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Autore: paige95    16/12/2017    3 recensioni
Vi sono piccole e grandi vicissitudini per una giovane coppia, ma qualcosa potrà sconvolgere profondamente la loro vita.
/La loro vita insieme, troppe volte sognata e a un passo dalla realizzazione, stava subendo nefasti colpi. Tutti i pensieri positivi di quella mattina, accompagnati dalla magia dell’alba, svanirono. Ora il sole in cielo era alto e, con esso, erano sorti nuovi problemi. Più che l’alba, in quell’esatto momento, Hermione la percepì come il tramonto del loro matrimonio. Non lo avrebbe lasciato, era stata sincera, ma temeva che con il tempo tutto si sarebbe distrutto da sé, di certo non avrebbero resistito in quel vortice in cui erano inconsapevolmente entrati, non era così sicura che il loro amore fosse talmente forte da contrastare quella nuova minaccia/
Dedicata con tanto affetto a HarryPotter394 e Longriffiths
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lavanda Brown, Nuovo personaggio, Ron Weasley, Un po' tutti | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Promozione

 
 
Si sentiva mancare le forze per via della notizia che aveva appena ricevuto e non seppe nemmeno com'era riuscita a raggiungere il Ministero. La forza che aveva riscoperto inveendo contro suo marito si era esaurita all’improvviso, lasciandole in corpo un certo senso di sfinitezza.
 
Aveva il fiato corto per l’agitazione che si era accumulata in lei e in quella situazione non riusciva nemmeno a fare mente locale sull’importante incontro che avrebbe dovuto sostenere a breve.
 
Ecco come all’improvviso il suo idillio di pace e serenità si era inesorabilmente sgretolato, era ritornata alla realtà, se lo sarebbe dovuto immaginare fin dall’inizio, insomma che base c’era per far funzionare il loro rapporto? Erano decisamente troppo diversi, anche se entrambi impulsivi, ma persino su quell’aspetto differivano. Hermione non avrebbe nemmeno mai immaginato di approfondire fino a quel punto la relazione con Victor, il suo cuore l’aveva sempre frenata, per il semplice fatto che nei suoi pensieri c’era qualcuno altro e poco importava se non poteva aspirare ad un lieto fine con la persona che realmente amava, lei non avrebbe mai disatteso i suoi più profondi desideri. Non si sarebbe mai perdonata quel tradimento verso se stessa, a cui era sempre restata fedele e quella questione non aveva fatto eccezione.
 
Ora però, mettendo da parte lo sconsiderato gesto di Ron, che in quell’esatto istante le provocò non poco disgusto, vi era anche un particolare, che poi un dettaglio non era, dato che suo marito aveva scoperto di avere un figlio illegittimo con Lavanda.
 
Si erano sposati soli da quattro giorni e già il loro matrimonio veniva messo alla prova così pesantemente? Si sentì persino responsabile, insomma se solo fosse stata più esplicita prima, se solo avesse avuto più coraggio probabilmente avrebbe avuto la forza di strapparlo dalle grinfie di quella sanguisuga e dichiarare i suoi sentimenti. Aveva tutte le carte in regola per riuscirci, lei che aveva così tanta determinazione non era riuscita ad evitare quella grande sofferenza ad entrambi, perché non poté di certo ignorare, ora che la rabbia del momento si era affievolita, una dolorosa consapevolezza anche negli occhi di Ron. Avrebbe potuto in qualsiasi momento prenderlo in disparte ed esplicitargli l’immensa cretinata che stava facendo stando con quella ragazza, dalle qualità sicuramente discutibili, ma ciò che realmente avrebbe dovuto fermarlo erano i sentimenti che lui diceva di provare per Hermione già a quei tempi. Era stata la sua migliore amica, perché non si era comportata come tale, perché non aveva risvegliato quel poco senno che era in lui, magari anche tirandogli qualche pesante libro in testa? Ne aveva il diritto, no? Gli voleva bene, perché allora aveva permesso quella assurda relazione, semplicemente lanciandogli occhiate non abbastanza eloquenti a quanto pare?
 
Peccato che in quella mancata iniziativa ci sia andata di mezzo anche lei, lo aveva lasciato in balia di se stesso, proprio lei che lo conosceva meglio delle sue tasche e sapeva bene che era particolarmente incline a cacciarsi nei guai.
 
Percorse i grandi corridoi con titubanza, non era davvero mattinata per incontrare il Ministro e magari incassare anche una ramanzina da lui. Non le venne nemmeno lontanamente in mente il motivo di quel richiamo e quell’incertezza la fece stare ancora più male. Decisamente un giorno da segnare sul calendario e desiderare di non riviverne mai più uno simile.
 
Si trovava in una posizione alquanto scomoda, non voleva proseguire nel suo cammino, ma nemmeno tornare sui suoi passi, per non dover affrontare l’incertezza delle parole del suo superiore, l’allettava poi così tanto, visto che si sarebbe dovuta scontrare nuovamente con Ron e il suo passato.
 
Non aveva mai provato così tanta titubanza in vita sua. Le mancò il fiato, era complesso mantenere un atteggiamento deciso, nonostante il luogo in cui si trovava lo richiedesse. Si tolse il soprabito per provare a respirare meglio, ma ciò che la soffocava era nella sua mente e sopra il suo cuore e non se ne sarebbe potuta liberare altrettanto facilmente.
 
Non aveva, per la prima volta, la più pallida idea di come affrontare la situazione, non sapeva come aiutare se stessa a superare quel trauma e nemmeno come aiutare Ron a fare lo stesso, visto che, allontanandosi da lui e riflettendo sui fatti delle ultime ore, prese consapevolezza del fatto che anche lui fosse chiaramente provato.
 
Aveva una percezione strana del Ministero in quegli istanti, amava il suo lavoro, ma eccezionalmente quello era l’ultimo posto in cui sarebbe voluta essere. Desiderava solo allontanarsi da tutto e da tutti, soffrire in silenzio, ma non dover vivere tutto quello, era decisamente troppo per lei, quelle verità l’avevano investita in pieno peggio di un bolide.
 
Si sentiva dannatamente impotente, mentre la sua vita personale, e forse coniugale, andava a rotoli. Aveva passato anni a ritenere Ron suo amico, era l’unico motivo per il quale non si era mai azzardata a fare un passo in più nel loro rapporto ed ora veniva a sapere che nemmeno la loro amicizia, quel legame che lei si era prodigata tanto a proteggere, era stata sincera? Non le aveva parlato di Lavanda sotto quella luce, anzi, per la verità, più potevano evitare di parlarne e meglio stavano, ma quello che Ron aveva fatto non sarebbe dovuto essere stato omesso.
 
Aveva raggiunto fin troppo velocemente l’ufficio del Ministro della Magia, essendo al primo piano di quell’immenso edificio. Prese il poco fiato che ancora aveva nel petto e bussò con decisione, non aveva senso rimandare l’inevitabile, come non avrebbe potuto sfuggire a nessun macigno che sarebbe stato sulla sua testa da quel giorno in poi.
 
Kingsley la invitò con cordialità ad entrare, non sembrava arrabbiato, ma dopotutto quell’uomo aveva persino la facoltà di licenziare con il sorriso sulle labbra.
 
 Hermione. Prego accomodati 
 
La ragazza accettò l’invito con palese timore in volto, espressione che contribuì ad aumentare la fondatezza dell’amorevole considerazione che il Ministro stava per rivolgerle.
 
 Ma hai pianto? 
 
Fu presa alla sprovvista, i suoi occhi dovevano averla tradita, di certo non poteva comunicare a lui la verità e non aveva nemmeno voglia di annunciare dopo appena qualche giorno la crisi del suo matrimonio. Kingsley era stato tra i partecipanti di quel lieto evento, aveva assistito alla loro gioia, alla loro convinzione nel compiere quel passo, non avrebbe potuto credere ad una sola parola senza metterla prima seriamente in dubbio.
 
 C-certo che no. Deve essere il freddo, sono un po’ raffreddata 
 
Il Ministro però era rimasto leggermente perplesso.
 
 Tutto bene con Ron? Ogni volta che passa da queste parti e gli parlo di te, a quel ragazzo brillano gli occhi. Immagino sia un buon segno 
 
 Già, immagino anche io  aveva proferito quelle parole con un sussurro come se il palese amore che suo marito aveva nei suoi confronti fosse improvvisamente appartenuto al passato, ma neanche così remoto, visto che gli errori che erano stati commessi appartenevano proprio a quel tempo che recentemente fu  Di cosa volevi parlarmi? 
 
Hermione tentò disperatamente di cambiare argomento e Kingsley sembrò accogliere senza troppe resistere quegli impliciti desideri.
 
 Stavo pensando che forse per me sia arrivata l’ora di lasciare il posto a qualcun altro. Ma voglio essere sicuro di lasciare il Ministero in buone mani 
 
La guardò con un certo suggestivo sguardo, espressione che la ragazza non colse affatto, presa com’era dal cercare di comprendere i motivi di quella decisione.
 
 Non hai ragione di andartene! E sono certa che nessuno in tutto il Mondo Magico lo vorrebbe. Perché tutta questa fretta? Non c’è Ministro migliore di te 
 
L’uomo le sorrise, lusingato da quelle concitate parole, ma la presenza di lei non era stata voluta per cercare di convincerlo a cambiare idea, anzi era lui a doverla persuadere.
 
 Hermione, vorrei che fossi tu a prendere il mio posto  la giovane era stata ammutolita da quella richiesta  Non conosco sostituto più in gamba di te, anzi per la verità non conosco strega o mago più abile 
 
 I-io non…ecco non saprei 
 
Le sorrise per metterla a proprio agio e le mise un foglio precompilato davanti agli occhi.
 
 Tranquilla, non devi decidere subito, parlane con Ron, ora sei una donna sposata e immagino che vorrai parlarne con tuo marito prima 
 
La possibilità di parlarne con suo marito non la poteva demoralizzare di più. Come avrebbero potuto decidere insieme per quella promozione se avevano altri problemi da risolvere tra loro? Accettare era impensabile con quel macigno sul cuore.
 
Non poteva rifiutare quel documento, perché farlo avrebbe implicato dare una giustificazione che lei non poteva rivelare.
 
 Hermione, se riuscissi a decidere entro stasera, te ne sarei grato
 
 Vuoi che inizi da domani?? 
 
***
 
Se ne stava nel suo ufficio, seduta alla sua ordinata scrivania, ma non riusciva a lavorare, la mente vagava su altri pensieri, sicuramente non sarebbe stata in grado di concentrarsi come avrebbe dovuto.
 
Continuava a rileggere quel foglio, tenendolo tra le mani. Ogni perplessità e ogni dubbio l’attraversarono. In altre circostanze, forse, avrebbe accettato ad occhi chiusi, o forse semplicemente avrebbe avuto meno timore. Ma non lo avrebbe mai saputo, perché era quella la situazione in cui doveva prendere una decisione e lei non sapeva cosa fare.
 
Si sentì improvvisamente sola, non sapeva nemmeno come Ron avrebbe preso quella promozione e senza chiederglielo non lo avrebbe di certo mai saputo.
 
Non sapeva cosa fare, il tempo stava correndo troppo velocemente, troppi cambiamenti in poco tempo l’avevano sconvolta e le impedivano di riflettere lucidamente.
 
***
 
Ron, dopo qualche indugio, era arrivato al Ministero e le sue intenzioni erano proprio quelle di appurare che Hermione stesse bene. Le aveva già annunciato che sarebbe passato da lei, ma non era così sicuro di riuscire a reggere di nuovo il suo sguardo deluso. L’aveva combinata decisamente troppo grossa, era stato il suo più grande errore, visto che nemmeno si poteva rimediare.
 
Cos’altro le avrebbe potuto dire, come avrebbe potuto rasserenarla, se lui per primo necessitava di qualcuno che lo aiutasse a superare quel trauma.
 
Chissà perché quella mattina camminare tra decine di maghi e streghe lo faceva sentire stranamente al centro dell’attenzione, come se tutti fossero già al corrente dei suoi più vili peccati. Ma doveva solo essere suggestione, era impossibile che qualcuno sapesse. Reali o no quelle occhiatacce, lo facevano sentire ancora più vigliacco di quanto non si percepisse già, così aumentò il passo per arrivare il prima possibile a…dove? Nemmeno da sua moglie desiderava arrivare tanto presto.
 
Si bloccò nel bel mezzo di quel corridoio, l’ufficio di Hermione era a qualche metro da lui, lo fissava con dispiacere. Non poteva ritardare quel momento, evitarla non avrebbe migliorato nulla e poi voleva accertarsi che stesse relativamente bene, non poteva credere di averle inferto quel dolore con le sue stesse mani, lui che l’avrebbe protetta a scapito di se stesso non era riuscito a difenderla dai suoi errori.
 
Fece qualche altro passo verso la meta, ma iniziava seriamente a credere che l’istinto gli avrebbe presto dettato di girare i tacchi e desistere dai suoi più profondi desideri. Ma cosa serviva evitarla se tanto quella stessa sera si sarebbero rivisti a casa, dettaglio che forse in quel momento gli sfuggiva, visto che da qualche giorno vivevano insieme, doveva solo ancora abituarsi alla loro nuova vita, peccato che il destino non gli avesse concesso quel tempo.
 
Coprì un altro metro di distanza, ma quando le sue titubanze sembravano essere svanite ecco che riaffiorarono proprio mentre la ragazza aprì la porta e si trovò davanti il marito prima ancora che lui riuscisse a bussare.
 
Si fissarono intensamente negli occhi senza sapere nemmeno cosa dire. In effetti cosa si diceva in quei casi, non avevano mai vissuto una simile esperienza e quella era la loro prima difficoltà da quando si erano sposati, un ostacolo decisamente pesante da superare, non erano neppure così certi che il loro legame fosse sufficientemente consolidato per provare a raggirarlo insieme.
 
 Ron, che ci fai qui? 
 
Aveva un tono grave, non vi era un barlume di speranza negli occhi della ragazza, un qualsiasi appiglio che potesse offrirgli il giusto incoraggiamento a parlarle.
 
 C-come stai? 
 
Hermione alzò gli occhi al cielo, palesemente contrariata da quella domanda, quasi a dirgli ‘sei banale’. Ma lui non voleva essere scontato, si preoccupava solo per l’umore della donna che amava.
 
 Non ho tempo, Ronald, ho del lavoro da sbrigare, scusa 
 
Fece per oltrepassarlo, ma il ragazzo fece subito dopo un passo indietro e mise le mani avanti per intimarla a fermarsi e ad aspettare.
 
 Ron, piantala, se tu hai tempo da perdere, io no 
 
 Quindi salvare il nostro rapporto ti sembra una perdita di tempo??  la fulminò  Com'è andata con Kingsley? Hai accettato? 
 
 Certo che non ho accettato! Ti sembro dell’umore per…un momento, e tu come fai a saperlo? 
 
Ron, palesemente irritato, la superò ed entrò nell’ufficio, seguito rapidamente da lei. Si diresse verso la scrivania e rovistò tra le carte e nei cassetti alla ricerca di quel documento, che sapeva esserle stato dato dal Ministro.
 
 Ehy, che fai?! Fuori dal mio ufficio, Ronald 
 
 Se non sbaglio con il contratto di matrimonio quello che è tuo è diventato anche mio e viceversa 
 
Quella logica schiacciante la zittì, aveva sicuramente imparato con gli anni a giocarsi le giuste carte. Gli si era avvicinata proprio nell’istante in cui lui era riuscito a trovare quel foglio nel mezzo di quei fascicoli. Hermione vi pose sopra una mano prima che lui riuscisse ad appropriarsene.
 
 Conoscevi le intenzioni di Kingsley e non mi hai detto nulla?! C’è per caso altro che la tua stupida moglie non sa? 
 
 Hermione, mi ha fatto promettere di mantenere il segreto, voleva farti una sorpresa. E poi no, non ho altri figli segreti, puoi stare tranquilla  prese una penna e la porse alla ragazza  Ora firma  
 
Lo guardò sconcertata davanti alla sua leggerezza.
 
 Non credi che se me lo avessi detto prima a quest’ora avrei avuto più tempo per riflettere sul da farsi? 
 
 Non c’è nulla su cui riflettere, è un’occasione unica che non puoi rifiutare 
 
 Davvero credi che non ci sia nulla che mi freni?? 
 
La fissò per un’istante, quella domanda, la cui risposta era nota ad entrambi, lo lasciò senza fiato. Scostò delicatamente la mano della ragazza dal documento, lo prese e si mise al suo fianco, tornando dall'altra parte della scrivania. Non l’avrebbe mai convinta a parole ad accettare, così tentò con le maniere forti, era più che convinto che se ne sarebbe pentita se non avesse preso al volo quell’opportunità e non poteva nemmeno accettare di essere stato il diretto responsabile di quel rifiuto, non voleva quel nuovo peso sul cuore. Le prese nuovamente la mano, stavolta da un’altra angolazione, le mise la penna tra le dita e la guidò fino alla riga in cui avrebbe dovuto firmare. Hermione non reagì a quel gesto, l’aveva presa alla provvista, ma, prima di scrivere insieme a lei il suo nome, si voltò verso sua moglie e con dolcezza cercò di tranquillizzarla e placare la sua ansia.
 
 Tesoro, ti prometto che nulla cambierà tra noi, anche se ci sarà quel bambino, è mio figlio e penso a tutto io, quindi non hai nulla di cui preoccuparti 

Le sorrise per essere il più convincente possibile e si concentrò nuovamente sul foglio, guidandola con decisione in quella firma e lei non oppose alcuna resistenza.
 
 Hermione Granger Weasley  pronunciò il nome della ragazza soddisfatto  Ho sempre pensato suonasse bene, sai? 
 
Lei non sapeva che dire, ma solo quando lui allentò la presa sulla sua mano, e quel dolce contatto cessò, la sua mente ritornò alla realtà.
 
 Ron, non sono sicura di essere in grado 
 
 Sarai perfetta come sempre  le sorrise prendendo il foglio con concitazione, ma, prima di avviarsi verso la porta, si voltò nuovamente verso di lei, palesemente spaventata davanti a quel nuovo incarico  Lo porto a Kingsley prima che cambi idea. E sbaglio o mi devi qualcosa?  la fissò offeso, provando a rendere quella dimenticanza più importante di quanto in realtà non fosse, ma notando quanto lei fosse agitata le schioccò velocemente un grosso bacio sulle labbra  Pensavi davvero di essertela cavata così stamattina, vero?! 
 
Corse verso la porta con l’esplicita intenzione di portare a termine la sua missione, ma un’ulteriore considerazione gli uscì spontanea.
 
 Hermione, quindi come dovrò chiamarti da ora in poi? Ministro? Oppure signora Weasley? 
 
 Semmai Granger Weasley 
 
 No, solo Weasley. Altrimenti è troppo lungo 
 
Uscì dalla porta orgoglioso di lei e senza nemmeno concederle la possibilità di replica.
 

 

Spazio dell’autrice
 
Ciao ragazzi!
 
Capitolo un po’ più corto, ma non voglio mettere troppa carne al fuoco, preferisco spezzare la storia ulteriormente rispetto al mio progetto originario 😊
 
Spero che anche questo secondo capitolo vi sia piaciuto. Nel prossimo entreremo nel vivo della questione, ma anche questo passaggio è importante per il seguito…😉

​Ho anticipato un po' i tempi, come sappiamo Hermione sale alla carica di Ministro più tardi, ma spero che questa modifica non vi abbia infastidito! :)
 
Grazie di cuore a tutti coloro che mi seguono <3
 
Alla prossima 😊
Baci
-Vale
   
 
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