Condottiero del proprio io
La pioggia cade
dibattendo
incenso
Scandendo quegli attimi prima
dell’intimo temporale
Riesco a dire ogni cosa,
perdendomi,
son
solubile, mi sciolgo nei mille
miei risentimenti,
Non sono più io,
sono un altro,
me lo dico a piena voce,
getto lì in quella vallata
l’ancora e il poi,
il dopo, il prima delle emozioni,
Non perdo più tempo
di fronte allo specchio,
alla fermata dell’autobus con lo sguardo perso
di chi ha smarrito ogni cosa,
sorrido
celo il passato
perché è ormai fuori di me.
Quella canzone l’ho cestinata,
perché si è felici soli anche
ritirato in quell’abbraccio mi sento
Pronto a ricominciare
Tra respiri che sono privi della fatica dei giorni
passati,
ma colmi di malinconia,
di quella consapevolezza antica
che aveva ucciso l’intestino
bile amara fatta di sogni
ostacolati dal vento;
Dico grazie a te
Se la favola si è annidata dentro me,
ma non la avevo colta
perché farsi calpestare
e uccidersi di spilli
rovinare a terra silenti
come spettri,
se solo noi sappiamo chi siamo davvero?
Quei messaggi erano solo ferite
Che non mi permettevano di rialzarmi, salendo
Di corsa
Sullo sterrato, lo percorrevo a fatica
Ho capito.
Come verso sgozzato e soffocato,
mi rimane la parola
per rimettermi in gioco,
per affogarmi in centomila sogni,
ma vivere con la bellezza
di chi sa
che prima o poi
non sarà più l’alternativa,
la seconda scelta, ma la prima
di se stesso,
come ora,
riconosco
di nuovo
il profumo del mare.
Nota dell’autore: Siamo arrivati alla fine di questa raccolta… ci ho pensato molto, ma alla fine ho deciso che la ventunesima poesia sarebbe stata l’ultima! E ho pensato che questo semplice componimento potesse racchiudere con estrema semplicità il senso dell’intera raccolta; siamo versi sgozzati e soffocati, lo siamo un po’ tutti alla fin fine, perché sgozzati dai ricordi e dalle scelte, soffocati dalle incomprensioni e dalle esitazioni. Sì, lo siamo, ma per poter andare avanti dobbiamo cercare di essere, anche se me ne rendo conto anche io possa essere difficile, la prima scelta di noi stessi! Spero vi sia piaciuta questa poesia e che nel complesso vi abbia emozionato l’intera raccolta. Un abbraccio a tutti!