Capitolo betato by Digghi
Fuga
Nella
biblioteca osservavo la porta dalla quale Isabella era
fuggita, sotto il mio sguardo inquieto e quello sconcertato di Emmett
“fratello,
ora finalmente comprendo l’attrativa che tale luogo ha
per voi” biascicò tra le risate, che non riusciva
ad arrestare tale era per lui
l’ilarità della situazione
Sospirai
scioccato dei miei stessi gesti, senza pensare avevo
seguito il mio istinto, senza premurarmi che fosse ciò che
Isabella
desiderasse, senza considerare l’effetto che il suo sangue
avrebbe potuto
sortire su di me. Ero stato incauto ed impulsivo.
“Edward!?”
mi chiamò mio fratello notando il mio innaturale
silenzio
Mi
presi il volto tra le mani, sconfortato
“Come ho potuto …”
Corrugò
la fronte scrutandomi divertito “Siete innamorato, la
risposta mi pare alquanto ovvia!” ribatté mesto
Annuii,
ormai avevo ben compreso i miei sentimenti “Non mi sono mai
comportato con tanta avventatezza! Io sono fidanzato, Elen è
la mia compagnia e
presto dovremmo sposarci” seppur non le avessi fatto nessun
proposta sapevo che
prima o poi sarebbe accaduto. Sarebbe dovuto accadere; ormai erano
decenni che
tale fidanzamento si prolungava e le nozze erano il suo più
ovvio compimento
“Sarebbe
il più grande sbaglio della vostra esistenza, se mi
permettete dirvelo!” mi
ammonì tornato
immediatamente serio “con quel bacio avete solo seguito il
vostro cuore … forse
per la prima volta da quando ho avuto il piacere di avervi come
fratello”
“Ciò
non toglie che sono un uomo fidanzato” replicai
Sbuffò
contrariato guardandomi truce “posso concordare su questo
punto, oltretutto se al mio posto fosse entrata Elen credo che di voi e
della
nostra ospite sarebbe restato ben poco ..” concluse
accompagnando tali parole a
vivide immagini mentali, tutt’altro che gradevoli
Un
ringhiò nacque dal mio petto al pensiero che qualcuno
potesse
farle del male
“Calmatevi!
Per vostra fortuna sono giunto in tempo per placare il
vostro ardore” esitò “ma credo che
dovrete al più presto agire e porre rimedio
ai vostri gesti! Seppur non amate Elen, ciò non toglie che
sia crudele
prendervi gioco di lei! Sapete che per me è come una
sorella, così come per gli
altri e vederla soffrire mi duole …”
Quell’affermazione
mi provocò una fitta al cuore “Non oso pensare
al dolore che le infliggerò dandole la notizia
…”
“Sarà
maggiore se dovesse scoprirlo da un’altra fonte!”
ribattè
appoggiandomi una mano sulla spalla in segno di conforto. Lui non
comprendeva i
miei sentimenti, aveva amato un’unica donna e non aveva
dovuto attendere molto
prima di incontrarla. Era giunta sul suo cammino come un angelo che gli
aveva
donato la salvezza e aveva fatto di lui il più felice degli
uomini. Eppure non
potevo oppormi alle sue parole e fui costretto ad annuire
comprendendone la
veridicità. Elen pur apparendo spesso altezzosa non era
certamente maligna, ed
era spregevole il mio comportamento nei suoi confronti. Avrei dovuto
rimediare
quanto prima.
Un
altro pensiero, forse anche più urgente, si fece largo tra i
miei pensieri.
Cosa
avrebbe pensato Isabella di quel mio gesto? Avrebbe accettato
la mia corte? Mi avrebbe considerato un essere immondo sapendo del mio
fidanzamento? Avrebbe voluto condividere la sua vita con un essere
dannato?
Una
tremenda ansia mi invase
“Con
Isabella?” domandai in un sussurro, sperando di ricevere una
qualsiasi sorta di aiuto
“le
avete espresso i vostri sentimenti prima di avventarvi sulle
sue labbra?” chiese scherzosamente, convinto che mi fossi
dichiarato ormai da
tempo. A quanto pareva quasi ogni componente della casa era certo ci
fosse una
sorta di relazione tra noi due o che almeno entrambi avessimo compreso
ci fosse
amore.
Dal
canto mio, purtroppo, avevo impiegato non poco tempo per
accettare la realtà. Non che non la comprendessi, quei
sentimenti, pur essendo
nuovi, si mostravano essere alquanto ovvi anche per me, che non li
avevo mai
realmente provati. Ciò a cui il mio inconscio si opponeva
era la paura che
tutto quel mio amore non fosse corrisposto e che la piccola umana,
fonte del
mio ardore ed attenzioni, non condividesse tali pensieri e sentimenti.
Ero
stato uno sciocco ed un ingenuo, credendo che l’opporsi alla
realtà e all’ovvietà avrebbe risolto
ogni problema, senza realmente comprendere
i rischi che ciò avrebbe comportato. Perderla,
un’eventualità assolutamente
inaccettabile.
Mio
fratello interpretò il mio silenzio e mi fissò
allibito, mentre
la sua mente vagava alla ricerca di possibili spiegazioni sul mio
irragionevole
comportamento.
“avete
baciato quella povera fanciulla senza confessarle il vostro
amore?” domandò mentre il suo tono saliva di ben
due ottave
Annuii
abbassando lo sguardo pur di non incrociare il suo,
vergognandomi immensamente
“Dovete
di certo essere impazzito!” esitò “ ora
volete spiegarmi
per quale motivo siete ancora con me a discutere di ciò e
non siete a cercarla
per darle una spiegazione? Cosa crederà? Cosa
penserà del vostro comportamento?
Come voi avete detto più volte siete un uomo fidanzato e di
certo lei si sarà
sentita usata …”
Rabbrividii
a quelle parole, ma soprattutto alla probabilità che il
pensiero di mio fratello combaciasse con il suo
Mi
alzai di scatto “non può …”
“muovetevi!
Correte a cercarla!” mi ordinò perentorio
Non
indugiai oltre e corsi fuori la biblioteca alla ricerca di
Isabella, notai immediatamente che la scia del suo profumo non era
diretta alla
sua stanza e mi avviai verso il salone, ma fui bloccato vicino la porta
dell’entrata.
“Fermatevi!” Una vocina
cristallina si pose tra me e il mio obiettivo
“Cosa
fate? Per quale motivo non mi permettete di procedere?”
ringhiai contro mia sorella Alice
Assottigliò
lo sguardo “Non muovetevi! È per il vostro bene e
per
il suo!”
Mi
raggelai sul posto tentando di comprendere il mistero al di la
di quelle semplici parole. Che Isabella non volesse più
vedermi?
Provai
a scorgere nella mente di Alice il motivo di tale scelta, ma
mi impedii di giungere ai pensieri ad esso relativi, tenendosi occupata
a
rimuginare sulla scelta del nuovo mobilio per una delle stanze degli
ospiti.
“Se
non mi comunicate il motivo, non indugerò oltre
…” esclamai
risoluto.
“è
andata via e non vuole essere seguita! È una sua scelta e
voi
siete obbligato a rispettarla”
“Non
potete dire sul serio…” sussurrai
In
quell’istante fummo raggiunti dall’intera famiglia
che osservava
perplessa il nostro scambio senza comprendere il motivo.
L’unico realmente
sorpreso era Emmett, che come me non capiva il comportamento di Alice e
la sua
opposizione a farmi raggiungere Isabella che probabilmente vagava sola
in un
luogo a lei sconosciuto. E ciò non poteva non provocarmi
un’ulteriore ansia.
“Cosa
accade? Per quale motivo le vostre urla si diffondono per la
casa disturbandone la quiete?” domandò nostra
madre piuttosto alterata dal
nostro atteggiamento poco consono
“Nulla
di importante, stavo solo comunicando ad Edward che la nostra
ospite si è dovuta congedare urgentemente da noi a causa di
problemi familiari”
affermò il piccolo folletto mentre un sorriso beffardo le
increspava le labbra
La
osservai attonito
*Non
intendo essere io a comunicare ad Elen del vostro interesse
per Isabella, tantomeno del vostro bacio! Mi sono quindi premurata di
trovare
una scusa plausibile per la sua fuga … ora vi consiglierei
di parlare con mia
sorella e terminare la vostra ridicola farsa, concedendo anche a lei la
libertà
di cui voi vi siete già appropriato* esitò mentre
raggiungeva Jasper che la
osservava preoccupato per il nostro animato battibecco. * non osate
raggiungerla! Se un giorno desidererà tornare
sarà lei stessa a deciderlo, per
ora non è nelle sue intenzioni e non sta a voi decidere*
Mi
comunicò con il pensiero prima di allontanarsi, lasciandomi
in
balia di uno strano vuoto che si propagava nel mio cuore e nella mia
anima.
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Pov
Alice
Il
destino stava compiendo il suo corso
Edward
aveva compreso i suoi sentimenti e presto avrebbe preso la
sua strada incrociando totalmente quella della piccola Bella. Quella
bambina
che anni orsono ha lasciato questo tempo per trovar rifugio nel futuro.
Ero
stata costretta a riferire una menzogna al mio fratello
straziato dal dolore per la sua presunta perdita. Ma vi ero stata
costretta per
proteggere Bella dai nostri ospiti.
L’unico
modo per non perderla per sempre.