Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: Liveandlove    26/12/2017    0 recensioni
Da un po' per Min Yoongi, il tragitto Daegu-Soeul sembra essere diventato il momento più interessante della giornata. Una ragazza dai capelli scuri ed aria indifferente avevano da poco iniziato a solleticare il suo interesse. Finalmente aveva trovato pane per i suoi denti.
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Altri, Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Good morning Snow white!



VI.

La voce della maledetta hostess mi aveva risvegliata e subito avevo percepito l'esigenza di darmi una rinfrescata in bagno. Facendomi spazio tra i due ragazzi che riposano beati, mi dirigo verso il bagno. Siamo quasi arrivati perciò devo essere sveglia ed attenta. Piuttosto è perché io devo prendermi cura del maknae, è sempre stato così. Mi do una rinfrescata e dopo un'ultimo sguardo allo specchio, torno ai sedili. "Mi prendi la valigia per piacere Kookie?” "L’avevo gia presa per te. Ma quanto mi vuoi bene, eh?!".

A poco distanza da me, un ragazzo è in piedi immobile, pietrificato.

Incontro il suo sguardo e ci fissiamo. Mi sembra di annegare ancora una volta nel suo sguardo, come se fosse la prima volta.
È lui. Che diamine ci fai lui quì?! Gli ultimi giorni non si era fatto vedere, mi sembrava di non vederlo da un'eternità. Sembra aprire bocca per dire qualcosa ma il più giovane lo interrompe. "Signori, questa è mia cugina, per favore non fate gli stronzi, soprattutto tu Suga hyung." Si interrompe e guarda con rimprovero il ragazzo di fronte a me. È lui Suga?! Cavolo. Il ragazzo capace di portarmi in uno stato agonizzante finalmente prende un nome, Suga. "Io sono J-Hope! Possiamo dire che sono l'angelo e rappresento la speranza di questo gruppo!" Un ragazzo con i capelli tendenti all'arancione mi saluta sorridente, fin troppo sorridente. "Io sono Namjoon, il leader. Piacere di conoscerti!" Un ragazzo castano ed alto mi sorride cordialmente e vedo spuntare una fossetta sulla sua guancia. "Piacere, Jimin!" Un biondo con un sorriso dolcissimo mi porge la mano che ormai stringo senza rilutto. Il ragazzo di fronte a me boccheggia mentre ormai tutti lo guardiamo. Anche io sono ancora stupita della scoperta. Cosa dovrei fare?! Dire a tutti che ci conosciamo già? Chiedergli perché non prende quello stupido pullman da giorni? "In realtà il mio nome è Min Yoongi, chiamami Yoongi e non Suga." Jungkook gli dà una pacca. "Non essere così scorbutico hyung, ti posso assicurare che andrete d'accordo!" Io e Yoongi continuiamo a guardarci incapaci di aprire bocca. "A proposito, entrambi vivete a Daegu, magari qualche volta vi sarete pure incontrati" dice Jungkook. Non mi piace questa situazione imbarazzante, sarà meglio svelare a tutti che già ci "conosciamo". "Lo so, ci siamo già incontrati un paio di volte." Affermo mantenendo il suo sguardo fisso. "Scusatemi ma vorrei pregarvi di scendere dall'aereo, dobbiamo prepararci per un altro volo." La hostess ci interrompe spazientita e tutti scattiamo sull'attenti dirigendoci verso l’uscita. Jungkook mi porge la mia valigia e mi avvio per prima verso la scritta “exit” facendo da capofila a quel gruppo che mi straniva sempre di più. Facciamo il check-out e fra me e Yoongi non vola una mosca. Anzi, è palpabile nell’aria un’atmosfera imbarazzante. Contrariamente a noi, durante il tragitto gli altri chiacchierano e scherzano fra loro, ed io ho la possibilità di scambiare qualche battuta con alcuni di loro che a prima impressione mi sembrano tutti tipi apposto. Sento il suo sguardo costantemente su di me ed io vorrei ricambiare e fare lo stesso, ma sicuramente se lo facessi arrossirei violentemente e tutti sospetterebbero… Aspetta. Cosa dovrebbero sospettare? Fra noi non c’è nulla…

Fortunatamente il nostro alloggio è ben collegato perciò decidiamo di prendere l’autobus per risparmiare un po di soldi, ci porterà direttamente di fronte all’alloggio. I sedili alle ultime file sono liberi ed una volta timbrato il biglietto mi ci catapulto senza pensarci. Mi volto verso l’estremo opposto dell’ultima fila e vedo il ragazzo con la pelle scarlatta ed i capelli neri, lì seduto ad osservarmi. Intravedo un sorrisetto ed anche io non posso che fare lo stesso. Mi ricorda proprio il nostro pullman, e come sempre io sono la prima ad arrivare e a batterlo sul tempo. “Certo che voi due siete proprio strani, eh? Entrambi siete fissati con questa cosa del sedervi all’ultimo posto, come se fossimo in un cinema.” Ci dice il maknae che si siede vicino a me ed il ragazzo che mi aveva detto chiamarsi Taehyung prende posto al suo fianco occupando tutta la fila.

L’autobus è perlopiù vuoto esattamente come il posto, essendo un’isola di pochi abitanti, eppure i pochi passeggeri sono tutti nella zona posteriore. Il paesaggio è mozzafiato. In pochi minuti siamo circondati dalla vista del mare che scintilla al contatto con la luce. Il cielo si sta lentamente oscurando ma il paesaggio invece di rattristarsi sembra farsi vivo. Mah, sarà il mare. O forse sarà che è la prima vacanza che faccio dopo tantissimo tempo. Dopo una ventina di minuti scendiamo alla fermata giusta e ci ritroviamo davanti ad un alloggio con vista direttamente sul mare. Appena scesa, inspiro profondamente la brezza marina e mi sento pervasa dall’odore e dal sapore di mare. La casa ha delle dimensioni medie e sembra avere molti anni alle spalle seppur confortevole, ed è recintata da una staccionata bianca di legno. A molti chilometri di distanza si possono notare altre case identiche a questa.

Il leader, Namjoon, ha le chiavi dell’alloggio e quando arriviamo sulla soglia della casa mette sotto sopra la valigia per ritrovarle. “Eccole!” Esclama sollevato dopo bene 5 minuti, mentre richiude la tasca della valigia dove le ripescate. “Sei il solito sbadato hyung! La prossima volta dovresti darle a Yoongi hyung o anche a mia cugina” dice guardandomi. Anche l’altro ragazzo nominato mi guarda, e per la seconda volta in questa giornata incontro il suo sguardo e vorrei non averlo mai fatto. Mi sembra di sprofondare nei suoi occhi così belli e così profondi. “Ehm… Per me è indifferente chi le tiene, basta che non si perdano…” cerco di non balbettare ma il più giovane se ne accorge e mi rivolge un’espressione stranita. “Non ti preoccupare, le posso tenere io.” Il ragazzo mi risponde con un mezzo sorriso e mi sembra di morire. Che cavolo, non lo vedo da una settimana e già soffro d’astinenza. Il maknae gli rivolge un’espressione ancor più stranita. “Et voilà!” Namjoon apre finalmente la porta di casa e tutti ci catapultiamo al suo interno con la voglia di coprirci dal vento si sta lentamente innalzando. Il suo interno è confortevole, è arredato in modo abbastanza moderno. Il salotto è spazioso e notiamo subito un divano grande che si può trasformare in un divano letto matrimoniale ed in posizione perpendicolare, c’è un divano più piccolo, con al centro un tavolino di vetro basso e di fronte una televisione di medie dimensioni. Nel salotto è presente anche una porta finestra a vetri che da sul mare, e penso che se potessi scegliere dormirei lì solo per ammirare le stelle prima di addormentarmi. Proprio al fianco del salone c’è una porta che da alla cucina e che contiene il minimo indispensabile, dal frigo ai fornelli, a piccole dispense fino ad un vecchio microonde ed infine un grande tavolo rettangolare su cui consumare i nostri pasti.

Dall’altra parte del salotto c’è un piccolo corridoio che da a due bagni e a due camere da letto ognuna con un letto matrimoniale. Avrei sicuramente dormito o nell’unico letto singolo o assieme a Jungkook, dopo tutti questi anni ormai eravamo come fratello e sorella.

Scrivemmo dei numeri su dei foglietti di carta assegnandoli a delle stanze e li mischiammo nel cappello di Namjoon, poi estraemmo.“Se capito in salotto il divano singolo è mio. Sapete tutti che non riesco a dormire con qualcuno, ragazzi…” dice Yoongi pregando mentre estrae il numeretto dal cappello.

1

Il numero 1 corrisponde al salone e pochi turni dopo quando apro il mio foglietto compare lo stesso numero. Io, Jungkook ed il pallido avremmo dormito nella stanza. Mi sembrava una transizione troppo affrettata. Dal vederci sul pullman al dormire nella stessa stanza, cavolo. Ma come avrei fatto ad addormentarmi?! Ancora una volta io e Yoongi ci guardiamo senza fiatare e sembriamo entrambi avere lo stesso pensiero.

“Preparati a farmi da peluche stanotte!” Il maknae con un attacco a sorpresa mi abbraccia da dietro ed io cerco di scuotermelo di dosso. “Non ci pensare nemmeno ragazzino. Lasciami dormire o ti calcio giù dal divano” rispondo stizzita, cercando di persuaderlo. Soffro d’insonnia e non ho bisogno che aggravi la situazione. “Sono uno freddoloso e lo sai, dormiamo insieme Jungkook.” Improvvisamente Yoongi si intromette nella conversazione e se ne va subito nell’altra stanza. Questa volta non solo il più giovane, ma tutti hanno un’espressione sconcertata. Maledetto, mi aveva lasciata lì da sola a subirmi quella situazione imbarazzante.
 

Come fa ad essere così carina sta palla de latte?!
  
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