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Autore: Zamia    22/12/2017    4 recensioni
Pochi capitoli che raccontano un altro dei possibili modi in cui i nostri due eroi scoprono le reciproche identità e si confessano il reciproco amore. Gli avvenimenti avvengono dopo lo svolgimento delle puntate iniziali della seconda stagione per cui per chi non le ha viste c'è rischio di Spoiler.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Papillon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rivelazione

 

Il preside Damocles stava alzandosi dalla panchina e si stava avviando a casa con in mano il suo fastidioso videogioco. Il tintinnio del gioco, in lontananza, li aveva accompagnati per tutta la serata. Ora lasciava spazio ad un silenzio profondo, interrotto raramente da passi umani e dal rombo di qualche automobile.

Ormai era davvero tardi.

L'aria era diventata freschetta; un brivido di freddo percorse la schiena di Ladybug, e non solo per il venticello che continuava a soffiare su di loro, ma per il tono dolce e al tempo stesso perentorio con cui Chat Noir le aveva chiesto di rimanere.

Anche lei, comunque, non voleva allontanarsi.

Stava pensando e ripensando all'opportunità di rivelargli la verità sulla sua identità ma provava vergogna mista a timore. Era certa che l'avrebbe perso per sempre. Lui le stava confessando di amare Marinette ma cosa avrebbe provato a scoprire che la ragazza in tutina a pois di fronte a lui, proprio quella che lui non amava più, era la stessa persona?
Sarebbe rimasto interdetto, confuso e sicuramente avrebbe chiesto spazio e tempo per riflettere.

Lei, d'altronde, era davvero pronta ad amare Adrien in tutta la sua complessità?

Certo l'idea di perdere Chat, quando lui aveva confessato di amare un'altra persona, l'aveva colpita più di quanto si sarebbe aspettata, facendole prendere coscienza, in qualche modo, anche dei sentimenti di profondo affetto che nutriva per lui.
L'aveva dato per scontato fino ad ora e ne aveva sottovalutato il fascino, tutta presa dalla sua cotta stratosferica per l'immagine di Adrien costruita a tavolino dalla sua mente.

Eppure si dava delle attenuanti.

I suoi sentimenti erano profondi e sinceri per entrambe le due personalità dell'amato. Aveva sempre provato fiducia e stima per Chat Noir; lo considerava schietto e simpatico e anche quando esagerava un po', quegli atteggiamenti la divertivano e mai l'avevano realmente infastidita. Di Adrien, poi, adorava la gentilezza, la galanteria, il bel visino, ma anche quell'aura di mistero che lo circondava, quel non capire ogni volta cosa davvero provava, permettendole di sognare e fantasticare.

E mentre, seduta accanto a lui, faceva chiarezza sui propri sentimenti, cercando di spazzare via la confusione e i dubbi dei primi istanti di questa scoperta, sentì un sussurro superare il rombo di una moto che passava nella solitaria traversa dove erano appollaiati.

Era Chat che si lasciò scappare un “Con le tue riflessioni su Marinette, mi stai confondendo”.

Nel frattempo in una grossa sala scura con riverberi di luce violastra e una ampia finestra con al centro il simbolo stilizzato di una farfalla, un uomo arrabbiato e deluso preparava il campo per rendere malvagia la sua prossima vittima. Migliaia di farfalle bianche gli svolazzavano intorno.
"Piccole akuma, sento i sentimenti di un giovane innamorato, deluso, confuso, turbato ma anche la rabbia di un'anima eroica e fiera che ha perso le sue già poche sicurezze."

A quel punto permise ad una farfalla bianca di poggiarsi nel palmo della sua mano, la coprì delicatamente con l'altra mano e declamò il solito mantra:

"Vai piccola akuma e oscura il suo cuore".

La farfalla diventata scura, piena del magico potere di ridurre chiunque al servizio dell'oscura figura che l'aveva lasciata libera, si direzionò verso un foro aperto nella enorme vetrata e, rapida, si avviò sui tetti di Parigi alla ricerca della sua vittima.

Chat Noir aveva lo sguardo rivolto alle tegole ramate del tetto, sembrava contarle ad una ad una e la coccinella gli stava accanto,carezzandogli dolcemente la schiena. Non sapeva cosa dirgli e rimaneva in attesa che il collega continuasse il suo sfogo. Indugiavano entrambi, incantati ciascuno a modo suo a sentire il profumo della notte, quel misto di umido e brina; ciascuno immaginando quale fosse la cosa giusta da fare a quel punto.

Ladybug sentì, all'improvviso, come una leggera variazione nel flusso dell'aria che si spostava intorno a loro. Diversa dal vento che finora li aveva carezzati. Era una percezione confusa rispetto alla quale i suoi sensi si erano subito drizzati. Alzò repentinamente lo sguardo dal suo compagno e la vide a mezz'aria.

Vide la piccola akuma svolazzare rapida verso di loro.
Verso il gatto nero.

Chat Noir non aveva neanche notato il movimento della sua collega tanto si era rannicchiato ancora più su se stesso, la testa poggiata sulle gambe, il naso infilato nello stretto spazio tra le due ginocchia, gli occhi chiusi, nell'animo un peso come un bolla d'aria densa, ferma al centro del petto. Si godeva, però, le carezze della coccinella, che non si erano interrotte neppure quando la sua attenzione si era rivolta a tutt'altro.

Per Ladybug non fu subito chiaro in che maniera avesse dovuto affrontare quella situazione ma certo non sarebbe rimasta con le mani in mano. Non avrebbe permesso a nessuno di fare ancora del male al suo amico, alla persona alla quale teneva più della sua stessa vita.

Doveva combattere con Chat akumizzato, doveva con il suo Yo-Yo acchiappare la farfalla prima che lo colpisse e purificarla, doveva fare in modo che lui si spostasse da lí, doveva, doveva...

E invece come un'illuminazione arrivò la risposta ai suoi dubbi..non doveva fare nulla di tutto quello a cui aveva pensato: doveva solo essere se stessa e seguire il suo cuore.

****

Angolo dell’autrice: siamo in dirittura d’arrivo per questa breve storia. Col prossimo capitolo si scoprirà che vorranno fare i nostri eroi delle loro esistenze. Spero che finora la storia vi sia piaciuta e vi abbia incuriosito. Ho anche già corretto qualche errore/svista dei capitoli precedenti, sperando che così siano più godibili. Se ne trovate altri, ditemelo.

Grazie a tutti per leggere, commentare, seguire.

 
   
 
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