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Autore: Sticcio    19/11/2017    2 recensioni
STORIA INTERATTIVA (ISCRIZIONI CHIUSE!)
Hogwarts è tornata con nuovi misteri, nuove avventure e nuovi personaggi come Samuel Baston, un ragazzo di 15 anni emarginato attorno al quale girano strane voci....
Dicono che sia maledetto
Ma quest'anno cambierà tutto.
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Capitolo 25
Giù la maschera
 
Il vero attore è colui che fa credere al pubblico
di essere un personaggio vero.
 
Daniel aveva osservato quella tela fino all’esaurimento nervoso, l’aveva studiata fin nei più minimi dettagli, aveva provato a cercare sui libri di psicologia babbana cosa significasse quando un persone disegna cose strane. Daniel era nato così: sua sorella gli aveva insegnato, quando era piccolo, a dipingere, per Daniel ormai era diventato un gesto meccanico. Prendeva la tavola dei colori in mano e inviava a dipingere, spesso raffigurava paesaggi di campagna, i capelli ribelli della sorellina, gli occhi grossi e verdi di Beth (quel dipinto era sparito di recente, Daniel sospettava che Anne lo avesse dato a quello scalmanato di Tom) oppure il mare in tempesta, il panorama che si poteva vedere dalla torre d’astronomia o, una volta, persino la sagoma della sua compagna di classe dai capelli lilla. Altre volte però, come se entrasse in trance, Daniel non si accorgeva di ciò che disegnava e, anche a fine dell’opera, non riusciva a capire il motivo per il quale disegnasse tali soggetti; col tempo aveva scoperto che erano una sorta di messaggi premonitori, che raffiguravano scena del futuro o indizi importanti ai quali stare attenti, come quando aveva disegnato la tavola alzata di un pavimento e il giorno dopo era rovinosamente caduto a terra davanti a tutta la classe a causa della sopracitata tavola.
Ma quella volta era diverso: non aveva mai disegnato una persona in modo così dettagliato, doveva averci passato sopra interi giorni senza accorgersi: l’uomo aveva circa una trentina di anni, bello, con capelli biondi che cadevano disordinati sul volto sul quale svettava una profonda cicatrice – E’ lui il Mangiamorte- spiegò ai ragazzi quando li vide entrare accompagnati da Tom – Ma..assomoglia al professor Sunblade- disse incredula Violet – Esatto, ma non è lui. Vedete ci sono alcune differenze col professore, ad esempio la cicatrice, vedete?- mostrò meglio il quadro – Questo cosa vuol dire?-
-Che il professore sa qualcosa che noi non sappiamo- dedusse Will ringhiando appena.
 
L’uomo rimase impassibile all’arrivo dei ragazzi nel suo studiò, come se se lo aspettasse – Professor Sunblade come ha potuto fare questo ad un suo allievo? Noi ci fidavamo di lei!- sbraitò Violet puntando il dito contro il professore, la ragazzina stava per saltare addosso all’uomo, meno male che Tom aveva avuto i riflessi pronti – Non sappiamo se effettivamente ha fatto qualcosa a Samuel!- le ricordò Daniel – Ma di sicuro un uomo a lui incredibilmente simile è un Mangiamorte!-
Will era rimasto in infermeria accanto a Federica, di Nicole ancora nessuna traccia e Daniel, Tom, Victor e Violet da soli facevano ben poco. Victor teneva gli occhi fissi sull’insegnante, vuoti senza alcun tipo di espressione: aveva sempre ammirato il professore di Difesa contro le Arti oscure, sapere che forse era lui il responsabile della scomparsa del suo migliore amico lo stava distruggendo lentamente. Anche Sunblade pareva sciupato, spento, del tutto diverso dal bellissimo uomo che li aveva accolto all’inizio del loro secondo anno, quando era riuscito ad ottenere la cattedra.
-Se solo potesse raccontarci cosa stia realmente succedendo professore- provò Daniel, cercò di utilizzare una voce dolce, gentile, per nulla accusatoria, come faceva Beth per consolarlo quando sua madre la accusava di avergli rovinato la vita; l’uomo chiuse gli occhi e prese un grosso respiro.
-Come ho già detto alla professoressa MacGrannit non ho mai voluto fare del male a nessuno, purtroppo quest’anno è successa una cosa, non ho potuto rifiutarmi. Quando ci fu la Guerra contro il Signore Oscuro era il mio ultimo anno e avevo un fratello gemello, Cris, che…- prese un secondo respiro – Che divenne un Mangiamorte senza che nessuno lo scoprisse fino alla battaglia nella scuola, io ero lì, presente, vedevo i miei amici essere uccisi ed ero preso da una furia folle. Non mi resi conto di essere di fronte al mio stesso fratello, combattei come una furia, stavo vincendo ma poi lui si tolse il cappuccio- si fermò un attimo, Victor aveva i pugni serrati, combattere con il proprio fratello, con il proprio gemello!
-Non lo ha ucciso!- dedusse Violet, Daniel scosse il capo –No.. lei lo ha…-
-Lui mi stava sorridendo, freddo, come per sfidarmi, sapeva che non lo avrei mai ucciso. Invece…ho alzato la bacchetta e l’ho puntata contro di lui. Pensavo di averlo ucciso, anche se non con una Avada Kedrava, a causa delle sue gravi ferite, invece non fu così. Vissi anni soffrendo per il mio gesto e poi, l’anno scorso, mio fratello è ricomparso, mi ha raccontato di come ha vissuto, al limite di un animale, studiando libri antichi e scoprendo dell’esistenza di creature in grado di leggere e controllare l’anima delle persone, creature in grado di far paura perfino a Colui che non dev’essere nominato, se usate correttamente, con uno di quelli al suo servizio avrebbe potuto rifarsi e, in seguito, anche diventare capo del ministero. Mi disse che aveva trovato uno degli ultimi esemplari proprio in questa scuola e che se lo avessi aiutato a prenderlo nessun altro studente ne avrebbe sofferto. Avvertii subito la preside, mi disse di stare al suo gioco, non mi fu difficile- Daniel ingoiò a vuoto – Non gli avrebbe mai permesso di prendere Sammy vero?- chiese Victor, l’uomo scosse il capo – Purtroppo le cose ci sono sfuggite di mano, il giovane Baston si è rivelato più potente di quanto avessimo creduto e ha iniziato ad accorgersi di mio fratello, poi vi siete aggiunti voi- Violet abbassò il capo – Finiranno mai i Mangiamorte?- sussurrò – Mio padre fu ucciso da uno di loro, davanti ai miei stessi occhi, senza che potessi fare nulla e poi cercò di fare lo stesso con me- si toccò appena il collo – Non so che fine ha fatto lui, so solo che ogni volta che ci dicono che ormai il peggio è passato arriva una nuova minaccia, possibile che non possiamo vivere come dei ragazzi normali?- le lacrime minacciavano fortemente di uscire, il professor Sunblade le posò una mano sulla spalla – L’Oscuro Signore ha rovinato entrambe le nostre famiglie, mi dispiace tanto- Violet si asciugò velocemente una lacrima dal volto – Dove si trova ora Sammy?- chiese Victor distogliendo l’attenzione del professore da Violet – E’ nella foresta, dove gli studenti non osano avvicinarsi, Cris ha disseminato la zona di incantesimi di sangue-
-Di che?- chiese Tom – Incantesimi di sangue: sono incantesimi di protezione che possono essere oltrepassati solo da una persona che ha il tuo stesso sangue- spiegò paziente il professore – Si fida solo di me. E anche su questo, in realtà, ho alcuni dubbi-
-Bene allora lei ci accompagnerà!- sbottò Victor alzandosi dalla sedia sulla quale si era abbandonato – Andremo a liberarlo!-
-Non posso permettervelo!- disse il professore – Non può impedircelo-
 
Nicole andò a sbattere direttamente addosso ad un Victor che andava come una furia verso la torre di astronomia – Ehy mezzosangue! Stai attento-
-Non rompere Nicole, non è aria!- la ragazza fece un verso di scherno – Senti ragazzino, non pensare di essere l’unico a tenere a quel ragazzo! Sarà anche il tuo grande amore segreto ma ricorda che quasi tutti gli devono qualcosa: ha salvato la vita ad Alexander, è grazie a lui se ora sono fidanzata con quell’idiota!- Victor rimase un attimo in silenzio – Non..non lo sapevo. Non ci ho pensato- la ragazza sbuffò irritata – Sai anche pensare? Comunque quell’idiota di Nott non ci darà una mano!-
-COSA?! Perché non vuole? Perché? È anche un suo amico, dovrebbe volerci aiutare- Nicole sospirò, sembrava stanza, eppure riusciva ad emanare grazia e contegno da ogni poro – All’inizio anch’io ero furibonda, ma poi ci ho riflettuto ed ho capito! Glielo ha chiesto Baston, Samuel intendo, è stato lui a voler tutto questo. Non vuole che ci mettiamo nei guai, pensa di riuscire a cavarsela da solo ed è per questo che ha chiesto ad Alexander di non intervenire, di non aiutarci. Quel farabutto! Sai cosa penso che voglia fare contro quel Mangiamorte? Ciò che non è riuscito a completare in biblioteca- Victor scosse la testa – No! Samuel non è un assassino-
-Forse, ma forse pur di liberarsi sarebbe pronto a sbranare quel tipo- il biondo sgranò gli occhi: che Sammy avesse chiesto ad Alex di ostacolarli era più che normale, probabilmente pensava di potersi liberare da solo, e per farlo avrebbe dovuto imprigionare l’uomo o..ucciderlo!
-No dobbiamo bloccarlo, lui non è un mostro, non è fatto per fare del male, è buono- la ragazza alzò gli occhi al cielo – E come pensi di bloccarlo? Non sappiamo dove si trova e non abbiamo un suo oggetto che possa condurci da lui- Victor puntò gli occhi in basso arrabbiato, possibile che Sammy non gli avesse lasciato nulla?
Si mise una mano in tasca iniziando a fare avanti e indietro per il corridoio, la sua mano andò a toccare un oggetto freddo e liscio, Victor estrasse dalla tasca l’oggetto: era la bussola! La bussola che rintracciava le creature magiche, la bussola che gli aveva regalato Samuel.
-Io ho un oggetto che gli appartiene!- esclamò iniziando a correre – Nicole chiama gli altri! Dì loro di trovarsi tra un’ora alla torre di astronomia!- e corse via lasciando li la ragazza che, in tutta risposta, urlò – Mi hai forse scambiata per il tuo gufo?-
 
La torre d’astronomia era deserta, proprio come Victor aveva immaginato, davanti a lui vi erano Nicole, Violet, Tom, Daniel, Will e Federica che, appena dimessa dall’ infermeria, ora se ne stava appoggiata al suo ragazzo che la guardava non del tutto convinto, difatti il Tassorosso avrebbe voluto che la sua fidanzata si fosse fermata a scuola, ma Federica lo aveva guardato come a dire “Io vengo con voi e la questione finisce qui”, a nulla erano valse le insistenze del ragazzo, la Serpeverde era stata irremovibile.
-Il professor Sunblade ci aspetta all’ingresso della foresta, non può rivelarci dove si trova il nascondiglio esatto del fratello, perché Cris lo sposta di continuo, non so come, per questo utilizzeremo la bussola che mi regalato Sammy- non appena ebbe finito il suo discorso abbassò il capo imbarazzato – Be…sempre se va bene a tutti, ovvio!- Daniel soffocò una risata – Va bene per quanto riguarda l’andata, ma che mi dici di quando saremo lì? Non so voi, ma non mi pare di aver fatto un ottimo lavoro in biblioteca- disse mordendosi il labbro - Il professor Sunblade terrà occupato il fratello, per quanto riguarda noi..bè noi ci occuperemo di Sammy- spiegò Violet – Mi sembra buono, ciononostante ritengo sia opportuno prendere delle precauzioni: a casa mia Beth conserva una fiala con una pozione che è in grado di bloccare i poteri magici dei maghi e delle streghe per un lungo tempo- il silenzio cadde nella stanza – Come mai..come mai hai un incantesimo del genere?- chiese Violet, privare un mago dei propri poteri..era come privare un uomo di quello che è, del suo essere, era una cosa barbara – Mia madre…- il Corvonero strinse i pugni – Mia madre la creò quando ero un bambino, pensava che sarebbe riuscita ad annullare i miei poteri per sempre- Daniel rabbrividì al ricordare quando sua sorella aveva nascosto la fiala, stanca dei continui tentativi della madre di riconquistare quell’idiota del marito – Daniel…ma è orrendo- disse Violet, il Corvonero sembrò risvegliarsi – Bè sì, ma ora potrebbe tornarci utile, anche se è disumano potrebbe accadere di doverlo bloccare in qualche modo, e questa è l’unica soluzione sicura al cento per cento- spiegò, poi prese un grosso sospiro – Quindi, dato che solo i ragazzi del settimo possono trasportarsi fino a là velocemente, io.. chiederei a Tom di andare a casa mia a prendere la pozione- il Tassorosso iniziò letteralmente a brillare di luce propria – Non temere Daniel, ci penso io, farò tutto in un batter d’occhio e non guarderò neppure troppo la tua bellissima sorella..cioè forse un pochino..-
-TOM!- gridarono tutti per riportare il ragazzo alla realtà – Sì sì ho capito, vado e torno eh!- e in batter di ciglia era già sparito – Già me ne pento- ringhiò Daniel – Bene, ora andiamo non abbiamo più molto tempo-
-Io direi che non ne avete proprio- i ragazzi si girarono, davanti a loro c’era Alexander Nott, la bacchetta alla mano e lo sguardo duro – Nott, per favore, noi possiamo aiutarlo!- cercò di dire Victor ma fu zittito da un’occhiataccia del maggiore – Ma non capite che Sammy non vuole che vi facciate del male? Si è praticamente lasciato catturare per voi!- ai volti interrogativi Alexander rispose con tono seccato – Era sulla scopa, in cielo, dove nessuno poteva vederlo, pensate davvero che se solo avesse voluto non sarebbe scappato? Samuel sapeva benissimo che stava andando incontro ad una trappola ma aveva paura per voi e quindi ha abbassato la guardia- Daniel non si stupì più di tanto, lo aveva già messo in conto – Ora io non vi lascerò mettervi nei guai per fare qualcosa che lui neanche vuole- la sua voce era ferma ma la mano tremava, evidentemente Alexander non aveva alcuna voglia di impedir loro di mettere in atto il piano, semplicemente stava solo esaudendo un
desiderio di Sammy – Alex, ascoltami!- Nicole si parò davanti al suo ragazzo, gli sguardi di entrambi mandavano scintille – Sappiamo entrambi in che modo Samuel pensa di risolvere la situazione  e sappiamo entrambi che lo segnerebbe a vita, non possiamo permetterglielo. So che stai facendo solo ciò che lui ti ha chiesto ma ti prego, Alex, ti prego di ascoltarmi e di lasciarci andare- la ragazza, titubante, fece un passo avanti, per la prima volta appariva insicura, spaventata, stava pur sempre affrontando l’uomo che amava – Nicky, so benissimo che quello che dici è sacrosanto ma so anche che vi state cacciando nei guai, e lui non vi ha programmati! Ora, se io vi blocco adesso, Sammy si libererà, se io invece vi lasciassi andare sicuramente mettereste voi e lui nei guai, ma evitereste che lui ammazzasse qualcuno- Nicole guardò Alex, lui rispose allo sguardo della ragazza, Federica poteva leggere chiaramente la discussione tacita che stava avvenendo tra i due, alla fine Alexander abbassò la bacchetta – I professori saranno qui a momenti, Will, Fede, Nicky state attenti quando trasportate i ragazzi. Per molti è la loro prima volta- poi guardò la sua ragazza – Falli tornare tutti, e torna anche tu!-
 
Samuel guardava con attenzione la gabbia dentro la quale era stato rinchiuso: si trovava nella foresta, era rinchiuso in una sorta di campo di forza, davanti a lui c’era un fuocherello appena accesso, appena fuori dalla “bolla di forza” vi era qualcosa che si muoveva velocemente, qualcosa d’oscuro e con sembianze umane: Dissennatori. Erano almeno una ventina, orrendi si contorcevano tra loro e percorrevano tutto il confine del campo di forza.
-Sei confuso vero? Vuoi sapere come ho fatto a tenerli tutti qui?- gli occhi azzurri del ragazzo saettarono verso un uomo seduto vicino alla gabbia, era proprio come lo aveva immaginato: identico al suo professore ma con occhi di ghiaccio e volto sfregiato da una cicatrice – E’ perché sei un Mangiamorte vero?- l’uomo ridacchiò – Sei davvero intelligente come mi ha detto mio fratello, forse un po’ sprecato per i Grifondoro, il blu dei Corvonero ti avrebbe donato- l’uomo mostrò il Marchio nero sul braccio – Basta mostrarlo e diventano obbedienti come cagnolini, certo ho prima dovuto terrorizzarli con il mio Patronus, ma tu lo conosci già vero?- Samuel cercò di nascondere i brividi di paura, il suo patronus lo aveva tormentato per giorni interi, urlava più di qualunque altro – Sai Samuel, ho atteso a lungo questo momento, volevo conoscerti. Ero a scuola col tuo perfetto padre, chi avrebbe mai pensato che avesse avuto un figlio tanto imperfetto? Certo, era un tale idiota-
-Mio padre non è un’idiota!- ringhiò il ragazzo stringendo le mani attorno alle sbarre – Come preferisci, comunque i tuoi amici arriveranno a momenti, per fortuna solo mio fratello può superare questa protezione- Samuel sorrise malefico – E non temi che possa tradirti?- l’uomo rise – Oh, che cattivo ragazzo! Come si vede che sei figlio unico. Ma anche ammettendo che tu abbia ragione ho lasciato i nostri amici Dissennatori a badare a loro-
-Loro non verranno!- ringhiò Samuel – E invece lo faranno, e se anche dovessero salvarsi, bé allora ci sarai tu- Samuel assottigliò lo sguardo, i denti ormai zanne – Non ti aiuterò mai, non importa quanto tu usi la maledizione Cruciatus su di me- l’uomo scoppiò a ridere – Samuel Baston, mi credi davvero così banale? So che una semplice maledizione Cruciatus non potrebbe fare nulla. Ma io ti ho studiato per tanto tempo, ti ho cercato nei più nascosti angoli del pianeta e so che c’è solo una cosa che ti fa impazzire- dalla sua bacchetta si sprigionò una luce azzurra, un falco pellegrino volò alto nel cielo, Samuel iniziò a urlare coprendosi inutilmente le orecchie – I tuoi amici verranno, combatteranno contro i Dissennatori e saranno proprio loro a torturarti e così ti renderanno talmente folle da eseguire solo i miei ordini!-
 
Più crudele della morte è la vita.
 
Angolino dell’autrice che sta per essere fucilata
In mia discolpa è stato un mese atroce e davvero davvero lungo. Comunque eccomi qui, dopo aver superato uno sgraditissimo blocco dell’autrice, una sessione di verifiche da far paura e incidenti familiari. So che molti vorranno uccidermi per questo capitolo/tortura medievale ma vi posso assicurare che le cose possono davvero peggiorare ancora di molto (Volevi dire che miglioreranno) sì certo, alla fine forse.
Grazie comunque per l’attesa
 
Curiosità:Il patronus della mamma di Samuel era un gatto, quello dello zio era un drago. Il gatto di Samuel, Shadow, era della mamma di Samuel. 
   
 
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