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Autore: BilanciaDream8280    01/01/2018    0 recensioni
Nives era giovane e sin da quando frequentava Hogwarts, aveva i capelli lunghi, neri e lisci, la carnagione pallida e delle labbra carnose e rosse come il sangue. Aveva avuto la sfortuna di conoscere Tom Riddle e di innamorarsene perdutamente a tal punto da credere che anche lui meritasse una chance, anche lui meritasse di essere amato.. Ebbero una figlia, Crystal che in quel momento giaceva accanto alla madre, avvolta in lenzuola di lino, era sveglia e sorrideva, ignara di ciò che le succedeva intorno.
**
E se Voldemort avesse avuto una figlia? Come sarebbe stata la sua vita?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Il trio protagonista, Nuovo personaggio, Tom Riddle/Voldermort, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4
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- Questa storia fa parte della serie 'Una Vita che non c'è'
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Halloween di Sangue










La biblioteca era come al solito piena di Corvonero. Hermione e Crystal occupavano l’ultimo banco della biblioteca e con loro quel pomeriggio c’era anche Ginny, seduta affianco alla Grifondoro.

La giovane Weasley aveva l’aria preoccupata e cercava disperatamente di finire i suoi compiti di Pozioni ma il suo nervosismo faceva si che si distraesse ogni minuto. Hermione invece era alle prese con i compiti di Allock mentre Crystal fissava il vuoto.

 

-          Non riuscirò mai a completare questi compiti! – esordì all’improvviso la rossa.

 

Crystal sobbalzò distratta dai suoi pensieri, Hermione invece rimbeccò Ginny per aver urlato.

 

-          Cosa c’è che non va, Ginny? –

 

La Weasley, ancora diffidente con la Serpeverde esitò qualche secondo prima di parlare.

 

-          Non so cosa vada in questa pozione! Piton ci ha detto di riscrivere gli ingredienti e i passaggi… ma non so neanche di cosa si parli! –

-          Che Pozione è? –

-          La “ Scacciabrufoli” –

 

Crystal scoppiò a ridere.

 

-          Da quando Piton fa preparare queste pozioni?! –

-          Da quando Fred e George hanno fatto provare uno dei loro dolcetti sperimentali ad un ragazzo di Tassorosso…-

-          Idioti. – la voce di Hermione interruppe le due ragazze. – e comunque l’ingrediente che ti manca sono le lumache cornute. –

-          Ah… grazie Hermione. –

 

La ragazza guardò Ginny di sbieco per poi rivolgersi a Crystal.

 

-          Cos’hai che non va? Si vede che hai la testa da un’altra parte… -

 

Crystal annuì e sorrise nervosa.

 

-          Hai un ottimo intuito Herm. –

-          Forse posso farti tornare il buon umore… ho scoperto come aprire il diario. –

 

A quelle parole Ginny guardò le ragazze sbalordite e dal suo sguardo emergeva un senso di paura evidente. Rimase immobile aspettando che le due finissero di parlare.

 

-          In pratica alcuni di questi oggetti sono protetti da parole d’ordine che di solito sceglie il proprietario. Basta pronunciarle puntando la bacchetta verso l’oggetto in questione. Devi solo conoscere queste parole. –

-          Mh si bene, ora le chiedo a mia madre, che dici? – disse ironica la Serpeverde.

 

Hermione abbassò lo sguardo mentre Ginny preparava in fretta le sue cose prima che le venissero fatte domande inopportune.

 

-          Ragazze io vado. –

-          Dove vai Ginny… non hai neanche finito! –

-          Scusa Herm, ho da fare, a dopo! –

-          È sempre più strana quella ragazza…forse hai ragione Crys, ha qualcosa da nascondere. –

 

Crystal fece spallucce e tornò a fissare il vuoto.

 

-          Quando hai intenzione di dirmi che ti succede?! –

-          Quando avrò cose belle da raccontarti. – rise la ragazza. – ora torna a studiare Herm che altrimenti Allock si offende. –

 

Crystal si alzò e decise di abbandonare la Grifondoro alle sue faccende.

 

-          Ci vediamo… -

 

Uscì dalla biblioteca portandosi dietro il libro sulla storia di Hogwarts e raggiunse lentamente la Sala Comune dei Serpeverde. Non aveva alcuna voglia di entrare lì dentro ma doveva necessariamente posare tutta la sua roba e darsi una sciacquata prima di cena.

Da quella nottata tremenda Crystal non aveva rivolto più la parola a nessuno dei Serpeverde del secondo anno e altrettanto fecero loro. Né Draco né Theodore le si avvicinarono più ma per lei andava tutto bene così, l’unica cosa che le interessava, a parte superare Hermione con i voti, era il Quidditch e sfortunatamente Malfoy non rendeva gli allenamenti facili. Ultimamente stava sbagliando tutto e Flint aveva minacciato di cacciarla, in più la prima partita di Quidditch si stava avvicinando.

Infatti Halloween era alle porte e il Campionato sarebbe iniziato subito dopo. I ragazzi erano tutti in fibrillazione per la festa dei morti, perché si sapeva, nella Sala Comune dei Serpeverde, i festeggiamenti continuavano anche dopo il coprifuoco.

 

Entrando nell’abitazione dei verde-argento si potevano subito notare le decorazioni che i ragazzi del sesto e settimo anno stavano allestendo. Zucche e pipistrelli pietrificati volavano a mezzaria, drappeggi neri erano stati messi su ogni colonna e teschi finti erano sparsi qua e là per la stanza.

Blaise stava con dei ragazzi del quinto anno che si occupavano dell’alcool, stavano iniziando a far fermentare gli ingredienti per averli pronti in tempo, si era davvero appassionato a quella robaccia.

Il resto dei Serpeverde stava come al solito al tavolino a parlare di cose inutili.

Senza neanche guardarli Crystal corse dritta al dormitorio non potendo fare a meno di ascoltare che i ragazzi sarebbero andati tutti a coppie alla festa di Halloween sia nella Sala Grande che nella Sala Comune.

 

 

***

 

Il corridoio era deserto, aveva fatto tardi a cena ed ora si ritrovava sola per il Castello. Tirava un leggero venticello che rendeva il tutto più freddo e macabro, le luci erano troppo deboli per illuminare a sufficienza il passaggio. Crystal non aveva mai notato quanto fosse spaventoso il Castello di sera, si strinse il mantello attorno al corpo per riscaldarsi quando improvvisamente sentì tirarsi da dietro.

La ragazza urlò spaventata e si girò verso il colpevole.

Theodore stava ridendo come un matto. Crystal si rigirò incavolata e in quei pochi secondi notò un movimento veloce alla fine del corridoio che svoltava verso un’altra ala del Castello. Le parve di vedere una lunga chioma di capelli rossi fuggire.

Esitò spaventata, poi riprese a camminare.

 

-          Cosa vuoi, Nott. –

-          Dai fermati Crys. Volevo parlarti. –

-          Per insultarmi ancora? –

-          … scusami Crystal, ho esagerato un po' quella sera ma Malfoy mi ha fatto saltare tutti i nervi! –

-          Non mi interessa. –

-          Non fare la permalosa, Crys. –

-          NON RIVOLGERMI PIU’ LA PAROLA! Mi hai tradito Theo! Mi hai venduta per ottenere una ragazza! Spero che almeno venga con te alla festa. – disse ironicamente la Serpeverde.

-          Beh…si. –

-          Perfetto! Non abbiamo più niente da dirci. -

-          Ma… aspetta Crystal! –

 

Il ragazzo dovette rincorrere la giovane che ormai aveva velocizzato il passo.

 

-          Ho sbagliato hai ragione. Sono stato un viscido, un vigliacco. Perdonami. Anche per quello che ho detto a quel cretino di Malfoy. –

-          Non credere di essere meglio di lui. Anzi… lo hai di gran lunga superato. –

-          Lo so… dammi un’altra possibilità Crystal! –

-          Ti manda Pansy? Avete un altro piano da mettere in atto?! Non rompermi più. –

 

I due avevano raggiunto l’entrata della loro Casa; Crystal si era bloccata davanti a Nott, per poi pronunciare la parola d’ordine ed entrare svelta nella Sala Comune. Attraversò veloce la stanza e si rifugiò nel suo dormitorio cercando di addormentarsi il prima possibile.

 

 

**

 

Il giorno di Halloween era arrivato, l’intera scolaresca era agitata per la festa della sera.

 

 

-          Herm, ci vediamo stasera in Sala Grande? –

-          Oh…magari… Harry è stato invitato alla festa di Complemorte di Sir Nicholas e ha chiesto a me e Ron di accompagnarlo. –

-          Oh… davvero…interessante. –

-          Già… stanno arrivando Harry e Ron. Ciao Crystal! –

 

La Grifondoro corse lontano dalla ragazza per non farsi vedere in sua compagnia.

Crystal girò i tacchi e si diresse all’esterno della scuola. Le piaceva andare a trovare Hagrid ogni tanto.

Prima che potesse raggiungere la capanna venne fermata da una voce maschile.

 

-          Crouch! Con chi vai stasera alla festa? – era Tiger.

-          Cosa ti interessa? E da quando giri per il castello da solo? –

-          Ehm non interessa a me… eh…era una curiosità. Io faccio quel che voglio. –

-          Si. Sotto ordine di qualcuno però. Beh dì a quel “qualcuno” che non sono affari suoi! –

 

Così dicendo la ragazza raggiunse la capanna del mezzo gigante mentre Tiger batteva in ritirata.

Dopo averla fatta entrare, Hagrid offrì alla Serpeverde il solito tè con i biscotti e la fece sedere.

 

-          Oh, ehm. Crystal, so’ contento che sei venuta a trovarmi… come sta andando co’ quei tre? –

-          Hagrid…purtroppo non bene sai. Solo Hermione mi rivolge ancora la parola e ogni volta che Ron ed Harry stanno per raggiungerla, sono costretta a scappare per non farmi vedere con lei. –

 

Il viso di Crystal era ora rigato dalle lacrime.

 

-          Oh… dai piccola. Sono sicuro che tutto torna apposto. Tu sei in gamba e quei due capiranno. Vedrai… e con i tuoi nuovi compagni? –

-          Quali nuovi compagni Hagrid! Mi escludono tutti! Sono davvero delle serpi! –

-          Suvvia Crystal, tu non hai bisogno di gente come loro! –

 

Il pianto della ragazza era ormai isterico e Hagrid tentò di abbracciarla senza soffocarla troppo con la sua stretta.

Rimase lì per davvero molto tempo, Hagrid era riuscito a farla calmare ed ora anche lui le intimava di tornare al Castello prima che si facesse troppo tardi.

 

***

 

Il dormitorio delle ragazze era un continuo via vai di ragazze che sfilavano con i loro vestiti nuovi di zecca. Per l’occasione, le ragazze degli ultimi anni avevano messo a disposizione il loro dormitorio per prepararsi all’evento. Chi era l’addetta al make up, chi all’outfit. Sembrava il set di qualche film horror babbano, dove le ragazze sono tutte indemoniate ed isteriche.

Per le Serpeverdi Halloween era un vero e proprio evento dove potevano mettere alla prova la loro capacità nello spaventare i Tassorosso e per mettere in mostra la loro sfacciata bellezza.

Anche Crystal era stata trascinata in quel casino di ragazze. L’abito che avrebbe indossato si ispirava alla celebre Morticia della famiglia Addams, famiglia divenuta famosa nel mondo magico per aver girato numerose puntate televisive andate in onda anche nella tv babbana. Era un abito a sirena, lungo e nero, con uno strascico ricamato. L’abito era molto aderente e lasciava vedere la forma del corpo di Crystal. Un corpo asciutto ma ben proporzionato, con delle forme morbide nel complesso. Il trucco era molto semplice: aveva fatto ben poco per rendere la sua pelle ancora più pallida ed infine aveva aggiunto uno sgargiante rossetto rosso fuoco per dare un tocco di colore al viso.

Quando fu del tutto pronta si sentì leggermente in imbarazzo. Pansy, Daphne e Millicent la squadrarono dalla testa ai piedi, mentre le Serpeverdi più grandi si complimentarono per l’abito che aveva scelto.

Quando tutte le ragazze furono pronte, si riunirono con tutti gli altri nella Sala Comune e si divisero in coppie, pronti per recarsi in gruppo alla Sala Grande dove la festa avrebbe avuto inizio. Crystal si mise insieme ai pochi ragazzi che non avevano accompagnamento.

Tutta la scolaresca era già nella Sala, mancavano solo i verde-argento che amavano le entrate di scena.

Saltarono subito all’occhio. Tutti perfetti ed eleganti, belli da far paura, letteralmente.

I Serpeverde si sedettero e quando tutti furono presenti, Silente diede il via al banchetto.

Dopo un’abbondante mezz’ora, le tavolate erano state tolte per far spazio agli studenti che avrebbero potuto danzare e divertirsi per più di un’ora, prima di tornare alla quotidianità della vita scolastica…tranne per i Serpeverde.

Crystal era in piedi in un angolino, col suo bicchiere di succo di zucca tra le mani, mentre le altre ragazze verde-argento erano già andate a seminare il terrore tra gli studenti con incantesimi innocui e stupidaggini varie. La musica era alquanto insolita ma si sposava benissimo con l’atmosfera creatasi.

Come al solito la ragazza era immersa nei suoi pensieri e non notò la figura affascinante che le si stava avvicinando. Un ragazzo alto e biondo, vestito in maniera sublime, si dirigeva deciso verso di lei.

 

-          Vuoi restare tutta la serata da sola? –

-          Probabile…-

-          Non ti ha invitato nessuno Crouch? –

-          Ho già detto al tuo amico che non sono affari tuoi. –

 

Il ragazzo ghignò.

 

-          Tutto è affar mio se riguarda qualcosa che mi interessa. –

-          E dimmi… ti interessa la compagnia del mio accompagnatore? –

 

Ora invece quel bellissimo ragazzo rideva.

 

-          Senti…perché non ci allontaniamo da qui? Ti dovrei delle scuse e questo non è il luogo adatto per parlare. –

 

Così dicendo Draco porse il braccio alla Serpeverde che, ovviamente, non poté rifiutare un invito così galante, nonostante l’arrabbiatura, nonostante la delusione di qualche sera a venire, il fascino di quel ragazzo la colpiva sempre.

Uscirono dalla Sala Grande e si diressero qualche corridoio più in là.

 

-          Ascoltami Crystal, abbiamo iniziato con il piede sbagliato noi due…- Draco le sfiorò le dita.

-          Perché non ricominciamo da zero? Come se non ci fossimo mai presentati. – continuò il ragazzo.

-          Potevi anche pensarci prima di cambiare atteggiamento, non trovi? –

-          Non è facile come credi. –

-          Oh sì giusto. Hai una reputazione da mantenere! – un tono di rabbia si fece sentire nella voce della ragazza.

-          Senti io sono qui per scusarmi, per ricominciare da zero, se lo vuoi anche tu bene altrimenti…-

-          Sangue. Ho bisogno di sangue. Uccidere. Uccidere.

 

Gli occhi di Crystal guardavano sconvolti quelli di Draco.

 

-          Draco, finiscila. È uno scherzo questo? –

-          Perché dovrei scherzare, Crystal! -

-          Ho bisogno di sangue. Uccidere!

-          Non sei tu…per tutte le serpi. Non lo hai sentito? –

-          Sentito cosa Crystal? Stai impazzendo? –

-          Uccidere. Uccidere!

-          Proviene da lì…- Crystal raggiunse il muro da dove sentiva provenire quelle strane voci.

-          Stai facendo così per non rispondere, Crystal? Se è così dimmelo che non perdo tempo. –

 

La ragazza continuava a toccare la parete mentre ascoltava quelle parole che le gelavano il sangue.

 

-          Draco seguimi! –

-          Fottiti Crystal. –

 

Senza neanche ascoltarlo la ragazza seguì quella voce gelante. Era la cosa giusta da fare? Forse era solo uno stupido scherzo di Halloween…

 

Crystal si ritrovò nel corridoio del bagno di Mirtilla Malcontenta, forse la voce proveniva proprio da lì. Si addentrò nel corridoio e vide una scena raccapricciante.

Mrs Purr era appesa alla parete, immobile. Sul muro una scritta: “La camera dei segreti è stata aperta. Temete nemici dell’erede!”

Era rossa e la consistenza era…liquida. Crystal si avvicinò incauta alla scritta per scoprire se i suoi timori erano veri. Prese un po' di quel liquido e se lo girò tra l’indice e il pollice. Era sangue.

Esattamente in quel momento sentì dei passi dirigersi verso di lei. Indietreggio di qualche metro.

Erano Harry, Ron ed Hermione.

 

-          Miseriaccia. Cosa diamine hai combinato. – era Ron.

-          N..non so..sono sta..ta io…- la bocca di Crystal era spalancata così come i suoi occhi.

-          E cosa ci facevi qui allora?! – il tono di Harry era accusatorio.

-          Io…io…-

 

Non sapeva che dire e, cosa peggiore, ora non erano solo in quattro a vedere quella scena.

La festa di Halloween era finita e tutta la scolaresca si stava dirigendo nei propri dormitori passando proprio per quel corridoio…

Tutti gli studenti rimasero sbalorditi. I loro occhi andavano dalla scritta sul muro al viso di Crystal.

La voce che ruppe il silenzio fu quella di Malfoy che soddisfatto lesse a gran voce la scritta sul muro.

 

-          Che cosa succede qua? Che cosa succede? – era la voce di Gazza.

-          La mia gatta! Cosa è successo a Mrs Purr?! Io vi uccido! Vi uccido! – fece per avvicinarsi a Crystal ed Harry che si trovavano a pochi passi di distanza.

-          Gazza! – la voce di Silente proruppe nella stanza. – Seguimi Gazza e anche voi, signor Potter, signor Weasley, signorina Granger e signorina Crouch. –

 

Il gruppo si avviò all’ufficio di Allock che era quello più vicino alla scena del delitto seguito dal professore stesso, dalla McGranitt e da Piton.

Dopo un’attenta analisi da parte di Silente, si scoprì che fortunatamente la gatta non era morta ma solamente pietrificata. Gazza era su tutte le furie, muoveva accuse conto Harry e contro Crystal. Ma, come il Preside specificò, gli studenti del secondo anno non erano assolutamente in grado di fare una cosa del genere!

 

-          Preside, mi permette una parola? Può darsi semplicemente che a Potter e ai suoi amici sia capitato di trovarsi nel posto sbagliato, al momento sbagliato. – era il professor Piton. – ma qui abbiamo una serie di circostanze sospette. Perché si trovavano nel corridoio del terzo piano? E perché non erano alla festa di Halloween? –

 

Il trio iniziò a giustificarsi dicendo che si trovasse alla festa di Complemorte di Sir Nicholas.

 

-          E tu, Crouch? – continuò Piton.

-          Io…ero alla festa di Halloween…poi …sono uscita per…andare al bagno. –

-          Lo sanno tutti che quel bagno è guasto, signorina Crouch. – replicò Severus.

-          Sì ma era il più vicino. – cercò di essere decisa mentre rispondeva.

 

Piton continuò ad indagare sul trio di Grifondoro, senza riuscire ad incastrarli completamente e Silente decise di lasciar andare i quattro perché “innocenti fino a prova contraria”.  Così dicendo liquidò tutti i ragazzi.

 

-          Ah…signorina Crouch. – continuò Silente mentre gli altri tre avevano già abbandonato l’ufficio.

 

Con un gesto del capo, fece segno a tutti gli altri professori di uscire dall’ufficio.

 

-          Sono sicuro che è ancora interessata a scambiare due chiacchiere con me, non è così? – accennò un sorriso pacato.

-          Mh. Sì professore. – non era tanto sicura di quella risposta.

-          Bene. Le manderò una lettera per il nostro incontro allora. Ora va che sono sicuro sarà difficile prendere sonno questa sera. –

-          Buona notte Signore. –

 

Crystal uscì dalla stanza e cercò i suoi amici con lo sguardo… si erano dileguati e forse era meglio lo facesse anche lei.

 

**

 

Entrò nella Sala Comune con aria sconvolta. Un baccano enorme si scatenò appena la ragazza entrò nella Sala. Tutti i Serpeverde urlavano divertiti e ripetevano a gran voce le parole impresse sul muro fino ad improvvisare un coro che ripeteva in continuazione il cognome della ragazza.

 

-          Crouch Crouch! Crouch! …-

-          Hai assolutamente vinto tu! Li hai fatti spaventare tutti! Non solo i Tassorosso! –

-          Ti prego, dimmi che quella gatta è morta! –

-          La prossima volta uccidi quella Mezzosangue di…-

 

Crystal venne tirata al centro della folla, le diedero un calice enorme di burrobirra e fecero un grosso brindisi “all’erede”. Tutti buttarono giù la birra in un sol sorso. Crystal non aveva mai bevuto tanta burrobirra in una volta sola ma la disperazione che l’assaliva in quel momento e il nervosismo, decisero per lei che berla tutta quanta sarebbe stata la scelta migliore. E così una, due, tre, quattro pinte…

   
 
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