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Autore: _Ely_BM    24/12/2017    2 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo ventinove) Voglio anche te lontano dalla mia vita.

...POV STACIE...

"Buongiorno, stellina." -mi sorride Rosie, raggiungendomi al cancello dell'asilo, tenendo per mano Garret-

"Ehi, buongiorno." -sorrido ad entrambi, osservandoli-

"Vado da Jaxon!" -esclama Garret, lasciando la mano della madre, per poi correre dal cuginetto-

"Garret, non si saluta la zia?" -gli urla la madre con tono di rimprovero-

"Ciao, zietta!" -mi saluta lui, correndo e io sorrido, divertita-

"Come stai?" -mi domanda, osservandomi e io mi volto a guardarla negli occhi-

"Sto bene, cerco di non pensarci." -le rispondo, riferendomi alla gravidanza di Meredith e lei annuisce- "E voi, invece?" -le domando sorridendo, accarezzandole il pancione. Oramai è entrata all'ottavo mese di gravidanza e tutti quanti non vediamo l'ora che esca da lì dentro, per poterla strapazzare di coccole!-

"Stiamo bene, lei più di me. Ho un mal  di schiena terribile." -mi risponde e poco dopo sospira, portando entrambe le sue mani su di essa con una smorfia- "Ma Steven?" -mi domanda e io incrocio le braccia sotto al mio seno- "Lance mi ha detto che non accompagnate più Jaxon insieme." -aggiunge subito dopo-

"Infatti è così, ci siamo alternati i giorni. Meno lo vedo, meglio mi sento." -le rispondo, voltandomi a guardare mio figlio, che lancia addosso al cuginetto delle foglie. È passata poco più di una settimana e sinceramente sto cercando quanto posso di stare lontana da Steven. 
Cerco sempre di evitarlo, di evitare di parlare con lui, di evitare di stare da sola con lui.
Ogni volta che lo guardo negli occhi, mi viene in mente la gravidanza e questo mi fa stare male. 
Non riesco a sopportare tutto questo e meno lo vedo, meno penso alla gravidanza, e meno ci penso, meglio mi sento!-

"Sorellina, mi prepari due caffè per i signori al tavolo sei?" -mi domanda mio fratello e io annuisco subito-

"Arrivano!" -gli rispondo, voltandomi verso la macchinetta-

"Stacie, sono preoccupata!" -esclama Olivia, affiancandomi e io mi volto a guardarla negli occhi-

"Come mai?" -le domando in pensiero-

"Theo è strano da giorni." -mi risponde, abbassando lo sguardo-

"In che senso strano?" -le domando per capire meglio e lei ritorna a guardarmi, mentre poso le due tazzine di caffè su un vassoio- "Lance i caffè sono pronti." -richiamo mio fratello e poco dopo mi volto a guardare Olivia- "Allora?" -le domando, osservandola-

"Nel senso che quando finisce il turno in ospedale, non torna subito a casa. Nel senso che non mi dice dove va. Nel senso che mi nasconde qualcosa." -mi spiega lei, ricambiando il mio sguardo-

"Grazie, sorellina." -mi ringrazia mio fratello, per il caffè-

"E tu a che cosa pensi?" -le domando, rivolgendo a Lance un sorriso, per poi tornare a guardare la mia migliore amica-

"Io.. Io penso che abbia un'altra." -mi risponde e noto i suoi occhi diventare lucidi-

"Sì, magari un'inferimierina sexy!" -esclamo sarcastica e lei annuisce-

"Esatto, io penso lo stesso." -mi dice lei e io le tiro un buffetto sulla fronte- "Ahio!" -si lamenta lei-

"Io stavo scherzando! Ma ti pare che Theo abbia un'altra? Lui è pazzo di te, nemmeno le vede le altre donne." -le dico e sono convinta di questo. Theo è completamente pazzo e rapito da lei. Sono sicura che non le farebbe mai le corna!-

"Allora mi spieghi il perché non mi dice mai dove va dopo il lavoro?" -mi domanda e io alzo le spalle-

"A questa domanda non so rispondere." -esclamo e lei sbuffa- "Ma sono convinta, stra convinta, che non ha un'altra donna." -le dico, guardandola negli occhi-

"Io non sono più convinta di niente." -esclama lei e poco dopo torna a lavoro, sotto il mio sguardo. Mi dispiace vederla così, perché la conosco e so che sta soffrendo per questo. 
Non so cosa stia combinando Theo, ma sono sicura che non ha un'altra donna. Per lui, Olivia, è la unica e la sola!-

Sto pulendo il bancone, quando all'improvviso sento la porta d'ingresso aprirsi e appena alzo lo sguardo, i miei occhi si posano su Meredith.
Che diavolo ci fa, lei, qui?

"Meredith! Che ci fai qui?" -le domanda Steven, raggiungendola e lei gli sorride-

"Nulla, non sono mai venuta e volevo vedere dove lavora il papà più bello del mondo." -gli risponde lei e rivolgendomi una sguardo, posa le sue labbra su quelle di lui e io abbasso subito gli occhi sul bancone-

"Siediti!" -le dice lui e con la coda dell'occhio noto che gli indichi un tavolo libero-

"No, preferisco lo sgabello!" -gli risponde lei, raggiungendo il bancone e io faccio finta di niente, faccio finta che non ci sia. E mentre pulisco, sento il suo sguardo fisso su di me, mentre si accomoda proprio di fronte a me- 

"L'aria si sta facendo tesa!" -sussurra mio fratello, passando alle mie spalle-

"Amore, mi porteresti un thè caldo?" -gli domanda lei, mentre metto a lavare delle tazze cercando il più possibile di pensare ad altro e non al fatto che lei sia qui- 

"Ok, te lo porto subito." -le risponde Steve, raggiungendo il dietro del bancone-

"Come stai?" -domanda, rivolgendosi a me e io alzo il mio sguardo nel suo-

"Cosa ti rispondo a fare? Tanto lo so che non ti importa." -le rispondo acidamente-

"Come sei maleducata, volevo solo essere gentile." -esclama lei, fingendo un sorriso gentile, ma che di gentile non ha proprio niente-  "E poi non credo che tu stia meglio di me e di Steve. Siamo così felici a causa di questa gravidanza, sai? Soprattutto Steven.."

"Meredith, smettila!" -la rimprovera Steven, posando la sua tazza di thè sotto al suo naso, ma lei non lo ascolta, continua il suo racconto- 

"Non fa altro che parlare al nostro bambino, pur sapendo che non può ancora sentirlo. Oppure non fa altro che accarezzarmi e baciarmi la pancia. È così dolce il mio amore!" -mi racconta lei con quel sorrisetto cattivo dipinto in faccia e quelle parole mi arrivano dritte nel cuore come una coltellata. E fanno male. Fanno terribilmente male.-

"Ho bisogno di una pausa, Lance." -dico a mio fratello, sentendo le lacrime arrivare e lui annuisce subito-

"Va pure sorellina." -mi sorride lui, lasciandomi una carezza sul viso e io, senza dire nulla, mi incammino verso il bagno delle donne- "Certo che è una vera stronza!" -sento sbottare mio fratello, mentre mi scivola una lacrima. Che stronza, mamma mia!
Io ci sto davvero male per questa storia e lei vieni qui a raccontarmi che Steven è felice, che Steven parla al loro bambino, che Steven le bacia e accarezza la pancia. E sono tutte quelle piccole cose che avrei voluto assistere anch'io, con la gravidanza di Jaxon.
Io non ho potuto ascoltare Steven, parlare al nostro bambino.
Io non ho potuto osservarlo accarezzare e baciare la mia pancia.
Io non ho potuto averlo vicino per tutti i mesi che comporta una gravidanza. Non ho potuto averlo vicino a nessuna visita, a nessuna ecografia. Mentre lei potrà avere tutto questo e viene qui, solo per farmi del male e farmi soffrire!-

...POV STEVEN...

Fulminando Meredith, decido di raggiungere Stacie.. Lo so che lei non vuole vedermi, che preferibbe vedermi lontano, ma Meredith è stata davvero meschina e voglio poterle stare vicino.

"Stacie.." -la richiamo, appena entro nel bagno delle donne e lei si volta subito a guardarmi e mi si spezza il cuore a vederla così distrutta, con il viso totalmente bagnato dalle lacrime-

"Ti prego, va via." -mi supplica, ritornando a darmi le spalle e ricomincia a piangere-

"Stacie, ti prego, non fare così." -esclamo, raggiungendola velocemente e subito mi posiziono davanti a lei, prendendole il viso tra le mani-

"È una vera stronza." -sbotta tra le lacrime, mentre cerco di asciugare ogni sua lacrima, invano-

"Non piangere." -sussurro, accarezzandole il viso-

"Io non ce la faccio." -sussurra tra le lacrime e io chiudo gli occhi, premendo le mie labbra sulla sua fronte- "Non riesco a sopportare tutto questo, Steven." -mi dice, continuando a piangere senza sosta-

"Mi dispiace." -sussurro, posando la mia fronte contro la sua e lei tira su col naso- "Meredith è stata davvero meschina." -aggiungo, asciugandole le lacrime e il mascara colato-

"È vero che parli al bambino?" -mi domanda con le lacrime agli occhi-

"Stacie.." -non voglio darle questo dispiacere. Non voglio vederla stare male, più di quanto già stia.-

"Mi sarebbe piaciuto ascoltarti parlare a Jaxon, quando ancora era nella mia pancia." -sussurra tra le lacrime e io chiudo gli occhi, avvolgendo le mie braccia intorno alle sue spalle e la stringo contro il mio petto. Non so davvero che cosa fare. Come alleviare il suo dolore. Vorrei poter cancellare questa gravidanza, ma non perché non voglio questo bambino, ma perché non voglio vederla star male.- "Steven ho bisogno che tu tenga lontano da qui Meredith. Tieniela lontana da me, da Jaxon. Non voglio vederla, non voglio vedere crescere la sua pancia, non voglio." -mi chiede, allontanandosi da me e dal mio abbraccio-

"Non la vedrai più." -le rispondo, per rassicurarla-

"Voglio anche te lontano dalla mia vita." -mi dice, con le lacrime agli occhi-

"Stacie.." -cerco di controbattere, ma lei mi zittisce-

"Non ce la faccio, Steven! Ogni volta che ti guardo negli occhi sto male, mi ritorna in mente il vostro bambino e ho bisogno di non pensarci. Il nostro rapporto si baserà solo su Jaxon e basta." -esclama, con le lacrime che le rigano il viso-

"Stacie, cazzo, io ti amo. Non voglio rinunciare a te, a noi. Supereremo tutto questo insieme, ma ti prego ti supplico, non rinunciare a noi. Non mi allontanare dalla tua vita." -quasi la prego, fissandola dritto negli occhi-

"Se mi ami come dici, ti prego, fallo per me." -mi supplica lei, asciugandosi le lacrime e io mi passo una mano tra i capelli, guardando i suoi bellissimi occhi verdi-

"Ok." -accetto infine e lei, senza dire nulla, mi da di nuovo le spalle-

"Ti prego, va via." -mi supplica tra le lacrime e io, dopo qualche istante rimasto fermo a fissarla, decido di tornare a lavoro. Farò quello che mi chiede.
Mi allontanerò da lei, sparirò dalla sua vita, la ignorerò... O almeno farò l'impossibile. Ci proverò e ce la metterò tutta.
L'ultima cosa che voglio è vederla stare male!-

"Meredith?" -domando al mio migliore amico, raggiungendolo dietro al bancone-

"Se n'è andata!" -mi risponde e io annuisco. Le parlerò stasera, quando torno a casa. Ha davvero esagerato e sono incazzato nero con lei. Non doveva comportarsi così!-

...POV STACIE...

Sento davvero il bisogno di tenerlo lontano da me. 
Ho bisogno di stare bene e al momento lui non è il mio bene. Ogni qual volta che lo guardo negli occhi mi ritorna in mente il bambino e ho bisogno di non pensarci. Questa storia mi devasta terribilmente!

"Sorellina, stai bene?" -mi domanda Lance, appena raggiungo il salone-

"Sto bene, non mi va di parlarne." -gli rispondo e lui annuisce, capendo-

"Ok, cucciola." -mi sorride dolcemente e poco dopo mi stampa un bacio sulla fronte- "Preferisci tornare a casa? Qui, ci pensiamo noi." -esclama dolcemente e io scuoto la testa-

"No, ho bisogno di tenermi impegnata o impazzirò." -gli rispondo e lui annuisce-

"Perfetto, allora c'è il tavolo quindici che aspetta di ordinare." -mi informa sorridendo-

"Ok, vado." -esclamo, pronta a raggiungere il tavolo, ma lui mi ferma dal braccio, ritrovandoci di nuovo occhi negli occhi-

"Supereremo anche questa, rimanendo uniti." -mi dice e io sorridendo, lo abbraccio forte-

"Ti voglio bene, fratellone!" -sussurro e lo sento sorridere, mentre mi stringe a sé-

"Anch'io, cucciola." -quasi sussurra lui, accarezzandomi la nuca. Mio fratello è tutto per me.
C'è sempre stato per me, in ogni momento della mia vita.
C'è stato quando sono morti mamma e papà.
C'è stato quando soffrivo a causa di Steve, pur non sapendo che fossi innamorata del suo migliore amico.
C'è stato quando Steven è sparito dalle nostre vite.
C'è stato quando ho scoperto di essere incinta.
C'è stato ad ogni visita, ad ogni ecografia fatta durante i mesi della gravidanza.
E adesso è ancora qui, al mio fianco, pronto a tirarmi su di morale. Pronto a superare anche questa sofferenza insieme. 
Mio fratello c'è e ci sarà sempre per me. E gliene sarò grata per sempre!-

"Ciao a tutti!" -saluta un Theo che entra velocemente nel locale-

"Amore." -esclama Olivia, sorpresa di vederlo qui, a quest'ora-

"Ciao, scusa ma vado di fretta. Devo parlare con Stacie." -dice lui, raggiungendomi al bancone-

"Ok." -gli risponde la mia amica, visibilmente delusa-

"Possiamo parlare? In privato." -mi chiede lui, guardandomi negli occhi-

"Certo." -gli rispondo, rivolgendo un veloce sguardo alla mia amica, che pulisce un tavolo e si vede che non sta un granchè bene- "Vieni con me!" -gli dico, incamminandomi verso l'ufficio di mio fratello e lui mi segue. E spero per il suo bene che non abbia fatto nessuna sciocchezza, perché giuro che lo faccio fuori con le mie stesse mani!- "Theo che succede? Che hai combinato? Voglio informarti che Olivia non sta bene. Questa mattina mi ha detto che tu ti comporti in modo strano, non le dici mai dove vai dopo il lavoro e voglio che tu sappia che la mia amica pensa che tu abbia un'altra." -gli dico e sono serissima in volto. Nessuno deve permettersi di fare del male alla mia migliore amica e se gliene fai son dolori!!-

"Lo so quello che pensa Olivia, ma non è come crede." -mi risponde lui e sentirgli dire queste parole mi rilassano-

"Allora che combini dopo il lavoro?" -gli domando, guardandolo negli occhi-

"Combino questo!" -esclama lui e poco dopo tira fuori una scatolina rossa, in velluto, mostrandomi un secondo dopo un solitario-

"Oh mamma! Vuoi chiederle di sposarti?" -gli domando emozionata e lui annuisce, sorridendo-

"Già. Ho passato gli ultimi giorni a cercare dopo il lavoro l'anello perfetto." -mi spiega e io emetto dei gridoli felici, che lo portano a ridere-

"Oddio, che bello!" -esclamo al settimo cielo- "Quindi non hai un'altra? Non le stai facendo le corna dopo il lavoro?" -gli domando per esserne sicura al cento per cento, anche se so molto bene che non sia così-

"Certo che no! Olivia è la donna che voglio al mio fianco per il resto dei miei giorni." -mi risponde e io sorrido contenta- "Cerca di tranquillizzarla. Lo so che pensa che io abbia un'altra. In questo breve periodo sono stato un po' distante con lei, perché mi conosco e se lei inizierà a riempirmi di domande, io poi sputerò il rospo e non voglio rovinarle la sorpresa." -mi dice e io annuisco-

"Tranquillo, ci penso io." -gli sorrido e lui mi sorride pure-

"Un'altra cosa: posso chiederti un favore?" -mi domanda e io annuisco-

"Certo." -gli rispondo con il sorriso-

"Puoi aiutarmi con l'organizzazione della festa? Voglio organizzarla per sabato prossimo. Deve essere tutto perfetto e ci devono essere tutti, parenti e amici. Voglio chiederle la mano con le persone più care a noi, presenti." -mi spiega lui e io, sorridendo, annuisco-

"Senti, me ne occupo io, ok? Tu pensa solo a farmi la lista degli invitati e a prepararti un bel discorso." -gli dico e lui annuisce-

"Ok, perfetto. Grazie, Stacie." -mi sorride, abbracciandomi e io lo stringo a me-

"Figurati." -esclamo con il sorriso. L'organizzazione della loro festa mi farà svagare e non mi farà pensare a tutto quello che mi è successo in questo ultimo periodo. 
Ho già in mente un sacco di idee per l'allestimento della festa e ho già il posto perfetto dove si svolgerà!-

"Tutto bene con Theo? Che voleva?" -mi domanda Olivia, appena il suo ragazzo esce dal locale-

"Tutto bene." -le rispondo e poco dopo le sorrido-

"Che voleva? Non dirmi che ti ha confidato che ha un'altra?" -mi domanda allarmata e io le tiro un colpetto sulla nuca- "Ahio!" -si lamenta lei dolorante-

"Ma che dici? Secondo te sarebbe uscito vivo dal locale se mi avesse fatto una confidenza simile?" -le domando, guardandola negli occhi-

"Sì, hai ragione! L'avresti ucciso." -esclama lei convinta e io annuisco- "Allora che voleva? Perché voleva parlare con te privatamente? Non sarai tu la sua amante?" -mi domanda serissima in volto e io le tiro un altro colpetto in testa, ma questa volta più forte del primo- "Ahio, che male!" -si lamente lei-

"La smetti di dire sciocchezze?" -le domando sconcertata e lei sospira- "È una cosa privata, Olivia, non posso dirti niente, mi spiace. Ma puoi stare tranquilla, perché non è niente di preoccupante." -le dico e lei sbuffa-

"Sei la mia migliore amica e non mi dici che cavolo voleva da te il mio uomo?" -mi domanda sconcertata e io alzo gli occhi al cielo-

"Olivia ti prego, fidati di me. Ti fidi?" -le domando, guardandola dritto negli occhi- "Se fosse una cosa grave non te la nasconderei." -le dico sincera-

"Sì, lo so. Allora posso stare tranquilla?" -mi domanda e io annuisco, sorridendo- "Ok, mi fido di te." -esclama sorridendo e io l'abbraccio. Non sarà facile tenerle nascosto tutto questo. Olivia è la ragazza più curiosa che conosco e a volte può essere snervante con questo suo lato del carattere.
Ma di una cosa sono certa: da me, non saprà proprio niente!!-

...POV STEVEN...

"Papà possiamo mangiare la pizza?" -mi domanda Jaxon, mentre entriamo nel mio appartamento-

"Certo che possiamo." -gli rispondo, accarezzandogli la testa e lui sorride tutto contento. Jaxon questa sera rimarrà a dormire da me. Ha insistito tanto con Stacie e lei ha acconsentito.
Passeremo una bella serata tra padre e figlio!-

"Posso assaggiarla?" -mi domanda mio figlio, indicandomi la bottiglia di birra-

"No, che non puoi! I bambini non possono bere alcolici." -gli rispondo e lui mette su il broncio, mordendo la sua fetta di pizza alla margherita, nel momento stesso che Meredith rientra in casa-

"È arrivata la strega!" -sussurra Jaxon-

"Stai buono e finisci di mangiare." -gli dico e lui annuisce- "Meredith dove sei stata?" -le domando, sentendo i suoi passi venire verso la cucina-

"Che ti importa? Tanto ti interessa di più quella maleducata e sciatta della tua ex." -mi risponde lei, acidamente-

"Non dire cose brutte sulla mia mamma." -la fulmina Jaxon e lei gli ricambia lo sguardo-

"Pensi che non l'abbia capito? Quella è una ruba-fidanzati. Ti vuole portare via da me." -esclama lei, riempiendosi un bicchiere con dell'acqua-

"Ma che dici? Stacie non è come la stai dipingendo." -le rispondo, guardandola male-

"E tu invece? Come sei? Ti preoccupi più per lei, che per me. Preferisci correrle dietro, come hai fatto questa mattina." -esclama serissima-

"Possiamo parlarne di là? Non mi va che Jaxon assista a questa discussione." -esclamo, alzandomi da tavola- "Finisci di mangiare, io torno subito." -dico a mio figlio e lui annuisce, mentre prendo per il polso Meredith, trascinandola in soggiorno-

"Lasciami, so camminare da sola!" -sbotta, togliendo di malo modo il suo polso dalla mia stretta-

"Hai esagerato questa mattina. Non dovevi dirle quelle cose." -le dico serissimo, osservandola. Per colpa sua Stacie è stata male.-

"La verità le fa male? Poco mi importa, ma deve capire che noi siamo felici, che noi presto avremo un bambino e che lei e nessun altro, ti porterà via da me. Per non rinunciare a te ti posso assicurare che sono capace di qualunque cosa." -esclama, fissandomi negli occhi-

"Nessuno mi vuole portare via da te e quello che stai dicendo non mi piace, Meredith. Da quando sei così?" -le domando, osservandola-

"Da quando la tua ex ti vuole portare via da me. Credi che io sia stupida? Lo so che non ti ha mai dimenticato, basta guardare nel modo in cui ti guarda." -mi risponde- "Tu sei mio. Mio e di nessun'altra. E credimi, farei davvero qualsiasi cosa per non perderti." -mi sorride e poco dopo mi bacia a fior di labbra. Quello che dice non mi piace. Farebbe qualsiasi cosa per non perdermi? E cosa? Questo mi preoccupa!-

...POV STACIE...

Questa sera sono a casa da sola e ne ho approfittato per mettermi già a lavoro. 
Ho già chiamato il Restaurant Castle per poter prenotare tutto il locale per il prossimo sabato sera e per fortuna il proprietario ha acconsentito.
Il posto è perfetto e ha un giardino spettacolare, l'ideale per una festa come questa.
Sto scrivendo una lista su quello che mi occorrerà per poter addobbare tutto il locale, quando all'improvviso qualcuno suona alla mia porta, facendomi sobbalzare per la paura..

"Maledizione, che spavento!" -esclamo e subito dopo mi alzo dal divano, guardando l'ora sull'orologio appeso al muro, che segna le nove di sera. Chi diavolo è a quest'ora? Steven? Sarà successo qualcosa a Jaxon?- "Luke!" -esclamo sorpresa di vedere lui alla mia porta e lui mi sorride, mostrandomi tra le sue mani un dvd e una vaschetta di gelato al limone-

"Film e gelato, ti va?" -mi domanda sorridendo-

"Entra." -gli sorrido, scansandomi. Non mi aspettavo lui, ad essere sinceri. Credevo che fosse Steven, non lui, ma tanto meglio!- "Prendo due cucchiai." -gli dico, raggiungendo la cucina-

"Questa mattina ho visto che non stavi bene, così sono passato per rallegrarti un po'." -esclama e io sorrido, afferrando due cucchiai dal cassetto-

"Carino da parte tua." -gli dico, raggiungendolo di nuovo in soggiorno e lui mi osserva, con quel sorriso che non gli si spegne mai- "Siediti." -gli sorrido, indicandogli il divano-

"Come stai?" -mi domanda, accomodandosi e io faccio lo stesso, mi metto seduta accanto a lui-

"Beh sto bene. Un mio amico mi ha chiesto di organizzargli la sua festa di fidanzamento e io ho accettato, così almeno mi tengo impegnata e non penso a nulla." -gli rispondo, passandogli un cucchiaio e lui sorride annuendo, afferrandolo- "Gli chiedo di invitarti, sei mio amico e anche di Olivia, sono sicura che a lei non dispiacerebbe." -esclamo sorridendo-

"Volentieri." -mi risponde, sorridendo e io glielo ricambio subito- 

"Ah, acqua in bocca con Olivia! Lei non deve saperne nulla." -gli dico, osservandolo-

"Sarò una tomba!" -mi risponde, sorridendo- "Jaxon? Dorme di già?" -mi domanda, osservandomi-

"Oggi sei fortunato, nessuna insalata ti finirà addosso." -esclamo divertita e lui ride- "Dorme dal padre, quindi non c'è." -gli rispondo sorridendo-

"Sola soletta." -sorride, guardandomi negli occhi-

"Beh, non proprio sola soletta. Ci sei tu!" -esclamo, ricambiando il suo sguardo e lui continua a sorridere, fin quando la sua mano non arriva sul mio viso, lasciandomi una dolce carezza e poco dopo si avvicina lentamente alle mie labbra, ma..- "Che film hai portato?" -gli domando, abbassando lo sguardo sulle mie gambe e lui rimane immobile, vicinissimo alla mia testa-

"Un film comico, così da farti ridere." -mi risponde e io ritorno a guardarlo negli occhi, e anche se mi sorride, il suo sguardo dice tutto. È ferito dal mio rifiuto!-

"Luke non voglio darti false speranze. Al momento, l'unico uomo che voglio nella mia vita è mio figlio." -gli dico e lui mi sorride-

"Sì, lo capisco." -esclama dolcemente, lasciandomi una tenera carezza sul viso. Non voglio uscire con nessuno al momento. Ho da poco preso una grande delusione d'amore. Credevo che sarei stata finalmente felice di nuovo con Steve, invece tutto si è distrutto. È andato tutto in frantumi.- "Mi dispiace. Non dovevo provare a baciarti, è solo che tu mi piaci da impazzire e non sono riuscito a trattenermi." -mi dice, guardandomi dritto negli occhi e io gli faccio un piccolo sorriso-

"Anche tu mi piaci." -gli sorrido e non mento. Lui è un uomo davvero fantastico! È l'uomo che ogni donna vorrebbe al proprio fianco. Dolce, simpantico, comprensivo. È l'ideale, peccato che io ho nella testa, ma soprattutto nel cuore, il padre del mio bambino.-

"Vuoi che me ne vada?" -mi domanda, osservandomi e io scuoto la testa-

"No, e il film?" -gli domando sorridendo e lui sorride pure-

"Lo metto subito allora!" -esclama, alzandosi dal divano e sotto il mio sguardo raggiunge il lettore dvd, riposto sul mobiletto sotto al televisore di quaranta pollici, mentre io lo osservo, ingozzandomi di gelato- 

"Se ci fosse Jaxon ti ammazzerebbe! È suo il dvd e dice che lo può toccare solo lui." -gli dico divertita-

"Non dirgli che l'ho toccato allora, sarà un nostro piccolo segreto." -esclama lui, divertito quanto me, mentre mi raggiunge di nuovo sul divano-

"Non temere per la tua vita, non gli dirò nulla!" -esclamo e poco dopo scoppiamo a ridere entrambi. Con Luke non ci si annoia mai.
È simpatico, è divertente e con lui si ride spesso e volentieri. Ed è proprio quello di cui ho bisogno al momento.
Ho bisogno di ridere, di svagarmi, di non pensare a nulla, di staccare un po' la spina dalla vita giornaliera. E Luke è la persona indicata per poter fare tutto questo!- "Mh, Luke perché mi sembra di fluttuare?" -gli domando, con voce impastata dal sonno e lo sento ridacchiare-

"Non stai fluttuando, sei soltanto tra le mie braccia. Ti sei addormentata guardando il film e adesso ti sto portando a letto." -mi risponde, mentre cammina verso la mia camera, con me tra le sue braccia-

"Mi devo preoccupare? In che senso mi stai portando a letto?" -gli domando, ma non riesco ad aprire gli occhi per poterlo guardare, così attendo la sua risposta, rimanendo appisolata sulla sua spalla-

"Ti sembro un violentatore seriale?" -mi domanda ridendo e a me spunta un sorriso divertito-

"No, tu sei buono come il pane!" -sussurro, accocolandomi meglio sulla sua spalla, ma dopo nemmeno un secondo sento, sotto il mio sedere, la morbidezza del mio materasso e poco dopo mi ritrovo sdraiata- "Mi dispiace di essermi addormentata." -gli dico, aprendo lentamente gli occhi e nella penombra della stanza noto il suo sorriso-

"Non preoccuparti, mi è piaciuto averti accoccolata contro il mio petto." -esclama lui, lasciandomi una carezza sul viso e io sorrido, chiudendo di nuovo gli occhi- "Ci vediamo domani. Buonanotte, Stacie." -sussurra lui e poco dopo sento le sue labbra premere sulla mia fronte e questo suo gesto mi porta a sorridere-

"Buonanotte." -sussurro rannicchiandomi, sentendo la calda coperta adagiarsi dolcemente sul mio corpo e poco dopo sento i suoi passi allontanarsi. Mi dispiace di aver rovinato questa serata. Lui è venuto fin qui, per farmi svagare e io che faccio? Mi addormento. Sono davvero un disastro!-

All'improvviso mi sveglio di colpo, dato che qualcuno bussa alla porta e sembra che non voglia smettere, dato che continua a colpirla ripetutamente..

"Maledizione, chi è che bussa in questo modo?" -sbotto, alzandomi dal letto. Chi è l'idiota alla porta? Possibile che sia Luke? No, non credo. Non ce lo vedo a bussare in questo modo..-

...POV STEVEN...

"Meredith, Jaxon dorme qui stanotte." -la informo, aiutando mio figlio ad indossare il pigiama-

"Fantastico!" -esclama lei, sarcasticamente e io la fulmino- "Non lo voglio nel letto con noi." -mi dice seria-

"Va bene, allora vorrà dire che dormiremo sul divano." -le rispondo, alzando le spalle-

"Perfetto! Buonanotte." -mi sorride e poco dopo mi stampa un bacio sulle labbra- "Sogni d'oro piccolo mostro." -sorride falsamente a mio figlio e lui le fa la linguaccia-

"Meredith!" -la rimprovero, seguendola con lo sguardo andare verso la nostra camera da letto-

"Ah, amore mio, c'è la spazzatura da buttare." -mi informa e poco dopo si chiude in camera nostra-

"Mi aiuti a fare il letto?" -domando a mio figlio, iniziando a togliere i cuscini del divano, per poter aprire il letto-

"Va bene." -mi risponde lui, togliendo con difficoltà un cuscino e io ridacchio. È più grande di lui quel cuscino!- "Domani non c'è l'asilo, che bello!" -esclama al settimo cielo, mentre si infila sotto le coperte-

"E domani io non lavoro." -esclamo, rimboccandogli le corperte-

"Domani facciamo qualcosa insieme, papà?" -mi domanda, osservandomi e io gli sorriso-

"Va bene, domani ci pensiamo, adesso si dorme." -gli dico, accarezzandogli i capelli e lui sorride- "Vado a buttare la spazzatura, tu rimani a letto e non fare dispetti a Meredith." -lo ammonisco e lui annuisce-

"Promesso!" -esclama e io, dopo avergli lasciato una carezza sul viso, raggiungo la cucina per poter recuperare la spazzatura. Domani non si lavora e ho intenzione di passare tutto il giorno con mio figlio. Trascorreremo una bella giornata tra padre e figlio. Magari potrei portarlo al parco dei divertimenti, non sarebbe male!-

Appena rientro nella palazzina, dopo aver buttato la spazzatura, i miei occhi si posano su Luke appena uscito dall'ascensore e ci fissiamo dritto negli occhi, mentre lui raggiunge l'uscita e io l'ascensore.
Che cazzo significa? Che cazzo ci fa, lui, qui? Non dirmi che Stacie si sta vedendo ancora con quel coglione?! No, non può essere!

Furioso per quello che ho appena scoperto, busso ripetutamente alla porta di Stacie e i colpi sono così forti che potrei svegliare l'intero vicinato, ma poco mi importa. Stacie non può uscire con lui. Non può frequentarsi ancora con quel damerino dei miei stivali!!

"Ma ti sembra il modo di bussare?" -sbotta Stacie, appena apre la porta e io la fisso, con il fiato davvero accelerato- "È successo qualcosa a Jaxon?" -mi domanda, incrociando le braccia sotto al suo seno e io non riesco a togliere gli occhi dai suoi capelli spettinati. Che cazzo hanno fatto? Non saranno finiti a letto insieme?-

"Che cazzo ci faceva qui, quel coglione di Luke? Mh? Che cazzo significa? Non sarete finiti a letto insieme? Non ci posso credere, Stacie! Non puoi frequentarti di nuovo con quello, non puoi uscire ancora con lui. Non puoi farmi questo, Stacie!" -quasi urlo e sono davvero fuori di me. Non riesco a sopportare tutto questo. Non voglio che, la donna che amo con tutto me stesso, esca con un altro!-

"Non urlare, Steven! Sveglierai tutti!" -mi rimprovera lei, serissima in volto-

"Non puoi uscire con lui." -le ripeto, cercando di calmarmi-

"E chi sei, tu, per impedirmi di uscire con qualcuno?" -mi domanda, fissandomi dritto negli occhi- "Steven, me l'hai promesso questa mattina." -esclama con occhi lucidi-

"Io non ti ho promesso proprio niente, ho solo acconsentito al fatto di uscire dalla tua vita, di lasciarti in pace, ma non ti ho promesso che l'avrei fatto e tanto meno ti ho detto che ci sarei riuscito." -le dico, fissandola dritto negli occhi e lei abbassa lo sguardo- "Cazzo Stacie, ma non capisci che non ci riesco?" -le domando, prendendole il viso tra le mani e la costringo a guardarmi negli occhi- "Non riesco, non voglio e non posso rinunciare a noi." -le dico, fissando quegli occhi verdi che mi fanno battere forte il cuore, che mi fanno sentire suo, che mi fanno sentire speciale-

"Non c'è nessun noi, Steven. Da molto tempo." -sussurra lei con le lacrime agli occhi-

"Ti amo cazzo, non voglio rinunciare a te, alla nostra famiglia. Non riesco ad esserti indifferente, lo capisci? Sento la necessità di averti sempre vicina e trovo assurda questa cosa di rinunciare a noi!" -esclamo, guardandola negli occhi-

"Ti prego, va via." -mi supplica con le lacrime agli occhi- 

"Non voglio andare via, non di nuovo." -quasi sussurro, fissandola dritto negli occhi-

"Non ce la faccio." -sussurra, abbassando lo sguardo a terra-

"Ti amo." -quasi sussurro, avvicinandomi a lei, ma lei inizia a chiudere la porta-

"Dai un bacio da parte mia a Jaxon!" -mi chiede e poco dopo mi chiude la porta in faccia-

"Maledizione!" -sbotto in un sussurro e poco dopo raggiungo il mio appartamento. Non voglio rinunciare a lei, a noi. Cazzo, voglio stare con la donna della mia vita, perché non lo capisce?
Capisco che non ce la faccia, che questo bambino che sta per arrivare la blocca a concludere una qualsiasi cosa con me, ma io la amo e lei ama me, non dovremmo rinunciare a noi. Non dovremmo farlo!-
 
Spazio autrice:

Buongiorno mie care ^_^

Eccomi tornata con un nuovo capitolo : )
Allora cosa abbiamo qui? Una Stacie che chiede a Steven di uscire dalla sua vita, ma lui non ci riesce. Poi abbiamo Meredith che fa la stronza, Theo che vuole chiedere alla sua Olivia di sposarlo e Luke che va da Stacie per tirarle su il morale.
Come vi sembra questo capitolo? Fatemi sapere le vostre opinioni lasciandomi qualche recensione ^^


Vi mando un grande bacio.
-Elisa.
   
 
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