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Autore: Prof    26/06/2009    5 recensioni
Tremate al solo pensiero di vostra madre che vi richiama ogni sera per costringervi a preparare lo zaino? Siete talmente distratti e/o sfaticati che puntualmente vi accorgete di non aver vestiti nell'armadio cinque minuti prima di uscire? O siete dei super-perfettini che si programmano settimana per settimana cosa indossare ogni giorno? O con quali cereali fare colazione il mercoledì? Ma dico io! Non siamo mica qui per parlare di voi! Vogliamo invece vedere come si sanno preparare alle loro "delicatissime" missioni due artisti che ben conosciamo? Dite come tutti gli altri? Io non ci scommetterei...
"finalmente un po' di riposo! Si stava proprio godendo il meritato ozio dell'artista! Con tutte quelle missioni il capo li stava davvero massacrando. Non aveva il minimo riguardo quell'uomo! Gli affibbiava missioni anche quando non era ispirato! Certe gente non capisce proprio niente di arte!uh!...a proposito di missioni, ma non ce n'era una da fare?"
Genere: Comico, Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akasuna no Sasori , Deidara, Sorpresa
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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L'arte di prepararsi capitolo 13






Intrighi a palazzo

Corridoi, corridoi e corridoi!








Gaara scrutava assorto il paesaggio. Dalla finestra del suo studio poteva dominare tutta Suna. Lo sguardo volava sopra i tetti delle mille case, percorreva le più tortuose stradine, risaliva il flusso di gente per arrivare sin sulle vie principali. E poi sempre più lontano, fino ad arrivare alle alte mura, e superarle per poter ammirare l'infinità del deserto, che all'orizzonte si mescolava con il blu del cielo donando un senso si pace e quiete.

Questo era quello che osservava il Kazekage; ma i suoi occhi non cessavano di essere irrequieti. Sentiva che qualcosa stava per cambiare, che una terribile minaccia ben presto si sarebbe abbattuta in tutta la sua ferocia sul ridente Villaggio della Sabbia...


- Signor Kazekage!

Un ANBU apparve dal nulla.

Per lo spavento Gaara quasi si strozzò con l'aranciata che stava sorseggiando. Era la nona volta in meno di una settimana.

- Dimmi, mio caro sottoposto che forse questo mese non riceverà lo stipendio, cosa ti sembra quella?

- una porta? - fece insicuro il povero ANBU, non capendo nè la sua colpa nè dove volesse andare a parare il discorso.

- Esatto. E sai a cosa serve?

- "Porta", "apertura praticata in una parete o in una recinzione per crearvi un passaggio" - Recitò a memoria direttamente dal dizionario Sunichelli l'ANBU, che in tutta la sua carriera scolastica era sempre stato il primo della classe e prendeva sempre dieci. Insomma, il secchione di turno.

- Ah, bravo... - fece di rimando il Kazekage, scatenando la contentezza del secch-- dell'ANBU - ...E allora perché voi altri ANBU non imparate una buona volta ad usarla?!

A quelle parole tanto piccate il povero ANBU tremò, tentando una vana difesa.

- M-ma Signor Kazegake, noi siamo ninja specializzati di prim'ordine, l'elité dell'elité, ci muoviamo nell'ombra e nel silenzio, ci vengono assegnate le missioni più importanti e di massima segretezza direttamente dalla Sua Illustrissima Persona... cerchi di capire, dobbiamo mantenere una certa immagine, sa come va il mondo... oggigiorno è la prima impressione quella che conta... questioni di immagine, ecco...

- See, come no... - sussurrò impercettibile; non è che per il solo fatto di essere ninja si dovesse entrare per forza dalle finestre o comparire dal nulla nel mezzo delle stanze altrui. E che cavolo, un po' di privacy! Se no che ci stavano a fare le porte? Non erano lì mica per bellezza.

- Uff... allora che volevi dirmi di tanto importante? - riprese il discorso, non prima di aver appuntato a mente di proporre una legge sulla questione "uso delle porte".

L'ANBU si riscosse, e per creare maggior tensione nel pubblico, come aveva ben imparato alla scuola d'arte cinematografica, ovviamente non rispose subito. Anzi, la penombra calò sulla sua maschera, tutto l'ambiente si oscurò, un vento gelido cominciò a soffiare, anche se le finestre erano chiuse, e una musichetta carica di suspence cominciò ad alegiare per l'aere.
L'ansia era alle stelle, la tensione si poteva toccare con mano, i lettori si stavano mangiando le unghie dalla foga di sapere cosa stava per abbattersi sul Villaggio della Sabbia, e l'autrice era così sadica che continuava ad aumentare l'attesa snervante sempre di più, sempre di più, sempre di più... Finché non le arrivò una scarpa in testa a ricordarle di andare avanti.

E solo allora il ninja mascherato parlò così: - Temari... è tornata!




***




- Quindi, questa Temari sarebbe la sorella maggiore del Kazekage.

- Esattamente. - annuì Naruto.

Sasori guardò scocciato l'enorme edificio che si trovava di fronte. Di male in peggio. Fra tutti i ninja possibili proprio la sorella del Kazekage gli doveva capitare. Osservò meglio la struttura; non era cambiata poi tanto da quando aveva abbandonato il Villaggio. Entrare non sarebbe stato facile, neanche per un ninja esperto come lui; figuriamoci poi per quei due idioti che si portava, suo malgrado, dietro. Praticamente impossibile passare inosservati: troppi ANBU e jonin di primissimo livello controllavano le entrare, e di sicuro i corridoi interni non erano meno sorvegliati. Doveva elaborare un piano accurato, preciso in ogni più piccolo dettaglio, che non trascurasse nessun imprevist--

- Sasoriii... - una voce lagnante lo distolse dall'elaborazione del suo brillante piano. Brillante per principio.

Il marionettista scoccò un'occhiata tra l'annoiato e l'esasperato al giovane Genin della Foglia, che proprio non ne voleva sapere di starsene in silenzio.

- Che c'è? - chiese al limite della sopportazione.

- Io mi annoio. 

Sasori ebbe l'impulso ben poco artistico di strozzare con le sue stesse mani quell'essere arancio-vestito turbatore della quiete pubblica; e soprattutto della sua.


Purtroppo il suo codice etico gli impediva di scatenare tutte le sue ire trasportato dall'impeto dell'emozioni.

- Sasori, io mi annnnnoio!

Maledetto codice etico...

- Senti moccioso, nel caso la tua testolina non l'abbia ancora capito, sto cercando di elaborare un piano per entrare in quel dannato posto che risponde al nome di magione del Kazekage, quindi mi faresti un grosso piacere se tappassi quella boccaccia che ti ritrovi. E bada bene che non mi piace ripetere le stesse cose due volte - aggiunse con tono molto, ma molto, minaccioso.

Tono che Naruto non percepì neanche di striscio.

- Uffa! Ma almeno possiamo andare a fare qualche giro? Eh, Saso?

Saso...? Cosa avevano udito le sue orecchie?

- Senti moccioso, non provare mai più a chiamarmi in quel modo.

- ...

Forse questa volta aveva carpito il tono minaccioso.

- ... Saso-chan ti piace di più?

Il marionettista rimase senza parole. Non perchè non sapesse cosa dire; non sapeva da dove iniziare. Mai in tutta la sua vita un tale flusso incontrollato di idee gli aveva attraversato il cervello: tra pensieri come "adesso lo ammazzo", o "ma da dove viene fuori questo?",oppure "adesso lo ammazzo", "non prendere certe confidenze con me", "lo diceva la nonna di fare il gelataio", "adesso lo ammazzo", rimase praticamente a bocca spalancata, senza riuscire ad emettere nessun suono di possibile comprensione umana.

Ovviamente Naruto, grazie alla sua innata perspicacia, capì subito i sentimenti di Sasori.

Il suo ragionamento fu più o meno questo: "Sasori non parla", più "Chi tace acconsente", ergo "Saso-chan gli piace", indipercui "Chiamalo Saso-chan". Non che l'idea lo facesse impazzire, per lui solo Sakura poteva meritare il suffisso -chan, ma tant'è. Ormai non era più il piccolo ninja che veniva continuamente richiamato da Iruka-sensei per le sue tecniche erotiche; era cresciuto, e questo significava anche intrattenere migliori rapporti con il prossimo. E si sa che con le persone appena conosciute bisogna fare qualche sacrificio in più, o se no si rischia di non potersi più capire e far affondare così bellissime amicizie sul nascere. Un vero peccato.
E sì, Naruto era veramente cresciuto. Peccato che non si fosse accorto dell'aura omicida proveniente da Sasori. Ops, scusate, Saso-chan.

- Maestro Sasori, ha dunque trovato un modo per entrare?

- No, Deidara. - più un ringhio che una risposta.

- Però la testa quadra ha ragione. Sono più di tre ore che stiamo qui e non abbiamo fatto ancora nulla. uh.

Basta. La goccia che ha fatto traboccare il vaso.

- Bene, bene, bene. Se voi siete tanto bravi, a voi il compito di ideare un piano. Io me ne lavo le mani. - Disse alquanto scocciato, trovando improvvisamente molto più interessante lo stato delle sue unghie.

- Credo che sia offeso... - Sussurrò Naruto a Deidara.

- Ma no dai...

- No, no, ne sono quasi convinto.

- Naruto, era ironia.

- ...Aaah...

Deidara cominciò a cercare un modo per entrare; non che la questione gli importasse più di tanto, ma se si sarebbe tirato indietro toccava a lui redigere il rapporto al Leader, cosa che di solito faceva il Maestro Sasori, e non ne aveva la minima voglia. Qualcosa di così poco artistico non si addiceva per nulla alla sua artistica persona. E poi vedere l'innamorata di Sasori sarebbe stato troppo divertente. E che cavolo, un'occasione del genere capita una volta nella vita!

- Dunque, dunque, dunque... uh... potremmo far esplodere il tutto e così...

- E così addio alla segretezza.

- Maestro Sasori, ma non si era tirato indietro? uh. - il tono lievemente irritato.

- Ti facevo notare la stupidità del tuo piano. - rispose con noncuranza.

Deidara decise di ignorarlo; lui era una persona matura, dopotutto.

- E se invece...

- Scusate... - si intromise Naruto - e se chiedessimo se per favore possiamo entrare?

- See, come no pivello. uh!

- Ma sono sicuro che il Kazekage sarebbe felice di accoglierci; lo conosco pure. - Povero Naruto, già più nessuno lo ascoltava; e così la sua proposta cadde nel vuoto, inaccolta.

- Trovato! uh!

Sasori e Naruto si girarono a contemplare l'espressione vittoriosa del loro compagno, chiedendosi cosa si fosse mai inventato. Per tutta risposta un sorriso sornione apparve sul volto di Deidara, che con un gesto fece segno di avvicinarsi.

- Ascoltatemi bene, lo spiegherò solo una volta, uh. è il migliore piano che mi sia mai venuto in mente! Se nessuno sbaglia passeremo indenni la sorveglianza. Per prima cosa...




***



Uff... che faticaccia! Ogni giorno la stessa storia! Non era per nulla facile essere la donna delle pulizie del palazzo del Kazekage. Non si smetteva mai di pulire. Mai! E poi tutti quei ninja maleducati che entravano senza pulirsi prima i sandali... ma che modi! Per non parlare degli ANBU! Ogni tanto spuntavano di qua e di là come funghi, sporcavano con le loro divise tutte luride, e sparivano in una nuvola di fumo senza tanti complimenti. E a chi toccava pulire? Facile la vita dei ninja. Ah, ma questa volta il Kazekage l'avrebbe sentita; eccome se l'avrebbe sentita!

- Alfonsina! Vieni ad aiutarmi a buttare il rudo!

- 'rrivo, Vanda. Aspe' che finisco di pulire 'sti vetri che dopo l'ultima tempesta di sabbia fanno schifare!

- Ok, ok. Ma datti una mossa che il mio turno è quasi finito e me ne voglio tornare a casa presto, che inizia la mia soap opera preferita.

- "Un posto sotto la palma"?

- No, no. "Cento Dune"; pare che nella puntata di oggi Ichigo dica la verità a Ikkaku causando così la rottura del loro rapporto che invece Inoue farà di tutto per salvare perchè ha interesse nel preservarlo poichè venti puntate fa aveva scomesso con Ichimaru la sua casa sulla durata della relazione dei due. Naturalmente Rukia non starà con le mai in mano, ma il suo intervento farà peggiorare solo le cose arrivando al punto che sarà necessaria l'apparizione di Byakuya, che finirà con il...

- Vanda! Vieni a vedere un po' qui...

La signora delle pulizie, scocciata per essere stata interrotta sul più bello, si avvicinò alla collega che stava pulendo i vetri, volgendo lo sguardo dove le indicava con il dito, fuori dalla finestra.

- Hai visto quei tre tipi?

- Quelli nascosti dietro i cassonetti del pattume?

- Esatto. Non ti sembrano sospetti?

Vanda osservò meglio i tre tipi, scettica; nella sua lunga vita ne aveva vista di gente strana.

- Bah! A me sembrano degli sfigatelli qualsiasi. Ma guardali! Avranno si e no vent'anni e stanno ancora a giocare a nascondino! Aah... Dove andremo a finire con queste nuove generazioni... Dovrebbero imparare a lavorare, ecco cosa dovrebbero fare!

- Tu li conosci? Non mi pare di averli mai visti al Villaggio...

L'anziana signora lì osservò meglio.

- Mmmh... Mai visti da queste parti. - diede un'ultima occhiata. - Mo' basta Alfonsina! Non abbiamo tempo da perdere. Andiamo a buttare il rudo e poi me ne vo' a casa.

- Ok, arrivo.

 
Eppure il tipo con i capelli rossi gli era in qualche modo familiare... Bah! Non era certo come in "Cento Dune", dove ogni tanto ricomparivano strani personaggi dopo trent'anni di assenza. La realtà era ben diversa.





***




Il palazzo del Kazegake.
Grande, imponente, che dominava tutto il Villaggio. Simbolo del supremo potere. E soprattutto...

- ...Caaaasa!

Il nostro povero ninja sottopagato e sfruttato non fu mai così felice di rivedere quel palazzone tondo come una mongolfiera. Mai come in quella missione aveva rimpianto il suo angolino d'ufficio un metro per un metro, le duecento pratiche da sbrigare, la sua pianta Ukki sulla scrivania, e le mille richieste impossibili del loro lunatico Kazekage. Bé, magari quest'ultime non più di tanto.
Ma il varcare quella porta significava una sola, essenziale, cosa: la fine della missione! Niente più fratelli schizzati del Kazekage, orsetti di peluche dalle dubbie capacità, ninja pazzoidi e sveglie inspegnibili. Niente di niente!

- E adesso che hai? Perchè piangi? - gli chiese Temari.

- No, niente, signorina Temari. è l'emozione di essere tornato al Villaggio. - singhiozzò, mentre due enormi lacrimoni gli scendevano dagli occhi.

Temari lo guardò stranita, prima di voltargli le spalle biascicando: - Uomini, tutti piagnucoloni.

Percorsero il primo tratto di corridoio insieme.

- Immagino che adesso andrai a far decriptare quel rotolo...

- Quale rot-- Ah! Già, è vero! - la felicità gli aveva quasi fatto dimenticare di quell'importante oggetto. Che ninja sconsiderato! Mettere al primo posto se stesso e poi il Villaggio. Come aveva potuto? Senza contare che quel rotolo era...

- il mio tesssoro... -

- Eh? Detto qualcosa?

- Oh, ma no, signorina Temari! - rise nervosamente - Piuttosto lei non doveva andare a provare quello smalto?

- Ovvio. - rispose risoluta - Ma prima andrò a fare un salutino al mio dolce, piccolo, adorabile, fratellino! Sono sicura che avrà adempiuto egregiamente ai suoi doveri di Kazekage.

Non seppe bene il perché, forse per il tono della voce, ma quell'ultima frase pronunciata dalla ninja lo fece tremare dal terrore. Cominciava ad avere un brutto presentimento.





***





- Se Temari lo viene a sapere...

Accidenti! Come mai era già lì? Pensava che la missione sarebbe durata di più, e invece... E invece Temari era lì! Nel palazzo del Kazegake! Se scopriva che non aveva ancora redatto quell'accordo di pace con il Villaggio della Nuvola... Per non parlare della miriade di scartofie incompiute che da mesi inondavano la sua scrivania.

- Signor Kazekage!

Per poco Gaara non inciampò nel suo stesso vestito.

- Che c'è adesso? - chiese spazientito all'ANBU appena apparso, lanciandogli un'occhiata omicida. Occhiata che non sfuggì al giovane ninja di prim'ordine.

- Emm...ecco... volevo solo chiederle se preferisce che gli inviti siano scritti a mano o stampati...

Accidenti... Pure la festa ci mancava. Se sua sorella la scopriva si poteva considerare la sua prossima cavia per gli allenamenti del Ballo del Taglia e Taglia. E forse gli conveniva cominciare a prenotare un posto all'ospedale.

- ...tenga conto che gli inviti sono più di quattrocento, non so se a mano sia possibile... - continuò l'ANBU.

- Sì, sì... - lo zittì Gaara, troppo preso dai suoi pensieri.

Girava vorticosamente intorno alla scrivania dal mogano più pregiato proveniente dal Paese del Legno, assorto nei suoi pensieri e alla disperarata ricerca di una soluzione. Se Temari lo beccava questa volta... Un attimo! Non era mica detto che lo dovesse per forza beccare! Anzi se lui non veniva beccato, la sorella non poteva fargli niente... quindi...

- Queste sono le disposizioni del Kazegake: voiailtri ANBU avrete il compito di impedire che Temari trovi tracce che possano farla insospettire riguardo a una festa.

- M-ma il palazzo ne è pieno! 

- è per questo che ti do l'autorizzazione di convocare tutti gli ANBU e i jonin presenti.

-  Cosa?! Ma non posso rimuovere le sentinelle dai loro posti! E se qualche nemico ci attaccasse nel frattempo?

- Dubito che ci sia al mondo qualche pirla che voglia attaccare il mio Villaggio prima che io abbia terminato la più grande festa delle Cinque Terre. E se qualcuno oserà tanto, se la dovrà vedere direttamente con il Kazekage. Diamo inizio all'Operazione anti-Temari.

E detto ciò scomparì in un turbinìo di sabbia, per la gioia di Vanda la donna delle pulizie, lasciando l'ANBU basito.

- Ma gli inviti... - chiese al nulla.

- Gli inviti scrivili tutti  mano. è più chic. - fu la veloce risposta del Kazekage, dopo essere riapparso alle spalle del ninja e avergli così provocato un principio di infarto.

- Tutto bene? Ti vedo un po' pallido.

- N-non si preoccupi Signor Kazekage. è tutto a posto.

E così, finalmente, Gaara riscomparì in un altro turbinìo di sabbia, per la gioia di... bé, lo sapete ormai, lasciando il povero ANBU in una valle di lacrime.

Quattrocento inviti... a mano... e quando finiva più?





***





- E questo sarebbe uno dei tuoi migliori piani?

- Io lo trovo geniale. uh.

Sasori maledisse quel giorno in cui era entrato a far parte dell'Organizzazone Alba. Altro che covo di pericolosi ninja traditori di livello S, era un covo di pericolosi decelebrati.

- Ma non bastava chiedere del Kazekage? - si lagnò Naruto, non proprio entusiasta del brillante piano.

- Tzé. Ma dove te le sogni certe idee, pivello? uh.

- Dove te le sogni te certe idee. - sibilò Sasori.

- Scusate, ma non capisco...

I due ninja di Alba sbuffarono; chissà perchè la notizia non li stupiva più di tanto.

- E adesso cosa c'è che non va? uh.

- Perchè dobbiamo travestici da donne delle pulizie per entrare? Non bastava chie--

- è possibile testa quadra che ti debba spiegare sempre tutto? è ovvio! Per non farci scoprire. uh.

- Aah...

...

- E perchè non dobbiamo farci scoprire?

- Ma io l'ammazz--!!

- Taci Deidara! - lo richiamò il marionettista. - Ormai siamo davanti alle porte del palazzo. Non rovinare tutto come al tuo solito.

- Chi è che rovina tut--OUCH!

Le proteste furono subito zittite da Sasori con una decisa gomita.

- Mi raccomando ragazzi, siate naturali.

- Saso-chan, ma non dovremmo piuttosto cercare di essere più femminili?

- Ehi! Ma il piano è mio! uh. Dovrei essere io a dirigere!

- Certo, certo Deidara. - lo acquietarono con sufficienza i due.

- Ok, e adesso let's go! La gonna è a posto? uh.

I due ninja sospirarono affranti - Sì, Deidara. è solo la dodicesima volta che ce lo chiedi. - e si avviarono verso l'entrata.






***






- ...zzz....ronf...ronf...zzz...

- Ohi! Kaneshiro! Sveglia!

- Eh? Chi? Cosa? Quando? Dove? Caffé e cappuccino, grazie...zzz...

- Kaneshiro! Kaneshiro! Non puoi dormire sul posto di lavoro! Dobbiamo controllare l'entrata del palazzo!

Il ninja di nome Kaneshiro, si limitò a voltare la testa verso il compagno, continuando a rimanere pigramente stesso sul bancone, le braccia penzoloni.

- Lasciami stare Kisuke. è tutta la notte che non dormo. Ho dovuto preparare tutti i festoni da ieri a oggi. Sono distrutto.

- Capisco, ma non puoi dormire sul posto di lavoro! Dobbiamo controllare chi passa da qui, o se no che ci stiamo a fare?

- Voglio dormiiiire... - fu la risposta di Kaneshiro, prima di girare il volto verso l'entrata, almeno per far finta di stare controllando.

Tanto non passava quasi mai nessuno.

- Uhé, Kaneshiro, e quelle chi sono?

Come non detto...

Kaneshiro aprì svogliatamente gli occhi, cercando di mettere a fuoco le tre figure che si stavano avvicinando.

- Mmm, dalle divise mi sembrano delle semplici donne delle pulizie...

- Allora devono essere nuove; non le ho mai viste da queste parti.

I due videro da lontano le tre ragazze - di sicuro non erano vecchie bacucche - sbisticciare fra loro, per poi dirigersi verso l'entrata.

- Ehi! Chiediamo un appuntamento?

- Non credo di averne le forze...zzz...

Quando le tre grazie varcarono la soglia, passando proprio davanti al bancone dei due ninja di guardia, quest'ultimi rimasero a bocca a aperta.

- Buongiorno...signor-e. - salutò perplesso Kisuke.

- Signorine, prego. - puntualizzò Naruto, perfettamente calato nella parte.

I due ninja della Sabbia rimasero così, senza parole, non sapendo se intavolare un discorso o starsene con la bocca ben cucita. L'occhiata assassina della rossa, forse quella che poteva essere la più graziosa, gli fece optare per la seconda opzione.

Continuarono ad osservarle, fin quando non sparirono dietro l'angolo di un corridoio; solo allora si decisero a parlare.

- ...perchè non gli hai più chiesto un appuntamento, eh? - fece ironico Kaneshiro.

- Ma dico, le hai viste? Non ti davano una strana impressione?

- Quella rossa aveva l'aria di una che probabilmente avrebbe ucciso da un momento all'altro, ma non era poi tanto male...

- Bah, per me avevano qualcosa di mascolino; e poi hai visto com'erano piatte?

- In effetti... Ma secondo te, il Kazekage lo farà apposta ad assumerle così bruttine?

- Boh, può darsi.

...

- Comunque quella con i segnetti sulle guancie non era male.

Kisuke scrutò perplesso il collega. - Torna a dormire che è meglio.






***





 
- Hehe! Grazie al mio piano siamo riusciti a entrare senza problemi. uh.

- Già, Maestro Deidara. Anche se penso che sarebbe stato più facile chiamare il Kaze--

- Pivello, affidati a chi ha più esperienza di te. uh.

- Ma ci saranno si è no tre anni di differenza tra noi!

- Tzé. Dettagli. uh.

...
...
...

- Embé? Non dici più niente? uh.

- Pensavo che attaccasse il tuo amico.

I due si voltarono verso Sasori, che era rimasto qualche passo più indietro, camminando in silenzio alle loro spalle. Pericolosamente in silenzio.

- Maestro Sasori... Ohi, le si sono scaricate le pile?

Deidara fu prontamente tirato per la collottola da Naruto, che lo portò diversi passi lontano dal marionettista, in modo da non essere uditi.

- Ma non lo capisci? - gli bisbigliò - è chiaramente teso perchè fra poco incontrerà l'Amore della sua vita!

- Cra! - sottolineò il passerotto, che non si sa come nè perchè era ancora ben piantato sulla testa del ninja-artista.

- Ooh... - fu l'arguta risposta di Deidara.

Peccato che i due non avessero notato l'aura omicida che aleggiava intorno a Sasori.

Nei suoi trentacinque anni di vita ne aveva passate tante, ma mai così umilianti come in quei giorni. In fondo a lui non gliene fregava nulla dell'Akatsuki o della conquista del mondo. Chiedeva solo di poter continuare a creare le sue meravigliose marionette umane. Cavolo, non faceva mica male a nessuno. Che motivo aveva di continuare quella dannata missione di recupero? Solo per uno stupido rotolo che conteneva chissà quali segreti di importanza mondiale e uno stupido smalto che dovevano dividersi in nove? Tutta colpa di Kakuzu che non ne voleva mai comprare più di una boccetta.

E adesso lui, il grande e temuto Scorpione della Sabbia Rossa, uno dei più pericolosi mukenin, il cui solo nome faceva tremare tutte le genti delle Cinque Terre, aveva dovuto accantonare, che dico!, trucidare il suo orgoglio vestendosi da donna delle pulizie. Che poi era una divisa decisamente scomoda: e il fazzoletto in testa continuava a cadergli sugli occhi, impedendogli la visuale, e il colletto era troppo stretto, per non parlare dei fianchi, un vero incubo, e la gonna troppo corta e leggera, che a ogni minimo soffio di vento si alzava che era una meraviglia, e lì di vento ce n'era, non caso si chiamava "Paese del Vento", e le calze pizzicavano facendogli venire l'orticaria, e i tacchi gli facevano male ai talloni, e...

Ecco, adesso voi vi chiederete, miei cari lettori, come mai Sasori, pur avendo il corpo di una marionetta, provi tutte queste sensazioni. Ad essere sinceri non lo so neanche io. Davvero, glielo vorrei chiedere per saziare la vostra curiosità, ma ho paura che dopo possa uccidermi molto, molto, dolorosamente; e se succede, poi chi vi racconta la storia? 

Senza contare, Oh Terra inghiottimi e non restituire mai più i miei resti al mondo, tutte quelle occhiate di quei ninja maschi... occhiate ammiccanti... non so se ci capiamo... che ognuno tiri le sue conclusioni.

Strano che non fosse ancora avvenuto un omicidio.

- HEI! VOI TRE!

I tre ninja si voltarono di scatto verso il lato opposto del corridoio.

C'erano ben due ANBU ad aspettarli.

Merda! erano stati scoperti.

- Non ci resta che una soluzione...uh... - biascicò Deidara ai suoi due compagni.

- ...dividerci! - E subito scomparve in una nuvola di fumo, seguito a ruota da Sasori.

Naruto rimase ovviamente lì impalato come una rana nel mezzo del deserto, non capendo che cavolo stesse succedendo. Tanto per cambiare.

Guardò i due ANBU.

I due ANBU guardarono lui.

Riguardò i due ANBU. Alzò una mano. Gli ANBU continuavano a fissarlo.

- Bye! - li salutò, prima di scomparire anch'esso in una nuvola di fumo.


I due ANBU rimasero impalati come se avessero visto Orochimaru sotto la doccia. Mentre giocava con le paperelle.

...
...

- Dimmi la verità. Fanno così schifo le mie torte? - chiese il primo, sull'orlo del pianto.

- Ma no... è che magari erano a dieta. Sai come sono le donne... - lo consolò il secondo, mentre gli faceva pat-pat sulla spalla.






***






Tzé! Altro che piano geniale! Erano stati scoperti subito. Appena sarebbe tornato alla base avrebbe chiesto al Leader di cambiargli compagno di squadra. Prima Orochimaru, poi Deidara... Se continuava così il prossimo sarebbe stato Zetsu.
Meglio pensare al presente: doveva trovare un posto dove nascondersi, e possibilmente levarsi quegli orrendi stracci che si ritrovava addosso.
Vide una porta chiusa, nascosta ai più.

Poggiò la mano sulla maniglia; lentamente la schiuse...






***






Temari stringeva ancora in mano il fantasciccoso, smeraviglioso, strachic, smalto che aveva trovato in missione. Non vedeva l'ora di provarlo. Sarebbe stata l'invidia di tutte le kunoichi della Sabbia. Non che le importasse poi tanto primeggiare in queste mollaggini, ma... Ok, le interessava primeggiare.
Ma prima era d'obbligo fare una visita al suo fratellino caro, che, ne era sicurissima, ci avrebbe messo il ventaglio sul fuoco, doveva aver finalmente sgombrato la scrivania da tutte quelle scartofie inutili e concluso l'importantissimo trattato di pace con il Paese della Nuvola.
Ma certo che sarebbe stato così! Suo fratello era tanto responsabile e di buon animo! Non c'era bisogno che lei gli stesse con il fiato sul collo per controllare che facesse il dovere. Altrimenti... gli avrebbe spezzato tutte le ossa del corpo.

Piena di buoni sentimenti e allegra come una cinciallegra, Temari arrivò davanti alla porta dell'ufficio del Kazekage. Poggiò la mano sulla maniglia e decisa spinse per entrare...





***





Click.


Il leggero scatto della maniglia che si abbassava risuonò spettrale nell'orecchie di Gaara.
 

Possibile che fosse già qui?

Atterrito come non mai, in trappola, vide tutto lo svolgersi della scena al rallentatore, senza poter far nulla per fermare l'andamento dei fatti.

Era quello il suo destino?

Il silenzio opprimente non faceva altro che amplificare quei rumori di sottofondo, rendendoli insopportabili.

La maniglia che lentamente si abbassava. Lo scatto violento della serratura. I cardini della porta che scricchiolavano sinistri. Un filo di luce che man mano si allargava sempre di più. E poi un'ombra.


Era davvero finita?


- Tu...





***





Il nostro Povero Ninja Sottopagato e Sfruttato correva a perdifiato per i lunghi corridoi del palazzo.
Subito dopo essersi separato dalla signorina Temari si era precipitato verso il laboratorio di decriptaggio. Ne era certo. Quel rotolo doveva contenere senz'altro importanti informazioni per il Villaggio della Sabbia: piani del nemico, tecniche segrete proibite, informazioni sulle spie di Suna, formule di potentissimi veleni, l'ubicazione dei covi delle più temibili bande di ninja, la cura per poter mangiare biscotti al cioccolato a volontà senza farsi venire il mal di pancia o ingrassare, un prodotto per la casa che eliminasse la polvere per sempre, la soluzione alla crisi econimica, ...

- Tò là chi si rivede! Ma dove diavolo eri finito?

- Signora Vanda! Che piacere rivederla! Scusi ma adesso non ho tempo per fermarmi a chiacchierare! - le urlò già dal fondo del corridoio, senza fermare la sua corsa forsennata  verso il laboratorio.

La signora Vanda rimase lì, ferma, col sacco dell'immondizia in mano, prima di riprendere il suo compito di donna delle pulizie, borbottando qualcosa fra sè e sè come, "Aah, i giovani di oggi. Sempre di fretta." o "Meglio darsi una mossa che sta per iniziare Cento Dune".

Intanto il Povero Ninja etc... etc... a velocità supersonica percorreva il rimanente tratto di strada, ammirando il suo rotolo e sibilando:

- Il mio tessssoro...Il mio tessssoro è ssssolo miiiio...miiio...MIIIOOO!... kukuku....

Incurante dei cartelli che recitavano a chiare lettere in Times New Roman grandezza 72 "VIETATO CORRERE".

Molti di voi adesso si staranno chiedendo come mai sia vietato correre nei corridoi, che sembrano appunto le autostrade dei palazzi. Ecco la risposta.

D'improvviso. Una nuvola di fumo. Sulla sua traiettoria. Merda! Non poteva fermarsi! I freni andati! Maledetti ANBU che spuntano qua e là come funghi! Tre secondi all'impatto! tre... due... Kami proteggetemi!... uno...

SKATAMASBAMBAM!!!

L'impatto fu devastante. Il nostro Ninja colpì in pieno l'ostacolo, trascinandolo con lui nella caduta.

Ecco perchè c'erano i cartelli; mica perchè il Kazekage si divertiva a scriverli. Bé, anche per quello.

Fece appena in tempo per vedere la scena più brutta di tutta la storia delle scene più brutte e atroci e drammatiche della Storia Ninja Universale.

Il rotolo che volteggiava lentamente nell'aria. Una volta, due volte, tre volte, diciasette volte, compiendo un'invisibile parabola per la stanza, per atterrare in fine in un grosso, profondo, largo contenitore, per la precisione 90x220x130 cm, stracolmo di... rotoli tutti uguali al suo rotolo!

- NNNUUUUUUUUUUUUOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!






***






- Gaara! - cantilenò. - Guarda chi è tornata dalla missione!

Temari non ricevette risposta.

Scrutò all'interno dello studio. Non c'era nessuno.


Ma dove si era andato a cacciare?






***






- Tu... chi diavolo sei?

Chiese Gaara al nuovo venuto.

- Potrei farti la stessa domanda... - gli rispose, prima di infilarsi velocemente all'interno per evitare di essere scoperto dagli ANBU, chiudendosi alle spalle la porta.

Calò il buio.

- Non ho tempo di giocare a nascondino. Accendi la luce.

Il tono autoritario del nuovo venuto indispettì parecchio Gaara, abituato com'era a dare ordini e non a riceverne.

- Si da il caso che il sottoscritto sia arrivato prima di te in questo luogo... -

- Dovrei leggerlo come un invito ad andarmene? - sbottò ironico.

- Oh, non pensavo che fossi così perspicace.

Un altro deficiente da mettere sulla lista delle persone da uccidere.

- Tzé. Me lo troverò da solo l'interruttore. - E cominciò a vagare con la mano sulla parete, prima che...

- AHIO!

... una scopa gli cadesse in testa.

- Ma che razza di posto... - imprecò.

Quando finalmente riuscì a trovare l'interruttore, dopo che altre tre scope, uno sturalavandini, due secchi, una confezione di detersivo da tre litri e qualcosa come un migliaio di luridi stracci per pulire il pavimento gli furono piombati addosso, e accese la luce, rimase di stucco.

Accidenti...

Avrebbe dovuto leggere l'oroscopo del giorno; probabilmente gli avrebbe consigliato di rimanere a letto.

Lì, proprio davanti ai suoi occhi, in quello che sicuramente era lo sgabuzzino delle scope, c'era nientedimeno che il Kazekage!

Sasori lo scrutò con gelo, ricevendo la stessa occhiata di rimando.

Indossava i classici abiti del Kazekage, anche se era molto giovane.

- Da quando possono fare il Kazekage anche i mocciosi? - lo sfottè con aria di sufficienza.

- Da quando va di moda fra gli uomini vestirsi da donna delle pulizie? - la pungente risposta di Gaara.

Non c'era dubbio; quello sgabuzzino era troppo piccolo per tutti e due.






***






- Vediamo, se al prossimo incrocio giro a destra, poi entro nella seconda stanza a sinistra dovrei arrivare...nei bagni?!

Aveva ancora sbagliato strada.

Naruto si guardò intorno, ritornando sui suoi passi. Eppure era sicuro che quella scorciatoia... Possibile che il palazzo del Kazekage non fosse altro che un labirinto?! E mettere due cartelli di indicazione no, eh?

Sbuffando prese una strada a caso; tanto ormai era palese che si era perso. E come se la situazione non fosse già abbastanza critica, si aggiunse il suo stomaco a ricordargli il bisogno di cibo.

- Raaaamennn... - biascicò in una sorta di stato di trans.

Da quanto tempo non assaporava lo squisito ramen dell'Ichiraku? Saranno passati più di tre giorni! Cavolo, gli sembrava quasi di sentirne il buon profumo...

- Raaaamenn... -

Aspetta un secondo! Ma..!

Naruto annusò meglio l'aria, affinando i suoi sensi ninja. No, quello non poteva essere un sogno. Quel profumo era senz'altro reale!

E così partì alla ricerca del ramen, guidato da quell'invitante prufumo.






***






- GAAAARAAA!!!

Temari si aspettava che a uno dei suoi poderosi richiami il fratello saltasse fuori tipo Lassie; magari pure con un osso in bocca.

Stava girando invano da più di dieci minuti, dieci minuti! Mica niente!, e di Gaara neanche un granello di sabbia. Doveva cominciare a sospettare qualcosa?

Il suo stomaco si lagnò. Poverino, aveva ragione. Da quanto tempo era che non faceva un banchetto come quello consumato alle terme? Quando era stato? Ah, giusto! La sera prima!

E così si diresse verso la cucina, lanciando ogni tanto il suo richiamo per fratelli.

- GAAAARAAA!!!





***






 - NUUUUUUUUOOOOOOOO!!!

Il suo rotolo! Perso per sempre! Che tragedia! Quale disgrazia! Che catastrofe! Non riuscirà mai più a ritrovarlo!

Il Povero Ninja Sottopagato e Sfruttato era distrutto dal dolore. Come, Come!, poteva ritrovare il suo prezioso rotolo in mezzo a tutti quegli altri?! Tragedia!

- Emm, scusa amico... uh... Ti potresti levare di torno? uh...

Il Ninja guardò con odio, l'odio più nero, un odio che neanche Sasuke avrebbe potuto sviluppare, colui che aveva minato la sua corsa verso ridenti laboratori.

- Tu...

- uh? - rispose tranquillamente Deidara, tutto preso nello spolverarsi i vestiti.

- Tu... morirai!!!

Ne nacque così una violenta colluttazione, nella quale i colpi di grande maestria ninja si sprecavano.

A dir la verità sembrava più una rissa da bar, tra l'altro molto a senso unico; infatti il Ninja della Sabbia stava, avendo pure un buon successo, cercano di strozzare Deidara, secondo l'esempio ben noto di tal Homer Simpson.

Provvidenziali furono le scale che portavano al piano di sotto; grazie ad una geniale intuizione, Deidara riuscì a sfruttarle per divincolarsi dalla morsa dell'avversario, scivolando giù dalla rampa. Ok, fu più un colpo di fortuna sfacciata, ma il risultato non cambia, no? Magari se avesse evitato quel trauma cranico sarebbe stato ancora meglio...







***







I due ninja si stavano guardando in cagnesco ormai da un buon quarto d'ora.

Nessuno accennava a voler distogliere lo sguardo, carico di odio reciproco; chissà, magari aspettavano che nascesse in loro qualche strana arte oculare.

La cosa sarebbe andata per le lunghe, e non si parla di minuti, si parla di giorni, se un incredibile acuto proveniente dall'esterno non li avesse terrorizzati fin nel midollo.

- GAAAARAAA!!!

Gaara non potè far a meno di tremare. Sua sorella era pericolosamente vicina.

Spostò di malagrazia Sasori, che inciampò e si ritrovò con la testa in un secchio, per mettersi all'ascolto di quello che accadeva nel corridoio sul quale dava lo sgabuzzino.

Lentamente sentì la sorella allontanarsi; quando non udì più i suoi passi, tirò un sospiro di sollievo. C'era mancato poco.

Tornò ad osservare il suo compagno di prigionia disitricarsi tra scope e scopettoni.

Quel viso...


La regia sposta l'inquadratura nello studio del Kazekage, dove la cinepresa si avvicina sempre di più alla scrivania, focalizzando l'attenzione su di un libro nero. è il libro dei ricercati, nel quale sono elencati  i peggiori mukenin di tutte le Cinque Terre Ninja. Come d'incanto le pagine cominciano a sfogliarsi, fino a quando non si fermano su una data immagine. è quella di Sasori, in una sua foto di trent'anni prima per nulla differente dal suo attuale aspetto.


... mi ha fatto venire un'idea geniale.

- Moccioso, quando è troppo è tropp--

- Ho un piano. - lo interruppe atono Gaara.

Se avesse potuto il marionettista avrebbe sudato freddo.






***







- Raaaameeennnnnn...

In piena estasi olfattiva Naruto era giunto in prossimità delle cucine. Insomma, il classico tipo che si affida più alla pancia che al cervello.

Sentiva che la meta era vicina, e ogni passo in più era un passo verso la Felicità terrena. Ah, gaudio e gioia!

Ma, un "ma" c'era; eh, perchè c'è sempre. Voi vi illudete che possa filare tutto liscio e invece... ! Ecco la fregatura!

Lontano lontano sentì delle grida disperate, grida di dolore puro, l'apoteosi della tragedia, come quando arrivò troppo tardi al ramen Ichiraku e quello aveva chiuso.

No, Naruto non poteva stare senza fare nulla! Era suo dovere intervenire! Non avrebbe mai potuto mangiare quel ramen in tranquillità e così gustarne appieno il raffinato sapore se sapeva che nel mondo c'era qualcuno che soffriva così atrocemente.

Però meglio fare in fretta che se no il ramen si freddava.

E corse, e corse, e corse con tutte le energie che aveva (poche), fin quando non svoltò nel corridoio lì di fianco, a cinque metri da dove era partito.

E vide qualcosa di inenarrabile. Così inenarrabile che adesso ve lo racconto.

Davanti ai suoi occhi si trovava un povero Ninja Sottopagato e Sfruttato, in chiara overdose di lavoro. Stava infatti cercando di impilare a forma di piramide greco-bizantina qualcosa come millenovecentosettantaquattro rotoli tutti uguali fra loro seguendo l'ordine alfabetico. L'ordine alfabetico egizio!

Questo secondo la visione distorta del mondo di Naruto, causata da deficienza di ramen.

- Fermo! - urlò il genin della Foglia.







***







Temari tornava dalle cucine. Con suo grande disappunto aveva trovato solo due tipi bislacchi intenti a cucinare vagonate di ramen. E a lei il ramen non piaceva. Per non parlare del fatto che non era riuscita ancora a trovare il fratello. Tra l'altro, adesso che ci pensava, non aveva ancora visto il rimanente terzo della famiglia.

- ahi...

Un flebile lamento. Tanto flebile che Temari non lo percepì minimamente, troppo intenta a gustarsi il suo gelato alla crema e stracciatella.

Peccato che non lo avesse sentito, perchè subito dopo inciampò nell'autore di tale lamento, rovesciando così tutto il gelato.

-Nuuuuooooo!!!






***






Deidara varcò ancora una volta le dorate porte rilucenti nella loro bellezza, entrando nell'immenso salone circolare dove vi si tenevano gli incontri dei più Grandi Artisti di tutti i Mondi e di tutti i Tempi.

Come era già successo la prima volta che era entrato, al centro della stanza vi erano tre figure; tal Michelangelo, Raffaello e Leonardo. Stranamente non stavano litigando, ma si davano a... più frivole attività: c'era chi ricamava un po', chi lucidava l'argenteria, chi faceva il cambio-stagione dell'armadio.

Come lo videro, subito scattarono in piedi, urlando: - Sommo Maestro! Finalmente è arrivato! Ci illumini con la sua arte!

Deidara si guardò intorno spaesato; mancava qualcuno.

Raffaello non aspettò neanche che Deidara formulasse la domanda, conducendolo verso una delle grandi arcate.

Il ninja scoprì così che la stanza in cui si trovava era sulla sommità di un'altissima torre bianca, circondata da un profondo e largo fosso pieno di acqua limpidissima.

- L'aggrada il posto, oh Sommo? L'ho progettato personalmente. - Si vantò Michelangelo.

- L'unico modo per poter accedere qui, nel Tempio dell'Arte, è salire sulla gondola di Giorgione e Tiziano; naturalmente solo gli eletti possono entrare.- Continuò Raffaello, indicandogli, al di là del fosso, un puntino; doveva essere una persona. Deidara aguzzò la vista; ma quello... era il Maestro Sasori!

- Lui non è degno di entrare qui. - Fece solenne Leonardo, riferendosi al marionettista.

- Ma se Lei, Oh Sommo Maestro, volesse, avrebbe il potere di farlo accedere. Vuole salvarlo?

Deidara osservò il suo compagno di missione vagare come un'anima in pena; veramente avrebbe potuto abbandonarlo così?

- Naaah... passiamo piuttosto alla mia prima lezione... uh. Ehi! Cos'è questo improvviso freddo? uh.

- Maledetto! è ancora lui! - tuonò Michelangelo.

- Presto ragazzi! Chiamate Donatello!

- Eccomi! - disse l'interessato, sbucando da una botola. - Vi ho portato l'equipaggiamento! -

In men che non si dica i quattro artisti si cambiarono d'abito, indossando degli elegantissimi completi neri Armani stile Men in Black. Una parete rivelò un vano pieno di cannoni laser; ogni artista ne prese uno.

- Ragazzi, - Leonardo impugnò il suo cannone laser. - questa volta Freezer non avrà speranza.

Raffaello si sistemò gli occhiali da sole. - Vendicheremo la morte di Batman.

- Ogni alieno buono... - Michelangelo caricò il cannone laser - ...è un alieno morto.

E con passo studiato si avviarono verso una luce bianca, pronti al combattimento.

Fu Donatello l'ultimo a parlare: - Ma Freezer mica è un alieno...

E poi sparirono inghiottiti dalla luce bianca.

...

Deidara disse solo: - Oh.mio.dio. -

Poi tutto divenne nero. Sentì un improvviso dolore al tronco, come un peso opprimente, e una voce che lo chiamava...






***






Temari piangeva il suo gelato, mai più recuperabile.

E che cavolo! Tutti a lei i problemi?! Ma guarda un po' se uno doveva dormire nel bel mezzo di un corridoio...

- Ehi! svegliati amico! - La ragazza provò a smuoverlo, ma nulla. Che fosse più grave di quel che sembrasse?

Il ragazzo svenuto cominciò a fare dei brontolii, forse parlava nel sonno; erano suoni indistinguibili, e quindi la ninja avvicinò il suo viso per poter capire almeno qualcosa.

Fu un attimo.

Il ragazzo biondo all'urlo: - NO! BATMAN! - si ridestò alzandosi di scatto, finendo col dare una capocciata a Temari.

Per Deidara quello era il secondo trauma cranico in meno di un'ora. Complimenti per il record!

- Ma sei scemo? - biascicò Temari, tenendosi con le mani la testa.

- Ma lo sarai tu! uh. - Tentò di ribattere Deidara, massaggiandosi la fronte.

Fu allora che notò i quattro anomali codini della ninja; vuoi vedere che quella...

Un goccia di crema gli scivolò lungo la tempia destra. Di riflesso passò la mano fra i capelli. I suoi splendidi capelli. Incappò in una sostanza fredda, semiliquida, appiccicosa. Gelato?

Gelato? Capelli? I suoi magnifici capelli?!


- AAAAARGGGHHHH!!!







***






- Perchè ho accettato? - farfugliò Sasori a mezza voce. Allora era proprio vero che non c'è limite al peggio.

- Perché è un piano a dir poco geniale. - Rispose atono Gaara.

Il marionettista alzò gli occhi al cielo, in una muta preghiera. Ne sapeva qualcosa dei cosiddetti "piani geniali". E sempre per colpa loro ora si ritrovava in un mare di guai. 

Sasori sbuffò; ormai era in ballo...

- Allora che dovrei fare conciato così? -

Gaara alzò la palpedra destra di 0,3 micron, in segno di grande perplessità.

- Mi pare ovvio. - infilò di malagrazia il cappello da Kazekage sulla testa del povero marionettista. - Farai il Kazekage. -

Perchè aveva la netta impressione che si sarebbe tutto risolto in tragedia?

- Non hai di che preoccuparti. - tentò di rassicurarlo Gaara, intuendo l'esitazione del ragazzomamicatantoperchèvecchio. - Il piano è così semplice che non può fallire. Basterà che tu faccia il Kazekage per un po' al mio posto, in modo che io possa dedicarmi ad altro. - Per la precisione, alla festa.

- E cosa fa un Kazekage?

- Niente. Te ne stai li buono buono alla scrivania facendo finta di fare qualcosa. Stai facendo un disegnino e dici di star scrivendo un trattato di pace con il Paese della Nuvola. Ti convocano gli Anziani del Consiglio e fai finta di ascoltarli limitandoti ad annuire, ... - cerchi di non farti beccare da tua sorella perchè se scopre che non hai fatto nulla durante la sua assenza ti ucciderà di compiti... questo Gaara l'aveva accuratamente omesso.

- E io cosa ci guadagno?

- La certezza di non essere spappolato dal mio Funerale del Deserto. - rispose tranquillo il ragazzo.

Proprio una valida argomentazione.

...

- Ecco fatto. Adesso sei proprio uguale a me. Ovviamente io sono molto meglio, ma molto meglio, ma il risultato non è per nulla male.

I due ninja si erano scambiati gli abiti; adesso Sasori indossava l'elegante tenuta del Kazekage, mentre Gaara... la divisa da donna delle pulizie! No, scherzo. Indossava dei semplici vestiti tirati fuori dal suo armadio.

- Vatti a vedere allo specchio. - incitò Gaara, orgoglioso del suo capolavoro.

- E come faccio se non mi togli di dosso tutta questa sabbia? - ringhiò Sasori.

Il ragazzo con un rapido gesto lo liberò dalla prigione di sabbia, permettendogli così di potersi squadrare per bene nell'ampio specchio della camera.

Sasori quasi non si riconobbe; passi per la tunica bianca, per il cappello da Kazekage, ma i suoi occhi... i suoi bellissimi occhi dal taglio così raffinato, deturpati da tre dita di eyeliner nero che li cerchiavano crudelmente. Si sentiva un panda.

- Ehi! Non provare a piangere o a lacrimare. E non metterti le dita negli occhi. - Lo reguardì Gaara. - Ho dovuto usare tutta l'eyeliner di mia sorella; quando lo scoprirà non ci sarà più pace in questa terra, ma è per una buona causa. Adesso il mio piano può procedere. Kukuku...

- Fermo moccioso. - Lo richiamò il marionettista. - E con il colore degli occhi come la mettiamo?

Il volto di Gaara rimase imperturbabile, sguardo freddo e deciso.

In verità l'inner Gaara, che solo noi da casa possiamo vedere, aveva reagito con un concitato "Porca Paletta!".


Solo dopo qualcosa come cinque minuti, durante i quali Sasori aveva trovato molto interessanti le sue stesse unghie, parlò: - So come risolvere il problema.






***






Ma guarda un po' se proprio a lei doveva capitare un idiota di quel calibro.

Si era scusata in mille modi, gli aveva addirittura offerto della salviettine profumate, ma nulla. Non c'era stato verso. Quel tipo doveva per forza lavarsi quei dannati capelli! Uff... che pazienza che ci vuole con gli uomini.

E così adesso quel tipo vestito da donna delle pulizie se ne stava nel suo bagno, a pulirsi i capelli nel suo lavandino, usando il suo shampoo, consumando la sua acqua e sporcando il suo asciugamano! Ma robe da pazzi! E per giunta lei era la maggior vittima! Lei aveva perso per sempre un gelato! La vita sa essere proprio ingiusta.

Almeno aveva ancora quello smalto.

- Massì, - pensò - intanto che aspetto quello svitato che male c'è se lo provo un po'?







***





Salvi. I suoi capelli erano salvi!

Non poteva tollerare l'idea di girare con del disgustoso gelato nella sua splendida chioma. Già che c'era si era pure rimesso i suoi vestiti. Ma da dove sono saltati  fuori? Lo so che ve lo state chiedendo. Li aveva nascosti sotto la divisa da donna delle pulizie. Ingegnoso, vero? E non chiedetemi come ha fatto, non sono andato mica a controllare.

Uscì dal bagno, massaggiandosi dolcemente la dorata chioma, dopo solo tre ore.

- Finalmente sei uscito. - si rivolse a lui sarcastica la ragazza che aveva avuto l'ardire di sporcargli i magnifici e fluenti capelli, senza distogliere l'attenzione dall'applicazione dello smalto super-fescìon sulle sue divine unghie.

All'improvviso i due neuroni che vagavano solitari nella testa di Deidara si incontrarono, anzi, scontrarono, ed ebbero la bell'idea di fare la sinapsi.

- Neurone uno a Neurone due: mi ricevi? Passo.

- Neurone due a Neurone uno: forte e chiaro. Passo.

- Confermo la presenza di quattro codini in cima alla testa dell'essere di sesso femminile. Passo.

- avvistamento confermato. Registro i dati.

- Sulla parete vi è un enorme ventaglio. si sospetta possa appartenere alla mangiatrice di gelati. passo.

- Avvistamento effettuato. Registro i dati.

Loading...

- Neurone due a Neurone uno: sto vagliando i dati. In base al confronto con i dati precendenti posso affermare che la mangiatrice di gelati può essere identificata come la ragazza del Maestro Sasori. Passo e chiudo.

- Dati ricevuti. Elaborazione in corso. avviso che lo smalto usato dalla Ragazza del Maestro Sasori altro non si tratti che dello smalto dell'Organizzazione. Elaborazione dati... La conclusione è...



- Ma certo! Quella è senza dubbio la ragazza di cui il Maestro Sasori si è innamorato! E lo smalto è un pegno d'Amore di lui per lei! uh! come ho fatto a non pensarci subito?! Certo, sarebbe stato più carino da parte del Maestro non regalare lo smalto dell'Organizzazione, ma pure lui ha ragione; con quel poco di denaro che ci passa Kakuzu abbiamo appena i soldi per mangiare! uh! Finalmente la mia missione è compiuta; ho trovato la ragazza e... D'oh! Manca il Maestro Sasori adesso! Ma che rottura...uh.

- Amico, ti sei incantato?

- Stavo pensando... -Tzé, antipatica. Se non fosse per il Maestro... un momento! Magari poteva chiedere proprio a lei!

- Senti, un mio amico... si è perso per il palazzo. uh. Non è che mi potresti dare una mano a ritrovarlo?

- Bé, si potrebbe usare l'interfono nello studio del Kazekage... Ti accompagno.






***





- Baaaaastaaaa!!!

Arrivati al rotolo numero quattrocentosettantanove la pazienza di Naruto era andata a farsi benedire in un monastero tibetano.

- Il Kazekage mi ucciderà... - mugugnò il povero ninja della Sabbia.

- Il Kazekage? Ma certo! Potremmo chiedere a lui! - si illuminò Naruto. - Con tutta quella sabbia  che può controllare sarà un gioco da ragazzi per lui!

- Ma non credo che abbia il tempo per queste cose... -

- Non ti preoccupare! Gaara è un amico. Non si tirerà indietro.

E così dicendo compose velocemente dei sigilli: - Tecnica della Moltiplicazione Superiore! - creando quattro copie di se stesso con il compito di spingere il carrellino, munito di rotelline, pieno di rotoli. L'originale invece prese per la collottola il povero Ninja sottopagato e sfruttato.

- E adesso... Allo studio del Kazekage!

I cinque Naruto partirono a velocità supersonica.

- Lo studio è dall'altra paaaaarteeee!!! - urlò il povero ninja della Sabbia.





***





- Buongiorno.

Quel vocione fece ridestare del tutto Kaneshiro.

- B-buongior-r-no, signor--a?

- Signorina, prego. Sono venuta per incontrare il Kazekage. Non scomodatevi dolcezze, so la strada da me.

Kisuke e Kaneshiro la guadarono allontanarsi, con gli occhi fuori dalle orbite. Per il terrore.

- M-ma perchè di qua non passa mai nessuno di normale?

- Non chiedermelo...




***




- Cosa siamo venuti a fare nel tuo studio se non abbiamo ancora risolto il problema degli occhi? -

- Proprio per risolvere il problema. - Gaara aprì un cassetto. - Grazie a questi...














to be continued...









Note dell'Autrice
Di questo capitolo volevo solo dire che... SBAM! *Prof sviene*

Lockon: oh  capperi! è svenuta!
Hidan: Cavolo... Proprio vero che troppo lavoro fa male... *la punzecchia con l'ascia che si porta dietro*
Itachi: ...
Shikamaru: Hai proprio ragione... che seccatura.
...
Lockon: Embé? La lasciamo lì morente?
Sasori: ovvio.

L: PRESTO! 50 cc di gelato al cioccolato! *le tasta lo stomaco* I brontolii diventano sempre più forti. Presto, Watari! Dobbiamo imbutarla! ( = imbuto)
Light: Ma non esiste come parola!
L: allora ammetti di essere Kira!
Light: Nooo! Mi hai scoperto!
...
Light: D'oh!
Watari con cappellino da gelataio: Coppetta o cono?
L: è troppo tardi. Useremo direttamente il metodo imbuto. *Ficca l'imbuto nella bocca di Prof e ci versa l'intera vaschetta di gelato al cioccolato*

Lockon: Mandate le risposte alle recensioni!



x WinryRockbelltheQueen: Certo che puoi avere una clessidra! Se Naruto la smettesse di distruggerle durante il tragitto. Voglio anch'io i peluche dell'Aka! ç__ç Sono invidiosa! Perch non mi fanno  reagali così belli? XD

x manganika11: Come puoi ben vedere, capirci qualcosa in tutta questa storia sarà un'impresa! XD Non ci capisco neach'io niente. Ho bisogno di farmi gli schemini. ^^

x Eny_92: Come puoi vedere la sanità mentale in questa fanfic manca completamente! XD Magari è per questo che piace...

x wolvie91: ciao Suigetsu! Povera Wolvie, perchè me l'hai tramortita?! Vabbé. Grazie per i complimenti! (l'ego di Prof cresce a dismisura). E mi raccomando! Trattami bene Wolvie che voglio continuare a leggere le sue recensioni! La scena della gara di corsa è stata una delle più divertenti che ho scritto (forse); peccato che i partecipanti non siano dello stessa opinione... (Maledetta sfruttatrice! ndDeidara) (Io mi sono divertito... ndNaruto). E tranquillo Sui, presto scoprirai cos'è lo yaoi. (Ecco, appunto che roba è? ndDeidara) (Bah... ndSasori). Che ignoranti... -__-|||

x Hinakura_thebest:  Gli uomini muffa mi mancavano! XD Devono essere interessanti! Speriamo che anche questo capitolo sia divertente, anche se immagino sia parecchio incasinato @_@ . Mi sono persa diverse volte prima di riuscire al ultimarlo! XD E Sasosaso lo tratto sempre peggio! (anche se non lo faccio poi così apposta...)

x Juu_nana: Grazie per tutte le recensioni che hai scritto per le altre mie storie! adesso c'è mio padre che vuole staccare la corrente quindi devo essere veloce veloce, ma star pur sicura che nel prossimo capitolo risponderò a tutte! E il prossimo capitolo sarà più veloce ad arrivare. Dopo la metà di luglio, ok? A me non è che dispiaccia lo yaoi, dipende molto dalla qualità della fanfic che leggo e dall'ispirazione del momento. Forse la Sasodei è la coppia che prediligo. Però troppo yaoi alla fine scoccia, no? E tra l'altro non ci avrebbe azzeccato nulla con questa fic. In più, a me le storie d'amore non piacciono poi tanto. Figuriamoci se sono in grado di scriverne una! XD

x ilcantastorie: mmh, sbaglio o sei un fan di Deidara? (Naturale, ci sono solo io di importante qui. ù__ù) Complimenti a te per aver letto tutto d'un fiato questa fic tutta sclerata! Spero ci capirai qualcosa in questo capitolo, poichè è veramente molto contorto. La questione yaoi per me è molto difficile da affrontare brevemente senza contraddirmi: diciamo che le fic che rispettano il carattere dei personaggi e sono scritte veramente bene le adoro; forse il mio vero problema è il fatto che non mi piacciono le storie d'amore. E poi scrivere qualcosa di yaoi o shonen ai o qualche storia d'amore in generale in questa fic sarebbe stato completamente fuori luogo. Oh mamma, spero di essere stata chiara... Se no poi sembra che a uno dica una cosa e all'altro un'altra. a proposito, io sto ancora aspettando il prossimo capitolo di "Il destino di un Otaku" ^__^.  Vedrò mai il mio rivenditore di fumetti (Gianni) preferito? XD






L'invito del Kazekage

Il Quinto Kazekage del Villaggio della Sabbia è lieto di invitarLa al suo Mega-party di inizio Estate che si terrà nel suo palazzo, organizzato in concomitanza con l'assenza della sorella.
è gradita la conferma, tramite lettera, piccione, gufo, telepateticamente oppure tramite recensione. L'invitato potrà portare a sua scelta un altro personaggio.
Si ricorda che non potranno essere presenti Akasuna no Sasori e Deidara, poiché sospettati di appartetere ad Alba.

Gaara del Deserto


p.s. Tutti gli altri membri dell'Akatsuki potranno invece partecipare alla festa! ^_^ ndA



ANBU della Sabbia: aiuto... ho i crampi alla mano... ahi! ç__ç






Agenzia Cuori Solitari Di Naruto Uzumaki

Naruto entra nello studio a tutta velocità. Veste un completo blu elettrico con un papillon giallo a pois arancioni; nella sua chioma zazzerosa si può notare Cra-Cra.
Naruto: Buonasera, mio gentile pubblico! Oggi un'altra missione d'amore è stata richiesta alla nostra agenzia! Ma prima di dedicarci a questo nuovo capitolo, ricordiamo la nuova coppia formatasi il  capitolo scorso.
Ebbene sì, miei cari telespettatori, un Grande Amore destinato a durare in eterno e a non cedere alle tempeste di sabbia e vento sta per nascere! Stiamo parlando proprio di loro!
Di Sasori e Temari!

(Applausi scroscianti, urla di giubilo, qualche "Naruto! Sei Fantasticooo!", alcune fan dello ShikaTema insieme a quelle dello ShikaIno svengono)

Bene, ma adesso sentiamo le opinioni dei loro conoscenti e parenti:
Partiamo dalla parte di Temari .

Matsuri: sono così felice per la senpai! I fidanzamenti mi commuovono sempre! ç__ç

Kankuro: mi dispiace un po'...
Naruto: geloso di tua sorella?
Kankuro: ma no! Mi dispiace per Sasori! il migliore dei marionettisti ridotto a sopportare quel tiranno di mia sorella. ç__ç

Gaara: ...l'ammazzo.
Naruto: chi?
Gaara: ...Sasori... ammazzo Sasori.
Naruto: O__O|||

Naruto: allora che ne pensi Shikamaru?
Shikamaru: sei stato tu a combinare questa pagliacciata?
Naruto: già. ^^ Hei. Shikamaru... metti via quei kunai... AIUTO!!!


Passiamo ai conoscenti e parenti di Sasori:

Chiyo: merda!
Naruto: ma come vecchia Chiyo? Non è felice per suo nipote?
Chiyo: è che avevo scommesso con mio fratello che Sasori era gay.
Naruto: O_O 

Deidara: Noooo! Danna! Non mi lasciare! ç__ç
Naruto: questo è equivoco.
Chiyo: visto? In un ambiente così prima o poi...
Deidara: Non mi lasci in squadra con Tobi! La preeeego!
Tobi: Senpaaaaai!  :3  *salta addosso a Deidara*
Deidara: me tapino. T__T
Naruto: -__-""

Leader: sono commosso! è da tanto tempo che aspettavo questo momento! ç_ç  è la realizzazione di un sogno! *sniff*
Konan: tieni un fazzolletto Pain.
Leader: *si soffia rumorosamente il naso*


Naruto: queste sono le testimonianze raccolte. auguriamo tanta felicità a Temari e Sasori. E adesso occupiamoci di un'altra coppia.
Non è stato facile, ma alla fine la nostra agenzia è riuscita a trovare la ragazza ideale per Deidara!

Deidara: che???

Prego, fatre entrare...rullo di tamburi... Shizune!

Tutti: O.O

Naruto: a dir la verità non è stato facile, soprattutto convincere Shizune a venire qui...
Shizune: Naruto! mi hai ingannato! Mi avevi detto che la signorina Tsunade era andata in un casinò invece di fare l'Hogake!
Naruto: oh, ma questo è vero. Solo che la nonnaccia non è qui! Ritornando a noi, signore e signori, nella prossima puntata mostreremo il video del primo appuntamento tra Shizune e Deidara e ascolteremo i commenti dei loro più cari amici! Non mancate! Dattebayo!






Test: sei Sasori, Deidara o Naruto?
le soluzioni saranno pubblicate nel prossimo capitolo.

1. Ti hanno regalato una pianta. Quando l'annaffi?
    a - quando mi ricordo.
    b - Acc... è tutta secca!
    c - Regolarmente in un giorno comodo per me

2. Hai scoperto che un collega ha parlato male di te al capo...
    a - è morto.
    b - lo cerco, lo picchio e poi gli chiedo spiegazioni.
    c - Non  mi interessa il parere di quel vecchio bacucco.

3. Ti sei rivolto a un dietologo che ti ha prescritto una dieta. Sgarri subito...
    a - In fondo non ho bisogno di nessuna dieta; sono già perfetto così come sono.
    b - Ricomincio daccapo prolungando la dieta fino a quando serve
    c - Io non sgarro mai. punto.

4. Di che colore era il bianco cavallo di Napoleone?
    a  - Nero.
    b - 'spetta! Mmm, adesso ci arrivo... eppure ero sicuro di averlo studiato...
    c - Mi stai predendo in giro, vero?

5. La tua camera è...
    a - Disordinata, ma nel mio disordine trovo sempre tutto. Quindi è disorninatamente ordinata.
    b - un caos...
    c -  sempre in ordine. odio la confusione.

6. Sei innamorato quando...
    a - Voli a tre metri da terra
    b - Pensi sempre a lui/lei
    c - Diventi geloso

7. Finesettimana. Ti ritrovi a passarlo da solo...
    a - E vabbé. Ho più tempo per me stesso.
    b - Ci sono abituato... -__-|||
    c - Meglio così. Non voglio scocciature.

8. Quando non sei in coppia...
   a - al centro della mia vita ci sono solo io.
   b - Ho troppi impegni per pensare alla vita di coppia; però qualche sogno nel cassetto ce l'ho!
   c - Sto bene da solo.

9. Sua madre/nonna/cugina/sorella/amica della vicina della sorella della cugina di settimo grado è molto invadente. Tu...
    a - Non voglio più aver a che fare con quella donna!
    b - ci litigo sempre.
    c - risolverò la questione; costi quel che costi *tono inquietante*

10. Biancaneve mangia la mela avvelenata. E cade in un lungo sonno. Il principe la salverà...
      a - Ma è scema o cosa? Non si accetta cibo dagli estranei! Soprattutto da vecchiette così brutte!
      b - Il principe arriverà senz'altro!
      c - Non è che mi fiderei poi tanto del primo tipo a cavallo che passa...






Lockon: wow... Guarda quanto ha scritto questa volta...
Sasori: pensa se i lettori non hanno capito nulla...
Prof: Nuuuuuuuuooooooo!!! *Prof risviene*
Itachi: ...
Shikamaru: davvero? è una seccatura, ma se proprio insisti...


Itachi: Appuntamento con il prossimo capitolo da metà luglio... Non mancate... *attiva lo Sharingan Ipnotico*

Deidara: perché lui ha concluso? uh!
Shikamaru: Lo desiderava tanto...
 
 









   
 
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