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Autore: Scarlet Jaeger    13/12/2017    3 recensioni
Kai Hiwatari
Il monastero riportato a nuova vita.
Una lettera del presidente Daitenji ed una donna, che sconvolgerà irrimediabilmente la pace appena ritrovata del ragazzo e dei suoi compagni russi.
Antichi ricordi che sembravano dimenticati.
Di nuovo il dolore torna a farsi spazio in quelle mura.
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Boris, Kei Hiwatari, Nuovo personaggio, Yuri
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 5

 

 

 

Soichiro Hiwatari e Vladimir Vorkov erano in piedi di fronte a sei bambini, che se ne stavano eretti e sull'attenti con espressioni serie, in attesa che uno dei due cominciasse a parlare. Tutti avevano addosso almeno un cerotto o una fasciatura, chiaro segno che la vita in quel posto non doveva essere tutta rosa e fiori, nemmeno per dei bambini della loro età. Tutti i giorni erano costretti ad allenamenti estenuanti ed a punizioni severe se provavano a mostrare segni di cedimento. La stanchezza in quel luogo non era contemplata, soprattutto da loro che erano i migliori esponenti.
« È finalmente giunto il momento che ognuno di voi riceva un proprio Beyblade. Il vostro rendimento è a dir poco eccellente, arrivato a livelli record nonostante la vostra giovinezza. Sono sicuro che andrete molto avanti se continuerete ad ubbidire ai nostri ordini. » Il freddo sorrisetto dell'uomo si fece spazio sul volto coperto dalla maschera che era solito portare, mentre l'altro se ne stava in silenzio con un'espressione compiaciuta.
« Lo farete? » Chiese infine, avendo in risposta un “sì” autoritario e contemporaneo da Yuri, Kai, Boris, Sergey, Ivan ed una ragazzina dai capelli castani.
« Bene, me ne compiaccio. » Vorkov aprì ancora di più il sorriso soddisfatto, prendendo dal bancone accanto a lui una valigetta nera.
« Ivanov, voglio iniziare da te. Vieni avanti figliolo. » Continuò, chiamando il ragazzino dai capelli rossi, che camminò svelto ed eretto fino ad arrivargli di fronte.
« Questo da oggi in poi sarà il tuo nuovo compagno. Trovagli un degno nome, purché finisca con “Borg”, che decreterà la tua appartenenza a questo luogo. » Gli disse poi, aprendo il coperchio della scatola e porgendogliela.
Il ragazzino rimase a fissare il Beyblade argenteo al suo interno, posando lo sguardo sulla figura raffigurata nel bit chip. I suoi occhi lampeggiarono di desiderio.
« Si chiamerà Wolborg. » Fece infine, schietto e sicuro, tornando al posto con lo sguardo di ghiaccio ancora rapito dall'oggetto.
« Irina, tocca a te mia cara. » Continuò, chiamando l'unica femmina del gruppo, che si incamminò con passo risoluto.
Come in precedenza l'uomo consegnò nelle sue mani la valigetta aperta, mostrando un Beyblade grigio scuro e che, come successo con il compagno, catturò la sua totale attenzione. I suoi occhi attenti andarono subito ad imbattersi nella figura posta al centro, dissipando ogni dubbio nella sua personale ricerca di un nome.
« Si chiamerà Volkborg.* » Disse, penetrando con uno sguardo l'uomo di fronte a sé, che annuì soddisfatto. Quando si voltò per tornare a posto invece, i suoi occhi si imbatterono in uno sguardo di ghiaccio.

 

 

Yuri se ne stava di fronte all'unica finestra dello studio di Kai, ad osservare la lenta caduta dei fiocchi di neve che ricoprivano l'intero panorama, mentre tirava il fumo della sigaretta oramai ridotta al minimo. Aveva uno sguardo assorto e la sua mente stava cercando di assimilare e riordinare tutte le notizie ricevute. Da quando Kai era partito per il Giappone, dicendogli che il motivo stava scritto nella lettera posta sulla sua scrivania, non aveva perso altro tempo e si era chiuso dentro quella stanza a leggere e rimuginare.

Un'affiliazione o gemellaggio con la BBA
Certo, lo capiva benissimo anche lui che era un'offerta vantaggiosa per entrambe le fazioni, ma il senso di inquietudine che gli aveva attanagliato lo stomaco non lo aveva abbandonato fin da quando aveva finito di leggere l'ultima riga. Non c'era scritto il perché Daitenji gli avesse mandato un biglietto aereo per una riunione a Tokyo, ma immaginava che il motivo non era da prendere alla leggere se aveva fatto scomodare Kai fin laggiù. Non che il ragazzo fosse stato restio a partire, alla fine avrebbe avuto l'occasione di battersi ancora con il suo rivale di sempre. Da quando era morto suo nonno non gli aveva più visto lanciare Dranzer. Era come se avesse perso tutto il suo spirito combattivo per assumere una carica che, in tutta sincerità, non vedeva bene su di lui, nonostante avesse permesso loro di rimanergli a fianco e poterlo aiutare a svolgere le mansioni che mai si sarebbero sognati di fare in quel monastero. Proprio in quel luogo dove i vecchi ricordi ancora tormentavano il loro sonno. Erano grati al ragazzo per la seconda possibilità, quello era più che certo, ma non erano ancora riusciti a dimenticare un passato tormentato. E nemmeno Kai...
E di nuovo lui gli stava facendo sudare le informazioni necessarie per potersi tranquillizzare. Oramai erano passate diverse ore dalla sua partenza, ma non si era fatto minimamente sentire. Ovviamente sapeva che era perfettamente nella indole del giapponese sparire nel nulla, riapparendo dopo svariato tempo come se nulla fosse successo. Sperava almeno nel suo buonsenso...
« Ti ucciderà se continui a fumare nel suo studio senza aprire la finestra, lo sai? »
A distrarlo dai suoi deleteri pensieri ci pensò Boris, entrato senza che lui se ne fosse minimamente accorto e sedendosi stancamente sulla poltrona girevole della scrivania.
« Dopo la apro. » Rispose pacato, spostando leggermente lo sguardo sul nuovo arrivato. « Anche se non credo tornerà nell'immediato. » Continuò, dando un ultimo tiro alla sigaretta prima di schiacciarla nel posacenere.
« Lo credo anche io. » Sospirò Kuznestov, abbassando leggermente lo sguardo sulla lettera rimasta aperta.
« Secondo te facciamo bene ad accettare? » Chiese poi, ma quella domanda non ebbe risposta.

                                                                         §§§§§§§§§§§§


Finalmente era riuscito a concludere quella strana riunione con il presidente Daitenji, finendo per accettare la proposta dell'uomo. Si stava quasi pentendo, pensandoci a mente fredda, ma oramai non poteva tirarsi indietro. Il ritorno in Russia era previsto per l'indomani, il tempo per la ragazza di fare i bagagli e salutare quella che, per anni, era stata la sua casa. E poi non voleva che la sua mente fosse distratta da quei pensieri, non in quel momento, mentre raggiungeva Takao nell'arena per disputare un incontro rimasto in sospeso per anni. Non voleva che i suoi problemi influissero sul suo rendimento, finendo per fargli perdere l'incontro. Quando giocava a Bey l'unica cosa a cui doveva pensare era alla battaglia ed al suo Dranzer.
E fu proprio quest'ultimo che tirò fuori dalla tasca dei pantaloni, sganciando il caricatore appeso alla cintura che indossava. Rimase ad osservarlo per un tempo che non riuscì bene a definire, a pochi passa dalla stanza che lo avrebbe di nuovo visto protagonista.
Erano passati quattro anni dalla finale mondiale che aveva disputato proprio lì contro Takao, e pochi meno da quando era riuscito finalmente a trionfare su di lui, non molto tempo prima di ripartire definitivamente per la Russia. Al tempo la BBA era ancora in fase di ristrutturazione dopo la caduta della B.E.G.A, ma la stanza dello stadio era stata la prima ad essere rimessa in piedi. Ed inoltre, tutto era stato arredato alla vecchia maniera e quel particolare lo fece sentire a casa.
« Dranzer... » Sussurrò tra le labbra, osservando con trepidazione il bit dell'aquila rossa. Esso si illuminò impercettibilmente, come in risposta al richiamo del suo padrone o come a fargli capire che lo stava ascoltando.
« Scusami se ti ho tenuto lontano per così tanto tempo. Non ho pensato a tenerti con me, nonostante tutto. Ma ho di nuovo bisogno del tuo aiuto, sperando che ci sarai sempre a sostenermi nelle mie sfide, anche se queste non avvengono tutti i giorni. » Continuò titubante, ma la fenice scarlatta si illuminò di nuovo, adesso più accecante di prima.
« Grazie. » Sorrise infine, stringendo l'oggetto nel pugno. « È ora di incontrare un vecchio amico. » Continuò, entrando definitivamente nella stanza dove tutti i suoi amici erano rimasti ad aspettarlo.
« Oh, eccoti qua! Hai fatto prima del previsto! » Gli andò incontro Takao, mollando di punto in bianco l'arbitraggio del match tra Max e Rei.
« Non dovresti terminare quello che stavi facendo? » Chiese allora Kai, stringendo le spalle con un sospiro rassegnato.
Non sarebbe mai cambiato!
« Ha ragione, l'incontro non è ancora finito! » Sbraitò Rei, perdendo momentaneamente di vista il suo Driger, che volò fuori dal ring dopo un colpo ben assestato di Max, che gli permise così di vincere l'incontro sotto lo sgomento generale.
« Mai distrarsi amico! » Gli fece l'occhiolino il biondo, costringendo il moro ad una sonora sbuffata sotto le risate generali.
« Bene, visto che si è liberato il campo direi che è il nostro turno. Che ne dici? » Riprese parola il campione del mondo, sorridendo complice verso l'amico ritrovato, che sorrise impercettibilmente in risposta com'era solito fare.
« Se hai voglia di perdere di nuovo... » Rispose Kai, lasciando in sospeso la frase, ma l'altro non venne assolutamente toccato da quelle parole. Con un sorriso sornione stampato in faccia, recuperò Dragoon e si diresse su una delle due piattaforme oramai libere, seguito dal russo, che si posizionò in quella di fronte.
Si scrutarono negli occhi per un istante che sembrò infinito, senza sguardi troppo seriosi. Non c'era nessun titolo mondiale da vincere, nessuna pressione di un campionato alle spalle, nessun compagno che sperava nella vittoria della propria squadra e nessun rancore alle spalle, oramai del tutto superati. C'erano solo due amici che si erano ritrovati dopo anni, per dare sfogo ad una passione che andava avanti da tempo e con la quale riuscivano ad esprimere tutti i loro sentimenti e le loro emozioni senza bisogno di parole. Tra loro era sempre stato così, fin dalla prima sfida. Entrambi avevano migliorato il loro stile ed il loro gioco. Erano cresciuti, erano cambiati, erano diventati più forti, ma l'amicizia e rivalità che c'era tra loro non erano stati in grado di trovarla con nessun altro, come quel legame speciale alla quale dovevano ancora trovare un nome.
Non era amore, sarebbe stato il colmo, perché entrambi si sentivano attratti dal gentil sesso, ma era qualcosa di molto simile, solo che non c'era l'attrazione fisica a muoverli. Amicizia? Fratellanza? Fatto sta che, nonostante la lontananza, non avrebbero rinunciato a quei momenti insieme per niente al mondo. E non erano i tipici momenti degli amici “normali”, quale uscire a prendere un caffè o fare un giro in cento. I fili che tenevano insieme le corde della loro amicizia li reggevano proprio i loro Beyblade, e così sarebbe stato per sempre.
« Allora, sei pronto? » Gridò Takao, mettendosi in posizione di lancio. Aveva un'aria più matura dall'ultima volta che Kai lo aveva visto in quella posizione e quello non poté far altro che farlo sorridere mentre agganciava Dranzer al caricatore.
« Prontissimo! » Gli rispose, in tempo per vedere il prof Kappa prendere il posto solitamente occupato da DjMan, stranamente assente.
« Tre. Due. Uno. Pronti....lancio! » Gridò l'improvvisato arbitro dando il via al match, mentre i due Beyblade venivano scagliati al centro dello stadio alla massima velocità.
« Attacca Dranzer! » Fu l'ordine diretto di Kai, che se ne stava tranquillamente eretto ad osservare con lo sguardo tutti i movimenti del suo avversario.
« Attento Dragoon! »
All'ordine del suo padrone, il bey bianco schivò l'assalto di quello blu, che andò a cozzare contro la parete circolare, tornando al centro con un balzo e colpendo in pieno il suo avversario. Sotto quella vista il più piccolo ringhiò impercettibilmente, facendo crescere il sorrisetto soddisfatto sulle labbra dell'altro.
“Avanti Takao, sfodera tutta la tua potenza.”  Lo incitò mentalmente, lanciandogli alcune occhiate complici che sembrarono funzionare.
Come rinvigorito dal colpo ricevuto, il Beyblade più chiaro intraprese una serie di attacchi continui all'altro, che in risposta si difese egregiamente.
Andarono avanti così per dei minuti interminabili, in cui nessuno dei presenti aveva osato togliere gli occhi dall'incontro per non perdersi nemmeno un passaggio, o rischiare di non vedere il momento in cui uno dei due avrebbe prevalso sull'altro. Ma entrambi si equivalevano. Quanti più attacchi sferrava Dranzer, tante erano le risposte di Dragoon. Precisi, equilibrati e concentrati, entrambi cercavano di salire quel gradino in più rispetto all'altro.
Seguirono altri minuti di trepidante attesa ed altri ancora, fino a che Takao e Kai non si ritrovarono in ginocchio sulla piattaforma dei blader, ansimando per lo sforzo e con il viso accaldato dal sudore; tutti e due stanchi, ma nessuno che accennava a mollare. Erano allo stremo delle forze, eppure avevano ancora l'energia necessaria per un ultimo attacco.
« Credo che sia giunto finalmente il momento della verità, non sei d'accordo? » Ridacchiò il campione del mondo, sistemandosi il cappellino che si era spostato dalla capigliatura.
« Allora questo sarà l'attacco finale. Preparati amico mio... » Sorrise il russo. Tutto sommato si stava divertendo. « Vai Dranzer! Attacco fiammeggiante, tempesta di fuoco! » Gridò, incitando il suo fedele compagno e facendo apparire la sua splendente aquila rossa in tutta la sua regale bellezza.
« Dragoon! Attacco galaxy storm! » Fu la risposta dell'amico, che diede modo al drago azzurro di manifestarsi in tutta la sua fierezza.
Ci fu un enorme boato ed un potente tornado dopo la collisione, nel quale vorticarono le piume rosse strappate a Suzaku, impedendo ai presenti di tenere gli occhi aperti. Compresi quelli dei diretti interessati.
Aspettando che la tempesta si placasse, il professor Kappa aguzzò la vista nell'arena, passando prima ad osservare i due blader oramai privi di tutte le energie. Takao era seduto a terra e respirava a fatica, mentre Kai era inginocchiato alla bene e meglio, cercando di non mostrarsi così debole come realmente si sentiva.
« Allora, chi ha vinto? » Chiese Rei impaziente, facendo spostare l'attenzione generale a ciò che rimaneva di quella sfida.
« Guardate! » Esclamò meravigliato Max dopo qualche secondo, indicando il centro dello stadio.
I due Beyblade erano fermi l'uno accanto all'altro, miracolosamente integri nonostante i tremendi attacchi, mentre i loro possessori si lasciavano andare in un sonoro sospiro liberatorio.
Erano di nuovo in parità. Nessuno dei due era riuscito a prevalere sull'altro, ma in fondo lo avevano preventivato e...andava benissimo anche così. Quella sfida, forse per la prima volta, non era stata lanciata per decretare il vincitore, ma in onore l'uno dell'altro.
« Ahhhh, ragazzi sono esausto! » Commentò Takao, lasciandosi cadere definitivamente a terra per riprendere fiato e forze, scatenando l'ilarità generale.
« Sei invecchiato bello mio, non hai più il fisico di una volta! Ammettilo! » A prendere parola fu Daichi, con la sua solita espressione beffarda ai danni del compagno, che con un ringhio cercò di assumere un'aria adirata.
« Ma come ti permetti pidocchio! Io sono in formissima! » Gli sbraitò contro, dovendo però arrendersi all'evidenza. Gli facevano male tutti i muscoli.
Fu la risata cristallina di Kai ad interruppe gli sproloqui dei due, ammutolendo di nuovo tutta la platea, che lo guardarono come se fosse impazzito. Non era cosa di tutti i giorni vedere Hiwatari ridere di gusto. Per fortuna parlò prima che qualcuno corresse a vedere se realmente non avesse sbattuto la testa da qualche parte.
« Ammettiamolo Takao, non abbiamo più sedici anni e la nostra resistenza fisica non è più quella di una volta. Non ho vinto, ma sono soddisfatto anche così. In fondo erano quattro anni che non lanciavo Dranzer. Avevo dimenticato l'effetto che fa! » Disse, lasciandosi cadere anch'egli a terra.
« Hai ragione Kai. Non ho mai smesso un attimo di allenarmi, nonostante non avessi degni avversari con cui misurarmi, a parte Daichi. Però i vari impegni quotidiani non mi hanno permesso di concentrarmi sul Beyblade come avrei voluto, e questo è il risultato. Sono felice però, perché ho potuto riaccendere una passione che per fin troppo tempo era rimasta soppressa sotto gli impegni di studente. » Rispose Kinomiya, continuando ad osservare l'alto soffitto.
« Ci saranno altre occasioni, vero? Anche se dovessimo aspettare altri quattro anni? » Riprese parola il russo, dopo alcuni attimi di silenzio.
« Anche se dovessi aspettarne cinquanta. Io sarò sempre qui ad aspettarti ogni volta che ti sentirai pronto per una nuova sfida. » Ammise il giapponese, con la schiettezza e la sincerità con cui si era sempre contraddistinto, facendo sorridere silenziosamente l'amico.
« Hey, non dimenticatevi di noi! Kai, abbiamo ancora un conto in sospeso dall'ultimo campionato, non dimenticarlo! » A riprendere parola fu Rei, che balzò nell'area rialzata dell'arena per poter parlare con loro a quattr'occhi.
« Ben detto my friend, ci sono anche io! Anche io vorrei vendicare la mia sconfitta al campionato mondiale con entrambi! » Ridacchiò Max, affiancando il cinese.
« Toglietevi di mezzo! Ci sono prima io! Ho un conto in sospeso con questo sbruffone da troppo tempo! Il fatto di aver fatto coppia con lui al campionato non mi ha permesso di umiliarlo davanti al mondo intero! » Sbraitò Daichi, spiccando un salto degno di una scimmia ed atterrando accanto agli altri.
« Dai ragazzi, almeno fateli respirare! » Inveì loro contro Hilary, che essendo più educata li raggiunse salendo di corsa le scale.
« Non cambieranno mai... » Sbuffò il professor Kappa, sotto sotto però alquanto divertito.
E rimasero così, a ridere tutti insieme come ai vecchi tempi. Come se in realtà il tempo non fosse per nulla trascorso.
Ma, nonostante gli anni passati e la lontananza, c'era una cosa che non sarebbe mai cambiata:
l'amicizia che li legava l'uno all'altro.

Fine capitolo 5

 

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Colei che scrive:

Ma salve e be trovati! <3 Oggi sono stata produttivissima, sono fiera di me! In realtà ho voluto aggiornare subito appena finito di scrivere, perché ultimamente ho il terrore di salvare le pagine nel pc, visto che quando vado ad aprirle ci trovo mezza roba xD (ho provato a cambiare programma, vediamo se questa storia giunge al temine xD non posso tirare giù imprecazioni in ostrogoto tutte le sante volte!).

Bene, passando al capitolo spero che vi sia piaciuto. L'ho volutamente diviso in tre parti. La prima è il passato, quello scritto in corsivo. La seconda parte vede protagonisti Yuri e Boris e la terza i nostri Bladebreakers di nuovo insieme. E proprio questa terza parte spero vi sia piaciuta. Mi rendo conto di aver reso il rapporto tra Takao e Kai quasi Shonen-Ai (è la mia vena Yaoista, perdonatela!), ma vi assicuro che non è nulla del genere. Sono io che li ho sempre visti così, oltre che in altre situazioni...Per me il loro rapporto è unico e speciale *-* e poi come si fa a non voler bene a Takao, nemmeno Kai riuscirebbe a non adorarlo U.U 
Inoltre spero che sia verosimile il fatto che Yuri e Kai fumino in questa storia. Non so, ce li vedo bene a far fronte alle problematiche della vita fumandosi una sigaretta, ora che sono cresciuti. :D e voi che ne dite?

Inizialmente non volevo mettere altra introspezione, ma alla fine mi sono resa conto che non sono per niente in grado di descrivere gli incontri di beyblade *si sotterra* quindi nel male è andata bene cosi (e volevo scrivere di un nuovo campionato, per fortuna mi sono fermata in tempo xD).

 

*Per quanto riguarda l'asterisco a Volkborg, forse chi conosce qualcosa di Russo ha riconosciuto la parola. Volk (secondo google translate xD) vuol dire “Lupo” in Russo e mi sembrava appropriato per il bit power che ho deciso di affidare alla nostra ragazza. Inoltre avrete trovato la somiglianza con Wolborg, ma perché Volk in russo e Wolf in inglese vogliono dire la stessa cosa, come la somiglianza che hanno i loro beyblade. Curiosi? Immagino di sì, anche se non è difficile intuire che creatura si nasconda nel Beyblade della pulzella xD

Bene, a questo punto, visto la mia maratona nel finirlo di scrivere e correggere, spero non abbia fatto troppi errori T.T in caso con calma passo a sistemarlo una volta on line, così ho la sicurezza che non va perduto xD

Ringrazio infine tutte le persone che hanno recensito <3 mi fa davvero molto piacere! E passo a fare un ringraziamento anche ai lettori silenziosi che attendono sempre indirettamente un aggiornamento :3

Un bacione a tutti

alla prossima!

  
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