Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: Ghost Writer TNCS    06/01/2018    4 recensioni
Raémia è un mondo ricco di magia, dove i contadini vivono del lavoro nei campi, i soldati in armatura girano da un villaggio all’altro per garantire pace e sicurezza, e i saggi maghi offrono i propri servigi in cambio di cibo e rispetto.
I numerosi Reami, popolati da altrettante specie diverse, sono posti sotto il controllo di sei Re: persone illuminate che garantiscono pace e prosperità al mondo intero. O almeno così era un tempo. Oggigiorno i Re si preoccupano più che altro di godersi le proprie ricchezze, e i nobili cercano sempre nuovi espedienti per guadagnare maggiore potere.
In questa precaria situazione, Giako – un Gendarme solitario cresciuto da una strega – verrà a conoscenza di una grande macchinazione volta a ribaltare gli equilibri del mondo. Da solo non potrebbe fare nulla, ma questa volta non sarà solo: quante persone servono per salvare il mondo?
Domande? Dai un'occhiata a http://tncs.altervista.org/faq/
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie '2° arco narrativo'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

14. La verità di Bengal

Nonostante la stanchezza per il rituale appena eseguito, Shamiram propose, o meglio decise di contattare subito la Regina Blu attraverso lo specchio magico.

«Sarebbe bello poter usare sempre una cosa del genere per comunicare» commentò Bengal mentre l’umana andava a recuperare l’oggetto. Non aveva mai visto un incantesimo del genere, ma ne aveva capito subito l’estrema utilità.

«Shamiram sta lavorando a un modo per renderlo utilizzabile da tutti attingendo alla Magia dei Re» gli rivelò Alisha. «Purtroppo è più complicato di quanto sembri e non so se ha fatto dei progressi.» Quella era una delle tante cose di cui avrebbe voluto discutere con la sua maestra, e sperava di avere l’opportunità di farlo ora che lei l’aveva un po’ perdonata.

«Per ora che mezzi usate per comunicare?» domandò Jehanne.

Lei e Bengal si erano presentati poco prima, e anche il felidiano non aveva capito esattamente da dove venisse. Questo, unito al fatto che lui era una spia, lo portava a diffidare della giovane. Ma era meglio non darlo troppo a vedere.

«Ci sono i messaggeri, o altrimenti i piccioni viaggiatori. Ho sentito che a est, nei Reami Verdi, usano i segnali di fumo e anche dei segnali luminosi, ma non so se è vero.»

Il loro discorso sugli ultimi ritrovati in termini di tecniche di comunicazione venne interrotto dall’arrivo di Shamiram. Alisha e Giako si fecero da parte, così da lasciare agli altri tre la possibilità di discutere con la Regina.

La maestra infuse la sua magia nello specchio e la superficie tremolò fino a mostrare le stanze della sovrana. Questa volta sembrava deserta, così Shamiram provò a chiamare la Regina nella speranza che qualcuno si facesse vivo. I suoi sforzi sembravano destinati a fallire, ma proprio quando stava per interrompere l’incantesimo, comparve la paffuta ancella di tipo mucca.

«Posso esservi utile?» domandò con aria solenne. «Desiderate parlare nuovamente con la Regina?»

«Esatto, ed è una questione urgente» rispose l’umana.

«In questo momento la-»

«Non mi interessa cosa sta facendo!» esclamò Shamiram. «Vai subito a chiamarla! Ne va del destino di tutti i Reami!»

La faunomorfa, intimorita dalla veemenza della strega, deglutì. «M- Molto bene.» Fece un breve inchino e si allontanò.

«Non hai un tantino esagerato, maestà?» commentò Jehanne.

«Con i “per favore” e i “per piacere” ci avremmo messo mezz’ora a smuoverla. Per caso avevi un’idea migliore, Paladina?»

La giovane sollevò le sopracciglia: volente o nolente, doveva ammettere che la strega aveva ragione.

Dopo circa un minuto, finalmente nella superficie ovale dello specchio apparve il viso elegante della Regina Blu. «Shamiram, spero tu abbia buone notizie» esordì la sovrana, evidentemente preoccupata. «Moros, siete vivo» realizzò, felicemente stupita.

«Vostra maestà, temo di dovervi dare brutte notizie» ammise il felidiano. «Ho individuato il laboratorio dove stavano portando tutti i demoni, si trova a nord di Horville. Vi posso confermare che stanno estraendo le anime dei demoni per inserirle all’interno di varie spade, ma quando me ne sono andato non erano ancora riusciti a stabilizzare tali armi. Ho distrutto i loro registri, ma temo di non averli rallentati molto.»

Il viso di Pentesilea, già preoccupato, si incupì ulteriormente. «Le mie amazzoni sono riuscite ad individuare il laboratorio, mi hanno appena contattato per fare rapporto. Purtroppo era una trappola: abbiamo perso più di metà della squadra.»

Bengal serrò i pugni. «Sono mortificato, mi hanno scoperto durante la mia fuga. Avranno capito che lavoravo per voi e se ne sono andati. Non immaginavo che avrebbero preparato una trappola.»

«No, non è colpa vostra» ribatté la Regina. «Avete corso una grande rischio per permetterci di individuare il laboratorio, e ora abbiamo conferma di quello che stanno preparando i ribelli. Ci vorrà un po’ di tempo, ma seguendo i carri dei rapitori di demoni potremo individuare il nuovo laboratorio. Le mie amazzoni se ne stanno già occupando.»

«Vostra maestà, ho anche un’altra importante informazione» affermò Bengal. «Anche il Governatore di Grandeforêt è coinvolto in prima persona. Ho visto un suo incaricato che veniva a controllare la situazione. Sta finanziando l’alchimista e le sue ricerche, è in combutta con i ribelli per spodestare i Re e prendere il potere. Sicuramente sono coinvolti diversi importanti mercanti, ma purtroppo non sono riuscito a scoprire i loro nomi. E non escludo che anche altri Governatori siano coinvolti.»

Ad una simile notizia, Pentesilea non riuscì a nascondere la propria preoccupazione. Era evidentemente scossa per un simile tradimento – i Governatori erano i funzionari più vicini ai Re e godevano della massima fiducia – tuttavia non ne era del tutto stupita: sapeva che prima o poi sarebbe successa una cosa simile. Una volta ottenuto un simile potere, il timore di perderlo e la brama di raggiungere l’apice erano sentimenti molto forti: nonostante i controlli, era solo questione di tempo prima che qualcuno ne cadesse vittima.

«Tornando all’alchimista, vi posso dire che il suo nome è Zénon Des Rosiers, ed è un myketis di circa quarant’anni. Da quel che ho potuto vedere, è un alchimista molto abile, ma soprattutto non gli importa per cosa vengano usate le sue ricerche e non ha alcuno scrupolo nemmeno per i bambini. È una persona estremamente pericolosa e va fermata il prima possibile.»

«Ho capito, metterò la sua cattura in cima alle priorità, vivo o morto» dichiarò Pentesilea. «E farò in modo di arrestare anche il Governatore. Hai altre informazioni?»

«Temo di no, ma vi contatterò immediatamente se dovesse tornarmi in mente qualcosa.»

«Molto bene. Vi ringrazio, Moros, anche questa volta avete fatto un ottimo lavoro. Appena vi sarete ripreso del tutto, vorrei che collaboraste con Jehanne Romée per la ricerca del nuovo laboratorio.»

«Sarà un onore potervi servire» rispose Bengal con un inchino.

«Troveremo il laboratorio» affermò la giovane, risoluta come sempre.

«Ora devo andare. Contattatemi il prima possibile nel caso ci fossero novità» disse la Regina.

Dopo essersi congedati, Shamiram dissolse l’incantesimo e abbassò lo specchio.

«Bene. Per quanto mi riguarda, possiamo metterci in marcia anche subito» dichiarò Jehanne. «Tu come ti senti? Preferisci risposare ancora un po’?»

Bengal scosse il capo. «Sto bene… credo.»

«Potrebbe volerci un po’, ma vedrai che ti abituerai al tuo nuovo corpo» gli assicurò Alisha accarezzandogli dolcemente un braccio.

Le due streghe avevano cercato di ripristinare il più possibile le naturali funzioni del suo organismo, in ogni caso lo avrebbero tenuto sotto controllo per prevenire eventuali complicazioni.

«Giako, tu che farai?» gli chiese Bengal.

«Ho promesso a Jehanne che l’avrei aiutata a trovare l’alchimista, ed è ciò che farò.»

«Maestra, tu invece?» domandò Alisha.

L’umana si concesse qualche teatrale istante per alimentare la suspense. «In effetti avrei parecchi impegni, tuttavia il teletrasporto non funziona molto bene da queste parti, quindi credo che mi unirò anch’io a voi. Anche con un grifone, ci metterei troppo per tornare a casa. E poi avrete bisogno di tutto l’aiuto possibile per attaccare il laboratorio e catturare l’alchimista.»

«A questo proposito, qualche idea su come trovarlo?» domandò Jehanne. «Proporrei di cercare i rapitori di demoni per interrogarli, prima però dobbiamo trovarli. Sapete se ci sono delle comunità di demoni nella zona?»

«Ce ne sono diverse, ma sono tutte nomadi» rispose Bengal. «I gruppi più numerosi si spostano sulle vie commerciali più importanti, ma nel nostro caso è meglio cercare una carovana più piccola e facile da attaccare. L’altro laboratorio l’abbiamo individuato proprio seguendo i rapitori di demoni: credo sia la nostra opzione migliore.»

«Aspetta, io non intendevo questo» ribatté la giovane. «Dobbiamo trovare i rapitori e catturarli prima che attacchino i demoni. Non ho nessuna intenzione di aspettare che li rapiscano.»

«Credimi, abbiamo già provato a catturarli, ma è inutile» fu l’amara risposta del felidiano. «I rapitori di demoni sono leali ai limiti della follia, preferiscono suicidarsi pur di non parlare. La nostra unica possibilità è seguirli fino al laboratorio.»

«Con i miei poteri, posso immobilizzarne uno per il tempo necessario a leggergli la mente» intervenne Shamiram. «Non è detto che funzioni, ma vale la pena di fare un tentativo.»

Per una volta Jehanne si scoprì felice di fare squadra con la strega. «Bene, allora la nostra priorità dovrà essere catturare i rapitori e salvare i demoni.»

Tutti quanti annuirono.

Bengal sfruttò quell’occasione per cercare di inquadrare meglio la ragazza, ma senza rinunciare alla propria diffidenza. In realtà non avrebbe messo la mano sul fuoco nemmeno per Giako e Shamiram, però Alisha aveva condiviso con entrambi parecchi anni della sua vita, quindi li reputava affidabili fino a prova contraria. La giovane in armatura al contrario veniva da chissà dove e diceva di essere lì per salvare il mondo; certo, se fosse stata una spia dei ribelli avrebbe pensato ad una bugia più verosimile. Senza contare che la Regina Blu si fidava di lei, quindi si sentiva quasi in colpa a dubitare di lei: gli sembrava di mancare di rispetto alla sua sovrana. Nonostante questo, non avrebbe abbassato la guardia: una brava spia deve dubitare di chiunque.

«Preparerò un incantesimo di localizzazione per individuare i demoni più vicini» sentenziò Shamiram. «Voi state pronti a partire.»

«Ti do una mano» si offrì Alisha.

La sua maestra annuì e insieme si misero all’opera.

Avevano appena resuscitato Bengal, ma il nuovo obiettivo era stato deciso e non c’era tempo per riposare: il mondo aveva bisogno di loro.



Note dell’autore

Ciao e buon 2018 a tutti!

Finalmente Bengal è riuscito a dire tutto quello che sa a proposito dei ribelli, dell’alchimista e del Governatore. La situazione che ha delineato è alquanto preoccupante, ma almeno adesso sanno con chi stanno combattendo.

Il felidiano, da brava spia, è un tipo attento e diffidente, per questo si fa subito molte domande a proposito di Jehanne. A prima vista non è molto convinto, riuscirà a fidarsi di lei nonostante tutte le “stranezze” della giovane?

Ovviamente il “personaggio del capitolo” è Bengal, quindi ecco il suo disegno:

Bengal Moros (AoD-1).svg


Per chi se lo fosse perso, vi lascio anche il link al post di Natale con disegno a tema: http://tncs.altervista.org/articoli/natale-2017/


Ancora buon anno e a presto con il prossimo capitolo ^.^


Segui TNCS: facebook, twitter, feed RSS e newsletter!

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Ghost Writer TNCS