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Autore: Gian94    24/11/2017    0 recensioni
* AGGIORNATA DOPO IL REWORK DELLA LORE DI VARUS.
Una guerra brutale, sanguinosa, fisica e psicologica di eroi, streghe, mostri e Dei che si battono nell'innevato Freljord per il controllo supremo di Runeterra. Chi vincerà? Sarà la fazione degli Avarosani, che aspirano alla pace, oppure saranno i Darkin, demoni semidivini con poteri oscuri e distruttivi, con l'aiuto della strega dei ghiacci?
League of Legends: Lore del Freljord e dei suoi campioni con alcuni riferimenti a Star Wars!
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aatrox, Ashe, Lissandra, Sejuani, Tryndamere
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 17: Il ritorno degli Iceborn.


- Se non ti vuoi convertire, allora mi riprenderò ciò che mi appartiene! - disse Aatrox, con tutta la foga e la rabbia che aveva dentro di sé.

Aatrox alzò una mano e con un incantesimo invocato su Tryndamere iniziò a prosciugarlo di tutti i suoi poteri. Il Re del Freljord si sentì venire meno, sempre maggiormente, fino ad inginocchiarsi privo di ogni forza, come se fosse stato prosciugato totalmente da ogni energia: e così fu. Tryndamere svenne con orrore sotto gli occhi dei suoi compagni che iniziarono a soccorrerlo. Aatrox si cibò di tutta la forza demoniaca di Tryndamere e divenne più grande, più cattivo e più potente che mai. La spada di Aatrox si ingigantì e cominciò ad attirare i fulmini del cielo; il suo corpo diventò più muscoloso e resistente; delle scaglie di fuoco ricoprirono il suo corpo come un'armatura; dei serpenti di color rosso sangue legarono l'impugnatura della spada alla sua mano diventando sempre più grande e sempre più potente; Aatrox aveva finalmente raggiunto la tanta attesa onnipotenza; di fatto, aveva unito i suoi poteri con quelli di Tryndamere, prosciugando quest'ultimo da ogni forza.

- Quello di cui ti ho deturpato ora è il seme Darkin che ti iniettai anni fa quando eri ragazzo; grazie a quello riuscivi ad essere immortale grazie alla tua rabbia: bene, ora non lo sei più. Mi sono ripreso ciò che era mio e lo userò per diventare finalmente onnipotente! Aahahahahahah! - disse Aatrox ridendo.

L'onnipotenza di Aatrox, allora, raggiunse il culmine: iniziò a provocare una tempesta distruttiva portatrice di morte che incominciò a distruggere pian piano tutto il pianeta. La terra incominciò a tremare, fino a spaccarsi in tanti pezzi, abbattendo costruzioni e facendo precipitare nel vuoto esseri viventi. I tornadi e le trombe d'aria di vero ghiaccio oscuro invasero Runeterra razziando ogni cosa e inghiottendo uomini, animali e alberi, il fiume Rhein iniziò a colorarsi di rosso sangue e straripò dagli argini travolgendo ogni cosa, mentre lampi, tuoni, fulmini e saette incenerivano guerrieri su guerrieri, accrescendo la forza di Aatrox.

La fine del mondo, il Ragnarock, sembrava aver raggiunto l'apice.

I difensori di Runeterra cominciarono a difendersi per respingere i fulmini di Aatrox ma più combattevano più i fulmini diventavano potenti e presto i campioni della lega, complici le battaglie precedenti e la stanchezza, iniziarono a soccombere a quell'immenso potere oscuro. Shurima, Bandle City, Demacia, Piltover e Bilgewater erano sotto la tempesta nemica e soffrivano, i targoniani e gli ioniani resistettero un po' di più, ma poi anche loro vennero sopraffatti dai fulmini che li stavano bruciando.

Poi fu la volta del Freljord, e Aatrox, per vendicarsi di Tryndamere, non si risparmiò nell'infliggergli la più grande tortura possibile: dopo averlo prosciugato da ogni forza, l'avrebbe imprigionato in una morsa di vero ghiaccio indistruttibile mentre scagliando fulmini dalla spada inceneriva i suoi amici e sua moglie sotto i suoi occhi, mentre era prigioniero e impotente. E così avvenne.

- E ora Tryndamere, si compia il tuo destino! - disse Aatrox mentre paralizzò il Re del Freljord in una morsa di ghiaccio oscuro che sembrava non spezzarsi o sciogliersi.

Tryndamere in ogni caso era troppo debole per liberarsi. Dopo il suo imprigionamento, Ashe, Gnar e gli altri cercarono di liberarlo ma poi, vedendo che era tutto inutile, si prepararono allo scontro decisivo con Aatrox, il quale traeva forza da tutta quell'energia. Con un potente colpo di spada, il Darkin sbaragliò Ashe, Sejuani, Gnar, i quattro semidei, Udyr, Trundle, Olaf, Gragas, Nunu e Braum mentre cercavano di attaccarlo. I Figli del Gelo caddero a terra privi di sensi sotto gli occhi terrorizzati di Tryndamere, in lacrime, che guardava quell'orribile scena ma che non poteva fare nulla per impedirla:

- No! No! Lasciali stare! È me che vuoi! - lo pregò Tryndamere.

- Oh... no, Tryndamere. Ucciderti subito sarebbe troppo facile e troppo buono da parte mia. NO! Invece, ti ucciderò per ultimo! Prima farò fuori uno ad uno tutti i tuoi amici, molto lentamente, mentre imprigionato li guardi soffrire e morire, sentendoti in colpa per la scelta che hai appena fatto! - gli rispose Aatrox malvagio più che mai.

- No! Non puoi farlo!... Padre! Ti prego, vieni fuori di lì e ribellati ad Aatrox! So che c'è ancora del buono in te! - imprecò Tryndamere con angoscia mentre cercava di aggrapparsi alla speranza che il padre fosse vivo.

- Oh... è così dolorosamente meraviglioso ciò che provi per i tuoi amici... ma non temere! Quando avrò finito con loro li raggiungerai presto, stai tranquillo! Ahahahahahahah! -

Aatrox trasse forza dalla tempesta del cielo, attirò a sé tutti i fulmini e, brandendo la sua spada vivente, iniziò a sparare fulmini e saette su Ashe, Sejuani, Gnar e gli altri campioni freljordiani, ancora storditi. Appena ricevute le scariche, i compagni di Tryndamere urlarono dal dolore.

- Siccome non ti sei voluto convertire, allora i tuoi amici saranno distrutti! - gridò Aatrox, mentre con la sua spada stava incenerendo i suoi compagni.

Tuttavia, la pena non si limitò solo ai campioni freljordiani, ma si estese a tutti i campioni di Runeterra, da Ionia a Shurima, da Demacia a Bandle City, da Piltover a Targon: tutti i campioni della lega, salvo Tryndamere, stavano soccombendo sotto la tempesta di fulmini di Aatrox, il quale sembrava davvero essere invincibile! Già Asgard era stata spazzata via e dissolta: il crepuscolo degli Dei si era già compiuto, e ora, senza di essi, gli uomini sarebbero stati vulnerabili al potere oscuro dei figli di Loge. Il Dio del fuoco e degli inganni era morto, ma il suo veleno e la sua oscurità serpeggiavano ancora su tutta Runeterra che stava per essere stritolata dalla morsa di un Aatrox più forte e malvagio che mai.

- Dopo che vi avrò uccisi tutti recupererò quel dannato anello del nibelungo! Con esso avrò il potere di tutta Runeterra, poi della galassia, poi dell'universo! Ahahahahah! - gridò trionfante Aatrox.

- Non vincerai mai Aatrox! - gridò dal dolore Sejuani ancora in preda alle scariche del demone.

- Ho già vinto! E voi poveri Figli del Gelo verrete presto uccisi e dimenticati! -

- Meglio morire che diventare tuoi schiavi!! - gridò Ashe soffocata dai fulmini di Aatrox e piena d'angoscia.

- Presto tutto finirà e sarà buio eterno! Ahahahahahahah! - disse ridendo Aatrox.

I fulmini di Forza cominciarono pian piano a diventare sempre più forti e fitti tanto che i difensori di Runeterra non riuscirono più a parlare dal dolore; anche i quattro semidei erano impotenti. L'unico che poteva fare qualcosa era Tryndamere, ma era imprigionato nel vero ghiaccio che non voleva sapere di spezzarsi. Aatrox, vedendo la sofferenza negli occhi di Tryndamere, rincarò la dose di perfidia.

- Ti ricorda qualcosa tutto questo, figliolo? Certo che sì... quando sotto i tuoi occhi ho ucciso tua madre, la tua famiglia e il tuo clan... bene, la storia sta per ripetersi, e indovina un po'? Tu, come allora, non potrai fare nulla per impedirlo! Ahahahahahahahahah!! - disse Aatrox ridendo sadicamente e continuando ad attaccare i difensori di Runeterra.

Tryndamere era sconcertato, disperato, devastato, spaventato come mai prima d'ora: ascoltando i lamenti di una Runeterra che stava per esplodere, ricordò le grida dei morti quando anni fa Aatrox insieme al Protettorato sterminò la sua tribù e uccide sua madre. Ricordò il sogno della morte di Ashe per mano di Aatrox e della testa fluttuante che recitava la profezia della fine del mondo! La storia si stava ripetendo e Tryndamere non poté far altro che gridare come un bambino spaventato per via del mostro sotto il letto... ma il mostro sotto il letto era un Darkin che stava portando a termine il Ragnarock e sembrava davvero onnipotente.

- Ashe! Gnar! Amici miei! Mi dispiace, non doveva finire così! - disse Tryndamere piangente e disperato, rivolto ai suoi compagni, ormai privo di ogni speranza e rassegnato al suo triste destino.

- No, Tryndamere, hai fatto la scelta giusta! Aaaaahhhhhh! - gridò Ashe dal dolore mentre Aatrox continuava a colpirli: - Tu sei il prescelto! Aaaaahhhhh! Comunque finirà, io ti amerò per sempre! Aaaaaahhhhhh! -

- Aahhhhhhh! Tryndamere! Ti prego, aiutaci!!! Aaaaahhhh! - gridò Gnar disperato e dolorante; anche lui era troppo debole per reagire.

Tryndamere era in lacrime, distrutto dal dolore e con il cuore in gola. Cercò in tutti i modi di liberarsi dalla morsa senza successo: più si dimenava, più la morsa si stringeva. Aatrox interruppe per un attimo l'attacco e si rivolse a Tryndamere con tono diabolicamente ironico:

- Davvero pensavi che bastasse smettere di combattere per sconfiggermi? Ahahahahahahah! Povero stolto: solo ora, alla fine, acquisti la ragione! -

Dopo quelle parole, Aatrox tornò a tormentare i difensori di Ruenterra con le scariche di lampi sotto gli occhi di Tryndamere, il quale, dopo aver cercato di liberarsi, iniziò a pregare affinché questo tormento potesse cessare una volta per tutte.

- È inutile tentare di liberarti, non sei più un Darkin e non hai più la tua furia immortale! Ora sei solo un uomo, e le tue deboli facoltà non possono competere col potere del lato oscuro della Forza! - disse Aatrox rincarando la dose di fulmini di Forza contro i suoi compagni.

- Hai pagato il prezzo della tua sconsiderata miopia! - aggiunse Aatrox.

- Tryndamere! Aiutaci, ti prego! Aaaaahhhhh! - lo implorò Ashe cercando ormai priva di forze di tendergli la mano, ma venne subito interrotta dal dolore delle scariche di Aatrox.

Tryndamere era dilaniato dal dolore, ma Aatrox continuava a ridere sardonico, amplificando la tempesta a tal punto fino a farla diventare letale, mentre il tema dell'Imperatore serpeggiava oscuro e potente nell'aria. Aatrox per un secondo interruppe le scosse, poi disse piano, sottile, ma diabolico:

- E ora, miei cari Iceborn, voi morirete! -

Dopo un breve istante dove il Darkin ammirò fiero il suo grande capolavoro di distruzione, Aatrox procedette con le scosse mortali che stavano lentamente uccidendo tutti i difensori di Runeterra, di cui i freljordiani sotto gli occhi in lacrime di Tryndamere.

Tryndamere si sentì morire, venendo sempre meno, mentre le grida dei suoi amici gli offuscarono la mente e i sensi. Il Re del Freljord quindi, in un momento di svenimento, chiuse gli occhi, ormai stremato. Il Re però non morì, ma precipitò in un'altra dimensione dove lo spazio e il tempo sembravano mescolarsi. Tryndamere era in mezzo al vuoto ed era sollevato in aria da un'aurea che lo circondava e che lo rianimava dalle forze perse e lo curò dalle ferite subite. Appena aprì gli occhi sentì una voce profonda chiamarlo:

- Tryndamere! -

- Chi è? -

- Non mi riconosci? - disse la voce mentre in lontananza un vecchio eremita stava prendendo forma. Tryndamere strinse gli occhi e riconosciuto il nonno gridò:

- Wotan! -

- Non lasciarti sconfiggere da Aatrox, non è potente come sembra. Lui ha paura di te. -

- Ma ora sono privato dei miei poteri... -

- No, sei stato privato solo del tuo essere Darkin. Hai ancora tutti i poteri di un Iceborn. Ascolta la Forza che ti circonda: ora svegliati, sconfiggi Aatrox e salva i tuoi amici e Runeterra! Addio Tryndamere, che la Forza sia con te! - disse sparendo il fantasma di Wotan.

Tryndamere riaprì gli occhi mentre i suoi compagni erano ancora sotto la scarica di fulmini di Aatrox, il quale stava ormai per dare la scossa definitiva al loro annientamento. Tryndamere allora lasciò che la Forza gli scorresse nelle vene e che lo circondasse in ogni parte del corpo. I suoi occhi emisero una luce raggiante che lo liberò dalla morsa di ghiaccio e, una volta libero, comparve nella sua destra una lancia fatta di luce: era la lancia con la quale avrebbe sconfitto Aatrox.

Aatrox non si accorse che Tryndamere si era liberato e continuò a tempestare i difensori di Runeterra ridendo sadicamente e dicendo:

- Ora Tryndamere... anche tu morirai! -

Tryndamere sentì la Forza e l'equilibrio scorrere nel profondo; alzò la testa, impugnò la lancia e esclamò prima piano:

- No.... - facendo voltare Aatrox, il quale si stupì di trovarlo libero. Poi gridò più forte che mai:

- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!! -

Tryndamere, rinato dalla luce, infilzò Aatrox trapassandolo da parte a a parte con la sua lancia luminosa da dietro dritto al cuore. Lo sollevò, mentre Aatrox gridava dal dolore mentre ancora la sua spada eruttava fulmini e saette. Ashe e i compagni, ancora vivi, guardarono con infinito stupore lo spettacolo, mentre Tryndamere con tutta la Forza che aveva in corpo scaraventò Aatrox urlante nell'abisso ululante, il quale dopo aver inghiottito Aatrox, si colmò del tutto ed eruttò una tale energia da far perdere i sensi a tutti, che caddero al suolo, esausti ed esanimi.

La tempesta si diramò e nel cielo si aprì uno squarcio che eruttò un bagliore che generò una grande vampa. Dopo un momento di totale distruzione, il bagliore della vampa improvvisamente si spense, così che in tutta Runeterra rimase soltanto una nuvola di vapore che portò via con sé i cattivi geni degli Dei e degli uomini. Al tempo stesso, il Rhein, cresciuto in gran piena, rovesciò il suo flutto su tutta Valoran. Le tre figlie del Rhein, venute a nuoto sulle onde, apparvero sulla terra per riprendersi le ricchezze che gli abitanti di Runeterra rubarono loro eoni fa, durante la guerra delle rune, tra cui l'anello del potere. Hagen, ancora vivo per miracolo, alla vista dell'anello che sprofonda nelle acque del Rhein e al grido di "Lasciate l'anello!", gettò via in fretta lancia, scudo ed elmo in preda all'ira e si precipitò come forsennato nelle onde del Rhein per riprendersi l'anello, ma poi si accorse che non sapeva nuotare e annegò. Le tre ondine danzarono su Runeterra, mentre stava per essere essere distrutta per poi essere purificata da tutto il male dei Darkin. Attraverso la nuvolaglia, distesa all’orizzonte, apparve un bagliore rossastro di vampa che si fece sempre più chiaro. Illuminate da codesto chiarore, si intravidero le tre figlie del Rhein nuotare a danza e giocare gaiamente con l’anello sulle onde ormai più tranquille del Rhein, rientrato a poco per volta nel suo letto. Dalle macerie dei due mondi, uomini e Dei, ormai distrutti, tutti gli abitanti di Runeterra (uomini e donne, animali e mostri ecc...), al colmo dell’angoscia, guardarono il bagliore del fuoco che va crescendo sul cielo, per poi cadere tutti a terra esanimi e privi di forze. Quando questo splendette finalmente al massimo del suo chiarore, il sole sparì nell'oscurità e le fiamme che distrussero il Walhalla, ormai crollato, sembrarono finalmente prorompere nella sala degli Dei. Nel momento in cui gli Dei, già tutti morti, apparvero in sogno agli uomini interamente avvolti dalle fiamme, tutto fu buio.




   
 
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