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Autore: Scarlet Jaeger    07/01/2018    2 recensioni
"Ma a volte
l'amicizia fra maschio e femmina non è fatta per
durare a
lungo, perché prima o poi uno dei due finisce per innamorarsi
dell'altro."
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 12 - La finale nazionale
 
 
Seguii i miei amici fino alle tribune, dove ad aspettarci c’erano il nonno di Takao, il mio ed il padre di Max. Ci sedemmo tutti nei posti che ci avevano tenuto e, nervosamente, attendemmo l’inizio della finale.
Io per prima non riuscivo a stare ferma e composta al mio posto. Nei minuti di vuoto che precedevano lo scontro mi ero già mangiata un’unghia e fatto venire quasi un rasta ad una ciocca di capelli a forza di torcerla attorno alle dita. Avevo già assistito ad uno scontro tra Takao e Kai, ma non uno importante come quello! Avrebbero combattuto di fronte ad uno stadio, di fronte ad una numerosa folla di persone e sono sicura che l’emozione avrebbe giocato loro qualche scherzo. Non che Hiwatari fosse mai stato tipo da farsi problemi a battersi di fronte ad un pubblico. Ma Takao? Si era dimostrato forte ed incredibilmente combattivo negli scontri precedenti, ma non erano importanti quando quello. Chi dei due avesse vinto sarebbe diventato campione nazionale! Direi che un po’ mi dispiaceva di non essere riuscita a battere Rei, in quel momento seduto vicino a me, ed essere stata costretta ad abbandonare la competizione. Sognavo ancora di potermi battere con il mio vecchio amico d’infanzia. Non ero ancora riuscita a fargli vedere tutto il mio potenziale. La sfida con il ragazzo cinese era stata combattuta da entrambe le fazioni, ma non ero riuscita a tirare fuori tutto il mio spirito combattivo.
« Pensierosa? » Mi chiese infatti il moro, dopo avermi vista battere nervosamente a terra il tallone. Non ero mai riuscita a nascondere i miei stati d’animo. Ero troppo un libro aperto. Sentii anche ridacchiare mio nonno nella fila dietro di noi, ma cercai di non farci troppo caso.
« Un po’. » Ammisi sinceramente. « Stavo pensando che mi sarebbe piaciuto battermi nella finale… » Lasciai la frase in sospeso, spostando lo sguardo sul ragazzo dalle iridi ambrate.
Lui dal canto suo sospirò divertito, senza però staccarmi gli occhi di dosso.
« Anche a me sarebbe piaciuto, come a tutti noi. » Ridacchiò. « Ma sono comunque contento che sia andata così. » Finì poi ed io in un primo momento non riuscii a comprendere quell’affermazione.
Troncai così la conversazione, spostando la mia attenzione al campo di gara.
 
Quando finalmente Dj Man fece la sua entrata in scena, seguito dalle acclamazioni del pubblico, il mio cuore iniziò a battere all’impazzata. Sapevo che da lì a poco lo spettacolo sarebbe iniziato e non vedevo davvero l’ora. Mi sembrava di aver passato ore seduta su quelle tribune, con Rei che mi guardava curioso, mio nonno che ridacchiava nel vedermi così agitata, il prof che continuava a rovistare nel suo portatile e Max che cercava sempre la sua attenzione.
Anche Takao e Kai dopo la sua chiamata entrarono in scena, squadrandosi come mai avevano fatto nelle volte precedenti. Probabilmente sentivano la tensione, ma nessuno dei due si era sporto a guardarci. Continuavano a squadrarsi, come se all’interno dello stadio ci fossero stati solo loro. C’erano incitamenti da parte del pubblico, soprattutto per Takao, che davano per favorito, ma sembrava che all’altro non facessero né caldo né freddo. Io mi sedetti in punta, sporgendomi per poter riuscire a guardare meglio, e credo che il mio gesto non passò inosservato a nessuno.
« Ce la farà… » Disse il professor Kappa, rivolgendomi la parola dopo aver distolto lo sguardo dallo schermo del suo amato pc. Non riuscii a capire in un primo momento a chi si riferisse, ma dopo essere stata strappata dai miei pensieri capii che si riferiva al nostro comune amico.
« Certo. » Gli sorrisi, ma era anche vero che poteva essere Kai a soffiargli la vittoria. In fondo aveva dimostrato il sangue freddo necessario per avanzare fino alla finale, affrontando le sue sfide come un grande campione. Aveva addirittura battuto Max con una calma strabiliante. Si vedeva da lontano un miglio la sicurezza di sé che ostentava e quella era una cosa che aveva sempre avuto. In quello riconoscevo il mio vecchio amico e la mia mente mi riportò alla sua immagine di ragazzino nei nostri giorni felici.
Hiwatari però perse clamorosamente il match, lasciandomi incredibilmente basita. La velocità con la quale Takao lo aveva scaraventato letteralmente addosso alle inferriate che costeggiavano il campo di gara era stata disarmante. Non era da Kai perdere così senza combattere, vista la sicurezza che dimostrava ad ogni sua sfida. Qualcosa mi disse che aveva qualcosa in mente, ma non ero sicura se dirlo al prof Kappa, in modo che elaborasse una strategia da gridare a Takao, oppure farmi i cavoli miei.
Voltai però lo sguardo in direzione di Rei, per vedere la sua reazione. Stava osservando a braccia conserte Kai, con un’espressione fin troppo pensierosa. Forse aveva avuto il mio stesso pensiero, ma non volli indagare. Non avevo intenzione di perdermi un solo secondo in chiacchiere.
Il più incredulo di tutti però fu Takao, che vidi in piedi di fronte al Beyblade stadio con uno sguardo altalenante tra il meravigliato ed il confuso, finendo poi per saltellare dalla gioia dopo che Dj Man annunciò la sua vittoria.
« It’s unbelievable! Non gli ha nemmeno lasciato il tempo di difendersi, è un campione!  » Annunciò Max, all’apice della felicità, seguito poi dal prof.
« Già. Ha imparato a sfruttare nel migliore dei modi il potere di Dragoon. Direi che i due formano una coppia assolutamente perfetta! » Rispose infatti quest’ultimo e vidi Rei aprirsi in un sorriso soddisfatto.
« Takao è fortissimo! » Sorrise in direzione del citato ma io non mi azzardai a dire nulla. Ero felice della vittoria schiacciante di Takao, quello era ovvio, ma c’era una parte nel mio profondo che non riusciva ad essere totalmente soddisfatta di quel risultato. Forse era la parte di me che ancora rimaneva attaccata al ricordo di Kai, ma nonostante quello non riuscii a prendere parte ai festeggiamenti. Inoltre ero estremamente sicura che nel secondo match il mio vecchio amico avrebbe sfoderato tutta la sua potenza. Non era uno sprovveduto, sapeva sfruttare al meglio tutte le potenzialità del campo, come aveva fatto nell’incontro con Max, e quelle del suo Dranzer.
Rimasi ad osservare curiosamente i due, che stavano parlando l’uno di fronte all’altro, ma con il vociare del pubblico non si riusciva a capire cosa stessero dicendo. Vidi anche Kai sorridere, il che faceva presagire che si stava davvero preparando a tirar fuori le unghie. Ed in tutto ciò il Dj attendeva pacificamente che finissero di interloquire, pensando appunto che non fosse una buona idea quella di interferire nel bel mezzo delle loro parole di sfida.
« Fagli vedere chi sei Takao, sconfiggilo! » Si sbracciò Max pur di farsi ascoltare dall’amico, con la sua solita aria tranquilla e felice.
« Nel primo set Takao ha dimostrato senza ombra di dubbio che la sua forza è nettamente superiore a quella di Kai. » Si esaltò anche Kappa, che aveva incredibilmente chiuso il pc e prestato attenzione a ciò che lo circondava. « Sono certo che riuscirà a farsi onore anche nel secondo set. » Concluse infine, facendomi un po’ storcere il labbro. Per fortuna ci pensò nonno Jay a dar voce ai miei pensieri.
« Mi dispiace ma sta sbagliando tutto. » Disse infatti, con lo sguardo rivolto al nipote e le braccia conserte al petto, facendoci voltare tutti nella sua direzione.
« Ho l’impressione che sia diventato arrogante e sicuro di sé. » Iniziò, assottigliando leggermente lo sguardo. « E questo non gli permette di capire che l’avversario affronterà il secondo set con uno spirito diverso! » Concluse, costringendoci di nuovo ad osservare i due sfidanti. Il mio sguardo era saettato subito su Kai, senza farlo apposta. Lo osservai rimettersi in posizione, con il cuore che batteva di nuovo a mille. Nonostante le divergenze avute tra noi e tra i ragazzi, era un blader di eccellenza ed ero sicura che lo avrebbe dimostrato a breve, così come aveva sempre fatto.
DjMan finalmente riuscì a dare il via al secondo match, che fu subito combattutissimo. Rimanemmo tutti col fiato sospeso ad ogni attacco, riuscendo anche a meravigliarci dopo l’apparizione delle creature sacre alla quale avevano fatto ricorso.
Questa volta però, come preventivato da me e dal nonno di Takao, ad avere la peggio fu proprio quest’ultimo. Il suo sbaglio era stato proprio quello di sottovalutare troppo l’avversario. Che Kai l’avesse fatto apposta? Sapeva che incrementando l’ego di Takao, perdendo di proposito la prima sfida, l’avrebbe reso una preda fin troppo facile da ghermire.
Era riuscito a scaraventare il nostro amico a terra, buttare Dragoon fuori dal ring e continuare a girare imperterrito nel campo come se fosse stato appena lanciato. Era un vero campione, nonostante tutto…
Ed era proprio a terra che rimase Takao, inginocchiato con i palmi delle mani sul pavimento, tremante come una foglia. Ci furono anche alcuni scambi di parole tra Max ed il prof, ma io non ci badai. Continuai a tenere lo sguardo fisso tra i due, cercando di capire cosa stesse succedendo. Il mio nuovo amico, anche se lo conoscevo da poco, non aveva mai perso fiducia in sé stesso dopo una sconfitta, né aveva il carattere per farlo. Era sempre stato combattivo. Non si era fermato nemmeno quando il suo vecchio Bey venne distrutto. Era approdato al campionato con la voglia di battersi col mondo intero. Era riuscito a battere un campione come Rei ed a vincere il primo set della finale. Era mai possibile che adesso buttava al vento tutta la sua sicurezza e voglia di battersi? No, probabilmente anche lui come il suo avversario doveva avere qualcosa in mente.
Nel vederlo in quello stato mi stavo un po’ pentendo del fatto di aver allentato un po’ la tensione dopo la vittoria di Kai.
Per fortuna si riprese in un nano secondo, balzando in piedi con la sua solita aria divertita e sfidando Kai a battersi in quell’ultima manche. Osservai di sottecchi anche lui, spavaldo ed intransigente, che se ne stava con le braccia conserte a guardare il suo avversario come se nulla fosse.
« Wow, Takao ha ritrovato il suo spirito! » Sentii pronunciare dalla bocca del biondino, senza rivolgere la parola a qualcuno in particolare. Sembrava come se avesse parlato più a sé stesso che a noi.
« Lo spero tanto. » Gli rispose suo padre. « Secondo te ha qualche speranza di vincere? » Chiese poi al prof, che rispose con tono fin troppo preoccupato.
« Sarà una battaglia dura. Takao deve riuscire a dare il meglio di sé se vuole riuscire a vincere l’ultimo set. » Rispose infatti il ragazzino, ma la voce di Rei mi costrinse a girarmi nella sua direzione.
« Secondo te chi vincerà? » Mi chiese, con sguardo fin troppo inquisitore. Per un attimo arrivai anche a pensare che avesse capito il mio stato d’animo o il mio piccolo segreto, invece era solo un modo per confrontare le sue idee. Con gli altri due non aveva ancora avuto modo di rapportarsi ed io ero l’unica in quel momento con cui potesse parlare senza problemi, complice anche lo strano rapporto che aveva con mio nonno. Era come se lui lo considerasse parte della famiglia. Forse un nipote maschio che non aveva mai avuto, chissà…
« Spero Takao. » Gli sorrisi cordiale, ma sentii una voce dentro di me darmi della bugiarda. Lui per fortuna non indagò oltre. Mi sorrise dolcemente prima di spostare l’attenzione versi i due sfidanti. E per fortuna, perché ero diventata dello stesso colore della sua fascia per capelli…
 
L’ultima e decisiva sfida fu veramente combattuta. All’inizio non riuscivamo a capire chi dei due riuscisse a prevalere sull’altro. Si eguagliavano ed annientavano a vicenda, come se la loro forza fosse esattamente alla pari. Da una parte l’aquila rossa, maestosa ed imponente, dall’altra il drago azzurro, fiero ed elegante come un vero imperatore.  Ogni loro attacco ci lasciava col fiato sospeso e con le mascelle serrate. Nessuno di noi osava proferire parola in quel momento così delicato, come se avessimo in qualche modo potuto interferire sull’esito dell’incontro. E penso lo capì anche tutto il resto del pubblico, che si era incredibilmente ammutolito per ascoltare la veemente telecronaca di DjMan.
Ad un certo punto della gara, come conseguenza di un attacco micidiale dei due Bey in gara, ci fu un violento boato ed una grossa esplosione che ci costrinse tutti a tappare gli occhi e perdersi gli ultimi passaggi di quel match.
Quando tutto si fu quietato non volava una mosca all’interno dello stadio, nemmeno tra i due increduli blader. Inoltre Dragoon e Dranzer non erano all’interno del campo e né fuori. Seguì un altro istante di puro sgomento, prima che i due si accorgessero che i loro fedeli compagni erano sospesi in aria. Così, con un ultimo e potente incitamento, sia Kai che Takao attaccarono il proprio avversario nell’ultimo e decisivo attacco. Quest’ultimo avrebbe deciso chi dei due si sarebbe aggiudicato la vittoria.
Con gli occhi altalenai lo sguardo dal Beyblade blu a quello bianco, osservandoli col fiato sospeso per tutta la loro caduta.
Dragoon e Dranzer atterrarono in equilibrio sull’estremità del campo, ma solo Dragoon riuscì a tornare in campo. Dranzer, per mera sfortuna, balzò fuori dal ring finendo davanti ai piedi del suo possessore.
Dj Man, con la sua solita voce all’apice dell’eccitazione, pronunciò il nome del vincitore ed un boato di approvazione si levò dalla folla. Anche Max ed il prof Kappa urlarono la loro gioia nei confronti di Takao, che si voltò nella nostra direzione con un sorrisone a trentadue denti.
Io non riuscii ben a capire che tipo di espressione avessi stampata in faccia. Ero felice per il mio amico, ma non riuscivo a staccare i miei occhi dall’altro. Mi ero ripromessa di non pensarlo più, di toglierlo dai pensieri e dalla mia vita, ma il destino a volte prende delle vie traverse. Inoltre non mi ero accorta che mio nonno non era più seduto al suo posto.
« È andato via poco fa. » Mi disse Rei, accigliato probabilmente dal mio stato d’animo.
« Avrà avuto sicuramente un motivo. » Feci spallucce e mi voltai di nuovo in direzione del campo, questa volta sotto la sua più totale inquisizione.
« Perché non sei felice? » Mi chiese infatti, senza tanti rigiri di parole.
« Come?! » Mi voltai invece io, veramente interdetta da quella sua strana domanda.
« Ma certo che lo sono. » Sorrisi nervosamente, forse con un sorriso fin troppo tirato perché lui assottigliò leggermente lo sguardo con fare inquisitore. Tuttavia non rispose, almeno non alla mia ultima affermazione.
« Sarà meglio scendere dal campione. » Riprese infine parola, indicandomi Max e Kappa già in piedi ed in procinto di raggiungere Takao.
Ovviamente non me lo feci ripetere due volte. Non avevo intenzione di rimanere a lungo sola con lui, proprio perché sembrava intento a scoprire tutto ciò che mi ero ostinata a tacere. Allontanare i pensieri con i festeggiamenti forse sarebbe stata un’idea migliore!
Una volta raggiunto il nostro amico, Dj Man disse che il presidente aveva una cosa importante da annunciare. Forse era per questo che ci aveva lasciato da soli sulle tribune? Ma, soprattutto, non mi aveva mai detto nulla riguardo al fatto che avesse una cosa tanto seria da dire.
Un po’ mi sentii messa da parte. Voltai anche lo sguardo su Rei, cercando di capire se lui ne fosse al corrente, ma notai che aveva solamente un sorriso furbastro sulle labbra. Mi sarebbe piaciuto indagare, ma purtroppo venni fermata prima di parlare.
« È stato un incontro indimenticabile! » Sentimmo mio nonno che parlava mentre saliva le scale che lo avrebbero portato a noi.
« Devo farvi i complimenti, perché avete lottato fino all’ultimo mettendocela tutta. » Concluse arrivando di fronte ai due sfidanti, ma Kai si esibì in una smorfia contrariata.
« Tzè, capirai. I complimenti non cancellano la sconfitta. Lo sanno tutti quanto ci tenessi a vincere questo campionato nazionale. » Parlò acidamente ed io gonfiai le guance pur di convincermi a stare zitta. Avrei voluto dire molte cose, soprattutto in quel momento, invece fu il presidente a riprendere parola, esibendosi in una risata divertita.
« Non preoccuparti. » Disse dopo qualche secondo, ricevendo le attenzioni sia dal suo interlocutore che da tutti noi. « Un incontro non basta per giudicare il valore di un Beyblader. Avrai l’occasione di rifarti. Questo era solo l’inizio, il bello deve ancora arrivare. » Concluse, meravigliando tutti i presenti. Me compresa, che lo guardavo con gli occhi sgranati e la bocca spalancata.
« Come sarebbe? » Sentii però Kai insistere ed in quel momento si spensero le luci dello stadio e ne vennero accese solamente due, puntate sui finalisti.
« Signore e signori. » Iniziò la voce prorompente di Dj Man agli altoparlanti. « Dichiaro che il campione del torneo nazionale appena concluso sia Takao, e il secondo classificato è Kai, che è stato sconfitto in finale. » Ci fu una breve pausa, dove l’intera platea si esibì in calorosi applausi. In tutto ciò ancora non riuscivo a capire dove quelle parole volessero andare a parare. Insomma, nonostante la telecronaca, ognuno di noi si era già accorto del risultato. Per fortuna l’attesa durò poco e il telecronista riprese a parlare con la solita verve.
« Voglio inoltre informarvi che, per volere della federazione, i due finalisti, insieme agli altri due semifinalisti di questo torneo, vale a dire Max e Rei, il Blader venuto dalla Cina, formeranno una squadra che avrà il compito di rappresentare il nostro paese al prossimo campionato mondiale di Beyblade, che come tutti voi saprete si terrà molto presto. »
Quelle parole infervorarono la platea ma zittirono tutti noi nell’arena. Io avevo uno sguardo totalmente spiazzato. Non mi sarei mai aspettata quella rivelazione, esattamente come tutti gli altri. Quello che sorrideva soddisfatto era proprio Rei, accanto a mio nonno, ed il pensiero che ne avesse parlato con lui e non con me mi lasciò un po’ l’amaro in bocca. Inoltre, io non ero stata contemplata in quanto mai arrivata alla semifinale. Esattamente come il prof Kappa. Quale sarebbe stato il nostro, il mio, destino? Combattere in un campionato mondiale era sempre stato il mio sogno, o solamente assistere alle sfide tra i campioni provenienti da ogni parte del mondo. Mio nonno, in quanto presidente, mi avrebbe permesso di seguire la squadra nei loro spostamenti?
Fu di nuovo la risata del nonno a riportarmi con i piedi per terra.
« Vedo che siete rimasti tutti sorpresi. » Iniziò, alludendo alle nostre facce. « Sapete, abbiamo approfittato di questo torneo per selezionare i giocatori della squadra nazionale che ci rappresenterà al campionato mondiale. » Finì di spiegare.
« C’è un campionato mondiale? » Chiese Takao, interdetto da quelle parole e da tutte le informazioni appena ricevute.
« Sì, certo. » Gli rispose Rei con un sorriso. « Il Beyblade è uno sport praticato in tutti i paesi del mondo. Molti Beyblader, per quanto abili, non riescono a farsi notare, ed è per questo che su invito del presidente ho accettato di partecipare a questo torneo. » Iniziò a spiegare, spostando leggermente lo sguardo su di me e facendomi arrossire. « Col solo scopo di verificare se fra voi ci fossero dei ragazzi capaci di competere a livello mondiale. » Finì con una risatina divertita, spostando lo sguardo su Takao.
« Sono contento di aver trovato dei validi compagni. Ora sono convinto che insieme formeremo una squadra in grado di sfidare i giocatori più forti. » Disse rivolto al campione, che fremette di gioia sotto quelle parole. Kai invece era rimasto impalato al suo posto, con le braccia conserte al petto ed un’aria scostante.
« Evviva! È meraviglioso! » Iniziò a saltellare Kinomiya. « Non avrei mai immaginato di potermi battere in un campionato mondiale! È una cosa straordinaria, un sogno che si avvera! »
« Non esageriamo, in fondo non è niente di speciale. » Disse Rei, ma senza aspettare un’altra presa di parole da parte dell’altro gli porse una mano in attesa che lui la stringesse.
Nel momento della stretta però, anche Max ed il prof si aggregarono alle congratulazioni, fino a quel momento troppo meravigliati per riuscire ad aprire bocca. Ed, evidentemente, volevano anche loro capire se tutto quello fosse stato un sogno o meno. Un po’ come me, ma io non ero contemplata in quel sogno appena avveratosi.
Abbassai leggermente lo sguardo, ma la voce acida di Kai mi fece alzare di nuovo gli occhi su di lui.
« L’unica cosa che mi interessa è sconfiggere tutti quelli che hanno un animale sacro. » Lo sentii pronunciare, probabilmente in risposta ad una domanda che gli aveva fatto mio nonno, perché anche lui rispose a sua volta.
Non riuscii a capire cosa si dissero, ma prima che potessi avvicinarmi per ascoltare, Takao balzò di fronte a Kai con aria fin troppo felice.
« Hey. Grazie per aver accettato di entrare a far parte della nostra squadra. » Gli disse porgendogli la mano, ma com’era ovvio lui non pensò minimamente di ricambiare. Si voltò addirittura dalla parte opposta.
« Mi dispiace, non la penso come te. Entrare a far parte della vostra squadra non significa niente. Ho accettato l’invito del presidente solo perché avrò l’occasione di sconfiggere i Blader più forti ed i loro animali sacri. » Disse atono, riprendendo a parlare dopo aver iniziato a scendere i gradoni dello stadio.
« Non illudetevi, perché appena se ne presenterà l’occasione sconfiggerò anche tutti voi. Non sono fatto per giocare in una squadra. » Concluse, sparendo dalla nostra vista e lasciandoci tutti sgomenti.
A malincuore dovetti dargli ragione. Per quanto da piccolo fosse stato più spensierato e meno rancoroso, Kai non era mai stato un tipo tanto socievole. A parte il rapporto d’amicizia creato con me. Io ero forse l’unica amica che aveva. Da una parte mi rendeva felice, ma dall’altra ero triste per lui.
In quel momento mi si strinse il cuore e mi chiesi, per l’ennesima volta, cosa gli fosse successo per essere cambiato così tanto.
Fine capitolo 12
 

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Colei che scrive:
Ma salve e ben trovati in questo primo capitolo del nuovo anno!
Innanzitutto vorrei scusami con i lettori per gli errori che sicuramente avrete trovato T.T purtroppo sto avendo poco tempo per scrivere e correggere e sicuramente qualcosa mi sfugge!
Ma, bando alle ciance, è arrivato il momento di partire per il campionato mondiale che, sappiamo tutti, sarà svolto in Cina. Incontreranno i White Tigers e ci saranno degli avvicinamenti eheheh
Non svelo altro, sennò è inutile che scrivo :P
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, nonostante non fosse nulla di nuovo o di speciale. È praticamente il riassunto della finale nazionale visto dalla prospettiva di Saya. Ora però inizia la storia vera e propria, in quanto la squadra inizierà a vivere la propria convivenza :P
Ringrazio infine i recensori <3 (grazie grazie!) e tutti i lettori silenziosi che attendono sempre un mio aggiornamento!
Un bacione a tutti
Alla prossima!
  
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