CAPITOLO 10
Presi un
po’ di acqua a
coppa tra le mani e sospirai, non mi dispiaceva che si preoccupasse,
era
diventata come una sorella maggiore in quegli anni di avventure.
-Cassandra,
lasciarlo sul
divano dopo quattro anni che ci conosciamo mi sembra un tantino
estremo, lui
comunque non ha colpe, l'ho incitato io, se no l'avresti sì
trovato sul divano,
sa controllarsi fin troppo-
Silenzio, alzai
le mani
bagnandomi il viso, la udii sospirare -Yen lo perdoni troppo
facilmente, non
può passarla liscia-
Sorrisi e
osservai le
gocce cadere -Vero, ma sai quello che vuole fare, non voleva mettermi
in mezzo
per proteggermi. Penso che Mythal sia stata uccisa proprio a causa sua-
Sospirò
ancora -Va bene,
ma se ti fa soffrire di nuovo non ci sarò solo io, ma anche
tutti gli altri e
allora si che si ragiona! Il vantaggio è lecito,
è un Dio- sentire una cosa del
genere da Cassandra mi fece molto piacere -Grazie, ma non penso ce ne
sarà
bisogno, che ore sono?-
-Le 15,
c'è qualcosa sul
tavolo da mangiare quando hai finito-
Mi
guardò torva -Cosa
diavolo ti è saltato in mente di sparire così!
Senza dire nulla! Ci siamo
spaventati da morire! Pensavamo ti fosse successo qualcosa e non
c’era nessuna
traccia!-
Feci un breve
sorriso -Perdonami,
ma non potevo continuare a stare con le mani in mano e
l’unico modo era fare
qualcosa che nessuno si sarebbe aspettato, soprattutto lui, non volevo
rischiare che le sue spie mi ritrovassero, ho dovuto prendere una
decisione
drastica- sbuffò offesa. -Cassandra, scusa, ma se avessi
accennato qualcosa a
qualunque di voi, so che in modo o nell’altro lo avrebbe
scoperto, mi fido di
tutti voi e soprattutto di te- non mi guardava, sospirai sconsolata.
-Cosa hai fatto
in questo
mese?-
Sorrisi -Quel
giorno ho
cambiato aspetto, ho raggiunto l’altra città e ho
trovato un contatto per puro
caso. Vuole liberare gli elfi dalla schiavitù e li sta
armando, i nostri
interessi coincidono-
Mi ascoltava
attenta -Ma
non vuole togliere il Velo?-
-Anche,
ma…-
-Siete due
pazzi, ma come
si dice? Chi si somiglia si piglia!-
Ridacchiai
-Comunque mi
sono ritrovata in una delle sue basi, stavo per prendere una promozione
alla
fine, ma me lo sono ritrovato davanti ed è finita bene,
anche se…-
Mi
guardò allarmata -Cosa?
Ti ha fatto ancora piangere?-
Esitai
-Ehm… bhe… più o
meno, ma te l’ho detto ci siamo chiariti ed ora è
qua-
Era arrabbiata
-Io quello
un giorno o l’altro lo ammazzo…-
Cavolo
-Cassandra,
calmati è tutto a posto adesso, davvero…-
Sospirò
profondamente -Ho
capito, ma lo terrò d’occhio- sorrisi -Ti aspetto
di là-
-Ah…
aspetta, la bambina?-
me ne ero completamente dimenticata!
Si
voltò di nuovo verso
di me e sorrise -Sta bene, Dorian l’ha affidata ad una coppia
di suoi servitori
che sono stati felici di accoglierla, visto che non possono averne di
propri-
Ero sollevata
-Bene, sono
contenta, è così carina poi- la vidi avvicinarsi
dubbiosa e mi posò un mano sul
viso facendomelo voltare, fissandomi il collo -Cosa…?-
proferì con un filo di
voce
-Che
c’è Cassandra?- la
vidi arrossire e mi lasciò andare -Nulla!-
borbottò -Cassandra!?-
ed uscì senza ascoltarmi, ma che
gli è preso?
Uscii dalla
vasca e mi
sistemai, per poi guardarmi allo specchio sul punto che aveva causato
quel
comportamento strano della Cercatrice. Una macchia scura, il segno di
un bacio,
gli posai sopra un dito solleticandomi la pelle e scoppiai a ridere.
Andai nell'altra
stanza,
vidi al tavolo il mio lupo che mangiava e discuteva con Cassandra, i
toni erano
normali. Sorrisi a Solas che ricambiò con lo sguardo e mi
sedetti, in compenso
la Cercatrice se ne andò a chiamare Dorian.
-Tutto bene?-
Mi rispose con
un sorriso
-Perfettamente, mi ha fatto sapere che se dovessi farti soffrire
ancora, mi
ritroverò i migliori elementi dell'Inquisizione con
l'intento di uccidermi, è
confortante la lealtà che ti dimostrano, sono contento-
Sorrisi
divertita -Una
dichiarazione di guerra in piena regola fatta da Cassandra è
pericolosa-
-Lo so- ridemmo.
Ritornava Cassandra accompagnata da Dorian, che guardò Solas
malissimo.
-Brutto bastardo
che non
sei altro! Spero tu sia tornato per rimanere! Perché se la
fai soffrire ancora
ti incenerisco! Fosse l'ultima cosa che faccio!-
Solas lo
guardò serio -Sono
tornato e intendo rimanere, o comunque se dovrò andarmene,
Yen verrà con me-
Dorian
continuava a
guardarlo minaccioso, non che Cassandra avesse uno sguardo tanto
diverso.
Mi alzai andando
incontro
a Dorian e lo abbracciai -Non ti preoccupare Dorian, è tutto
a posto adesso- mi
rivolse un espressione felice -Lo spero, ma non mi fido- sorrisi -Dopo
Cassandra
ti spiegherà tutto quanto-
Rimise la sua
attenzione
su Solas -Quindi, spiegati-
-Ti volevo
ringraziare
per il braccio di Yen e per averle insegnato ad usare i suoi poteri-
-È
bravissima, ha un
talento naturale, ha imparato tutto molto velocemente ed ha una potenza
incredibile-
-Che abbia un
talento
naturale non ne dubito, Dorian, ma come hai detto tu ha una potenza
sconfinata,
potrei dire pari se non superiore alla mia. Le tue magie arrivano a
certi
livelli, bada non perché non ne saresti in grado, ma
perché non hai potere
sufficiente. Quindi ti ringrazio, ma da qui in poi faccio io, penso di
avere
abbastanza esperienza ormai-
Dorian lo
guardò incuriosito
e chiese -Come vuoi, nessun problema, ma ho una richiesta, posso stare
a
guardare? Così evitate anche di divagare, non si sa mai-
Solas lo
guardò divertito
-Certo, i miei insegnamenti sono nell'Antica Lingua però,
non capirai le parole
mi spiace-
-Pazienza,
farò da terzo
incomodo, ma lei come farà a capire?-
Risposi -Avendo
bevuto
dal pozzo del dolore non ho problemi-
Sorrise
-Benissimo,
cominciamo?-
-C'è
un giardino Dorian?
Uno spazio aperto? Se qualcosa va storto è meglio essere
fuori, te lo assicuro-
ridacchiò divertito.
-Perché
ridi?-
-Vedi vhenan,
per farti
un esempio, ti ricordi a Skyhold il muro di cinta esterno distrutto?
Quello era
stato un mio errore di calcolo, diciamo... quando ero giovane- lo
guardai
sbalordita
-Non ti
preoccupare non farai
danni-
Iniziammo e fu
anche
divertente, Solas spiegava molto bene, i sussurri aiutavano, ma erano
strani
rispetto al solito, avevano iniziato a ripetere insistentemente
“È
giunto tempo di cambiare" non capivo,
cambiare cosa? Ne dovevo parlare con Solas, quando avremmo fatto una
pausa.
Che diventava
difficile
quando vedi nel tuo insegnate tanto entusiasmo, non lo avevo mai visto
così,
era una gioia per gli occhi e per il cuore, parlavamo solo
nell’Antica Lingua che
apprezzavo sempre di più, ci stava avvicinando
più di quanto non lo fossimo mai
stati, ero sempre più innamorata di lui.
Secondo Solas
ero un
portento e detto da lui è diverso che sentirlo da Dorian,
sapendo quanto fosse
rigido e severo non pensavo avrei ottenuto tutta questa approvazione.
Stavo imparando
velocemente, facevo magie complicate con estrema facilità ed
a Solas brillavano
gli occhi, in tutti i sensi, avevo notato che a seconda della
quantità di mana
richiesto, quel bagliore negli occhi aveva diverse
intensità.
-Solas…-
abbassai lo
sguardo esitante, mi fissò incuriosito -No nulla, lascia
perdere…-
Mi
osservò attento -Cosa?
Dimmi-
-Davvero, nulla-
si
avvicinò ad un palmo da me alzandomi il viso e
costringendomi a guardarlo negli
occhi, era perplesso -Che succede, vhenan?-
Sorrisi, ma
sapeva che
potere avesse su di me quell’unica parola, pronunciata da
lui? Ogni volta
sentivo il cuore scaldarsi e un irrefrenabile voglia di baciarlo,
quindi gli
presi il viso tra le mani e lo tirai verso me.
-Ehi! Ehi! Ehi!
Mi
allontano un attimo e fate baldoria?- esclamò Dorian.
Ridacchiai
contro le
labbra di Solas e approfondii il bacio, contraccambiata da lui con fare
possessivo. Furbacchione, ti piace farlo indispettire eh? Ignorammo
quel
richiamo.
-Non fate finta
di non
capire! Che la lingua comune la sapete ancora, anche se non fate che
parlare
nell’Antica Lingua!- esclamò scocciato
Ci staccammo
senza fiato
e sorrisi -Non essere così fiscale Dorian!-
-Non
è questo, come se
non ti conoscessi, quando non c’era ti imbambolavi pensando a
lui e non
ascoltavi un tubo di ciò che ti spiegavo. Ora che ce
l’hai qui a portata di
mano cosa pensi di combinare se non finire direttamente in camera?-
Ridacchiai
divertita,
riguardai Solas che mi fissava ipnotizzato e sorrideva -Ti imbambolavi?-
-Già,
ma ho scoperto che
è anche un metodo efficacie per ignorare gli spasimanti, non
che lo facessi di
proposito con Dorian…-
-Spasimanti?-
era
decisamente attento -Te ne importa qualcosa? Davvero?- mi
guardò sorpreso.
-La volete
smettere che
non vi capisco? Solas riprenditi!-
Mi fissava e
continuava
ad ignorarlo -Ho capito! Faccio una pausa!-
-Tu sei sparito,
ma il
mio ruolo da Inquisitore soprattutto dopo Corypheus ha richiesto la mia
presenza a vari eventi… e non avere un accompagnatore
ufficiale ha sortito tale
effetto…-
Era perplesso
-Anche se
sono un elfa, esatto- abbassò le sguardo afflitto -Mi
dispiace…- ora ero io che
non capivo -Di cosa?- mise una mano sul mio viso -Di averti lasciato da
sola…-
Lo fissai negli
occhi -Era
necessario, non potevi continuare ad aiutarmi, anche se non
l’hai fatto proprio
in modo carino, ho dovuto imparare ad affrontare quel mondo da sola,
doveva
andare così- risposi con decisione -Non posso negare che
abbia fatto male però…-
Mi
guardò con rammarico,
esitava -Avevi anche gli…-
-Altri?-
conclusi la
frase -Gli altri sono gli altri e mi hanno aiutato, ma quando avevo
bisogno di
un sostegno tu non c’eri e ho imparato a cavarmela da sola,
ed è stato meglio
così, non sarei arrivata al punto di cercarti fino a voler
sparire, tagliando
ogni legame se necessario- quando avevo bisogno di un consiglio lui
c’era
sempre, una volta che se né andato, ho dovuto camminare solo
con le mie forze.
Era un pensiero ingenuo sperare che ci sarebbe stato sempre per me.
Perfino
Josephine che mi
aveva insegnato “Il Gioco” si era congratulata per
quanto fossi diventata abile
a conversare senza dare delle vere risposte e a volgere il discorso in
mio favore
se necessario. Ero arrivata al punto di trovarlo anche divertente,
ottenendo un
certo rispetto dalla nobiltà orlesiana. Dovevo riversare la
disperazione e il
dolore che provavo da qualche parte.
La mia maschera
da
Inquisitore si era fortificata ulteriormente, dovevo proteggere il mio
vero io,
dovevo, per non crollare sotto il peso delle responsabilità
di avere tra le
mani altre vite. Ho dovuto adattarmi in fretta, due anni dopo aver
scoperto il
suo segreto, avevo compreso in parte cosa stava passando, ma cavolo se
aveva
fatto male. Come hai potuto sopportare per tutti questi anni, un peso
del
genere da solo?
Gli occhi si
erano
adombrati tristi, stava per allontanarsi, ma lo trattenni, mi
guardò -Sapevo
che ti avrei fatto soffrire, ma avevo preso una scelta quella sera, non
potevo
abbandonare la mia… gli elfi del mio tempo e vedere ancora
una volta qualcuno o
peggio la persona che amo, mettersi al servizio di un Evanuris.
È stato
tremendo, quel pozzo maledetto è sopravvissuto anche con il
Velo e ce ne sono
in giro altri, il prezzo da pagare è sempre lo stesso.
Perdonami per quello che
ti ho fatto… sei cambiata-
Sospirai -In
meglio spero-
lo fissai curiosa -Sorridi di meno-
-Tu invece hai
ricominciato
a farlo più spesso da quando stiamo insieme, mi sembra
equilibrata la
situazione-
Accennò
un sorriso -Anche
il tuo sguardo è diverso, studi la persona che hai davanti
con molta più attenzione
di quanto ti vedevo fare in passato…-
-Come fai
tu…-
Sorpreso
riabbassò lo
sguardo triste -Come potevo dirti di essere il grande avversario
protagonista
della mitologia della tua gente? Non mi sono fidato, è vero,
ma il solo pensare
che mi guardassi come un mostro…- sospirò e
rialzò il viso fissandomi
dolcemente -Anche dopo aver ucciso la Viddasala, mi hai sorpreso come
al tuo
solito, non hai agito come mi aspettassi alla fine, non hai avuto paura
di me,
anzi ti sei messa a litigare. Lasciarti ferita e indifesa in quel
luogo… mi ha
ucciso-
Sorrisi
lievemente e lo
abbracciai, mi strinse a sé -Solas, ar lath- mi appoggiai a
lui facendo
combaciare i nostri corpi.
-Cosa mi volevi
chiedere
prima?-
-Nulla-
-Ehi, qua il Dio
degli
Inganni sono io-
Ridacchiai, gli
posai una
mano sul viso e lo osservai -Perché ti si illuminano gli
occhi quando fai una
magia?-
Sorrise -Tutto
qua?
Ottima domanda. Un mago fa fluire il suo potere attraverso un bastone
di
solito, giusto? Il cristallo si illumina per via della concentrazione
del mana.
Non avendo bisogno del bastone, che anzi verrebbe distrutto dal troppo
potere,
viene riflesso dagli occhi. Noi stessi siamo degli ottimi conduttori,
solo che
far fluire all’esterno la magia correttamente senza un aiuto
come un bastone,
non è così semplice-
-Capisco, quindi
anche
io…- finì la frase -Ti si illuminano gli occhi?
Sì lievemente, ma lo fanno-
-Oh bhe, abbiamo
l’effetto sorpresa, è un po’ inquietante
se non te lo aspetti poi…-
-Ti faccio
paura?- lo
guardai sorpresa -Che domande sono?- era perplesso, gli presi il viso
tra le
mani e lo baciai -Fai per forza un po’ paura- non gli diedi
il tempo di
rispondere catturandogli di nuovo la bocca -Sai
com’è non è una cosa che si
vede tutti i giorni- sorrise -I sussurri stanno continuando a
ripetermi…- mi
interruppe -È giunto
tempo di cambiare,
lo so, ci devo pensare su, poi ti spiegherò cosa vogliono-
ero stupita -Come
fai a saperlo?-
Mi
guardò dolcemente -Ti
spiegherò anche questo, ma non ora-
Quella sera,
dopo cena avevo
sconfitto tutti a Grazia Malevola, stranamente Solas che vinceva
scaltramente,
messo in difficoltà solo da me, aveva perso più
del solito, lo vedevo assente,
perché? Mi
avviai verso la camera, era
già parecchio tardi.
Solas rimase
sulla
poltrona vicino al camino pensieroso.
Evanuris: potenti maghi
elfici
che si elevarono allo stato di Dei.
Solas, ar lath: Solas, ti amo
Naturalmente la
spiegazione del bagliore negli occhi me la sono inventata di sana
pianta, ma mi pare possa avere un senso
Vi auguro Buon Natale! Passate delle buone feste :D