Non riesci a star dritta. Te ne stai seduta con la schiena curva in avanti. Cos’è che ti grava sulle spalle? È forse quello che senti nello stomaco a trascinarti verso il basso? Come se fossi attirata da una forza gravitazionale irresistibile.
Ti pieghi su te stessa. Sai che dovresti sforzarti di mantenere alta la testa, che tu non hai fatto nulla di male, ma non ci riesci. Il peso di quello che hai vissuto ti schiaccia. Ti senti responsabile. Sei stata stupida. Chi ti dice il contrario, lo fa solo per compassione. Solo perché vede quanto tu sia spezzata adesso. Hai peccato di ingenuità e ora ne paghi le conseguenze. Quell’essere è un mostro, questo è innegabile, ma tu avresti potuto evitare di oltrepassare il punto del non ritorno. Se solo ti fossi voluta più bene. Se solo ti fossi accertata di chi avessi davvero di fronte prima di dargli incondizionata fiducia. Prima di concedergli il modo di distruggerti.
E adesso che farai? Come andrai avanti? Riuscirai a lasciartelo alle spalle o rimarrai macchiata per sempre? Ti hanno detto che il tempo guarisce ogni cosa. Non puoi fare altro che sperarlo.