Sì, ma poi si sono verificati certi eventi che …” disse Victor con una voce triste “ma lasciamo stare, dopo ve lo racconterò.  Alla Rafael che è successo ?”
“È una bella domanda. Perché non lo chiedete ai quei due che sono dentro ?” disse la lince indicando l’entrata del locale
“E chi sarebbero questi due individui ?” chiese la volpe incuriosita
“Diciamo soltanto che vi conoscono molto bene. Ho cercato di parlarci, ma erano ancora terrorizzati. Dicono di aver visto il mostro del lago Landlake” disse la lince trattenendo una risatina “secondo me avevano bevuto un po’troppo”
“Possiamo parlarci ?” chiese la leporide
“Accomodatevi, forse vi diranno qualcosa di più. Io rimango qua fuori a parlare con un vecchio amico” disse rivolgendo uno sguardo a Victor “se avete bisogno, fate un fischio”
“Grazie sceriffo. Andiamo Nick” disse Judy salendo la piccola rampa di scale e varcando l’entrata del locale, seguita subito dopo dalla volpe
“Papà, noi intanto possiamo andare a giocare ?” chiese Elodie al genitore
“D’accordo, ma non combinate guai” li raccomandò il grosso felino mentre Julia ed Elodie si allontanavano “e restate a portata d’orecchio”
 
 
 

Intanto nel locale …
 
Una volta superata l’entrata, i due animali attraversarono un piccolo corridoio, per poi sbucare nella sala da pranzo, dove erano allineati verticalmente, in due file parallele i vari tavoli, mentre sulla sinistra vi era un grande bancone da bar-animal, con i vari sgabelli in legno.  Sul lato destro della stanza, vi era una grande vetrata che permetteva di ammirare lo spettacolo, oltre a fornire l’accesso su un grande balcone, dove erano sistemati altri tavoli.
 
I due agenti riuscirono a scorgere in fondo alla stanza due animali che parlottavano tra loro, forse erano i due individui di cui parlava lo sceriffo. Pian piano, cominciarono ad avvicinarsi ai due animali, finché non rimasero sorpresi di chi avevano di fronte
 
“Voi due !?” esclamarono in coro i quattro animali
 
 
 

Intanto fuori …
 
“Che ne dici di andare a fare una passeggiata sul Vecchio Ponte” chiese Julia tutta entusiasta
“Non credo sia una buona idea” disse la piccola pantera  un po’preoccupata “se poi ci succede qualcosa ?”
“Andiamo fifona. Non crederai mica che il mostro del lago ci  venga a prendere e a mangiare” disse la coniglietta in tono di sfida dirigendosi verso il sentiero che portava al ponte
“A chi hai dato della fifona ?” disse Elodie seguendo la piccola leporide
 
 
 

Nel frattempo, nel locale …
 
Tutti e quattro gli animali erano rimasti a bocca aperta
“Perfetto, ci mancavate solo voi due” esclamò il grosso montone stroppicciandosi gli occhi
“Ma guarda un po’ chi si rivede: il Principe del contrabbando e il Tiratore scelto, nonché bevitore di caffè latte” disse la volpe in tono sarcastico, incrociando le zampe
“Attento a come parli Wilde” disse il montone sembrando il più minaccioso possibile “o te ne pentirai amaramente. Ne abbiamo passate già tante per colpa vostra” affermò indicando i due agenti
“Smettetela voi due e diamoci una calmata” disse Judy, con tono di rimprovero
“La coniglietta zampe bianche a ragione” esclamò Duke “accussi nun risolviam nulla”
 
La volpe e il montone si lanciarono uno sguardo assassino, come a voler comunicare l’uno all’altro che la questione non era chiusa
“Allora, ci fa piacere rivedervi” cominciò la leporide “si può sapere che avete combinato?”
“Noi nulla, è stato o mostro ro lago a scatenar tutto chistu macello” esclamò la donnola
I due agenti si guardarono a vicenda perplessi
"Spiegati meglio" disse la volpe
"D'accordo" cominciò la donnola "so ca puo sembrarv caccos e strano, si nun addirittur inverosimile, ma chello ca sto ppe dirvi è tutto vero" Donnolisi lanciò uno sguardo al montone che gli fece segno di continuare
"Lo sceriffo Bishop, ci aveva ordinato di andare a pulire il lago, con una piccola barchetta. Se si può  chiamar barca, chella specie e relitt galleggiant ca ci ha rifilat ... comunque, abbiamo ubbidito e ci simme dirett verso o centro ro lago. Mentre stavamo raccogliendo i rifiuti però, si sono verificati degli eventi assaie strani"
"Che cosa intendi con molto strani ?" domandò incuriosita la coniglietta
"Mah ... non saprei" disse la donnola con tono sarcastico "rifiuti che spariscono sott'acqua prima che tu li putia piglià e munnezza ca viene lanciat dentro a barca, senza ca ci sia nisciuno intorno a te, ma solo acqua ? Tu come li chiameresti ?" chiese Duke alla coniglietta, togliendosi dalla bocca lo stuzzicadenti
"Comunque ..." riprese la donnola " appena ci simme resi conto ca caccos nun andava, avimm tagliat a corda. Mentre ci facevamo strada attraverso la nebbia, siamo riusciti a scorgerlo in lontananza, avimm cagnato subito direzione e ci simme diretti in fretta e furia verso a riva. Ma chillu mostro ci aveva già preceduto " fece una pausa per riprendere fiato
"L'ultima cosa che avimm visto, è stata a barca ca si è impennata di fronte all' enorme mole del mostro"
“Certo …” disse la volpe in modo sarcastico, annuendo lentamente “ e sapresti descrivercelo ?”
“Come no. Era alto quasi quattro metri e non aveva ne orecchie ne pelo, ma era ricoperto da una specie di corazza verdognola, tipo na cotta e maglia, ca usavan e cavalieri, formata da tanti rettangoli verdognoli che emanavano un terribile odore di palude e fango e aveva artigli che avrebbero potuto strapparti la faccia in un solo colpo.
Ppe fortuna, non sono riuscito a vedergli o muso, altriment me sarei pigliato nu infarto. Ma quegli occhi … occhi giallo ambra che non facevano trasparire nessuna emozione. Occhi che avrebbero potuto risucchiarti l’anima lasciando o toje povero e impaurit corpo ppe terra, senza vita ” esclamò la donnola cercando di dare enfasi alle sue stesse parole, gesticolando con le zampe
“Fortunatamente siamo tornati a riva” intervenne Doug “e cosa succede ? Lo sceriffo ci incolpa di disturbo alla quiete pubblica e per danni ai beni di proprietà  delle forze dell’ordine” terminò il montone tutto arrabbiato “una cosa da matti, abbiamo rischiato la vita noi due !”

Entrambi gli agenti erano rimasti ad ascoltare la descrizione di questo mostro, senza proferire parola
“Siete sicuri di non aver bevuto troppo ?” chiese Nick, alzando un sopraciglio
“Ma san Gennaro” esclamò la donnola “non ci siamo inventati nulla ! Sì, abbiamo bevuto qualcosa, ma cu moderazione. Riesco ancora a distinguere la destra dalla sinistra” disse Duke alzando entrambe le zampe “quest è la destra, quest’altr a sinistra” disse indicando le sue zampe
“In verità è il contrario” affermò Nick con un sorriso sul volto, indicando le zampe della donnola
Duke rimase per un paio di secondi in silenzio a riflettere su quello che aveva detto la volpe “che stai cercando di fare furbastro? Tenti di girare la frittata, facendomi passar ppe nu idiota ?” chiese in tono acido Donnolisi
“Non c’è ne bisogno” disse la volpe con tranquillità e con un sorriso sul muso
Prima che la donnola potesse rispondere intervenne Doug “Ascoltate è tutto vero, quando uscite fuori date un’occhiata alla barca sulla quale eravamo e vi accorgerete che sto dicendo la verità”
“E una cosa che controlleremo sicuramente” disse la coniglietta “ma ci serve qualcosa di più concreto per credervi”
“Vuoi qualcosa di concreto ? D’accordo, faglielo vedere compar !” disse la donnola al montone
Doug mostrò ai due agenti la sua spalla sinistra dove vi era un lungo graffio, molto profondo, lungo all'incirca 35 cm che arrivava fin sotto l'altezza del petto.
 
Entrambi gli agenti rimasero senza parole
“Non ho mai visto nulla di simile” sussurrò Judy “che razza di animale può aver fatto una cosa del genere ?”
“E chi ci assicura che questo non se lo sia procurato da solo ?” disse Nick rivolgendo un'occhiataccia al montone
“Ma sei una cosa incredibile !”  esclamò Doug sollevando le zampe, gesto che gli provocò una fitta alla spalla
“Non fare movimenti bruschi compar” lo rassicurò la donnola appoggiandogli una zampa sulla spalla
“Ascolta Wilde prima e salire in barca questi segni non c'è li aveva, chiedi pure allo sceriffo” disse indicando la porta “e io non mi sognerei mai di fare una cosa del genere a un mio amico. Me ha salvat a vita sparando a quel mostro, procurandosi quella brutta ferita e io nun permett o primo animal e dargli ro bugiardo, pecchè ppe me è nu eroe” disse risoluto Duke

Entrambi gli agenti rimasero colpiti dal comportamento della donnola, che sembrava essere un altro animale. Forse stava cercando davvero di cambiare vita e di condurne una normale.
“Lo hai visto in muso ?” chiese incredula Judy
“Certo che no, però gli ho dato una bella lezione” disse tutto orgoglioso il montone “ho visto soltanto quelle due luci che ci scrutavano nell'oscurità , per decidere che cosa ne sarebbe stato di noi. Sul pianale della barca, ho intravisto la cassetta di emergenza e mi sono ricordato della pistola di segnalazione. In fretta e furia l'ho aperta, l'ho presa e ho sparato il colpo dritto diritto nel suo occhio destro” fece una pausa per riprendere fiato, la spalla gli faceva ancora male
“Appena è stato colpito, quella bestia ha cominciato a dimenarsi, agitando le zampe a destra e a sinistra. Zampe grosse come tronchi d'albero, alle cui estremità c'erano artigli grossi come le zanne di un cucciolo di elefante, ed erano affilate come rasoi. Mentre si dimenava, quel mostro è riuscito a graffiarmi la spalla. Non sapete il dolore che ho provato, era come se qualcuno mi avesse passato un attizzatoio incandescente per tutta la lunghezza della spalla” disse dando un'occhiata alla ferita
“Per fortuna, non mi ha preso bene, altrimenti mi avrebbe trascinato sul fondo del lago e adesso non sarei qui a raccontarvi questa storia. Una volta finito di dimenarsi è sparito immergendosi nel lago” concluse rivolgendo uno sguardo ai due poliziotti
Calò un silenzio di tomba, dopodiché Doug riprese“Tu sei libero di non crederci Wilde” disse con una voce seria “Ma ti posso assicurare che in quel lago c'è qualcosa di grosso e pericoloso. E ti consiglio di stare attento, perché quelli che non credono nell'esistenza di un mostro, sono i primi che spariscono nel nulla”

La volpe rimase in silenzio senza dire una sola parola, dopodiché si voltò e si diresse verso l'uscita, continuando a scuotere la testa
“Nick aspetta” disse la leporide seguendo il suo collega. Ma venne fermata dalla donnola
“Ascolti agente Hopps” disse Duke un po'imbarazzato “colgo l'occasione per ringraziarla per aver miso na buona parola ppe nuj duje e ci scusiamo ppe chello ca avimm fatto in passat”  terminò dando una gomitata al suo distratto amico ovino
“Eh ... si, si , certo ... grazie anche da parte mia”
La coniglietta rimase sorpresa da quell'improvvisa dimostrazione di gratitudine e con un grande sorriso disse “Non c'è di che ragazzi e scusate Nick per il suo comportamento infantile. Vi saluto e vi auguro solo il meglio” disse dirigendosi verso l'uscita
“Agente Hopps” la richiamò Doug “non ci siamo inventati nulla è tutto vero. Stia attenta là fuori”
“Già non vorremo averla sulla coscienza” disse sinceramente preoccupata la donnola
“Non preoccupatevi” li rassicurò la coniglietta, salutandoli e varcando l'uscita

I due animali rimasero da soli, solo il silenzio era il loro unico compagno
“Ti ringrazio” disse ad un certo punto Doug rivolgendosi alla donnola
“Per cosa ?”
“Per essermi stato vicino per tutto questo tempo e per avermi difeso ... amico”
La donnola rimase per un momento in silenzio e dopo disse “Ormai siano come fratelli, siamo un dinamico duo, tu il braccio e io la mente, io il babà e tu il liquore” disse con un enorme sorriso “Comunque non c'è di che” disse Duke tirando una pacca sulla spalla ferita del montone che sobbalzò per il dolore
“Accidenti a te Duke” esclamò Doug
“Scusa, scusa” disse mortificato la donnola “comunque, non mi aspettavo fossi nu tipo così emotivo” disse Donnolisi trattenendo una risatina “alla fine non si così duro commo pari”
“Dillo a qualcuno è sei morto” lo avverti il montone con una voce minacciosa, facendo smettere di ridere la donnola
 
 

Intanto in un ufficio ...


Stava controllando dei grafici sul computer, quando venne interrotto da un ticchettio proveniente dalla porta, qualcuno stava bussando
“Avanti”
Nell'ufficio entrò un lupo vestito di camice bianco

“Signor Fowler, siamo riusciti a identificare i due animali che il prototipo ha visto, prima di perdere il segnale”
“Molto bene ! Ottimo lavoro” esclamò il dingo soddisfatto “e chi sarebbero ?”
“Un montone di nome Doug Hopkins e una donnola, Duke Donnolisi. Entrambi coinvolti nel caso Ululatori Notturni, arrestati dall'agente Hopps e condannati a lavori di pubblica utilità” disse il lupo, leggendo una cartella di colore giallo
“Siete sicuri che siano proprio loro ?” chiese preoccupato il dingo
“Il software di riconoscimento musale non sbaglia mai, signor Fowler. Sono proprio loro” lo rassicurò il lupo.

Il canide rimase in silenzio per un paio di minuti
“D'accordo, voglio il Team Bravo pronto a intervenire. Avvertirò il signor Sailas degli ultimi sviluppi. Ottimo lavoro” disse il dingo prendendo in zampa il telefono mentre il lupo usciva dalla stanza
 
 



Lo studio dell’autore


Ed eccoci qui, con il sesto capitolo di questa storia
Vi siete già fatti un’idea del mostro ? La descrizione di Duke ha aiutato oppure no ? Brancolate anora nel buio ?
Nick, non lo vedo tanto convinto … ma Judy, chissà. Potrebbero esserci risvolti molto interessanti ;)

Spero abbiate apprezzato i miei nuovi termini riguardanti il mondo di Zootropolis tra cui: il software di riconoscimento musale (invece di facciale, perché gli animali non hanno una faccia XD) e il bancone del bar-animal (invece di bar-man, perché gli umani non esistono XD)

Vedremo che cosa succederà ;)
Come sempre, ringrazio per le loro recensioni Redferne, Plando (anche del tuo parere, eh ;) ) EnZo89, che ha terminato di recensire i miei precedenti capitoli (grazie anche per aver messo la storia tra le tue preferite) e Lord Fener (non si preoccupi Milord, appena avrò tempo risponderò alla sua recensione, non voglio finire strangolato XD)

Inoltre, un ringraziamento speciale va anche a ShessomaruJunior che ha messo la mia storia tra le preferite, seguite e ricordate, hai fatto tripletta XD Grazie anche a te
Se avrete voglia di recensire ne sarei più che felice, facendomi notare TUTTO (mi ripeto ogni volta XD)
Un salutone e alla prossima
 
J. Conrard
   
 
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