Cap.6
LA PRIMA MISSIONE

“Come? Non sei un po’ piccola per una missione di livello A?” chiese il terzo Hokage ad una ragazza.
“Quelle di livello D sono penose.” sussurrò lei.
“Concordo con lei, una Hyuga e un Uchiha dovrebbero fare missioni più difficili, soprattutto visto che il nostro insegnante è nientemeno che il secondo ninja più abile della Foglia, dopo Minato Namikaze.” aggiunse Leo.
“Piantatela, deciderà l’Hokage che missioni affidare ad una squadra così inesperta, dopotutto nessuno di voi tre ha (o non ha ancora) abilità innate.”
“Signor Hiruzen Sarutobi, posso farle una domanda?”
“Fai pure Rikimaru.”
“È vero ciò che si dice sul mio clan? Che è stato proprio un Uchiha ad assassinare i miei genitori e mio fratello per poi tentare di sterminare l’intero clan?”
“So che vorresti una risposta, ma la faccenda è affare di stato e non posso rivelarti quest’informazione.”
“Grazie comunque.”
“In ogni caso, ho deciso di strafare.”
“In che senso, signore?”
“Nel senso, Itachi, che la tua squadra ora svolgerà una missione di grado B.”
“B?” esclamarono i quattro all’unisono.
“Si, B. Entra pure, Kakashi.”
Dalla porta entrò un uomo dai capelli argentei, col viso celato da una maschera e un occhio coperto dal coprifronte.
“Gruppo 7 a rapporto, signor Hokage.”
Dopo il Jonin, infatti, entrarono tre ragazzi, una dai capelli rosa, uno dai capelli biondi e uno dai capelli color carbone.
“Se non vado errato, Kakashi, quei tre pivelli sono i tuo gruppo.”
“Itachi, di un’altra parola e assaggerai il mio Dolore Millenario.”
“Scusa, non pensavo che la verità ti offendesse.”
“Itachi, piantala. Kakashi è qui per darci i rapporti sugli spostamenti di Jirobo, un ninja traditore di livello A, la vostra missione è catturarlo, o, nel caso risulti impossibile, ucciderlo.”
“Jirobo? Non è un ninja alle dipendenze di Orochimaru? Pensavo fosse livello S.”
“Tra i ninja di Orochimaru c’è una nostra spia che senza farsi scoprire gli ha applicato un sigillo per indebolirlo. Ora andate!”
I quattro ninja eseguirono un saluto militare ed uscirono dalla stanza.
Si appostarono nella radura e aspettarono.
Appena lo videro rimasero spaventati: era un grassone, non bello, non fine, privo di qualsiasi moralità, solo vederlo ispirava ribrezzo (Odio Jirobo N.d.A.).
Al segnale di Itachi, i tre balzarono su di lui, veloci e letali, subito dopo, il maestro gli fu addosso e lo colpì violentemente.
Il bestio cadde a terra, ma proprio quando stavano per finirlo lo videro ridere sguaiatamente.
“Stai per crepare e ridi? Ma cosa sei, scemo?” gli chiese Leo
Improvvisamente videro l'ultima cosa che avrebbero voluto vedere...

CONTINUA…

SPAZIO AUTORE:

Ringrazio chi recensisce e spero che il capitolo sia gradito.

VALEHINA: Che ne dici di questo capitolo? Grazie per la recensione.