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Autore: _valy    03/01/2018    2 recensioni
In cui Alex Danvers, nell’ordine, scarica un’app per incontri, è sul punto di cavarsi gli occhi per qualche commento di troppo su Supergirl, usa l’app nel modo sbagliato e finisce per incontrare qualcuno che già conosceva.
[Alex Danvers/Lena Luthor. Dating-App AU.]
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Alex Danvers, Kara Danvers, Lena Luthor
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Note:


Questa è la prima parte di un unico capitolo (diventato troppo lungo per rimanere tale) incentrato sui primi contatti tra Alex ed Helena. Ho pensato di dividerlo a metà per agevolare la lettura - la seconda parte è già scritta, non tarderà molto ad essere pubblicata. Come sempre, spero che vi piaccia.
 
 
 




Giorno Uno, Martedì
 


Il primo messaggio le arriva cinque minuti dopo avere scaricato l’applicazione e avere creato il suo profilo. Alex impiega altrettanti minuti a trovare il coraggio di sbloccare il telefono, entrare sull’app e leggerlo. È sul punto di gettare la spugna, ammettere che tutto questo semplicemente non fa per lei, seppellire questa sua scellerata decisione e le sue più che indesiderate conseguenze sotto una bella (mezza) bottiglia di scotch e una notte di sonno profondo - ma il telefono si illumina una seconda volta, con un nuovo messaggio da parte di -
 

Superlesbihonic?
 

Oh dio, vuole morire.
 

Getta il telefono dall’altra parte del divano e afferra la bottiglia.
 

 
Due ore più tardi, quando l’alcool ha fatto effetto e le sue palpebre stanno iniziando a chiudersi e la sua immaginazione a vagare libera, trova il coraggio di riprendere in mano il telefono e leggere i messaggi che ha ricevuto nelle due ore e cinque minuti che ha passato quale membro (inattivo) di quell’applicazione.
 

(E perché l’ha scaricata? È sicura che debba esserci una ragione, che l’idea di crearsi un account su un’app di dating online – su MeetHer, adirittura, un’app di dating online specializzata in donne che cercano altre donne - debba essere venuta da qualche parte. È quasi del tutto certa che Sara Lance e la notte che ha dimenticato di aver trascorso insieme a lei abbiano giocato un ruolo importante nella sua decisione, perché Kara ha ragione, per quanto non ami ammetterlo - non in sua presenza, mai in sua presenza. Ecco, riflette facendosi luce tra le nubi dell’alcool che ha ingerito, l’ha scaricata perché è una donna single, perché ha chiuso una relazione che non sarebbe andata da nessuna parte nonostante il profondo amore che lei e Maggie provavano l’una per l’altra, e perché ha ogni diritto di rifarsi una vita. E di incontrare nuove persone. E di divertirsi. Quindi, sì - è per questa ragione che quando questa mattina ha preso in mano l’ultimo numero del CatCo Magazine e ha trovato un articolo su “I 10 migliori siti per incontrare gente on-line” (pp. 15-18; a cura di Samantha Grooves), invece di storcere il naso e passare oltre, ha aperto il giornale. E ha letto l’articolo. E dopo otto ore di irrequieta riflessione e infiniti ripensamenti, ha scaricato una delle quattro applicazioni consigliate che si specializzano nella ricerca di partner dello stesso sesso.)
 

Decisione di cui si è immediatamente pentita, riflette. E di cui continua a pentirsi in misura sempre maggiore, messaggio dopo messaggio.
 

TooHotforyou - 20.53

Ciao bellissima
 

Superlesbihonic - 20.58

Sei figa
 

Lexalives - 20.59

Ciao
 

Clare123 - 21.10

Ciao bella mi chiamo Clare ho visto che sei della zona est di National City io e il mio fidanzato stiamo cercando una ragazza per una cosa a tre che ne dici ti va
 

Clare123 - 21.11

Ciao ti andrebbe una cosa a tre rispondi x fvr
 

Culotette - 21.18

Mandami una tua foto di te ke ne dici?
 

Piper83 - 21.23

Cm stai?
 

Supergirlownsmyheart - 21.25

Ciao mi piacerebbe molto conoscerti per un’amicizia e poi magari chissà
 

 
Oh dio, che cosa ha fatto. Davvero, che cosa ha fatto?
 


Altri 13 messaggi la attendono, ma ha intravisto le foto del profilo di metà degli account che le hanno scritto e almeno tre sono fotografie di Supergirl e non può continuare, ok? Non può. Ha raggiunto la sua soglia massima di tolleranza per il disgusto che è disposta a provare, e non ha alcuna intenzione di superarla quando il fine non giustifica i mezzi.
Invece di continuare a leggere, va in bagno a lavarsi i denti e prepararsi per la notte, e poi scrive a Kara, perché lei è una scienziata prima di ogni altra cosa e Aristotele l’ha sempre detto che la curiosità è ciò che spinge l’uomo alla conoscenza.
 

Alex D. - Kara, com’è che Supergirl piace così tanto alle lesbiche??
 
 
 



Giorno Due, Mercoledì
 


A detta di un messaggio di sua sorella, che le arriva il mattino seguente, le lesbiche amano Supergirl “Perché è una donna no? Non sarebbero attratte da lei se fosse un uomo. E poi hai visto che muscoli ha?” Il che è insoddisfacente da numerosi punti di vista (perché è una donna, davvero? Questa è la migliore spiegazione che Kara può offrirle? E poi, chi è che parla di se stesso in terza persona?), e in nessun modo collegato né con l’applicazione che Alex ancora non ha cancellato, nonostante non sia più stata aperta dalla sera precedente, né con i quindici messaggi che il centro notifiche del suo telefono la avverte la attendono quando la aprirà. (Se la aprirà - Alex non vuole dare nulla per scontato.)
 

Quando Kara la chiama e le chiede la ragione di questa sua improvvisa domanda, Alex tergiversa iniziando a parlare delle tre giornate di sole che sono previste per il weekend. Il diversivo funziona a meraviglia. Alex stessa si dimentica del motivo per cui una simile curiosità è sorta spontanea nella sua testa.
 

E poi una banda di criminali da quattro soldi si impossessa di un’arma di origine aliena e inizia a svaligiare banche nell’East Side di National City e Alex è chiamata al rapporto e il suo telefono personale (e i messaggi imbarazzanti che esso contiene) rimane nello spogliatoio del DEO per il resto della giornata.
 

E alle 18, quando finalmente Alex è pronta a togliersi l’uniforme da agente e indossare quella da lesbica (perché Maggie le ha fatto guardare ‘The L Word’ e una manciata di film lesbici cult, quindi è ben consapevole di quello che fa quando opta per una camicia a quadretti e un giubbotto di pelle), J’onn la informa che un tentativo di spionaggio industriale ai danni di Lena Luthor e della LCorp è appena stato captato dai server del DEO - il che significa che tecnologie informatiche aliene sono state utilizzate - e “Abbiamo la posizione dell’hacker, agente Danvers. Ho chiamato a rapporto una squadra, ci muoviamo tra 10 minuti,” e tutto ciò di diverso dalla missione viene relegato in un angolo momentaneamente inaccessibile della sua mente.
 

(La missione viene portata a termine con successo, e senza particolari problemi. Il DEO blocca e disarma l’hacker e sequestra la tecnologia aliena su cui lui aveva messo le mani, dopo che la sezione speciale della NCPD ha raccolto le prove e arrestato ufficialmente l’uomo. Alex e la sua squadra si allontanano dall’area proprio mentre il detective della NCPD a capo del caso chiama Lena Luthor per informarla dell’arresto e del fatto che l’hacker è stato fermato prima che potesse mettere le mani su informazioni rilevanti e rivenderle al miglior offerente.)
 


Quindi sono le 22 quando Alex apre la porta del suo appartamento, un’imbarazzante quantità di cibo cinese in mano e ogni fibra del suo corpo che la supplica di concedersi almeno otto ore di sonno per una notte.
E forse è il profumo dei ravioli al vapore, o dell’incenso che Kara ha acceso quando quel pomeriggio è passata nell’appartamento per restituirle quel maglione che le aveva imprestato mesi fa, o forse è il senso di tranquillità e serenità che il film che ha trovato in tv le trasmette - o forse, ancora, sono le parole che J’onn le ha rivolto prima di uscire quella sera (“Andrà tutto bene, Alex. Tutto andrà bene”). O magari è la semplice constatazione che le cose non possono andare peggio di così - e che se anche questa eventualità fosse possibile e per qualche congiura del destino si concretizzasse, sarebbe in grado di cancellare le prove in meno di due minuti. E prima che Kara o, peggio ancora, Winn vengano a conoscenza del fatto.
 

Se dovesse pentirsi della sua decisione, le basterebbero il suo telefono, due minuti del suo tempo e il totale controllo di ciò che dice in presenza dei suoi amici - e nessuno saprebbe nulla. E nessuno nemmeno saprebbe della possibilità di sapere qualcosa. Perfetto. Perf-
 

(Il telefono si illumina con una nuova notifica, ma nonostante il monologo di incoraggiamento e l’auto-lavaggio del cervello, Alex impiega dieci minuti prima di trovare il coraggio di aprire l’applicazione e leggere il messaggio.)
 

Helena - 22.23
 
A costo di risultare banale (chi sa quante altre prima di me hanno commentato questa tua scelta), devo farti i miei complimenti per l’icona che hai scelto come profilo. Tra tutti gli elementi chimici a disposizione, hai optato per GAllio e Yttrio - mmh, mi chiedo il perché di questa tua decisione.... ;)
 

(E poi impiega cinque minuti a riprendersi dal messaggio. Perché - wow, questo è il flirtare a cui è interessata, quello che le fa venire voglia di ridere e di nascondere la risata mettendo le mani davanti alla bocca, quello che la fa cambiare posizione sul divano, da coricata a seduta con i piedi fermi a terra, quello che la spinge ad alzarsi e a fare due passi per l’appartamento per nessuna ragione oltre al fatto che una donna le ha appena scritto commentando la fotografia che ha scelto per il suo account e lei è una lesbica senza autocontrollo, senza particolari abilità sociali e con una esperienza del campo dell’arte del flirtare che è pari a zero.
Questo spiega perché - quando dopo altri cinque minuti riesce a configurare una risposta che sia quanto meno grammaticalmente e logicamente corretta e parzialmente accettabile - il messaggio che le sue dita spontaneamente inviano è ben lontano dall’essere un esempio paradigmatico del genere di messaggio seducente che Alex è assolutamente certa di essere in grado di produrre (nella sua testa, in condizioni di totale assenza di stress e con la giusta quantità di alcool nel sangue).
 

AxD - 22.47
 
In realtà sei la prima a farmi i complimenti per l’icona.. Quindi i tuoi complimenti sono calorosamente accettati, non solo perché sono i primi ma anche perché ho impiegato mezz’ora a pensare a una fotografia del profilo che fosse originale e divertente.
 

AxD - 22.48
 
Poi mi è venuta in mente quest’idea degli elementi, perché ho studiato chimica in passato e ho letto parecchi articoli su possibili alternative alla classica tavola periodica mendeleeviana.. Ma ero un po’ arrugginita, quindi ho impiegato almeno cinque minuti a cercare di ricordarmi tutta la tavola per capire se ci fossero due o tre elementi i cui simboli componessero la parola GAY
 
 
E poi, perché è un’idiota che invece di fare di tutto per sollevarsi prende in mano la pala e si scava una fossa ancora più profonda, il suo cervello decide che comporre un altro messaggio è la migliore strategia possibile e le sue mani cooperano e il risultato è ancora più imbarazzante dei due messaggi precedenti.
 

AxD - 22.52
 
Avrei optato per Einsteinio, Bismuto, e Calcio, ma purtroppo nessuno ha ancora scoperto un elemento e deciso di dargli simbolo L. Peccato :(
 

(Con tanto di faccia triste composta con punti e parentesi, perché a quanto pare Alex è tornata ai tempi del liceo e delle sue conversazioni telefoniche con Vicky.)
 

Cinque minuti più tardi nessuno dei suoi messaggi ha visto una risposta (e insomma, Alex non può nemmeno prendersela - probabilmente quella Helena stava solo cercando di attaccare bottone con una battuta divertente, non di intavolare una discussione sull’evoluzione della chimica dai tempi di Mendeleev ai giorni nostri. E prevedeva di trovarsi di fronte una donna adulta, non un’inetta socialmente incompetente la cui unica esperienza romantica degna di questo nome ha portato ad una rottura pochi mesi dopo una proposta di matrimonio).
 

E Alex potrà anche essere un’agente di una delle organizzazioni governative più segrete, potrà anche conoscere Supergirl, potrà anche aver parlato con la presidente in persona in due (due!) diverse occasioni (e sì, aver disubbidito ad un suo ordine in una di queste), ma a quanto pare perde ogni briciola di buon senso e di autocontrollo quando si tratta di questioni di donne - perché invece di mettere in carica il telefono e dirigersi verso il letto (o, se proprio volesse continuare questa avventura fin’ora poco soddisfacente nella terra del dating online, invece di aprire uno dei 23 messaggi che la attendono nella sezione ‘Posta in arrivo’ del suo account), si rende ridicola una quarta volta, riaprendo una conversazione che per ora assomiglia fin troppo ad un monologo.
 

AxD - 22.57
 
Perché l’einsteinio ha simbolo Es, il bismuto Bi, e il calcio Ca.. Quindi se ci fosse stato un elemento con simbolo L sarei riuscita a scrivere la parola LESBICA..
 


Si pente della sua azione approssimativamente un nanosecondo dopo aver toccato l’icona di invio, quando la tastiera touch dello schermo scompare e tutto ciò che rimane su uno sfondo beige (non sa bene perché ha impostato quello come sfondo dell’app, se deve essere sincera. Odia il beige) sono quattro messaggi privi di risposta che testimoniano la gravità della sua situazione.
 

Le basta uno sguardo, e l’assurdità di tutta la faccenda è come un macigno. È una donna di quasi trent’anni, per la miseria, non una scolaretta delle superiori alle prime armi. E sta esplorando un’app di incontri, senza pretese e senza eccessive speranze, non sta parlando per la prima volta alla sua compagna di classe per cui ha una cotta di proporzioni bibliche.
 

Non doveva far altro che aprire l’app, perderci qualche minuto dopo aver mangiato cena, guardare qualche profilo, leggere qualche messaggio - magari rispondere a qualche ragazza, scrivere qualcosa a qualcun’altra che le sembrasse potenzialmente interessante. Comportarsi come si comporta una qualunque altra persona che voglia fare conoscenze utilizzando questi strumenti. Nient’altro. E invece non ha guardato nessun profilo, ha ignorato gli altri messaggi che ha ricevuto (non ha intenzione di sentirsi troppo in colpa, da questo fronte, visto quello che ha letto il giorno prima), per fissarsi su un singolo messaggio di una singola utente che per quanto ne sa potrebbe non abitare nemmeno a National City, o peggio essere in cerca di un’aspirante partecipante ad una cosa a tre, o di un’amante (e davvero, per quanto improbabile ogni scenario potrebbe essere possibile, perché Alex si è persa a tal punto nella sua mente (alla ricerca di cosa, poi? Della risposta perfetta ad un ottimo messaggio di apertura? O forse solo nella rete intricata delle conversazioni che intrattiene con se stessa), che nemmeno per un attimo le è parso opportuno andare alla ricerca del profilo di questa Helena, anche solo per - chi sa - ricambiare il favore e complimentarsi sulla scelta della foto). Si è resa ridicola, e probabilmente ha dato l’impressione di essere un tantinello troppo insistente e disperata, e forse ha addirittura messo a disagio chiunque si celi dietro l’account di Helena. E se non fosse così stanca di tutto questo, così delusa di se stessa e disillusa e ansiosa di dimenticare questo ennesimo fallimento, probabilmente scriverebbe un ultimo messaggio di scuse, e cancellerebbe il suo profilo e con esso l’applicazione.
 


Ma la stanchezza accumulata durante la giornata si sta facendo sentire, e il letto la sta chiamando. Quindi il profilo rimane, e rimane l’applicazione - ma il telefono viene messo in modalità silenziosa e presto dimenticato in favore di uno dei libri che ha sul comodino.
 

 

 

Giorno Tre, Giovedì
 


Mettere il telefono in silenzioso si rivela un’ottima idea, perché il giorno successivo Alex si sveglia a causa di colpi sulla porta del suo appartamento che non possono che essere causati dalla classica delicatezza di sua sorella. Che è venuta a farle visita - alle sette di mattina. Con ciambelle e caffè. Quindi gli avvenimenti della sera precedente sono immersi nella foschia che è la sua mente almeno fino alle 7.30, quando il caffè inizia a fare effetto e finalmente il suo corpo trova la forza, se non la voglia, di alzarsi dal divano con una ciambella in mano e trascinarsi in camera per prendere i vestiti per la giornata.
 

“Non capisco perché ti ostini a vestirti così per andare al DEO,” commenta Kara con due croissant in mano (e da dove diavolo sono sbucati quelli?). “Fossi in te, andrei lì in pigiama. Tanto poi ti devi mettere l’uniforme, quindi perché mai qualcuno dovrebbe far caso a che cosa hai addosso prima? Davvero, mi sembra una grande idea per risparmiare tempo. Devi proporlo a J’onn.”
 

Ovviamente. Le sembra sensato. “Oh sì, andare al lavoro in pigiama. Anche a me pare una grande idea, se mai volessi essere licenziata.”
 

Kara sbuffa, prima di addentare mezzo croissant e mangiarselo in un solo boccone. “Pff, come se J’onn potesse mai pensare di licenziare te. Ora, se si trattasse di me avrei già qualche dubbio.”
 

“Sai Kara,” le dice dirigendosi verso il bagno con i vestiti in mano, una risata maligna già presente in volto. “Per essere licenziata devi prima avere il lavoro!”
 

“Ottima imitazione di Cuzco, Alex, complimenti. Per la voce, e per il cuore di ghiaccio.” E Kara lo dice portandosi le mani al cuore, in una ridicola imitazione di una persona sul punto di morire di dolore, e Alex chiude la porta del bagno dietro di sé con quell’immagine davanti agli occhi e la risata di Kara nelle orecchie.
 


Kara è ancora nella sua cucina quando lei ci ritorna dieci minuti dopo, capelli ancora in parte bagnati e vestiti che non sono il pigiama addosso. Alex non può fare a meno di stringersi un attimo a lei e darle un bacio sui capelli.
 

“Se il DEO mai provasse a licenziarti, Cat Grant tirerebbe i suoi fili da burattinaio politico e il DEO perderebbe fondi e copertura federale in meno di cinque minuti. Dopo di che perderebbe me, e J’onn, e Winn e almeno metà degli altri agenti, a cui tu hai salvato la vita più volte di quanto ci piaccia ricordare. La presidente approfitterebbe della prima occasione ufficiale per condannare l’operato dell’agenzia, e Lena Luthor commissionerebbe un articolo di denuncia da pubblicare in prima pagina. E James sarebbe più che contento di testimoniare l’avvenimento con qualche foto da premio Pulitzer. Solo così, per ricordarti come sei messa. Per non parlare poi di quello che farebbe Eliza,” aggiunge Alex seriamente, e poi ridendo, e le spalle di Kara si fanno più rilassate, i suoi occhi più brillanti, il suo sorriso più sincero.
 

“E magari sarebbe Kara Danvers a scrivere quell’articolo della CatCo!”
 

“Giusto!” Risponde subito Alex. “Come ho fatto a dimenticarmi di Kara Danvers! È la mia persona preferita!”
 

Karala fissa con quel luccichio negli occhi che generalmente significa guai. E infatti. “Oh, ma non era la persona più antipatica del mondo? Non è così che molto educatamente mi hai definita domenica sera, quando continuavo a parlare con James mentre tu e Winn cercavate di non piangere guardando -”
 

“Avevi promesso di non parlarne.” La interrompe Alex. Subito, prima che possa proseguire. “Avevi letteralmente promesso di non nominare più l’accaduto -”
 

“In presenza di altre persone, se ci siamo solo tu ed io posso farlo!”
 

E che stupida difesa è mai questa? “No! Non è così che funziona!”
 


Il battibecco (così lo definisce Kara, ma etichettarlo in un modo simile è estremamente riduttivo e potenzialmente fuorviante - nella misura in cui induce l’ascoltatore a ritenere che a) si tratti di una discussione incentrata su argomenti di scarsa importanza - il che è assolutamente falso; b) le due posizioni dibattute abbiano la stessa importanza e siano supportate dallo stesso ammontare di evidenze - il che è di quanto più lontano da verità possa esserci, dal momento che Kara le aveva letteralmente promesso che non avrebbe più fatto parola dell’accaduto) prosegue fino a che non sono le 8.53 e Kara si ricorda che forse è il caso che indossi il mantello ed esca dalla finestra se vuole arrivare per tempo a lavoro.
 

“Lena è molto più attenta di Cat, almeno per quanto riguarda queste cose. È vero che Lena non è in ufficio alla CatCo tutti i giorni, ma comunque ora ho il badge da passare prima di entrare, e il lettore è all’atrio, quindi anche se so che lei non c’è devo registrare che sono arrivata e perdo sempre un po’ di tempo tra una cosa e l’altra. Vuoi un passaggio al DEO?”
 

“Non ce n’è bisogno.. Inizio alle 11 oggi,” le risponde Alex con un sorrisetto esagerato sul volto. “E benvenuta nel mondo del lavoro, sorellina, dove la gente ha orari da rispettare, capi che controllano che questi orari vengano rispettati, e utili strumenti di identificazione e registrazione come cartellini e badge. Sai, a volte mi chiedo come abbia fatto Cat a non rendersi conto di quanto spesso ti allontanavi dal lavoro.” Ma lo dice scherzando - perché sa benissimo che Cat Grant ha saputo dell’identità segreta di Kara per anni, che ha avuto infinite possibilità di rivelare al mondo il segreto della sua assistente personale prima, della reporter che lavora per la sua compagnia poi - eppure non l’ha fatto. E Alex gliene sarà per sempre grata. “Per non parlare poi di tutti i tuoi colleghi. Insomma, al tuo piano lavorano almeno 25 persone, senza contare gli addetti alle pulizie, i tecnici informatici, i vari visitatori..”
 

E onestamente, le probabilità che qualcosa come l’intero staff della CatCo sia al corrente del segreto di Kara e stia semplicemente fingendo di non notare i vestiti abbandonati in ogni angolo dell’edificio, il buco nel tetto in corrispondenza dell’ascensore in cui Kara è entrata, e fingendo di trovare plausibili le assurde scuse che sua sorella inventa per giustificare la sua assenza dal lavoro, o l’esigenza di uscire dall’ufficio alle ore più imbrobabili, sono molto, molto alte. Sì, forse questa è l’occasione giusta per fare qualche controllo più accurato, e far firmare qualche modulo di non divulgazione. Ma non è il caso di pensarci ora, perché Kara sta parlando e la sta salutando con una gamba che penzola fuori dalla finestra e preferirebbe evitare che qualcuno dei condomini del palazzo di fronte fotografasse Supergirl mentre lascia il suo appartamento.
 

“- allora rimaniamo d’accordo per sabato sera? Noi due, Winn e James, e nessun film che faccia piangere?”
 

Alex è tentata di buttarla giù dalla finestra, ma è questione di un attimo, e con un “Ciao, a dopo” Supergirl è sparita.
 

Alex le urla dietro, “Rispetta i limiti di velocità!”, perché che sorella maggiore sarebbe se non lo facesse?
 

Ed è quella serenità che la pervade ogni volta che trascorre del tempo con Kara (in situazioni non potenzialmente pericolose, perché è tutt’altro che pervasa di serenità quando Kara è là fuori che rischia la vita), la tranquillità di avere sua sorella al suo fianco, sempre. E magari è lo strato di polvere che si è accumulato su ogni superficie del suo appartamento, e che Alex ha indicato come il suo nemico numero uno per la mattinata. E forse è anche il letto, che richiede un cambio di lenzuola, il suo armadio, che supplica per un cambio di stagione, il bagno, che necessita di una messa in ordine. E forse - forse, se è onesta con se stessa - è quella determinazione che rischia di sconfinare nella testardaggine, che la spinge a fare di tutto per evitare di prendere in mano il telefono, di pensare a quello che potrebbe vedere dopo averlo sbloccato, di riflettere sulle sue reazioni emotive di fronte alla prospettiva di trovarvi un messaggio di una persona particolare - o di non trovarvi nulla.


 
Così Alex fa quello che deve fare, e con quella testardaggine che la contraddistingue riesce ad evitare il comodino destro della sua camera fino alle 10.30.
 

Alle 10.31, quando ogni distrazione disponibile è stata eliminata, Alex decide che è l’ora di finirla con questa stupidaggine - perché è una donna matura (è un’agente del DEO, per la miseria) e non ha bisogno di ignorare un maledettissimo telefono per evitare di provare una appena accennata, quasi insignificante sensazione di delusione nel caso in cui non dovesse esserle arrivato nessun messaggio - perché Alex è certa che non sarà delusione la sensazione che proverà in quella eventualità, bensì assoluto disinteresse perché non è in nessun modo interessata -
 

Oh dio, c’è un messaggio.
 

Non uno, tre. Ci sono tre messaggi, arrivati la sera precedente. Oh dio.
 
 
Helena - 23.54
 
Se fosse esistito un elemento con simbolo Le, avresti potuto aggiungere a quello zolfo S, boro B, iodio I, e calcio Ca. Ma forse la tua proposta, preceduta da un elemento con simbolo L, sarebbe comunque preferibile dato l’utilizzo che vuoi farne come immagine del profilo, perché ti permetterebbe di ottimizzare l’impatto visivo avendo solo quattro elementi; diversamente dalla mia soluzione che ne prevedrebbe cinque (i quattro che ho nominato, più questo ipotetico nuovo elemento Le) e dunque sarebbe graficamente più impegnativa. So che alcuni ricercatori alla Stanford stanno lavorando su due metalli di origine extra-terrestrie ritrovati su una navicella aliena in Canada, potrei cercare di fare qualche pressione perché ad almeno uno di questi venga dato un nome che cominci con L. (I metalli sono stati trovati grazie a fondi della Luthor Corp, ora LCorp, dopotutto. Non dovrebbe essere troppo difficile pensare ad un nome che inizi con quella lettera)
 

Helena - 23.56
 
Mi sono appena resa conto che il messaggio che ti ho inviato sembra soddisfare più i criteri della categoria “mail di lavoro” che quelli della classe “messaggi che scambi con una persona che hai appena conosciuto online, e che quindi forse non hai conosciuto affatto, in un contesto in cui è chiaro che entrambe state tentando di apparire divertenti e interessanti e intriganti al punto giusto, e la ragione non è certo che sperate di avere di fronte i vostri prossimi migliori amici”. Ti chiedo scusa se questa dose forse eccessiva di formalità può sembrarti fuori luogo, ho passato l’intera serata in ufficio per colpa di una indesiderata riunione di emergenza causata da beh - una ancor più indesiderata emergenza, e impiego sempre un po’ di tempo a perdere l’accento.
 

Helena - 23.57
 
E con questo ti auguro una buona notte, amante della chimica. Ti saluterei con una barzelletta, ma temo che non susciterei in te nessuna reazione ;)
 
 

(Salta fuori, se mai qualche agente del DEO fosse interessato all’informazione, che inviare una barzelletta sulla chimica è uno dei cinque modi per far ridere Alex Danvers.)
 

E Alex vorrebbe avere il tempo di riflettere, di elaborare una risposta che a) fosse coerente; b) coprisse tutti i punti toccati anche solo en passant dai messaggi di Helena (e cavolo, Alex dovrebbe fare una lista. Sì, una lista sulle note del telefono. Ottima idea) rimanendo in un limite accettabile di caratteri; c) fosse divertente e intrigante e mantenesse il tono generale dei messaggi della ragazza; d) contenesse qualche domanda così da aumentare le probabilità di una risposta - e che soddisfacesse probabilmente almeno cinque altre condizioni che al momento non le vengono in mente.
 

E vorrebbe anche avere il tempo di riflettere sulla sua reazione, e sul fatto stesso che sta avendo una reazione. Che di istinto ha tirato un respiro di sollievo quando ha visto quei messaggi con quel nome, che ha sorriso quando ha letto i primi messaggi, e ha riso alla battuta nell’ultimo. Che ha pensato che forse è valsa la pena di scaricare quell’app - forse.
 

Ma come sempre il lavoro chiama, e la sua mente è persa nell’immenso mare di possibilità di fronte al quale quei messaggi l’hanno posta. Potrebbe risponderle in mille modi - e ognuno di questi possibili messaggi potrebbe dare origine ad una catena causale le cui conseguenze non sono prevedibili - ed è come una morsa.
 

Potrebbe rispondere in mille modi - e così Alex non risponde, e va al lavoro.
 


(Sa che deve solo scegliere. Deve solo valutare la strategia da adottare - il messaggio che soddisfi il maggior numero di condizioni, che le garantisca il risultato più soddisfacente. Deve solo fermarsi un attimo e riflettere e calcolare.)
 

Ma poco dopo l’una Vasquez le chiede di accompagnarla in mensa prima che il suo turno finisca, e Alex non ha nulla da fare per un’altra mezz’ora, e trascorrere del tempo con Vasquez non le dispiace affatto. E Vasquez approfitta della pausa per ritirare i suoi effetti personali, e sarebbe strano se Alex non facesse lo stesso - e Alex non vuole insospettire nessuno, perché non è pronta a rispondere a delle domande. Quindi Alex entra nello spogliatoio, sblocca l’armadietto e prende il telefono nella tasca del giubbotto. E mentre Vasquez si cambia, lei legge.
 

Helena - 13.03
 
Tre ore di riunione ieri sera, e nessuna soluzione.
 

Helena - 13.03
 
Nel caso in cui pensassi che quella di ieri sera era l’unica battuta che conoscevo ;)
 

“Due minuti e ci sono, eh,” borbotta Vasquez - e al diavolo. Da qualche parte bisognerà pur iniziare. Dopotutto, la probabilità di pervenire ad un risultato soddisfacente utilizzando una qualsiasi delle risposte che le sono venute in mente in questo istante è ben più alta della probabilità di raggiungere quel risultato non scrivendo nulla.
 

AxD - 13.14
 
A costo che tu possa pensare che ci sia un legame debole tra i tuoi messaggi e il mio, magari non è stata trovata alcuna soluzione perché ai tuoi colleghi mancano le basi.
 

AxD - 13.14
 
Messaggio stile mail di lavoro + battuta sulla chimica, due al prezzo di uno.
 

Helena - 13.15
 
E oltretutto due battute sulla chimica in un solo messaggio? E io che pensavo di stupirti con un misero tasso di 1 battuta/ messaggio..
 

Helena - 13.16
 
Comunque hai perfettamente ragione sulla lettura che hai dato della mia situazione lavorativa: buona parte dei dipendenti della compagnia non sono parte della soluzione, bensì del precipitato. E raggiungono livelli di acidità impressionanti quando qualcuno glielo fa notare ;)
 

AxD - 13.16
 
Sono sicura che il tuo messaggio contenesse delle battute, ma tutto ciò che io ci leggo è una dichiarazione di guerra. Dovrò tirare fuori l’artiglieria pesante!
 

Helena - 13.19
 
Ti avverto: ho un documento piuttosto pesante sul mio desktop chiamato “battute divertenti sulla scienza per far colpo su belle ragazze”. 25 pagine di word di battute pressoché mai utilizzate, quindi scordati l’eventualità di una guerra lampo..
 

AxD - 13.19
 
Qualche necessario avvertimento: 1) Se non le hai mai utilizzate come puoi sapere che funzionerebbero? 2) Conosco almeno tre persone che sarebbero in grado di entrare nel tuo computer e cancellarti quel documento in meno di 2 minuti, quindi ti consiglio di dargli una lettura veloce finché puoi! 3) Ho studiato scienze naturali alla Stanford, quindi mi sono sfamata di noodles e battute sulla scienza per tre anni!
 

Helena - 13.22
 
Sappi che se dovessi alzare bandiera bianca, non sarebbe certo per le tue doti intimidatorie, ma solo perché Titano, _, TR Ossigeno, Vanadio, Ossigeno, _, Carbonio, Argon, Iodio, Sodio ;)
 
 

Quando Vasquez esce dallo spogliatoio (decisamente più tardi di due minuti dopo, non che Alex possa lamentarsi in questa particolare occasione), Alex sta sorridendo come poche volte prima. (Per sua fortuna, Vasquez non fa commenti. Sarebbe piuttosto imbarazzante per Alex spiegarle che sta sorridendo come un’idiota perché una ragazza che non ha mai visto prima le ha appena scritto che la trova carina. Usando i simboli degli elementi, per giunta.)
 

(Vasquez non fa commenti nemmeno quando in mensa Alex inizia a recitare a bassa voce la tavola periodica - nomi, simboli e numeri atomici - per poi estrarre il telefono dalla tasca dei pantaloni e scrivere un messaggio in tutta fretta. Alex era sicura che ci fosse una ragione per cui lei è la sua agente preferita al DEO.)
 

AxD - 13.29
 
Sei fortunata che 22_(TR)8+23+8_6+18+53+11_(AN)+6+2_53+8 ;)
 


Helena le risponde mezz’ora dopo, quando Alex è ormai tornata nel laboratorio 3 ad analizzare due delle armi che hanno sequestrato il giorno precedente. Ma per una volta (e se fosse superstiziosa, penserebbe che si tratti di un segno del destino) nessuno minaccia National City - ed alle 19.45 Alex è di ritorno a casa, seduta sul divano con gli avanzi di cibo cinese in una mano e nell’altra il telefono che continua a illuminarsi a distanza di pochi minuti.
 


(Alle 20.37 sta ridendo a crepapelle per una battuta di Jake Peralta. Alle 21.03 sta scrivendo a Helena qual è il suo nome, Alexandra. Alle 21.17 sta cercando disperatamente di riprendersi dallo shock che l’ha investita quando Helena le ha scritto di non avere mai guardato i Simpsons. Alle 21.25 sta pregando quel dio che pregava sempre Kara quando Cat Grant aveva una giornata storta, che faccia sì che Helena non si spaventi per quello che le ha appena scritto - perché si è resa conto del possibile doppio senso solo dopo aver inviato il messaggio. Alle 21.36 sta sgranando gli occhi e annuendo tra sé e sé e saltellando sul posto. Alle 21.45 si sta complimentando da sola per il proprio sangue freddo e le proprie doti conversazionali. Alle 21.59 sta ridendo a crepapelle per un’altra battuta di Jake Peralta. Alle 22.27 sta sbavando sul cuscino del divano, persa nel mondo dei sogni.)
 


(AxD - 21.25
 
Non hai mai guardato nemmeno un episodio? Che ti posso dire (oltre a - vergognati)? Dovremo  fare qualcosa per risolvere la cosa..
 

Helena - 21.36
 
Se questa informazione può esserti utile, ho un account Netflix. E mi sono appena comprata una nuova TV da 86 pollici per il salotto ;)
 

AxD - 21.45
 
Divano comodo o non se ne fa niente...)
 
 
 


 
 
Note:
Sostituendo ai vari elementi del messaggio di Lena i rispettivi simboli esce “Ti trovo carina”, mentre il messaggio di Alex dice “Ti trovo carina anche io” sostituendo questa volta ai vari numeri atomici i simboli degli elementi corrispondenti.
   
 
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