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Autore: cussolettapink    02/12/2017    7 recensioni
Brath Hill, questo era il nome del quartiere dove erano capitati. Lo chiamavano "il quartiere del non ritorno" e, sebbene sembrasse il titolo di un horror di quarta categoria, era tristemente noto per essere uno dei quartieri più malfamati dell'intera Gran Bretagna.
"Facciamo così allora: Se tu esci puoi affrontare quello che ti succederà ma noi lasceremo in pace la tua fidanzatina. Se invece ci lasci lei, ti lasceremo andare senza fare neanche un graffio a te o alla tua auto"
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 7 - The date

Erano passati due giorni dall'ultima volta che Nicole era stata con i ragazzi. Denise era uscita con il biondo irlandese la sera prima per un primo appuntamento e invece la bionda era rimasta a casa per studiare per un esame che avrebbe dovuto dare a breve.

Harry le scriveva abbastanza frequentemente, per quanto il lavoro al forno glielo permettesse, ed era riuscito a convincerla per un'uscita quella sera nonostante le tante repliche della bionda che lamentata i tre capitoli di storia dell'Arte che ancora non aveva terminato.

"Ma a chi vuoi darla a bere? E' chiaro come il cielo che vuoi vedere Harry!" La Liz interiore, rimasta concentrata anche lei sui libri per tutto il giorno, aveva deciso di manifestarsi dopo l'ennesimo messaggio del riccio a cui Nicole rispondeva con tremendo ritardo.

"Non puoi fare la splendida che non gli rispondi! Non farmi arrabbiare con me stessa! Abbiamo bisogno di staccare da questa maledetta roba!" La vocina della sua testa - anche se ovviamente non era la coscienza a parlare, altrimenti avrebbe avuto consigli più ponderati - era riuscita a convincere Nicole a chiudere il libro che stava studiando per concentrarsi su cosa indossare quella sera.

La bionda di norma non prestava particolare attenzione a cosa indossare e a cosa invece evitare, anche quando doveva uscire con Mark si limitava a indossare la prima cosa che l'armadio le offriva.

Quella sera però, forse perchè sarebbe stata la sua prima vera e propria uscita con Harry da soli, aveva deciso di mettere più attenzione e concentrazione su cosa indossare.

Alla fine optò per un paio di jeans neri e stretti e una camicetta che sicuramente Denise aveva dimenticato in uno dei loro frequenti pigiama party.
 



Quella sera il riccio non si presentò in moto, come invece la bionda si aspettava, ma a bordo di una macchina decappottabile nera.

Nicole spiò il ragazzo dalla finestra, come aveva già fatto il giorno della loro prima uscita tutti insieme, avvicinandosi alla porta solo dopo qualche secondo che il riccio aveva suonato il campanello, onde evitare di passare per quella che l'aspettava sulla porta di casa.

"Ma tu lo stavi aspettando alla porta di casa, e come darci torto! Stiamo uscendo con un gran figo, sono fiera di noi" Liz quella sera si sentiva particolarmente estroversa, visto che continuava a dare consigli o pareri non richiesti alla proprietaria e titolare del cervello.

"Ciao Nicole, sei davvero bella" Harry sorrise, mostrando una schiera di denti bianchi e ben curati mentre si spostava leggermente per permettere a Nicole di dirigersi verso la macchina. Il riccio indossava un paio di jeans stretti e una camicia che aveva i primi due-tre bottoni aperti, cosa che permetteva di intravedere un grosso tatuaggio a forma di farfalla proprio al centro del petto.

"Ciao Harry, grazie anche tu stai molto bene" la bionda stava avanzando verso la macchina quando, presa da un coraggio che non sapeva le appartenesse, si alzò sulle punte per lasciare un bacio sulla guancia al castano.

"Andiamo? Si sta facendo tardi per il nostro impegno"

"Abbiamo un impegno?" sorrise divertita la ragazza, apprestandosi nel mentre a mettersi la cintura.

"Assolutamente sì, ti porto in un posto spettacolare".


 
Harry non mentiva affatto, dopo aver parcheggiato la macchina fece i complimenti alla bionda per non aver indossato strani tacchi mentre comunque l'aiutava a camminare sul terreno non asfaltato.

"Harry seriamente, mi stai portando nel bosco per uccider-Ah!" mentre parlava Nicole non si accorse di un sasso e, nonostante si vedesse già con la faccia a terra, si accorse ben presto che due braccia forti l'avevano afferrata e rimessa in piedi.

"Accidenti, sei incredibilmente goffa Nicole!"

Il ragazzo, senza dire una parola, prese per mano Nicole per poterla guidare su dove mettere - ma specialmente non mettere- i piedi.

"Ed eccoci qui!" esclamò il riccio, soddisfatto dell'espressione della bionda quando la vide sgranare gli occhi e ammirare la grande radura che si apriva sotto i loro occhi.

Facendo più attenzione al paesaggio intorno, si notava anche un piccolo cestino da picnic posato sopra un tovaglione a quadri che spiccava in mezzo a tutto il verde che lo circondava.

"Dio mio Harry, è semplicemente meraviglioso!"

"Ero sicuro lo avresti apprezzato, è il mio posto segreto e ne sono molto geloso, se non ti fosse piaciuto non ti saresti meritata di mangiare" concluse lui ridendo.


I due ragazzi si sedettero sulla tovaglia e iniziarono a mangiare, interrompendosi solo ogni tanto per commentare ciò che diceva l'altro.

"E così" interruppe Harry mentre stava ancora terminando di masticare "tu e Denise volete partire per Londra il prossimo anno? Non vi piace il quartiere dove vivete ora? E' abbastanza tranquillo"

"Sì ma entrambe abbiamo sempre immaginato che una volta adulte" la ragazza mimò l'ultima parola "ce ne saremmo andate a Londra, una grande metropoli capace di offrire molto di più di quanto possiamo ottenere in questi paesini di provincia.

"Andarsene, deve essere davvero una bella prospettiva" commentò il castano, continuando a mangiare.

 

Finito il pic nic i due ragazzi tornarono in macchina, questa volta diretti verso il centro della città, lasciandosi dietro di loro le verdi radure per accogliere le luci dei locali e il grigio del cemento.

Presero un gelato per poi accomodarsi su una panchina, continuando sempre a parlare del più e del meno.

"Sai" esordì il riccio guardando Nicole e spostandole leggermente una ciocca bionda dal viso "Ho davvero passato una bella serata".

Harry continuava a fissarla mentre si attorcigliava intorno al dito la ciocca che era ben deciso a non lasciare, mentre si avvicinava lentamente ma deciso alla bionda.

"Oh cavolo, ora ci bacia me lo sento!" esordì dopo una serata di completo silenzio Liz, facendo razionalizzare però a Nicole quello che stava per accadere.

E che sarebbe accaduto, se non fosse stato per una voce che intromettendosi spezzò completamente l'atmosfera creata.

"Ma guarda un pò, il mio quasi figlioccio!".

Harry liberò la presa dalla ciocca della bionda, per chiudere la mano in un pugno.

"Steve, cosa cazzo ci fai in giro? I drogati come te non dovrebbero stare sempre chiusi in casa a farsi".

Nicole si ritrovò davvero sorpresa della capacità di Harry nel cambiare il tono di voce in funzione di chi si trovava di fronte.

"Oh ma andiamo Harry, non posso chiamarti figlioccio? Come dovrei chiamare il figlio della donna che mi sbatto ogni sera? A proposito, oggi tua madre è stata una vera bomba"

"Senti tu brutto pezzo di-" il riccio si era alzato e aveva afferrato il colletto della camicia di Steve.

"Cosa? Non è forse la verità?" l'uomo continuava a mantenere quel sorriso viscido sul viso per tutto il tempo, per niente intimorito da Harry. Concentrò la sua attenzione su Nicole, che abbassò lo sguardo sotto il peso di uno sguardo così lascivo. "Ma guarda, anche tu hai la tua puttanella? Sono così orgoglioso di te piccolo Harry"

"Non ti permettere di insultare Nicole, Steve. Questo è l'ultimo avvertimento che ti faccio: parla ancora di mia madre in quei toni o rivolgiti un'altra volta a Nicole in quel modo e ti mando all'ospedale"

"Harry dai andiamocene" la bionda nel mentre si era alzata dalla panchina e ora cercava di calmare un sempre più agitato Harry.

"Su Harry, dai retta alla tua puttan-" l'uomo non riuscì a finire la frase che un potente cazzotto di Harry lo stese al pavimento.

"Harry! Che cosa fai?!" urlò la ragazza, vedendo come qualche passante cominciava a fermarsi per osservare la scena.

"Non ti intromettere Nicole, non sono cose che ti riguardano." Il riccio continuava a usare quello stesso tono della prima sera, quella in cui aveva minacciato Mark.

"Brutto moccioso, adesso ci penso io a te!" Steve non rimase a terra più di tanto, aspettò quei cinque secondi necessari a riprendersi dal colpo appena ricevuto per poi alzarsi e colpire Harry nel medesimo modo, con l'unica differenza che il riccio fù abbastanza agile da scansarsi e far finire il pugno contro l'aria "E dopo che avrò finito io ci penserà John a darvi una bella sistemata!" 

A quelle parole il riccio sgranò gli occhi e colpì nuovamente Steve, mettendoci forse ancora più forza di quanta usata nel primo colpo.

"Fermatevi!" La bionda girò il viso in direzione di quella voce, trovando un poliziotto che si stava facendo strada tra la calca di gente che ormai si era formata intorno ai tre protagonisti di quella scazzottata.

"Vieni, corri" il riccio prese per mano la ragazza, con un tocco totalmente differente a quello che aveva avuto per lei solo un'ora prima. Questa volta non la stava guidando per impedirle di cadere, la stava trascinando non prestando neanche troppa attenzione alla destinazione finale.

Quando ormai entrambi furono certi di aver superato il poliziotto, si fermarono sotto la luce di un lampione con ancora il fiato corto e l'adrenalina a mille.

"Non capisco perchè ci siamo messi a correre via! Era un poliziotto, avrebbe potuto aiutarti!"

"Certo come no" il riccio sorride, un sorriso ironico e di scherno verso la bionda "Glielo racconti tu che quello è il cliente più affezionato di mia madre da cinque anni, che io vivo nel quartiere più malfamato al mondo e che ero solo un piccolo innocente? Non vado a mettermi o a mettere mia madre nei casini per stronzate del genere, come hai potuto anche solo pensarci?"

Nicole si irrigidì di colpo, sentendo il tono intriso di cattiveria usato dal castano.

"M-mi dispiace, non stavo pensando a questo in effetti ma-"

"Ovvio che no, non è la tua vita questa! Mi chiedo come mi sia venuto in mente di far succedere tutto questo! Facciamo parte di due mondi diversi, io e te non c'entriamo nulla."

Nicole si stava visibilmente agitando, cosa dimostrata anche dalle mani che avevano cominciato a tremare.

"Non capisco Harry... cosa stai cercando di dire?"

Il riccio non fiatò per pochi minuti, per poi pronunciare una sola frase che pose fine alla bella serata trascorsa.

"Che ti riporto a casa Nicole, la nostra uscita termina qui."

 
********************
Angolo autrice:
Zan zan zaaaaaaannnn, colpo di scena! (per tutti, me in primis ahahah)
Che dire, se pensate che questa sarà una storia con cui poter stare tranquilli avete sbagliato completamente! Nonostante i nostri ragazzi siano dei cucciolotti sotto copertura, hanno pur sempre vissuto per più di 20 anni in un ambiente violento e illegale, che si deve manifestare in un modo o nell'altro.
Ci tengo a ringraziare Madama Aracne per aver cominciato a seguire la storia e per avermi fatto sapere cosa ne pensa!
Spero che vogliate lasciarmi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate,
Saluti,
Liz

 
   
 
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