Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
Segui la storia  |       
Autore: Vera_D_Winters    13/11/2017    1 recensioni
Sto per cimentarmi nell'ennesima Long (giuro che appena tornerà l'ispirazione ultimerò anche la kozaxbibi) e come sempre ringrazio i ragazzi del gdr onepiece caffè per la profonda ispirazione che mi regalano.
La storia come avrete intuito dal titolo è un crossover au, dove i nostri pirati preferiti saranno scolari alle prese con l'ultimo anno di liceo
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shoujo-ai, Yaoi | Personaggi: ASL, Ciurma di Barbabianca, Nami, Nefertari Bibi, Un po' tutti | Coppie: Rufy/Nami
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

ℒ𝒆𝓽'𝓼 𝓬𝒆𝓵𝒆𝓫𝓻𝓪𝓽𝒆 𝔀𝓱𝒆𝓻𝒆 𝔀𝒆 𝓬𝓸𝓶𝒆 𝒇𝓻𝓸𝓶
𝓣𝓱𝒆 𝒇𝓻𝓲𝒆𝓷𝓭𝓼 𝔀𝓱𝓸'𝓿𝒆 𝓫𝒆𝒆𝓷 𝓽𝓱𝒆𝓻𝒆 𝓪𝓵𝓵 𝓪𝓵𝓸𝓷𝓰
 

 «Non mi piace.»
Esordì Pudding mentre freneticamente masticava un pasticcino, gli occhi che saettavano da una parte all'altra della mensa in una spietata ricerca della nuova alunna di cui tutti parlavano con moderato interesse. E non fosse mai che non fosse lei la stella principale dell'Istituto.
«A te non piace nessuno, mon cher.»   
Le fece notare Sanji con un sorriso dolce e devoto che celava il velato rimprovero.
La ragazza però si girò verso di lui con espressione totalmente diversa, e con occhi scintillanti si sporse su di lui.
«Ma che cosa dici amore mio? Tu non sei "nessuno".»   
La sua voce suonava zuccherosa oltre ogni limite umano, un tono assai diverso dalle poche parole di poco prima, cariche invece di fastidio e cattiveria. Come facesse Pudding a cambiare stato d'animo in maniera tanto netta e veloce era un mistero per tutti.
Sanji sospirò rassegnato e le accarezzò la guancia con il dorso della mano, ma la sua mente era altrove, e si anche i suoi occhi cercavano la nuova arrivata. Non gli faceva onore guardare le altre ragazze quando aveva la sua fidanzata di fianco, ma non era una novità in realtà, lui aveva un debole per le donne che era secondo solo alla sua passione per la cucina. E sì il ballo e il canto arrivavano in realtà solo per terze, ma questo Pudding non doveva saperlo.
Ad ogni modo la moretta spagnola sembrava essere svanita nel nulla.
Che fosse timida? O che percepisse in realtà l'ostilità e si tenesse alla larga?
Se la seconda opzione era quella esatta significava che era una ragazza intelligente oltre che bella. Un connubio divino.
«Piuttosto perchè non ci focalizziamo sul recital di fine anno? Dobbiamo proporre qualcosa che ci assicuri la parte principale.»   
Le disse per distrarla, e ovviamente questo funzionò.
Gli occhioni scuri e profondi della giovane  si spalancarono, accesi da una luce estatica a tratti inquietante, e le sue morbide labbra cominciarono a snocciolare una serie di idee che riempirono le orecchie di Sanji.
«Oh io avevo pensato inizialmente al "Fantasma dell'opera", ma forse è troppo quotato? "Notre Dame de Paris" è troppo complicato per questi babbei neofiti, magari è meglio "Grease"? Semplice, allegro, colorato... certo è un clichè fare un recital su Grease. Un po' come "Tutti insieme appassionatamente"...»  
Il suo fidanzato però, aveva smesso di ascoltare tipo al... Beh, al Fantasma dell'Opera.
Violet era entrata in mensa.


«Bisogna ammettere che salta all'occhio.»   
Disse pragmatica Nami, mentre si passava il lucidalabbra davanti allo specchio tondo del bagno delle ragazze. Koala alle sue spalle aveva ancora l'espressione imbronciata, le braccia incrociate sotto il seno, il maglioncino tirato fino alle dita: una posa molto adolescenziale in effetti.
 «Parli bene tu, il ragazzo che ti piace ha occhi solo per il basket e la pausa pranzo, non vede te, figuriamoci se si accorge di una sventola coi capelli neri arrivata da chissà dove.»  
L'acidità nell'aria sfrigolò visibilmente, mentre Nami si voltava truce verso l'amica, che mordicchiandosi il labbro inferiore si voltò verso la finestra, conscia di aver esagerato.
«Rufy non mi piace.»  
Puntualizzò la giovane.
«Dato che è in classe con mio cugino gli do una mano con i compiti. Fine della storia. Figurati se mi piace un moccioso del genere.»  
«Negare è la forma più plateale di ammissione, lo sai Nami, vero?»  
Fu la voce pacata di Robin a porre un punto sulla questione. La corvina era appena uscita dal bagno e si stava sciacquando le mani con la sua solita aria serafica estremamente invidiabile.
«E poi... oh un momento. Ma quello non è il mio lucidalabbra?»
Nami non arrossì a quella domanda, e fece impunemente finta di nulla mentre mentiva apertamente.
«No, ti sbagli. Ne avremo uno uguale probabilmente!» 
Un attimo di silenzio.
«Cleptomane e bugiarda...»  
Bofonchiò infine Koala, scostandosi dal calorifero contro cui era stata appoggiata fino a qualche secondo prima, uscendo dal bagno delle ragazze per recarsi alla prossima lezione.
«Voi che cos'avete in programma?»   
Chiese alle due che l'avevano seguita nell'affollato e vociante corridoio.
«Storia.»   
Sorrise Robin con una punta di vera gioia negli occhi. 
Benchè fosse spesso imperscrutabile, il suo amore per la storia era innegabile e impossibile da nascondere.
«A me tocca arte... vi prego salvatemi.»  
Borbottò invece Nami, per nulla contenta. Il professor Izou in effetti faceva venire voglia di sbattere la testa contro il muro.
«Facciamo cambio? Io sono in laboratorio... quei cretini faranno sicuramente saltare in aria qualcosa... di nuovo.» 


«Portgas e Outlook!»   
Ace e Sabo sobbalzarono al suono della voce del professore che si era fermato dietro di loro. Sentivano il suo furore sulla nuca, e brividi di gelido terrore avevano cominciato a risalire lungo le loro spine dorsali mentre si giravano con fare innocente.
«Si, professore?» 
Domandarono in un coro perfettamente collaudato da anni di pratica.
I due coetanei erano cresciuti insieme ed erano inseparabili. Il collante tra loro era stato l'odio che entrambi provavano verso le loro famiglie, dalle quali cercavano di distanziarsi sempre il più possibile, ma col passare del tempo, sopra i problemi comuni, era germogliato un rapporto sincero. Si consideravano fratelli nonostante non vi fossero legami di sangue, e insieme a Rufy, il più piccolo del gruppo, si erano creati una nuova famiglia.
Il nonno di Rufy in particolare si era preso a cuore il destino di tutti e tre e aveva fatto si che la sua cosa fosse un rifugio per loro. Un posto sicuro dove correre quando le cose si facevano difficili. Il che in realtà aveva voluto dire avere i tre marmocchi in giro per casa costantemente.
Perciò il professor Thatch non si stupì del movimento quasi simultaneo dei due, e delle loro espressioni angeliche quasi identiche. Ormai era abituato.
«Che cosa vi ho detto prima? Che cosa non dovevate aggiungere alla miscela per non farla esplodere?»  
« Il potassio e il fosforo, professore.» 
Rispose Sabo, il quale aveva in mano una provetta contenente esattamente il fosforo.
«E quello nelle tue mani che cos'è, Outlook?»   
«Fosforo, professore.»   
«Ma bravo... e il signor Portgas invece cosa stava per infilare nel contenitore sul fornello?»  
Ace provò a fare l'indifferente e mise giù la sua provetta con aria innocua.
« Potassio, professore.»   
Il silenzio accolse le parole del moro, mentre il biondo faceva di tutto per non scoppiare a ridere. 
«Voi due, in presidenza. Subito.»   
Cominciarono le vane proteste di rito.
« Ma prof, non volevamo fare niente di male.»   
« Avremmo aggiunto pochissimi millesimi di grammo, solo per vedere se faceva qualche bolla!» 
« Esatto esatto volevamo bollire non esplodere!» 
« Un regalo alla scienza! Una nuova scoperta!»   
Le voci dei due si sovrapponevano l'una sull'altra in quel susseguirsi di scuse inverosimili, fino a che il professore non ne ebbe abbastanza, ed ergendosi nella sua considerevole statura indicò con il braccio la porta.
 « Dal preside ho detto! »  
Non alzò la voce, ma il suo sguardo bastò a far drizzare in piedi i due alunni che messo lo zaino in spalla, sfilarono a capo chino fino alla porta, i piedi che strisciavano pesantemente sul pavimento del laboratorio di chimica.
Koala poggiò la mano sotto il mento con il palmo aperto a sostenerle il viso ed alzando gli occhi al soffitto sospirò.
« L'avevo detto io...» 


« Ve lo giuro hanno detto che stavano facendo un favore alla scienza.»  
Sghignazzò Thatch, il capo poggiato sulla spalla di Marco, il bicchiere dal liquido rosso fuoco che dondolava nella sua mano appena sollevata in un brindisi mai avvenuto.
Il collega appena arrivato intanto stava togliendo gli occhiali e allentando il nodo della cravatta, pronto a ordinare anche lui qualcosa da bere.
 «Almeno gli alunni si interessano alla tua materia!»  
Protestò invece Izou con fare estremamente indignato, una matita ancora intrecciata tra i lunghi capelli neri, perchè lui da bravo professore di belle arti non usava qualcosa di scontato come gli elastici o le mollette per capelli. I fermagli? Troppo mainstream.
 « Io non vedo la scintilla dell'amore per l'estetica e la bellezza in nessuno! Quale mondo crudele! Le mie lezioni sono così vuote e prive di brio...» 
Il moro sorseggiò il suo cocktail mentre Bay nascondeva una deliziosa risata dietro il suo bicchiere ancora intonso.
« Dai Izou, non essere triste. Se non altro Oscar Wild ti guarda dall'alto dei cieli ed è fiero di te.» 
Lo canzonò bonariamente Marco, beccandosi in risposta un'occhiata di puro fuoco.
« Io non mi lamento.» 
Si inserì nella conversazione l'unica damigella del gruppo, sistemando una riccioluta ciocca azzurrina dietro l'orecchio. Un intervento tempestivo come sempre, per evitare discussioni.
 « Anzi vi dirò che sono un poco dispiaciuta per i diplomandi di quest'anno. Mi mancheranno quando non saranno più tra i nostri banchi, sono uno dei gruppi più belli che abbiamo mai avuto.» 
Il quartetto di professori a quelle parole si ritrovò a sospirare in maniera nostalgica, come fossero un unico corpo e un'unica mente che si muoveva in perfetta sincronia.
«Su su, non deprimiamoci.»   
Esclamò allora Thatch, scostandosi poi dalla spalla del biondo per potergli scoccare un'occhiatina furbesca e dispettosa, resa ancora più malandrina dai capelli sciolti che contornavano il viso olivastro dell'uomo, e dalla cicatrice accanto all'occhio che si era tesa assieme alle sopracciglia.
« Dicci piuttosto, quale altro cuore di studentessa hai infranto oggi?»   
Come un'onda di mare che passa, la malinconia venne spazzata via nel giro di un secondo, e nel piccolo tavolino tornò a scoppiare il caos.
Un pugno leggero colpì il braccio di Thatch, mentre Izou scoppiava platealmente a ridere, facendo voltare verso di loro alcuni avventori del locale.
« Suvvia ragazzi un po' di contengo...»   
Li redarguì Bay, la quale però, dietro le dita poggiate sulle labbra, stava ridacchiando sommessamente assieme a tutti loro.

 

 

- To be Continued -
- Coming next: A Night to Rember -

 

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio! / Vai alla pagina dell'autore: Vera_D_Winters