Anime & Manga > Naruto
Segui la storia  |       
Autore: ExLuna    09/12/2017    1 recensioni
14 Febbraio, San Valentino. E’ il giorno degli innamorati, è il giorno in cui ogni coppia festeggia la propria felicità e il proprio amore. Ma in alcune città del mondo, San Valentino è anche un giorno di morte, un giorno in cui assassini spietati escono con il favore delle tenebre a caccia di ignare coppie inermi o di potenziali rivali; è una gara, un macabro gioco in cui vince chi ottiene più trofei dalle vittime o sottratte agli sfidanti sconfitti: i ciondoli a forma di cuore.
Ma c’è un cuore che oggi viene rivendicato, un cuore che esige vendetta, un cuore che batte ancora per amore; un cuore insanguinato da una ferita che aspetta solo di essere richiusa.
[SasuSaku. Lieto fine]
Genere: Avventura, Dark, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Karin, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Cap. 3 – Sasuke, l’uomo tanto terribile quanto bello

Erano passate da poco le due di notte, c’era ancora molta gente in giro per il centro, in particolare nella via dei locali più in voga della città, era un via vai continuo ed era più facile trovare coppie che festeggiavano la serata e quindi ancora più facile trovare gli assassini.

Naruto propose di tenere d’occhio, nelle ore successive e fino all’alba, l’area dell’incrocio principale della via, un locale molto famoso aveva organizzato una mega festa a tema solo per coppie ed aveva una uscita laterale che sbucava su un vicolo a senso unico chiuso da un piccolo parcheggio per camion recintato da mura altissime oltre le quali non era possibile vedere, solo un’alta fila di palazzi i cui lati che si affacciavano nel piccolo parcheggio non aveva finestre, solo porte e scale anti incendio e quindi un luogo appartato ed isolato ottimo per le coppiette che vogliono un momento di intimità e allo stesso tempo ottimo per i giocatori assassini; per loro due sarebbe stato facile individuarli, mescolandosi tra le gente comune come una normale coppia, Sakura ebbe l’idea di diventare loro un’esca per gli altri avversari, spacciandosi per una coppietta, avrebbero finto di appartarsi e farsi quindi seguire da qualche altro giocatore, il loro abbigliamento era più che perfetto, avrebbero dato l’impressione di stare insieme: Naruto aveva normalissimi jeans con giacca sportiva nera, snikers nere ed una maglietta bianca pulita e con la sua aria sbarazzina non era poi così brutto ed alto all’incirca 1,68 proprio come Sakura che indossava un paio di stivaletti marroni a punta con un discreto tacchetto di qualche centimetro, minigonna plissettata nera, camicia nera aderente ed una giacca di pelle marrone, ed un nastro legato a cravatta intorno al colletto della camicia leggermente sbottonato.

Le armi non erano in vista, Naruto le teneva infilate nella cintura dietro la schiena ben nascosti dalla giacca e lo stesso Sakura, un fodero legato sotto la giacca dietro la schiena con infilata la sua “wakizashi”, una variante della katana con la lama più corta; si incamminarono verso il locale più frequentato con aria disinvolta, osservando attentamente ogni persona che incrociavano lungo il marciapiede fino all’ingresso.

 

Stringimi la mano saremo più credibili”

 

“Così?”

 

“Ahi, senza stritolarla magari!”

 

“Scusa, sono un fidanzatino un po’ nervoso!”

 

Entrarono nel locale e furono subito travolti dalla musica assordante, dai festoni, dalla gente che ballava e alcool che scorreva a fiumi, insieme ad un mega buffet al piano superiore dove era possibile mangiare di tutto, un terreno di caccia perfetto e subito si misero all’opera dirigendosi verso l’uscita di sicurezza, unico accesso al vicolo esterno dove potevano entrare ed uscire tutte quelle coppie che desideravano un momento di intimità. Sebbene le luci rendessero difficile mettere a fuoco in maniera chiara i volti delle persone, dalla colonna vicino alla quale si erano appostati era facile tenere d’occhio la porta e guarda caso non erano gli unici; vicino ad essa c’era un bar dal quale Sakura intravide e riconobbe uno dei giocatori, seduto su uno sgabello al bancone che teneva d’occhio tutto l’angolo intorno alla porta.

Fece un cenno a Naruto che lo focalizzò subito con la coda dell’occhio e con fare disinvolto cinse con un braccio le spalle di Sakura e la condusse verso la porta di sicurezza facendo in modo di farsi notare dall’altro giocatore che fortunatamente abboccò; finì in un solo sorso il suo drink e li seguì nel vicolo e poi verso il parcheggio: ce ne era un altro che ci era cascato e li stava inseguendo, nessuno però aveva ancora realizzato che, un terzo uomo li osservava attentamente da lontano nascosto nell’ombra.

Il primo uomo non si accorse di nulla, nemmeno del trambusto che si creò alle sue spalle non appena Naruto ingaggiò una rapida lotta con il secondo che era stato notato proprio da lui mentre usciva fuori insieme a Sakura che, a sua volta, estrasse la sua wakizashi contro il primo , il quale si rese conto troppo tardi di essere caduto in un tranello e di avere di fronte un’avversaria del Valentine’s Game che era decisamente brava.

Sia Sakura che Naruto non ebbero difficoltà a disarmare e rendere inoffensivi gli avversari e in quel momento cominciò a piovere; controllarono i trofei a cuore di entrambi e quando ebbero la conferma che nessuno dei due possedeva il cuore del fratello di Sakura, Naruto si intascò tutti i trofei e trascinarono i due sconfitti mezzi svenuti in vicino ad un cassone della spazzatura, di lì a poco una telefonata anonima alla polizia li avrebbe spediti dritti dietro le sbarre.

Stavano per rientrare nel locale per ripararsi dalla pioggia che si stava facendo incessante e fare un’altra ricognizione nella pista da ballo per vedere se c’erano altri giocatori, quando Sakura si accorse che c’era del movimento nel vicolo opposto dall’altro lato della strada; una coppia, per sfuggire al forte acquazzone si era infilata nel vicolo, ed almeno tre uomini, probabilmente giocatori, li stavano inseguendo a loro insaputa.

Sakura tirò per un braccio Naruto e si misero a correre anche loro verso il vicolo e fu solo per un caso che non finirono anche loro nella trappola dei tre assassini, li avevano scambiati per una coppia che cercava riparo dalla pioggia ed erano stati subito attaccati; mentre uno continuava a seguire la prima coppia, gli altri due sbarrarono la strada a Sakura e Naruto che con loro grande sorpresa vennero attaccati per primi e senza esclusione di colpi.

Naruto si ritrovò di fronte quello più grosso ed aveva quindi il suo da fare, a differenza di Sakura che mise a nanna in poche mosse il suo avversariobe stava per dare una mano all’amico quando questi gli urlò di inseguire l’altro prima che uccidesse la coppia innocente, lui si stava divertendo troppo in quel momento e aveva il piacere di continuare ancora un po’; Sakura non se lo fece ripetere due volte e si mise a correre velocemente fino in fondo al vicolo che ovviamente non aveva altri sbocchi né di uscita né di entrata,  un posto perfetto per una coppia inerme in balia di un giocatore folle ma allo stesso tempo fortunati che quest’ultimo non poté abbatterli con la sua accetta, dato che fu prontamente fermato da Sakura che con una spinta lo scaraventò contro dei bidoni e cumuli di scatoloni impilati uno sull’altro in bilico che crollarono sull’uomo bloccandolo il tempo necessario affinché Sakura, con un calcio riuscì ad abbattere una porticina chiusa con il lucchetto nella parete di legno che ostruiva il vicolo, facendo quindi fuggire i due giovani che sparirono in un attimo.

Sakura si voltò per fronteggiare l’avversario, che si era liberato quasi subito, ma con suo grande stupore, a pochi metri da lei c’era un uomo diverso, con una katana lunghissima che aveva appena trapassato da parte a parte lo sventurato giocatore, che si ritrovò con un buco in pancia prima ed uno squarcio sul petto dopo senza colpo ferire; Sakura osservò la scena con gli occhi sgranati tanto fu la velocità, la precisione e soprattutto la freddezza con cui quell’uomo alto e snello vestito di nero aveva eliminato definitivamente l’altro giocatore senza un motivo apparente.

In quello stesso istante riapparve Naruto che, non appena si rese conto di quanto stava accadendo, con due dei suoi pugnali si lanciò contro quell’uomo urlando a Sakura di andarsene; il ragazzo era bravo ma era come se stesse colpendo l’aria, il suo avversario era estremamente veloce ad evitare gli attacchi, sembrava invisibile, riusciva a prevederli e ad anticiparli e quando fu il momento giusto reagì ad un affondo di Naruto, che naturalmente andò a vuoto, ma si ritrovò con il fianco sinistro troppo esposto e tempo un secondo ed era atterra con una lunga ferita vicino alle costole, la lama dell’avversario era incredibilmente affilata ed aveva tagliato via un pezzo della giacca di Naruto  e reciso la sua maglietta.

Il ragazzo si rialzò portandosi una mano sulla ferita e si rifece avanti, ma questa volta dopo altri affondi andati a vuoto l’avversario gli afferrò il polso destro e con un movimento secco della mano glielo ruppe facendo gridare il giovane dal dolore, dopodiché un violento calcio sullo stomaco lo spedì dritto contro i bidoni e l’immondizia sparsa sul cemento; Sakura non riuscì più a restare ferma a guardare e sfidò apertamente l’uomo misterioso che sorrideva mentre combatteva contro di lei, quasi divertendosi ma allo stesso tempo ammirò il coraggio e la bravura della ragazza quando lei gli procurò un lieve ferita sul braccio ma era solo l’inizio.

 

“Sei proprio brava ho fatto bene a seguirti e a tenerti d’occhio, non posso dire lo stesso del pivello che ti trascini appresso”

 

“Pivello ci sarai tu, serpe!”

 

Naruto si era rialzato in piedi e correndo verso Sakura gli aveva lanciato contro l’ultimo pugnale che gli era rimasto ma l’altro lo afferrò al volo con una mano e gliela rilanciò contro diretta verso una gamba; il ragazzo incespicò ed un secondo dopo la lama dell’avversario si abbatté su di lui lacerandogli il petto; una volta a terra Sakura gli andò incontro , le ferita non era profonda ma lo mise Ko e sebbene il ragazzo la supplicò, lei era decisa ad affrontare quell’uomo e a fargliela pagare.

 

Sakura… vattene via… per favore… è lui… è … Sasuke!”

 

Sakura non lo ascoltò e si mosse verso quel nemico da cui avrebbe dovuto stare lontano ed invece si ritrovò anch’essa nel mondo dell’oblio e dell’oscurità senza neppure sapere in che modo.

 

Quando riprese conoscenza era buio ma non aveva idea di che ore fossero, né tanto meno di dove si trovasse, la testa le doleva e ed aveva una leggera ferita sul sopraciglio che era stata medicata e due piccoli cerotti trasparenti coprivano il taglio; si rigirò sulla schiena e cercò di mettere bene a fuoco la stanza dove si trovava, era un su un grande letto matrimoniale, di questo non aveva alcun dubbio, coperta da lussuose lenzuola di seta nere, candele profumate e luci soffuse sul soffitto rendevano la stanza confortevole ed allo stesso tempo inquietante, c’era anche un camino moderno il cui fuoco scoppiettava protetto da una teca di vetro, tutto era pulito e raffinato ed era un appartamento super attico completamente aperto, non c’erano mura a dividere gli ambienti solo colonne di marmo nero ed una grande vetrata su tutto un lato, raffinati paraventi giapponesi separavano la “camera da letto” dal salone immenso con altrettanto immenso angolo cottura in acciaio, mobili orientali, divani tavoli tutto elegante e moderno e tutti dai del nero del bianco e del rosso, in oltre un angolo vicino alla vetrata era stata adibita a palestra con diversi attrezzi per il fitness ed un sacco da box.

Quando riuscì ad alzarsi rimase scioccata da tanto lusso e da tanto ordine e su una parete illuminata c’era la lunga spada che aveva quasi ucciso Naruto, il solo pensiero dell’amico ferito la fece rinsavire del tutto ma una voce alle sue spalle la rassicurò.

 

“Il tuo amichetto non è qui ma non devi preoccuparti troppo per lui, non è morto e in questo momento le brave infermiere dell’ospedale si stanno occupando di lui”

 

Per un momento Sakura trasalì e quando si voltò a fronteggiarlo non si aspettò  di trovarsi di fronte oltre che il più temuto giocatore di tutto il Valentine’s Game un uomo di simile aspetto; era uscito dal bagno con indosso i pantaloni neri di una tuta ed un asciugamano in testa a strofinarsi i capelli non troppo lunghi e nemmeno troppo corti, dal taglio curato, neri come la notte così come neri ed oscuri erano i suoi occhi e al collo indossava due catenine una lunga con una croce grande ed una corta con un croce piccola, era alto e snello ed un fisico notevolmente scolpito e pareva essere non molto più grande di lei come età, affascinante se visto con gli occhi di una qualunque ragazza ma altrettanto pericoloso e Sakura sentì una morsa allo stomaco, capì che non doveva essere lì.

 

“Questa è casa tua?”

 

“Direi proprio di sì, ti ho fatto un po’male  l’altra notte e sinceramente non avevo alcuna voglia di lasciarti stesa sull’asfalto di uno squallido vicolo.”

 

“Come sarebbe l’altra notte, che ore sono?”

 

“Sono le otto del 15 Febbraio, hai dormito per tutto il giorno. A proposito io sono Sasuke e tu devi essere Sakura giusto? Sakura la Rosa del Ciliegio. Io so chi sei e non devi temermi, non ho intenzione di ucciderti”

 

Sakura rimase a bocca aperta, non le era mai successo di dormire così tanto, nemmeno negli anni passati e nemmeno per una semplice festa in cui aveva fatto le ore piccole e quel che peggio è che era praticamente stata rapita dal suo avversario.

 

“Devo considerarmi tua prigioniera?”

 

“Assolutamente, sei mia ospite e potrai andartene come e quando vuoi ma non prima di cena, di sicuro avrai fame!”

 

Oltre che un assassino pericoloso non si poteva negare che avesse modi galanti, un uomo molto ricco per permettersi un attico come quello, Sakura cominciò a domandarsi quale fosse il suo vero mestiere durante il giorno, in tutto il resto dell’anno, e cosa che la sorprese ancora di più è che era incredibilmente bravo anche in cucina; preparò lui stesso la cena, una cena semplice tutta italiana e dovette ammettere a sé stessa che era affamata.

Non parlarono quasi mai mentre mangiavano, lui la vide mangiare con gusto e le chiese se la cena era di suo gradimento e quando Sakura gli rispose affermativamente ne approfittò per chiedergli ciò che aveva bisogno di sapere.

 

“Perché mi hai portato qui a casa tua e mi offri la cena, siamo avversari dopotutto, perché non mi hai ucciso o lasciato anche me in un pronto soccorso!”

 

“Semplicemente perché ora come ora mi interessa di più conoscerti e tenerti con me che vederti morta!”

 

Sakura non era sicura di aver capito ma, subito dopo, Sasuke iniziò a raccontarle una strana storia, di come lui, unico figlio di un miliardario dell’industria navale ed edile, aveva cominciato il gioco quando aveva soltanto 13 anni e poco dopo creò il sito on-line dei ciondoli a forma di cuore, vi creò dietro il sito parallelo per diventare giocatori, sapeva benissimo che lei aveva decodificato i file sorgente del sito ed era quindi in possesso delle identità della maggior parte dei giocatori, lui stesso aveva fatto altrettanto con i file del computer di Sakura e sapeva tutto di lei ed aveva intuito le sue intenzioni, sapeva cosa lei stesse facendo e le confidò di non aver mai avuto piacere nell’uccidere le persone anzi, con il passare degli anni aveva smesso di uccidere le coppie innocenti e come lei e Naruto aveva cominciato ad uccidere solamente gli avversari.

 

“Quindi sei tu che hai creato tutto questo, ma hai una vaga idea di quello che hai fatto? Le vite distrutte dai pazzi che hai invitato anno dopo anno nel tuo gioco del cavolo, uccidere la gente semplicemente per divertimento per fare a gara a chi conquista più ciondoli. Mio fratello aveva soltanto 15 anni quando è stato ucciso quattro anni fa il 14 Febbraio, aveva un’intera vita davanti e pensi che portandomi qui a raccontarmi di come tu stesso sei l’artefice di tutto questo possa farmi sentire meglio? Per quel che mi riguarda, anche se fosse vero che non lo hai ucciso tu stesso con la tua spada per me è come se lo avessi fatto e dato che dici di sapere tutto di me dovresti anche sapere che ho fatto un voto; uccidere esclusivamente il giocatore che ha si è preso la vita di mio fratello. Per quanto tu possa essere bravo ed abile farai meglio a temermi anziché trattarmi come una delle tue sgualdrine”

 

“Avevo solo 13 anni, ero un bambino viziato e capriccioso che per noia si era inventato un passatempo diverso e sebbene ti possa sembrare strano, io mi sto pentendo di quello che ho fatto. Conoscevo già la tua storia e ti ho sempre seguito ed osservato, per vanità forse o semplicemente perché vorrei il tuo perdono, con la vita o con la morte non ha importanza, per me non sei adatta a fare questa vita e sono disposto a pagare per te.”

 

“Non avrai mai il mio perdono!”

 

Sakura si alzò da tavola e si rinchiuse in bagno a piangere come una disperata mentre faceva scorrere l’acqua della doccia per non farsi sentire; non ci capiva più niente e si sentiva frustrata e terribilmente sola, ma mai e poi mai avrebbe ceduto nemmeno davanti ad un uomo come Sasuke, che aveva la straordinaria capacità di elevarti su un piedistallo alla stessa velocità con cui ti spediva nella tomba.

Quando uscì dalla doccia dopo un’ora abbondante lui era sdraiato sul letto, apparentemente addormentato, le luci delle candele e quelle del camino erano sufficienti ad illuminare l’intera stanza e rimase a fissarlo per qualche istante accorgendosi di quanto fosse bello e il suo viso dolce durante il sonno, però era anche un mostro assassino che aveva armato la mano di colui che aveva ucciso suo fratello e non poteva perdonarlo; andò silenziosamente verso la cucina e dal ceppo porta coltelli ne estrasse uno grande da bistecca e qualche istante dopo la lama affilata brillava alla luce del fuoco sotto il collo di Sasuke.

 

“Se proprio devi farlo adesso, fallo senza alcuna esitazione e soprattutto senza rimpianto!”

 

“Se non ti uccido molti altri moriranno a causa tua!”

 

“Molti! Ma nemmeno io posso porre fine a ciò che ho iniziato, solo tu puoi farlo ma ricordati che dopo di me ce ne sono altri e dovrà passare ancora tempo prima che tutto finisca e tutto ciò che ti resterà sarà soltanto una tomba su cui andare a pregare.”

 

“Lo so che mi fratello non può tornare in vita, ma almeno avrò avuto la soddisfazione di averlo vendicato”

 

“La vendetta non rende liberi, ma soltanto schiavi. Ma se è ciò che più desideri allora fallo!”

 

Le cinse le braccia con entrambe le mani imponendole di ucciderlo subito, ma lei non si muoveva, continuava a tenere lo sguardo fisso nei suoi occhi scuri domandandosi se era veramente quello ciò che voleva, vendetta per suo fratello, uccidere il giocatore e il creatore del gioco e poi?

Lei allentò lievemente la presa e lui ne approfittò per trascinarla sul letto sotto di se, le tolse il coltello dalla mano e le diede un bacio sulla bocca e poi ancora un altro fino a che anche lei senza opporre alcuna resistenza lo abbracciò e lo baciò appassionatamente trascorrendo un’intera notte d’amore con lui, un nemico che l’aveva sedotta con i gesti, con le parole, come un superbo amante e dovette ammettere che ne aveva un disperato bisogno.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: ExLuna