Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Fede883    14/12/2017    2 recensioni
Rey è una bambina inglese di 7 anni, conduce una vita perfetta con i genitori (Madre medico e papà poliziotto) e la sorella maggiore Jyn (Aspirante attrice) Rey però è vittima di continui e ripetuti episodi di bullismo da parte di un suo coetaneo di nome Oliver. Gli episodi si faranno via via sempre più violenti fino a quando Oliver non commette su Rey un vero e proprio pestaggio in cui la bambina ne ferita gravemente. Dopo un ricovero in ospedale la vita di Rey si annulla totalmente chiudendosi in se stessa e andando in una fase molto acuta di paura, sfiducia verso gli altri e depressione, sarà grazie all'aiuto della sorella Jyn e al karate che Rey tornerà mano a mano a vivere e a prendersi sulla sua rivincita sul bullo...
Genere: Drammatico, Generale, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Rey è una bambina inglese di 7 anni e frequenta la scuola elementare. La vita di Rey è perfetta una mamma dottoressa bellissima e solare, il padre Bradley poliziotto e la sorella maggiore Jyn una aspriante attrice e modella. Tutto sembra andare bene nella vita di Rey ma non è così.
Rey purtroppo è tormentata da Oliver, un bullo che ogni giorno la provoca in ogni modo possibile con continue prese in giro visto che Rey ha un piccolo problema di balbuzia e ha una lieve forma di daltonismo. Il piccolo bullo si prende gioco della bambina inglese senza pietà e senza alcun rimorso nelle sue azioni. Ad esempio Rey era stata presa in giro da Oliver e i suoi amici quando durante la lezione di arte a causa del daltonismo aveva confuso il giallo con il rosso, tutta la classe o quasi era partita in una grande risata tranne Abby la sua migliore amica che stanca di vedere e sentire le prese in giro di Oliver si alza dal banco e da un pugno in faccia al bullo facendolo sanguinare. La reazione degli amici di Oliver non mancò e si avventarono sulla bambina con una immane ferocia e la maestra dovette chiamare aiuti per separarli. Abby oltre alle ferite riportate è stata anche sospesa mentre ad Oliver non è stato fatto nulla anzi è stato fatto passare per vittima. Rey sentendosi in colpa per la sospensione della piccola amica le dice mentre questa è infermeria a curarsi:" Grazie per aver preso le mie difese, ti ringrazio di cuore amica mia, ti voglio tanto bene". Abby manda un bacio a Rey e le dice dandole un cinque deciso:" Sei la mia migliore amica, nessuno e dico nessuno si deve permettere di farti del male, sia fisico e sia come prese in giro, Rey iscriviti a qualche corso di autodifesa o di karate, falli neri la prossima volta che ti dicono qualcosa, io non potrò esserci a scuola per un pò di tempo, è assurdo io ti ho difesa da una persona che ti stava umiliando e quella che ha sbagliato sono io, se ne meritava più di uno di pugni". Rey abbraccia Abby che viene curata dall'infermiera della scuola e i giorni dopo passano ma molto a fatica.

Qualche giorno dopo Rey è nei corridoi della scuola e sta prendendo uno snack alle macchinette automatiche in quel momento arriva Oliver che dice alla bambina:" Ciao Rey, dammi la tua merendina, non farmelo ripetere più di una volta!". Rey si paralizza dalla paura, è immobile, il cuore batte a mille, il respiro diventa via via più affanoso e il bullo ha il pieno controllo su di lei e sulle sue emozioni. Rey però decide di non cedere e dice al bambino:" Vuoi la merendina? Compratela, io non ti voglio dare proprio un bel niente!". Oliver inizia a girare intorno a Rey come farebbe uno squalo con la sua preda, la bambina è spaventata a morte ma cerca di trattenersi senza far capire al bullo che è spaventata, ma purtroppo Oliver non si fa intimorire dal comportamento all'apparenza non spaventato di Rey e si avventa sulla povera bimba.
Oliver mette al muro Rey dandole dei decisi pugni sulla pancia e sulla faccia, Rey non ha alcun modo per difendersi e tra sberle, botte, spintoni, pugni, calci e anche dei morsi la ragazzina subisce un pestaggio tremendo da parte di Oliver, il bambino nonostante abbia solo 7 anni dimostra una grande rabbia e forza e dopo che ha picchiato la ragazzina le ruba la merendina e gli lancia un fazzoletto dicendole:" Ehi stronzetta pulisciti un pò, mi sa che stai sanguinando". Rey è a terra e non riesce a rialzarsi, la fortuna vuole che in quel momento la mamma di Abby fosse a scuola per parlare del pugno che la figlia aveva dato ad Oliver e si accorge subito delle condizioni di Rey e appena la vede:" Oh mio dio! Piccola ci sono qui io adesso, ti porto subito in ospedale, andrà tutto bene, stai tranquilla, te la caverai!". Rey piange vistosamente, le lacrime cadono dagli occhi in modo disperato e grida:" Voglio la mia mamma, voglio mia sorella, aiutatemi vi prego, mamma...!". La mamma di Abby raccoglie Rey e la porta in ospedale e spiega alla scuola quanto è accaduto e promette di denunciare il bambino per il fatto grave di cui si è reso protagonista. All'ospedale Rey appare in situazioni abbastanza critiche, ha subito un pestaggio molto violento, i medici con una tac rivelano un grande trauma cranico, svariate contusioni e anche una costola incrinata, Rey sfiora la sala operatoria per pochissimo ma ha perso molto sangue e Jyn è la prima a correre in ospedale e quando vede la mamma di Abby esclama:" Che cazzo è successo? Cosa le hanno fatto?". La ragazza piange in modo disperato e urla quando i medici le dicono che la sorella minore sta rischiando seriamente la vita e la mamma di Abby l'abbraccia e le dice:" Tesoro non possiamo fare nulla, se non quello di sperare che possa migliorare". Jyn è sconvolta perchè Rey non le aveva mai detto che aveva subito episodi di bullismo a scuola ma qui eravamo di fronte quasi ad un tentativo di omicidio e tutto per una merendina negata. Jyn senza pensarci due volte chiama il padre che lavora in Scotland Yard e chiede di denunciare i genitori di Oliver e il bambino stesso che con un episodio del genere rischerebbe il riformatorio, Jyn è davvero una furia e piangendo dice alla madre di Abby come se fosse colpa sua:" Non mi ha mai detto niente, si è tenuta sempre tutto dentro, si vede che aveva paura a parlarne, oddio e ora rischia di morire, non posso accettarlo, è la cosa più preziosa che ho nella mia vita". Jyn piange come non mai e la mamma di Abby l'abbraccia dicendole:" Jyn non è colpa tua, non potevi saperlo, nemmeno Abby mi ha mai detto niente di questo piccolo psicopatico, devi essere forte per lei tesoro". Jyn trova così conforto nell'amica di famiglia.

Quando arrivano il padre e la madre la situazione è ancora più tragica, Rey è stata sedata per via del grande dolore e la madre abbandona le vesti di medico vedendo la figlioletta soffrire e le dice:" Rey perchè non c'è l'hai detto, piccola non riesco a vederti cosi!" Jyn osservando Rey dalla vetrata della camera di terapia intensiva dove Rey è stata ricoverata dice alla mamma:" Guarirà vero mamma? Tornerà a casa e guarirà vero? Ti prego dimmi che guarirà". La mamma abbraccia Jyn dicendole piangendo intensamente:" Non lo so tesoro mio... Non lo so". Jyn piange ancora più intensamente tra le braccia della madre e per la famiglia di Rey il tempo sembra essersi fermato per sempre e la loro felicità ormai si è dissolta nei corridoio di un ospedale di Londra.
Qualche mese dopo Rey ce la fa, esce dall'ospedale ma non è più la bambina di prima, al suo ritorno a casa ha svariati incubi di notte, spesso si fa la pipì addosso e non riesce più a dormire da sola, ha frequenti cambi di umore ed è molto nervosa inoltre Rey si è chiusa in se stessa, non parla più con nessuno se non con la sorella maggiore Jyn che in qualche modo riesce e tirarle fiuori qualche parola. Una mattina Rey sta facendo colazione e Jyn le dice:" Buongiorno piccola? Come stai oggi". Rey si chiude in un silenzio tombale, a fatica mangia i cereali nella sua tazza piena di latte, rituale che amava un sacco alla mattina, Jyn si mette a sedere vicino alla sorella minore e le accarezza il viso e i capelli neri e le dice:" Rey è tutto finito adesso, devi tornare a parlare piccolina, va tutto bene, adesso sei a casa con me, con la mamma e con papà, ti vogliamo bene, ci siamo noi e non può più succederti niente di male, ti vogliamo tutti bene!". Rey osserva Jyn e l'abbraccia ma non dice nulla e se ne va senza nemmeno finire i cereali. Jyn capisce che sua sorella potrebbe avere un trauma a vita per questa esperienza e cerca in ogni modo di cercare una rapida soluzione pensando:" Non deve succedere mai più una cosa del genere, Rey si deve saper difendere". Jyn apre immediatamente il suo portatile e scrive su Google:" Scuola di karate Londra". I risultati sono tantissimi e cercando sui siti delle varie associazioni trova finalmente una che fa al caso di Rey e ha un corso con tantissimi bambini e con recensioni di genitori che hanno avuto esperienze simili a quelle di Rey con i bulli e che grazie al corso di karate sono riuscite a difendersi da soli e non aver più problemi del genere. Jyn non ha dubbi, a Rey imparare il karate non può che fare bene.

La bambina accoglie la notizia con entusiasmo e finalmente le cose iniziano a tornere alla normalità. Rey si dimostra molto portata per il karate e la sua nuova disciplina l'appassiona così tanto da allenarsi anche a casa. Rey ha trovato non solo una valvola di sfogo per fare uscire la sua rabbia ma anche una sorta di suo riscatto personale dopo molti mesi difficili e pieni di tristezza, stress e tensione per lei e per la sua famiglia. Un pomeriggio Jyn va a prendere Rey al corso d karate e quando esce dalla lezione la sorella maggiore rivede quell'entusiasmo che aveva sua sorella minore, Rey indossa orgogliosa il karategi e la sua cintura bianca avendo iniziato ancora da pocoe Jyn l'abbraccia con entusiasmo e le dice:" Che cosa ha imparato oggi la mia piccola karateka? Sei la mia guerriera tu". Rey si lascia cullare dall'abbraccio tenero e dolce di Jyn e ridendo risponde alla sorella maggiore:" Ho imparato il calcio mae geri, il calcio frontale diciamo, mi piace un sacco questo sport, grazie per avermi iscritto sorellona, mi hai ridato tanta felicità". Jyn è entusiasta di sentire queste parole dalla sorella minore e le due sorelle tornano a casa felici, sul sorriso della piccola Rey è tornata la felicità e più bello di un bambino che sorride non c'è niente.
Qualche mese dopo Rey diventa cintura bianca/gialla, la bambina si è allenata molto sia in palestra durante il corso ma anche a casa e un giorno a scuola mentre cammina insieme ad Abby per entrare in classe vede Oliver nei corridoi che sta bullizzando un altra bambina, Rey non ha dimenticato quel dolore che quel bambino perfido le ha provocato, tanto dolore fisico ma sopratutto tanto dolore emotivo visto che è caduta in una profonda crisi depressiva superata solo con il karate. Rey si avvicina ad Oliver dicendoli:" Forse è meglio che tu impari un pò le buone maniere". Oliver si gira verso Rey dicendole in modo molto aggressivo:" Guarda un pò chi abbiamo qui! La raffica di botte che ti sei presa non ti è bastata? Ne vuoi ancora Rey? Bene eccoti accontentata mocciosa". Oliver prova a dare un pugno a Rey che però lo para e colpisce Oliver allo stomaco. La rabbia di Rey cresce in modo esponenziale e alza il pugno in alto per colpire Oliver ma Rey si ferma e pensa che se picchiasse a sangue Oliver sarebbe esattamente come il suo aguzzino e Rey nonostante la grande rabbia che prova abbassa il pugno dicendoli:" Io non sono come te, hai provato rovinarmi la vita e ti giuro su me stessa che non te lo lascerò fare con nessun altro bambino, io ti odio!". Rey però è combattuta vorrebbe davvero colpirlo in faccia ma decide di lasciarlo perdere e Oliver rimane in terra spaventato e confuso e Rey viene applaudita da tutti gli altri bambini diventando una sorta di eroina. Oliver viene espulso dalla scuola e visto che la sua aggressione a Rey è diventata una accusa di omicidio volontario il bambino è stato condannato a stare 7 anni in riformatorio, dopo di che sarebbe condotto in un carcere minorile. Rey è tornata a vivere grazie all'affetto della sua famiglia, in particolare della sorella maggiore Jyn, della migliore amica Abby e sopratutto del karate. Rey qualche mese dopo aver dato la lezione ad Oliver inizierà a fare le gare dimostrandosi davvero talentuosa come karateka, lo sport brittanico ha trovato una nuova aspirante grande campionessa. Rey è pronta per affrontare una gara molto importante, la bambina ne ha già fatte 4 vincendo una medaglia d'oro al kumite e due argento nel kata. La giovanissima karateka inglese è pronta per cominciare la sua gara, si mette il karategi, si fa la coda di cavallo nei capelli, si toglie i calzini e si allaccia la cintura con grande determinazione, Rey fa un bel respiro e pensa:" Sono pronta, non ho paura di nessuno". si avvia verso il tatami salutando sua mamma, suo padre e sua sorella maggiore Jyn e la migliore amica Abby e quando è pronta sale sul tappeto pronta per iniziare il suo kata. Rey sorride, un respiro deciso, nome del kata e finalmente si parte, Rey ha vinto la gara più importante contro se stessa e contro una persona che le ha fatto male e nonostante tutto l'ha perdonato. Rey fa la sua gara di karate pensando che il meglio in fondo in fondo deve ancora venire.
   
 
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Fede883