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Autore: Fede883    30/11/2017    2 recensioni
Irene si sveglia alla mattina per dare l'ultimo esame della sessione estiva all'università di Bologna, dopo potrà godersi l'estate nella sua amata Riccione lontana dall'afosità bolognese. La giornata però non inizia bene per Irene, è lunedì prima di tutto e il professore che le deve fare l'esame è in ritardo di due ore, la nostra "eroina" si trova catapultata in una corsa contro il tempo per riuscire a raggiungere la cittadina romagnola, riuscirà Irene a superare l'esame con un profitto positivo e a raggiungere Riccione e riuscire finalmente non solo ad arrivare a casa ma a godersi le meritate vacanze estive dopo un anno lungo e faticoso?
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La ragazza mi ha lasciato è colpa mia, sono stato anche bocciato e non andrò via, passerò tutta l'estate qui, compresi i lunedì, quelli li odio di più non lo so ma è così, odio i lunedì!".
Inizia così il ritornello di una nota canzone di Vasco Rossi, oggi è lunedì, che palle un altro dannato inizio di settimana! Ma poco importa, oggi farò il mio ultimo esame della sessione estiva e poi me ne vado da Bologna per un pò e vado a Riccione, dove ho una casa al mare e mi posso godere il meritato relax dopo un anno di fatiche e sacrifici. Mi devo recare in facoltà alle 13:00, non poteva scegliere orario migliore il mio professore per farmi fare l'esame, avrei preferito farlo alle 7 del mattino dei due ma va bene così, riesco a ripassare un pò prima. Mi sveglio presto e metto su un buon caffè, Fede, il mio ragazzo mi scrive un messaggio dicendomi:" Buona fortuna amore per oggi, andrai alla grande, pensa che dopo ti potrai godere tutta l'estate, sei fortissima amore". Sorrido, lui sa sempre come mettermi a mio agio, è un ragazzo speciale e sa sempre come farmi sorridere e come donarmi forza. Arriva l'ora dell'esame e corro in facoltà, prendo il motorino e quando salgo in sella mi metto il casco, metto in moto e vado. Arrivo in facoltà in pochi minuti, aspetto fuori le 13:00 perchè dopo sarò ricevuta dal professore per fare l'esame orale. Aspetto, aspetto, aspetto e si fanno le 13:09, sto iniziano a diventare nervosa perchè temo che il professore mi abbia tirato il pacco ma spero di noi perchè questo significherebbe portami dietro per tutta l'estate questo esame visto che dovrei aspettare la sessione di settembre per ridarlo, spero vivamente di noi altrimenti questa facoltà la butto giù come farebbe Godzilla, spero per il mio simpatico docente che si faccia vivo. Aspetto ancora un sacco e incredibile ma vero si fanno le 13:40 e del professore non vedo ancora l'ombra, inizio a sbuffare rumorosamente, piano piano nella mia mente iniziano a farsi strada delle nuvole di rabbia, il professore non mi ha inviato nemmeno un messaggio per avvisarmi del ritardo, penso che mi sto seriamente per incazzare. Si fanno le 14:15 e non c'è ancora nessuno che mi abbia ricevuto, entro in facoltà e dico alla portineria con grande sdegno:" Ma il professor Riccardelli si può sapere dov'è? Mi dovevi ricevere alle 13:00 per fare l'esame? Che fine ha fatto?". La portinaia della facoltà mi guarda malissimo, prende un foglio e cerca qualcosa e mi dice:" Non so dove sia il professor Riccardelli, deve aspettare signorina... Come si chiama lei?". Sbuffo di nuovo, vengo qui da 3 anni e ancora non sanno il mio nome, sto per incazzarmi sul serio e rispondo alla portinaia:" Lizzi, signorina Irene Lizzi". Sono veramente incazzata, volevo fare questo esame il prima possibile ma temo che non sarà possibile perchè un professore ha avuto la brillante idea di arrivare in ritardo, sono le 14:30, voglio andarmene a Riccione, sono stufa di aspettare qui e sto anche morendo di caldo. Alle 15.00 mi viene finalmente comunicato che il professore ha avuto la dignità di presentarsi con appena 2 ore di ritardo, sono incazzata come un toro a Pamplona, vorrei essermene andata ma questo esame è troppo importante per me perchè significherebbe estate libera da qualsiasi impegno di studio. Il mio esame va bene, il professore mi fa anche gli occhi dolci, cerco di distogliere lo sguardo mandandolo dentro di me allegramente al quel paese, "Hai 50 anni e mi fai gli occhi dolci". Penso mentre sorrido e ascolto il professore che mi spiega tutte le cose, cerco di non guardarlo nemmeno negli occhi, sono molto arrabbiata per il ritardo di due ore e questo qui mi sa che non mi offre nemmeno una coca cola alle macchinette automatiche. Il mio esame finisce quasi un ora dopo, prendo il mio 30 e ora mi posso godere l'estate, il prof mi stupisce e si scusa per il ritardo e mi offre qualcosa alle macchinette e sembra davvero dispiaciuto, forse l'ho giudicato male e questa cosa mi dispiace molto, tante volte le persone sono ancora in grado di stupirci a quanto pare! Il prof Riccardelli mi sorride e mi stringe la mano dicendomi:" Si è preparata molto dilingentemente signorina Lizzi, il suo esame è stato molto positivo, continua così". Sorrido al professore e lo ringrazio e li dico un pò frettolosamente:" La ringrazio di cuore prof adesso devo tornare a casa perchè altrimenti perdo il treno per Riccione, vado un pò al mare". Il professore mi sorride dicendomi trattenendo una piccola risata spontanea:" Vada pure signorina Lizzi, anzi la lascio andare sennò perde il treno, si goda il sole, il mare e le piadine a Riccione, è stata molto brava". Ci sorridiamo e io sono molto soddisfatta. Risalgo in motorino e riparto in direzione di casa, appena arrivo salgo a fare velocemente la valigia, prendo le prime cose che trovo nell'armadio e le butto dentro, nella mia camera si crea un casino di vestiti che sembra lo spogliatoio di una palestra e finalmente quando ho fatto la valigia sono pronta per uscire e dirigermi verso la stazione, senza dimenticare ovviamente le chiavi di casa di Riccione, altrimenti avrò fatto un viaggio inutile e di ritornare a Bologna non è una cosa che mi andrebbe di fare.

Quando arrivo in stazione devo fare il biglietto, ho poco tempo, il mio treno partirà alle 16:35 e sono già le 16:25, ho pochissimo tempo, non posso permettermi di perdere quel treno, non può succedere. Aspetto impaziente il mio turno alla macchinetta per fare il biglietto, ho fretta, mi muovo in modo agitato, non riesco a stare ferma con il corpo, mi rendo conto che ormai quel treno lo posso anche salutare, davanti a me ci sono dei giapponesi che ci stanno mettendo mezzo secolo per fare un cavolo di biglietto, questi inventano il water che ti riscalda il culo ma ci mettono 20 minuti per fare un biglietto del treno, arriverò a Riccione tardi, non mi va ma ormai non riuscirò più a prendere il regionale delle 16:35. Purtroppo come avevo previsto perdo il treno, insomma la solita fortuna che mi accompagna, mannaggia se il professore non avese avuto quel ritardo ora sarei riuscita a prendere il treno. Visto che ho perso il treno aspetto al binario 1 e prendo da bere alle macchinette, il mio viaggio durerà solo un ora e quaranta circa ma una bottiglia di thè freddo non può che farmi bene. Aspetto e aspetto l'arrivo delle 17:35 dove arriverà da Piacenza un altro treno che mi porterà a Riccione, voglio solo arrivare a casa e mettermi sul divano e guardare le mie serie televisive preferite, l'attesa mi sta facendo impazzire! Maledetto treno arriva presto. Finalmente arrivano le 17:35 e il treno proveniente da Piacenza arriva al binario 6 e quando si ferma salgo, mi metto a sedere, ho un viaggio un pò lunghetto da affrontare ma so che arriverò a casa e questa è la cosa più importante, cerco di godermi il tutto mettendomi le cuffie dell'Ipod nelle orecchie e metto su le canzoni della mia playlist preferita e il treno dopo pochi minuti parte alla volta di Ancona ma io ovviamente mi devo fermare a Riccione. Arrivata a Cesena sono talmente stanca che inizio a sentire le sirene come Ulisse e sento queste vocine che mi dicono:" Non arriverai mai, è un viaggio ancora molto lungo, perchè non hai perso il treno prima?". Sento le voci che diventano sempre più forti e mi chiedo come ha fatto Odisseo a resistere ma penso che aveva dei tappi nelle orecchie molto buoni e anche costosi forse. Finalmente dopo quasi un ora e quaranta di vaggio arrivo a Riccione, il treno si ferma e il rumore della frenata è assordante e quando il mezzo ha terminato la sua corsa posso uscire. Apro la porta automatica ed esco dal treno e finalmente sono arrivata a Riccione, voglio solo andare a casa però quasi quasi dopo aver posato la mia valigia una passeggiata in Viale Ceccarini e Viale Dante la faccio. Arrivo a casa e appoggio la mia valigia sul letto e la disferò più tardi ed esco di casa per fare una passeggiata rilassante, devo buttare fuori un pò di stress che ho accomulato. Arrivo in Viale Filippo Corridoni e dopo l'ufficio postale c'è una bellissima sala giochi, si chiama "Happy Days" ed è situata dietro a Viale Ceccarini, decido di entrare, voglio giocare un pò. Compro 44 gettoni che userò anche nei prossimi giorni perchè rimarrò qui un pò e non vorrei mai rimanere senza. La sala giochi è immensa e non so a che cosa giocare, sono più indecisa di quando apro il mio armadio e non so cosa mettermi, odio queste situazioni, decido di provare a vincere un peluche ma con la fortuna che ho la macchina accetta solo i soldi veri e non i gettoni della sala giochi, si, sono molto fortunata vero? Cerco di vedere quali peluche posso riuscire a prendere più facilmente, è una scelta molto ardua e difficile, studio bene la situazione in modo di prenderlo senza troppi tentativi e mettere troppi soldi, ne ho già vinti un paio e spero di riuscirne a portare a casa un altro. Dopo una lunga ricerca finalmente trovo il pupazzo che mi piace, uno di Anna, la principessa del film Disney "Frozen" è molto carina perchè ha la testa gigante e sembra super morbidissima, non posso fallire, lo devo prendere per regalarlo alla mia sorellina, so che ce la posso fare. Inserisco i soldi e inizio a muovere l'artiglio per afferrare il peluche, sono molto concentrata sul da farsi, ogni minima disattenzione potrebbe costare cara, devo pensare prima di agire anche se il tempo che mi da il gioco per farlo è veramente poco, devo fare in fretta, anche un dannato videogioco adesso ti deve mettere l'ansia di fare presto. Posiziono l'artiglio sul pupazzo di Anna, controllo le varie angolazioni ma non ho più tempo libero l'artiglio e vedo che non prende un peluche ma ben due, ovvero uno di Anna e l'altro di Elsa, mamma mia due piccioni con una fava! Riesco a tenere i due peluche incastrati nell'artiglio, sarà perchè ho messo 7 euro in moneta o forse perchè ho avuto solo una botta di fortuna ma che mi importa ho vinto non uno ma ben due peluche che cadono esattamente nella buca della vincinta e io li prendo in braccio e non vedo l'ora di regalarli alla mia sorellina. Gioco un pò al gioco delle macchine che adoro fin da quando ero bambina e dopo anche ad "The ocean hunter" e sparare agli squali e ai mostri marini devo dire che è molto terapeutico per lo stress anche se io non sono brava come il mio fidanzato che invece ci sa giocare molto bene a questi videogiochi. Sono stata in sala giochi per quasi un ora e torno a casa, faccio una breve passeggiata, sono felice, la giornata era iniziata in modo non proprio esaltante ma ora devo dire che tutto si è risolto, sono a Riccione, sono a casa mia, finalmente... Arrivo a casa e ordino una pizza, mi metto sul divano e mi metto il cartone della pizza sulle gambe e sorseggio una bella lattina di coca cola fresca, se questa non è fare la bella vita ditemi voi cosa potrebbe essere? Accendo la televisione, mi guardo le mie serie preferite, l'orologio segna le 21:45, cavolo ma quanto tempo sono stata in sala giochi? Li dentro perdo sempre il conto delle ore ma non mi importa nulla, sono in vacanza ed è estate, i problemi, le paure, le delusioni e le menate sono rimandante a settembre, alla fine questo lunedì non è andato così male come canta Vasco Rossi.

Credits: Vasco Rossi - Lunedì
   
 
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