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Autore: martaweasley    19/11/2017    1 recensioni
Sono Grace Tauril.
Sono una tassorosso.
Ero al terzo anno quando Harry Potter varcò le porte della sala grande ad Hogwarts.
E sempre in quell'anno iniziai a pensare che forse passare il mio tempo con i gemelli Weasley, soprattutto con Fred, non sarebbe stato così male.
---
Sono il simpatico Fred Weasley andiamo lo so che mi conosci!
Io e George abbiamo sempre detto che noi due non ci saremmo mai innamorati, ma quando ho visto gli occhi di Grace... uhm.. andiamo avanti!
Durante il nostro terzo anno qualcosa nella Tassorosso cambiò, sembrava far più caso a me.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred Weasley, George Weasley, Lee Jordan, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Consiglio di ascoltare una (o tutte) delle seguenti canzoni come accompagnamento dell'ultimo capitolo: 
Don't go -Rea Morris
Saturn - Sleeping at Last
Light - Sleeping at Last

27. Look Me Again

Maggio 1998

Era arrivato il momento di affrontare... Vo-Voldemort.
«Cavoli George la smetti di pestarmi i piedi?» Chiesi al rosso. 
«Scusa Grace, ma se tu non l'avessi notato questo tunnel è un po' stretto» 
«Smettetela di bisticciare voi due» ci zittì Fred. 
Iniziavo a vedere uno spiraglio di luce, eravamo quasi arrivati.
La prima a varcare il buco nella parete fu Ginny, seguita da Fred, George, me e Lee. 
«Aberforth è un filino seccato. Vorrebbe andare a dormire e il suo pub è diventato una stazione ferroviaria» annunciò Fred salutando con la mano tutti i presenti nella Stanza delle Necessità, che era cambiata dall'ultima volta che l'avevo vista. Era così bello essere tornata qui, Hogwarts, peccato che il motivo fosse per l'imminente battaglia. 
Poco dopo ci raggiunsero: Cho Chang, era stata la ragazza di Cedric, Charlie, Jane, Kate e Tod. Appena li vidi corsi ad abbracciarli, non li vedevo da così tanto tempo. Mi erano mancati moltissimo.
«Le tre streghe sono di nuovo insieme» disse Kate sorridendomi. 
«Lo sono sempre state! Anche se eravamo distanti» aggiunse Jane con le lacrime agli occhi. Ci staccammo dall'abbraccio e salutai Charlie, il ragazzo di Jane, e Tod, il fratello gemello di Kate. Solo in quel momento mi accorsi della mancanza di Kyle. Non lo vedevo da tanto, l'ultima volta che l'avevo sentito era divento preside nella scuola in cui insegnava. 
«Kate dov'è Kyle?» 
Lo sguardo della mia amica si rabbuiò in un lampo.
«Lui ha deciso di non prendere parte alla guerra» rispose con voce triste. Decisi di non fare altre domande vedendola triste, ci sarebbe stato altro per parlarne. 
«Allora qual è il piano, Harry?» Chiese George attirando la mia attenzione.
«Non c'è un piano» rispose guardandosi intorno, sembrava sorpreso dalla presenza di tanta gente, ma cosa si aspettava? Eravamo tutti disposti a combattere per salvare la scuola, gli amici e quello in cui credevamo, ma soprattutto volevamo fermare Voi-Sapete-Chi.
«Improvvisiamo, allora? Il mio piano preferito» dichiarò Fred con il suo solito ghigno meritandosi una gomitata da parte mia.
«Devi smetterla! Perché li hai richiamati tutti? È folle...» urlò Harry.
«Per combattere, no?» rispose un ragazzo dalla carnagione olivastra, che sapevo essere stato nella casata di Grifondoro, allo stesso anno di Harry Potter. 
Hermione mi salutò con la mano, ricambiai, poi lei si mise a confabulare con Harry e Ron. Dopo qualche minuto il prescelto si rigirò verso di noi.
«D'accordo!» disse ad alta voce per far si che tutti lo ascoltassero.
«Dobbiamo trovare una cosa... una cosa che ci aiuterà a sconfiggere Voi-Sapete-Chi. È a Hogwarts, ma non sappiamo dove. Forse apparteneva a Corvonero. Qualcuno ha sentito parlare di un oggetto del genere? Qualcuno ha mai visto qualcosa con il corvo inciso sopra, per esempio?» Chiese Harry cercando di essere chiaro senza entrare nel dettaglio. Avrei voluto essere di aiuto, ma non ne avevo la minima idea. A rispondere fu una amica di Ginny, l'avevo vista nei vari incontri dell'ES e al matrimonio di Bill e Fleur, si chiamava Luna. Quest'ultima ed Harry si incamminarono verso la sala comune di Corvonero. 
Nel frattempo ci raggiunsero altri amici, pronti a combattere: Angelina, Bill, Fleur, i signori Weasley, Lupin, Kingsley e altri tre ex giocatori della squadra di Quidditch di Grifondoro. 
Rimanemmo a parlare su come avremmo affrontato... Voldemort, se fosse stato necessario, quando il ragazzo sopravvissuto tornò.
«Harry, cosa succede?» Chiese Lupin correndogli incontro.
«Voldemort sta arrivando, stanno barricando la scuola... Piton è fuggito... cosa ci fate qui? Come avete fatto a saperlo?» 
«Abbiamo mandato dei messaggi al resto dell'esercito di Silente, non potevano perdersi il divertimento» spiegò Fred. 
«Cosa si fa Harry?» Domandò George curioso e agitato.
«Appuntamento in sala grande per organizzarsi, si combatte»
Tutti si precipitarono verso le scale per dirigersi al luogo dell'incontro, la famiglia Weasley era rimasta indietro perché Molly e Arthur stavano litigando con Ginny, non volevano che lei combattesse.
«Grace andiamo?» mi chiese Jane porgendomi la mano. Guardai Fred non sapendo cosa fare. 
«Vai pure, ti raggiungo io» 
Dopodiché mi baciò la fronte.

——-

Eravamo in Sala Grande seduti sul pavimento freddo di pietra.
«Grace quando sarà tutto finito, se ci dovessimo separare ci rivediamo qui. Ho una sorpresa per te» 
«Fred lo sai che non sopporto quando mi dicono che c'è una sorpresa! Ora sono troppo curiosa» mi lamentai sorridendo, stringevo forte la sua mano nella mia, non volevo ammetterlo, ma avevo paura. Mancava poco a mezzanotte, tra poco sarebbe iniziata la battaglia.
«Lo so, per questo te l'ho detto» disse divertito. 
«Manca solo mezz'ora mezzanotte, dobbiamo agire in fretta! Gli insegnanti di Hogwarts e l'Ordine della Fenice hanno concordato un piano. I professori Vitious, Sprite e McGrannit condurranno i gruppi di combattenti in cima alle tre torri più alte. Nel frattempo Remus, Arthur ed io guideremo altri gruppi all'esterno. Ci vorrà qualcuno che organizzi la difesa dei passaggi che conducono nella scuola...» gridò Kingsley forte e chiaro. 
Tutte le persone che aveva chiamato annuirono e iniziarono a dirigersi alle loro posizioni.
«Bé... è il lavoro ideale per noi» intervenì Fred, indicando lui e George, mentre si alza da dove ci eravamo seduti. 
«Grace sta attenta, mi raccomando. Ci rivediamo qui per la tua sorpresa. Ti amo» disse prima di baciarmi come non aveva mai fatto prima. Mi stava trasmettendo tutti i suoi sentimenti, tutto il suo amore, ma c'era anche paura, lo sentivo. Quando ci staccammo le nostre fronti rimasero appoggiate l'una contro l'altra. Non eravamo pronti a separarci, ma dovevamo farlo.
«Ti amo anch'io, per favore stai attento, niente gesti eroici» gli risposi tenendo stratta la sua mano. 
Quando Fred la lasciò avvertii una strana sensazione sul petto, non ero più abituata a stare lontana da lui.
Mi avvicinai a Jane, Charlie, Kate e Tod noi avremmo combattuto all'ingresso.

——-

«Non ha niente a che fare con Difesa Contro le Arti Oscure!» gridò Kate mentre lanciava incantesimi ad una Mangiamorte.
«Già» le rispose il gemello. 
Non c'era un attimo di pausa. Continuavo a lanciare incantesimi a destra e a sinistra, quando sentii qualcuno urlare. 
«Jane!» gridò Charlie, con la coda dell'occhio vidi la mia migliore amica a terra, qualcuno le aveva ferito la gamba e non riusciva a rialzarsi, la bacchetta era caduta lontano da lei. Charlie cercava di raggiungerla, ma i Mangiamorte non glielo permettevano. 
All'improvviso vidi entrare in Sala Grande Greyback che vedendo la bionda a terra si leccò le labbra. 
No. Brutto ammasso di pulci non pensarci nemmeno. 
Riuscii a schiantare il mago con cui stavo lottando per poi girarmi contro il lupo mannaro e colpirlo con tutte le fatture che mi venivano in mente. Tuttavia questo non si fermava, anzi sembrava che non gli facessi nulla. Kate mi aiutò ed insieme, per fortuna, riuscimmo ad allontanarlo e ad avvicinarci alla nostra amica per assicurarci che stesse bene. Jane era svenuta, perdeva sangue dalla fronte sulla quale aveva un piccolo taglio. 
In quel momento mi accorsi di perdere sangue dalla spalla, iniziai anche ad avvertire il dolore. Tuttavia non ci pensai più di tanto e tornai a combattere stando davanti a Jane per proteggerla finché non si sarebbe ripresa.

——

Ci sono momenti che ti cambiano. 
Un singolo momento può cambiarti, in meglio o in peggio. 
Tutto succede in pochi secondi. 
Un momento, un secondo, ed ecco che cambi.
Vedere la tua seconda casa distrutta, è uno di quei momenti.
Hogwarts non era più come prima. Non era più grande e possente. Era solo un ammasso di macerie. 
Era tutto distrutto. Era scesa la notte, tutti rientravano nel castello.
Voldemort si era ritirato nella foresta proibita ed aspettava Harry Potter. 
Non era ancora finita, ma in quel momento non mi importava nulla, volevo solo riabbracciare Fred. 
L'ultimo combattimento mi aveva portato all'esterno della scuola quindi corsi il più velocemente possibile nella Sala Grande.

Entrando rimasi scioccata da ciò che vidi. Trovai tanti corpi stesi a terra, privi di vita, alcuni ricoperti con un telo bianco.
Durante il mio percorso vidii Remus con al suo fianco Tonks, che a quanto pare l'aveva raggiunto in battaglia, lasciando loro figlio a casa.
Erano distesi a terra, privi di vita. Gli occhi mi si riempirono di lacrime, come era possibile?
Remus Lupin, il miglior professore di difesa contro le arti oscure che abbia mai avuto, un amico, era lì disteso a terra con gli occhi chiusi. Tonks pure, aveva raggiunto Remus nell'aldilà. 
Erano insieme, ma non erano più con noi. 
Le lacrime iniziarono a scendermi lungo le guance. 
Questi sono gli attimi che cambiano la vita. 
Sono momenti che ti svuotano dentro. 
Come può la vita finire così? Come può la Morte portare via le persone con tanta facilità? 
Com'è possibile?
Mi voltai e vidi Tod con la testa appoggiata alla spalla della sorella. Mi avvicinai a loro, per assicurarmi che stessero bene.
«Tutto apposto?» 
«Tod ha un braccio rotto, io sto bene... Jane? Non era con te?» chiese Kate notando che la ragazza bionda non era al mio fianco.
«Si, sta meglio, però non riesce a camminare. Ora è lì con Charlie» indicai i due ragazzi che erano abbracciati, poco distanti da noi.
«Meno male che stanno bene» sussurrò Tod guardandoli.
«Ora vado a cercare Fred, ha una sorpresa per me» dissi sorridendo. 
«Allora vai dal tuo Grifondoro» 
Continuai a camminare per la Sala Grande cercando tra le persone una testa rossa. Ne trovai un po', di teste rosse, più avanti. 
Mi avvicinai a loro con un gran sorriso sulle labbra. Avevo la spalla che martellava a causa di una ferita, ma ignorai il dolore. 
Ero troppo agitata, dovevo rivedere Fred.
Quando arrivai vicino a loro sentii dei singhiozzi. Stavano piangendo, perché?
Poi capii... 
Quel momento. 
Quei pochi secondi bastarono a farmi crollare. Cambiarono tutto. 
Quei secondi furono i più devastanti fra tutti i secondi.
La famiglia Weasley era riunita davanti ad un corpo. 
Tutti piangevano.
Sentii una stretta al cuore. Soprattutto quando realizzai chi era il ragazzo privo di vita steso a terra. 
In quel momento sentii il mio cuore rompersi in mille pezzi. 
Mi lasciai cadere a terra in un gridò silenzioso, le lacrime che già scendevano lungo le mie guance.
No. No. No, ti prego. Tu no. 
Avevi detto che saresti stato attento, che non mi avresti lasciato.
Mi avvicinai al corpo per assicurarmi che fosse davvero lui. 
«F-Fred.. ti prego... g-guardami... g-guardami» mormoravo con voce rauca. Le lacrime mi appannavano la vista, ma il volto di Fred, del mio Fred era vivido nella mia mente. 
Sorrideva, mi sorrideva con il suo solito ghigno.

«Cerchi guerra?»
«No, non cerco guerra, ma per favore se mi colpisci in faccia chiedimi scusa dopo»
«Perché dovrei? È divertente. È un gioco. Sorridi un po' se no come fai a goderti la vita?... Hai sentito Georgie? La ragazzina non si è divertita»  

Fred. Non puoi andartene, non puoi lasciarmi sola.

"Buon Natale Tassorosso 
Divertiti mi raccomando!"

No. Non lo accetto. Non tu.
I ricordi di Fred stavano invadendo la mia mente uno dopo l'altro. Era come se mille lame mi stessero trafiggendo contemporaneamente.

«Buon compleanno Tassorosso» 
«G-Grazie» risposi imbarazzata.
«Che ci fai qui?» 
«Io passavo da queste parti... sarà meglio che vada»
«No... ecco vorresti entrare?»

 

«Ma dico sei impazzito! Mi hai fatto spaventare un sacco!»
«Scusami Tassorosso e comunque avevi detto che non ti saresti arrabbiata» «Era necessario Fred? Prendermi così all'improvviso?»
«Calmati! Ti volevo solo dire di stare attenta»

«Riesci a capire se sono Fred o George?» 
«Si certo, George» 
«Sei una delle poche, a volte anche Lee ci confonde. Come fai a distinguerci?» 
Cosa gli dovevo dire?
«Cos'è quello sguardo perso Grace? Come fai ad essere sicura che io sia George?»
« Ecco... Non siete del tutto uguali nell'aspetto»
«Tutto qui? Non vedi nient'altro di diverso tra me Fred?»

Certo che vedevo qualcosa di diverso. 
«Fred tu e-eri, t-tu sei e s-sarai per sempre l'amore della mia vita. 
T-Ti prego, apri gli occhi» gli sussurrai trai singhiozzi.

«Si sto bene e tu? E George?»
«Sì tutto bene, lui sta già dormendo, ma io volevo assicurarmi che tu stessi bene prima di dormire»
Era preoccupato per me. Eravamo tutti nella Sala Grande a dormire per via dell'assassino in libertà. 
«Grazie per esserti preoccupato, sono più tranquilla ora con te vicino»

«Grace?»
«Si?»
«Cosa faresti se ti dicessi che mi piaci?»

Non riuscivo a smettere di piangere ed urlare. Non vedevo niente a causa delle lacrime. Non sentivo nulla perché il rumore dei miei singhiozzi era più forte.

«Tu mi piaci Grace, fin dal primo momento in cui ti ho vista»
«Davvero?»
«Te lo giuro solennemente»

«Perché ridi?»
«Mi fai ridere tu»
«Ah così ti faccio ridere Grifondoro?»
«Si» 

«Vuoi venire al ballo con me?» 
«Sai Fred... pensavo non me l'avresti più chiesto...»
«Dimmi che nessun altro ti ha invitata»
Annuisco. 
«Sì, mi hanno invitato due ragazzi di un anno più grande, amici di Cedric, ma io ho rifiutato. Idiota pensavi davvero che avrei accettato l'invito di qualcun altro se sono rimasta qui per venire con te?»

Mentre balliamo nella sala grande ci ritroviamo sotto al vischio, Fred mi da un leggero bacio. 
«Cos'è Weasley Ti vergogni?»
«Ti piacerebbe Tauril»

«Sei davvero bellissima quando ridi... e anche quando arrossisci. 
Cos'è ti ho tolto le parole di bocca?»
«Ti amo Fred... 
ora chi ha tolto le parole di bocca a chi?» 
«Ti amo anch'io Grace»

Proprio perché ci amiamo non possiamo stare separati.

«Fred»
«Si?»
«Promettimi che staremo insieme, soprattutto ora, che la fuori c'è Tu-Sai-Chi»
«Non ti preoccupare ti proteggerò sempre»

«Ti amo Grace Tauril, mia Tassorosso»
«Ti amo Fred Weasley, mio Grifondoro, sarà così per sempre»

«...Il vestito è troppo scollato» 
«Ma se è coperto lo scollo» 
«Con del pizzo trasparente»
«Fred me l'hai regalato tu il vestito... Forse intendi dire che non mi sta bene...»
«No, no non ti sta male»

«Grace sta attenta, ci vediamo qui per la tua sorpresa. Ti amo»

Le lacrime continuavano a scendere non avevano intenzione di fermarsi.
«Fred... guardami come solo tu puoi... g-guardami ancora una volta... F-Fred ti prego guardami ancora» gli urlai contro tenendo il suo volto tra le mie mani. 
Sorrideva. Fred aveva quel suo solito ghigno sul volto.
Brutto idiota perché sorridi? Non capisci che io non lo farò più. 
Continuai ad implorarlo di svegliarsi, ma lui non apriva gli occhi. 
Mi avvicinai al corpo e lo abbracciai rimasi lì a stringerlo tra le mie braccia con la speranza che si svegliasse che mi dicesse ancora ti amo, che mi chiamasse ancora per nome,
che mi abbracciasse ancora, 
Che mi accarezzasse ancora i capelli. 
Vorrei sentirlo ridere perché la sua risata colorava la mia giornata. 
Vorrei che mi portasse ancora sotto il grande albero vicino alla Tana per fare un pic-nic. Oppure vorrei riandare sotto l'albero dai fiori bianchi, al limitare della foresta proibita, dove avevamo passato dei stupendi momenti. 
Vorrei sentire ancora le sue mani stringere le mie.
Vorrei sentire la sua voce, la sua bella e calda voce.
Vorrei sentire le sue labbra sulle mie. 
«F-Fred ti amo» dissi baciandolo un' ultima volta.
«E sarà per sempre» aggiunsi dopo. 
Alzai leggermente la testa di fronte a me, accasciato a terra stringendo la mano di Fred, c'era George che piangeva forte quanto me.
Mi avvicinai a lui e lo abbraccia rimanemmo lì abbracciati per un po' ognuno a piangere sulle spalle dell'altro. 
«G-George m-mi dispiace» mormorai trai singhiozzi.
«A-Anche a-a me Grace»
Mi ricordo che una volta dissi "Non c'è Fred senza George e non c'è George senza Fred" era vero, ma ora aggiungerei anche: "Non c'è Grace senza Fred".
George aveva perso suo il suo compagno di scherzi, il suo collega, il suo migliore amico, il suo fratello gemello.
Io avevo perso l'amore della mia vita, colui che con una solo sguardo mi faceva sentire bellissima. Colui che riusciva a far diventare una mia giornata triste in una felice. Colui che mi faceva sentire viva. 
Entrambi avevamo perso una parte di noi.
«Lui resterà sempre con noi» mormorò George staccandosi dall'abbraccio per guardarmi negli occhi. Poi si alzò asciugandosi le lacrime con la mano che della felpa e mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi da terra. La battaglia non era ancora finita, avrei continuato a combattere, al fianco di George, per Fred.






 

Non odiatemi please. 
Lo so, far morire Fred è stato orribile, ma io volevo scrivere una storia che fosse il più possibile congruente ai libro...
è
 stato difficile per me scrivere della sua morte.
Il capitolo inizialmente era molto più lungo, ma ho tolte delle cose che ho preferito aggiungere all'epilogo,
sì ci sarà un epilogo. 

Spero che nonostante la morte di Fred questo capitolo e la storia vi siano piaciuti.
Fatemi sapere quello che pensate.

Grazie ancora per aver letto fino a qui♥

Detto questo vi saluto,
Kiss and hugs
||MartaWeasley||

P.S. La sorpresa che Fred aveva per Grace si scoprirà nell'epilogo.
P.P.S. L'epilogo l'ho gia scritto, devo solo fare qualche aggiustamento, se riesco lo pubblico domani.

   
 
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