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Autore: flower_of_moon    24/12/2017    0 recensioni
Dal Capitolo zero: [...] Ridacchiò poggiando la testa contro il muro freddo, quanti giorni mancavano ancora a Natale? Dodici.
Forse un modo per fare pace con Harry ce lo aveva. [...]
Dal Capitolo uno: [..] Aprì l'armadietto per rimettere a posto i libri, appena lo sportello fu spalancato un pacchetto marrone cadde all'indietro scivolando fuori, quasi fosse appoggiato dall'interno allo sportello.
Si chinò a terra per raccoglierlo, la carta che avvolgeva la scatola era marrone ed un nastro rosso con su scritto 'buon natale' lo avvolgeva. [...]
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Slash | Personaggi: Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Nuovo personaggio, Ron Weasley | Coppie: Draco/Harry, James/Lily, Ron/Hermione
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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5. Lo slittino verde!

"Ti ricordo che il ballo è dopo domani." Disse Camille alzando tutte e due le sopracciglia e infilzando un broccolo con la forchetta.
"Vi prego uccidetemi." Disse Draco sbattendo la fronte contro il tavolo.
"Camille uccidi anche me." Concordò Cath sbattendo anche lei la testa sul tavolo.
La ragazza aggrottò le sopracciglia irritata.
"Non ucciderò proprio nessuno, Cath te non salterai la scuola per un po' di raffreddore e te Draco non ti perderai il ballo per qualsiasi problema tu abbia!" Decretò lei portandosi il broccolo in bocca. "Te sei il vero mostro, non Cath!" Disse il biondo posando il mento sul tavolo.
Catherine alzò la testa di scatto cercando di dire qualcosa ma starnutì.
"Oggi dobbiamo comprare i vestiti per il ballo, e tu verrai con noi!" Esordì Camille posando la forchetta.
"Voglio morire!" Piagnucolò il biondo battendo di nuovo la fronte contro il tavolo.
"Mi spieghi che acciderbolina hai?" Chiese la minore posando la guancia sul palmo della mano.
"Non voglio andare al ballo." Rispose sospirando.
"Perché?" Chiese la mora alzando un sopracciglio.
"Dovrò ballare con lui!" Spiegò il biondo raddrizzandosi di scatto.
"E allora? Non sai ballare?" Chiese Cath con una patatina in mano.
"Sì, ballare so ballare,- spiegò.-è che devo ballare con lui." Ripeté sottolineando il lui.
"Ho capitò cos'hai!- si illuminò Camille.-Hai l'A.P.A.!" Finì con le mani sui fianchi.
"La che?" Chiese Draco confuso.
"L'A.P.A., Ansia del Primo Amore." Spiegò Cath starnutendo subito dopo.
"Non voglio saperne nient'altro! Non sono in ansia!" Ribatté alzandosi di scatto.
"Ma..." Tentò Camille.
"Okay io vado!" Disse Draco prima che lei continuasse mettendosi lo zaino in spalla.

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Aveva appena preso il libro di matematica e svoltato per andare in classe che lo vide.
Harry stava fissando intensamente il suo armadietto come lo volesse aprire con il pensiero.
"E qui potete ammirare una specie molto rara di Harry Potter allo stato brado mentre cerca di capire il senso della sua esistenza." 
Disse incrociando le braccia al petto. "Potter che diavolo stai facendo?" Chiese alzando aggrottando le sopracciglia.
"Sto pensando."
Rispose lui stringendo gli occhi.
"Ti do un'avvertimento, pensare troppo potrebbe uccidere il tuo unico neurone." Commentò Draco appoggiandosi all'armadietto adiacente.
"Sempre molto divertente devo dire." Ribatté Harry spostando lo sguardo su di lui.
"A cosa pensavi?" Chiese l'altro ignorando la risposta del corvino.
"Se apro l'armadietto troverò un'altro pacco, no?"
Chiese Harry guardando di nuovo l'armadietto.
"Molto probabilmente sì." Rispose il biondo atono.
Il corvino prese un bel respiro e con un sorriso esordì.
"Bene, aprilo te!"
Draco sgranò gli occhi sorpreso.
"Io?" Chiese.
"Si te!" Rispose Harry ampliando il suo sorriso.
"Ma è il tuo armadietto!" Chiarì Draco sottolineando con una certa enfasi "tuo".
"Daiii Draco fallo per me!" Chiese l'altro unendo le mani come se stesse pregano.
"Lo faccio quindi smettila di piagnucolare!" Sbuffò il biondo con un piccolo sorriso appena nato sulle labbra.
"Il codice è 9 7 40?"
Chiese prendendo in mano il lucchetto.
"No, l'ho cambiato, è 5."
Iniziò a dettare il corvino mentre Draco girava la manovella a destra.
"6." Continuò e gli occhi del biondo si fecero un'attimo confusi.
"99." Finì Harry mentre Malfoy sgranava gli occhi stupito.
5 6 99. Si ripeté.
5 6 99. Sentì rispondere il suo cervello.
5.
6.
99.

Inghiottì a vuoto ed aprì lo sapertelo in metallo, questa volta il pacchetto non cadde per terra, anzi era placidamente appoggiato sul fondo dell'armadietto, Draco infilò la mano e lo tirò fuori. "A te Harry." Sussurrò con uno strano nodo allo stomaco.
Il corvino pre se il pacco con un lieve sorriso sulle labbra e lo aprì. Sul coperchio c'erano disegnati due bambini su uno slittino. Tolse il coperchio e lesse il cartoncino.

"Il quinto giorno di Natale il mio Babbo Natale segreto
mi regalò...
La neve cade giù
copre tutta la città 
mandando gelo in quantità.
In montagna i bambini andranno
e con lo slittino giocheranno!
Buon Natale dal tuo Babbo Natale segreto."
Spostò la carta verde e dentro vi trovò un paio di guanti rossi.
"Sembra che oggi ci divertiremo con lo slittino." Esordì Harry stringendo nella mano i guanti.
"Oggi non posso." Disse il biondo osservando l'amico negli occhi.
"Perché?" Chiese il corvino.
"Dopo domani ci sarà il ballo e le ragazze mi hanno obbligato ad andare con loro a fare compere." Rispose Draco con una smorfia annoiata.
"Ah... comunque non rinuncio! Appena hai fatto ti passo a prendere, mi è appena tornato il motorino." Ribatté Harry con un sorriso.
"Va bene! -sbuffò il biondo.-Ora vado sennò faccio tardi a Matematica Avanzata." Finì voltandosi.
"A questa sera!" Lo salutò Harry voltandosi dall'altra parte
"A... 'sta sera." Rispose Draco con uno strano sorriso sulle labbra.

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Camille chiuse la porta lasciando le buste di carta sul divano e quelle in plastica sulla tavola.
"Cath prima di andare a letto prendi la tachipirina!" Disse tirando fuori la verdura da una busta di plastica.
"Siete tornate." Suo padre spuntò dalla porta della camera degli ospiti, i capelli biondi chiusi in una piccola coda e gli occhi blu nascosti dietro un paio d'occhiali rettangolari.
"Sì, siamo tornate un po' prima perché Cath sta male e Draco doveva vedersi con Harry quindi abbiamo solo comprato i vestiti." Spiegò lei con un leggero sorriso sulle labbra. 
"Ti vanno i broccoli per cena? O faccio l'insalata?" Chiese accendendo un fornello.
"È uguale." Rispose l'uomo prendendo una padella che mise sul fuoco.
"Dov'è la carne?" Chiese guardando la figlia che, riposti i broccoli, si era messa a lavare l'insalata.
"Nell'ultimo ripiano del frigo." Lo informò mentre avvolgeva la verdura in un panno.
"Okay." rispose l'uomo aprendo il frigo.
"Qui non c'è niente." Disse poco dopo voltandosi verso la figlia minore.
"Come?" Chiese lei confusa. "Erano dei petti di pollo che ho comprato ieri!" Disse confusa, poi si zittì un'attimo e prese un profondo respiro.
"Catherine!" Sussurrò stringendo i pugni.
Sbuffò."Fa niente farò le polpette." Disse alzando gli occhi al cielo. L'uomo accanto a lei scoppiò a ridere stringendo la maniglia del frigo.
"Che c'è di divertente?" Chiese lei con le mani sui fianchi.
"Niente." Disse calmandosi.
"Anche tua madre risolveva tutte le faccende con le polpette." Sorrise l'uomo scompigliandole i capelli.
"Non perdere mai questo suo tratto."
Sorrise chiudendo il frigo.
"Papà." Lo chiamò Camille.
"Si?" Rispose lui voltandosi verso di lei.
"Te amavi davvero la mamma?" Chiese mordendosi un labbro e guardandolo negli occhi.
"Sì, sì l'amavo, l'ho amata dal momento in cui ci siamo conosciuti, l'ho amata davvero credimi." Rispose lui, con le mani sulle spalle della figlia e i suoi occhi blu, così identici a quelli di Camille, fissi nei suoi.
"Ti credo... -l'abbracciò stringendolo a sé mentre delle piccole lacrime scesero gentili.- perché anche mamma non ha mai smesso di amarti, nonostante quello che è successo, mi ha detto che ti ha perdonato proprio perché non riusciva a smettere di amarti." Svelò stringendolo di più sentendo le mani del padre accarezzarla sulla schiena.
"Tua madre era una brava persona e sono stato felice di essere suo marito." Ammise con un sorriso l'uomo stringendo la figlia.
"Anche lei papà, anche lei." Sussurrò Camille mentre il padre l'abbracciava.

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"Te sei pazzo!" Esordì Draco guardando male lo slittino.
"Pazzo io?" Chiese ridendo Harry.
"Sì! Io non scendo da questa collina su quel coso!" Affermò con una certa enfasi incrociando le braccia al petto, il biondo.
"Ma è verde!" Ribatté l'altro indicando lo slittino dipinto del colore preferito di Draco.
"Sarà pure verde ma non ci regge in due!" Esclamò lui indicando l'oggetto posato sulla neve.
"Ha paura?" Chiese divertito Harry alzando le sopracciglia.
"Non è quello che ho detto!" Ribatté Draco con le braccia lungo i fianchi.
"Allora sali con me sullo slittino!" Esclamò Harry con un sorriso.
"Lo faccio solo per farti vedere che non ho paura di uno stupido slittino, anche se è verde!" Affermò Draco sedendosi davanti. "Però ti piace." Disse l'altro sedendoglisi dietro.
"Sì Potter, questo slittino verde mi piace!" Rise Draco prima che Harry facesse muovere lo slittino e i due scivolassero velocemente giù dalla collina.

   
 
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