Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: nattini1    04/01/2018    5 recensioni
Sam e Dean si trovano trasportati da Castiel per errore in un mondo parallelo, dove le loro controparti sono di nuovo due attori del famoso show «Supernatural».
Il problema? L'angelo non potrà tornare a prenderli prima di 72 ore, dato che dovrà recuperare le forze per affrontare un nuovo viaggio, quindi dovranno trascorrere 3 giorni in quel mondo alternativo, in cui stavolta sono anche una coppia… e sono felicemente sposati!
Opera realizzata per il Secret Santa del gruppo fb WAYWARD SONS AND DAUGHTERS: https://www.facebook.com/groups/waywardsonsanddaughters/, il prompt è di Lyaranna.
Genere: Avventura, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
 

Il mattino dopo, per una volta, Sam e Dean poterono dormire a lungo e non dovettero fare turni in bagno. Dean aveva preparato il caffè per entrambi e si era industriato per cuocere bacon e uova che aveva trovato nel frigo. Dopo colazione entrarono nella cabina armadio e si decisero a indossare i due completi eleganti: Sam aveva un vestito e giacca con gilet nero e una cravatta bianca, Dean un completo grigio antracite e un papillon (per sua fortuna una delle mille ragazze con cui era uscito aveva insistito perché la accompagnasse a una festa indossando uno di quei farfallini, quindi sapeva come allacciarlo). Sam si sentiva un po' a disagio così elegante e continuava ad asciugarsi le mani sudate sui pantaloni, ma Dean invece trovava la cosa divertente e si pavoneggiava davanti allo specchio, aggiustandosi il papillon: «Awesome!». Poi aggiunse, sistemando la cravatta di Sam: «Ma anche tu non sei niente male Sammy!» e gli fece l'occhiolino.

Quando l'autista Cliff li venne a prendere, i due Winchester furono un po' sorpresi nello scoprire che la location scelta per il rinnovo delle loro promesse era il set in cui lavoravano ogni giorno (ma meglio così: se Cas fosse tornato li avrebbe subito individuati), dove era stato allestito per l'occasione un baldacchino di fiori sotto cui un pastore li attendeva.

A Dean servì uno sforzo sovrumano per non alzare gli occhi al cielo e bisbigliò all'orecchio di Sam: «Dio è sparito chissà dove e qui siamo pure religiosi!».

Il pastore li invitò a mettersi uno di fronte all'altro e a prendersi le mani e, sorridente, iniziò a parlare con clama: «Questo giorno è un dono e siamo qui perché in questo luogo Dio ha fatto incontrare questi due giovani. L’amore nasce solo dall’amore. Solo chi è amato può amare. Dio desidera, sopra ogni altra cosa, che noi scopriamo quanto siamo amati da Lui e che restiamo fedeli a questo amore. Quando l’uomo scopre che l’universo gli viene affidato, e che Dio si prende cura di lui, sente che il mondo è la sua casa e la libertà d'agire rende gustoso ciò che fa. L’amore umano unisce e trascende, gratifica e impegna, dona e riceve, unisce l’io al tu e consente che entrambi gli sposi crescano verso il noi. Scambiatevi ora le vostre promesse!».

Dean e Sam si guardarono incerti su cosa fare. Come se non fosse già abbastanza imbarazzante stare di fronte a tutti, mani nelle mani e occhi negli occhi, perché mai oserebbero guardare in giro i volti dei presenti divisi tra sorrisi pieni di felicità e pianti di commozione rischiando di avere un crollo nervoso, adesso dovevano pure dire qualcosa!

Sam spezzò il silenzio: «Comincio io». Prese un respiro e si schiarì la voce: «Non farei tutto questo senza di te. Mi hai sempre coperto le spalle, in ogni occasione, anche quando ti ho deluso. Tu sei… la mia famiglia e lo sarai sempre».

Sospiri sognanti arrivarono alle orecchie di Dean, che non sapeva davvero che pesci pigliare perché, a dirla tutta, le parole di suo fratello l'avevano toccato più profondamente di quanto avrebbe mai ammesso; l'unico discorso che conosceva era quello nel film di Braveheart, ma non gli sembrava adatto al momento, quindi fece del suo meglio e improvvisò: «Ci sono le macchine. Guidando si pensa. E si ricorda. Tutto. Ci sono le marce. C’è anche il folle e la retromarcia. E si percorre la strada. C’è la discesa e la salita. Qualche volta solo la salita. Spesso nella nostra vita. Una vita difficile, chiaro. Le salite si affrontano e noi le abbiamo affrontate. Ci sono poi le forature. E anche quelle le abbiamo risolte. E adesso siamo qui. Insieme».

Una giovane donna scoppiò in un pianto dirotto e tutti i presenti applaudirono con entusiasmo. Sam ringraziò mentalmente il cielo per la straordinaria capacità della gente di interpretare i discorsi nella propria mente in chiave romantica, ma un angolino del suo cuore fu grato al fratello perché sapeva che credeva in quello che aveva detto e, per un momento, gli strinse forte le mani.

«E ora lo sposo può baciare lo sposo!» proclamò il pastore.

Stavolta, visto che Sam sembrava avere tutte le intenzioni di restare fermo con la bocca spalancata, fu Dean a prendere il coraggio a due mani e a farsi avanti. Dovette alzarsi sulle punte dei piedi (perché cazzo quel moccioso era cresciuto così tanto più di lui, era ingiusto!) per arrivare con le proprie labbra a sfiorare quelle del fratello. Fu un tocco fugace e delicato, che non incontrò nessuna ritrosia e che riuscì a strappare un altro applauso e a colorare di rosso le guance di Sam.

Passarono le ore seguenti al buffet che era stato organizzato dopo la cerimonia, sorridendo e ringraziando amici e parenti di cui non conoscevano i nomi, Dean cercando soprattutto di evitare qualsiasi discorso compromettente riempiendosi continuamente la bocca di cibo; almeno quello era decisamente ottimo, uno dei pochi lati positivi dell'essere bloccati in quell'universo. Scoprirono che il tizio che interpretava Crowley (un certo Mark Qualcosa, forse Pellegrino, o forse quello era il nome del tizio che vestiva i panni di Lucifer? Avevano una gran confusione di nomi in testa) e quello che faceva Chuck (non ce la potevano fare a ricordare come si chiamava) sembravano essere dei musicisti anche abbastanza dotati. Fortunatamente, nessuno pretese di vederli ballare un lento, dopotutto era un rinnovo delle promesse da festeggiare con gli amici senza troppe formalità, ma chiesero a Dean di cantare. Lui, dopo aver bevuto parecchi drink, decise di accontentarli e Sam si ritrovò a ridere come faceva poche volte, mentre il fratello dissacrava alcuni classici del rock che gli dedicava, sussurrandogli poi all'orecchio che dovevano continuare con la storia della coppietta felice.

A un certo momento, capitò qualcosa di curioso: una cameriera che stava servendo del punch si ritrovò inspiegabilmente a cadere nella ciotola davanti a lei in cui intingeva il mestolo. Sam si avvicinò per fare alcune domande a un'altra cameriera che era accanto alla prima al momento dell'incidente: «Mi scusi, signorina, può dirmi cos'è successo?».

La ragazza sembrava davvero stupita: «Sally e io stavamo chiacchierando e il momento dopo lei era ricoperta di punch!».

Sam cercò di essere il più gentile possibile: «Potrei saper l'argomento della conversazione?».

La cameriera si torse le mani: «Deve cercare di capirla, non è colpa sua, è che è tanto giovane ancora ed è cresciuta in una famiglia molto tradizionalista, le hanno inculcato loro certe idee. Diceva che non ha nulla contro di voi, ma che l'orientamento sessuale secondo lei dovrebbe essere una legge naturale, come la forza di gravità, e quella che si celebrava oggi non era una cosa naturale e che domani avrebbe pregato per voi a una specie di raduno… Non la faccia licenziare, per favore!».

Dopo aver rassicurato la ragazza che non ci sarebbero state conseguenze, Sam si fece un appunto mentale di riferire al fratello quanto aveva scoperto.

Alla fine, riuscirono a lasciare la festa senza particolare fatica: a quanto sembrava i loro intenti di voler trascorrere un po' di tempo da soli erano assolutamente chiari (ma non per il motivo giusto) a tutti gli invitati che non risparmiarono loro battutine sconce.

Purtroppo a casa non avevano a disposizione la biblioteca di Bobby o il diario del loro padre, ma anche internet poteva essere una straordinaria fonte di informazioni relative al soprannaturale, se si sapeva dove indagare. Dopo qualche ora di ricerche inutili e fuorvianti, alla fine Sam richiamò l'attenzione di Dean, che nel frattempo era riuscito a finire il secondo pacchetto di patatine e a iniziare la quarta birra: «Forse ci sono. Credo che potremmo avere a che fare con un lillend» e mostrò al fratello l'immagine di una creatura che per metà era una donna dai tratti appuntiti (Sam li avrebbe definiti «elfici») e con la parte inferiore del corpo simile a un serpente multicolore; è dotata enormi ali, straordinariamente decorate, simili a quelle di un uccello.

«Belle tette» commentò Dean bevendo l'ultimo sorso di birra.

Sam sbuffò contrariato e lesse: «I lillend sono visitatori misteriosi provenienti dal piano astrale, in grado di rendersi invisibili a loro piacimento e di lanciare svariati incantesimi relativa alla sfera del charme e dell'innamoramento; molti sono abili in una o più forme di espressione artistica. Amano la musica e ogni forma d'arte. La ricchezza significa poco per loro, mentre le canzoni, i racconti e gli oggetti d'arte sono molto importanti. Sono normalmente pacifici, ma la distruzione dell'arte e il maltrattamento degli artisti li fa infuriare. Il rancore che sono in grado di provare è tristemente famoso e spesso vengono incontrati mentre impongono violente punizioni ai nemici delle loro arti o artisti favoriti».

«Quindi noi dovremmo andare a caccia di un mostro che sta cercando di proteggerci?» chiese Dean dubbioso.

«Sta facendo del male a delle persone! Magari questi tizi sono degli stronzi, ma non meritano di farsi così male! Potremmo cercare di calmarla, pare sia un essere pacifico» ribatté Sam.

Dean fu costretto a riconoscere la ragionevolezza dietro quel pensiero: «Ok. E come facciamo a beccare questo lillend?».

Sam si morse un labbro: «Beh, appare quando qualcuno ci insulta, quindi l'idea è di fare qualcosa per cui qualcuno potrebbe insultarci…».

Dean si rifiutò di capire dove voleva andare a parare: «Definisci “qualcosa”».

Sam era visibilmente imbarazzato: «Ho scoperto che domani sera c'è una manifestazione pacifica, una sorta di veglia di preghiera in riparazione dei peccati degli omosessuali. Chi parteciperà dovrebbe essere tranquillo e sembra che le punizioni del lillend siano proporzionate alla gravità dell'offesa, quindi non dovrebbero correre serio pericolo. Potremmo fare un incantesimo che ci permetta di vederla, andare là e comportarci in modo, ehm, affettuoso e vedere se a qualcuno dà fastidio…».

«O magari potremmo recitare talmente male da farla arrabbiare con noi, questo dovrebbe essere più semplice!» suggerì Dean speranzoso.

«Il regista mi ha detto che le riprese ricominceranno solo lunedì e nel frattempo potrebbero ferirsi altre persone» obiettò Sam.

Dean sperò con tutte le sue forze che Cas si riprendesse in fretta, perché questa cosa lo avrebbe ucciso.

Dopo una notte ristoratrice e una colazione corroborante sempre preparata da Dean per entrambi, iniziarono a cercare gli ingredienti per l'incantesimo che avrebbe permesso loro di vedere il lillend. Fortunatamente non c'era nulla che fosse davvero impossibile da trovare, ma dovettero girare per tutta Vancouver. Per recuperare alcune penne colorate si recarono in un negozio di animali; mentre Dean fingeva di voler comprare un carinissimo cucciolo di bradipo che diceva gli ricordava tanto Sam, quest'ultimo girava per le gabbie raccogliendo le piume cadute sul fondo per non far male agli animali strappandole. Poi dovettero cercare delle scaglie di serpente; Sam propose di andare allo zoo, mentre Dean insisté per fermarsi in uno strip club che pubblicizzava un numero con una ragazza, una certa Selene, che si esibiva in un bikini di pelle di serpente e con un pitone. Sam protestò inutilmente: «Ti ricordo che non dovrebbero interessarti questo genere di spettacoli!».

Entrati nel locale chiesero di poter avere uno spettacolo privato con Selene; in questo universo i soldi per loro non erano un problema. Furono fatti accomodare in un piccolo salotto con un divano in pelle rossa davanti a una piattaforma, in attesa della ragazza.

Selene non si fece attendere, ma quando arrivò e li vide, fece un versetto eccitato e squittì: «Oh mio Dio, non ci posso credere! Ma voi siete Jensen e Jared! Sono una vostra grandissima fan!». Poi rimase un momento interdetta: «Ma voi due non siete… Non pensavo vi piacesse… Cioè… Insomma…».

Sam rispose pronto: «Siamo facendo una ricerca sul campo per una scena che dovremo girare a breve, in cui Dean deve fare un numero di spogliarello con un pitone!».

L'espressione di Dean fu impagabile.

Selene era fuori di sé per la gioia: «Oh, ma è fantastico! E prenderete me come modello, sono così onorata! E anche il mio piccolo Rupert è entusiasta, vero tesoro?». E così dicendo carezzò il serpente e lo avvicinò ai due fratelli.

Guardando malissimo Sam, Dean allungò la mano e toccò il pitone: «Speriamo che mi capiti un serpente simpatico come Rupert!».

In un altro momento Dean si sarebbe divertito parecchio guardando lo spettacolo, ma non riusciva a scacciare la sensazione che le risatine non troppo trattenute di Sam derivassero dal fatto che lo stava sicuramente immaginando al posto della spogliarellista. Alla fine dello show la ragazza fu più che contenta di lasciare loro come souvenir il reggiseno di pelle in cambio dei loro autografi.

Comprarono in fretta un anello con diamante (il gioielliere fece un gran sorriso, augurando loro una felice vita insieme) e per ultimo raccolsero foglie di acero (erano in Canada ed era autunno, fu semplicissimo); giunti a casa mescolarono tutti gli ingredienti e pronunciarono le parole dell'incantesimo che per 24 ore avrebbe permesso loro di vedere i lillend.

Verso sera andarono alla stupida funzione. Alla fine la poca gente raccolta in preghiera in una piazza era, fortunatamente, davvero pacifica: c'era un pastore con una croce di legno tra le mani che invocava Dio affinché salvassero tutte le anime dalle tentazioni: «Preghiamo perché cessi l'ostentazione e la nobilitazione di atti che costituiscono una degradazione della creatura umana e perché svanisca la promozione di una visione erronea dell'uomo e di un uso distorto della sessualità. Preghiamo per tutte le anime confuse!»

Stavolta Dean non si trattenne dall'alzare gli occhi al cielo: «Sammy, mi spieghi come si fa a credere cose del genere? Chiaro, a me piacciono le donne, ma ognuno può fare ciò che vuole col suo culo e il suo pene. A Dio non frega un cazzo di chi va a letto con chi e noi lo sappiamo bene».

Sam sorrise impercettibilmente: «Sono persone che hanno il vizio di parlare a sproposito e la legge glielo consente, ma l'amore è sempre lo stesso. Sai, hanno fatto un recente studio scientifico per cui le mappature cerebrale di persone che guardano le foto delle persone di cui sono innamorate sono uguali, indipendentemente dalle differenze di sesso, età oppure orientamento sessuale».

«Ti vedo ferrato sull'argomento, Sam, sicuro che non c'è qualcosa che mi devi dire, non so, roba che è successa quando eri al college…» domandò Dean dando una pacca sul culo di Sam.

«Va bene che ti stai immedesimando nella parte, ma non esagerare!» protestò Sam, ma col sorriso sulle labbra.

«Guarda che è stata una tua idea!» puntualizzò Dean abbracciandolo da dietro con le labbra che gli sfioravano il collo e facendolo sussultare.

Il pastore li vide e li additò: «Ecco due che hanno bisogno di vedere la luce!».

Aveva appena finito di parlare che si portò prima le mani agli occhi e poi le mosse in avanti e gridò: «Oh mio Dio! Non ci vedo più! Non ci vedo più!». Scoppiò il panico tra i fedeli che si assieparono attorno alla loro guida spirituale e Sam e Dean videro poco lontano una figura, che se ne stava appartata, molto simile a quella dell'immagine del lillend che guardava compiaciuta il finimondo che si era creato.

Le andarono vicino e la fissarono. Inizialmente, accorgendosi di essere vista, la sua reazione fu di sorpresa, ma poi fece loro un caldo sorriso e parlò: «Chi l'avrebbe detto che oltre che belli e pieni di talento artistico foste anche versati nella magia! Eccomi qui, mi vedete, sono felice di incontrarvi! Quel pastore ha avuto quello che meritava; nessuno deve fare del male ai miei preziosi tesori, io vi proteggerò!» disse la creatura sollevando il mento dei due fratelli con dolcezza.

Una parte di Dean desiderava portarsi questa versione potenziata di cane da guardia nel suo universo, ma sospettava che vivesse per la fantasia e l'arte e non avrebbe apprezzato la cruda realtà. Sam cercò di essere diplomatico: «Ti siamo molto grati per l'affetto che ci dimostri; posso farti una domanda? Perché proprio Supernatural, perché proprio noi?».

Il sorriso del lillend si fece sognante: «Quando Jensen nei panni di Dean ha detto: “Papà è andato a caccia e manca da casa da alcuni giorni” ho capito che Supernatural era qualcosa di speciale. La storia ispira tante persone e ha tutto: vita, morte resurrezione, redenzione, ma soprattutto famiglia. Il tutto condito da una musica che ti rimane proprio in testa. Non è una penosa imitazione di un genere contorto, è epico. E sono assolutamente d'accordo col regista: un montaggio sperimentale a questo punto sarebbe davvero l'ideale! Siete così innamorati e passionali nella vita, dovreste esserlo anche nella serie!».

«Ma siamo fratelli! Nella serie, ovviamente» si giustificò Dean.

Il lillend liquidò la questione: «Oh, certo, ma chi bada davvero a questo?».

Sam riprese: «Anche se quelle persone sono state offensive, forse non meritavano di essere ferite per la loro ristrettezza mentale. Quell'uomo nella piazza, per quanto abbia una visione limitata della realtà, non aveva di sicuro cattive intenzioni…».

Il lillend, incrociando le braccia con disappunto, lo interruppe: «L'incantesimo non è permanente, presto tornerà a vedere, speriamo in modo più chiaro! Siete davvero di animo generoso, ma secondo voi dovrei lasciare impuniti coloro che vi offendono?».

A Dean venne un lampo di genio: «Potresti vendicarci in altro modo: che ne dici di far innamorare tutti quelli che ci offendono di una persona del loro stesso sesso?».

Il lillend proruppe in un'allegra risata argentina e svanì.

A Dean non restò che fissare lo spazio vuoto dove un attimo prima c'era la creatura: «Mi pare l'abbia presa bene, tu che dici Sammy?».

Quella notte nessuno dei due riuscì a dormire bene: erano agitati dall'idea di dover recitare il giorno dopo e avrebbero preferito mille volte imbarcarsi nella caccia di qualsiasi schifezza sovrannaturale piuttosto che affrontare il regista.

Sul set li attendeva una sorpresa al di là delle loro più nefaste previsioni: il regista, che stava parlando con un'entusiasta Selene, quasi irriconoscibile con dei vestiti addosso, li vide e fece cenno loro di avvicinarsi: «Ah, ragazzi! Ieri la nostra adorabile ospite Selene, che voi già conoscete, ha postato sul suo profilo Facebook il resoconto del vostro incontro e uno dei nostri writers l'ha letto. Non avevo idea che aveste delle iniziative così creative, ma dobbiamo assolutamente sfruttarle e abbiamo modificato il copione dell'episodio che gireremo oggi. Per raccogliere informazioni nello strip club dove probabilmente una sirena abborda i clienti, Dean si farà assumere come spogliarellista! Su Jensen, va a prepararti, i truccatori ti sistemeranno e poi Selena ci presterà il piccolo Rupert, mi ha detto che avete già fatto amicizia!».

Dean rimase piuttosto scosso e diventò rosso in faccia, incapace di proferire verbo mentre i truccatori lo sequestravano; invece Sam pensò a come procurarsi dei pop corn da mangiare per gustarsi meglio la scena. In quel momento, arrivò una ragazza con dei vestiti piegati in mano; aveva un viso familiare e Sam si rese conto che era Sally, la cameriera che era era caduta nel punch.

La ragazza si rivolse a un membro dello staff spiegando che era venuta a restituire gli abiti che le avevano prestato per sostituire i suoi bagnati. Alzò un istante lo sguardo e incontrò gli occhi di Selene. Le due si sorrisero e si avvicinarono, attratte l'una dall'altra come due calamite; Sally tese la mano per presentarsi e Sam avrebbe giurato di aver sentito una risata argentina in sottofondo.

Dean ritornò poco dopo con una vestaglia che teneva ostentatamente chiusa, piuttosto teso. Fu salvato in extremis da un angelo in trench che piombò agitato sul set. Il regista avanzò perplesso: «Misha, guarda che ti sei sbagliato, oggi tu non sei previsto in scaletta!».

Castiel lo ignorò e si rivolse ai Winchester con solennità: «Dean. Sam. Sono tornato a prendervi».

Dean quasi gli corse incontro, indeciso tra il ringraziarlo per essere arrivato e l'insultarlo per averli lasciati in quell'universo assurdo per tre giorni e scegliendo alla fine di tacere, mentre Sam li raggiunse con più calma salutando l'amico. Castiel posò le mani sulle loro spalle e l'attimo dopo erano seduti dentro l'Impala con le loro solite camicie di flanella addosso. Dean accarezzò il volante della sua piccola e il cruscotto per assicurarsi che fosse davvero reale.

Castiel si congedò: «Devo andare, ci sono affari urgenti che richiedono la mia attenzione». Sam e Dean lo salutarono e lui sparì. Sam non poté fare a meno di rammaricarsi dell'inesistente senso dell'umorismo dell'angelo: se avesse avuto un briciolo di spirito avrebbe lasciato a Dean la vestaglia e quello che indossava sotto!

Mentre partivano per una nuova avventura, il rassicurante rumore del motore di Baby in sottofondo e Bon Jovi che cantava Bed of Roses, Dean girò la testa verso Sam pensieroso: «Sammy, sono certo che sarei un marito adorabile, ma mi resta un dubbio: a quanto pare ci davamo parecchio da fare, ma secondo te chi dei due stava sopra?».

 

 

 

 

 

 

 

NdA

 

Ciao a tutti! Spero che vi siate divertiti a leggere questa piccola fic quanto io mi sono divertita a scriverla; se sono riuscita a regalarvi un bel momento e un sorriso potrò essere soddisfatta! Sam e Dean sono vestiti come Jared e Jensen ai loro rispettivi matrimoni, non ho resistito a giocare con questa cosa! Il lillend (che in pratica è la fangirl della situazione!) è una creatura dell'universo di D&D e le sue caratteristiche si adattavano perfettamente alla storia, ho solo leggermente rimaneggiato le sue capacità magiche. Nei manuali si parla di questo mostro sempre al maschile, anche se ha torso femminile, e ho mantenuto questo uso.

Grazie a chi ha letto e a chi mi lascia un commento!

   
 
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: nattini1