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Autore: Chiaroscura69    17/12/2017    0 recensioni
Nella vita ho sempre vissuto tutto in bianco o in nero, non c'è mai stato spazio per il grigio o per altre stupide vie di mezzo. Ecco perchè era arrivato il momento di mettere in chiaro le cose con Roberto, dopo il mio passato non potevo più permettermi di avere il cuore a pezzi. Ma come avrebbe reagito se glielo avessi mostrato con il Dono? Lo avrei spaventato? Allontanato da me? O peggio, mi sarebbe stato accanto solo perchè meravigliato dal mio potere?
Non avevo scelta, Dovevo comunque fare un tentativo.
Genere: Commedia, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era passata una settimana dalla magica serata in cui mi ero aperta con Roberto e come immaginavo nessun messaggio. Lo avevo incontrato più volte in facoltà ma lui non si era avvicinato, e io avevo fatto finta di nulla.
Certo non potevo ignorare quanto mi stesse bruciando il cuore e le innumerevoli domande che mi ponevo riguardo a come avesse reagito alla sorpresa. Di norma i ragazzi scappano, si spaventano di fronte alle manifestazioni d'amore, soprattutto a quest'età, inoltre io gliele avevo mostrate in maniera che oserei definire con un eufemismo, molto ''poco convenzionale''.
Solo un'altra volta nella mia vita ero riuscita a mostrare quel lato di me, ma il ragazzo in questione era fuggito misteriosamente. Dunque potete capire quanto stessi male e quanto stessi sperando con tutta me stessa che non succedesse un'altra  voltaa.
E allora voi penserete: perchè hai fatto lo stesso errore due volte? Perchè, io vi dico, per amore si fanno cose folli, e se c'è una cosa che indubbiamente mi deve essere riconosciuta è che in nessun'altra cosa io mi sono impegnata e sacrificata nella mia vita come nell'amore. Perchè per l'amore vale la pena.
Comunque, una mattina decisi di andare in facoltà come sempre per studiare insieme a Davide e a metà mattina scesi nel giardino per fumarmi una sigaretta da sola.
Mi sedetti in una panchina e accesi la mia sigaretta, cercando di non pensare a nulla.
''Celine!''mi chiamò una voce maschile.
Mi voltai e scoprii Mattia proprio di fronte a me.
''Hei! Come stai?''risposi, contenta di vederlo.
Mattia era stato una di quelle fiamme che non si accendono, un fuoco che non era esploso perchè giunto nel momento sbagliato, ma fra noi era rimasta un'attrazione latente. Certo, in quel momento non avrei mai pensato a lui come a qualcuno che potesse essere diverso da un semplice amico perchè il mio cuore, la mia testa, il mio corpo erano completamente devoti a Roberto.
''Io tutto bene, come sempre. Tu invece tutto male come sempre vedo'' disse sedendosi di fronte a me.
Ridacchiai. ''Perchè dici così?''
Mattia mi lanciò uno sguardo eloquente.
''Avanti, è evidente che non mangi e che tu sia stanchissima. Dì un po' da quanto non dormi?''disse esaminando le mie occhiaie violacee.
''Più o meno da una settimana''sospirai evitando il suo sguardo e guardandomi le mani. Lui le prese fra le sue e  me le strinse.
''Ne vuoi parlare?''
''Non so quanto possa importartene''
''Smettila, lo sai che per te ci sono sempre''mi rimproverò.
''E tu lo ssai quanto sia difficile per me aprirmi''
''Okay faremo così, io ti farò delle domande e tu rispondi solo sì o no''
''Va bene''ridacchiai.
''C'entra un ragazzo?''
''Potrebbe essere''
Proprio in quel momento vidi una sagoma familiare avvicinarsi alle panchine e riconobbi subito o sguardo di Roberto.
Ci vide e il suo sguardo cadde nelle nostre mani intrecciate e poi incrociò i miei occhi.
''Ciao Cel''disse passando.
''Oh, ciao Robi'' risposi fingendo di non averlo riconosciuto subito. Ci sorpassò e si sedette qualche panchina lontano da noi, ma non abbastanza per non vederci.
''Potrebbe essere lui?''continuò Mattia osservandomi con cura.
''Da cosa lo hai capito?''gli chiesi sinceramente stupita.
''C'è tutto un linguaggio dei segni del corpo che ti fanno capire se piaci ad una ragazza. Le pupille si dilatano quando vedono l'oggetto del desiderio, l'agitazione fa defluire il sangue al viso e arrossiscono, la posizione diventa plastica perchè si irrigidiscono e tante altre cose che un giorno, se lo vorrai, ti dirò'' mi spiegò facendomi un sorrisetto.
''Quindi è così evidente?''sospirai.
''Oh sì, ma non temere, anche tu gli piaci. Forse non quanto lui piace a te ma gli piaci. Si sta già rodendo il fegato avendoci visto insieme''
''Vorrei che fosse vero Matti, ma temo non sia così...Devi sapere che gli ho aperto il mio cuore circa una settimana fa e lui non mi ha ancora detto nulla riguardo a ciò che prova per me..''
''Esattamente cosa gli hai detto?''
''Non è così semplice da spiegare, non gliel'ho propriamente detto. Gliel'ho dimostrato...''
''Se lo vorrai, io ti darò una mano affinchè con lui vada tutto bene, ci stai?''
''Non ti chiederei mai una cosa del genere!''
''Infatti non me la stai chiedendo, mi son proposto io, scemina! Sul serio, potrebbe essere interessante''
''Studiare psicologia ti sta facendo male, amico''lo presi in giro.
Mattia ridacchiò e alzò le spalle. ''Touchè''
''Okay ma se accetto il tuo aiuto poi mi sdebiterò in qualch emodo e tu me lo lascerai fare, intesi?''
Mattia alzò gli occhi al cielo.
''Tu e la tua fissa del non accettare i favori gratuitamente. D'accordo comunque, affare fatto. Però voglio dirti una cosa, non ti sto aiutando solo perchè sono tuo amico o per fini meramente scientifici(per quanto sia interessante vedere attuati i meccanismi della pscicologia e sociologia) ma lo sto facendo perchè ci sono poche ragazze al mondo come te, Celine De Martin, ci sono poche ragazze che si innamoranno così genuinamente e profondamente come fai tu e io credo che sia giusto perseguire questo tipo di amore. Lo sai perchè ogni volta ti va a finire male con i ragazzi? Perchè percepiscono che il tuo amore è reale e la cosa li spaventa. Meglio concentrarsi su le ragazze facili che non ti mettono in discussione''
Le sue parole fecero sciogliere il magone di rabbia, frustrazione e dolore che mi si era depositato nel cuore in quei giorni e scoppiai a piangere. Mattia mi abbracciò stretta e mi accarezzò la schiena.
''Dai piccola, ne usciremo insieme, vedrai''mi rassicurò.
Mi sciolsi dall'abbraccio e mi alzai per tornare in biblioteca,non prima di aver incrociato lo sguardo rovente di Roberto che aveva assistito a tutta la scena.


'Sei ancora in facoltà?'lessi nello schermo del telefono lo stesso pomeriggio mentre mi accingevo a cambiare canzone. Era Roberto.
'Sì, perchè?' risposi subito.
'Ti va di scendere un attimo? Vorrei parlarti'
Deglutii il cuore che minacciava di uscirmi dalle labbra e gli risposi che per me andava bene.
Ci incontrammo nella panchina dove avevo incontrato Mattia quella stessa mattina e decisi di pormi nella maniera più risoluta che potessi. In qualunque modo fosse andata, ne sarei uscita a testa alta. Incrociai il suo sguardo e sentii la mia sicurezza afflosciarsi come un fiore di campo affogato dalla pioggia estiva. I suoi occhi non promettavano nulla di buono.
   
 
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