Dead Butterfly
Piove.
Gocce
di pioggia che sfiorano la mia pelle.
Guardo il cielo, ma non lo vedo realmente.
Le lacrime mi impediscono di contemplare quel grigio assoluto.
Piangi
ancora, Rosie? Non hai capito nulla?
Mi stringo nelle spalle. Ho freddo, ma sono sotto la
pioggia, perché so che è più facile piangere quando piove. Nessuno si rende
conto delle lacrime sul tuo viso.
Si alza un vento freddo ed io rabbrividisco, ma non mi sposto di un millimetro.
Perché
nulla fa male quanto quello che ho dentro, in questo momento.
E singhiozzo, singhiozzo, ma nessuno sente le mie grida d’aiuto.
Stringo le braccia al petto e mi accascio a terra, disperata. I capelli bagnati
mi frustano il viso, lasciano una scia gelata sulla mia pelle già umida, ma non
me ne importa.
Preferisco stare sotto la pioggia.
Di
che ti lamenti, Rose? Non ti sta bene questa vita? Ne hai abbastanza?
Cedila a qualcun altro, sarà felice di avere la tua vita perfetta.
E’ questa vita perfetta che mi chiude in una gabbia.
Una vita perfetta che si sgretola tra le mie dita, che non riesco ad afferrare.
Sai, ho sognato così tante volte una vita perfetta che alla fine l’ho avuta. Ho
sperato che durasse in eterno. Sbagliato.
Noi siamo esseri umani, non siamo fatti per sperare.
Le speranze sono delle farfalle, piccole e delicate, che noi prendiamo con le
nostre mani insensibili. Le afferriamo e le chiudiamo in un pugno, perché non
possano scappare, ma quando riapriamo le mani, ci accorgiamo che ci sono morte
tra le dita.
E allora trascorriamo il resto della nostra vita cercando di trovare quella
farfalla morta che non abbiamo più avuto.
Sbagliato, sbagliato.
Non dovrei cercare quella farfalla. Dovrei seppellirla, assieme ai miei
desideri.
E
allora perché non lo fai, Rose Weasley?
Perché continui a sperare e rimani sempre delusa?
Lo sai che il mondo non è fatto per chi ha ancora una speranza.
Un improvviso calore mi circonda le spalle, ma poi torna il
freddo di prima.
Sento un rumore, la terra che si muove, un leggero spostamento d’aria accanto
al mio corpo abbandonato.
«Torna dentro, Rose».
La sua voce. Ha il suono di tutte le
speranze deluse.
«Che senso ha tornare dentro, Scorpius? Che senso ha questo mondo?»
Non
darmi una risposta, Scorpius.
Non potrei sopportarla.
«Questo mondo è una discarica, Rose, e noi ci viviamo dentro»
sussurra, stringendomi la mano, che ho abbandonato da qualche parte, senza
sapere dove. «Ma bisogna avere fiducia in se stessi per sopravvivere.
Altrimenti si finisce sotto le macerie di altri rifiuti».
«Io sono un rifiuto. Spazzatura. Inutile»
mormoro, con voce spezzata.
«Lo siamo tutti, Rose».
Perché
questo mondo è una discarica.
Una discarica di farfalle morte.
Angolo
Autrice
Okay, okay.
Avevo promesso un capitolo della mia storia e ne esce questa roba deprimente,
assurda e inutile.
Non disperate, il prossimo capitolo arriverà presto – almeno spero. Comunque, è
quasi pronto.
Questa cosa è una stupidata scritta in pochi minuti, in cui ho anche riciclato
una frase del mio ultimo compito di italiano. Quella delle farfalle, tanto per
farvi capire -.-
Lo so che è stupida – e poi mi concentro sempre su Rose, poverina ç___ç – ma non
ho potuto fare a meno di scriverla.
Fatemi sapere cosa ne pensate. So che è una storia idiota, ma sono stranamente soddisfatta
di questa pseudo cosa.