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Autore: valechan91    17/11/2017    1 recensioni
La viglia di Natale sarà una data da ricordare molto importante per Iwaizumi Hajime e Oikawa Tooru, e per il loro amore.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Aoba Johsai, Hajime Iwaizumi, Tooru Oikawa
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Eccoci di nuovo con una IwaOi!
Perché si shippa e chiunque li shippa. Shippi tutto? Nella serie si shippa solo canon, e chiunque lo sa e lo fa. Poiché ci sono persone che distruggono il vero amore, eccoci di nuovo a riportare la retta via.
Buona lettura!

 


Natale in famiglia

 

 

Iwaizumi si svegliò, strizzando gli occhi, con le prime luci. Erano cambiate molte cose da quando erano finire le scuole superiori. Prima tra tutte, l’amore che inconsapevolmente sia lui che Oikawa avevano sempre provato reciprocamente era emerso come un fiume in piena.
Dopo il diploma, i quattro ragazzi del terzo anno dell’Aoba Johsai erano andati a vivere insieme. Fortuna vollle che Matsukawa e Hanamaki andassero nella stessa università di Oikawa  enon perdevano occasione per punzecchiarlo. Oikawa e Iwaizumi, benchè in due università diverse, erano distanti una sola fermata di metropolitana. Così decisero di vivere insieme. Non avrebbero permesso che il destino li separasse.
Matsukawa e Hanamaki non ci misero molto a mettersi insieme e fare coppia fissa, e per Oikawa, benchè fosse felice, era una tragedia. Quei due erano ancora più uniti, e ovviamente Iwaizumi non migliorava le cose. Le cose cambiarono ancora, e i due novelli fidanzati andarono a vivere in un bilocale.
Iwaizumi e Oikawa fecero lo stesso, lasciando il loro vecchio appartamento. Oikawa decise anche di comprare un gattino, così avrebbe fatto loro compagnia. Lo chiamarono Kuro, poiché aveva il pelo nero. Iwaizumi acconsentì, sospirando. Le stranezze di quel ragazzo non avevano mai fine.
Fu così, andando a vivere insieme, che i loro sentimenti sopiti ma sempre esistiti vennero a galla.
Ricordava ancora, Iwaizumi, mentre fissava il volto addormentato del suo fidanzato, ciò che avevano passato. L’incertezza di quel qualcosa che avrebbe cambiato le cose, i baci, le carezze.
Fino alla prima volta, quasi del tutto ubriachi. La seconda, invece, fece percepire loro tutto perfettamente, come se scorressero anche i loro sentimenti reciproci.
Ricordò anche dell’incidente. Beh, fu colpa sua, oltre che di Oikawa ovviamente.
L’ex capitano della Seijo, ormai alzatore titolare in Nazionale seguito a ruota dal suo Asso Iwaizumi, a volte posava per delle riviste. Quel giorno, Iwaizumi si era incantato, per poi irritarsi, di fronte ad un cartellone pubblicitario. Il sorrisetto di Oikawa, a metà tra il serio e lo scherno, lo irritava, ancor di più se campeggiava così in grande stile.
Le cose tra loro non erano cambiate di molto da quando erano semplici migliori amici, ma ad un occhio attento si vedeva dalle piccole cose, come lo sfiorarsi o la possessività, che le cose erano un po’ diverso.
Ma soprattutto, lo erano davvero stati migliori amici? Forse erano sempre stati molto più di quello, sin da bambini. Hanno solo tardato ad accorgersene.
Iwaizumi non prestò attenzione e venne investito da un camion, sbattendo la testa sull’asfalto. Un’ambulanza chiamata dai passanti lo portò in ospedale. Dopo un coma di 3 giorni, si risvegliò con accanto Oikawa, con una strana espressione in viso e delle lacrime che scendevano copiose dagli occhi.
Era stato lui, in uno strano sogno che aveva fatto, a salvarlo e a riportarlo dalla parte giusta.
Ma non gliel’avrebbe mai detto. Forse in punto di morte.


 

Iwaizumi accarezzò appena i capelli castani del fidanzato, per poi alzarsi e andare a fare una doccia. Era il 24 dicembre e avrebbero fatto le cose in grande. Sorrise appena pensando a cosa aveva preparato e alla scatolina in velluto azzurro nella propria giacca.
Oiiawa si svegliò poco, e dopo qualche secondo a mettere il broncio, sorrise sentendo lo scrosciare dell’acqua. Voleva svegliarsi accanto all’altro ragazzo, ma gli avrebbe preparato la colazione.

Dopo una mattinata tranquilla, i due giovani uscirono a fare jogging. Rientrarono per uno spuntino veloce e fecero i preparativi.  Il giorno di Natale si sarebbero divisi tra i loro amici e le loro famiglie, ma quel giorno era tutto per loro. Del resto, in Giappone il Natale era anche la festa dell’amore.
Benchè il loro Paese fosse alquanto inclemente con gli omosessuali, loro cercavano di vivere al meglio le proprie vite.
Mentre sistemava le cose, Oikawa ripensò al primo anno di università, ora che entrambi erano a due mesi dalla laurea.  Ripensò a tutte le volte che avevano dovuto difendersi a vicenda da insulti omofobi dei compagni, a quelle volte in cui anche i loro amici li avevano aiutati. A quella volta in cui Iwaizumi fece a pugni per lui. A quella volta in cui lui diede uno schiaffo ad un ragazzo per proteggere la persona che amava.
Tooru scosse la testa, quello era un giorno speciale.



 


Iwaizumi aveva una sorpresa per Oikawa, così lo portò a cena fuori in un ristorante decisamente elegante. Tooru rimase sorpreso. Potevano permetterselo, con ciò che la Nazionale dava loro, ma era davvero perfetto per loro due, quel locale. E soprattutto, i colori che ancora portavano nel cuore: era tutto su tonalità di bianco e verde acqua.
Durante la cena, Iwaizumi si allontanò un secondo, dando qualcosa in mano all’usciere e dicendogli qualcosa. Oikawa avrebbe scoperto tutto di li a poco.
Hajime aveva prenotato anche una stanza in hotel, e Oikawa non riuscì a trattenersi dal prenderlo in giro.
“Iwa-chaaaan, come siamo audaci. Un love hotel? Tu? Davvero?”
“Non è uno di quelli, baka! Adesso lo vedrai! “
Hajime aveva prenotato una stanza nello stesso edificio, un’elegante suite con letto matrimoniale, cosa che fece sogghignare Oikawa.
Ma il motivo era speciale. Avrebbero ricordato sempre quella data, il 24 dicembre.

 

 


Tooru si avvicinò al balcone della stanza per aprirlo e uscire sul terrazzo. Amava vedere le luci della città in festa e forse avrebbero fatto anche i fuochi artificiali. Non notò che sul terrazzo c’era un piccolo tavolino.
Hajime lo seguì poco dopo, cingendogli le spalle con un braccio, e Oikawa ne approfittò per poggiare la testa sulla spalla del compagno.
Fu lì che accadde.
Hajime si sentiva un perfetto stupido ad aver escogitato la cosa così, ma Matsukawa e Hanamaki lo avevano assecondato in quella assurda e un po’ sdolcinata idea che aveva avuto guardando uno stupido telefilm.
“Oikawa Tooru, dopo la laurea, vuoi sposarmi?”
Furono queste le parole che pronunciò, mostrando al fidanzato una bottiglia del vino più pregiato al cui collo vi era una catenina con un anello. Hajime la prese, sfilando l’anello, e prese le mani del compagno tra le sue, stringendole.
Tooru era incredulo, quasi tremava, e benchè delle piccole lacrime gli solcassero le guance, il suo sorriso era quello più bello e sincero che Hajime gli avesse mai visto.
Oikawa accettò e suggellarono tutto con un bacio.
“Iwa-chaaaan, non ti facevo così romantico. Ma di certo inginocchiarti e proporti non era proprio da te” ridacchiò mellifuo Oikawa, alla fine del bacio, cingendo il collo dell’altro.
“Stai zitto” borbottò Hajime Voleva fare le cose per bene e per quanto non gli andasse a genio, e ancora aveva voglia, a volte, di gettarlo in un bidone della spazzatura… ogni tanto non era male fare qualcosa che a quello stupido del suo, ormai, futuro consorte potesse piacere.
E di certo, inginocchiarsi a lui, nemmeno per sogno.
Oikawa stuzzicò Iwaizumi finchè, il mattino dopo, si ritrovarono tra lenzuola sgualcite arrotolate ai piedi, stretti l’uno all’altro, e nudi.
Quel giorno non l’avrebbero scordato, questo era certo.
Erano anime gemelle che si erano trovate, il destino li aveva uniti in eterno e nessuno, mortale o meno, avrebbe potuto separarli.
Oikawa era felice, ed elettrizzato all’idea del matrimonio. Ma avrebbero dovuto attendere ancora un po’.
Iwaizumi Hajime era la sua nuova famiglia, da sempre  e per sempre.

 




In un’altra zona della città, intanto…
“Matsukawa. Credi che Iwaizumi ci sia riuscito?”
“Mh chi lo sa, sai anche tu com’è fatto”
“Piuttosto com’è fatto Oikawa, non vorrei che avesse rovinato tutto”
Poco dopo il cellulare di Hanamaki trillò. Sullo schermo campeggiava a caratterli cubitali


Messaggio da: TrashKing
Makkiiiii Iwa-chan mi ha chiesto di sposarlo *3*  L’anello! L’anello! Ci sposeremo dopo la laurea!
Mi farai da testimone VEROOOOOO?????

 

Matsukawa scoppiò a ridere all’espressione del compagno.
“Direi che ce l’hanno fatta” commentò
“ Ci ha fregati”
“Lo sai che com’è fatto Oikawa”
“Già”
Gli ex giocatori della Seijo non potevano essere più felici di così. Prima sarebbe toccato a quella che, da anni, era la coppia sposata dell’Aoba Johsai, poi anche a loro.
Hanamaki lo pensò, sospirando con un mezzo sorriso e osservando con la coda dell’occhio l’anello che campeggiava al suo anulare sinistro.

 

 



 

 

Alla prossima IwaOi!
Seguite sempre la retta via!

   
 
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