Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom:
Capitan America, the first Avenger.
★
Iniziativa: Questa storia partecipa allo “Sci-Fi
Fest” a cura di Torre di Carta e Fanwriter.it!
★
Numero Parole: 504.
★
Prompt Parole: 6. Campo elettromagnetico.
Cap.22
I sensi di colpa di Bucky
“Bucky,
esci da lì, ti prego” disse Steve.
Appoggiò
una mano sul campo elettromagnetico azzurrino, sentì una
leggera scarica
elettrica fargli dolere la mano e la ritirò.
Sospirò pesantemente e socchiuse
gli occhi, le sue iridi azzurre erano liquide.
“No”
rispose Bucky. Si stava smontando il braccio di
metallo, lo sguardo basso.
“Se
Natasha torna adesso, come la prenderà?” chiese
Rogers.
“Non
m’interessa. Anzi, dovrebbe ringraziare, da qui
non posso scappare nuovamente” rispose Bucky.
Adagiò il braccio sulle proprie
gambe e si nascose il viso con la mano.
“Bucky,
eri controllato, avevi perso te stesso… Howard
era anche mio amico e lo so quanto ci tenevi” disse Steve.
Bucky
lo guardò in viso.
“E’
stato lui a cambiare direzione alla tua vita. Fino
a quel giorno ero stato io il tuo scudo, ma Howard ti ha dato la forza
di
combattere. Era un uomo meraviglioso, come non ce ne saranno
altri” gemette.
Steve
indietreggiò.
“Non
ha creato lui il siero” disse con voce rauca.
“Sappiamo
entrambi che è grazie a lui che è andato
tutto a buon fine” ribatté Bucky.
Steve
strinse le labbra fino a farle sbiancare.
“Tony
è anche meglio di suo padre…”
ribatté.
<
Allora perché non gli avevo dato fiducia? Lui non
ucciderebbe qualcuno di controllato. Perché semplicemente
non gli dico la
verità? > si chiese.
“Allora
Natasha tornerà sana e salva dal suo incontro
con lui. Anche se io ho i miei dubbi possa essere meglio di
Howard” ribatté
Bucky. Si sdraiò sul letto e guardò il soffitto.
“Non
puoi continuare a vivere nel passato. Hai le tue
colpe, hai ucciso degli innocenti, hai tentato di uccidere Nat e me
diverse
volte. E’ tutto vero, ma ora devi andare avanti.
E
per tua informazione, io non sono un fragile giunco
che va protetto. Anche senza siero avevo tutta l’intenzione
di cavarmela da
solo” ribatté Rogers.
“Quel
campo elettromagnetico m’impedirà di fare del
male a qualcuno anche se dicono le parole d’ordine per
controllarmi. Ho tutta l’intenzione
di tenerlo alzato il più a lungo possibile.
Inoltre
sono convinto che Stark possa disattivarlo e
prendersi lo stesso la vendetta per i suoi genitori se
vorrà” ribatté Bucky.
“Cocciuto!
Testone e infantile!” gli urlò contro
Steve, il viso arrossato.
“Sono
il tuo migliore amico, in fondo, testa dura”
ribatté Bucky.
Steve
raggiunse lo scudo e lo prese tra le mani.
<
Ho un’idea. A scrivere lettere non sono mai stato
bravo, ma potrei far sapere la verità a Tony con un
messaggio didascalico. Lo
incollò allo scudo e lascio tutto davanti la sua casa. In
fondo questo non
merito di averlo. Ha ragione Bucky, era di Howard e non può
tenerlo qualcuno
che sta aiutando il suo assassino.
Spero
che Stark possa perdonarmi > pensò.
“Quando
Natasha tornerà vedrai che ti obbligherà a
uscire da lì dietro che tu voglia oppure no”
borbottò Steve. Si mise lo scudo
sulle spalle e si diresse verso la porta.
“La
vedremo!” gli gridò Bucky, mentre lo vedeva uscire
dalla porta. Sbuffò e chiuse gli occhi.