01/12/2017
1 recensioni"Odio questi vestiti" mormora il ragazzo, mentre cerca di scivolare in un pesante abito cerimoniale, tipico degli Ogan.
"Quanto pagherei per essere al tuo posto" risponde Harry, leccandosi le labbra.
"Perché devono essere così fastosi, poi?" chiede, mentre il ragazzo riccio si lega i capelli in uno chignon perfetto, prima di correre in suo aiuto.
"Questi vestiti sono rinforzati, pieni di inserti in acciaio e armi nascoste, ecco perché pesano così tanto. E la sottoveste, se vuoi chiamarla così, è aderente per far sì che non passi l'aria, o l'acqua, casomai ci fosse il bisogno di tuffarsi improvvisamente in un fiume durante una cerimonia regale. Penso che tutto questo, un tempo, avesse più significato" risponde Harry
"Ora sono soltanto scomodi. Noi usiamo dei completi che rispecchiano il nostro manto animale. Sono semplici, e non ci vuole un'ora per indossarli" Zayn storce la bocca.
"Sei soltanto infastidito perché pensavi di poter passare l'intera giornata a correre nel parco e invece hai un colloquio con Sua Maestà. Sarai il principe consorte, Zayn, hai degli obblighi verso la corona" puntualizza il riccio aggiustando il colletto per poi esclamare "Et voilà, sei a posto".
"Non ho mai chiesto di essere il principe consorte. E il padre di Liam è ancora giovane, prima che tiri le cuoia passeranno anni" commenta il Dyr, scuotendo la testa.
Harry guarda in basso per qualche secondo, prima di riportare lo sguardo su Zayn che "Cosa?" chiede.
"Non dovrei dirtelo. Sono informazioni riservate" risponde il riccio.
Zayn lo fissa, assottigliando gli occhi. Ringhia leggermente, spronandolo a continuare.
"Ho sentito dire che il re ha intenzione di lasciare il regno in mano a suo figlio il giorno del suo diciottesimo compleanno. Abdicherà fra meno di otto mesi" balbetta, impacciato, Harry.
"Non può essere" ribatte, incredulo, l'altro. Non è pronto.
"Me l’ha detto Corinne, la dama da compagnia di Sua Altezza Ruth, la sorella di Liam. Quella ragazza è una tale pettegola" aggiunge il riccio.
"Stai dando a Sua Altezza della pettegola?" chiede Zayn.
"Parlavo di Corinne, non della principessa. Penso non abbia ancora capito che sono sposato. Suppongo stesse cercando di flirtare, in un modo piuttosto strano" continua, giocherellando con una manica del semplice maglioncino che indossa.
“Non è difficile immaginarlo. Credo, però, che si stia facendo tardi. Mi conviene sbrigarmi” risponde Zayn, per poi salutare dolcemente Harry e uscire dalla stanza. Fa respiri profondi, attraversando il corridoio sfarzoso, pieno di quadri e drappeggi.
Giunto all’ufficio del re bussa con decisione tre volte, prima di entrare. È ciò che gli hanno insegnato, annunciarsi in modo da non cogliere il sovrano impreparato ma non farlo attendere dopo l’annuncio. “Se c’è qualche problema lo dirà Sua Maestà dall’interno, e in tal caso aspetterete” gli avevano detto. Ma la voce del re non si leva, conferendogli indirettamente il permesso di entrare. Il ragazzo spinge la porta, che cigola, e scivola dentro, trovando il sovrano affacciato alla finestra.
“Voleva vedermi?” chiede, cortesemente, Zayn. La sottomissione non fa parte del suo carattere, eppure deve adattarsi.
“Immagino che tu sia a conoscenza delle mie volontà” esordisce l’altro, con voce roca, continuando a dargli le spalle.
“Cosa intende?” si finge ignaro il ragazzo. Non dovrebbe saperlo, e non vuole che Harry sia punito per la sua lingua lunga.
“Ho intenzione di lasciare il regno in mano al suo legittimo erede. E sappiamo entrambi di chi si tratta” continua. La sedia girevole ruota su se stessa, mostrando un uomo massiccio, con una barba rada, vestito sontuosamente. Ha l’avambraccio appoggiato sulla propria corona, che è sul bracciolo della poltrona, e la accarezza con la punta delle dita.
“Ne è sicuro?” domanda il ragazzo.
“Non voglio questo matrimonio più di quanto non lo voglia tu, micetto. Sposando un uomo la nostra stirpe si interromperà. E, per di più, uno della tua specie. No, io sono assolutamente contrario alla vostra unione. Eppure, mio figlio ha preso la sua decisione e io non posso che assecondarlo. Gli chiederai ufficialmente la mano alla cerimonia che si terrà la settimana prossima. Il mio erede ti ha scelto. Ritieniti fortunato. Puoi andare” lo congeda, tornando a voltarsi verso la finestra, studiando il panorama.
“Cosa significa che mi ha scelto?” chiede Zayn, fermandosi davanti all’uscita.
“Puoi andare, ho detto” liquida la domanda il sovrano.
Il ragazzo si sbatte la porta alle spalle, uscendo.
"Quanto pagherei per essere al tuo posto" risponde Harry, leccandosi le labbra.
"Perché devono essere così fastosi, poi?" chiede, mentre il ragazzo riccio si lega i capelli in uno chignon perfetto, prima di correre in suo aiuto.
"Questi vestiti sono rinforzati, pieni di inserti in acciaio e armi nascoste, ecco perché pesano così tanto. E la sottoveste, se vuoi chiamarla così, è aderente per far sì che non passi l'aria, o l'acqua, casomai ci fosse il bisogno di tuffarsi improvvisamente in un fiume durante una cerimonia regale. Penso che tutto questo, un tempo, avesse più significato" risponde Harry
"Ora sono soltanto scomodi. Noi usiamo dei completi che rispecchiano il nostro manto animale. Sono semplici, e non ci vuole un'ora per indossarli" Zayn storce la bocca.
"Sei soltanto infastidito perché pensavi di poter passare l'intera giornata a correre nel parco e invece hai un colloquio con Sua Maestà. Sarai il principe consorte, Zayn, hai degli obblighi verso la corona" puntualizza il riccio aggiustando il colletto per poi esclamare "Et voilà, sei a posto".
"Non ho mai chiesto di essere il principe consorte. E il padre di Liam è ancora giovane, prima che tiri le cuoia passeranno anni" commenta il Dyr, scuotendo la testa.
Harry guarda in basso per qualche secondo, prima di riportare lo sguardo su Zayn che "Cosa?" chiede.
"Non dovrei dirtelo. Sono informazioni riservate" risponde il riccio.
Zayn lo fissa, assottigliando gli occhi. Ringhia leggermente, spronandolo a continuare.
"Ho sentito dire che il re ha intenzione di lasciare il regno in mano a suo figlio il giorno del suo diciottesimo compleanno. Abdicherà fra meno di otto mesi" balbetta, impacciato, Harry.
"Non può essere" ribatte, incredulo, l'altro. Non è pronto.
"Me l’ha detto Corinne, la dama da compagnia di Sua Altezza Ruth, la sorella di Liam. Quella ragazza è una tale pettegola" aggiunge il riccio.
"Stai dando a Sua Altezza della pettegola?" chiede Zayn.
"Parlavo di Corinne, non della principessa. Penso non abbia ancora capito che sono sposato. Suppongo stesse cercando di flirtare, in un modo piuttosto strano" continua, giocherellando con una manica del semplice maglioncino che indossa.
“Non è difficile immaginarlo. Credo, però, che si stia facendo tardi. Mi conviene sbrigarmi” risponde Zayn, per poi salutare dolcemente Harry e uscire dalla stanza. Fa respiri profondi, attraversando il corridoio sfarzoso, pieno di quadri e drappeggi.
Giunto all’ufficio del re bussa con decisione tre volte, prima di entrare. È ciò che gli hanno insegnato, annunciarsi in modo da non cogliere il sovrano impreparato ma non farlo attendere dopo l’annuncio. “Se c’è qualche problema lo dirà Sua Maestà dall’interno, e in tal caso aspetterete” gli avevano detto. Ma la voce del re non si leva, conferendogli indirettamente il permesso di entrare. Il ragazzo spinge la porta, che cigola, e scivola dentro, trovando il sovrano affacciato alla finestra.
“Voleva vedermi?” chiede, cortesemente, Zayn. La sottomissione non fa parte del suo carattere, eppure deve adattarsi.
“Immagino che tu sia a conoscenza delle mie volontà” esordisce l’altro, con voce roca, continuando a dargli le spalle.
“Cosa intende?” si finge ignaro il ragazzo. Non dovrebbe saperlo, e non vuole che Harry sia punito per la sua lingua lunga.
“Ho intenzione di lasciare il regno in mano al suo legittimo erede. E sappiamo entrambi di chi si tratta” continua. La sedia girevole ruota su se stessa, mostrando un uomo massiccio, con una barba rada, vestito sontuosamente. Ha l’avambraccio appoggiato sulla propria corona, che è sul bracciolo della poltrona, e la accarezza con la punta delle dita.
“Ne è sicuro?” domanda il ragazzo.
“Non voglio questo matrimonio più di quanto non lo voglia tu, micetto. Sposando un uomo la nostra stirpe si interromperà. E, per di più, uno della tua specie. No, io sono assolutamente contrario alla vostra unione. Eppure, mio figlio ha preso la sua decisione e io non posso che assecondarlo. Gli chiederai ufficialmente la mano alla cerimonia che si terrà la settimana prossima. Il mio erede ti ha scelto. Ritieniti fortunato. Puoi andare” lo congeda, tornando a voltarsi verso la finestra, studiando il panorama.
“Cosa significa che mi ha scelto?” chiede Zayn, fermandosi davanti all’uscita.
“Puoi andare, ho detto” liquida la domanda il sovrano.
Il ragazzo si sbatte la porta alle spalle, uscendo.
hEY EVERYBODY!
Allora, vogliamo parlare di Miss You?
ASDFGHJKL
penso che in questo momento sia la mia canzone preferita
shit, maybe i miss you
i'm asking my friends, ought to say "i'm sorry"
they say "lad, give it time, there's no need to worry"
AAA AMO
anygay, parlando del capitolo:
cosa ne pensate?
e niente, see ya soon
Alt er love, xx
Sara
Allora, vogliamo parlare di Miss You?
ASDFGHJKL
penso che in questo momento sia la mia canzone preferita
shit, maybe i miss you
i'm asking my friends, ought to say "i'm sorry"
they say "lad, give it time, there's no need to worry"
AAA AMO
anygay, parlando del capitolo:
cosa ne pensate?
e niente, see ya soon
Alt er love, xx
Sara