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Autore: Blueraven    16/12/2017    1 recensioni
Rose e Scorpius sono stati immaginati in tanti modi diversi. Credo che in fondo, per quanto una storia possa piacerci o avvicinarsi alla nostra idea di questa coppia, nessuna sarà mai esattamente come noi la vorremmo, ed ecco il perchè di questa storia: loro sono i MIEI Rose & Scorpius, questa è la MIA storia del loro amore, raccontata dalle loro voci.
*dal primo capitolo
"Credo proprio che avrò bisogno di Al per un po'...Poi non dire che non ti faccio mai favori"
"Ah, quasi dimenticavo, salutami Scorp :3"
Bene. Perfetto.
Sento le mie guance farsi immediatamente rosse e cerco con tutte le mie forze di impedirlo, di pensare a qualcos altro e non a quello che le parole di mia cugina significhino realmente. Maledetta me che non sono stata zitta, avrei dovuto immaginare che quella matta avrebbe fatto qualcosa del genere.
POTREI averle accidentalmente accennato al fatto che FORSE Scorpius potrebbe essere interessante e guarda che cosa è andata a combinarmi.*
Questa storia ha anche un prequel, "Il Preludio Di Un Idiota", che vi invito a leggere perchè parla di come Scorpius si sia innamorato di Rose.
Ad ogni modo, auguro a tutti voi, una buona lettura!
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Albus Severus Potter, Altro personaggio, Famiglia Weasley, Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily Luna/Lysander, Rose/Scorpius
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'C&P'
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È accaduto un miracolo: sono sopravvissuta al 2017. Lo so che tecnicamente l'anno non è ancora terminato, ma la parte peggiore è passata ed io sono di nuovo qui con voi, pronta a riprendere in mano questa storia con il cuore più sereno che mai ed una gran voglia di andare avanti.

Non mi perderò in scuse inutili, tutti noi siamo pieni di cose da fare nella vita e gli imprevisti sono all'ordine del giorno, ma sappiate che non ho intenzione di mollare questa storia e se voi avrete ancora voglia di restare qui con me a leggerla, non potrò che esservi incredibilmente grata.

Ringrazio tantissimo tutti coloro che hanno letto i precedenti capitoli e ancora di più chi li ha recensiti o ha inserito la storia fra le preferite/ricordate, questo capitolo è per tutti voi.

Buona lettura!

 

 

 

 

 

Capitolo 2

 

 

Colazioni e Nuove Abitudini

2 Settembre

 

 

Rose

 

 

Primo giorno di scuola. Quando ancora frequentavo la scuola babbana, mi era subito parso chiaro quanto queste parole suscitassero un senso di terrore o più semplicemente di generale malcontento, nel resto dei miei compagni. Per me, non è mai stato così.

 

Primo giorno di scuola, significava l'inizio di una nuova quanto familiare routine, la corsa all'acquisto di penne e quaderni nuovi, il profumo dei libri appena aperti per la prima volta, l'emozione di imparare cose nuove e rivedere tutti quei compagni che, amici o meno, non hai avuto modo di frequentare durante l'estate. Pura fibrillazione.

 

Dopo la morte di mia nonna, non ho più guardato nulla con gli stessi occhi: tutto ciò che prima mi apparteneva, mi smuoveva, mi rendeva felice, è stato inghiottito in una bolla di paura ed ignoto.

Oggi, posso finalmente guardare tutto ciò come facevo un tempo e mi ritrovo a sorriderne, infilandomi il maglioncino della divisa.

 

  • Qualcuno si è svegliato di ottimo umore stamattina!- mi saluta Anne, uscendo dal bagno e riponendo il pigiama accuratamente piegato sotto il cuscino.

     

  • Sì, direi di sì- sorrido di nuovo, orgogliosa di me come poche altre volte lo sono stata.

     

  • Non sai quanto io sia felice di vederti così. Chissà se è solo merito dei tuoi progressi o c'entra anche qualche bel biondino di mia conoscenza...- mi lancia un'occhiata maliziosa e raggiante che mi fa alzare gli occhi al cielo. Non posso negare, però, che forse in minima parte potrebbe avere ragione.

 

La sento ridacchiare e decido di ignorarla, mentre un piccolo tarlo comincia a scavarmi nella coscienza.

 

Decidermi a conoscere Scorpius è stata la scelta migliore che io abbia compiuto quest'anno. Non solo ha capito subito perfettamente la mia situazione, ma ho scoperto che il suo essere così perspicace, mi costringe ad essere più spontanea, almeno con lui, e a trattenere meno i pensieri e le emozioni, rendendomi decisamente più serena.

 

Per di più, grazie al matrimonio di Teddy e Vic, ho scoperto anche un'altra cosa fondamentale, che ho avuto modo di confermare anche ieri: la sua sola presenza, con le sue battute sarcastiche ed il suo essere così attento e comprensivo nei miei confronti, riesce a distrarmi abbastanza da impedirmi, in determinate situazioni, di andare nel panico.

 

Camminare con i tacchi attraverso una navata con lo sguardo di un centinaio di persone puntato addosso? Farmi largo fra la folla indaffarata di Diagon Alley? Affrontare la ressa di studenti sulla banchina di Hogsmeade? Prima del suo arrivo, sì, sarei riuscita ad affrontarle, ma ne avrei comunque pagato le conseguenze, come è successo al compleanno di zio Harry a fine Luglio.

 

 

Quello che non capisco è perchè Scorpius abbia questo potere su di me.

 

In questi anni ho avuto accanto diverse persone, tutte a me molto care, che non mi hanno mai abbandonata. Eppure, non Al, non Lils, non Anne, nemmeno mio fratello o i miei genitori, nessuno è mai riuscito a strapparmi dalla mia bolla di paura come riesce a fare lui. E qui arriva il problema. È perchè lo trovo interessante? C'è qualcosa che mi sfugge.

Se così fosse, comunque, non sarebbe egoista da parte mia chiedergli di fare parte della mia vita, visti i miei problemi?

 

Sono piuttosto confusa, lo ammetto.

 

  • Lo sapevo che avrei dovuto cucirmi la bocca- sospira Anne, la cui presenza era ormai stata totalmente dimenticata dalla sottoscritta. Sono pessima. Le sorrido, scacciando le preoccupazioni.

     

  • Tranquilla, non hai detto nulla di tremendo e ora sbrighiamoci, non voglio assolutamente fare tardi!- esclamo, afferrando lo zaino con una mano, Anne con l'altra ed avviandomi a passo di marcia fuori dalla nostra stanza, trascinando la mia amica con me.

     

  • Ricordami di ringraziare la Preside per avermi permesso di trasferirmi in camera con te- ridacchia quando lascio la presa sul suo braccio.

     

  • Credimi, l'ho già fatto io per entrambe- la rassicuro, attraversando la Sala Comune ancora deserta.

 

Come previsto, non incontriamo nessuno sul nostro cammino neppure una volta uscite dal ritratto della Signora Grassa. A quest'ora, nemmeno i fantasmi vagano per il castello. Quando pochi minuti dopo arriviamo finalmente in Sala Grande, le uniche persone presenti sono un paio di primini Tassorosso, un gruppetto di Serpeverde dall'aria assonnata ed i nostri due amici, già comodamente seduti al tavolo Grifondoro.

 

Alla vista della chioma bionda di Scorpius, il mio stomaco sussulta, inducendomi ad aggiungere alla lista di cose che non capisco, queste mie reazioni bizzarre alla sua presenza. Gli sorrido, rimandando le mie elucubrazioni ad un momento più adatto.

 

  • Non posso credere che siate già entrambi qui- esclama Anne, togliendomi le parole di bocca.

     

  • Credimi, sono stupito quanto te- sussurra Al, chiaramente assonnato, fecendoci ridere tutti. Senza neppure pensarci, prendo posto accanto al biondo.

     

  • Ragazze, non dovevate fargli fare le ore piccole ieri sera. Sapete che non ha più l'età per queste cose- scherza questi porgendomi il vassoio con i cornetti. Ne afferro al volo due.

     

  • Se le undici possono essere considerate ore piccole, non oso immaginare in che condizioni sarà al prossimo ballo della scuola- incalzo, spalmando la marmellata di ciliegie nel primo cornetto.

     

  • Dai ragazzi siate buoni, non vedete che brutta cera che ha?- commenta Anne, riempiendosi la bocca di pane tostato e uova.

     

  • Sì ragazzi, siate buoni!- fa il verso una voce fin troppo conosciuta alle nostre spalle. Non ho bisogno di voltarmi per sapere di chi si tratti.

     

  • Buongiorno anche a te Scamandro- sbuffa Anne, ormai abituata all'immotivata antipatia del gemello tonto.

     

Sbuffo mentalmente, aspettando che il sopracitato ribatta con uno dei suoi commenti velenosi dando il via all'ennesimo litigio. Forse ci sbagliavamo, dopotutto: non sembra che la chiacchierata con Al l'altro giorno gli abbia fatto cambiare del tutto atteggiamento

 

Quello che però non mi aspettavo, era che il biondo sorridesse, seppur in modo sarcastico, all'indirizzo della mia amica e prendesse posto accanto a me. Piacevolmente sorpresa, lo osservo versarsi il succo di zucca nel calice, un'ombra di imbarazzo a deformargli l'espressione altrimenti impassibile e decido d'istinto.

 

  • Messer Lorcan, vedo che stamattina ci ha raggiunti senza la sua dolce metà! Doc'è finito il gemello piccioncino?- ridacchio, nel tentativo di farlo sentire a suo agio dopo questo suo atto di coraggio. Ci sarà sempre tempo per farlo sentire in colpa o fargliela pagare per gli ultimi sei anni di litigi con i miei amici, ma un'occasione come questa non va sprecata.

     

  • Quando l'ho visto l'ultima volta stava ciccipucciando con il suo amichetto del cuore Devon. Sono scappato appena in tempo, non ho proprio voglia di sorbirmi le sue chiacchiere sul diavoletto rosso anche stamattina- risponde con tono fintamente scocciato, non senza lanciarmi un'occhiata che interpreto come ringraziamento.

     

  • Oddio, mi sono persa qualcosa?- esclama Anne, guardandoci tutti a turno. Ridiamo.

     

  • Sì Larson, a quanto pare il mio gemello scemo ha deciso di seppellire l'ascia di guerra con la piccola Potter: adesso vanno d'amore e d'accordo come due novelli sposi- le risponde con un'occhiata malandrina, addentando una fetta di pane tostato.

     

  • Si accettano scommesse su quanto dureranno senza litigare- esclama Jed alle nostre spalle, per poi sedersi accanto ad Anne.

     

  • Se tutto va bene, un paio di giorni- risponde Scorp serafico, facendo ridere tutti. Lo guardo e scuoto la testa. - Che c'è, lo sai anche tu che continueranno a litigare anche se dovessero mettersi insieme- puntualizza, pizzicandomi il braccio.

     

  • Probabilmente hai ragione- sospiro, rassegnata. -Com'è che si dice? L'amore non è bello se non è litigarello, no?- continuo, facendo l'occhiolino ad Al che quasi si strozza con il caffelatte.

     

  • Questa è bella Rose, dove l'hai sentita?- ride Jed, ingozzandosi con una brioches.

     

  • A quanto pare è un proverbio babbano, lo diceva sempre mia nonna quando i miei battibeccavano alle feste- ricordo con un sorriso. Quanto mi manca quella donna. -A proposito di balli della scuola e amenità simili, la preside ha detto qualcosa di importante al banchetto ieri?- chiedo, cambiando discorso prima che la malinconia mi assalga.

 

  • Avevo così fame che non ho ascoltato una sola parola- ammette Al, infilzando l'ultima salsiccia del vassoio. Scuoto la testa. Cosa ci si poteva aspettare?

     

  • Non ti sei persa molto, Solite raccomandazioni, occhiatacce all'indirizzo dei due testoni qui presenti...- comincia ad elencare Anne facendo cenno ad Al e Lorcan, che immediatamente si scambiano un'occhiata imbarazzata.

     

  • Ah e pare che ci sia una nuova prof di Pozioni! Una certa Susan Shaw, dovrebbe affiancare il vecchio Luma per poi sotituirlo definitivamente- continua poi, sorridendo.

     

  • Sia ringraziato Godric, quel vecchio è un pericolo pubblico- la voce di Lily ci fa sobbalzare tutti. Accanto a lei, ridacchianti come al solito, ci sono l'altro Scamandro e Devon Clarke, il suo migliore amico.

     

  • Sempre pragmatica tu eh?- la rimbecca Scorp, passandole la brocca del succo di zucca.

     

  • Mi conosci- risponde lei, afferrandola al volo e facendogli una smorfia indispettita.

     

Questa situazione è del tutto nuova e surreale per me. Io, Rose Weasley, sto facendo colazione in Sala Grande con i miei cugini preferiti, la mia migliore amica, metà della squadra di quidditch di Grifondoro e Scorpius Malfoy. Se me l'avessero detto al primo anno, non ci avrei creduto nemmeno sotto Imperio. L'anno è cominciato senza dubbio nel migliore dei modi.

 

  • Vi devo salutare ragazzi, cominciano a distribuire gli orari- interrompe Scorp con una punta di tristezza, lo sguardo fisso sulla tavolata della sua casa.

     

  • Vai e torna vittorioso, noi ti teniamo il posto- incoraggia Lily lanciandogli un'occhiata di incoraggiamento. Non mi capita spesso di pensarlo, ma a volte il suo essere così impicciona può rivelarsi estremamente utile. Lo guardo alzarsi dalla panca con una punta di fastidio alla bocca dello stomaco.

     

  • A dopo- ci saluta con un occhiolino.

 

Non lo guardo allontanarsi, per quanto sia tentata di farlo. So che Al mi sta osservando e non posso permettermi di fare nulla che possa anche solo destargli il minimo sospetto. Qualunque cosa mi stia succedendo con Scorpius, Al non dovrà saperla.

 

Nella nostra porzione di tavolo le chiacchiere continuano allegre, fra le battute sceme di Jed all'indirizzo di Lysander e Lily, le occhiatine di Al e Lorcan e la confusione totale di Anne, che già so mi riempirà di domande non appena saremo sole.

 

Nel giro di qualche minuto, zio Neville arriva con le tabelle degli orari. Io, come al solito vengo lasciata per ultima, fra i presenti, in quanto unica della tavolata a seguire praticamente tutte le materie importanti offerte dalla scuola. Questo, ovviamente, esclude Divinazione, con grande disappunto di Al.

 

  • Giuro Rose che non so come tu riesca a seguire tutta quella roba- esclama Jed, ammirato. È davvero un caro ragazzo, sempre sorridente e con una certa aura di leadership che gli aleggia intorno, tuttavia non si può certo dire che sia una cima.

 

  • Non fare caso a Rosie, Jed, non è una persona comune!- esclama Al ridacchiando e facendomi alzare gli occhi al cielo. -Io dico che non c'è nulla di meglio dell'iniziare la settimana di lezioni con una meravigliosa ora buca- esclama poi entusiasta, contemplando con estrema soddisfazione il suo misero orario delle lezioni.

     

  • Non so, io credo che iniziarlo con Aritmanzia sia ancora meglio- lo provoco, mostrandogli il mio orario. Lo vedo illuminarsi.

     

  • Forse hai ragione Rosie, almeno potrai passare più tempo con Scorp!- esclama questi con un gran sorriso. Lo guardo con la stessa espressione di disappunto con cui osservo il vecchio Leotordo atterrare nel piatto di papà ogniqualvolta riceviamo posta a casa.

     

  • Ti sei dimenticato di Zabini, mio caro- sottolineo, leggermente delusa. Sarebbe bello riuscire ad essere compagna di banco di Scorp in almeno una materia.

     

  • Già, peccato che Liam quest'anno inizi il tirocinio in infermeria: Aritmanzia e Rune Antiche non sono richieste per entrare al San Mungo, così le ha abbandonate- continua, con aria saputa. Solitamente quella sua espressione da capetto sapientone mi irrita oltre ogni misura, ma questa volta sono troppo sorpresa e contenta per ribattere acidamente.

     

  • In effetti mi servirebbe un nuovo compagno di banco per quelle lezioni...- interrompe Scorp, risedutosi al mio fianco con l'orario in mano -ti dispiace Rose?- mi sorride. La gola mi si fa improvvisamente secca, ma sono consapevole che quegli impiccioni dei nostri amici ci stanno osservando attentamente. Mi ricompongo.

     

  • Ne sarei onorata- rispondo con un mezzo inchino, facendo ridere tutti.

     

  • Non so proprio come facciate a seguire quelle materie così barbose... Non vi invidio ragazzi.- commenta Al, assaltando le sue uova.

     

  • Parla colui che si diverte a Divinazione- lo rimbecca Anne ridendo. Le lancio un'occhiata divertita ed eloquente, ma non appena lo faccio, la vedo immusonirsi. Quando seguo il suo sguardo fino all'ingresso della Sala Grande, capisco subito che cosa la stia turbando.

     

  • Idiota di un fratello- non posso fare a meno di soffiare fra i denti. Amo Hugo, ma quando si tratta di ragazze e tatto, possiede lo stesso charme di mio padre alla sua età. Anne è innamorata di lui da una vita e so che lui le vuole bene. Eppure, eccolo a chiacchierare amabilmente con quell'oca della Galer, che ovviamente non ha perso l'occasione per spalmarglisi addosso.

     

  • Ricordati cosa ti ho detto Annie- sussurra Al alla nostra amica. Immediatamente la vedo riscuotersi, annuire e distogliere lo sguardo. Sto per chiedere cosa stia succedendo, ma la campanella mi interrompe.

     

  • Meglio andare, rischiamo di arrivare tardi- mi incoraggia Scorp cominciando a raccogliere lo zaino da terra.

     

  • Scappate secchioncelli, ci vediamo a Trasfigurazione!- ci saluta Al radioso. Vorrei strangolarlo, quando fa così.

     

  • Non statelo a sentire, ci vediamo dopo- lo spintona Anne.

     

  • Noi ci vediamo a pranzo invece- saluta Lily, facendomi l'occhiolino.

     

  • Buona lezione ragazzi- esclamano in coro i gemelli e Jed.

     

  • A dopo!- salutiamo io e Scorp contemporaneamente, lui divertito, io esasperata. Raccolgo lo zaino e comincio ad avviarmi verso l'androne, biondo al seguito. Diamo inizio all'ultimo anno.

 

*********

 

Scorpius

 

 

Onestamente?

Non credo di aver mai avuto un primo giorno di scuola più strano e fantastico di questo.

 

Se possedessi un diario segreto, cosa che ovviamente sarebbe ridicola e imbarazzante ma incredibilmente utile per analizzare meglio la mia labile e stramba psiche, la giornata di oggi sarebbe decisamente una di quelle da riportare su di esso.

 

Ho fatto colazione con i Grifondoro al loro tavolo, Rose compresa, ed è stato un successone.

 

Ho avuto Rose come compagna di banco per ben due lezioni diverse, nelle quali abbiamo constatato di essere davvero una squadra formidabile anche in campo accademico.

 

Ho pranzato al tavolo dei Corvonero con Liam, Al, Rose ed Annie, ed è stato uno dei pranzi più divertenti e stimolanti di sempre nonchè, con tutta probabilità, una nuova tradizione. Anche se devo concederglielo, il mio migliore amico ha dato il meglio di sè nell'ingozzarsi con la torta al triplo cioccolato.

 

E adesso? Adesso sono in biblioteca con Rose ad ultimare un tema. Sì, sono uno di quei ragazzi che, anche se coscenziosi, finisce sempre i compiti il giorno prima della consegna.

 

  • Al non me la racconta giusta.- esclama Rose, sbuffando ed abbandonando temporaneamente la lettura del libro che le ho prestato poco fa.

     

  • A cosa ti riferisci?- chiedo incuriosito, abbandonando più che volentieri i miei compiti.

     

  • Sta combinando qualcosa con Anne...- continua, pensierosa.

     

  • Ti riferisci al loro complottare di stamattina?- incalzo, ripensando all'accaduto.

     

  • Esattamente. Quando mio fratello è entrato in Sala Grande lui le ha detto "ricordati quello che ti ho detto" e la cosa, sinceramente, mi preoccupa- ammette sospirando.

     

  • In effetti non promette nulla di buono: sappiamo molto bene entrambi la piega che i piani strampalati di Al tendono a prendere solitamente...- rifletto, passando mentalmente in rassegna tutti i casi in cui questi si è inventato piani assurdamente complessi per aggiustare la vita sentimentale altrui e quanto questi gli si siano perennemente ed inevitabilmente rivoltati contro.

     

  • Dici che dovremmo intervenire?- mi chiede, chiaramente preoccupata per la sua amica. Come potrei biasimarla? Annie è una persona ingenua, nelle mani di Al, la sua vita sentimentale è praticamente una tragedia preannunciata.

     

  • Probabilmente sì- concedo, sospirando. -Proverò a chiedergli qualcosa stasera dopo cena, sai che quando sta macchinando qualcosa di nuovo non resiste più di cinque minuti prima di spiattellare tutto- ridacchio, scuotendo la testa.

     

  • Fortuna che fare l'Auror non è nei suoi piani: non riuscirebbe a mantenere un segreto nemmeno sotto minaccia- si unisce al mio ridacchiare.

     

Sto per rimarcare la veridicità delle sua parole quando delle grida indistinte provenienti dal corridoio attirano l'attenzione di tutti i presenti, madama Pince compresa. Il che è un fatto di straordinaria evenienza, dato che oramai quella povera strega è praticamente sorda.

 

Mi volto di scatto verso Rose, che ricambia il mio sguardo con la medesima espressione stampata in viso: non sono l'unico ad avere un pessimo presentimento riguardo a ciò che sta succedendo là fuori.

 

Le grida non accennano a fermarsi e madama Pince, sempre più preoccupata, sta per aprire il portone della biblioteca, quando improvvisamente le voci si interrompono, sostituite da un rumore sordo.

 

  • SIGNORINA POTTER, SI STACCHI SUBITO DALLA SIGNORINA MCLAGGEN- la voce secca e cristallina della Preside, risuona con una potenza tale da far vibrare le spesse mura della biblioteca.

     

Silenzio.

Senza aver bisogno di spiccicare parola, io e Rose raccogliamo i nostri averi con velocità fulminea ed usciamo in corridoio con il terrore stampato in volto.

Erano anni che non sentivo la Preside così furiosa.

Svelti, superiamo madama Pince e ci ritroviamo in mezzo ad una piccola folla che ci ostruisce il passaggio.

 

  • PROFESSORESSA HA INIZIATO LEI- la voce di L è furente.

     

Io e Rose cerchiamo di farci strada fra gli studenti ammassati intorno alla nostra amica, ma nessuno sembra intenzionato a lasciarci passare. Con la coda dell'occhio vedo la rossa agitare la bacchetta, ed ecco che improvvisamente gli studenti, spinti dal suo incantesimo, si fanno da parte, lasciandoci avanzare fino al centro dell'assembramento.

 

L e Tonia McLaggen si stanno lanciando fulmini con gli occhi. La prima ha i capelli scarmigliati e la manica sinistra della camicia strappata, mentre la seconda ha un occhio gonfio e pesto ed il labbro sanguinante.

 

  • ESIGO SAPERE COSA SIA SUCCESSO, IMMEDIATAMENTE.- esclama perentoria la professoressa McGrannitt, le narici talmente dilatate da sembrare quelle di un drago in procinto di sputare fuoco. È in momenti come questo che capisco perchè mio padre la temesse tanto.

     

  • LA POTTER MI HA TIRATO UN PUGNO- grida Tonia con quella sua vocetta irritante e lamentosa. Per la prima volta in vita sua, il suddetto tono è però giustificato. L deve averle rifilato un gancio con i fiocchi.

     

  • LA PROSSIMA VOLTA ALMENO TI MANGERAI LA LINGUA PRIMA DI DARMI DELLA PUTTANELLA SPUDORATA SENZA MOTIVO- non vedevo la mia migliore amica così furiosa dall'incidente a Pozioni del terzo anno.

     

  • SONO DISGUSTATA DA ENTRAMBE. Cinquanta punti in meno a Tassorosso e cinquanta punti in meno a Grifondoro.- interviene nuovamente la Preside, prima che Tonia possa ribattere nuovamente.

     

  • Signorina McLaggen, le ho già ripetuto più volte che non tollero che vengano usati certi epiteti nella mia scuola. Questo è il mio ultimo avvertimento: la prossima volta che le sentirò pronunciare insulti di questo genere nei confronti di una sua compagna, verrà sospesa per il resto dell'anno scolastico. Ora vada in infermeria. Domani sera luciderà i trofei nella Sala della Vittoria*, senza l'uso della magia.- decreta, facendole cenno di andarsene. Ovviamente Tonia non se lo fa ripetere due volte e, recuperata la sua borsa dal pavimento, si affretta a lasciare il corridoio.

     

  • Quanto a lei signorina Potter, non posso giustificare l'uso della violenza in alcuna circostanza. Passerà la serata nei Sotterranei: il professor Lumacorno ha bisogno di una mano a sistemare e catalogare le scorte delle aule di Pozioni. Se non dovesse riuscire a finire stasera, continuerà anche domani. Che un episodio come questo non si ripeta mai più.- dichiara infine guardando L con un misto di comprensione e rabbia.

     

  • E voi, tutti in Sala Grande ORA o arriverete in ritardo per la cena.- conclude, per poi voltarsi ed allontanarsi, facendo disperdere la calca.

 

Ben presto io, Rose ed L rimaniamo da soli e quella che prima era rabbia sul viso della mia migliore amica, si tramuta in qualcosa di diverso. Nessuno osa dire una parola. Posso essere bravo con le persone quanto voglio, ma devo ammettere di non sapere come comportarmi in una situazione come questa: non ho mai visto L così sconvolta in vita mia.

Mi volto a guardare Rose per la prima volta da quando siamo qui e rimango spiazzato. È livida.

 

  • Tonia McLaggen ti ha visto in giro con Lysander, immagino- ipotizza, glaciale, per poi sospirare al cenno assenso della cugina. Quell'ochetta giuliva della McLaggen è sempre stata invidiosa di L per tutto, fin dal primo anno. Immagino non abbia potuto frenare la sua linguaccia, alla vista della sua nemesi felice e sorridente con un ragazzo.

 

Guardo Rose avvicinarsi ad L e ripararle la camicia con uno svolazzo secco della bacchetta, per poi afferrarle la mano destra che, lo noto solo ora, sta sanguinando.

 

  • Andiamo in infermeria. - le dice con tono dolce ma deciso, sistemandole con delicatezza i capelli ancora arruffati.

     

  • Non potresti pensarci tu? Se vedo di nuovo quell'essere è la volta buona che la uccido.- ridacchia indecisa, la voce spezzata dalla rabbia.

     

  • Sarebbe un male?- ironizzo, ritrovando finalmente la voce ed avvicinandomi alle due cugine. L mi sorride, tirandomi un calcio sul polpaccio: il suo modo preferito di dirmi "grazie" o "sono contenta che tu sia qui".

     

  • Probabilmente no... Mi dispiacerebbe sprecare il mio primo omicidio con una come lei però. Voglio dire, sarebbe davvero una caduta di stile da parte mia- ironizza, facendo ridere me e Rose, che finalmente ha messo da parte l'espressione furente di prima.

     

  • Tranquilla cuginetta, non dovrai sprecarlo con lei- replica quest'ultima ridendo – Ho la netta sensazione che nei prossimi giorni quella poveretta rimpiangerà di essersela presa con te.- continua, sorridente, lanciando alla cugina un'occhiata eloquente che la fa diventare scarlatta. Sorrido anche io. Lysander non ha la fama di essere magnanimo con chi importuna le persone a cui tiene. Questo sì che sarà uno spettacolo da non perdere.

     

  • A questo non avevo pensato cugina...- considera la diretta interessata, le guance ancora color pomodoro maturo, sorridendo.- Ora sì che sto meglio! Anche se starei ancora meglio se la mia adorata cuginetta potesse curarmi le ferite e permettermi di andare nelle cucine ad arraffare qualcosa prima della punizione- continua, indossando una perfetta espressione da cerbiatto made in Potter.

     

  • E va bene piccola manipolatrice, ma solo perchè non voglio che tu muoia di fame il primo giorno di scuola!- ride Rose prima di utilizzare alcuni degli Incantesimi base di primo soccorso.

     

La osservo mettersi all'opera con movmenti fluidi e sicuri della bacchetta e nel giro di due secondi, la mano di L è già praticamente come nuova. Per l'ennesima volta, la sensazione che non riuscirò mai ad abituarmi ai mille talenti di questa ragazza si fa strada nel mio cervello. Mi accorgo che la sto ancora fissando, solo quando L intercetta il mio sguardo con una delle sue occhiate maliziose ed io, colto alla sprovvista, mi ritrovo ad arrossire come un perfetto cretino.

 

  • Primo giorno di scuola e sei già in punizione... Tua madre non sarà contenta- mi affretto ad ironizzare, costringendo le mie stupide guance a riprendere un colorito accettabile.

     

  • No, ma decisamente non potrà lamentarsi: papà è finito in punizione la sera stessa del suo arrivo ad Hogwarts al secondo anno e lei ha ricevuto più punizioni per i suoi litigi di tutti i suoi fratelli messi assieme- mi fa l'occhiolino.

     

  • Una famiglia esemplare eh?- ridacchia Rose ultimando di medicare la mano della cugina.

     

  • Non riuscirò mai a battere nessun nuovo record purtroppo, con dei genitori scapestrati come i miei. Non che James non ci abbia provato eh!- aggiunge L, raccogliendo da terra la sua borsa – Grazie mille Rosie, ora, se volete scusarmi, corro in cucina a rubare un sandwich prima della mia tortura serale! Buon appetito e buonanotte!- saluta prima di dirigersi a passo svelto verso le scale.

     

  • A te!- le gridiamo dietro io e Rose in contemporanea.

     

  • Non so tu, ma io non vedo l'ora di vedere la faccia di Lys quando scoprirà cosa è appena successo qui- prosegue lei voltandosi nella mia direzione con un sorriso che non saprei definire altro che malandrino. Ghigno.

     

  • Mi hai tolto le parole di bocca- ed è così in effetti, non sto quasi nella pelle all'idea. Le sue vendette sono l'unico vero motivo per il quale il nome di Lysander Scamandro mi è diventato familiare negli anni. Se escludiamo la sua inclusione negli sfoghi di Al riguardanti il gemello idiota, ma sono dettagli no?

     

  • Muoviamoci ad andare in Sala Grande dai, non voglio perdermi la sua espressione quando gli riferiranno il tutto- ghigna nuovamente, dandomi una leggera spintabsul braccio per farmi muovere verso la fine del corridoio.

 

Sono esagerato, lo so, e mai avrei creduto di potermi trovare in una situazione simile, ma sentire la sua mano sul mio braccio, anche se attraverso la manica della camicia, mi provoca una scossa elettrica che arriva dritta fino al cervello e mi manda in fibrillazione. La sua vicinanza mi influenza con pericolosa intensità, già adesso che appena stiamo iniziando a prendere confidenza.

Non oso immaginare come potrebbe evolvere la situazione se le cose fra noi dovessero farsi più serie o intime, perchè so già che la mia faccia traditrice raggiungerebbe gradazioni di rossore ancora sconosciute alla razza umana. Forse perfino ad un Weasley.

 

  • Signorina Weasley, è forse malizia quella che percepiscono le mie orecchie?- le chiedo con finta disinvoltura, ancora scosso da quel piccolo gesto di confidenza che mi ha appena rivolto. Arrossisce.

     

  • Potrebbe essere... Ci sono molti lati di me che ancora non conosci, signor Malfoy!- risponde, continuando a camminare al mio fianco ed indossando un broncio talmente adorabile che a stento riesco a trattenermi dal fare qualcosa di incredibilmente stupido come baciarla. La sua espressione tutto d'un tratto diventa serie, quasi malinconica – Mi sono persa davvero tanto in questi anni eh?- mi chiede sospirando. Capisco immediatamente a cosa si riferisca.

     

  • Hai fatto del tuo meglio, non credo che in molti sarebbero riusciti ad affrontare il tutto come hai fatto tu, anzi: sono sicuro che molti si sarebbero arresi ancor prima di cominciare.- la rassicuro – E poi, non ti sei persa altro che gran pettegolezzi, litigi e sceneggiate adolescenziali- continuo, facendola ridacchiare – Non ho la pretesa di conoscerti benissimo, ma da quello che ho capito di te finora, non credo sarebbe stata esattamente la tua scena, o sbaglio?-

     

  • No decisamente no. Avrò anche molti lati, ma quello di primadonna non fa parte di questi- mi fa l'occhiolino e quasi manco l'ultimo gradino della rampa di scale. Come avevo già predetto una volta, questa ragazza sarà la mia rovina.

     

  • Siamo in due- le sorrido, ben attento a non inciampare o saltare altri scalini o attentare in alcun modo alla mia salute fisica e lei scoppia a ridere.

     

  • Ci siamo scelti decisamente gli amici più sbagliati: odiamo le sceneggiate, ma stiamo sempre con L e Al che sono le due peggiori primedonne esistenti sulla faccia del pianeta Terra!- soffia fra le risate.

     

  • Meno male che almeno Annie è una persona sana di mente!- mi unisco alla sua risata sotto gli sguardi incuriosti e stralunati degli studenti che, in ritardo come noi, stanno per entrare in Sala Grande.

     

  • Le nostre strade si dividono qui, mio prode compagno di disavventure- sospira Rose a pochi passi dal portone.

     

  • Temo di sì milady, anche se ho come l'impressione che avremo modo di vederci anche dopo cena.- le rispondo a tono indicandole con il capo la figura di Lysander che, dal tavolo dei Grifondoro, sta scandagliando gli studenti in entrata alla presumibile ricerca di L.

     

  • Hai proprio ragione. Meglio che vada a controllare la situazione, prima che qualcun altro si intrometta. Buona cena!- sospira, accarezzandomi il braccio con una mano e facendomi quasi avere un collasso.

     

  • Buona cena anche a te. E sii paziente con lui!- le grido dietro ridacchiando e facendola sorridere di nuovo, prima di dirigermi al tavolo dei Corvonero dove, con mio orrore, mi attende Liam con un'espressione tutto fuorchè rassicurante dipinta in volto. Sento aria di guai.

     

  • Dunque dunque, hai per caso qualcosa da dirmi Scorpiuccio caro?- attacca questi, infatti, non appena prendo posto di fronte a lui. I suoi occhi lampeggiano di malizia con un'intensità tale da mettermi a disagio.

     

  • Ed io che pensavo che Al fosse quello pazzo. È evidente che mi sbagliavo!- tento di dissimulare, evitando accuratamente di guardare il mio amico in faccia.

     

  • Mio caro, non me la dai a bere per nulla. È da ieri che tu e Rose vi lanciate occhiatine, non ho potuto chiederti nulla perchè abbiamo avuto compagnia oggi, ma stasera voglio tutti i dettagli: da quando siete amici, da quanto ti piace e quando ti deciderai a fare la prima mossa!- annuncia a mezza voce per non farsi sentire da altri che da me. Sto raccogliendo il coraggio e l'autocontrollo necessari per rispondergli per le rime, quando delle urla belluine interrompono la mia concentrazione.

 

La Sala Grande si fa improvvisamente silenziosa ed io ghigno, voltandomi istintivamente verso Rose che, dal tavolo Grifondoro ricambia il mio sguardo con la mia stessa identica espressione stampata in volto.

 

Lysander lo è venuto a sapere.

 

 

 

 

 

**NOTE DELL'AUTRICE**

 

(*Sala della Vittoria: nel mio immaginario è una sala allestita appositamente per chi ha partecipato alla Seconda Guerra Magica e che contine targhe speciali per tutti i caduti e gli studenti che si sono distinti nella lotta contro Voldemort.)

Spero vivamente che questo capitolo vi sia piaciuto, non so dirvi quante volte ho cancellato e riscritto la parte di Scorpius, c'era sempre qualcosa che non mi convinceva, ma sono abbastanza soddisfatta della versione finale. Vi prego di perdonarmi in caso trovaste errori di battitura, purtroppo faccio tutto da sola e con questo nuovo programma di scrittura che sto usando gli errori non mi vengono segnalati. Le critiche costruttive sono le benvenute, come sempre, e se ne avete voglia fatemi sapere cosa vi aspettate dai prossimi capitoli.

Un bacione, a presto (si spera)!

 

   
 
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