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Autore: Elly_46    25/11/2017    10 recensioni
Prima long su questo fandom (siate clementi). E' una Thiam, ragazzi. Quei due sono il massimo dell'ispirazione.
Tratto dal capitolo 3
"Dire che aveva corso era praticamente un eufemismo. Non guardò nemmeno se qualcuno potesse averlo visto, semplicemente i suoi occhi divennero gialli e a velocità mannara si lanciò nel bosco, dal momento della telefonata di Stiles non aveva nemmeno respirato, e se ne stava rendendo conto solo ora. Il suo lupo era irrequieto da giorni, non si spiegava il perchè, ma in quel momento si stava agitando come un matto, tanto da farlo incazzare. E la ragione era solo una. Liam".
Thiam!centric Accenni!Sterek
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Stiles Stilinski, Theo Raeken
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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<< Theo, ne sei davvero sicuro? >> gli chiese per l'ennesima volta Stiles. La chimera annuì, prima di accingersi a raggiungere il piano di sopra per prendere la valigia. Aveva lo sguardo perso nel vuoto, quasi rassegnato. In quel momento il campanello suonò come impazzito, Stiles pensò che qualcuno lo stesse prendendo a pugni.

<< Sarà Lydia >> borbottò Theo. Stiles roteò gli occhi andando verso l'ingresso e aprendo la porta. Quello di certo non era Lydia. Quando si ritrovò davanti un Liam completamente sconvolto per poco non si strozzò. Il beta aveva solo una maglietta leggera e dei jeans. Stava nevicando e andava in giro in quel modo? Aveva lo sguardo completamente perso come quello della chimera, e Stiles credette che a momenti sarebbe potuto scoppiare.

<< Stiles, che diav. . .>> iniziò la chimera, bloccandosi non appena i suoi occhi incontrarono quelli azzurri del suo compagno. Il suo lupo che si calmava all'istante, quasi a comando, e dal rilassamento delle spalle dell'altro sapeva che era appena successa la stessa cosa.

<< Ehm, io andrei >> borbottò l'umano sentendosi di troppo in quella battaglia di sguardi, ma Liam scosse il capo senza staccare i suoi occhi da quelli della chimera alle sue spalle. Quegli occhi blu in cui sarebbe affogato volentieri.

<< Possiamo parlare nel bosco? Non so se riesco a controllarmi >> disse Liam, che fino a quel momento era stato in silenzio. Theo annuì. Averlo così vicino, sentire la sua voce dopo settimane, era come rinascere una seconda volta. Quanto poteva risultare forte la mancanza di qualcuno? Il nodo che gli bloccava le vie aeree si era sciolto non appena i suoi occhi si erano posati su Liam. Per Liam specchiarsi in quelle pozze blu era stato semplicemente come tornare a casa. Una casa di cui aveva sentito la mancanza per tutto il tempo. Stiles si fece da parte lasciando passare Theo, che uscì fuori e insieme al beta si diresse sul retro della casa che si accingeva al limitare del bosco. Continuava a nevicare, non che i lupi morissero per un po' di neve. Emise uno sbuffo, uscendo da casa dell'amico e andando alla propria Jeep. Con buona probabilità, le cose si sarebbero sistemate. Per tutto il tragitto non spiaccicarono parola, ma Theo non resistette alla voglia di guardare Liam più che poteva. Non riusciva a staccare i suoi occhi dalla figura del beta, e non faceva niente per nasconderlo. Liam arrossì più volte, incapace di abbassare lo sguardo. Non l'avrebbe fatto, non questa volta. La consapevolezza di poterlo guardare quanto volesse era strana e confortante al tempo stesso. Si fermarono solo quando arrivarono al centro di quella radura in cui Liam adorava rifugiarsi, e quando si fermarono il silenzio più completo li avvolse. Nessuno dei due sembrava avere intenzione di iniziare a parlare per i primi minuti, fino a che non fu Theo a rompere il ghiaccio. Averlo lì e sentirlo distante lo stava logorando più di quanto gli fosse successo in quei giorni.

<< Liam >> disse la chimera cercando lo sguardo dell'altro e trovandolo immediatamente. Liam scosse il capo e alla fine si decise a parlare.

<< Non hai idea di come mi sia sentito in queste settimane >> buttò fuori il beta.

<< Credimi, ne ho una vaga idea >> borbottò la chimera.

<< No, tu non capisci. Io . . . – provò Liam mordendosi il labbro – io ti odio >> disse, sentendo come il cuore di Theo si bloccò a quelle parole. Il biondo deglutì prendendo un respiro e fece una risatina amara scuotendo il capo. Liam sapeva che il movimento del cuore dell'altro non era stato il solo, il suo aveva scalciato quando aveva pronunciato quelle parole.

<< Non c'è bisogno che mi .. .>>

<< No, fammi finire, o non avrò più il coraggio di farlo – fece Liam tornando a guardarlo negli occhi, e Dio, erano talmente belli da mandarlo nel panico più totale – Prima di te io non avevo mai odiato nessuno, non sapevo nemmeno come fosse odiare qualcuno. E ho provato a pensarci, a cercare di capire come sia possibile, come sia successo, perchè non è giusto, ok? Non è affatto giusto che io sia passato dall'odiarti all'apprezzarti, per quanto potessi. Ho pensato che potessimo essere amici, ma tu no, tu e quei dannati sorrisi con le tue dannate fossette dovevate incasinarmi il cervello. Perchè è colpa tua. Perchè tu dovevi salvarmi, e farmi sentire così al sicuro che io . . . io non lo so, ok? So solo che un attimo prima vorrei prenderti a pugni e quello dopo vorrei baciarti, e Dio, non posso credere che l'ho detto >> Theo lo guardava come non l'aveva mai guardato prima, con gli occhi blu pieni di stupore e incredulità, mista a quella che sembrava gioia? Felicità? Non riusciva a decifrarlo. Ma in ogni caso, quello sguardo gli faceva mancare il respiro.

<< Liam . . .>> iniziò la chimera, ma lui lo bloccò nuovamente scuotendo il capo.

<< Sono arrabbiato, ok? Sono davvero incazzato con me stesso perchè è tutto dannatamente difficile e io non so se sono capace di sopportare tutto >> disse il lupo con il cuore a mille.

<< Non è difficile >> disse Theo, ma Liam continuò a scuotere il capo.

<< Tu non capisci. Non è solo il lupo, ok? Il mio lupo ti ha scelto come compagno, ma non è solo lui >> balbettò Liam.

<< Liam, cos . . >>

<< Sono anche io – urlò il più piccolo – sono anche io, non è solo il mio lupo, e sono così arrabbiato per questo. Perchè è colpa tua. E' colpa tua se mi fai sentire così, se cerchi di salvarmi e di guardarmi in continuazione, o di dirmi che tutta la tua attenzione è rivolta a me >>

<< Liam, noi e il lupo siamo la stessa cosa >> disse la chimera provando ad avvicinarsi, ma il beta sospirò mordendosi il labbro e allontanandosi, e sentendo subito dopo l'odore di tristezza e rassegnazione provenire da Theo a quel gesto. Lui stesso si stava dando dell'idiota per averlo fatto.

<< Il tuo lupo mi ha scelto – fece Liam – ma tu . . .tu, è diverso >>

<< Dio, Liam. Credi che sia questo? Non è solo il lupo nemmeno per me. Quello che io sento per te non centra con il lupo, ho iniziato a sentirlo prima di capire che fossimo compagni >> disse Theo, non appena capì quale paura arrovellava la testolina incasinata dell'altro.

<< Perchè non me l'hai detto? Quando l'hai capito, perchè non me l'hai detto? >> chiese Liam piantando gli occhi nei suoi. Theo si morse il labbro alzando gli occhi al cielo, osservando come la neve continuasse a scendere. Prima o poi sarebbe venuto fuori comunque, non aveva senso mentire a Liam, sarebbe stato come mentire a se stesso.

<< Perchè non te l'ho detto? Perchè avevo paura. Anche adesso sono fottutamente paralizzato dalla paura, Liam. Perchè nonostante stiamo parlando, continuo a sentire questa sensazione addosso che mi urla che questa potrebbe essere l'ultima volta che ti vedo. Per questo non te l'ho detto. Perchè il solo pensiero di vederti reagire male mi faceva mancare l'aria. E infatti è successo quello che temevo. Io sono una persona orribile, e molte cose mi sono nuove e mi spaventano. Quello che provo per te mi spaventa, e mi terrorizza. Lo stesso dormire con te mi ha spaventato, perchè io non ho mai dormito con qualcuno in vita mia, e non mi aspettavo di provare delle cose così forti e totalizzanti da mandarmi fuori di testa >> disse Theo con le mani strette all'interno della giacca.

<< Anche io ho paura, ok? Ho paura di quello che sento. Ho paura del fatto che non sia solo il lupo >> sospirò il più piccolo.

<< Te l'ho detto. Nemmeno per me è solo il lupo >> rispose Theo abbozzando un sorriso, ma Liam era spaventato, glielo leggeva negli occhi. E Theo era terrorizzato all'idea che potesse essere spaventato da lui.

<< E' che io . . – balbettò Liam mordendosi il labbro – io credevo di riuscire a gestire il fatto che il mio stupido cuore avesse deciso di fare l'idiota proprio con te, ma poi. . .poi mi sono reso conto che non era come con Hayden. Non era la stessa cosa, e non era nemmeno per via del lupo. Quando tu sorridi io sto bene, ma bene davvero. E quando mi guardi mi sento così . . .Dio, mi sento un idiota a dirti queste cose, ma mi sento come se ti importasse solo di me e di nessun altro. Anche adesso non fai che guardarmi così. Credevi che fossi geloso di Alex, beh, è vero. Lo sono, lo sarei di chiunque. Quindi sì, pensavo di gestire quella che credevo confusione, ma non posso gestire il fatto di essermi innamorato di te. Ed è colpa tua, perchè mi hai fatto capitolare come un imbranato senza che nemmeno me ne rendessi conto. E mi terrorizza che sia tu, perchè mi fai sentire maledettamente vulnerabile >> Theo spalancò gli occhi a quelle parole e gli fu davanti in un attimo, sentendo Liam trattenere il respiro, prima di spingerlo contro il tronco dell'albero più vicino e incastrare i suoi occhi con quelle gemme azzurre che gli facevano perdere la testa.

<< Quando ti guardavo dormire, ho desiderato poterti toccare. Volevo sfiorarti i capelli, e non solo. Mi piaceva così tanto tenerti così vicino che avrei passato tutta la mia vita a guardarti dormire. E quando Ian ti ha sorriso a scuola, avrei voluto staccargli la testa a morsi perchè il pensiero che lui o qualcun altro avrebbe potuto toccarti come voglio io mi mandava in bestia. Ho paura perchè sono sempre stato da solo in tutta la mia vita. Ho paura perchè non mi è mai importato di qualcuno che non fosse me stesso prima di incontrare te. E avevo paura, che l'unica cosa di cui mi importava di più al mondo avrebbe potuto scegliere qualunque altro, tranne che me. Quindi sì, sei un idiota se non hai capito che ho perso completamente la testa per te >> ringhiò Theo, passando poi una mano dietro la nuca del più piccolo e tirandolo contro di se violentemente, facendo così scontrare le loro labbra. E Dio. Aveva sempre pensato che sarebbe morto assaggiando le labbra di Liam, ma quello era tutta un'altra cosa. Le sue labbra erano morbide e dolci, così dolci che avrebbe voluto mangiarle. Il respiro caldo dell'altro lo fece rabbrividire, mentre le sue mani corsero immediatamente in quei capelli che aveva desiderato toccare con tutto se stesso da mesi. Baciare il proprio compagno non era come baciare qualcun altro, era tutto un universo creato solo per loro. Una cosa così bella che ti faceva tremare dalla paura che tutto potesse scomparire, era questo che Liam sentiva. Leccò il labbro inferiore di Theo, quasi con timidezza, sentendo l'altro muovere le labbra calde e piene in maniera delicata sulle sue, all'improvviso senza aggressività. Theo gli chiese accesso alla sua bocca, e lui lo lasciò fare schiudendola, e sentendo come la lingua dell'altro lo sconvolgesse. Theo era ovunque, con il respiro caldo e fremente, voleva sentirlo ovunque in continuazione. Ricambiò l'intensità, mordicchiandogli appena il labbro, prima di continuare a muovere la bocca con la sua in un antica danza. Gli diede un altro bacio casto, staccandosi appena per riprendere fiato e guardarlo negli occhi, arrossendo di colpo. Non aveva mai assaggiato delle labbra così morbide. Aveva baciato Theo, o meglio, l'altro aveva baciato lui, ed era stato bellissimo. Era come se riuscisse a sentire Theo dentro di lui, e dallo sguardo lucido della chimera, sapeva che stava provando la stessa cosa. Quando riaprirono i loro occhi, si meravigliarono del fatto che fossero entrambi gialli, rispondevano l'uno all'altro. E quando la chimera li fece ritornare blu, quelli di Liam agirono di conseguenza.

<< Dovevi dirmelo subito >> sussurrò Liam a pochi millimetri dalle labbra dell'altro. Era sicuro che il cuore stesse per sfondargli la cassa toracica.

<< Io non ti merito. Tu sei così buono, e io sono un egoista. Se non lo fossi ti lascerei libero. Invece non ci riesco >> rispose la chimera guardandolo e facendolo tremare con quelle parole. Liam scosse il capo posando la fronte contro quella dell'altro. Gli faceva male, vedere che Theo ancora non riuscisse ad accettare di meritare qualcosa di bello.

<< Il mio lupo ha scelto te. Io ti ho scelto, nel momento in cui ho realizzato di essere innamorato di te >> rispose Liam convinto, e sentendo il proprio cuore sincronizzarsi con quello dell'altro, mentre il suo lupo uggiolava felice come una pasqua. Theo sorrise, con quelle fossette che Liam amava, quando sentì quelle parole.

<< Sono innamorato di te – respirò Theo – e non ho mai amato prima, ma hanno sempre detto che un amore possessivo non è un amore giusto. Ma io non posso non esserlo, sono geloso continuamente di chi ti mette gli occhi addosso, cucciolo >> gli disse guardandolo negli occhi e stringendolo ancora a se. Liam arrossì teneramente, stringendo poi Theo in un abbraccio così forte da fargli mancare il fiato. Il cuore gli stava andando a mille da quando l'altro aveva pronunciato quelle parole, tanto forte che ne era sicuro, l'intero bosco poteva sentirlo. L'altro sorrise, respirando tra i suoi capelli. Aveva come la sensazione che se lo avesse stretto di più avrebbero potuto fondersi.

<< Continuerai a chiamarmi così? >> chiese poi Liam con il viso ancora posato nell'incavo del collo del compagno. La chimera ridacchiò carezzandogli la schiena e annuendo.

<< Ora ho un motivo in più >> disse il più grande.

<< E sarebbe? >> fece confuso Liam.

<< Ora sei il mio cucciolo >> ridacchiò malizioso Theo facendolo diventare come un peperone. Theo era convinto che avrebbe potuto sciogliere anche la neve con quel rossore. Liam nascose il viso contro di lui sorridendo, prima di rabbrividire per il freddo. Tutta l'adrenalina del momento stava sparendo, e ora il freddo iniziava a sentirlo.

<< Sei gelato. Andiamo a casa >> fece infatti la chimera con apprensione, facendolo sorridere nel sentirsi così protetto. Theo gli tese la mano, che l'altro afferrò senza esitazione. Fecero appena qualche metro quando Liam si bloccò facendo fermare anche l'altro.

<< Liam? >> lo richiamò Theo quando vide lo sguardo dell'altro piuttosto spaventato.

<< Non andartene >> sussurrò Liam sentendo il panico prenderlo all'improvviso. Era corso da Theo perchè voleva andare via, ma adesso non c'era più motivo, giusto?

<< Cosa? >>

<< Peter ha detto che volevi partire. Non andartene, ti prego >> disse Liam allarmato, e Theo gli strinse la mano con più forza avvicinandolo di nuovo il più che poteva.

<< Non andrò da nessuna parte senza di te >> gli sussurrò sulle labbra, e il beta annuì tornando a respirare e ricambiando la stretta intrecciando le dita con le sue. Liam poteva sentire quanto l'altro fremesse felice esattamente come lui. Era una sensazione così bella. Come aveva potuto pensare di rinunciarci? Quando arrivarono di nuovo a casa di Theo, Stiles non c'era, e la chimera ridacchiò. L'aria calda dell'abitazione fece sospirare Liam, che fino a quel momento non si era nemmeno reso conto di quanto freddo avesse, e la sua prima reazione fu quella di tremare. Theo lo abbracciò da dietro facendogli strimpellare il cuore. Le labbra della chimera furono alla base del suo collo e gli lasciarono un bacio leggero.

<< Sei ancora freddo – sussurrò Theo – hai bisogno di una doccia calda >> Liam annuì solamente, e come se fosse a casa sua lo precedette al piano di sopra. Entrò nella camera della chimera, e la prima cosa che gli saltò all'occhio fu la valigia sopra il letto. Il suo respiro divenne affannoso e si affrettò a entrare nel bagno in camera aprendo la doccia, permettendo così all'acqua calda di scorrere. Il vapore iniziava a riempire l'aria riscaldandolo. Si morse il labbro, indeciso. Non voleva staccarsi da Theo, ma non sapeva se fosse capace di fare ciò a cui stava pensando. Lui non sapeva come comportarsi con un altro ragazzo. Non le cose più approfondite, perlomeno. Uscì dal bagno vedendo il ragazzo svuotare la valigia, e si avvicinò con passo leggero. Theo si voltò appena ne percepì la presenza e l'osservò con cipiglio. Liam a un tratto sembrava più teso di una corda di violino.

<< Liam? Stai bene? >> chiese il più grande preoccupato e alzandosi subito difronte a lui. A Liam piaceva tutto quello, la sua attenzione nei suoi confronti, la sua apprensione. Era talmente bello, era come essere costantemente cullati. Il più piccolo continuò a mordersi il labbro prendendolo per mano fino a trascinarlo con lui dentro al bagno, dove l'acqua continuava a scendere. Quando furono lì Theo continuò a guardarlo in attesa, ma di certo non si aspettava quello che gli disse Liam dopo.

<< Fai la doccia con me >> disse di getto il più piccolo arrossendo completamente, e a Theo ci mancò poco che non gli saltassero le coronarie.

<< Come? >> chiese infatti, certo di aver capito male.

<< Fai la doccia con me >> balbettò nuovamente Liam, e stavolta no, non si era sbagliato. Aveva capito perfettamente.

<< Dio, cucciolo, tu vuoi uccidermi >> sbuffò fuori la chimera, facendolo arrossire ancora di più se fosse possibile.

<< Se non vuoi non . . >>

<< Scherzi? Non pensavo di vederti nudo così presto, ma non mi dispiace affatto >> ridacchiò malizioso Theo, e Liam poteva soffocare dall'imbarazzo, ne era sicuro.

<< Non voglio starti lontano >> ammise Liam.

<< Nemmeno io – rispose Theo con un sorrisino – ma ogni volta che arrossisci non posso non pensare a cosa vorrei farti. Dio, sei così tenero >>

<< Non sono tenero >> sbottò Liam lanciandogli un'occhiataccia e togliendosi la maglietta. Theo restò di sasso a quella vista. Liam era, beh, l'anteprima era divina. Il più piccolo si sbottonò i jeans sotto lo sguardo dell'altro che, davvero, non aveva idea di come si stesse trattenendo. Theo si sfilò la maglietta, tanto per non restare con le mani in mano. Sfilò le scarpe e poi si sbottonò i pantaloni, mentre il beta davanti a lui era rimasto con i boxer addosso. Quando rimase con i suoi stessi indumenti si avvicinò alle sue labbra.

<< Allora? >> fece il più grande soffiando contro la pelle di Liam che rabbrividì. Il più piccolo indietreggiò entrando all'interno della doccia e lasciando che l'acqua gli scorresse addosso, per poi allungare una mano afferrando quella di Theo che entrò così sotto il getto dell'acqua insieme a lui. La chimera si avvicinò con lentezza lasciandogli un bacio sulla spalla e risalì sul collo fino all'orecchio. Liam chinò il capo di lato permettendogli maggior accesso, e la chimera respirò con lentezza sul suo collo. Quel gesto non era fatto a caso, un lupo mostrava la gola in segno di sottomissione solo al proprio compagno. Poteva sentire il suo smaniare dalla voglia di affondare i denti in quel punto così delicato tra collo e spalla, ma non poteva. Non era ancora il momento per legarsi, si erano appena trovati. Incollò il suo petto alla schiena del più piccolo che rabbrividì, facendogli nascere un sorriso spontaneo.

<< Sai, cucciolo, in genere la doccia si fa nudi >> soffiò mordendogli il lobo e continuando a scendere con i baci sulla sua spalla. Sentiva il cuore di Liam accelerare impazzito, e non poteva che esserne felice.

<< Lo so >> rispose il lupo in un sussurro.

<< Non devi vergognarti – ridacchiò Theo – tu sei mio, cucciolo. Nessuno dovrà mai vederti come ti vedo io >> Liam stava sul serio per svenire dalla felicità che provò nel sentire quelle parole. Theo aveva tutta l'aria di uno che non apprezzava si toccassero le sue cose, poteva solo immaginare la sua gelosia dove arrivasse. Ma lui non era certo da meno, erano animali territoriali infondo. Liam annuì, e si voltò verso di lui prima di tirarsi giù i boxer e spingerlo contro le piastrelle e baciarlo. La chimera ridacchiò lanciando uno sguardo in basso facendolo avvampare di nuovo. Theo riprese a baciarlo prima di restare nudo come lui. Liam non poteva certo lamentarsi del suo compagno. Sapeva che non avrebbero fatto niente quella notte, volevano solo sentirsi vicini dopo mesi passati a girarsi attorno. Era così confortante avere il proprio compagno vicino in quel modo, che poteva sentirsi leggero come mai prima d'ora. E infatti, quando un paio d'ore più tardi si ritrovò nel letto abbracciato alla chimera, stavano solamente parlando di cosa si erano persi nelle ultime settimane. Theo continuava a toccargli i capelli, mentre lui faticava anche solo a pensare di doversi staccare da quell'abbraccio.

<< Quindi io e te . .>> lasciò in sospeso Liam. Theo lo fissò in attesa.

<< Noi stiamo. . – continuò il più piccolo – fino a che non saremo legati, stiamo insieme? >>

<< Non so te, cucciolo, ma il fatto di essere compagni implica già che stiamo assieme >> ridacchiò Theo.

<< Lo so, intendevo per gli umani. Quelli che non sanno cosa siamo >> cercò di spiegarsi meglio Liam, e Theo gli lasciò un bacio tra i capelli stringendolo di più.

<< Sei mio, e sei fottutamente adorabile >> fece il più grande mettendosi più comodo per poter baciare meglio Liam, e di certo il lupo non se ne sarebbe affatto lamentato. Sebbene, non potesse evitare a se stesso di arrossire visibilmente a quell'appellativo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Quindi state dicendo che nessuno di voi ha la minima idea di dove siano >> sbottò Lydia alzando le braccia al cielo esasperata.

<< Liam è arrivato da Theo e sono andati a parlare, poi non li ho più sentiti >> rispose Stiles.

<< Stiles, stiamo parlando dell'altro ieri. Liam non risponde al telefono >> disse Mason. Gli altri li guardavano litigare tra di loro da più di venti minuti. Quando Derek aveva chiesto una riunione non aveva pensato che sarebbe finita in quel modo. Il punto era che ne Theo ne Liam rispondevano ai telefoni, e se inizialmente nessuno li aveva cercati per non disturbarli, ora che si erano visti, si erano resi conto che nessuno aveva idea di dove fossero finiti, perchè nessuno li sentiva da più di due giorni.

<< Ieri era Natale, forse sono stati da Liam >> ipotizzò Scott grattandosi il capo.

<< I genitori di Liam non ci sono. Doveva passare il Natale da me, ma quando è andato da Theo ho capito che non sarebbe tornato. Ma adesso inizio a preoccuparmi >> disse Mason incrociando le braccia al petto.

<< Secondo me vi state preoccupando inutilmente >> sbuffò Derek, ricevendo un'occhiataccia dal proprio compagno.

<< Tu sta zitto, sourwolf. Sono ancora arrabbiato con te >> disse Stiles guardandolo male e beccandosi un ringhio in risposta. Peter trovava la cosa estremamente divertente. Avere Stiles come compagno doveva essere davvero esasperante, soprattutto per Derek.

<< Dico solo che dopo tutto il tempo lontani, sarebbe piuttosto naturale che vogliano starsene da soli >> continuò lo stesso il lupo.

<< Pensi che si siano legati? >> deglutì Scott. Dio, adesso non avrebbe potuto togliersi più quelle immagini dalla testa, già sentire costantemente l'odore forte di Derek su Stiles l'aveva traumatizzato abbastanza.

<< No – rispose Peter ridacchiando – aspetteranno un po'. Non c'è motivo per andare di fretta >>

<< Resta comunque il fatto che potrebbero essere morti >> sbottò Lydia componendo per l'ennesima volta il numero della chimera. Derek roteò gli occhi al cielo, quando la suoneria del ragazzo in questione si sentì dalle scale del palazzo.

<< Visto? Non sono morti >> disse Peter allargando le braccia e beccandosi un pugno dalla figlia. Lydia fece per andargli incontro così da potergli urlare addosso, ma la voce dei due in questione la bloccò sul posto. Stavano litigando? Di già?

“E dai, stavo solo scherzando” stava dicendo la chimera esasperata.

“Ciao, ci siamo incontrati da qualche parte, qualche volta? Sul serio? Quanta gente ti sei scopato?” ringhiò Liam.

“Non lo conoscevo nemmeno” si difese l'altro.

“Appunto. Ora capisco cos'hai in comune con Peter” sbottò il lupo, mentre tutti si voltarono a guardare il lupo in questione che aveva una faccia oltraggiata.

<< Ehi >> urlò infatti quello sapendo benissimo che i due fuori lo avrebbero sentito lo stesso. Infatti udì la risata impertinente di Theo vibrare nelle scale. La porta si aprì pochi secondi dopo, mentre un Liam che fumava rabbia da tutti i pori entrava sbattendo la porta in faccia al suo compagno, e Theo la riaprì tenendosi una mano sul naso in un ringhio.

<< Mi hai già dato un pugno. Non ti basta? >> sbottò Theo, vedendo le facce degli altri osservarli allibiti, nemmeno fossero al cinema.

<< No >> ringhiò Liam dirigendosi in tutta fretta vicino a Peter.

<< E tu – ringhiò al lupo più grande – la prossima volta che ti viene in mente la geniale idea di mandarmi da lui, ti prendo a pugni >> Peter lo guardava stralunato. Erano ammattiti, non c'era altra spiegazione.

<< Si può sapere che diamine succede? >> urlò a quel punto Lydia, che era già abbastanza incazzata, e Lydia incazzata non era propriamente il massimo.

<< Succede che il mio lupo ha scelto come compagno un gigolò >> sbuffò Liam lanciando l'ennesima occhiataccia al suo compagno. Theo alzò gli occhi al cielo lasciandosi cadere sul divano, esasperato. Scott li osservava stralunato. Liam in versione geloso non l'aveva mai visto, e non era un bello spettacolo.

<< Che hai combinato? >> disse Stiles al biondo che sbuffò.

<< E' un'esagerazione >> rispose la chimera.

<< Sai che c'è? Scopati chi vuoi >> ringhiò a quel punto il lupo defilandosi da tutti e andandosene in cucina sotto lo sguardo sbalordito del resto del branco. Più che altro erano meravigliati che Liam, sebbene arrabbiato, non avesse affatto perso il controllo.

<< Cristo Santo, Liam >> ringhiò alzandosi e seguendolo, chiudendosi poi la porta alle spalle. Scott era decisamente più confuso del solito.

<< Beh, è stato molto intenso >> proruppe Mason dopo qualche istante, facendo scoppiare a ridere Peter, Stiles e Corey.

<< Ah, i lupi – inneggiò Peter – che animali territoriali >>

<< Non è divertente >> disse Lydia.

<< Andiamo, un po' lo è. Sembrano una vecchia coppia sposata, e stanno assieme da quanto? Meno di quarantotto ore >> disse il lupo.

<< Beh, mi ricordano qualcuno >> annuì Scott, lanciando un'occhiata a Stiles e Derek che gli rivolsero la stessa occhiata infastidita a cui lui tossicchiò, voltando lo sguardo altrove, tanto per non finire male.

<< Sai meglio di me che non centra il tempo. Sono compagni, provare possessività nei confronti dell'altro è una cosa naturale >> disse Derek a suo zio che annuì roteando gli occhi. Cercarono di cambiare argomento, e di non prestare attenzione ai ringhi che sentivano provenire dalla stanza accanto. Fu solo dopo una mezz'ora buona che la porta della cucina si aprì. Theo alzò gli occhi al cielo all'occhiata interrogativa di Stiles e si avvicinò al tavolo dove erano seduti gli altri.

<< Allora? Questa riunione? >> chiese la chimera, ma gli sguardi degli altri erano concentrati su Liam, che si era avvicinato con naturalezza alle spalle del compagno e aveva poggiato il capo sulla spalla dell'altro, come se non facesse altro da tutta la vita. Theo si voltò guardandolo negli occhi, non potendo evitare a un sorrisetto malizioso di farsi strada sul suo volto, complementare a quello dell'altro. Gli altri cercarono di guardare altrove, erano sguardi così intimi che li stavano imbarazzando, persino Peter si ritrovò a guardare fuori dalla finestra, tutto a un tratto interessato alle auto che passavano in strada. Theo gli lasciò un bacio sulla tempia, facendo si che Liam portasse le braccia a stringerlo da dietro. Gli piaceva da morire tutto quello. Era un cercarsi continuo, aveva bisogno di sentirlo vicino in ogni istante.

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Quindi tra te e Theo adesso è tutto tranquillo, giusto? >> gli chiese Mason non appena furono soli. Dopo la riunione, ognuno di loro si era defilato da qualche parte, persino Stiles era riuscito a convincere Derek ad andare al cinema. Il che era una vera impresa. Theo aveva detto che si sarebbero visti dopo da lui, così Liam ne aveva approfittato per passare un po' di tempo con il suo migliore amico, anche se si sarebbe dovuto aspettare l'atteggiamento da comare di Mason.

<< Sì, abbiamo risolto. Credevo si fosse capito >> rispose il lupo.

<< Beh, la vostra entrata in scena è stata molto enfatizzata. Non ti avevo mai visto rodere dalla gelosia >> ridacchiò il moro prendendolo in giro.

<< E' più forte di me, ok? Lui è . . .è bello, no è bellissimo, e lo so che ha avuto altre storie, ma vedere come certa gente lo fissa mi da ai nervi >> sbottò Liam.

<< Liam, non puoi impedire alla gente di guardare. E comunque, non è che tu sia brutto. Voglio dire, guardano anche te. Perchè credi che Alex si sentisse minacciato dalla tua presenza? >> lo fece ragionare Mason. Liam sospirò mettendo il broncio, e facendo alzare gli occhi al cielo al moro.

<< Lo so, ok? E' che non posso controllarlo, che ci piaccia o no per metà seguiamo l'istinto animale, e il mio istinto mi porta a essere molto possessivo >> cercò di spiegare il biondo.

<< Per lui è lo stesso, no? Andiamo, ha fulminato Ian con lo sguardo >> ridacchiò l'altro. Liam rise mordendosi il labbro, ricordando come Theo lo avesse afferrato e trascinato via.

<< Così, è tutto ok. Insomma, niente più voler andar via, spero >> mormorò poi Mason.

<< Nessuno andrà da nessuna parte. Non da solo almeno >> rise Liam.

<< Senti, adesso che siamo soli, sono curioso. Cos'è successo in questi ultimi due giorni? >> gli chiese il suo migliore amico con sguardo ambiguo. Liam arrossì violentemente facendo spalancare occhi e bocca all'altro.

<< Oh, mio Dio. Sei stato a letto con Theo? >> scoppiò a ridere Mason, ma si beccò un pugno leggero dall'altro che scosse il capo violentemente.

<< No, ma che diavolo vai a pensare? >> urlò il lupo.

<< Siete compagni, state assieme. Credo che sia una delle cose che si fanno quando si sta con qualcuno >> rispose ovvio l'umano. Liam emise uno sbuffo continuando ad arrossire.

<< Beh, noi no. Cioè, non ancora, non è il momento. In poco tempo ho dovuto fare i conti con il fatto di essere attratto da un ragazzo, lo scoprire che è il mio compagno e avere il fegato di dirgli di essermi innamorato di lui, quindi no. Non è il momento per pensare anche a quello >> sbottò Liam mordendosi il labbro. Mason si prese qualche secondo per analizzare quello che il suo migliore amico gli stesse dicendo, e poi lo colpì facendolo sobbalzare.

<< Ehi >> urlò Liam.

<< Ehi? E' questo quello che hai da dirmi? Hai appena detto di essere innamorato di Theo. Sapevo che con il tempo sarebbe stato naturale, ma perchè diavolo non me l'hai detto? >> sbraitò Mason.

<< Non me ne rendevo nemmeno conto – sbuffò il biondo – sono andato lì per chiarire, e poi la verità è venuta fuori da sola >>

<< E lui? Che ti ha detto? – fece il moro, e Liam davvero credeva di avere una comare per migliore amico – Perchè ti ha risposto, giusto? O devo andare a prenderlo a pugni? >>

<< Ti faresti male a prenderlo a pugni – ridacchiò Liam – e poi non serve. Sì, che mi ha risposto. In caso contrario lo avrei preso a pugni da solo >>

<< Sono felice per te >> disse Mason dopo un po' dandogli una pacca sulla spalla. Liam annuì rivolgendogli un sorriso.

<< Sono felice anch'io adesso >> mormorò.

<< Ok, ma senti. Se non ti sei lanciato nelle gioie del sesso tra compagni – riprese il moro facendolo arrossire nuovamente – mi dici perchè cavolo non rispondevate al telefono? >>

<< Beh, ce ne siamo dimenticati, credo >> balbettò il lupo in risposta. Mason fece una faccia esasperata, prima di mettere un braccio intorno alle spalle di Liam e tirarlo via dalla panchina del parco.

<< Che ne dici di una cioccolata calda? >> chiese il moro. Gli occhi di Liam si illuminarono di gioia a quelle parole, e annuì sorridendo come un bambino.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



<< Sappi che sono molto arrabbiata >> disse Lydia con cipiglio, mentre sbatteva la tazza con la sua tisana preferita davanti alla chimera. Theo sbuffò divertito della situazione, ma senza esagerare. Non voleva che Lydia gli saltasse alla gola.

<< Vuoi picchiarmi anche tu? >> rise il biondo.

<< No, credo che il pugno di Liam ti sia bastato >>

<< E da cosa l'hai capito? >> sbuffò la chimera.

<< Perchè siete spariti? Ci avete spaventato a morte >> disse Lydia sedendosi difronte a lui.

<< Avevamo solo bisogno di stare un po' per conto nostro >> si strinse nelle spalle il biondo.

<< Avete passato un sacco di tempo assieme >> si accigliò lei scrollandosi i capelli dalle spalle.

<< Sì, ma adesso è diverso. Prima non potevo fare niente di quello che volevo >> commentò la chimera.

<< Ok – sbattette le mani Lydia – voglio i dettagli. Chi ha baciato chi? >> Theo la fissava ridacchiando, quella ragazza era davvero uno spasso. E il suo essere così pigliata e intuitiva gli piaceva molto. Non le sfuggiva mai nulla.

<< Lui ha detto di essere innamorato di me, e io l'ho baciato >> disse lui.

<< Oh, mio Dio. Non posso credere che l'abbia detto. E tu? Perchè tu gliel'hai detto, spero >> disse la banshee squadrandolo. Theo sorrise e annuì, sebbene con un leggero imbarazzo che fece mordere il labbro alla rosso fragola, intenerita.

<< E' bello? Intendo, avere questa connessione >> gli chiese poi la ragazza, e lui si ritrovò a sorridere senza rendersene nemmeno conto. Gli bastava pensare a Liam che il suo cuore iniziava a dare di matto.

<< E' difficile da spiegare se non lo provi – disse Theo – è bello, sì. Senti continuamente che senza di lui non sei niente, senti costantemente la voglia di poterlo toccare o anche solo guardare per assicurarti che sia lì accanto a te. E' cercarsi di continuo anche solo per sorridersi >> Lydia sospirò osservandolo dire quelle cose, con le mani a coppa sotto il mento. Theo le rivolse uno sguardo carico di imbarazzo, al quale la banshee rispose con un occhiolino. Lydia lo capiva, non aveva bisogno di assicurarsi di apparire freddo davanti a lei. Era una cosa che gli piaceva, molto.

 

 

 

 












Like I promise, I'm here!

Direi che la parola più adatta a descrivere il capitolo sia FINALMENTE! AHAHAHAH. . . l'avevo detto che non vi avrei fatto penare troppo xD Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto, perchè ci ho messo davvero una vita a sistemarlo e a convincermi che potesse andare! Un grosso ciao ai nuovi lettori, e ai nuovi che hanno inserito la storia tra le seguite, ricordate e preferite. Vorrei dedicare il capitolo a Gallagher Winchester che mi ha minacciato con i suoi SPERO PER TE xD

Detto ciò, vi saluto, a sabato prossimo,

Elly

  
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