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Autore: Rhodonnoir    06/01/2018    1 recensioni
Un fulmine colpì la Tour Eiffel. In quel momento la sua compagna e il suo nemico erano impegnati in un duello corpo a corpo, che sembrava stesse per essere vinto dalla supereroina, ma Papillon la spinse con il bastone, facendole perdere l’equilibrio.
“Ladybug” urlò. Era arrivato troppo tardi.
C:”È tutta colpa mia..."
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Genere: Azione, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1: Assistant p1 

 

Un dolore lancinante al fianco. Sanguinava. Aveva il respiro affannoso, il battito del cuore a mille, l’adrenalina che saliva, la pioggia e il buio che avvolgevano Parigi e poi lei… la ragazza che amava che stava combattendo contro Papillon in uno scontro finale. Un fulmine colpì la Tour Eiffel. In quel momento la sua compagna e il suo nemico erano impegnati in un duello corpo a corpo, che sembrava stesse per essere vinto dalla supereroina, ma Papillon la spinse con il bastone, facendole perdere l’equilibrio.

“Ladybug” urlò. Era arrivato troppo tardi.

 

 

Si svegliò di soprassalto, il sudore gocciolava sulla sua fronte, il fiato che sembrava quello di chi aveva appena corso la maratona. Si mise a sedere sul letto non appena ebbe realizzato che quello era stato un sogno, o meglio, un incubo.

Plagg uscì dal cassetto del comodino “che hai da urlare Adrien?” disse sbadigliando.

Adrien sembrò ignorarlo, guardava davanti a se con gli occhi spalancati. Il kwami lo richiamò “Adrien ma mi stai ascoltando!?”

“Oh, si Plagg… Niente, torna a dormire”

Il ragazzo si distese mentre il kwami continuava a blaterare qualcosa sempre con il solito tono di rimprovero.

 

“Marinette”

Nessuna risposta

“Marinette, su svegliati”

“Mhh Tikki ancora 5 minuti”

“Ma farai tardi a scuola… se sarai di nuovo in ritardo farai una brutta figura con Adrien!” disse con la sua vocina, di una che però la sapeva lunga. 

“Adrien!! Si, sono sveglia!!!” così si vestì, scese nella pasticceria di suo padre, prese un cornetto al volo e andò a scuola.

Riuscì ad entrare in classe e a salutare Alya, Nino e, come sempre balbettando, Adrien proprio un minuto prima che suonasse la campanella. Si sedette al suo posto, anche se aveva notato che Adrien era diverso dal solito. 

M:“Ehi Alya, non ti sei accorta che Adrien oggi ha qualcosa di strano?” bisbigliò alla compagna di banco.

Al:“Ora che me lo fai notare… sembra triste. Chissà, forse sta male”

A:”professoressa?”

pr:”dimmi Adrien”

A:” potrei tornare a casa? Non mi sento tanto bene…”

Al:”te lo avevo detto”

Marinette lo fissò intensamente.

Al:”eh dai non preoccuparti” le diede una gomitata “tanto adesso va a casa e se sta male gli passa”

 

Al termine della lezione la professoressa Bustier chiese a Nino se potesse portare i compiti ad Adrien, ma lui rispose che aveva un impegno.

Al:”professoressa, può portarglieli Marinette!”

M:”Alya! Emh… si certo professoressa…” in quel momento avrebbe voluto proprio uccidere la sua  amica. 

 

Arrivata al cancello dell’enorme villa Agreste suonò il citofono.

“Chi è?”

“Emh…salve, sono Marinette, una compagna di classe di Adrien… sono venuta per portargli i compiti”

“Entra pure”

La segretaria accompagnò Marinette fino alla stanza del ragazzo.

P:”non capisco proprio che cosa ti prenda Adrien, sei strano, cioè intendo più strano del solito”

A:”non lo so Plagg… ho una brutta sensazione”

P:”so io cosa ci vuole per farti stare meglio: una bella fetta di camembert” disse avvicinando un pezzo di formaggio al viso del ragazzo.

A:”Bleah, allontana quel formaggio puzzolente da me!” si tappò il naso, quando la porta si spalancò “Plagg, svelto nasconditi”

N:”signorino Agreste, ha una visita…”

Adrien era seduto davanti alla scrivania e all’ingresso delle due si voltò. 

*Dio come è bello…* Marinette arrossì.

A:“Marinette! È un piacere vederti. Grazie Nathalie, va pure” 

Dopo aver congedato la segretaria, Adrien invitò la ragazza a sedersi sul divano.

A:”Marinette, è la seconda volta che vieni a casa mia”

M:”eee..si…già…sono venuta per portarti i compiti” disse tutto d’un fiato.

A:”ah, grazie” sembrava assente, Marinette se ne accorse.

M:”allora…emh… come stai?”

A:”adesso sto meglio” mentì.

M:”sono d-davvero felice” sorrise imbarazzata

 

Intanto in un’altra stanza Nathalie stava seduta alla scrivania come al solito a prendere appuntamenti per Adrien su ordine del signor Agreste. Quando ebbe finito, si alzò ed entrò nell’ufficio di Gabriel, però non lo trovò. In quel momento gettò lo sguardo sulla cassaforte, aperta e vi si avvicinò lentamente. Fissò intensamente la foto della donna dagli occhi verdi e sospirò, facendosi triste sfiorò appena la fotografia quando… “Nathalie, che cosa stai facendo?” si voltò di scatto ma si ricompose subito “Signor Agreste, la cercavo” “Quella foto è la più bella, è stata scattata qualche giorno prima che sparisse” “manca molto a tutti, signore”. Anche se il più delle volte Nathalie sembrava tutta di un pezzo, ora era molto abbattuta. 

 

La stanza si illuminò di un fascio di luce turchese e subito centinaia di farfalle bianche volarono intorno a Papillon “Mia cara Nathalie, adesso tu mi aiuterai ad ottenere ciò che voglio. Vola da lei piccola akuma e oscura il suo cuore. Assistant, sono Papillon, visto che lavori già per me ho deciso di chiederti di fare gli straordinari. Sconfiggi Ladybug e Chat noir e prendi i loro Miraculous”.

 

A:“vuoi che ti offro qualcosa? Sai, per il disturbo”

M:“uh… ma no, nessun disturbo A-Adrien… ti ho portato i compiti volentieri”

A:”sei sempre così gentile con me” sorrise

Marinette divenne un pomodoro. 

M:”lo-lo sono perché sei m-mio amico” 

A:”sei una dei pochi amici che ho Marinette”

E di nuovo divenne rossa. 

M:”A-Adrien… quello è… il mio-il mio braccialetto?”

A:”uh… si lo è. Mi piace molto”

P:”Adrien ho sentito un rumore nell’altra stanza, meglio andare a controllare” disse Plagg da sotto la sua camicia. Adrien annuì. 

A:”Marinette, ti spiace se vado un attimo di là?”

M:”umh… no certo, fa pure”

Dopo che Adrien uscì, Tikki svolazzò fuori dalla borsetta di Marinette.

T:”Marinette, avverto la presenza di una akuma”

M:”ma come é possibile?”

T:”non lo so, ma è molto forte…”

M:”oh no, e Adrien é andato di là. Tikki, trasformami” 

 

P:”Adrien, c’è un akuma”

A:”un’akuma?”

Plagg annuì “non so come mai, ma riesco a percepire la sua presenza. Deve essere molto potente…”

A:”ricevuto! Plagg, trasformami!”

 

L:“Chat noir!”

C:”Ladybug!”

L:”anche il tuo kwami ha percepito la presenza di un’akuma?”

C:”si e la cosa non mi piace per niente”

L:”adesso hai paura gattino?”

C:”non ho detto questo, io… zitta!”

L:”cosa?” ma non poté dire altro che Chat noir le aveva già tappato la bocca con una zampa.

L:”che succede?” sussurrò

?:”Ladybug, Chat noir, consegnatemi subito i vostri Miraculous!”

   
 
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