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Autore: Sherry93    22/12/2017    1 recensioni
Avevo sciolto l'Inquisizione, non sopportavo più quei falsi buonisti che avevano lasciato la salvezza del Thedas sulle nostre spalle e pretendevano che sparissimo. Corypheus era morto già da più di due anni e non aveva senso. Abbiamo un altro obiettivo, ho un altro obiettivo e non intendo restarne fuori, se voleva proteggermi doveva fare di meglio, quel suo maledetto orgoglio lo avrebbe ucciso e non posso permetterglielo.
[IN REVISIONE]
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inquisitore, Solas, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Spoiler!
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Grazie a chiunque legga, sono benvenute le recensioni e soprattutto suggerimenti e critiche


CAPITOLO 10

Presi un po’ di acqua a coppa tra le mani e sospirai, non mi dispiaceva che si preoccupasse, era diventata come una sorella maggiore in quegli anni di avventure.

-Cassandra, lasciarlo sul divano dopo quattro anni che ci conosciamo mi sembra un tantino estremo, lui comunque non ha colpe, l'ho incitato io, se no l'avresti sì trovato sul divano, sa controllarsi fin troppo-

Silenzio, alzai le mani bagnandomi il viso, la udii sospirare -Yen lo perdoni troppo facilmente, non può passarla liscia-

Sorrisi e osservai le gocce cadere -Vero, ma sai quello che vuole fare, non voleva mettermi in mezzo per proteggermi. Penso che Mythal sia stata uccisa proprio a causa sua-

Sospirò ancora -Va bene, ma se ti fa soffrire di nuovo non ci sarò solo io, ma anche tutti gli altri e allora si che si ragiona! Il vantaggio è lecito, è un Dio- sentire una cosa del genere da Cassandra mi fece molto piacere -Grazie, ma non penso ce ne sarà bisogno, che ore sono?-

-Le 15, c'è qualcosa sul tavolo da mangiare quando hai finito-

Mi guardò torva -Cosa diavolo ti è saltato in mente di sparire così! Senza dire nulla! Ci siamo spaventati da morire! Pensavamo ti fosse successo qualcosa e non c’era nessuna traccia!-

Feci un breve sorriso -Perdonami, ma non potevo continuare a stare con le mani in mano e l’unico modo era fare qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato, soprattutto lui, non volevo rischiare che le sue spie mi ritrovassero, ho dovuto prendere una decisione drastica- sbuffò offesa. -Cassandra, scusa, ma se avessi accennato qualcosa a qualunque di voi, so che in modo o nell’altro lo avrebbe scoperto, mi fido di tutti voi e soprattutto di te- non mi guardava, sospirai sconsolata.

-Cosa hai fatto in questo mese?-

Sorrisi -Quel giorno ho cambiato aspetto, ho raggiunto l’altra città e ho trovato un contatto per puro caso. Vuole liberare gli elfi dalla schiavitù e li sta armando, i nostri interessi coincidono-

Mi ascoltava attenta -Ma non vuole togliere il Velo?-

-Anche, ma…-

-Siete due pazzi, ma come si dice? Chi si somiglia si piglia!-

Ridacchiai -Comunque mi sono ritrovata in una delle sue basi, stavo per prendere una promozione alla fine, ma me lo sono ritrovato davanti ed è finita bene, anche se…-

Mi guardò allarmata -Cosa? Ti ha fatto ancora piangere?- 

Esitai -Ehm… bhe… più o meno, ma te l’ho detto ci siamo chiariti ed ora è qua-

Era arrabbiata -Io quello un giorno o l’altro lo ammazzo…-

Cavolo -Cassandra, calmati è tutto a posto adesso, davvero…-

Sospirò profondamente -Ho capito, ma lo terrò d’occhio- sorrisi -Ti aspetto di là-

-Ah… aspetta, la bambina?- me ne ero completamente dimenticata!

Si voltò di nuovo verso di me e sorrise -Sta bene, Dorian l’ha affidata ad una coppia di suoi servitori che sono stati felici di accoglierla, visto che non possono averne di propri-

Ero sollevata -Bene, sono contenta, è così carina poi- la vidi avvicinarsi dubbiosa e mi posò un mano sul viso facendomelo voltare, fissandomi il collo -Cosa…?- proferì con un filo di voce

-Che c’è Cassandra?- la vidi arrossire e mi lasciò andare -Nulla!- borbottò  -Cassandra!?- ed uscì senza ascoltarmi, ma che gli è preso?

Uscii dalla vasca e mi sistemai, per poi guardarmi allo specchio sul punto che aveva causato quel comportamento strano della Cercatrice. Una macchia scura, il segno di un bacio, gli posai sopra un dito solleticandomi la pelle e scoppiai a ridere.

Andai nell'altra stanza, vidi al tavolo il mio lupo che mangiava e discuteva con Cassandra, i toni erano normali. Sorrisi a Solas che ricambiò con lo sguardo e mi sedetti, in compenso la Cercatrice se ne andò a chiamare Dorian.

-Tutto bene?-

Mi rispose con un sorriso -Perfettamente, mi ha fatto sapere che se dovessi farti soffrire ancora, mi ritroverò i migliori elementi dell'Inquisizione con l'intento di uccidermi, è confortante la lealtà che ti dimostrano, sono contento-

Sorrisi divertita -Una dichiarazione di guerra in piena regola fatta da Cassandra è pericolosa-

-Lo so- ridemmo. Ritornava Cassandra accompagnata da Dorian, che guardò Solas malissimo.

-Brutto bastardo che non sei altro! Spero tu sia tornato per rimanere! Perché se la fai soffrire ancora ti incenerisco! Fosse l'ultima cosa che faccio!-

Solas lo guardò serio -Sono tornato e intendo rimanere, o comunque se dovrò andarmene, Yen verrà con me-

Dorian continuava a guardarlo minaccioso, non che Cassandra avesse uno sguardo tanto diverso.

Mi alzai andando incontro a Dorian e lo abbracciai -Non ti preoccupare Dorian, è tutto a posto adesso- mi rivolse un espressione felice -Lo spero, ma non mi fido- sorrisi -Dopo Cassandra ti spiegherà tutto quanto-

Rimise la sua attenzione su Solas -Quindi, spiegati-

-Ti volevo ringraziare per il braccio di Yen e per averle insegnato ad usare i suoi poteri-

-È bravissima, ha un talento naturale, ha imparato tutto molto velocemente ed ha una potenza incredibile-

-Che abbia un talento naturale non ne dubito, Dorian, ma come hai detto tu ha una potenza sconfinata, potrei dire pari se non superiore alla mia. Le tue magie arrivano a certi livelli, bada non perché non ne saresti in grado, ma perché non hai potere sufficiente. Quindi ti ringrazio, ma da qui in poi faccio io, penso di avere abbastanza esperienza ormai-

Dorian lo guardò incuriosito e chiese -Come vuoi, nessun problema, ma ho una richiesta, posso stare a guardare? Così evitate anche di divagare, non si sa mai-

Solas lo guardò divertito -Certo, i miei insegnamenti sono nell'Antica Lingua però, non capirai le parole mi spiace-

-Pazienza, farò da terzo incomodo, ma lei come farà a capire?-

Risposi -Avendo bevuto dal pozzo del dolore non ho problemi-

Sorrise -Benissimo, cominciamo?-

-C'è un giardino Dorian? Uno spazio aperto? Se qualcosa va storto è meglio essere fuori, te lo assicuro- ridacchiò divertito.

-Perché ridi?-

-Vedi vhenan, per farti un esempio, ti ricordi a Skyhold il muro di cinta esterno distrutto? Quello era stato un mio errore di calcolo, diciamo... quando ero giovane- lo guardai sbalordita

-Non ti preoccupare non farai danni-

Iniziammo e fu anche divertente, Solas spiegava molto bene, i sussurri aiutavano, ma erano strani rispetto al solito, avevano iniziato a ripetere insistentemente “È giunto tempo di cambiare" non capivo, cambiare cosa? Ne dovevo parlare con Solas, quando avremmo fatto una pausa.

Che diventava difficile quando vedi nel tuo insegnate tanto entusiasmo, non lo avevo mai visto così, era una gioia per gli occhi e per il cuore, parlavamo solo nell’Antica Lingua che apprezzavo sempre di più, ci stava avvicinando più di quanto non lo fossimo mai stati, ero sempre più innamorata di lui.

Secondo Solas ero un portento e detto da lui è diverso che sentirlo da Dorian, sapendo quanto fosse rigido e severo non pensavo avrei ottenuto tutta questa approvazione.

Stavo imparando velocemente, facevo magie complicate con estrema facilità ed a Solas brillavano gli occhi, in tutti i sensi, avevo notato che a seconda della quantità di mana richiesto, quel bagliore negli occhi aveva diverse intensità.

-Solas…- abbassai lo sguardo esitante, mi fissò incuriosito -No nulla, lascia perdere…-

Mi osservò attento -Cosa? Dimmi-

-Davvero, nulla- si avvicinò ad un palmo da me alzandomi il viso e costringendomi a guardarlo negli occhi, era perplesso -Che succede, vhenan?-

Sorrisi, ma sapeva che potere avesse su di me quell’unica parola, pronunciata da lui? Ogni volta sentivo il cuore scaldarsi e un irrefrenabile voglia di baciarlo, quindi gli presi il viso tra le mani e lo tirai verso me.

-Ehi! Ehi! Ehi! Mi allontano un attimo e fate baldoria?- esclamò Dorian.

Ridacchiai contro le labbra di Solas e approfondii il bacio, contraccambiata da lui con fare possessivo. Furbacchione, ti piace farlo indispettire eh? Ignorammo quel richiamo.

-Non fate finta di non capire! Che la lingua comune la sapete ancora, anche se non fate che parlare nell’Antica Lingua!- esclamò scocciato

Ci staccammo senza fiato e sorrisi -Non essere così fiscale Dorian!-

-Non è questo, come se non ti conoscessi, quando non c’era ti imbambolavi pensando a lui e non ascoltavi un tubo di ciò che ti spiegavo. Ora che ce l’hai qui a portata di mano cosa pensi di combinare se non finire direttamente in camera?-

Ridacchiai divertita, riguardai Solas che mi fissava ipnotizzato e sorrideva -Ti imbambolavi?-

-Già, ma ho scoperto che è anche un metodo efficacie per ignorare gli spasimanti, non che lo facessi di proposito con Dorian…-

-Spasimanti?- era decisamente attento -Te ne importa qualcosa? Davvero?- mi guardò sorpreso.

-La volete smettere che non vi capisco? Solas riprenditi!-

Mi fissava e continuava ad ignorarlo -Ho capito! Faccio una pausa!-

-Tu sei sparito, ma il mio ruolo da Inquisitore soprattutto dopo Corypheus ha richiesto la mia presenza a vari eventi… e non avere un accompagnatore ufficiale ha sortito tale effetto…-

Era perplesso -Anche se sono un elfa, esatto- abbassò le sguardo afflitto -Mi dispiace…- ora ero io che non capivo -Di cosa?- mise una mano sul mio viso -Di averti lasciato da sola…-

Lo fissai negli occhi -Era necessario, non potevi continuare ad aiutarmi, anche se non l’hai fatto proprio in modo carino, ho dovuto imparare ad affrontare quel mondo da sola, doveva andare così- risposi con decisione -Non posso negare che abbia fatto male però…-

Mi guardò con rammarico, esitava -Avevi anche gli…-

-Altri?- conclusi la frase -Gli altri sono gli altri e mi hanno aiutato, ma quando avevo bisogno di un sostegno tu non c’eri e ho imparato a cavarmela da sola, ed è stato meglio così, non sarei arrivata al punto di cercarti fino a voler sparire, tagliando ogni legame se necessario- quando avevo bisogno di un consiglio lui c’era sempre, una volta che se né andato, ho dovuto camminare solo con le mie forze. Era un pensiero ingenuo sperare che ci sarebbe stato sempre per me.

Perfino Josephine che mi aveva insegnato “Il Gioco” si era congratulata per quanto fossi diventata abile a conversare senza dare delle vere risposte e a volgere il discorso in mio favore se necessario. Ero arrivata al punto di trovarlo anche divertente, ottenendo un certo rispetto dalla nobiltà orlesiana. Dovevo riversare la disperazione e il dolore che provavo da qualche parte.

La mia maschera da Inquisitore si era fortificata ulteriormente, dovevo proteggere il mio vero io, dovevo, per non crollare sotto il peso delle responsabilità di avere tra le mani altre vite. Ho dovuto adattarmi in fretta, due anni dopo aver scoperto il suo segreto, avevo compreso in parte cosa stava passando, ma cavolo se aveva fatto male. Come hai potuto sopportare per tutti questi anni, un peso del genere da solo?

Gli occhi si erano adombrati tristi, stava per allontanarsi, ma lo trattenni, mi guardò -Sapevo che ti avrei fatto soffrire, ma avevo preso una scelta quella sera, non potevo abbandonare la mia… gli elfi del mio tempo e vedere ancora una volta qualcuno o peggio la persona che amo, mettersi al servizio di un Evanuris. È stato tremendo, quel pozzo maledetto è sopravvissuto anche con il Velo e ce ne sono in giro altri, il prezzo da pagare è sempre lo stesso. Perdonami per quello che ti ho fatto… sei cambiata-

Sospirai -In meglio spero- lo fissai curiosa -Sorridi di meno-

-Tu invece hai ricominciato a farlo più spesso da quando stiamo insieme, mi sembra equilibrata la situazione-

Accennò un sorriso -Anche il tuo sguardo è diverso, studi la persona che hai davanti con molta più attenzione di quanto ti vedevo fare in passato…-

-Come fai tu…-

Sorpreso riabbassò lo sguardo triste -Come potevo dirti di essere il grande avversario protagonista della mitologia della tua gente? Non mi sono fidato, è vero, ma il solo pensare che mi guardassi come un mostro…- sospirò e rialzò il viso fissandomi dolcemente -Anche dopo aver ucciso la Viddasala, mi hai sorpreso come al tuo solito, non hai agito come mi aspettassi alla fine, non hai avuto paura di me, anzi ti sei messa a litigare. Lasciarti ferita e indifesa in quel luogo… mi ha ucciso- 

Sorrisi lievemente e lo abbracciai, mi strinse a sé -Solas, ar lath- mi appoggiai a lui facendo combaciare i nostri corpi.

-Cosa mi volevi chiedere prima?-

-Nulla-

-Ehi, qua il Dio degli Inganni sono io-

Ridacchiai, gli posai una mano sul viso e lo osservai -Perché ti si illuminano gli occhi quando fai una magia?-

Sorrise -Tutto qua? Ottima domanda. Un mago fa fluire il suo potere attraverso un bastone di solito, giusto? Il cristallo si illumina per via della concentrazione del mana. Non avendo bisogno del bastone, che anzi verrebbe distrutto dal troppo potere, viene riflesso dagli occhi. Noi stessi siamo degli ottimi conduttori, solo che far fluire all’esterno la magia correttamente senza un aiuto come un bastone, non è così semplice-

-Capisco, quindi anche io…- finì la frase -Ti si illuminano gli occhi? Sì lievemente, ma lo fanno-

-Oh bhe, abbiamo l’effetto sorpresa, è un po’ inquietante se non te lo aspetti poi…-

-Ti faccio paura?- lo guardai sorpresa -Che domande sono?- era perplesso, gli presi il viso tra le mani e lo baciai -Fai per forza un po’ paura- non gli diedi il tempo di rispondere catturandogli di nuovo la bocca -Sai com’è non è una cosa che si vede tutti i giorni- sorrise -I sussurri stanno continuando a ripetermi…- mi interruppe -È  giunto tempo di cambiare, lo so, ci devo pensare su, poi ti spiegherò cosa vogliono- ero stupita -Come fai a saperlo?-

Mi guardò dolcemente -Ti spiegherò anche questo, ma non ora-

Quella sera, dopo cena avevo sconfitto tutti a Grazia Malevola, stranamente Solas che vinceva scaltramente, messo in difficoltà solo da me, aveva perso più del solito, lo vedevo assente, perché?  Mi avviai verso la camera, era già parecchio tardi.

Solas rimase sulla poltrona vicino al camino pensieroso.




Evanuris: potenti maghi elfici che si elevarono allo stato di Dei.
Solas, ar lath: Solas, ti amo

Naturalmente la spiegazione del bagliore negli occhi me la sono inventata di sana pianta, ma mi pare possa avere un senso
Vi auguro Buon Natale! Passate delle buone feste :D

 

   
 
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