Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: ArcticBlast    28/12/2017    4 recensioni
Hermione torna ad Hogwarts per affrontare il suo settimo anno ma anche per affrontare i ricordi che non riesce a superare.
Severus torna ad Hogwarts perché infondo è sempre stata l'unica vera casa che ha avuto, e spera di essere lasciato in pace con i demoni del suo passato.
Le loro storie si intrecceranno, si mescoleranno, e alla fine cosa succederà?
'Oltre' è la mia prima ff a capitoli, spero di essere all'altezza degli altri e di rendere omaggio alla coppia Severus/Hermione. Buona lettura!
Genere: Romantico, Sentimentale, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Severus Piton | Coppie: Hermione/Severus
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da Epilogo alternativo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

CAPITOLO 28

 

 

POV SEVERUS

 

Non pensavo che la distanza facesse così male.

E non parlo solo di distanza fisica.

Perchè io la vedo a lezione.

Con quegli occhi curiosi.

La mano sempre alzata.

Ma non posso avvicinarmi.

Non posso parlarle.

Quando passeggia per i corridoi con la Weasley.

E' bellissima.

Nessuno può dire il contrario.

La strega più brillante della sua età.

Ma anche la più bella.

Altro che Beauxbatons.

 

La prima settimana sono stato un po' nervoso.

Sono stato più severo del solito.

Ho dato compiti più difficili.

Punizioni più cattive.

Sono stato irrequieto.

Perchè averla vicina ma così lontana...

Mi faceva impazzire.

Mi sono sfogato appieno con gli studenti di Corvonero e Tassorosso.

Ultimo anno.

Ero al limite.

Loro sono praticamente scappati alla fine della lezione.

 

“Severus, scusa-” entrò dal fondo dell'aula la preside ma la bloccai.

“Non c'è la Granger, puoi stare tranquilla e tornare nel tuo ufficio”.

“Non essere così scontroso, su”.

“L'hai voluto tu” buttai in malo modo dei libri sulla scrivania.

“Ora basta con questo comportamento da bambino capriccioso” sentii una mano spingermi sulla sedia più vicina.

 

Minerva era curva su di me.

Con uno sguardo poco rassicurante.

La posizione rigida.

Stava per rimproverarmi.

 

“Smettila con questo atteggiamento, lo sai anche tu che non potevo fare altrimenti! Qui ci sarebbe andato di mezzo il nome della scuola, il mio, il tuo e anche quello di Hermione. Vuoi licenziarti e far espellere lei? Va bene, aspetto la tua lettera di dimissioni ma per favore, ascoltami una buona volta. Tu non vuoi rovinarti o rovinare lei, tu vuoi soltanto essere felice, perciò fa come ti dico: fai passare questo mese, combatti e alla fine la riavrai”.

 

Ha ragione.

Come sempre.

Devo stare calmo.

Comportarmi in questo modo non migliorerà le cose.

 

“Hai cambiato idea?”.

“Potrei aver riflettuto sulla vostra situazione, vi ho osservati in questa settimana e non capisco come ho fatto ad essere così cieca”.

“Quindi sei favorevole?”.

“Ormai sei come un figlio per me Severus, se tu sei felice lo sono anch'io ma...Hermione è una bambina, è molto giovane e devo ammettere di essere un po' preoccupata”.

“Non le farei mai del male”.

“Lo so, vedo come la guardi...come se fosse l'unica sulla faccia della Terra” sorrise dolce.

“Lei è l'unica per me”.

“Ti credo, ma stalle lontano almeno per adesso”.

“Lo farò”.

 

Minerva si avviò verso l'uscita.

Con il suo solito passo fiero.

Quante ne ha viste quella donna.

Le sue spalle sono più forti del cemento.

Sono onorato di averla come madre.

Non sarà di sangue, ma è pur sempre casa.

 

 

 

 

 

POV HERMIONE

 

“Sei intrattabile da giorni, adesso basta! Okay, tu e il tuo amato state affrontando una dura prova ma questo non vuol dire che te la devi prendere con me!” sbottò Ginevra al mio ennesimo rimprovero.

“Hai ragione, scusami” sto impazzendo.

“Herm, devi stare tranquilla, è già passata una settimana e ve ne mancano soltanto due”.

“Non ce la faccio più, Gin, te lo giuro...” sospiro lasciandomi andare contro lo schienale della poltrona.

“Dov'è finita l'Hermione forte, coraggiosa e combattiva di un tempo? Questa situazione non è poi così diversa dalla guerra a livello sentimentale. Vuoi vincere, no? Ci tieni al Pipistrello? Resisti!”.

“Prima o poi dovrai smetterla di chiamarlo così, dubito che la prenderebbe bene”.

“Si, probabile, ma intanto ne approfitto” scoppiammo a ridere.

 

Si, sono stata intrattabile.

Ero calma soltanto durante le lezioni di Pozioni.

Perchè c'era lui.

Perchè eravamo insieme.

Mi manca.

Proprio adesso che avevamo riallacciato i rapporti.

E sono felice di non aver visto in giro per il castello la signora Black.

Vuol dire che ci tiene a me.

Come io tengo a lui.

 

Magari quando la scuola sarà finita vorrà sistemarsi.

Magari avremo una casa insieme.

Con il giardino dove piantare tutte le erbe magiche.

Un sotterraneo per il suo laboratorio.

Una stanza tutta per me.

E dei bambini.

Sarebbe bellissimo...

Un maschietto con i capelli ricci e neri, occhi scuri come la notte.

Una femminuccia con lunghi capelli lisci e castani, occhi d'ambra.

Che giocano per casa.

Collaborano con il padre.

Crescono felici tra magia e non.

Vorrei un'educazione per metà magica e per metà babbana.

Perchè è questo che sono io.

Maga e babbana.

E anche Severus.

E' un mezzosangue.

Potremmo avere anche un cane oltre a Grattastinchi.

Di nome...Ezekiel, come il profeta.

Oppure Isaia.

Che idee strane ho...

Ma è soltanto una mia visione fantastica della vita.

Probabilmente nulla di tutto questo di avvererà mai.

A me basta lui.

A me basta Severus per essere felice.

 

“Ehi, Hermione, stai sognando ad occhi aperti?” una mano sventolò nel mio campo visivo.

“Scusami, Neville, volevi qualcosa?”.

“Si, Luna dice che devo starti vicino perchè stai affrontando una dura prova...che ti succede?”.

 

Quella ragazza è inquietante.

Come fa a sapere di...

Forse dovrei parlarle.

Non è la prima volta che dice cose del genere.

E ci ha sempre preso.

Magari ci ha visti insieme.

Oppure è davvero una veggente.

Altro che Cooman.

 

“Sicuramente intende gli esami, quest'anno sono un po' indietro con il programma a causa del viaggio in Australia...ma non preoccuparti, ce la farò” sorrisi più tranquilla possibile.

“Si, forse è per questo...”.

“Stai tranquillo Nev, non sono in pericolo o altro”.

“Niente più Golden Trio niente più guai” rise.

“Più o meno” mi aggiunsi a lui.

“Ti va di aiutarmi con il ripasso di Pozioni, sono davvero una frana in questa materia” il ragazzo quasi si inginocchiò ai miei piedi.

“Va bene, tanto devo farlo anche io”.

 

Certo, avrei preferito farlo con qualcun altro.

In un'altra parte del castello.

Ma bisogna accontentarsi.

Chissà cosa starà facendo Sev.

 

“Iniziamo dalla Corroborante?”.

“Si, io ti dico gli ingredienti e tu mi dici se vanno bene?”.

“Vai Nev, ti ascolto”.

 

 

 

 

POV SEVERUS

 

“Signorina Lovegood, dovrebbe smetterla di stare fra le nuvole e scendere qui tra noi per combinare qualcosa di buono” sbraito verso la biondina che mi sorride.

 

Come osa sorridermi?

Cos'è una mia amica?

Una mia parente?

Adesso mi sente.

 

“E la smetta di sorridere in quel modo ebete, dieci punti in meno a Corvonero!”.

“Mi scusi, ma lei è pieno di gorgosprizzi”.

“La smetta con queste fandonie se non vuole una punizione”.

 

Come se niente fosse torna a lavoro.

Ho assegnato una pozione Rimpolpasangue.

Non dovrebbe essere difficile per loro.

 

“Signor Stweart, ho detto due mestolate a destra e una a sinistra, che c'è non sa più distinguere la destra dalla sinistra?”.

“Scusi”.

“Qualcuno qui è ancora al secondo passaggio, signorina Cillian, deve sbrigarsi, non ho tutta la mattinata!”.

 

Girai per i banchi lasciando commenti negativi.

Erano soltanto un branco di teste di legno.

In tutti questi anni non hanno imparato nulla.

Sono distratti.

Spaventati.

E poi c'è la stramba.

Che continua ad osservarmi.

A sorridere.

Chissà cosa le prende oggi.

 

“Consegnatemi le vostre fialette, forza” per fortuna era finita la lezione.

 

Aspettai che tutti gli studenti uscissero dall'aula.

 

“Signor Stone, venga qui, un attimo” richiamai un Corvonero.

“Mi dica, professore”.

“Ho notato che pozioni è una materia che ti piace”.

“Molto, signore”.

“Prendi questi, ti aiuteranno a migliorare” allungai al ragazzo dagli occhi di ghiaccio due volumi sulle pozioni antiche.

“Grazie mille, prometto di starci attento” sorrise timido.

“Ora vada”.

 

Non sono poi così cattivo.

Non del tutto almeno.

Vedo del talento in quel giovane.

Ed il talento va sempre coltivato.

 

La giornata proseguì in tranquillità.

Il pomeriggio non avevo lezioni.

Corressi alcuni compiti del secondo anno.

Feci qualche pozione per l'Infermeria.

Ma tutto questo non bastò.

Non bastò a distrarmi dal pensiero di Hermione.

Mi mancava sentirla intorno.

Vederla entrare da quella porta e sorridermi apertamente.

Persino il suo profumo.

Distrazioni.

Distrazioni.

Mi serve una distrazione.

La biblioteca.

Lì troverò sicuramente qualcosa da leggere.

Passerò la serata così.

Non male come prospettiva.

 

Esco dall'ufficio.

Sempre il solito mantello nero sulle spalle.

Nei corridoi sotterranei non incontro nessuno.

L'ansia degli esami si fa sentire.

 

“Sev!” salgo l'ultimo scalino e mi volto, Narcissa.

“Ciao, Cissy, cosa ci fai qui?” non ci voleva.

“Ho chiesto a Minerva se posso consultare dei volumi in biblioteca” sorride avvicinandosi.

“Stavo andando anche io in quella direzione”.

“Andiamo allora” mi prese sottobraccio trascinandomi.

 

Speriamo non ci sia Hermione.

Non voglio intristirla.

Non voglio che pensi male.

 

“Cosa cerchi di preciso?”.

“Informazioni su un antico antidoto, in ufficio non abbiamo niente a proposito”.

“Capisco, state facendo nuove ricerche?”.

“Si, stiamo cercando di migliorare delle pozioni curative”.

 

Entriamo nel silenzio della biblioteca.

Adoro l'atmosfera.

Silenzio.

Odore di polvere.

Carta ingiallita.

Inchiostro.

Era il mio rifugio da ragazzo.

 

“Mi daresti una mano?”.

“Veramente ho moltissimo lavoro da sbrigare”.

“Ti prego, questo posto è enorme ed io non mi ci so muovere” stava per inginocchiarsi.

“Va bene, ma facciamo in fretta” sbuffai.

 

Camminando per alcuni scaffali la vidi.

Assorta nella sua lettura.

Pergamene e piume sparse intorno a lei.

E' stupenda.

Non voglio disturbarla.

 

“Oh, ho trovato qualcosa, Sev!” ma la voce stridula di Narcissa la fece voltare nella mia direzione.

 

Panico.

Nei miei occhi.

Ira.

Nei suoi.

 

“Non penso ti dica più di quello che già sai” dissi con tono fermo.

“Uff allora lo rimetto a posto...Hermione!” la donna si avvicinò al tavolo.

“Salve signora Black, professore...”.

“Studi per gli esami?”.

“Si, cercavo di ripassare un po'”.

“Che materia è, fammi vedere...pozioni curative, strano anche noi stiamo facendo delle ricerche simili. Ti va di unirti a noi?”.

 

Fermi tutti.

Ma che le salta in mente?

Noi tre insieme?

Io.

Hermione.

Narcissa.

No, non si può fare.

 

“Forse è megliio che continui con il suo ripasso signorina Granger, non vorrei trovarla impreparata all'esame”.

“Sono in perfetto orario sulla mia tabella di marcia, aiutare la signora Black non è un problema per me” quello sguardo non promette nulla di buono.

“Perfetto, due mani in più ci fanno proprio comodo!”.

 

Non sarebbe andata a finire bene.

Sento puzza di guai.

 

 

 

POV HERMIONE

 

 

Aiutare quella donna non era la prospettiva migliore.

Ma in questo modo posso tenerla d'occhio.

Giù le mani dal mio uomo.

Deve capirlo.

Ho letto panico nei suoi occhi quando mi ha vista.

Forse non voleva farsi scoprire con lei.

Oppure voleva soltanto evitarmi un'arrabbiatura.

Comunque sia è un pretesto per stare insieme.

Anche se c'è lei di mezzo.

 

“Io vado a cercare nella sezione infondo” sparì Severus.

“Aspetta, vengo con te” fece per seguirlo la donna.

“No, tu cerca in quei scaffali laggiù vicino all'entrata, ricordo che ci fosse qualcosa lì” si era salvato.

 

Mi trovavo in mezzo a due fuochi.

Esattamente al centro della biblioteca.

Non c'era nessuno.

Neanche ai tavoli.

I ragazzi preferivano studiare in giardino all'aria aperta.

Lentamente feci in modo di raggiungere Severus.

Senza farmi accorgere dalla donna.

 

“Ehi, posso spiegare” iniziò appena mi vide sbucare da un angolo.

“Non importa” lo bloccai.

“Davvero?”.

“Mi fido di te” gli sorrisi.

“Io stavo venendo qui per trovare qualcosa da leggere in modo da non pensare più a...” alzò gli occhi nei miei, erano così belli.

“Ti penso sempre anch'io, mi manchi”.

“Ho parlato con Minerva”.

“Sev, guarda questo, dici che può servire?” sentimmo i passi di Narcissa Black avvicinarsi.

 

Con passo felino mi catapultai dalla parte opposta.

In una sezione a caso.

E feci finta di spulciare tra i libri.

 

“Prova a cercare un manuale sulle pozioni curative antiche, ricordo che ce n'era uno qui in giro” sentii la voce possente di Severus.

“Posso aiutarti qui”.

“No, io sto cercando anche qualcosa per me, meglio non mescolare le due cose”.

“Come vuoi, ma se mi cerchi sono laggiù”.

“Si, tranquilla”.

 

Tra uno scaffale e l'altro la vidi accarezzare la spalla dell'uomo.

In un secondo tutto il sangue salì al cervello.

Dovevo calmarmi.

Non era il caso di fare scenate inutili.

Severus è mio.

 

“Come ti vanno le cose?” lo sentii sussurrare al mio orecchio.

“A parte il fatto che Carsen mi ha chiesto di uscire? Bene, non faccio altro che studiare con Ginevra e Neville”.

“Cosa?!”.

“Ssh!”.

“Carsen ti ha chiesto di uscire? E me lo dici così?! Io lo ammazzo, alla prossima lezione mi sente, che faccia tosta...” era divertente vederlo geloso.

“Sev, lo sai che non ho accettato...io voglio uscire con te, solo con te” gli presi il viso fra le mani.

 

Mi avvicinai piano.

Lentamente.

Gli stampai un veloce bacio sulla guancia.

E mi staccai al rumore di passi.

 

“Professore, guardi, credo di aver trovato il manuale che diceva” dissi ad alta voce per farmi sentire dalla bionda.

“L'hai trovato, Hermione?” Narcissa ci raggiunse.

“Si, è questo, Cissy devi leggere da capitolo sette a capitolo dodici” spiegò l'uomo dagli occhi ossidiana.

“Perfetto, me lo porto via subito così posso iniziare presto la lettura” sorrise felice.

“Bene, ora posso tornare al mio lavoro” sospirò il professore.

“Neanche il tempo di un tea?” la signora Black voleva a tutti i costi restare con Sevreus che però non era dello stesso avviso.

“No, mi dispiace, facciamo un'altra volta, ho un enorme pila di verifiche da correggere entro domani”.

“Peccato...grazie Hermione per l'aiuto, sapevo che ci saresti stata molto utile!”.

“Si, figuri, è un piacere essere d'aiuto”.

“Sai, Draco mi parla spesso di te e delle tue doti, spera che tu scelga il suo stesso percorso di studio”.

 

Argomento sbagliato.

Guardo di sottecchi l'uomo al mio fianco.

I suoi occhi sono più scuri della notte.

L'espressione tirata.

 

“Non la escludo, ma non penso alla medimagia”.

“Draco non la prenderà bene”.

“Me lo saluti, ora torno ai miei libri” mi congedai educatamente.

 

Tornata al mio tavolo ripresi a respirare.

Fingere con la signora Black.

Non parlare in modo libero con Severus.

Stava diventando complicato.

Ma almeno abbiamo passato qualche minuto insieme.

Neanche mezz'ora.

E in constante pericolo.

Però è stato bello.

Lui è bello.

Tutto il resto non conta.

 

“Ciao Hermione” nel tragitto che mi separa dalla Torre trovo Luna.

“Ciao Luna, come stai?”.

“Io bene, tu vedo che sei migliorata...”.

 

Era arrivato il momento.

Dimmi tutto, Luna.

 

“Cosa intendi?”.

“Nell'ultima settimana avevi un umore nero, i tuoi gorgosprizzi avevano un colore scuro...anche quelli di Piton, infatti siete stati intrattabili entrambi”.

“Sarà sicuramente un caso..i gorgo...sprizzi volano di persona in persona quindi” stavo completamente improvvisando.

“Dici? Perchè prima mentre venivo qui ho incontrato il professore e i suoi gorgosprizzi erano di un rosa tenue esattamente come i tuoi in questo momento”.

“Cosa vorresti dire?”.

“Che i vostri umori sono collegati...ma tranquilla, non dirò nulla a nessuno, neanche a Neville” sorrise come una bambina.

“Ci sarà una spiegazione, cosa c'entro io con Piton?”.

“Se non lo sai tu...ora devo andare, gli allenamenti di Quidditch stanno per iniziare e ci tenevo a vederli” saltellando se ne andò.

 

I nostri gorgosprizzi hanno lo stesso colore?

E' una cosa buona?

Forse si, dai.

Vuol dire che proviamo le stesse emozioni.

Ma che sto dicendo?!

Gorgosprizzi?

Meglio tornare a studiare.

 

 

ANGOLO AUTRICE:

So che avevo promesso questo aggiornamento nei giorni delle festività, ma indovinate chi ha avuto la febbre a 40? Io. Ovviamente sono stata tutto il tempo a letto, lontana da tutto e tutti ma appena ho recuperato un po' le forze mi sono messa a lavoro. Spero che il capitolo vi sia piaciuto, è più leggero rispetto agli altri ma stiamo comunque andando verso la fine. Devo decidere se il prossimo aggiornamento sarà il finale oppure il penultimo capito...ci penserò. Grazie per avermi aspettata con pazienza, vi ringrazio davvero! Spero che abbiate passato delle belle vacanze, sempre meglio delle mie, dato che adesso devo studiare come se non ci fosse un domani. Lasciatemi un commento, una recensione, un insulto...quello che volete e ci sentiamo al prossimo aggiornamento! <3

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: ArcticBlast