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Autore: Cocever    04/01/2018    1 recensioni
[Pillars Of Eternity]
[Pillars Of Eternity]Qualche episodio sull'avventura del mio Osservatore, Stael, uscita fresca fresca dal mondo dell'rpg Pillars of eternity che consiglio di giocare a tutti perchè io ho bisogno di parlarne con qualcuno, hey tu che leggi, passa al lato oscuro, abbiamo Edèr e Aloth.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Quando arrivarono in vista delle rovine Edèr dovette riconoscere che erano imponenti. La fortezza era circondata da mura e collegata al resto del mondo da un ponte, che stavano attraversando.  Le dimensioni di tutta la struttura erano evidenti nonostante il buio che era ormai calato. 

 Certo le condizioni non erano delle migliori, ogni passo era più evidente lo stato di abbandono ma restava uno spettacolo.  

Stael guardava il castello bocca aperta, completamente rapita. Visto Stael? Ecco il tuo castello” le disse  accompagnando la frase con un cenno della testa. 

Lei rispose senza distogliere lo sguardo “Cavolo… signori il piano è appena diventato uccidere il proprietario e rendere l'orlan signora della collina”  

Aloth commentò sorridendo “Non penso che il quantitativo di soldi che servirebbero a ridare lustro a un posto simile siano quantificabili" 

"Bhe bisogna puntare in alto no? E poi troveremo un tesoro prima o poi da qualche parte." 

Edèr guardò di nuovo il castello "Bhe questo mi sembra un ottimo posto da dove iniziare" 

Arrivati verso la metà del ponte Stael mosse le grosse orecchie e si fermò "c'è qualcuno" disse sottovoce, si avvicinarono cauti e anche lui sentì qualcuno che canticchiava, se non altro se stava lì a musicare non aveva in programma un'imboscata. 

Arrivarono a tiro per trovarsi davanti un aumaua gigantesco dalla pelle bruna, che stava scrivendo qualcosa, alzando di tanto in tanto lo sguardo sul muro, a cui stava quasi appiccicato. 

Stael sembrava abbastanza divertita, si scambiarono un'occhiata interrogativa, e, messe via le armi, si avvicinarono.  

"Ah il buon vecchio fascino dei mattoni ammuffiti, incanta ogni volta!" Disse lei a voce alta, con un sorriso largo sul viso. L'uomo si girò, l'iniziale sorpresa sostituita in pochi istanti da un sorriso ancora più largo, aveva i denti separati tra loro e appuntiti, come quelli di uno squalo. Non che lui avesse mai visto uno squalo, ma il paragone che facevano tutti era quello. 

"I mattoni in se sono una passione che non coltivo, ma ci sono dei nomi incisi sopra, scalpellini che volevano consegnare la loro opera alla memoria? ChissàCaed Nua è una fortezza antica, costruita secoli fa e abbandonata per la metà del tempo"  

Il tizio riuscì ad allargare il suo sorriso ancora di più "E chissà che cosa cela al suo interno! Non sono riuscito ad avvicinarmi, troppi spiriti che non sembrano cordiali come voi. Speravo che Maerwald, il padrone fosse più ospitale. Forse dovevo aspettarmelo." 

Che la fortezza fosse in uno stato di rovina e abbandono era più che risaputo, e anche che fosse pericoloso, sennò ci sarebbe già andato da solo a cercare Maerwald.  

Ma si guardò dal parlare, Stael stava sfoderando tutto il suo carisma, probabilmente aveva visto del potenziale nell'aumaua per dargli una mano, Edèr sorridendo si riempì la pipa, curioso di vedere l'orlan all'opera per guadagnarsi un altro alleato. 

"Anche io sono qui per parlare con Maerwald! Sapendo delle insidie sono venuta accompagnata" con un gesto indicò loro tre, che erano rimasti al limitare del ponte, Edèr sorrise cordialmente, non vedeva le reazioni dei suoi compagni, ma poteva immaginarsele senza difficoltà. Aloth avrebbe fatto un cenno composto e Durance non avrebbe mutato la sua faccia inquietante. 

"Sul serio?! Allora potrei permettermi di chiedere il vostro aiuto? Da solo non credo proprio riuscirei a farmi strada." 

Stael allargò le braccia "Mi sembra l'idea più sensata, a noi farebbe comodo uno studioso. Immagino tu lo sia no?"  

L'uomo si tolse il cappello e fece una specie di inchino " Kana Rua, studioso in viaggio per la ricerca di un prezioso tesoro, il Tanvii ora Thora, il testo sacro Rauatai, credo l'originale sia qui e vorrei scoprire quel che posso, oro e argento non mi interessano, e temo che la loro promessa sarebbe l'unica ricompensa che ho da offrire in cambio del vostro aiuto, signora" 

Sentire l'orlan chiamata signora gli fece venir da ride e quasi gli cadde la pipa. Anche lei rise "Puoi chiamarmi semplicemente Stael, e mi sembra un accordo più che vantaggioso, possiamo proseguire, così magari ci mettiamo un tetto sulla testa per la notte"  

Fecero il resto delle presentazioni e varcarono la soglia dei giganteschi bastioni. Il cortile enorme pullulava di spettri, che il buio rendeva difficili da vedere, fortunatamente Stael ci vedeva quasi alla perfezione e avevano ancora una torcia intatta, che Aloth aveva acceso con la magia. 

Kana si rivelò essere ancora più loquace di Staeli due ne stavano qualche passo dietro, Edèr sentiva che stavano parlando della storia del castello, gli sarebbe piaciuto ascoltare, ma era più concentrato sui nemici intorno, poi avrebbe chiesto un riassunto. 

Stael non sembrava avere difficoltà a giostrare sia la conversazione che i nemici, sembrava essere riuscita a dormire decentemente, tutta pimpante di nuove energie nonstante la giornata di camminooppure quel Kana era particolarmente simpatico. O forse era la speranza di poter parlare con l'osservatore che la caricava a quel modo. 

Dopotutto la capiva, avere qualcosa da cercare aveva smosso perfino lui, che era notoriamente un inutile perdigiorno. La verità su Woden era ormai a portata di mano, erano separati solo da quel castello abbandonato, qualche altro spettro e al massimo dei predoni. 

Si rese conto di quanto lo aveva tranquillizzato sapere che anche Kana stava cercando l'osservatore. Almeno potevano essere ragionevolmente sicuri che fosse ancora vivo. 

Una remota parte di lui si chiese perché non avesse ancora chiesto a Stael. Ma la risposta infondo la sapeva bene, diceva a sé stesso di non fidarsi ancora davvero di lei.  

Perché fidarsi di una con cui viaggi da giorni, quando puoi fidarti di un vecchio che vive in un castello maledetto? 

 In realtà sapeva di non voler fronteggiare la possibilità che non fosse possibile capire che era successo.  

Scrollò la testa e decise di smettere di pensarci, certo quando aveva la taverna a portata di tiro era più facile, ma ora poteva vantare una vasta gamma di distrazioni, come il grosso edificio incastrato in quelli che sembravano dei giganteschi scogli di adra verde che gli si era appena parato davanti. 

Erano tuttavia molto diversi da quelli che stavano al bivio di Magran, questi erano molto più levigati, sembravano lavorati, avevano perfino delle venature dorate. 

"Hum e questi cosa sarebbero? E perché ci hanno messo un edificio in mezzo?" Chiese a voce alta, rivolto a nessuno in particolare 

Kana e Aloth iniziarono ad azzardare ipotesi citando le qualità dell'adraStael espresse una fantasiosa opinione sul fatto che per lei erano cresciuti dal sottosuolo tipo alberi.  

Decisero di lasciar perdere per il momento e di ritornarci il giorno dopo, magari con la luce del sole, anche perché iniziava anche ad abbassarsi la temperatura e se non volevano accendere il fuoco dovevano mettersi un minimo al riparo. Invitati anche dal fatto che l'entrata della fortezza era lì, poco più avanti, molto poco invitante ma era comunque la loro meta. 

Edèr si mise a toccare il portone di legno muffito, cercando di capire se si poteva aprire o se doveva sfondarlo. "Stael, pensi di riuscire a forzare la serratura?" Non ottenendo risposta ripeté la domanda, di nuovo senza successo. 

"Credo stia succedendo di nuovo Edèr." Gli comunicò la voce di Aloth. 

"Un'altra visione?" Accanto a lui Stael stava in piedi impalata a fissare un punto davanti a sé. 

"Stael? Sei con noi?" Le agitò una mano davanti la faccia, come previsto non servì a nulla. 

"Hem, lungi da me essere indiscreto, ma che ha la vostra amica?" Chiese Kana guardandola incuriosito. 

"E' un osservatore, capita che abbia delle...visioni le chiama lei" Rispose Aloth. 

"Oh e..." Fu interrotto da un movimento brusco dell'orlan che saltò indietro. Poi si guardò intorno smarrita. 

"Ogni volta che rimani a fissare il nulla è come la prima" La canzonò lui. 

Lei cercò di ricomporsi e aggrottò le sopracciglia "Bhe non è durato tanto se voi ancora non avete aperto la porta no?" 

"Speravamo che l'aprissi tu veramente."  

Lei sbuffando si mise ad armeggiare con la serratura, Kana accanto a lui sembrava sul punto di esplodere dalle domande "E cosa vede nelle visioni?" Gli chiese alla fine, evidentemende cercando di non essere scortese. Ma tanto stava chiedendo alla persona sbagliata. 

Lui fece spallucce "Dovresti chiederlo a lei, per quanto non credo abbia capito tanto più di me, è quello il motivo per cui cerchiamo l'osservatore" 

L'omone gli sorrise, per nulla scoraggiato, ma il loro discorso fu troncato sul nascere dal rumore del portone che si apriva e Stael che si pavoneggiava "L'orlan salva la situazione, ancora una volta, la folla esultante premia la sua abilità! Cosa fareste senza di me?" 

"In effetti sei molto efficiente, basta solo aver la pazienza di aspettare se ti disattivi" Rispose ridacchiando mentre si accingevano ad entrareStael gli fece la linguaccia prima di voltarsi. 

Kana esitò un attimo sulla soglia, bloccandogli il passaggio, sembrava intento ad assaporarsi il momento. 

"Te la stai facendo sotto scolaretto?" gli disse Aloth, con somma incredulità da parte di EdèrKana diventò rosso. 

 "S-scusa?" balbettò. 

Aloth ebbe un mezzo sobbalzo e una curiosa espressione stupita "Cosa? No niente non ho detto niente. Hem, dai entriamo." 

Li superò lasciandoli a guardarsi con faccia interrogativa 

"Certo che io sono strano, ma anche voi non scherzate eh?" Rise fragorosamente, mettendo allegria anche a lui. 

"Magari succede a tutti quelli che cercano un osservatore" gli rispose divertito Edèr, contento di essersi visto la scenetta e che Kana non se la fosse presa. 

All'interno della fortezza l'aria era pesante e polverosa, era difficile dire da quanto tempo nessuno vi metteva piede, ma doveva essere davvero parecchio. 

Sarà mai possibile vivere qui in queste condizioni? 

Illuminò il contenuto della grande sala, oltre a legno e ciarpame vario in fondo si ergeva un trono gigantesco, sormontato da una statua femminile avvolta da un velo, lui non era un passionato d'arte, ma gli sembrava una bella statua.  

"Dici che si arrabbia se usiamo la sua sedia? Non lo deve sapere per forza" Disse a Stael strizzandole l'occhio, ma lei non gli diede corda come faceva di solito, che stesse per avere un'altra visione?  

Aveva gli occhi ridotti a due fessure, rivolta verso il trono "c'è qualcuno qui, non.." 

Improvvisamente una voce riempì la stanza, calda e solare. “Un altro osservatore varca le soglie di Cade Nua, che evento raro e inaspettato"  

Si girarono tutti a guardarsi intorno abbastanza confusi, la voce non sembrava venire da nessun punto in particolare. "Io sono l'attendente del castello, posso esservi utile?" Stael fece qualche cauto passo, in avanti, Edèr la superò con passo deciso "Dove sei?" Chiese alle pareti, guardandosi dubbioso con l'orlan. 

"la mia forma fisica è andata perduta, da tempo, se ti riferisci alla mia anima, è racchiusa nel trono, viandante" 

Lui e Stael si scambiarono una seconda occhiata e avanzarono verso la statua, che com'era prevedibile non si stava muovendo. 

"Sei prigioniera lì dentro?" Chiese Stael, la nota curiosa nella sua voce lo fece sorridere, per quanto fosse prudente e cercasse di essere cauta non sapeva proprio resistere. 

La voce risuonò di nuovo, gli sembrò anche di sentire un certo divertimento, ma magari si sbagliava "no non sono prigioniera, la mia anima è stata conservata qui per permettermi di continuare a vivere, e di occuparmi del castello"  

Stael incrociò le braccia e si sedette davanti alla statua, a gambe incociate " Bhe stai facendo un lavoro pessimo, fattelo dire, fuori c'è un casino di spiriti e cosi gelatinosi, è tutto diroccato e per fortuna non sono allergica alla polvere"  

L'attendente rispose con quanto di più simile ci potesse essere ad un sospiro prima di rispondere "purtroppo io non ho reale potere, sono un'entità... organizzativa diciamo, quello che posso fare è limitato a quello che vuole fare il mio padrone, e ora come ora le condizioni del castello non sono esattamente rilevanti per lui"  

Kana si fece accanto a Stael e chiese, con un tono di voce che tradiva l'emozione " Maerwald? È qui? Possiamo parlargli?" Le sue parole furono accompagnati da vigorosi cenni d'assenso da parte si Stael, che si rimise in piedi. 

"Padron Maerwal è qui, nel castello, al piano inferiore. Ma devo avvertirvi, parlare con lui potrebbe essere più impegnativo del previsto, sono anni che vive recluso lì sotto, temo non sia al massimo della lucidità, magari potete chiedere a me cosa vi serve io potrei..." 

 Kana aprì la bocca, pronto a formulare le sue domande, ma Stael fu più veloce, considerando che interruppe l'attendente "Hey Sassolina dimmi una cosa allora, dove sta la tesoriera di questo posto? Che succede se Maerwald schiatta? E soprattutto, ci sono ricchezze degne di nota nelle fondamenta del castello?"  

L'attendente non sembrò infastidita dall'interruzione e, con ordine rispose alle domande "la tesoriera è la stanza alla mia sinistra, in caso di morte di Maerwald dovrei cercare un nuovo proprietario al castello e nelle sue fondamenta si trova l'eterno cammino che potrebb.." 

L'attendente venne di nuovo interrotta, stavolta da Kana che praticamente cacciò un urlo "l'eterno cammino? L'eterno cammino di Od Nua!" Si rivolse verso di Stael e Edèr riuscì a vedere come gli brillavano gli occhi " Li dobbiamo andare Stael, ti racconterò tutte le leggende di tesori che ci sono, li scoveremo tutti e troverò il Tanvii ora Thora e... " incapace di continuare si tolse il berretto e si passò una manona sui capelli crespi mormorando qualcosa tra sé e sé sulla sua fortuna. 

Mentre i due continuavano a fare domande all'attendente Aloth gli si fece accanto "Pensi che ci toccherà davvero esplorare questo labirinto di cui parla? Non ti nascondo che non mi sembra la migliore delle idee" Edèr fece spallucce, cosa che gli fece cadere un po' del tabacco con il quale stava riempiendo la pipa.  

"Non so che dirti Aloth, sono qui per parlare con l'osservatore, probabilmente decideremo dopo che cosa fare con questo labirinto"  

"E dopo aver parlato con l'osservatore te ne andrai?" 

Aprì la bocca per rispondere, ma si accorse di non avere nulla da dire. 

Bella domanda elfo, dopo aver parlato con l'osservatore me ne andrò? 

Non aveva una famiglia, non aveva una casa e dopo aver parlato con l'osservatore al massimo poteva avere una risposta, ma sicuro non avrebbe più avuto nulla da fare, Stael e Aloth erano quanto di più vicino avesse a degli amici, gli piaceva la loro compagnia, e a ripensare a come si sentiva solo a Valdoro, persino la compagnia di Durance era qualcosa, almeno non lo voleva ammazzare. Questo fu quello che pensò. 

"Suppongo dipende da che mi dice" fu quello che rispose. 

La voce di Stael li richiamò all'attenzione "Allora giovani amici, chi vuole sentire il resto dei discorsi sul Tavola-ora-ora può restare ad ascoltare Kana che parla con Sedia, chi vuole venire in un'emozionante ricognizione in tesoreria può venire con me"  

Edèr non ebbe molto da pensarci, e messa via la pipa si accinse a seguirla, Durance non disse nulla ma visto che gli si fece accanto doveva essere intenzionato ad andare con loro. 

"Io resto a sentire, state attenti" disse Aloth sorridendo garbatamente e avvicinandosi a Kana. 

La porta della stanza indicata dall'attendente era mezza marcita e i cardini avevano visto tempi migliori, sfondarla fu abbastanza facile, lo fu molto di meno schivare lo spirito che gli si lanciò addosso all'istante, difatti lo colpì in pieno, gelandogli le ossa e facendogli provare una sensazione di dolorosa angoscia, Durance lo scacciò con il suo bastone, che doveva avere addosso qualche sorta di incantesimo perché lo spirito si ritrasse come se si fosse scottato, finendo dritto dritto contro Stael. 

Come potessero delle lame ferire gli spiriti era per lui un mistero, ma decise di lasciare le speculazioni ai maghi e agli eruditi, cosi poté affacciarsi nella stanza a controllare in caso ce ne fossero altri. A parte un quantitativo stupefacente di polvere la stanza era pressoché spoglia, un grosso baule verso il fondo, qualche mensola, un mucchio di legna che magari con uno sforzo immaginativo di secoli si poteva azzardare l'ipotesi fosse stato un mobile. 

"Un solo spirito a guardia della tesoriera? Mhhh non sono convinta ci sia niente di valore qui" 

Edèr le gettò un occhiata da sopra la spalla "il baule  in fondo è molto grosso, da  non lo vedi forse?" 

Stael varcò la soglia scavalcando agilmente il resto della porta rotta e si fiondò sul baule "Oh! E cosa abbiamo qui? Proprio un bel forziere!" Stando attenta a non avvicinarsi tropo controllò non ci fossero trappole, abitudine che Edèr gli aveva visto così radicata da avergli fatto azzardare ipotesi su come si fosse ferita l'orecchio destro, al quale mancava un pezzo. 

"Hey bionda, dammi una mano a sollevare il coperchio che è arrugginitoEdèr le si fece accanto, presero ciascuno un lato e dopo essersi scambiati uno sguardo d'intesa sollevarono. Il baule scricchiolò e perse pezzi di ruggine, il coperchio era pesante e i cardini dietro dovevano essere davvero in condizioni pietose, perché non scivolavano per niente, piano piano forzando riuscirono a sollevarlo e... era vuoto. Stael sbuffò frustrata mollando la presa, per fortuna la forza che aggiungeva lei a quella necessaria a tenere sollevato il coperchio era davvero minima. 

"Bhe se avessero lasciato tesori nella tesoriera mi sarei fatto davvero delle domande sull'abilità di tutti gli altri ladri del mondo" commentò Durancesorprendendo tutti e due.  

"Wow, era una battuta quella Durance?" Chiese Edèr lasciando cadere il coperchio, qualunque commento aggiunse Stael fu coperto dal frastuono del bordo di metallo sulla sua controparte inferiore. 

Di cattivo umore Stael uscì dalla stanza, seguita dagli altri due "Avete finito la lezione sul Tardi-ora-quello?" Chiese a Kana e Aloth, che si girarono verso di loro.  

"Si ho tutte le informazioni che questa gentilissima attendente poteva darmi, parlare con l'osservatore tuttavia rimane necessario"  

"Ottimo, e spero proprio che la roba che stava nella tesoriera ce l'abbia lui perché non ho intenzione di uccidere un singolo spirito in più a vuoto.  

La voce dell'attendente risuonò con una nota divertita "Credo che potreste alleviare la vostra pena a riguardo di entrambe le cose aprendo il primo vaso a sinitra accanto all'entrata, signora" 

Si guardarono tutti per un attimo tra loro, mentre Stael si avvicinava al vaso in questione, un oggetto di ceramica alto quasi quanto lei, la cui apertura non poté nulla contro lo stivale di una ladra orlan in sindrome da delusione da baule vuoto.  

L'apertura, che si trova quasi a metà del vaso, rivelò una spada, di media lunghezza, ricoperta da un'aura rossiccia che dava l'impressione avesse preso fuocoStael la estrasse e la soppesò, con il luccichio negli occhi che in genere riservava alle monete  

"Hey Edèr, ho un regalo per te, io sono troppo selvaggia per un simile oggetto!" Gli porse la spada sorridendo e lui la prese, avvicinandosela per guardarla meglio. Era decorata con graziose incisioni e, non sapeva bene dire perché, lo fece sentire meglio, come se si fosse allenato nei giorni precedenti. 

"Ha sopra diversi incantesimi" sentenziò Alothfattoglisi accanto mentre la sfiorava con una mano "Sicuramente è pensata per essere efficiente contro gli spiriti, c'è anche altro, ma non riesco a distinguerlo, così su due piedi"  

Edèr mantenne lo sguardo rapito sull'oggetto, era davvero molto bello, e l'idea che Stael lo stesse dando a lui al posto di essere già a metà strada per venderlo gli scaldò il cuore. 

"Bhe grazie Stael, sappi che non intendo restituirtela in nessuna occasione"  

Lei rise tirando la testa indietro "Ma che idea ti sei fatto di me? Se decido di rivenderla te la rubo mentre dormi! E poi mi aspetto di vederti diventare davvero moooolto efficace nella protezione della mia regale persona!"  

Lui ridacchiò e scambiò la vecchia spada malconcia che aveva con la nuova, stava un po' stretta nel fodero ma per il momento dava bene. 

"Il suo nome è Sospiro di Yenwhoodapparteneva al primo guardiastrada di Cead Nua, Cafed Eodhart, se volete posso raccontarvi la sua storia" 

Vide Stael estremamente tentata, ma lei si avviò verso le scale del seminterrato "ricordamelo quando ripassiamo Sassa, che mi interessa" disse all'attendente "adesso però andiamo a parlare con il signore, che vorrei andarmene a dormire a un certo punto" aggiunse rivolta al resto del gruppo, che si accingeva a seguirla. 

Edèr ebbe una stretta allo stomaco, le sue risposte stavano per arrivare. 

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Note: avendo giocato in inglese alcune traduzioni possono lasciare un pochino a desiderare, tipo guardiastrada, se qualcuno si ricorda come vengono chiamate le cose nel gioco in italiano sostituisco.  

Ho fatto un disegnino di Stael. 

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