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Autore: RakKaiser    26/11/2017    0 recensioni
«Cos'è questo posto, Ja'rek?» chiese Jay al suo compagno, guardando la grande sala in cui si trovavano. Era simile a un'aula di tribunale, con le pareti piene di affreschi e di geroglifici. I giudici altri non erano che le divinità egizie stesse: Osiride, Iside, Seth, Anubi, Sobek...persino Ra, il dio del sole.
«È casa mia. O meglio...lo era. Prima di venir punito per i miei peccati. Per il mio fallimento.» rispose lui, indicando la figura al centro dell'anello sabbioso. Era lui, legato e maltrattato, a giudicare dai lividi e dai segni sulla sua schiena.
«Cos'hai combinato? Le loro occhiatacce non mi piacciono affatto. Era qualcosa di grave?» chiese il giovane. L'Antico chiuse gli occhi, spremendosi le meningi per ricordare qualcosa. Indossava soltanto un perizoma di lino.
«E' cosi, amico mio, per esser stato sigillato dentro al bracciale che porti. Guarda mio fratello. È completamente indignato.»
«Ti riferisci a Sobek?»
«Proprio lui. Mi...mi sento...triste.»
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Jay! Alzati! È tardi!

La voce della madre di Shay potè essere udita fin dalle scale della casa. Jay era sotto le coperte, cercando di ignorare la madre e di dormire altri cinque minuti. Comprensibile, visto che era tornato a casa a mezzanotte precisa. In quella stessa sera, Jay si era sentito una Cenerentola moderna, tornata a casa dopo essere fuggita dal ballo. 
«Jay, coraggio alzati! Sono le 9! Non dovevi vederti coi tuoi amici oggi?» chiese la madre, entrando nella stanza. Erika Fujiwara era una donna abbastanza giovane, coi capelli a caschetto e una magliettina rosa con un fiocco sul petto. Jay si mise a sedere, stropicciandosi gli occhi.
«Ma guardati...sembri uno zombie. Si può sapere perché continui a fare tardi la notte?»
Jay si alzò, mettendosi a sedere nel letto, e guardò la madre mentre si stropicciava gli occhi.
«In verità io... - balbettò, cercando una scusa. Poi vide il deck del suo amico egizio sulla scrivania accanto al suo, e disse - ...ieri un amico mi ha dato delle carte nuove e ho voluto studiarle per bene.»
«Carte nuove? Chi te le ha date?»
«Non lo conosci mamma, se è quello che mi stai chiedendo. È...un amico di scuola.» disse con un aria imbronciata mentre scendeva dal letto. 
«Spendi troppo tempo dietro questo gioco. Lo sai che non mi dispiace ma...sono preoccupata per te. L'anno è appena iniziato e non vorrei che...»
«Nah, non preoccuparti mamma. Ho tutto sotto controllo.»
«Mi fido di te, lo sai. Ah a proposito, indovina chi è tornato dal Campo dei Duellanti...?»
E, da dietro la porta, comparve un ragazzino che poteva appartenere alle elementari, con un pigiama blu a scacchi.
«FRATELLONE!» gridò con tutto il fiato che aveva in corpo, correndo verso Jay.
«Shin! Che bello, sei tornato!» disse lui, abbracciando il fratellino. Poi, in quel mentre, il ragazzo realizzò una cosa: il raffreddore.
*Possa io essere fulminato...*
«Allora, com'è stato il campo? Divertito?» chiese Jay.
«Si! C'erano duellanti della mia età da ogni scuola di Domino, e in più c'erano così tanti bei deck!»
«E il tuo? Com'è andato? Hai sconfitto qualcuno?» chiese curioso.
«Si... però...ecco...non credo di aver vinto per bravura. Voglio dire...gli altri avevano carte migliori delle mie e...»
«Non dire così. Hai vinto, il resto non conta. Fammi indovinare, quella carta rara ti ha salvato in calcio d'angolo ogni volta?»
«Si! - disse, prendendo il suo deck e mostrando la carta - Drago Tiranno accorreva sempre in mio soccorso, qualunque fosse il pericolo.»

*Yawn... cos'è questo baccano?*
*Ja'rek! Non avevi detto che non potevi dormire?*
*In effetti si...è vero. Dev'essere successo qualcosa ieri, qualcosa che deve aver provocato una specie di "risveglio"...*
*Non chiederlo a me, io non lo so mica.*

«Fratellone, tutto bene? Stai guardando nel vuoto...»
«Mh? Ah, non preoccuparti Shin, sto bene. Perché non vai a lavarti? Così posso mettere in ordine camera mia.»
«Ok! A dopo!» disse il piccolino, salutando contento e correndo via verso il corridoio.

*E quello chi era?*
*È Shin, il mio fratellino. Duella anche lui, con un deck Drago.*
*Ah sì? Dev'essere molto simpatico...e forte.*
*Si, e si. Ma secondo me non è al tuo livello. Voglio dire...tu hai un ottimo deck, e in più sei un antico dio egizio...non abbiamo una possibilità, nemmeno messi insieme.*
*Perché dici così? Magari potresti sbagliarti.*
*No...ne sono sicuro. Lui e io siamo ancora principianti, e in più lui stesso ancora usando uno starter pack.*
*Starter...pack?* chiese il dio volando davanti a Jay con aria curiosa. Indossava lo stesso pigiama di Shay, con un pantalone nero e maglietta bianca e rossa.
*È un particolare tipo di deck, non molto forte e pensato per i principianti. Non credo avrebbe una possibilità contro di te, non dopo quello che ho visto dopo l'ultimo duello. E io...*
*Tu cosa?*
*Ho analizzato le mie carte ieri, e mi sono reso conto che si, sono forti, ma non hanno un nesso che le tiene assieme. Hanno dei buoni effetti, certo, ma non...*
*Jay...devi avere più fiducia in te stesso. Tu e tuo fratello avete appena iniziato, non devi darti per vinto adesso.*
*... grazie. Mi sento meglio.*
*Quando vuoi, amico mio.*

Dopo questa breve conversazione, Jay si recò verso il bagno per sciacquarsi il viso e lavarsi le mani. Il Bracciale del Millennio era ancora lì, al suo polso, da quando lo aveva trovato galleggiare nel fiume di quel parco. Guardò, nel riflesso dello specchio, il suo amico spettro che guardava i suoi dintorni per non sembrare indiscreto. Mai si sarebbe aspettato che, da un semplice bracciale come quello, avrebbe potuto avere inizio una grande avventura. Recuperare i suoi ricordi perduti sarebbe stata una grande impresa, di questo ne erano consapevoli entrambi. Ma Jay non era il tipo da rimangiarsi la parola data, era sempre lì per chi aveva bisogno di aiuto. Non avrebbe mai mancato alla sua promessa, soprattutto non a Ja'rek, il dio egizio dimenticato dal tempo. Dopo aver finito di lavarsi, si diresse in camera sua e si cambiò, indossando un paio di jeans scuri, maglietta grigia e giacca di pelle nera leggera, assieme a dei guanti di lana neri a mezzo dito.

*Non credi di esagerare, vestito così?*
*No, perché? Fuori fa freddo, è quasi inverno.*
*Mh...se lo dici tu.*

Il ragazzo scese giù nel salone per salutare la madre e il fratellino, che guardavano la televisione, e si incamminò a passo svelto verso la porta, mettendosi i suoi stivali marroni Lumberjack.
«Mamma, io vado allora!» gridò, sperando che la madre lo sentisse.
«Va bene. Mi raccomando, torna presto!»
«Sarà fatto!» rispose Jay, pronto a uscire.
«Fratellone, aspetta!» disse il piccolo correndo di fronte al fratello.
«Che c'è Shin?» chiese il ragazzo al fratellino.
«Quanto torni...non è che potremmo...giocare un po' assieme?»
«Nessun problema, soldo di cacio. Inizia a prepararti per l'occasione che ne dici?»
«Si! Che bello! Yeeee!» gridò un Shin molto allegro e spensierato mentre saliva le scale.

Qualche minuto dopo, Jay era già in cammino verso il luogo dell'appuntamento, il Cinema Grande di Domino City. Stavano passando per il parco, l'aria un po' gelida ma piacevole.
*Ah...la bellezza dell'essere bambini. Basta poco, anche stare con le persone alla quale tieni, per essere al settimo cielo.* rifletté Ja'rek mentre Jay camminava.
*Tu com'eri da bambino? Lo ricordi?* chiese il ragazzo alla divinità, che fluttuava dietro di lui con un'aria pensierosa. Alla domanda, egli si spostò di fronte a lui, e Jay si fermò.
*Non ricordo molto, ma ricordo che ero un ragazzino molto vivace e curioso. Avevo una grande tendenza a cacciarmi nei guai, ricordo, alle volte trascinandomi dietro il mio povero fratellino Sobek.*
*Che rapporto avevate tu e tuo fratello?*
*Oh, io e lui eravamo gli esatti opposti di una moneta. Lui era serio e ligio al dovere, io ero più...come dire...*
*Menefreghista?*
*No, non intendevo questo! Anche io non me la cavo male sai? È solo che...erano senza cuore. Prendevano le decisioni senza analizzare la situazione nei dettagli! Pensa, fecero tagliare la mano a un pover'uomo, solo perché aveva rubato una mela per darla a suo figlio!*
*Non riuscisti a far niente per evitarlo?*
*Purtroppo no...ero ancora piccolo e inesperto. Ti spiegherei tutto nei dettagli, ma il tutto è ancora un po' nebbioso.*
*Stai tranquillo. Quando riavrai tutti i tuoi ricordi, allora ne parleremo.*
*Non posso ringraziarti a sufficienza per quello che stai facendo per me. Grazie dal profondo del mio cuore.*
*Ma non hai un cuore tu. Sei solo uno spirito!* disse Jay, scherzando. Strappò una risata al suo amico, che si finse uno spirito malvagio.
*Come osi?!? Maledetto mortale...! Ora io ti maledirò per sempreeeeeeeee!* gridò minaccioso il dio, calandosi nel ruolo di uno spirito demoniaco malvagio, ed entrambi risero a crepapelle. Poi i due smisero di ridere, e per un attimo si guardarono negli occhi a vicenda. Era come se...come se il tempo si fosse fermato per entrambi. Entrambi volevano restare lì, così, per sempre, continuando a ridere e a scherzare assieme. Peccato che avevano un appuntamento.
*Aaahahahahah, si come no. Dai andiamo, altrimenti faremo tardi.* concluse il ragazzo, passando attraverso lo spirito ancora ridente. A Jay pareva strano il fatto che uno spirito potesse provare emozioni come la tristezza, la rabbia e la gioia. Probabilmente era una cosa al di fuori della sua comprensione.
*Jay, perdona la domanda. Come siete diventati amici tu, Keisuke ed Akane?*
*È una lunga storia. Per farla breve, mi hanno aiutato in una situazione critica. Non ci sarei, o perlomeno non sarei chi sono ora, se non fosse per loro.* rispose il ragazzo alla domanda, dopo aver bevuto presso una fontana li vicino.
*Che tipo di situazione, se non sono indiscreto?* chiese. La faccia di Jay passò quasi istantaneamente da una faccia allegra a una quasi malinconica.
*Beh...ero tormentato dai bulli, tempo fa. Una giornata non era tale senza le loro prese in giro e le loro violenze. Un giorno si spinsero troppo in là e...un giorno decisi di farla finita.*
*Seriamente?!? Aspetta, non intendi mica dire che...*
*Si, Ja'rek. Tentai il suicidio. Salii sul tetto della mia scuola e scavalcai la recinzione metallica. Ero pronto a saltare, quando uno dei bulli mi fermò e mi convinse a non saltare. Si scusò e si mortificò fino a piangere.*
*Per l'amor di Iside...mi spiace tantissimo amico mio. Ma Keisuke e Akane che c'entrano?*
*Akane mi salvava ogni volta che le violenze entravano nel vivo, per dire così. E Keisuke...era uno dei bulli. Quello che mi salvò.*
*C-cos...Keisuke era un bullo?*
*Si. Ma si vedeva che era l'unico che aveva un po' di sale in zucca. E ora, come puoi vedere, siamo amici per la pelle, perché entrambi condividiamo il dolore di quell'episodio.*
*Oh, sacra Bastet...come vorrei aver potuto fare qualcosa...*
*Non fartene una colpa. Non avresti potuto fare niente, eri ancora sigillato nel bracciale. 
*Si ma....non è giusto, miseria nera! Non è assolutamente giusto!* gridò Ja'rek battendo il pugno contro un albero. Inutile dire che il suo pugno lo trapassò senza difficoltà alcuna.
*A questo mondo ci sono persone che credono sia giusto maltrattare i più deboli. Sono chi sono grazie a tutti loro. Andiamo, altrimenti faremo tardi* concluse il ragazzo, camminando via lungo il sentiero. Ja'rek non poteva che sentirsi triste dopo il racconto, si sentiva quasi in colpa. Quel ragazzo d'oro che aveva incontrato, quasi suicida? Impossibile!

Non hai più nulla da temere, amico mio: hai me al tuo fianco ora, nessuno ti farà più del male, nessuno. Hai la mia parola, hai già sofferto abbastanza.

«Akane! Sono qui!» gridò il biondo ragazzo alla sua amica, che si guardava intorno cercando il luogo dell'incontro. Udito il suo amico, corse verso di lui e, una volta raggiunto, lei aprì bocca.
«Grazie per avermi chiamato. Non sapevo che da queste parti ci fosse un negozio di giochi.»
«Nemmeno io. Beh, bisogna sempre guardarsi attorno di tanto in tanto no?» rispose lui, lanciandole un occhiolino.
«Hai ragione. Piccolo come negozio però. Mi chiedo come faccia a fare affari, nonostante ce ne sia uno più grande nei dintorni.»
«Me lo chiedo anche io. Forse perchè è piccolo, tranquillo e c'è gente simpatica.» disse Keisuke, e lei concordò. Entrambi risero di gusto, ma poi entrambi misero su una faccia preoccupata, come se qualcosa li stesse turbando. Akane fù la prima ad aprire bocca.
«Keisuke, qualcosa non va? Ti vedo pensieroso, distratto.» disse, provando a usare un approccio amichevole.
«Cosa ti fa pensare ciò?» rispose Keisuke, cercando di evitare l'argomento. Era sempre così quando tutti e tre erano assieme, cercava sempre di evitare di parlare di sé stesso.
«La tua faccia porta ovunque la scritta "problema". Cos'hai che non va?»
«Potrei farti la stessa domanda. Sembra tu abbia visto un fantasma.»
«Ma te l'ho chiesto prima io. Allora, cosa ti turba stavolta?» chiede avvicinandosi con il viso e sorridendo, Keisuke indietreggiò, mettendo le mani nelle tasche del suo cappotto termico.
«Non ci crederesti mai se te lo dicessi.»
«Mettimi alla prova, caro.» disse lei, con un tono di sfida giocoso.

«Cosa?!? Il dio Anubi, in casa tua?» chiese Akane, stupita. 
«Si, è così. Ti assicuro che non me lo sono sognato. Ti risparmio una storia lunga dicendoti che l'ho aiutato in un momento di pericolo. È rimasto per la notte e se ne è andato. Mi chiedo dove sia ora.» raccontò Keisuke, guardando il cielo mentre terminava il racconto. Per un momento i due rimasero in silenzio, e il vento si alzò facendo muovere le fronde degli alberi e i vari volantini attaccati ai muri e ai lampioni.
«A cosa stai pensando? Non mi credi? Te lo avevo detto...»
«No...in verità, ti credo. Devo raccontarti anche io una cosa.»
Akane prese a raccontare della visita di Kata, di come benedì il suo mostro preferito e di come parlò di lei, di Anubi e di Ja'rek, prima di andare.
«Quindi...anche tu hai avuto una di queste visite. E anche la tua ospite ha fatto il nome di Ja'rek?»
«Si. Lo ricordo bene. Mi ha parlato di Anubi e di Ja'rek. Non credo sia una coincidenza.»
«Io davvero non capisco cosa stia succedendo. Non credo sia stata un allucinazione, o un brutto sogno, e lo dico perché ho avuto una...ehm...esperienza ravvicinata ecco tutto. - proseguì Keisuke, massaggiandosi il collo in ricordo della scorsa sera - Cosa credi che dovremo fare?»
«Non lo so...ancora non riesco a credere che tutto questo stia accadendo per davvero.»
«Sai cosa penso? Che dovremmo trovare questo Ja'rek. L'ho promesso a lei. A Kata.»
«D'accordo, allora lo troveremo assieme. Ora sono curioso di conoscerlo anche io. Ti ha detto anche come o dove trovarlo?»
«Ha detto che...è più vicino di quanto pensiamo...che fù sigillato tanti anni fà...e che ha perso la memoria.»
«Più vicino di quanto pensiamo...diamine non mi viene in mente niente.»
«Neanche a me. E non mi ha detto neanche che aspetto abbia. Ha detto solo...segui il tuo cuore.»
«Akane, c'è la faremo. Non so ancora come, ma ci riusciremo. Credi dovremmo dirlo a Jay?»
«Non lo so...credo ci prenderebbe per pazzi. Per ora teniamo la cosa tra noi.» decise Keisuke, e Akane concordò. Poi, una voce arrivò a loro, distante. Era Jay che era arrivato. I tre sorrisero.

Il trio entrò nel piccolo negozio di giochi, e si guardarono attorno. Sugli scaffali del negozio c'erano giochi da tavolo di ogni tipo, alcuni di questi non ne avevano sentito parlare neanche loro. Vicino al bancone c'era un telefono al muro, e dietro al bancone non c'era nessuno. Ai muri c'erano diversi poster raffiguranti carte del Duel Monsters, come il Glorioso Soldato Nero o come il Combattente Delle Lame, o ancora come il Cavaliere Joker Arcano. Carte molto ambite, rare e potenti.
«Mi chiedo dove sia il proprietario. È strano che la porta sia aperta così.» si chiese Akane, pensando ad alta voce.
«Aspettate un attimo, suono il campanello.» disse Jay, suonando il campanello sul bancone tre volte. Una voce venne fuori dalla porta di legno.

Nonno! Ci sono dei clienti al bancone!

Si, ho sentito Yugi, non sono ancora così vecchio sai? Tu non preoccuparti e vai, o farai tardi!

Ok, ci vediamo più tardi!

Dalla porta venne fuori un ragazzo bassino, che i tre riconobbero subito. Aveva capelli viola molto grandi, quasi a forma di foglia, e i suoi occhi erano dello stesso colore. Alcune ciocche dei suoi capelli erano invece di un bel colore biondo dorato. Indossava una canottiera nera, l'uniforme scolastica e scarpe viola. Per un attimo, gli occhi di Yugi e Jay si incontrarono, e il ragazzo si fermò. Era rimasto sull'uscio, quasi bloccato, con la mano sulla maniglia della porta. Fù solo allora che Jay vide, al suo collo, una grande piramide dorata con catena metallica e lo stesso occhio del suo Bracciale del Millennio.
«Ciao! Sei tu Yugi? Frequentiamo la stessa scuola.» chiese Jay, per rompere il ghiaccio. L'espressione di Yugi mutò, dopo un attimo, in una allegra e amichevole, la stessa espressione che sfoggiava ogni giorno.
«Si! Voi siete della classe accanto vero? Perdonatemi ma vado di fretta! Spero di rivedervi presto!» disse contento, mentre varcava la soglia di casa.

*Uhm...quel ragazzo...*
*Cosa c'è, Ja'rek?*
*Ho notato quella collana. Quella piramide.*
*Era bella, vero? Assomigliava al Bracciale del Millennio.*
*È familiare...quel ragazzo non è ciò che sembra. Me lo sento.*
*La prossima volta che lo vedremo, scambieremo due chiacchiere con lui, che ne dici?*
*Mi sembra ragionevole. Molto bene.*

Dalla porta accanto al bancone, poco dopo, uscì un uomo anziano con camicia bianca e salopette verde smeraldo. Aveva capelli bianchi, coperti da una bandana nera, e grandi occhi viola, come quelli del nipote.
«Salve ragazzi, in cosa posso esservi utile? Oh, ciao Keisuke! Come te la passi, giovanotto?»
«Non male, grazie signor Muto. Questi sono i miei amici, Jay e Akane.» rispose Keisuke al signore.
«Piacere di conoscerla, signor Muto.» disse Jay, facendo un inchino. Akane seguì.
«Oh, vi prego ragazzi, potete chiamarmi anche solo Solomon. Allora, cosa vi serve? Qualche bustina di carte Duel Monsters? O qualche altro gioco?»
«Si, qualche bustina. Serve al mio amico, ha appena iniziato a giocare.»
«Ohohoh! Quindi un altro Duellante eh? Ah ricordo la prima volta che Yugi assemblò il suo deck...oh che sbadato! Perdonate la digressione! Allora ragazzo...Jay, giusto?»
«Si, signor Mu...ehm, Solomon.>> rispose Jay, mostrandogli il deck. Il nonno prese a sfogliare le carte e a parlottare tra se e se. Poi lo mise di nuovo a terra, e gli parlò di nuovo.
«Mh...questo deck non è male sai? Lo hai fatto tu?»
«No, io e Keisuke lo abbiamo fatto assieme. In più, avevo qualche altra carta nel cassetto e ho deciso di fare due più due.»
«Hai scelto davvero una buona accoppiata. E ho visto che sono tutte di elemento fuoco, in più qualche carta magia per rafforzarle e trappole per ostacolare l'avversario. Non potevi scegliere una persona migliore di Keisuke per insegnarti a montare un deck.»
«Andiamo Solomon, ora mi lusinga...» disse Keisuke, non volendo apparire come un dio agli occhi dei suoi amici.
«Dunque...vorresti qualche busta per rafforzare il tuo deck, vero? Un minuto, so esattamente cosa ti serve! U-Un minuto solo!»
Solomon si chinò sotto il bancone, mettendosi a frugare tra la merce che aveva. Ogni tanto diceva frasi come "questo no" oppure "nemmeno questo", finché non trovò quello che cercava, esclamando "Tadààà!" e reggendo in mano una scatola di carte nera con rifiniture rosse e con sopra un drago cavaliere. La scritta sulla scatola recitava "Impero Fiammante".
«Eccole qua. Mi sono arrivate giusto l'altro ieri, - iniziò a spiegare l'anziano Solomon - sono delle carte molto rare e potenti, a mio parere adatte al tuo deck.»
«Grazie mille! Ne prendo quattro!» disse Jay, prendendo i soldi dal suo portafogli e pagando. 
«Grazie mille a voi tre! Non vedo l'ora di vedervi di nuovo! Jay, che ne dici di duellare con mio nipote un giorno? Forse ti potrebbe aiutare a capire cos'è un Duellante e cosa ti serve per diventarlo.»
«Non vedo l'ora, signor Muto! Alla prossima!» disse Jay, seguito dai suoi amici mentre usciva dal negozio con le bustine nella mano. E così, il vecchio rimase di nuovo solo.
«Uffa...e ora che faccio?»

*Allora è così che voi Duellanti prendete le vostre carte, eh? Più facile di quello che facevamo noi per imbrigliare il potere dei mostri...*
*Si...come vedi le cose sono diventate più..."normali", ecco.*
*Aspetta, che intendi dire con "normali", eh?*
*Lascia perdere, non è importante.*
*Mh...* borbottò Ja'rek, perplesso.

«Siete pronti? Tutti insieme! 1...2...3!»
Tutti e tre aprirono le loro bustine contemporaneamente, esaminando le carte all'interno.
«Che fortuna, Jay! Guarda qui!» disse Akane, mostrando le carte al proprio amico. C'erano le carte Trappola Ala Tiranna e Buco Trappola Adesivo, e i mostri Drago Cacciatore e Drago Ieratico Di Nuit.
«Che fortuna! Cercavo proprio quella! Ala Tiranna mi tornerà utile nei momenti di crisi!» esclamò Jay, molto contento.
«Il mio non è stato da meno, dai un occhiata.» disse Keisuke, mostrando al ragazzo i mostri Cucciolo Di Occhi Rossi e Drago Nero Occhi Rossi, e le magie Padronanza del Potere Magico e Saggio Delle Fusioni.
«Fooorte! Queste carte sono stratosferiche!»
«Hai ragione Akane. Queste torneranno parecchio utili a Jay nei momenti di bisogno. Jay, e il tuo?» chiese Keisuke, gettando la bustina di plastica nel più vicino bidone dell'immondizia. Jay fece scivolare le carte dalla bustina alla sua mano. Trovò un bel po' di carte buone forse inutili per il suo deck, ma quella che lo colpì di più fù il mostro Cavaliere Draconico. Era un mostro di livello 7 con 2800 punti di ATK e 2500 di DEF, dotato di un effetto grandioso.

Ra...ga..zzooo...

«Cosa...? Ragazzi, voi avete detto qualcosa?»
«N-no, non ho detto niente.» rispose Akane, presa alla sprovvista.
«Nemmeno io. Jay, va tutto bene?»
«S-si, certo. Non vi preoccupate.» rispose Jay. Poteva dare l'impressione che tutto fosse a posto, ma dentro di lui si stava facendo strada un dubbio.

*Ja'rek, sei stato tu a parlare poco fa?*
*Di che parli? Qualcuno ha parlato?*
*Potresti per favore smettere di prendermi in giro? Ho sentito la voce di uno spirito chiamarmi. Vuoi dirmi che non sei stato tu?*
*Jay, ti prego di credermi se ti dico che io non ho detto niente. Non sono mai stato più serio di così in tutta la mia precedente vita.*
*Mh...allora chi è stato?*

Sono stato io, giovane.

Jay non aveva idea di dove si trovasse. Non ricordava affatto di essersi addormentato, l'ultima cosa che ricordava erano i suoi ultimi momenti al parco, quando aveva udito una voce misteriosa chiamarlo. Era una voce decisa, calma e rauca, con un leggero riverbero di sottofondo.
«Finalmente ti sei svegliato.» gli disse una voce, fin troppo familiare. Jay si mise a sedere, e si guardò attorno, per trovare qualcuno alla quale teneva tanto: il suo caro compagno.
«Ja'rek! Dove siamo? Cos'è questo posto?»
«Questa è la mia Camera dell'Anima.»
«Camera dell'Anima?»
«Esatto. È dove gli spiriti vivono quando vengono trasferiti in un essere vivente. In questo momento si, siamo dentro di te, ma allo stesso tempo siamo in un luogo completamente diverso.»
«Ho capito. Ma perché siamo qui?» chiese il ragazzo mentre si alzava e so ripuliva i vestiti dalla sabbia. Poi si guardò ancora attorno: il deserto sembrava proseguire per chilometri e chilometri di distanza, con qualche oasi, piramide e villaggio a fare da sfondo per questo bel quadro. I villaggi, a prima vista, sembravano essere disabitati, o così Jay credeva, osservandoli dalla distanza. Però, non aveva voglia di andare a dare un occhiata. Poi, guardò su nel cielo, e vide tantissime porte. Porte di ogni tipo, materiale e colore. Si chiedeva perché fossero lì sopra, e a cosa potessero servire.
«Non ne ho idea. Hai detto di aver sentito la voce di uno spettro giusto? Mi chiedo di chi fosse...»

Sono stato io.

Dall'alto arrivò un grande drago dalle squame verdi smeraldo e dalla corazza argentea lucente. Aveva una lunga coda, non coperta dall'armatura, una spada nella mano destra, uno scudo nella mano sinistra, e grandi occhi rossi. Il suo ventre e il sottocoda erano giallo e morbidi all'apparenza. I suoi piedi avevano 4 dita, una di queste dietro al tallone, e altrettante dita alle mani. 
«Aspetta...tu sei...Cavaliere Draconico?»
«Ora capisco...è tutto chiaro. La voce che hai sentito...era la sua.»
«Ma com'è possibile? Voglio dire...un'anima in una carta?»
«Vorrei poterti rispondere Jay, ma temo di non ricordare molto.»
«La tua voce, ragazzo...l'ho sentita, in quel luogo oscuro. È risuonata nell'oscurità che mi circondava. Così l'ho seguita, verso un mare di luce. E...ora mi trovo qui, con voi.» disse il Cavaliere Draconico, la sua voce riecheggiava in quell'ambiente vuoto e privo di vita. Jay annuì, ascoltando le sue parole. Ja'rek era ad occhi chiusi e a braccia conserte, forse per ricordare qualcosa, o così Jay credette.
«A voi , che mi avete liberato, giuro solennemente di proteggervi e di combattere al vostro fianco. Ora devo prendere congedo. Salute!» disse il Cavaliere Draconico, e poi un lampo di luce bianca invase sia lo spirito che il ragazzo.

«...ay...Jaaayyy.....»
«...ri...ndi...!»
Jay sobbalzò, come se si fosse svegliato da un brutto sogno.
«Jay, per la miseria, devi smettere di farci prendere questi spaventi. Io e Akane ci stavamo preoccupando da morire.» disse Keisuke, mettendo la mano sulla spalla al suo amico.
«Co...cosa è successo?»
«Come "cosa è successo"? Hai iniziato a fissare la carta, come se ti avesse ipnotizzato. Ti abbiamo provato a chiamare ma niente, eri completamente andato.»
«Jay...sicuro di sentirti bene? Ultimamente ci sei sembrato molto...strano.» disse Akane, sedendosi accanto a Jay e unendo mani e piedi.
«Io sto bene, grazie per la preoccupazione. Allora, adesso che facciamo?» rispose lui, cercando di schivare l'argomento. Voleva davvero parlargli del bracciale, di Ja'rek e di come riuscisse a parlare alle carte, ma era certo che lo avrebbero preso per matto.
«Quella busta non la apri?» chiese Keisuke, vedendo Jay mettere l'ultima bustina rimasta nella tasca.
«No, la lascio per un amico. Che cosa vogliamo fare ora?» disse brevemente.
«Beh, possiamo fare un sacco di cose. Andiamo a fare una camminata? Ho sentito dire che hanno aperto un nuovo negozio di vestiti in centro.» propose la ragazza iniziando ad avviarsi.
«Ferma lì. L'ultima volta ci hai usati come portaborse e come manichini. Non credere che me ne sia scordato!» disse Keisuke arrabbiato.
«Non sembra tanto male Keisuke come idea. Solo che, stavolta, compreremo qualcosa tutti assieme.»
«Tsk...se lo dici tu, Jay.»
Mentre stavano per avviarsi, però, un bambino dagli stravaganti capelli marroni coperti da un berretto rosso come la camicia e una giacca bianca, ci chiamò dalla distanza.
«Si? Cosa c'è?» chiesi, con aria curiosa.
«Ecco, vedete...ho un deck nuovo e volevo provarlo. E voi mi sembrate molto forti! Per favore mi concedereste una sfida?» domandò, inchinandosi.
«Ehi, Jay. - disse Keisuke - Perché non accetti? Avrai l'opportunità di provare quel nuovo deck.»
«Hai ragione, amico mio. Molto bene, accetto. Andiamo tutti alla più vicina Duel Station, e lì faremo fuoco e fiamme!» disse Jay, con un aria ardita stampata sul volto.

Una volta arrivati, Jay e il ragazzo salimmo ai lati opposti della piattaforma. Keisuke e Akane erano ai lati ad assistere allo spettacolo, mentre Ja'rek aveva un aria molto ansiosa.
*Che c'è, amico mio? Qualcosa ti turba?*
*In verità...si. Jay, non è che potrei prendere il controllo? Vorrei duellare io al posto tuo.*
*Come mai? Non mi ritieni all'altezza della sfida?*
*No, non fraintendermi! È solo che...ecco...voglio davvero ricordare. L'ultima volta che abbiamo duellato, sono riuscito a ricordare vincendo. Quindi...se riuscissi a vincere...*
*È vero, e io ti avrei aiutato, te l'ho promesso. Ma perché non proviamo a vedere cosa succede se vinco io, ok? Questo ragazzino ha voluto sfidarmi e io non intendo rifiutare. È ora di vedere quanto sono forte, fin dove posso spingermi.*
*Jay...va bene. D'accordo, io assisterò al duello e starò qui accanto a te, pronto a darti ogni tipo di supporto tu desideri.*
*Non so cosa farei senza di te, amico mio.*

«Molto bene, se sei pronto possiamo dare il via alla sfida.» dissi al giovane avversario davanti a me.
«Si! Sono pronto a dare del mio meglio!»
«Prima di iniziare, però, voglio chiederti il tuo nome. Un vero duellante chiede sempre il nome del proprio sfidante.»
«Sono Jaden, Jaden Yuki.»
«Molto bene. Io sono Jay Fujiwara, lieto di poterti affrontare. Ora combattiamo!»
«Si, facciamo del nostro meglio!»
DUELLO!

Jay: 4000LP.                     Jaden: 4000LP

Quattro carte a testa. Un duello onorevole, secondo le regole.
«Molto bene, se per te non è un problema, comincio io!» disse Jay, pescando la prima carta. Osservò la sua mano, molto promettente, e poi il suo amico. Col suo sguardo, Ja'rek spronava il giovane a dare del suo meglio.
«Molto bene, per prima cosa posiziono due carte coperte. Poi, procedo con l'evocare una bestia feroce, Grande Angus in posizione d'attacco!»
Dalla piattaforma di gioco, si materializzò l'ologramma di una belva quadrupede dagli occhi gialli e dal manto color rosso, con grandi zanne bianche e una sete sproporzionata di sangue. ATK: 1800 / DEF: 600

*È un mostro molto potente...! Jay si sta già portando in vantaggio. Chissà cosa farà ora l'avversario...*

«E con questo concludo il mio turno. Fammi vedere che sai fare, Jaden.» disse Jay, fiducioso del fatto che questo sarebbe stato un grande duello.
«Non ti preoccupare, è tempo di darsi da fare! Pesco!» disse il ragazzino dal berretto rosso.
«Molto bene, evoco Clayman EROE Elementale in posizione di difesa!»
Ed ecco apparire dal terreno un uomo con una grande armatura color terra, con casco rosso. ATK: 800 / DEF: 2000
«Maledizione...è riuscito a bloccarmi...» sussurrò Jay a sé stesso, guardando la situazione sul campo.
«Non ho ancora finito! Gioco la carta magia Polimerizzazione, per fondere insieme gli EROI Elementali Avian e Burstinatrix per creare...»
Una creatura verde con un braccio rosso a forma di testa di drago e coda dello stesso colore sorse sul campo di battaglia. Aveva un ala bianca sulla propria spalla sinistra e cinque lunghi artigli su mano e piedi.
«Uomo Alato della Fiamma EROE Elementale!» ATK: 2100 / DEF: 1200
«Oh no! Ha anche un mostro offensivo adesso?!?» gridò Jay sorpreso. Ja'rek, nel frattempo, guardava lo svolgersi delle cose, con un senso di agitazione crescente nei confronti del suo partner.
«Molto bene, Uomo Alato Della Fiamma! Attacca Grande Angus!»
Il mostro verde e rosso si precipitò verso la bestia infuriata per attaccarlo con il suo braccio a forma di drago quando, ad un certo punto, Jay fece la sua mossa.
«Gioco la mia carta trappola! Sfera Della Sicurezza!»
Dalla carta appena sollevata, uscirono delle sfere rosse con sensori blu posti sulle piccole ali laterali e sul posteriore. Con il suo potente "occhio" giallo, emisero delle vibrazioni che spostarono Uomo Alato Della Fiamma in Posizione di Difesa.
«No! Il mio attacco..!» gridò Jaden.
«...è stato annullato. Sfera Della Sicurezza mi permette di fermare un attacco nemico, e di mettere il mostro attaccante in posizione di difesa.»
«Tsk...bella mossa! Sai, potresti essere il miglior secondo duellante qui!»
«Cosa...? Secondo? Fammi indovinare, il primo sei tu?» chiese Jay curioso.
«Naturalmente! Termino il turno lanciandoti una sfida...e una carta coperta.»

«Ok, ecco che arrivo! Tocca a me! Pesco!»
Jay pescò la sua prossima carta, e una voce riecheggiò nella sua mente chiamandolo per nome. Sorpreso, guardò la carta nuova. Era proprio Cavaliere Draconico!
*Salute, Cavaliere! Non preoccuparti, ti farò scendere in campo appena possibile.* 
La carta, con molta sorpresa da parte di Jay, si mosse per dire di sì. Non poteva più dire di essere stata la sua immaginazione, aveva scoperto un potere del tutto nuovo: essere amico delle carte.
«Molto bene, gioco Anfora dell'Avidità, così da poter pescare altre due carte dal deck, posiziono una carta coperta sul terreno, e poi procedo a sacrificare Grande Angus per poter evocare tramite Tributo il grande Ippogrifo Fiamma Chimerica in posizione di Attacco!»
Bestia Angus si smaterializzò per dare vita a una bestia a quattro zampe con pelo ambrato e 4 occhi, collare di pelliccia rosso fiammante come le ali sul suo dorso. Le zampe anteriori erano decisamente più grandi di quelle posteriori, e gli arti sembravano ossei. ATK: 2100/ DEF: 2100
«Molto bene, Chimera! Attacca Clayman con Fiamma Della Chimera Infernale!»
La Chimera evocò delle fiamme dal proprio becco che, una volta pronte, sparò a mo di lanciafiamme sull'eroe d'argilla.
«Non te lo lascerò fare! Attivo la mia Trappola Barriera dell'Eroe!» disse Jayden, rivelando la carta coperta che aveva posizionato per terra. Una barriera sorse davanti a Clayman, deviando l'attacco verso il cielo e facendolo detonare.
*Maledizione, non va bene...*
«Ok, termino il mio turno con una carta coperta. A te il palcoscenico, Jaden!»

*I valori di attacco di Ippogrifo e Uomo Alato sono uguali. Jay ha fatto la scelta giusta ad attaccare Clayman, anche se l'attacco è andato a vuoto. In più ha messo l'avversario in una situazione di stallo. Adesso cosa succederà?* si chiese la divinità, continuando ad assistere allo spettacolo con preoccupazione crescente.

«Non aspettavo altro! È il mio turno!, Pesco la prossima carta!» disse Jaden, annunciando l'inizio del suo turno. 
«Gioco Anfora dell'Avidità! Ho diritto a pescare altre due carte! E ne attivo subito una! La carta magia terreno Grattacielo!»
Sul terreno iniziarono a spuntare dei enormi grattacieli neri dalle luci verdi, che circondarono l'intero campo di gioco.
«Devi sapere che ai miei Eroi piace combattere in una città grandissima! E se il loro avversario ha un valore di attacco superiore al loro, essi guadagnano 1000 punti d'attacco!»
«Non così in fretta! Rivelo la carta coperta di poco fa, Turbine! Pagando 500LP, sono capace di distruggere una carta magia o trappola scoperta, e siccome Grattacielo è l'unica carta che posso distruggere con questo effetto, preparati a salutarla!»
Un turbine si generò dalla carta scoperta e prese a distruggere tutti i grattacieli che poco prima si erano stanziati sopra i mostri.
«Bella mossa, Shay! Così facendo hai neutralizzato le chance dell'avversario di rafforzarsi!» disse Keisuke da terra. Jay fece un occhiolino.
«È innegabile, c'è l'ha nel sangue. Quanto vorrei duellare come lui... in modo sicuro e deciso.» sospirò Akane.
 
Jay: 3500LP.                   Jaden: 4000LP

«Oh, miseriaccia!» disse il piccolo Jaden, schioccando le dita.
«Mi dispiace amico, ma non posso lasciarti diventare ancora più forte di così.>> commentò Jay, serio in volto.
«Beh peccato, perché hai un'altra sorpresa in arrivo!»
«C-cosa?!?»
«Tanto per cominciare, sposto Clayman EROE Elementale in posizione di attacco...»
L'eroe dalla corazza d'argilla si spostò da una posizione difensiva inginocchiata e a braccia incrociate ad una offensiva, come un lottatore di sumo pronto al combattimento.
«...e poi attivo l'ultima carta dalla mia mano! H - Ho Il Cuore In Fiamme! Ora posso aumentare l'attacco di un mio mostro a scelta di 500 punti! Scelgo Uomo Alato Della Fiamma!»
Il potere di Uomo Alato Della Fiamma crebbe a dismisura, e un aura di fuoco iniziò a propagarsi da lui. L'attacco salì da 2100 a 2600.
«Ora attacca uomo alato! Distruggi Ippogrifo Fiamma Chimerica!»
L'eroe alato di gettò con un scatto verso il mostro di Jay, che venne annientato con una scarica di fiamme
.
Jay: 3000 LP                  Jaden: 4000 LP

«E ora si attiva l'effetto speciale di Uomo Alato Della Fiamma si attiva! Perderai tanti Life Points quanti erano i punti di attacco del mostro distrutto!»
*Cosa...? No! Jay!!!*
Jay urlò in agonia quando fù investito da una scarica di fiamme del mostro eroe.
 
Jay: 900 LP.                    Jaden: 4000 LP

«Diamine, non sta andando per niente bene...!» si disse Jay, rimettendosi in sesto. Adesso iniziava a preoccuparsi di non riuscire a vincere.
«E ora è il turno di Clayman! Attaccalo direttamente!»
Il pugno pesante di Clayman colpì Jay dritto dritto al corpo, mettendolo in ginocchio.
 
Jay: 100LP                     Jaden: 4000LP
 
*Jay! Stai bene?!? Ti prego, dimmi qualcosa!* chiese lo spirito, precipitandosi dal suo amico.
*Ja'rek, ti prego...fatti da parte. Questo è il mio duello, e il mio soltanto.* rispose Jay. Il suo atteggiamento era completamente diverso dal solito.
*Jay, ti prego, ascoltami! Non devi dimostrarmi nulla, è inutile soffrire così! Ti prego, abbandona il duello, sei ancora in tempo!*
*Ja'rek...io resto qui. Posso vincere. Abbi fede in me.*
*Ma...*
*Niente ma! Ascolta amico, ti ringrazio per la tua preoccupazione, ma so cavarmela da solo. Avevo previsto tutto fin dall'inizio.*
*Davvero?*
*Davvero. Ti voglio bene amico, e so che anche tu me ne vuoi. Altrimenti non ti staresti preoccupando per me, ora. Ma se non iniziassi a camminare con le mie gambe, se non iniziassi a lottare per conto mio, se lasciassi combattere agli altri le mie battaglie, allora come potrei definirmi un Duellante degno di tale nome?*
*Jay... - sussurrò il dio, mettendogli una mano sulla spalla - ...sono con te. Fagli vedere di che pasta sei fatto, amico mio.*
*Ci penso io. Sta a vedere.*

«Heilà...? Va tutto bene? - gridò Jaden preoccupato dall'altra parte - Se vuoi possiamo interrompere il duello e...»
«Non preoccuparti, sto bene. Non preoccuparti, ho solo iniziato a scaldarmi. Non mi hai ancora sconfitto.» disse Jay, con un ghigno. I suoi occhi erano inspiegabilmente diventati di un colore simile al marrone e al giallo ocra, con una tonalità opaca e spenta.
«Oh sì! E allora dacci dentro amico! Datti da fare!» disse il suo avversario, non accorgendosi di nulla.
«Lo farò. Attivo la mia carta coperta, Le Mele D'oro!»
«Mele D'oro? Mai sentita...» disse Jaden sorpreso. Non si aspettava una trappola di quel tipo.
«Funziona così. Adesso recupererò un ammontare di Life Points pari all’ultimo mostro che mi ha inferto dei danni attaccandomi direttamente. E siccome Clayman è stato l'ultimo ad attaccarmi direttamente, guadagno 800 Life Points!»
 
 
Jay: 900LP                     Jaden: 4000LP
 
«E non è tutto! Adesso ho la facoltà di evocare un Segna-Malus con valori di attacco e difesa pari ai Life Points recuperati con questo effetto.»
Una sorta di giara malvagia sorse sul terreno dove prima si trovava Ippogrifo, con un grande occhio giallo terrorizzante. ATK: 0 (+800) / DEF: 0 (+800)
«Diamine, quel segnalino è davvero inquietate..!>> si disse il giovane dal berretto rosso.
«Avanti, completa il tuo turno, così potrò farti vedere che intendo.»
«E va bene amico, termino il turno non avendo altre carte nella mano. A te la mossa!»

*Jay è completamente cambiato. Il suo sguardo non è più quello che sfoggia sempre.*
«Keisuke guarda...è una mia impressione o Jay è completamente cambiato?»
«No, non è tua impressione. A volte succede quando duelliamo. È come se sfruttasse la sua rabbia e le sue preoccupazioni per diventare più aggressivo e tattico. Io lo chiamo "stato Berserk".»
«"Stato berserk"? E da dove credi che arrivino queste emozioni? Voglio dire...duellare dovrebbe essere divertente per entrambi giusto?»
<>

*Devo ribaltare il duello. E ho le carte per farlo. Questa sensazione...è strana. Ora non ho tempo per farmi domande.* si disse Jay, fiducioso nei confronti delle sue carte.

«Molto bene, ora pesco!» disse Jay, e guardò la sua carta. Sul suo volto apparve un gigno maligno e terrificante. 
«Gioco ancora una volta Anfora dell'Avidità per pescare altre due carte, per poi metterne giù una coperta. E poi, attivo la carta magia Pupazzo da Tributo! Ti spiego il suo effetto: ora posso evocare specialmente dalla mia mano un mostro il cui livello sia esattamente 7, a patto che io sacrifichi un mostro sul mio terreno di gioco. E si dal caso che io ne possieda esattamente uno! Il mio Segna-Malus svanisce per fare spazio al mio solo, unico e inimitabile amico...»
Il Segna-Malus fu assorbito dalla carta mia, e dal cielo apparve il glorioso drago dall'armatura argentata. Una volta atterrato, estrasse la spada attaccata allo scudo, apri le sue maestose ali verdi e ruggì all'avversario con tutto il suo fiato.
«...CAVALIERE DRACONICO!» ATK: 2800 / DEF: 2300
«Wow! Che forza! Quel mostro è mitico!» commentò Jaden.
«Non ho ancora finito sai? Il tuo peggiore incubo sta per realizzarsi! Evoco Grunika Flamvell in posizione di attacco!»
Dal terreno apparve un drago armatura sul petto nera, chaps marroni e nere e sandali neri. Sulla sua mano aveva una sfera di fuoco, le sue scaglie erano viola e aveva cinque dita di ogni arto. ATK: 1700 / DEF: 200
«Ora, Grunika! Attacca Clayman con Soffio Fiammante!»
La creatura si gettò su Clayman, inspirando e rilasciando un mortale soffio di fiamme che lo incenerirono.
 
Jay: 900LP.                     Jaden: 3100LP
 
 
«E adesso, si attiva l'effetto di Grunika! Vedi, quando distrugge un mostro e lo manda al cimitero, tu subisci 200 danni moltiplicati per il livello del mostro distrutto. E siccome Clayman era un mostro di livello 4...»
La fiammata che aveva distrutto Clayman arrivò fino a Jaden, che gridò di dolore mentre le fiamme ardevano accanto a lui.
«Tu subisci 800LP di danno.» finì Jay la frase.
 
Jay: 900LP                      Jaden: 2200LP
 
«Capperi che botta! Avevo ragione su di te! Sei davvero un osso duro! Ma quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare! Pesco!» disse Jaden. Dalla sua faccia si poteva vedere che era in difficoltà.

*Jay...questo non sei tu. Ti conosco abbastanza per dire che tu non sei fatto così. In più...cosa è successo ai tuoi occhi?* si chiese Ja'rek, guardandolo dalla distanza. Qualcosa era decisamente fuori posto. Poi, all'improvviso, ebbe un gran mal di testa, nelle sue orecchie si formò un ronzio, e la sua vista si stava pian piano oscurando. 
*Che...succede?!? A-aiuto! JAY! AIUTO!!!* gridò, nella speranza che qualcuno potesse aiutarlo. Nessuno purtroppo riuscì a sentirlo. A causa del dolore, planò a terra e si inginocchiò tenendo le mani sulla testa. Chiese nuovamente aiuto a tutti i presenti ma, essendo uno spirito, nessuno riuscì a sentirlo. Poi, tutto finì e il suo mondo divenne nero come la notte.
   
 
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