Anime & Manga > BeyBlade
Segui la storia  |       
Autore: Kseniya    22/11/2017    7 recensioni
[...]Il suo sguardo scivolò sulle mani di Julia.
Il tempo si fermò.
Avvertì i primi ed inconfondibili sintomi dell'infarto.
No, un momento... era troppo giovane per un attacco di cuore.
O forse no. Diamine, che importanza aveva?
SpecialGuests: Kai Hiwatari - Mao Cheng.
Genere: Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boris, Julia Fernandez, Yuri
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

~ . LE CINQUE FASI DI UNA GRAVIDANZA . ~


2.
Fase uno: Confidarsi con gli amici è d'obbligo.

 



Image and video hosting by TinyPic



Yuri s'impose di calmarsi, di placare i nervi balzati fuori da ogni controllo e di darsi un contegno. Il suo famigerato autocontrollo era andato a farsi benedire, letteralmente. Si rinfrescò il viso con dell'acqua fredda, per poi sedersi sul bordo della vasca dondolandosi avanti ed indietro nervosamente. Si rifiutò categoricamente di cominciare a mangiarsi le unghie, sebbene l'idea lo appagasse quanto l'infrenabile voglia di ubriacarsi come mai aveva fatto in vita sua. D'altro canto detestava quelle persone che non provavano neanche il minimo di vergogna nell'esibire con disinvoltura le unghie ridotte ad uno strato sottile di pelle – magari toccandoti il viso o sfiorandoti le mani dopo essersi mangiucchiati le dita cospargendole di saliva e residui di cibo rimasti incastrati tra i denti.
Yuri scosse la testa, sconvolto: per quale assurda ragione si stava arrovellando il cervello pensando alle unghie? Intuì di essere sull'orlo della pazzia, rassegnandosi ad un'aspettativa di vita trascorsa tra manicomi e camice di forza.
Si schiaffeggiò il viso, cercando di rinvenire da quello stato catatonico (ed imbarazzante) nel quale era piombato senza ritegno. Stentò a credere ai suoi occhi: lui, il freddo e temuto Yuri Ivanov, gettato allo sbaraglio di una gravidanza.
Si convinse che, volente o nolente, avrebbe dovuto affrontare il discorso con Julia.
Così, ricomponendosi, uscì dal bagno: la madrilena era seduta sul divano con il telefono tenuto fermo tra la spalla e l'orecchio. Sfogliava una rivista comprata quella mattina, chiacchierando in spagnolo. Il russo tirò un sospiro di sollievo: probabilmente stava dando la lieta notizia a suo fratello Raul.
Manco il tempo di farmi digerire la faccenda che subito lo sbandiera ai quattro venti...” pensò seccato, sbuffando tra i denti.
Poi, riflettendo, giunse quello che definì un colpo di genio.
I quattro venti, in fondo, sanno essere decisamente utili all'occorrenza.
Andò all'ingresso, recuperando il proprio cappotto e afferrando il cellulare. Digitò il numero dell'unica persona al mondo in grado di fargli prendere una sbronza degna di questo nome.
Non diede il tempo al suo interlocutore di spiccicare parola, perché subito disse: «Birra, vodka, grappa, benzina, cherosene... tutto quello che vuoi, ma vediamoci e ubriachiamoci!»

 

Boris guardò Yuri nello stesso modo con il quale si potrebbe guardare un pazzo.
Gli occhi spalancati, la bocca semi-aperta come a voler dire qualcosa. La sigaretta gli rimase tra le dita per svariati secondi, consumandosi ed accumulando cenere che cadde prontamente sul tavolo.
«Tu sei fottuto.» scandì poi, con ben poca delicatezza. «Sei in un mare di merda!»
Yuri si sentì prossimo ad una crisi isterica, così si catturò la testa tra le mani e cominciò a massaggiarsi le tempie divenute improvvisamente doloranti. Tutto quel pensare gli stava friggendo il cervello e nemmeno tutto l'alcol del mondo gli sarebbe stato d'aiuto.
«Così non mi consoli.»
Boris, in un primo momento, rimase a fissarlo con aria vacua, senza sapere con esattezza cosa dire. Decise di spremersi le sinapsi, quasi a voler rimettere in funzione la mente calcolatrice di cui disponeva.
«D'accordo, d'accordo!» fece, accendendosi un'altra sigaretta ed aspirando il fumo a pieni polmoni. «Sei sicuro che sia tuo?»
Yuri lo fulminò con lo sguardo. «Ti ricordo che stai parlando di mia moglie.»
«E quindi? Sai quante donne sposate se ne vanno a spasso saltando da un uccel...»
«BORIS!»
Questi alzò le mani in segno di resa, cambiando argomento: «Okay, va bene... allora l'unica soluzione è dirle che non ti senti pronto a diventare padre.»
«Ma sei matto? Sai che cosa significherebbe questo? Non potrei mai chiederle di rinunciare a suo... nostro... oh, cazzo.»
«Yuri, hai una minima idea di che cosa voglia dire un figlio? I bambini sbavano, urlano, piangono e distruggono tutto! Ma soprattutto fanno escrementi! Devi pulire la loro merda e neanche ti ringraziano per avergli pulito il culo.»
«Non è questo il punto.» mormorò Yuri, sempre più abbattuto e sconsolato. Mai si sarebbe aspettato di dover affrontare una faccenda delicata come quella. Non era nelle sue corde, abituato com'era a vivere senza una vera e propria cognizione di famiglia. In fondo, questo concetto, gli era stato negato sin dall'infanzia. Non sapeva neanche come fosse fatto un padre, quali ruoli dovesse ricoprire. Lui non ne aveva mai avuto uno e di certo non si aspettava di essere migliore dell'uomo che, tempo addietro, si era completamente dimenticato della sua esistenza condannandolo ad una vita di sofferenze.
Boris, immancabilmente, non centrò il fattore cruciale della sua disperazione, continuando a fornirgli un'inutile lista di motivi per i quali non avrebbe dovuto gioire dell'arrivo imminente di un figlio.
«Hai sempre detto che Julia ha un gran bel culo, giusto?»
Yuri aggrottò la fronte, confuso.
«Certo, è la verità.»
«Bene, dimenticalo!» esclamò lui, battendo un pugno sul tavolo. «Ed abituati alla cellulite e alle smagliature, perché con la gravidanza prenderà circa due taglie in più e ti tormenterà con insopportabili piagnistei nei quali ti dirà di essere grassa ed inguardabile.»
Convinto delle sue parole, esibì un sorriso sinistro ed inquietante al tempo stesso.
Yuri sapeva che Boris, in verità, non sorrideva: mostrava i denti o al massimo ghignava.
«E poi il sesso andrà a calare, lo farete così di rado che sarai costretto ad abbonarti a YouPorn come nel pieno dell'adolescenza.» proseguì, facendo gli ultimi tiri di sigaretta e spegnendola nel posacenere. Poi passò a bersi in un unico sorso un intero bicchiere di vodka. Se ne versò dell'altra.
Yuri allargò le braccia, esasperato.
«E quindi cosa dovrei fare?!»
«Niente. Puoi solo optare per la fuga, ma non ti farebbe onore.»
«Tu cosa faresti?»
Boris si rifiutò di credere alle proprie orecchie: davvero stava ponendo una domanda del genere a lui, il re della cattiveria? Oh, povero Ivanov.
«Meglio che non ti risponda.» fece, accennando un sorriso divertito. «E comunque la prossima volta ti consiglio di imparare l'arte del “Salto della Quaglia”.»
«Il che cosa?!»
«Il salto della quaglia!» ribadì con una semplicità tale da farla sembrare la cosa più stupida e banale del mondo. «Quando stai per raggiungere l'orgasmo, la prendi e la spingi altrove, lontana dal vulcano che sta per esplodere. Se ti sta sopra è molto più semplice.»
Yuri scattò in piedi, oramai al limite della sopportazione.
«Me ne vado.»
Boris lo afferrò per un braccio, costringendolo a restare fermo dov'era.
«Dai, sto scherzando!» si giustificò, «Dovresti conoscermi!»
«Anche fin troppo.»
Tra i due calò il silenzio. Yuri si accese una sigaretta, Boris ordinò un'altra bottiglia di vodka. La cameriera lo graziò di un sorriso piuttosto eloquente, lasciandogli intendere che sarebbe stata disponibile per lui a fine turno. Ed ovviamente, quel porco di Huznestov, non si tirò indietro. Anzi.
«Comunque.» cominciò, dopo aver scrutato da testa a piedi l'attraente cameriera ucraina bionda e dalla generosa taglia di seno. «Cos'è che ti turba veramente? Conoscendoti non è la metamorfosi del corpo di Julia a preoccuparti.»
In Yuri si riaccese un barlume di speranza: allora Boris non era del tutto insensibile. Forse, sotto sotto, qualcosa di umano in lui restava. Finalmente riconobbe quello che era stato e sarebbe rimasto il suo compagno di vita, l'unico in grado di cogliere ogni suo pensiero solo attraverso un semplice sguardo.
«Non ho mai avuto un padre.»
Ed inevitabilmente Boris capì quanta paura si celasse in Yuri. La paura di fallire, di commettere errori imperdonabili. Di non essere all'altezza di quanto stava cambiando nella sua vita. Non poté fare a meno di sentirsi angosciato dal timore dell'uomo che aveva dinanzi agli occhi. Vedere il suo capitano, ridotto in quello stato, gli fece stringere il cuore. Yuri era stato la sua ancora di salvezza, la sua colonna portante... ma ora, in quel preciso istante, quella splendida colonna di ghiaccio stava crollando in mille pezzi.
«Yuri, ascoltami...» disse, ponderando al meglio sulle parole più consone da usare. «Questo non è rilevante, sarai sicuramente un ottimo padre.»
Il russo gli sorrise grato, sebbene fosse poco convinto.
«Questo non puoi saperlo.»
«Beh, hai badato a me e a tutti gli altri. Non siamo cresciuti poi così male, no?»
Yuri ripensò a quanto dovettero affrontare durante l'infanzia, alle angherie subite ingiustamente e alle brutalità affrontate nella sofferenza di un passato impossibile da dimenticare. Ricordò di come si erano presi cura l'uno dell'altro, facendosi forza e sostenendosi come una vera e propria famiglia.
Sì, non vi era alcun dubbio: tutto quello che rappresentava la sua famiglia era Boris. Lui e nessun altro.
«Grazie, Borja.»
«Sono qui per questo.» rispose, avvicinandosi il bicchiere alle labbra e bevendo un sorso di vodka.
«Se Julia dovesse diventare troppo esigente, posso contare su di te?»
Per poco non si strozzò. Cominciò a tossire, picchiettandosi il petto con un pugno.
«Scordatelo!»

 

 

NDA: Visto che non avevo niente da fare questa sera, ho deciso di postare subito il secondo capitolo. Ebbene volevo ringraziare Pinca, Red (abbrevio, perdonami XD) ed Elysabeth per aver recensito il prologo di questo mio nuovo esperimento=).In questo capitolo il caro Yuri ha deciso di confidarsi con l'amico più vicino a lui: Boris. Non so se sia un bene o un male, ma lascio giudicare a voi XD.
Nel prossimo ci sarà un salto temporale, dunque vi presenterò una Julia alle prese con l'avanzamento della gravidanza e le conseguenti sciagure che si abbatteranno su Yuri - e su Boris, perché ovviamente lui devo sempre buttarlo nella mischia XD.
Bene, direi che è tutto. Attendo vostre notizie! :D

Ancora mille grazie a tutti!
Un abbraccio! 

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > BeyBlade / Vai alla pagina dell'autore: Kseniya