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Autore: Sir Joseph Conrard    27/11/2017    4 recensioni
A Zootropolis, Judy ha risolto il caso degli Ululatori Notturni e si prende una meritata vacanza, insieme a Nick, per andare a trascorre due settimane all'insegna del divertimento sul Lango Landlake. Ma non può sapere che proprio lì avrà inizio un'avventura straordinaria e ricca di colpi di scena.
Nascerà un'amicizia fuori dal comune, si scopriranno nuovi complotti e ci saranno nuovi nemici da sconfiggere. Tutto questo ambientato nell'universo di Zootropolis con i nostri due eroi prefeiti
A tutti una buona lettura
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Judy Hopps, Nick Wilde, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 8
La storia della famiglia Darby
 
Stavano aspettando ormai da quasi un’ora. L’avevano trovata ? Stava bene ?
Queste erano le domande che assillavano la mente di Judy, che nervosamente tamburellava la zampa sul terreno. Intanto, non molto distante, Nick era seduto sulle scale della tavola calda a far compagnia a Elodie. Infatti, dopo che Victor era partito, la cucciola di pantera non aveva proferito parola.
“Avanti Elodie !” la rassicurò Nick “vedrai che l’avranno trovata sicuramente. Tuo papà e Rafael sono una bella squadra”
La piccola continuò a guardare per terra, rimanendo in silenzio per un paio di minuti
“Ne sei sicuro ?” disse ad un certo punto, cogliendo impreparata la volpe
“Certo che sì !” esclamò con un gran sorriso Nick “dobbiamo solo avere pazienza”
“Speriamo che tu abbia ragione” disse Elodie, accennando un sorriso
 
Ad un certo punto entrambi gli animali, vennero colti alla sprovvista da un’esuberante e gioiosa Judy che urlò
“Victor, l’hai trovata !” disse la coniglietta correndo verso il grosso predatore
“Certamente eccola qui !” disse la pantera, appoggiando la piccola leporide a terra. Quando vide sua sorella maggiore, Julia le corse incontro e l’abbracciò forte, cominciando a piangere, seguita a ruota da Judy
“Per fortuna stai bene. Non ti azzardare a fare una cosa del genere di nuovo” disse Judy tra un singhiozzo e l’altro
“Mi dispiace di averti fatto preoccupare sorellona. Non lo farò più, promesso”
“Vedo che l’hai trovata” disse ad un certo punto una terza voce, era lo sceriffo Bishop “meno male !” esclamò con un sorriso
“Già” si limitò a dire il grosso felino
“Julia …” disse improvvisamente una piccola voce, strozzata dalle lacrime, dietro Judy “allora stai … bene ?” chiese sinceramente preoccupata Elodie
La piccola leporide, quando vide la piccola cucciola di pantera con le lacrime agli occhi, non poté fare a meno di correre ad abbracciarla
“Sì, sto bene. Grazie a te” la rassicurò Julia “scusa se non ti ho ascoltato” disse sinceramente pentita
“Non ti preoccupare, l’importante è che tu stia bene” disse Elodie, asciugandosi gli occhi con una zampa “ma la prossima volta che non mi ascolti, io ti …”
“Tu … cosa ?” disse la coniglietta in tono di sfida
“Io … io … ah … lasciamo perdere” disse Elodie cominciando a ridere, seguita dagli altri animali




5 minuti dopo …

“Grazie mille dell’aiuto Rafel” disse Victor stringendo la zampa della lince
“Grazie a voi” disse la lince con un grande sorriso “Sai, c’è ancora un posto libero se vuoi …”
“Rafael … ne abbiamo già parlato molte volte. Non intendo rientrare in polizia” disse la pantera alzando gli occhi al cielo “quella vita ha troppi brutti ricordi per me. Ricordi che sto cercando di cancellare”
“Capisco” disse la lince annuendo lentamente
“Di che state parlando voi due ?” chiese improvvisamente Judy, seguita a ruota da Nick “Le cucciole sono già in macchina. Stiamo aspettando solo te” disse la coniglietta indicando la pantera
“Certo … andiamo” disse la pantera dirigendosi verso la macchina “ci vediamo Rafel” disse il grosso predatore salutando la lince che ricambiò con un cenno del capo
“Sceriffo, grazie mille del suo aiuto” disse la leporide stringendo la zampa di Rafel “le sono debitore”
“Non ringrazi me. Ringrazi Victor, era il migliore a cercare le tracce di animali scomparsi, prima di lasciare la polizia” disse la lince indicando la macchina
“Che ne sarà di quei due ?” chiese ad un certo punto la volpe indicando la tavola calda, dove c’erano ancora Doug e Duke
“Non si preoccupi agente Wilde. Mi hanno telefonato dal penitenziario di Zootropolis, li vengono a prendere in giornata, forse verso le otto di stasera” lo rassicurò lo sceriffo Bishop “Almeno, in prigione staranno al sicuro”
“Certo. Piacere di averla conosciuta, arrivederci e grazie” disse la volpe stringendo la zampa della lince e dirigendosi verso la macchina
“Sai Judy …” disse la lince, dopo che Nick fu salito in macchina “mi piace il tuo partner, lo trovo un tipo simpatico”
“Si vede che lo conosci poco” disse Judy, scuotendo lentamente la testolina
“Sarà …”
“Ascolta Rafel” disse improvvisamente seria la coniglietta “è vero che Victor, una volta era capitano di polizia ?”
“Sì” rispose semplicemente la lince
“E poi che è successo ? Perché ha dato le dimissioni ?” chiese curiosa la coniglietta
“Perché non lo chiedi a lui ? Mi sembra più logico” disse la lince con un sorriso sul muso
“Allora Judy !” esclamò la volpe, mettendo la testa fuori dal finestrino della macchina “andiamo o visto che hai voglia di camminare, te ne torni a piedi ?”
“Sì sì, arrivo” disse la coniglietta dirigendosi verso la macchina “grazie ancora di tutto sceriffo”




Durante il viaggio di ritorno, Julia raccontò per filo e per segno quello che era successo dopo che era caduta in acqua. Cioè che il tronco, spinto dalle forti correnti, si era avvicinato abbastanza alla riva, per permetterle di raggiungere la terraferma.
Una spiegazione che aveva un senso logico. Anche se la piccola leporide aveva tralasciato un elemento fondamentale:  il suo incontro con quell’essere enorme e bizzarro. Non poteva certo dirglielo, chi le avrebbe creduto ? Avrebbe fatto luce su questo mistero, da sola. Avrebbe scoperto cos’era quel mostro, da dove veniva e perché l’aveva salvata.
“Sei stata molto fortunata” disse Nick
“Già, molto fortunata” aggiunse Judy “però mi raccomando. Non fatene parola con i miei. Bocca chiusa altrimenti sono guai”




Intanto a casa Hopps …
 
“Ma perché ci mettono così tanto ?” chiese una Bonnie spazientita e preoccupata allo stesso tempo, mentre guardava la strada principale, seduta sulla veranda di casa
“Non ti preoccupare tesoro” la rassicuró Stu “ho chiamato Rafael 10 minuti fa e mi ha detto che erano partiti. Dovrebbero arrivare a momenti”
Quando il coniglio terminò la frase, una macchina scura entrò nella proprietà Hopps e, una volta parcheggiata, scese il piccolo gruppetto di animali
“Cosa ti avevo detto ?”
“Finalmente” esclamò Bonnie “vi davamo per dispersi”
“Scusaci tanto mamma, abbiamo avuto qualche piccolo ... contrattempo” disse Judy con un grande sorriso
“Ci racconterete tutto a pranzo. Forza entrate” li incoraggiò Stu
 

Chi ha avuto l'opportunità di fermarsi a casa Hopps per pranzo o cena, nel descrivere il clima che aleggiava, avrebbe utilizzato una semplice parola: UNICA
Infatti, tutta la famiglia era concentrata nella sala da pranzo. Dove, al centro della stanza, vi era un lunghissimo tavolo di legno che aveva il compito di ospitare un numero esagerato di conigli. Bonnie aveva preparato un pranzo con fiocchi e controfiocchi, dove l'elemento predominante erano le verdure, apprezzate non solo dai conigli, ma anche dai tre predatori.
 

Ad un certo punto Stu, seduto a capotavola, chiese a un'affamata Judy "Allora, com’è andata con lo sceriffo ?"
La coniglietta, colta alla sprovvista da quella domanda, cercò di articolare una frase di senso compiuto “Ehm .... sí ... tutto bene”
“Davvero ?” intervenne Bonnie
“Oh sì” esclamò entusiasta la coniglietta “abbiamo già per le zampe un caso molto intrigante”
“Se definisci intrigante, il fatto di indagare sull'esistenza di una creatura fantastica” aggiunse Nick, seduto di fianco alla partner
“Ecco perché dobbiamo raccogliere più informazioni possibili, per capire se è un mito o realtà”
“Aspettate un momento” intervenne Stu, cercando di riordinare le idee “mi state dicendo che un possibile mostro, infesta le acque del lago Landlake ?” chiese con tono incredulo
“Non le sembra una cosa inverosimile?” chiese la volpe al coniglio
“No ! Anzi, è una cosa fantastica” esclamò Stu “fantastica e pericolosa, soprattutto pericolosa ... molto pericolosa”
Il coniglio rimase in silenzio per un paio di secondi, dopodiché gli balenò un' idea “Non è che avreste bisogno di qualche strumento anti-mostro, sapete, per sicurezza. Se volete vado a ...”
“Quello che tuo padre sta cercando di dire” intervenne Bonnie bloccando suo marito “è che dovreste stare molto attenti”
“Come sempre mamma” la rassicurò Judy
 
“E di altro cosa avete scoperto” ? chiese incuriosita Bonnie, mentre stava servendo il caffè
“Niente di così eclatante” intervenne Nick “se non sul fatto che consiglierei, ai due individui che dicono di aver avuto un primo contatto con questo fantomatico mostro, di prenotare un appuntamento per una visita psicologica. Perché secondo me ...”
La volpe venne interrotta da una gomitata della leporide “Quello che Nick voleva dire” disse la coniglietta lanciando un'occhiataccia alla volpe “è che abbiamo scoperto, con nostra grande sorpresa, che Victor era un ex-capitano di polizia” disse la leporide indicando il grosso felino, intento a sorseggiare il suo caffè
Tutti gli sguardi si concentrarono sulla pantera
“Veramente ?!” chiese incredulo Stu
“Beh ... si” disse semplicemente il grosso predatore
“Immagino che tua moglie non l'abbia presa molto bene” intervenne la volpe “voglio dire, abbandonare una posizione così privilegiata. Sei fortunato che non ti abbia fatto dormire fuori” terminò con una piccola risatina
Victor, non rispose ma appoggiò la piccola tazza di caffè sul tavolo “Avrebbe dovuto farlo” disse con un piccolo sorriso che poi svanì ”ma purtroppo la mia cara Victoria, non c'è più da due mesi ormai”
Tutti i presenti nella stanza si zittirono. Elodie, avendo capito il tasto dolente che si era toccato chiese a Julia "Perché non andiamo a giocare fuori insieme ai tuoi fratelli e sorelle ?"
La piccola leporide comprendendo che quello era un discorso da grandi, annuì lentamente e invitò i suoi fratelli e sorelle a seguirla, finché nella stanza non rimasero che i due coniugi Hopps, Judy, Nick e Victor
 
Il silenzio regnava padrone, nessuno aveva il coraggio di aprir bocca. Finché la volpe non disse con tono dispiaciuto, abbassando le orecchie “Mi dispiace Victor, scusa se non ho avuto tatto, ha volte sono un vero idiota”
“Non ti preoccupare” disse la pantera, continuando a fissare il tavolo “non potevi sapere”
“No, Victor” disse Judy “sono stata io a tirare in ballo questo argomento molto delicato, scusami”
“Victor caro” disse Bonnie avvicinandosi al grosso predatore e appoggiandogli una zampa sulla spalla “mi dispiace tanto. Come mai non ce l’hai mai detto ?” chiese sinceramente preoccupata la coniglia
“Cercavo di eliminare il senso di vuoto che provo ogni mattina quando mi sveglio e non c’è nessuno vicino a me” disse Victor con una voce strozzata, quando le prime lacrime cominciarono a rigargli il volto
“Ecco lo sapevo” disse con un piccolo sorriso “adesso comincio …”
Bonnie gli porse un fazzoletto e il grosso predatore si soffiò il naso “Scusate” disse mentre si asciugava gli occhi
“Forse parlarne con qualcuno ti aiuterà a svuotarti, anche in piccola parte” disse Stu, ricevendo un’occhiataccia da sua moglie
“STU !” esclamò la coniglia “sono argomenti delicati”
“Si .. si … hai ragione … scusa Victor”
“No, anzi penso che mi farà bene. Avete fatto tanto per me e per Elodie, quindi penso sia il momento che sappiate la verità” disse in tono deciso il felino
“Sei sicuro ?” chiese preoccupata Judy “se non te la senti …”
“No, è tutto ok” la rassicurò la pantera, prendendo un grande respiro “Mia moglie, Victoria Darby è stata una dei 14 mammiferi scomparsi durante il caso Ululatori Notturni”
“Intendi dire, quella femmina di pantera, scomparsa nel distretto di Savana Centrale ?” chiese Judy
La pantera annuì lentamente e disse “Adesso vi racconterò cosa successe quel maledetto giorno …”




Flash Back
 
2 mesi prima, in una piccola casa, situata nel distretto di Savana Centrale …
 
“Elodie, allora sei pronta oppure no ?” chiese spazientita una femmina di pantera intenta a preparare la colazione “finirai col fare tardi, di nuovo”
Dalle scale si precipitò, alla velocità della luce, una piccola di pantera, con in zampa la sua cartella “Ero già pronta da 10 minuti stavolta” disse azzannando la montagna di pancake che la madre le aveva preparato
“Papà non è ancora arrivato ?” chiese ad un certo punto la piccola con la bocca piena “ieri sera mi ha detto, che non avrebbe lavorato e che mi avrebbe portato a scuola” disse tutta entusiasta
“Vedi Elodie” disse Victoria “papà ha avuto un piccolo contrattempo. Purtroppo deve presenziare a una cerimonia della polizia e dev' essere assolutamente presente essendo il capitano” cercò di spiegare la pantera
“Capisco” disse mortificata la piccolina
“Ma mi ha detto che settimana prossima, costi quel che costi, si prenderà una settimana di ferie e ci porterà tutte e due a fare un viaggio indimenticabile” la rassicurò la mamma
“Davvero ?!” chiese tutta eccitata la piccola
“Certo che si, papà mantiene sempre le promesse” disse con un grande sorriso Victoria “in caso contrario lo farò dormire fuori” disse scoppiando a ridere seguita a ruota dalla figlia
“Ok, basta scherzare, muoviamoci altrimenti arriverai in ritardo a scuola”
 
I due predatori uscirono di casa e si diressero velocemente a scuola. Quel giorno pioveva e raramente a Savana Centrale vi erano delle precipitazioni. Tutti gli animali erano intenti ad aprire ombrelli, di svariate dimensioni, mentre passeggiavano per la città. Quel giorno però, per evitare il traffico cittadino, che soprattutto quando pioveva era molto congestionato, Victoria ed Elodie decisero di tagliare per il parco, dove non c’era anima viva. In pochi minuti sarebbero arrivati a scuola, visto che il Savana Park, era di fronte alla scuola.
Quella mattina il parco era deserto, le panchine non ospitavano nessuno e non si sentivano le grida o il rumore degli altri animali, il silenzio era il solo padrone, a parte i rumori e i clacson di sottofondo delle macchine. Solo due figure, armate di ombrello, stavano percorrendo il grande viale alberato, quando ad un certo punto il telefono di Victoria squillò.
La pantera lo prese e nel leggere il nome del mittente sorrise e accettò la chiamata
 
“Pronto ? Victor ?“
“Ciao amore mio !” esclamò una voce dall’altro capo del telefono “Allora come state tu e la mia principessa ?”
“Bene, stiamo andando a scuola. Tu invece, com’è andata la premiazione ?” chiese la pantera
“Come al solito, tutto così noioso. Ma i ragazzi erano veramente felici, pensa che a Rafael l’hanno assegnato come sceriffo nella contea di Bunny Burrow” disse tutto entusiasta Victor
“Che bella notizia !” esclamò la pantera “dopotutto è stato istruito dal migliore, dal mio pasticcino”
“Tesoro, così mi fai arrossire, ci sono altri miei colleghi qui” disse imbarazzato Victor, infatti si sentirono delle risatine di sottofondo “e comunque, è mio dovere addestrare nuove reclute e farle diventare ottimi poliziotti o tutori della legge, d’altronde sono capitano” disse tutto orgoglioso il felino
“A proposito, qui c’è qualcuno che ti vuole salutare” disse Victoria notando Elodie che, avendo capito chi era al telefono,  si stava sbracciando per prenderlo
“Allora passamela. Che stai aspettando ? Un permesso ?“ disse Victor con una risatina
 
Victoria, alzò gli occhi al cielo e diede il telefono alla figlia
“Pronto ? Papà ?” chiese tutta entusiasta Elodie
“Ciao piccola mia. Scusa se non sono venuto a prenderti, impegni di lavoro” cercò di scusarsi il genitore
“Non ti preoccupare papà” lo rassicurò Elodie “è vero che prenderai due settimane di ferie e ci porterai a fare un viaggio indimenticabile ? Ti prego …”
“Beh … ecco …”
“Altrimenti mamma ha detto che ti fa dormire fuori” disse la piccola di pantera, scatenando le risa della madre
“Se la metti in questi termini … d’accordo. Costi quel che costi, passeremo due settimane in famiglia, te l’ho prometto” disse Victor
“Davvero ?” chiese entusiasta la piccola
“Certo. Adesso passami la mamma che la saluto”
“Ok. Mamma, papà ti vuole … tutto bene mamma ?”
“Elodie, che succede ?” chiese preoccupato Victor
“Non lo so, la mamma si è accasciata a terra e respira con fatica” disse Elodie tutta preoccupata e con voce strozzata
“Adesso calmati” la rassicurò il papà “Ascolta, devi …”
 
Non riuscì a terminare la frase che, dall’altro capo del telefono cominciarono a sentirsi delle urla e dei ruggiti
“Elodie, ELODIE !” urlò il genitore “MI SENTI ? ELODIE ?”
“PAPÁ, PAPÁ. No, mamma che stai facendo … no aspetta … sono io, Elodie … NO, NOO !!   PAPÁÁÁ !!!”
“ELODIE, ELODIE ? PRONTO ? CHE STA SUCEDENDO ?” urlò il genitore in preda al panico



Ci scusiamo per il disagio, il numero con il quale stava conversando è attualmente irraggiungibile, la preghiamo di chiamare più tardi



“Ma che …” disse Victor
“È successo qualcosa ?” chiese ad un certo punto una lince in divisa, avendo sentito le urla del suo capitano
“Non lo so Rafael” disse preoccupato la pantera “Stavo parlando con mia figlia, ma è caduta la linea. Provo a richiamare, spero non sia successo nulla di grave” detto questo ricompose l’ultimo numero che aveva chiamato e rimase in attesa



Ci scusiamo per il disagio, il numero chiamato non è attualmente raggiungibile, la preghiamo di chiamare più tardi



“Maledizione” disse Victor chiudendo la chiamata “dev’essere successo qualcosa”
“Forse stanno facendo dei lavori alla rete telefonica” provò a formulare la lince “sono sicuro che non sia successo nulla di grave”
“Sì, forse hai ragione, però …”
“Ascolta, lascia passare un paio di minuti, poi richiami, ok ?”
La pantera rimase in silenzio per un paio di secondi, dopo disse “Sì, forse hai ragione …”



5 minuti dopo …
 
Era seduto comodamente sulla sua poltrona, ad osservare l’orologio. Quanto tempo era passato ? Troppo per i suoi gusti, DOVEVA SAPERE cos’era successo
Mentre si accingeva a prendere il telefono per richiamare la sua famiglia, qualcuno bussò alla porta del suo ufficio
“Avanti”
Davanti a lui si palesò Rafael con uno sguardo tutt’altro che rassicurante
“Che cos’è successo Rafel ?” chiese preoccupato Victor, avendo notato l’espressione della lince
“Victor … ascolta … Elodie …” provò a formulare la lince
La pantera si alzò dalla poltrona e disse “Elodie … cosa ?”
“Ecco …”
“PER L’AMOR DEL CIELO RAFAEL ! CHE È SUCCESSO ?”urlò il felino, attirando l’attenzione e gli sguardi degli altri agenti, che erano riamasti fuori dal suo ufficio, con uno sguardo triste
“Forse è meglio che risponda al telefono, la vogliono …” disse la lince indicando l’apparecchio posto sulla scrivania del suo capitano “la stanno aspettando in linea”
Victor prese il telefono, ma prima che potesse portarlo all’altezza dell’orecchio, venne colpito da una frase della lince
“Ci dispiace tanto signore, a nome di tutti noi”
Un terribile dubbio si insinuò nella mente della pantera, sperava con tutto se stesso che non fosse successo qualcosa di brutto
“Pronto ?”
“Il signor Darby suppongo” disse una grossa voce, dall’altro capo del telefono
“Posso sapere con chi sto parlando ?”
“Sono il Dottor Richard Roxton e la chiamo dal GENERAL HOSPITAL di Zootropolis. Mi dispiace darle questa brutta notizia, ma sua figlia Elodie …”
 
Dopo neanche cinque minuti dall’ufficio del capitano Darby si sentì un urlo, seguito da singhiozzi




Fine Flash back




“Arrivai dopo due ore in ospedale. Entrai di corsa, senza chiedere a nessuno informazioni, ero certo che l’avrei trovata. Mentre vagavo per le varie stanze,un orso bruno, vestito con un camice bianco, mi fermò e mi raccontò che cos’era successo, era il dottor Roxton. Avevano trovato mia figlia, per la verità era stata trovata da un netturbino che era andato a pulire il parco. L’aveva trovata distesa per terra, sola e al freddo, in una pozza di sangue. Aveva chiamato subito un’ambulanza e l’avevano trasportata d’urgenza in sala operatoria. Avevano … avevano …” cercò di dire la pantera, mentre le lacrime premevano per uscire dagli occhi
 
Bonnie, gli appoggiò una zampa sulla spalla, per confortarlo “Caro se non te la senti …”
“No … sto bene” la rassicurò la pantera, schiarendosi la voce “avevano riscontrato che aveva subito un forte trauma sulla spina dorsale, che le aveva danneggiato le ultime due vertebre. In poche parole mi dissero che non sapevano se la mia piccola avrebbe più camminato o no. Mi crollò il mondo addosso, mia figlia ridotta in quelle condizioni e mia moglie, che era sparita nel nulla.
Stetti vicino a mia figlia per due lunghe settimane, sperando e pregando che si svegliasse dal coma farmacologico, le mie preghiere furono esaudite. Una mattina, mentre sonnecchiavo sulla sedia, una vocina mi chiamò, era Elodie che mi guardava con quei suoi grandi occhioni. Fu una vera gioia per me, che purtroppo durò poco …” Victor si fermò per un minuto osservando, fuori dalla finestra, la figlia che giocava insieme agli altri cuccioli, poi riprese il racconto “ una mattina Elodie cercò di alzarsi dal suo letto d’ospedale. Sapete, non è una che sta a poltrire tutto il giorno, voleva alzarsi e correre. Purtroppo le sue zampe non risposero, rimasero ferme al loro posto. Mi guardò con uno sguardo perso e con le lacrime agli occhi, avendo capito la sua nuova situazione, mi abbracciò forte” la pantera si fermò nuovamente per ricordare quel triste momento
 
“Ma non finì qui. Un giorno Elodie, mi raccontò cosa successe quella mattina. Mentre stava parlando con me al telefono, Victoria si era accasciata a terra e aveva cominciato a respirare in modo affannato. Quando Elodie si avvicinò per assicurarsi che stesse bene, Victoria l’aggredì, mordendole la schiena, provocandeole quel brutto trauma. Mi spiegò che non sembrava più la mamma, aveva uno sguardo diverso negli occhi, uno sguardo selvaggio, primitivo e che, una volta finito, scappò via a quattro zampe”
“Era stata colpita dal siero degli Ululatori Notturni, non è vero ?” chiese Judy
Victor annuì lentamente

“Mi dispiace Victor, avrei dovuto risolvere prima quel maledetto caso” disse la coniglietta sbattendo le zampe sul tavolo “a quest’ora Elodie non si troverebbe in queste condizioni. È tutta colpa mia”
“Non darti colpe che non hai Judy” la rassicurò la pantera “io ti sono molto grato. Mi hai reso felice ritrovando mia moglie, quella notte al Cliffside e trovando la cura agli Ululatori Notturni, una volta risolto il caso. Quindi, non hai nessuna colpa”
“Ma avevi detto che tua moglie …” disse Nick
“Quando i medici trovarono la cura ero al settimo cielo, finalmente saremo tornati a essere una famiglia, recuperando il tempo perso. Mi ricordo ancora il giorno in cui Victoria tornò alla normalità. Mi abbracciò forte e si mise a piangere dalla gioia. Ma quando vide Elodie, su una sedie a rotelle, capì quello che aveva fatto
Da quel giorno, non fu più la stessa, si lasciò andare pian piano, finché il dolore e la consapevolezza di aver aggredito nostra figlia la consumò. Così una mattina la trovai …”

Calò un minuto di silenzio e, durante tutto quel tempo, a nessuno venne in mente di rompere quel lamento silenzioso
“Prima di abbandonare la polizia minacciai i giornalisti, dicendo loro di non raccontare a nessuno quello che era successo a Elodie, altrimenti li avrei sbattuti in prigione di persona. Mantennero la parola, tralasciando quello che era successo alla mia piccola.
Dopodiché, decisi di abbandonare la polizia. Se quel giorno fossi stato presente, tutto questo non sarebbe accaduto.
Ci trasferimmo nella Contea dei Cervi e poi ci stabilimmo a Bunny Burrow, cercando di ricominciare una nuova vita, consapevoli che non avremmo più visto Victoria. Però siamo felici lo stesso, perché abbiamo trovato una nuova famiglia, per così dire” disse rivolgendo uno sguardo a Bonnie e poi a Stu, che si mise a piangere a dirotto, abbracciando il grosso felino
 
“Oh, Victor … se avete bisogno … non avete che da chiedere …” disse fra un singhiozzo e l’altro
“O Stu” disse la pantera scuotendo la testa “tu e la tua emotività”
“Stu ha ragione caro. Se avete bisogno di qualcosa non avete che da chiedere” aggiunse Bonnie, cercando di calmare suo marito, che non aveva intenzione di staccarsi dal grosso predatore
“Lo so” disse il felino con un grande sorriso “Bene sarà ora che vada. Mi dispiace avervi fatto perdere tempo, mi sa che non c’è la farete ad andare al bar del vecchio Boe” aggiunse guardando l’orologio e poi fuori dalla finestra, stava già cominciando a scurirsi “A quest’ora avrà già chiuso” affermò il felino, riuscendo a staccare la sanguisuga pelosa chiamata Stu, dal suo arto
“Non ti preoccupare Victor e scusami se sono stata insistente nel sapere del tuo passato” disse Judy abbracciando la pantera, come meglio poteva
“Tale e quale ai tuoi genitori” disse la pantera ricambiando l’abbraccio “Non ti preoccupare è tutto a posto”
"Victor ..." disse Nick, avvicinandosi alla pantera "ecco ...." provò a dire la volpe, grattandosi la testa "mi dispiace per ... sì, insomma ... essere stato così privo di tatto"
"Non ti preoccupare Nick, è tutto a posto" disse la pantera con un grande sorriso tirando una pacca sulla schiena della volpe, talmente forte da sbalzarlo in avanti




5 minuti dopo ...

"Grazie ancora di tutto Bonnie" disse Victor, seduto al posto di guida dell' autovettura scura
"Non ti preoccupare caro" lo rassicurò la coniglia con un grande sorriso "se avete bisogno di qualcosa, qualsiasi cosa ..."
"È molto gentile da parte vostra" disse la pantera "ma ci arrangeremo, come abbiamo sempre fatto. Grazie ancora di tutto e buona serata" disse Victor salutando la famiglia Hopps, mentre la macchina lasciava la proprietà immettendosi in strada
"È un animale veramente forte" disse la coniglietta, osservando il veicolo che si allontanava "non so se al suo posto c'è l'avrei fatta "
"Già" intervenne Nick "forte davvero. Credo di aver perso un polmone, quando mi ha tirato quella fucilata dietro la schiena" disse massaggiandosi le spalle
La coniglietta si mise a ridere, mentre la volpe continuava a massaggiarsi la parte dolorante

"Spero riuscirai a dormire stanotte. Perché domani ci aspetta una giornata impegnativa. Dobbiamo far visita al vecchio Boe, è da tanto tempo che non lo vedo. Chissà se sta bene quel vecchio alce brontolone “ disse la leporide con una risatina “è un tipo veramente simpatico, vedrai ti piacerà "
"Non vedo l'ora di incontrarlo. Sarà un esperienza indimenticabile" disse Nick in tono sarcastico, entrando in casa, seguito dalla coniglietta e dai coniugi Hopps
“Alla taverna del vecchio Boe ?!” esclamò Stu, fermandosi sull’uscio di casa “State scherzando ? Ci si sono animali ben poco rassicuranti lì dentro. Forse vi servirebbe qualche strumento anti – ubriacone …” provò a dire Stu
“Caro non ricominciare” lo ammonì sua moglie, spingendolo in casa e chiudendo la porta



Intanto, in macchina, la piccola Elodie si era addormentata e Victor era immerso nei suoi pensieri. Erano stati veramente fortunati ad aver incontrato la famiglia Hopps, una famiglia che elargiva solo amore. Victoria e Bonnie sarebbero andate d'accordo, avevano lo stesso carattere dolce e sensibile.
Non si accorse di essere già arrivato a casa. Una casetta a due piani fatta interamente di legno, situata vicino a un boschetto e lontano dal rumore delle macchine che passavano sulla strada principale, un piccolo paradiso. La macchina entrò in una stradina secondaria, superando la cassetta delle lettere, recitante la scritta DARBY e parcheggiò non molto lontano dall'entrata. Quando il veicolo si fu fermato, il grosso felino si girò verso la piccola addormenta, sarebbe stato un peccato svegliarla. Delicatamente Victor la prese in braccio e, una volta aperta la porta e varcata l'entrata, l'appoggiò sul piccolo divano in salotto e la coprì con una grande coperta. All'ora di cena l'avrebbe svegliata.

Nel frattempo, si avvicinò vicino al caminetto e, dopo aver sistemato la legna, lo accese. Mentre la piccola fiammella si propagava, all'interno del camino, qualcosa nella stanza cominciò a vibrare. Era il cellulare da lavoro utilizzato dalla pantera, che stava vibrando, appoggiato sul tavolino in salotto. Victor lo prese e nel leggere il nome del mittente, la pantera alzò gli occhi al cielo: LAVORO
Anche a quell’ora avevano bisogno di lui … per fortuna l’aveva lasciato a casa. Altrimenti l’avrebbero disturbato tutto il giorno e non avrebbe potuto godere della compagnia della famiglia Hopps
Era tentato a non rispondere, ma ha giudicare da quante volte l’avevano chiamato, doveva essere qualcosa di veramente importante
Prima di rispondere, diede un ultimo sguardo alla foto di una giovane femmina di pantera, posta sul camino
“Mi manchi ogni giorno tesoro” disse accettando la chiamata




Nell'ufficio di Fowler …

"Pronto ?"
"Signor Sailas, finalmente !" esclamò il dingo "Ho cercato di chiamarla ma ..."
"William, che cosa ho detto riguardo alle telefonate fuori dall'orario lavorativo ?"
"Certo signore ... ma vede ..."provò a giustificarsi il canide
"Fowler si muova ..."
"Certo signore. Siamo riusciti a identificare i due animali che il prototipo ha visto prima di perdere il segnale"
"Ottimo lavoro Fowler. E chi sarebbero ?"
"Doug Hopkins e Duke Donnolisi, un montone e una donnola coinvolti nel caso Ululatori Notturni e condannati a lavori di pubblica utilità. Arrestati dall’ agente ..."
"Judy Hopps con la collaborazione di Nicholas Piberius Wilde" terminò la voce, dall'altro capo del telefono
 
Il dingo rimase spiazzato da quella risposta "Sì è... esatto. Ma lei come fa a ... ?
"Non si distragga"
"Sì. Inoltre, un’ora fa,abbiamo intercettato una chiamata dal penitenziario di Zootropolis"
"È con ciò ? "
"Si sono accordati con lo sceriffo Bishop per il trasferimento dei due detenuti che dovrebbe verificarsi verso le otto di stasera"
"Molto bene, sfrutteremo quest'occasione per prelevare i due soggetti e farci dire quello che sanno. Il team Bravo è già sul posto ?"
"Aspettavamo solo un suo ordine signore"
"Bene. Avete il via libera e mi raccomando, massima discrezione. Gli agenti Hopps e Wilde stanno già indagando su questo caso e hanno già parlato con i due soggetti. Se dovessero arrivare a noi, sarebbe la fine"
“Come sarebbe a dire che gli agenti Hopps e Wilde stanno indagando ?” chiese perplesso il canide, controllando il suo computer “le telecamere nascoste non hanno … ” subito si fermò quando sul computer comparve un video che mostrava due animali, una volpe e un coniglio, salire le scale della tavola calda, posta vicino al lago Landlake e un altro dove, dentro il locale, parlavano con la donnola e il montone
“Adesso che ha controllato … dubita ancora di me, signor Fowler ?”
“No … non intendevo dire questo, signore” provò a giustificarsi il dingo
“Bene. Allora muovetivi”
"Certamente signore"
"E quando l'operazione sarà finita voglio essere informato immediatamente. Sono stato chiaro ?"
"Certo signore" dopodiché la chiamata terminò


Fowler rimase in silenzio per un paio di minuti, se quello che aveva detto il signor Sailas era vero, dovevano prestare la massima attenzione. Così, prese in zampa il telefono, posto sulla sua scrivania e compose un numero
"Sì, signor Fowler? "
"Bradford tu e Xever avete il permesso di muovervi, avvisa gli altri che state arrivando. Mi raccomando, massima discrezione. Sappiamo che gli agenti Judy Hopps e Nicholas Wilde, sono a Bunny Burrow, niente deve andare storto"
“Gli agenti Hopps e Wilde ?!” esclamò la voce dall’altro capo del telefono “intende QUEL coniglio e QUELLA volpe ?” chiese perplessa la tigre
“Proprio loro. Quindi, massima attenzione”
"Non si preoccupi signor Fowler. Siamo i migliori in questo campo" affermò Bradford chiudendo la chiamata




Intanto a casa Hopps , verso l’ora di cena...

"Ma dove l'avrò messo" parlottova tra se e se Julia, mentre frugava nella sua stanza, alla ricerca del libro di storia
"Ah ecco dov'eri" esclamò la coniglietta, quando intravide la copertina del libro scolastico
"Mi sembra di aver già visto quell'animale da qualche parte ..." disse mentre sfogliava le varie pagine del libro, finché non trovò quello che stava cercando
"Eccolo qua, ma possibile che ..."
"JULIA ! È pronta la cena" urlò Bonnie dal piano terra "Avanti muoviti! "
"Arrivo mamma" disse la piccola leporide appoggiando il libro sul letto e precipitandosi giù per le scale
Adesso aveva un altro valido motivo per andare alla ricerca della creatura del lago Landlake




Intanto al Lago Landlake ...

Si era già fatta sera, il tempo era volato via in fretta. Tutti gli operai erano tornati a casa, adesso c'era solo silenzio, un religioso silenzio, che venne interrotto da un rumore in lontananza
"Di già? " disse lo sceriffo Bishop, guardando il suo orologio, le otto in punto "che puntualità! "
 
Un piccolo furgone nero e bianco, recitante la scritta Penitenziario di Zootropolis, aveva parcheggiato vicino alla volante di servizio
"Buona sera sceriffo" disse una tigre, scendendo dal furgone, vestita in divisa da polizia penitenziaria e mostrando due cartellini di riconoscimento alla lince “Siamo venuti a prendere i detenuti 47-86 e 50-87”
"Avete fatto in fretta" disse Rafael controllando i tesserini "pensavo che avrei dovuto aspettare un'ora in più”
"Siamo stati fortunati, non c'era molto traffico " disse tranquillamente un lupo grigio abbassando il finestrino del veicolo “Sono un pilota provetto io” affermò con un grande sorriso
“Questo non lo metto in dubbio” disse la lince mentre controllava i tesserini "Bene, tutto in regola. Vado a prendervi i due ospiti d'onore" disse Rafael riconsegnando i documenti ai legittimi proprietari. Subito dopo si diresse verso la tavola calda ed entrò nel locale.
 
Dopo pochi minuti, uscirono Doug e Duke scortati dalla lince
"Eccoli qua" disse Rafael indicando i due animali "vi ringrazio per la permanenza al lago Landlake. È stato un vero piacere conoscervi" affermò la lince stringendo le zampe dei due detenuti
"Grazie a lei sceriffo" risposero in coro i due animali, salendo sulla parte posteriore furgone
"Bene" disse la tigre, chiudendo le portiere "Buona serata sceriffo e grazie mille per la collaborazione"
"Grazie a voi" disse la lince stringendo la zampa del grosso predatore che salì a bordo del furgone “Mi raccomando lei, vada piano” disse Rafel con un grande sorriso salutando il lupo grigio che ricambiò il saluto, con un cenno del capo.
"Che giornata" esclamò la lince, mentre il piccolo furgone spariva all'orizzonte "da ricordare nei secoli dei secoli ... E adesso che altro c'è? " disse Rafael prendendo dalle tasche dei pantaloni il suo cellulare
 

Bishop
Come ? Penitenziario di Zootropolis ?

Avete voglia di scherzare, vi ho consegnato i detenuti 2 minuti fa
Come sarebbe a dire che siete imbottigliati nel traffico e fra un'ora arrivate ?
Ma allora ...
Maledizione, vi richiamo io


Detto questo lo sceriffo chiuse la chiamata e si precipitò alla sua autovettura, sperando di raggiungere il furgone




A bordo del furgone ...

La tigre prese, da una tasca della sua divisa, un cellulare e compose un numero
"Qui Bradford. L’operazione è andata a buon fine, abbiamo recuperato i due soggetti, signor Fowler. Rientriamo alla base"
"Nessuno vi ha visto ?” chiese preoccupato il dingo
“È andato tutto liscio come l’olio. Nessuno a visto nulla” lo rassicurò la tigre
“Bene, informerò immediatamente  il signor Sailas. Ottimo lavoro" disse il canide chiudendo la chiamata
 
"Chiedo scusa" disse improvvisamente la donnola, affacciandosi allo sportellino che permetteva ai detenuti, seduti dietro,  di comunicare con le guardie "nun teng potuto fa a meno e ascoltar a vostra discussione. Ppe caso chistu Fowler è o nuovo cuoco ra mensa ? Pecchè chello e prima nun era granchè "
"Adesso che ci penso" intervenne Doug "non vi ho mai visti prima" disse avvicinandosi, a sua volta,  alla finestrella “Siete nuovi per caso ?”
Per tutta risposta, la tigre chiuse bruscamente lo sportellino e in contemporanea schiacciò un pulsante rosso sul cruscotto
 
"Mamma mia ! Che caratterino. Permalos l'amic" disse la donnola accomodandosi sul sedile
"Già. È veramente un tipo ..." il montone non riuscì a terminare la frase, che un piccolo vapore verdognolo cominciò ad entrare, nel retro del furgone
"Ma che roba è ? "
“Non lo so ma .... yeawh ...” disse Duke sbadigliando “me faccio nu riposin e poi ti dico" affermò la donnola, accasciandosi sul sedile e chiudendo gli occhi
“Maledizione, ma questo è …” disse Doug in preda al panico, cominciando a sbattere le zampe sulla parte in metallo che delimitava la parte posteriore del furgone dall’abitacolo “Accidenti ! Ehi, Ehi … guardie, guardie …. guardie … guard …” non riuscì a finire la frase che il grosso montone, cadde a terra narcotizzato
 
“Non mi sono mai piaciuti i tipi ficcanaso” disse la tigre in tono serio “e a te Xever ?” chiese rivolgendosi al lupo, cominciando a ridere di gusto
 
 
 


Lo studio dell’autore
Ed ecco qui IL CAPITOLO PIÙ LUNGO CHE ABBIA MAI SCRITTO FINO AD ORA ! (applausi) XD
Eccovi accontentati. Adesso conoscete la storia della famiglia Darby. Infatti la nostra cara Victoria è la pantera che, nella scena del film, dove Bogo presenta il caso ai suoi agenti, si trova nella parte di Savana Centrale, in basso a  sinistra, quando la telecamera inquadra la cartina di Zootropolis.
 
Nel prossimo capitolo andrete alla taverna di Boe, dove succederà l’inverosimile XD
E intanto i nostri due soggetti, sono stati prelevati da Bradford e Xever e dal Team Bravo. Che ne sarà di loro ?
Nel prossimo capitolo lo scoprirete XD
 
Per finire, ringrazio i sempre presenti EnZo89, Plando e Redferne per le loro recensioni e, un ringraziamento speciale va anche a hola1994, che ha messo la mia storia tra le seguite, grazie anche a te ;)
E a tutti quelli che stanno continuando a leggere la mia storia ;)
 
Alla prossima
 
J. Conrard
   
 
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